mercoledì 8 settembre 2021

Recensione: La stirpe della gru di Joan He





Autrice: Joan He
Casa Editrice: Mondadori
Pagine: 434
Prezzo: 9,99 ebook - 22,00 cartaceo

La principessa Hesina di Yan ha sempre desiderato sfuggire alle responsabilità della corona, per vivere nell'anonimato. Ma quando il suo amato padre muore, viene gettata nell'arena dei giochi di potere e diventa all'improvviso sovrana di un regno incredibilmente instabile. Per di più, Hesina è convinta che il re sia stato ucciso, e che l'omicida sia qualcuno che le è molto vicino. La corte è piena di ipocriti e delatori che non vedono l'ora di approfittare della morte del monarca per accrescere la propria influenza: ciascuno di loro potrebbe essere l'assassino. I suoi consiglieri vorrebbero che Hesina accusasse il regno confinante di Kendi'a, il cui governante ha già radunato le truppe per la guerra. Determinata invece a trovare il vero colpevole e con qualche dubbio sulla fedeltà della sua stessa famiglia, Hesina compie un gesto disperato: si rivolge a un'indovina, il Giaggiolo argenteo. Un atto di tradimento, punibile con la morte, poiché la magia nel regno di Yan è da secoli vietata dalla legge. Seguendo le parole della veggente, Hesina chiede aiuto ad Akira, un delinquente patentato dalla mente brillante e acuta, un detenuto che nasconde più di un segreto. Il futuro del regno di Yan è in pericolo: riuscirà Hesina ad avere giustizia per suo padre? O il prezzo da pagare sarà troppo alto?

 


Ammetto che l'idea che mi ero fatta del libro leggendo la trama, è stata spazzata via una volta immersa nelle pagine. Avevo un'idea completamente sbagliata o quasi.
Ho seguito delle serie storiche orientali e ci sta fossero complesse a primo impatto, ma qui decisamente farsi trasportare nella realtà narrata è stato "difficile" nonostante non mi fosse tutto estraneo. 
Sarà stata la terza persona che solitamente proprio per il distacco che crea tra il lettore e i personaggi non mi fa impazzire, ma è anche vero che penne dotate sanno andare oltre: non è questo il caso. 
Credo l'autrice abbia molto da lavorare, anche perché come lei ha detto, ha iniziato questa storia quando era più giovane della protagonista ma da quanto circola sul web, la colpa sembra essere in parte anche della traduzione, dove la terminologia di alcune parole è stata modernizzata per facilitarne la comprensione nella nostra lingua. Ciò ha probabilmente "snaturato" il testo e l'effetto voluto, se vero. Insomma, un insieme di fatti ha contribuito a rendere un libro il cui potenziale era dannatamente di alto livello appena sufficiente. Di buono le poche scene in cui il ritmo sembrava riprendersi e la curiosità di cosa avrebbe riservato la pagina successiva si accendeva, come logico fosse.






4 commenti:

  1. Sembra una trama già letta più volte, ma in effetti un'occasione va sempre data a tutti... Peccato per i problemi con la traduzione. Speriamo l'autrice maturi e migliori con altre opere!

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  2. Avevo tante aspettative, purtroppo non è facile tradurre magari determinati libri con alcune termologia, chissà magari con il tempo sarà diverso. Metto in wishlist comunque.

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  3. Che peccato per la traduzione .. la trama sembra interessante, non è sempre semplice purtroppo portare un libro in una lingua diversa dall'originale ..

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  4. Leggendo la trama, devo dire che mi aveva incuriosito parecchio, ma scoprendo la tua recensione sono rimasta un po’ delusa.
    Perché esattamente come dici tu, sembrerebbe veramente un bel libro…sicuramente anche la traduzione e l'adattamento potrebbe avere le sue colpe. P
    Peccato però….adesso vedrò se darle o meno una possibilità.

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