giovedì 25 novembre 2021

Cover Reveal - Storytelling Chronicles in Christmas


Salve a tutti! Voglio presentarvi il progetto di cui sono stata partecipe in questi mesi. Manca ancora poco e sarà online per i primi di Dicembre. L'anno scorso scrissi un racconto per un'antologia di beneficenza a tema Halloween ma stavolta, io e altre fantastiche persone, ci siamo dedicati al Natale. Trovare ispirazione per questo racconto quando fuori facevano circa 40 gradi è stata un'impresa ardua ma per aiutare, questo e altro. Anche per questa volta, il ricavato dell'antologia andrà a un'impresa sociale che ha come scopo aiutare le persone disabili. Per questa occasione, le autrici coinvolte siamo noi della nostra rubrica di scrittura creativa, Storytelling Chronicles, ecco perché questo titolo chic :P Non siamo di fama mondiale ma ci piace metterci in gioco. Hanno tutti talento da vendere (esclusa me eh) quindi spero che ci leggerete con piacere. Per oggi mi limiterò a farvi vedere la veste di questa avventura e a farvi conoscere la cooperativa a cui andrà il ricavato.


Che ne pensate? Per crearla ci ho messo settimane. Il colore, gli effetti, i soggetti da mettere... soprattutto questi ultimi non è stato facile deciderli perché i racconti sono di vario genere e volevo qualche elemento neutro che simboleggiasse il Natale. Quindi... eccoci qua!

Ora la parola a Marilena Boccola, autrice di vari romanzi romance, che ci fa conoscere in maniera più approfondita l'impresa sociale.


Pagina Facebook: Cooperativa Sociale La Quercia onlus

Profilo Instagram: @cooperativa_la_quercia


La Cooperativa Sociale di Solidarietà La Quercia opera da trent’anni sul territorio mantovano. Si è infatti costituita a Roverbella MN il 7 Dicembre 1988 con la finalità di offrire interventi e risposte ai bisogni di persone disabili adulte, attraverso l’organizzazione di servizi e progetti socio educativi, assistenziali, riabilitativi, prelavorativi e ludico ricreativi.
La Cooperativa nasce da una forte spinta del volontariato locale che ha saputo organizzarsi, in un primo momento, in Associazione di Volontariato (marzo 1988) e successivamente, costituendosi in Cooperativa di Solidarietà Sociale.
La Cooperativa è un’Impresa Sociale il cui scopo non è il profitto, ma la realizzazione di un benessere collettivo quale la Promozione Umana e l’integrazione sociale delle persone con disabilità, attraverso l’organizzazione di uomini e mezzi, di esperienza e capacità che permettano di realizzare questo disegno di impegno sociale.
Inoltre, La Cooperativa vuole essere un agente di sviluppo attivo nel proprio territorio di riferimento, una risorsa che si apre alla Comunità, favorendo e promuovendo progetti di inclusione e coesione sociale, offrendo luoghi e servizi che rispondano ai bisogni e ai progetti espressi dalla comunità, capitalizzando l’esperienza maturata nell’ambito dei servizi alle persone disabili. L’intento è quello di aumentare la competenza, sia sociale che economica, per fare scelte e proposte sostenibili, etiche, di qualità sia nei servizi che nelle relazioni economiche agite.
I valori a cui fa costantemente riferimento nell’agire quotidiano sono:
COOPERARE: sentirsi parte e non contro parte; modalità di lavorare insieme, tra persone e organizzazioni, per raggiungere il Bene Comune.
I CARE: sentirsi cittadini attivi, solidali, partecipi e co-responsabili nella costruzione di un Mondo Migliore.
DINAMISMO: è la forza creativa che dà continuità e permette di collegare costantemente le radici della nostra storia al futuro di un’utopia possibile.
COMUNITA’ EDUCANTE: composta da Uomini e Donne capaci di lasciarsi interrogare
costantemente dai valori del cooperare e di essere testimoni nella comunità di una visione nuova della Vita, che sappia attrarre e contagiare le giovani generazioni.
GRATUITA’: dono come disponibilità a fare il primo passo nella relazione; atteggiamento distaccato da un immediato tornaconto personale; servizio, scambio e reciprocità.
ECONOMIA SOLIDALE: subordinare il nostro fare ed essere impresa ad una finalità solidaristica e non lucrativa.
Attualmente la Cooperativa gestisce i seguenti servizi:
• il Centro Diurno Integrato per Disabili “Spazio Aperto” (CDD) accreditato dalla Regione Lombardia per accogliere 30 persone con disabilità gravi e/o gravissime;
• il Centro Socio Educativo “Leonardo” (CSE) è un servizio diurno che accoglie persone con disabilità di medio e/o lieve grado;
• il Centro Socio Educativo (CSE) “2puntozero” è un servizio diurno che accoglie persone con disabilità di media e/o lieve grado in età compresa fra i 16 e i 35 anni.
• la Comunità Alloggio Socio Sanitaria “Don Paolo Bazzotti” (CSS) è un servizio residenziale che ospita 7 persone con disabilità prive di un nucleo familiare di supporto;
• il Servizio Educativo “Oikòs” opera in tre ambiti: disabilità, minori e tutela minori. Inoltre, La Quercia è accreditata per svolgere un servizio educativo domiciliare che si attiva su richiesta del cittadino utente o del Comune di residenza.
• il Servizio di Formazione all’Autonomia SFA “Per me” è un servizio sociale territoriale riconosciuto dalla Regione Lombardia rivolto a persone affette da disabilità lieve-lievissima che per le loro caratteristiche non necessitano di servizi ad alta protezione, ma di interventi a supporto e sviluppo di abilità utili a creare consapevolezza, autodeterminazione, autostima e maggiori autonomie spendibili per il proprio futuro sia in ambito familiare che sociale e professionale;
• residenzialità protetta rivolta a persone disabili con discrete autonomie e caratteristiche tali da rendere possibile, grazie a un minimo supporto educativo, la convivenza in un appartamento con altre persone aventi caratteristiche simili. Ad oggi offriamo tre tipologie di protezione: bassa, media e alta.



mercoledì 24 novembre 2021

Review Party - Il giardino delle Ombre Cinesi di Viviana De Cecco

 


Benvenuti, ragazzi! Oggi vi farò sapere la mia opinione riguardo a questo romanzo pubblicato dalla Genesis Publishing.

TITOLO: Il giardino delle Ombre Cinesi
AUTRICE: Viviana De Cecco
EDITORE: Genesis Publishing
PREZZO Ebook: € 2,99
PREZZO Cartaceo: € 10,60
PAGINE: 144

Sardegna, 1938. Beatrice non ha mai conosciuto sua madre, morta subito dopo la sua nascita, ma un giorno riceve un pacco senza mittente contenente un misterioso origami a forma di rosa bianca con cui è possibile creare delle ombre cinesi sul muro e alcune lettere ingiallite dal tempo che rivelano una tremenda verità sulla morte della donna che l’ha messa al mondo. Chi ha deciso di far affiorare un terribile segreto di famiglia? Quali segreti le nasconde il suo severo e silenzioso padre? Chi è l’enigmatico e affascinante giornalista Lorenzo, che si è trasferito nel vecchio palazzo dei suoi genitori subito dopo la Prima guerra mondiale? Sarà Beatrice, attraverso quelle pagine scritte, a dover ricostruire l’esistenza di quella donna da lei sempre rimpianta. Scoprirà così una vicenda di passioni impossibili, tradimenti e cinici intrighi. Sullo sfondo di una Sardegna anni Venti e Trenta, tra città, mare e vento selvaggio, si dipana la storia di una figlia che desidera far rivivere nel suo cuore l’immagine perduta della madre e delle ombre che ne hanno caratterizzato l’esistenza.

E' stata una lettura diversa dal solito. Niente romanticismo, avventure fantastiche, niente di quello che amo di solito leggere ma è stata comunque una storia affascinante e dal grande impatto emotivo. A tratti commuovente, a tratti drammatico, questo romanzo ci trasporta nei primi anni del '900 dove una donna spera, ama e rimane delusa da chi la circonda, dove una madre e una figlia non si sono potute conoscere.

Beatrice non ha mai conosciuto sua madre ed è stata cresciuta dal severo padre. Un misterioso pacco le farà scoprire orribili verità sul passato e noi lettori andremo insieme a lei indietro nel tempo a conoscere la defunta genitrice. A questo punto, la vera protagonista della storia diventa Liliana, sua madre, che attraverso delle lettere, conosciamo come una giovane donna ingenua, desiderosa di amore e ricca di speranze per il futuro. Queste illusioni fanno presto a sparire con la costante indifferenza del marito ma poi riappaiono con l'arrivo in casa di un attraente giornalista, Lorenzo. Lui riempie il vuoto che lei sente nel cuore, se ne innamora ma non sa che è tutto una menzogna. Con due uomini che le spezzano l'anima, fa presto a finire in un vortice di dolore, senza possibilità di ritorno. 

Liliana era solo una donna che voleva amare ed essere amata. Pensava che il matrimonio avrebbe cancellato la solitudine che l'attanagliava ma invece ha continuato a esserci. A quel punto ha provato a cercare l'amore in un altro uomo, seppur peccato di adulterio, ma anche lì è stato solo un breve sprazzo di luce nell'oscurità. E' un personaggio che mi ha fatto tanta pena e per cui ho provato una profonda empatia. Mentre non voglio parlare di Rodolfo e di Lorenzo che mi uscirebbero solo insulti. Li ho detestati con tutta l'anima e ne ho provato una gran rabbia. 

La crudeltà delle persone hanno separato una madre dalla figlia, impedendogli di amarsi. Ma il passato ritorna con le sue luci e ombre, portando verità che spingono la figlia a prendere consapevolezza di sé e di chi l'ha messa al mondo. La bravura della De Cecco è indiscussa e ha dato vita a una storia dolorosa ma che insegna molto sulla vita. Entriamo nella mente tormentata di una donna e di una giovane figlia che guarda oltre il buio per sentirsi finalmente connessa a una madre che ha vissuto nell'infelicità.

e poco più

Grazie mille alla Genesis per la copia omaggio.





sabato 20 novembre 2021

Recensione - Corteggiando Jo March di Trix Wilkins


Titolo: Corteggiando Jo March
Autrice: Trix Wilkins
Editore: Vintage Editore
Collana: Variazioni
Pagine: 466
ISBN: 9791280466037
Prezzo: 16,00 €
Uscita: Luglio 2021

Jo March, scrittrice, sente di aver perso la sorella maggiore, Meg, da quando si è sposata. Lo stesso destino sembra dover toccare anche alle sorelle minori Beth e Amy, e persino al suo più caro amico, Laurie. Eppure, nonostante gli sforzi della prozia March, Jo è determinata a non rinunciare alla propria libertà per nessun essere mortale. Theodore “Laurie” Laurence, è nato con un bell’aspetto, talento e ricchezza e Jo è convinta che avrà un futuro promettente di cui lei non farà parte. Ma è testardo come la stessa Jo e la ama dal primo momento che l’ha vista. Cosa toccherà fare a una donna che non vuole sposarsi né per amore né per denaro?

Non che abbia mai avuto qualcosa contro Amy - anche se da piccola l'avrei voluta prendere a schiaffi praticamente sempre - ma sono sempre stata dell'idea che Jo sarebbe stata perfetta per Laurie. Questa scelta in Piccole donne diventò uno dei miei traumi peggiori quando fui agli inizi dell'adolescenza. A distanza di anni, ancora non l'ho digerita e vedere la stessa cosa anche nelle trasposizioni cinematografiche non ha aiutato a superare questa delusione. Finché non è arrivato questo libro. Dio benedica Trix Wilkins, una di noi. Quante volte desideriamo cambiare il finale, una scena o la coppia principale di una storia? Troppe. E la Wilkins ha esaudito un nostro desiderio dandoci finalmente un finale che dà tante soddisfazioni.

La storia di Piccole Donne rimane di base quella anche se la Wilkins mette il suo zampino anche riguardo al destino della povera Beth e in altre cose, oltre che sulla ship più amata da sempre. Jo è sempre la figlia maschiaccio dei March, la più indipendente e scatenata tra le sorelle. Una giovane donna intelligente che ha i suoi sogni da realizzare e anche una famiglia che ama tantissimo. A rendere felici le sue giornate contribuisce anche la presenza del suo amico più caro, Laurie, detto Teddy. Il loro è un legame speciale, intenso. Entrambi hanno carattere, ambizioni ma se Teddy è disposto a rinunciare a tutto per avere Jo al suo fianco, lei non è dello stesso avviso. Non si crede all'altezza di un ricco gentiluomo e la sua natura esuberante è una macchia su cui l'Alta società non passa sopra. Il cuore di Teddy si spezza varie volte ma non si arrende. Crescono, vanno incontro alla realizzazione dei loro sogni, e senza più incertezze, i due si ritrovano e niente li può più dividere.

Come nell'opera originale, ho adorato Meg e Beth. Hanno caratteri miti che mettono tenerezza, a differenza di Amy che è sempre stata più vanitosa e capricciosa. E, ancora adesso, penso che non era la persona più indicata per Laurie. Non so cosa avesse spinto la Alcott a tradire le lettrici con questo cambio di coppia ma ho sempre pensato che Laurie ed Amy non erano fatti per stare insieme. Non li ho reputati compatibili abbastanza da farmi dimenticare l'intesa bellissima che c'era tra lui e Jo. Teddy è un romantico, un sognatore ma che sa quello che vuole mentre Jo no. Pensa solo alla famiglia e alle sue storie. Odia dipendere da qualcuno e la prospettiva del matrimonio la terrorizza. Ma poi diventa adulta e l'idea di una simile unione non le sembra tanto male con la persona giusta. Jo e Laurie sono anime affini, due amici che condividono sia momenti belli che brutti, due persone che possono fidarsi l'un l'altro come di loro stessi. La loro è stata tra le prime storie che mi hanno fatto sognare.

La Wilkins ha rivoltato tutte le carte in tavola e ha dato vita a una rivisitazione agognata da tanto. L'autrice ha cercato di imitare lo stile della Alcott ed è stata brava abbastanza da omaggiarla riutilizzando i personaggi senza alterarli caratterialmente. Se dopo i vari film e riletture, vi si fosse spezzato il cuore, con questo romanzo lo riavrete indietro più palpitante che mai vedendo finalmente il finale che abbiamo sempre considerato giusto.


Grazie mille alla Vintage per la copia omaggio!

venerdì 12 novembre 2021

Cover Reveal - Complici le stelle di Giada Bertone


Eccovi svelata la veste della prossima uscita ODE. Non è bellissima?


Titolo: Complici le stelle
Autore: Giada Bertone 
Editore: O.D.E. Edizioni
Genere: new adult/ contemporary romance
Pov: unico
Prezzo ebook: € 2.99
Prezzo cartaceo: € 12.99
Data pubblicazione: 17 novembre
Pagine: 200
Serie: no
Autoconclusivo: sì
Sinossi:
Sono la ragazza strana, quella sbagliata, diversa. Ho deciso di scappare dal Montana e dal passato che mi tormenta. Santa Monica è il luogo perfetto per ricominciare, nessuno mi conosce né sa cos'è successo. Mi sono ripromessa di non stringere legami. Eppure, ho infranto questo giuramento.
Sono costretta a vederlo ogni giorno mentre lui sorveglia le onde, ruba la mia razionalità e annulla tutti i miei buoni propositi. Non devo cedere ai sentimenti, nemmeno se a sostenerli ci sono le mie amate stelle che mi fanno da complici ogni notte. Non posso soffrire ancora, non lo sopporterei. 
E poi un cuore spezzato non può battere d'amore... Vero?

Estratto: 
Sorrido ancora.
Poi la consapevolezza cade su di me come una pioggia gelida. Questo sorriso rappresenta un
vortice senza fine, che assorbe ogni mia fibra. Mi crogiolo nel vuoto che mi dilania il petto, mentre
aspetto che la razionalità agisca da anestetizzante sul mio cuore spezzato.
Un cuore ridotto nuovamente a brandelli.

Biografia: 
Sono nata sotto il segno dell’ariete nel 1998 e vivo in un paesino ai piedi delle montagne piemontesi insieme al mio compagno, la nostra bimba e un cucciolo peloso. 
Fin da piccola, ho sempre amato leggere. Recensisco libri di ogni genere e amo pubblicare le mie opinioni attraverso il blog con cui collaboro. 
La scrittura è la costante della mia vita. Pubblicare un libro è sempre stato un grande sogno. Oggi, esordisco con la O.D.E. Edizioni.



martedì 9 novembre 2021

Anteprima . How we fall di Melissa Toppen

 Di prossima uscita anche questo romance contemporaneo da parte della Triskell Edizioni.


Titolo: How We Fall
Serie: Conclusivo
Autrice: Melissa Toppen
Traduttrice: Silvia Zucca
Editore: Triskell Edizioni
COLLANA ROMANCE
ISBN EBOOK: 979-12-207-0132-7
ISBN CARTACEO: 979-12-207-0135-8
Genere: Romance Contemporaneo, New Adult
Lunghezza: pagine 273
Uscita: 15 Novembre 2021
Prezzo Ebook: € 4,99
Prezzo cartaceo: € 12,00

Trama: 
Ricordo la prima volta che ho posato gli occhi su Cole Lincoln. Sembra ieri che è entrato nella mia vita, coi suoi capelli castani disordinati e gli occhi scuri. All’epoca avevo solo dieci anni, ma ho saputo subito che avrebbe cambiato tutto.
Da quel momento, Cole e io siamo stati sempre insieme, inseparabili, e ingenuamente ho creduto che saremo stati migliori amici per sempre. Ma il “per sempre” non è durato quanto mi aspettavo. Cole non era solo il mio migliore amico, il ragazzo che mi conosceva meglio di chiunque altro al mondo. È stato anche il mio primo amore, una parte del mio cuore.
Quando la tragica morte di un altro amico della nostra piccola cerchia ci riporta faccia a faccia dopo sei anni, ogni singolo ricordo riemerge. Solo che quello che mi ritrovo davanti non è più il ragazzino di cui mi sono innamorata tanti anni fa. L’uomo che ho davanti a me si è indurito, mi intimidisce ed è così dannatamente sexy che praticamente mi sciolgo quando quegli occhi scuri incontrano di nuovo i miei, per la prima volta dopo tutto questo tempo. E come nel momento in cui è entrato nella mia vita, so con assoluta certezza che tutto sta di nuovo per cambiare.



Review Tour - I Figli del Marchio – La Rivelazione di Federica Caglioni


Good morning, guys! Dopo qualche giorno che vi ho svelato la veste di questo romanzo, oggi mi appresto a darvene la mia personale opinione. 

Titolo: I Figli del Marchio – La Rivelazione
Autore: Federica Caglioni
Editore: Self publishing 
Serie: I Figli del Marchio #1
Genere: Epic fantasy, New Adult
Pubblicazione: Novembre 2021
Formato: Cartaceo ~ Digitale
Pagine: 269

Sinossi/ quarta di copertina:
Gli Occhi di Brace distruggono ogni cosa.
Lei è una Occhi di Brace.
E il suo destino è distruggere il mondo.

Il Consiglio della nazione le ha assegnato un maestro e ora Kesey deve abbandonare l’accademia di Cedria. Ma il viaggio che l’attende è ricco di pericoli e incognite, a iniziare dalla possibilità di non trovare mai l’uomo che dovrebbe trasformare lei, una manipolatrice del Fuoco, in un maestro manipolatore.
Perché Kail Valerian è un fantasma, introvabile e sfuggente. Nessuno degli allievi che gli sono stati assegnati ha mai portato a termine il proprio apprendistato. Tutti hanno fallito, tornando alla vita prima dell’accademia. Kesey non può permettere che accada anche a lei, troppe vite dipendono dall’esito della sua missione, e da sola intraprende il cammino che la porterà ad attraversare la nazione alla ricerca di Valerian.
In un regno dove la percezione di Acqua, Terra, Fuoco e Aria è ciò che definisce la vita umana, gli Occhi di Brace di Kesey sono un dono raro e imprevedibile, che, insieme alle sue origini, la metteranno di fronte alla crudeltà della nazione e delle sue rigide tradizioni.
Il suo passato e quello di Valerian si intrecceranno. Il loro futuro scuoterà le fondamenta del loro mondo e lo condurrà verso la propria fine.

Avendo già avuto modo di conoscere lo stile di Federica attraverso la nostra rubrica di scrittura creativa, sapevo già cosa aspettarmi da questo libro e ho accolto la sua uscita con grande entusiasmo. Poi parliamo di fantasy che ne farei scorpacciate a ogni ora del giorno.

Kesey ha il potere di manovrare il fuoco ma non è una semplice maga. E' una Occhi di Brace, un'anomalia, una dotata di un potere così forte da risultare ingiusto in una persona "comune" come lei. Gli anni nell'accademia sono stati difficili, come tutta la sua esistenza, ma le manca solo da superare un ultimo scoglio per salvare la sua famiglia dalla schiavitù. Deve trovare il Maestro a lei assegnato, Kail Valerian, e imparare tutto quello che è necessario per diventarlo lei stessa. Ma, una volta uscita dall'accademia, i veri pericoli si faranno vivi e quando troverà il suo Maestro, si troverà davanti qualcuno che non pensava di trovare.

I personaggi di Kesey e Kail sono stati costruiti alla perfezione. Ho amato tanto i loro caratteri e, soprattutto leggere la loro mente, il loro percorso emotivo. Kesey è una dura, una persona che ha imparato da subito a mostrare gli artigli. La vita non è stata generosa con lei. Sofferenze e ostacoli sono sempre stati presenti, e come se non bastasse, quello che viene definito un dono può far arrivare la fine del mondo. I suoi Occhi di Brace sono un marchio che la etichettano come una mina vagante. Nel trovare Kail, si vedrà di fronte un'altra anima tormentata. Una persona che è più simile a lei di quanto pensi. 

Federica ha uno stile molto ben strutturato e fluido. Ha creato una storia avvincente che ti tiene incollata dalla prima all'ultima pagina. Non esagero nel dire che la sua penna è una delle migliori che abbia mai letto e spero di ritrovarmi in questo suo mondo fantasy molto presto. E' un romanzo che racconta di dolore, rinascita, di buio e luce in uno sfondo davvero affascinante e ricco di magia.



Grazie mille all'autrice per la copia omaggio.




lunedì 8 novembre 2021

Anteprima - Segreti di Katy Regnery

 Tra pochi giorni è in arrivo anche un altro retelling della grandiosa Katy Regnery. 


TITOLO: Segreti
TITOLO ORIGINALE: Don’t speak
AUTRICE: Katy Regnery
TRADUZIONE: Ellie Greene
SERIE: A Modern Fairytale
GENERE: Contemporaneo
FORMATO: E-book (Mobi, Epub, Pdf) e cartaceo
PREZZO: 4.99 € (e-book) su Amazon, Kobo, iTunes, Google Play, Store QE
DATA DI USCITA: 12 novembre 2021

TRAMA: Dall’autrice bestseller del New York Times Katy Regnery, una nuova interpretazione di una favola amata.
La figlia di un pescatore.
Il figlio del governatore.
Due mondi molto diversi.
In questa moderna rivisitazione della Sirenetta, la figlia di un pescatore di un’isola degli Outer Banks, immutata nel tempo, incontra il figlio del governatore del North Carolina a una festa elegante dove sta lavorando.
Laire, che vuole molto più nella vita di ciò che la sua piccola isola può offrirle, viene colpita dal facoltoso, sofisticato Erik, che, dal canto suo, rimane incantato dalla sua innocenza e dal suo fascino. I due trascorrono una travolgente estate insieme, che finisce con una delusione amorosa e li costringe a prendere strade diverse.
Anni dopo, quando il destino li riporta l’uno all’altra, scopriranno la terrificante profondità dei segreti che si sono nascosti a vicenda e apprenderanno che i loro cuori spezzati potranno essere guariti soltanto da un amore che si rifiuta di morire.



Anteprima - Amata da un cowboy di Jordan Marie

In uscita uno dei seguiti che attendevo di più. Dopo aver letto le storie dei figli, ero troppo curiosa di sapere quella della favolosa e divertente madre, Ida Sue. Ed eccomi accontentata. 


Titolo: Amata da un cowboy
Autore: Jordan Marie
Serie: Lucas Brothers #5 
Autoconclusivo
Genere: Contemporary Romance 
Traduzione: Erika Arcoleo
Progetto Grafico: Angelice Graphics 
Data Uscita: 12 novembre 2021

Trama: 

Avevo sempre sentito dire “mai innamorarsi di un cowboy”.
Avrei dovuto dare ascolto.
Ho giurato di rinunciare agli uomini.
Non mi hanno mai dato molto nella vita, tranne una pagnotta nel forno e dolore.
I miei figli sono la mia vita, tutto quello di cui mi importa.
Finché non arriva lui.
Jansen Reed è una fantasia in carne e ossa, sbucata dal vecchio west.
Accento sexy, jeans attillati e un luccichio negli occhi che mi fa tremare le ginocchia.
Mi promette la cavalcata della vita, e mantiene la parola... sul tavolo della cucina.
C’è qualcosa in Jansen che mi fa venire voglia di credere di nuovo alle favole.
Tuttavia, non sono il tipo di ragazza che ottiene il lieto fine.
Non lo sono mai stata.
Verrà il giorno in cui il mio cowboy se ne andrà, distruggendomi.
L’ho accettato e, prima o poi, lo capirà anche a lui.
Peccato che non riesca a convincere i miei figli...

Se pensavate di conoscere questa famiglia, vi aspetta una bella sorpresa. In questo romanzo viaggerete indietro nel tempo per vedere come Jansen ha conquistato il cuore di Ida Sue. Scoprirete anche che i fratelli Lucas, da bambini, sono proprio come la madre, quando si tratta di fare da Cupido.



domenica 7 novembre 2021

Storytelling Chronicles #12

Rubrica a cadenza mensile ideata da Lara della Nicchia Letteraria

Salve a tutti! Sì, lo so, sono di nuovo in tremendo ritardo e me ne dispiace tanto. Avete in mente quando iniziate che avete mille idee e poi tutto di botto spariscono? Bè, è successo a me e più di una volta, tra cui questa. Questo è il racconto del mese di ottobre in cui tema era di introdurre i seguenti tre elementi: le foglie, le castagne e l'arancione. Spero di aver buttato giù qualcosa di carino e vi auguro buona lettura.

Incontro d'Autunno


TRAMA: Sarah è una semplice bambina che ama l'autunno e le storie che le racconta la nonna. Un giorno vedrà con i suoi occhi che le leggende sono reali e da quell'insolito incontro nascerà qualcosa di stupendo.
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Irlanda, 2014
L'autunno è sempre stata la stagione preferita di Sarah. I colori caldi, la pioggia, tutto ciò che rappresentava questa stagione veniva apprezzato dalla piccola. Abitava, insieme alla madre, in un piccolo casolare in mezzo a un bosco vicino a Cork e raggiungeva la scuola sempre a piedi. La mamma era vedova e lavorava come infermiera quindi a causa dei suoi turni, a volte anche improvvisi, la bambina veniva portata a casa di un'anziana signora che le faceva da babysitter. La signora O'Brien era sola e, da quando erano venute ad abitare vicino a lei Sarah e sua madre, sembrava che avesse acquisito una figlia e una nipote. 
Sarah amava la signora O'Brien al punto da chiamarla nonna. Insieme raccoglievano le castagne per poi farci i dolci e le raccontava sempre delle storie magnifiche sulle fate.
Erano davanti al camino e l'anziana donna stava narrando del principe delle fate.
-Devi stare attenta quando cammini nei boschi. In mezzo a tutto quell'arancione e marrone potresti vedere una fata.- le disse la donna.
-Ma nonna, le fate esistono solo nelle storie.- contestò la bambina.
L'anziana scosse la testa con disapprovazione. La piccola aveva solo otto anni, doveva credere di più nella magia.
-Sarah Ailis Byrne, io non racconto bugie. Io le ho viste anni fa e sono sicura di quello che hanno visto i miei occhi quel giorno. Tra le foglie che cadevano vidi ben cinque fate e uno di loro sembrava un bambino piccolo quanto te solo con il colore dei capelli arancioni. Attenzione, non rosso ramato come i tuoi ma proprio di un arancione acceso. E i loro vestiti sembravano fatti soprattutto di foglie. Gli offrii la mia famosa torta alle castagne, quella che piace tanto anche a te, e ne rimasero entusiasti.-
Sarah sgranò i suoi occhi castani. Le fate golose di dolci, questa poi! Chissà se sarebbe riuscita anche lei a vederne una. Tanto valeva provare.
Per giorni, passeggiò per ore nel bosco a passo lentissimo, nella speranza di incontrarle, ma non ebbe fortuna. Aveva portato con sé anche una cesta con dei biscotti alle castagne che emanavano sempre un profumo invitante, ma non funzionò. Si era ormai rassegnata quando, un giorno, la pioggia la colse all'improvviso, durante il tragitto di ritorno a casa.
Si rifugiò nella vecchia tana di una volpe e rimase lì, con lo zaino ormai sporco di fango, seduta con le gambe incrociate. Faceva freddo ma non troppo ed era abbastanza coperta dai vestiti impermeabili. Le piaceva guardare le gocce d'acqua cadere. Da quel poco che ricordava di suo padre, morto quando lei aveva a malapena quattro anni, c'erano pomeriggi e mattine in cui si divertivano a cercare di indovinare quante gocce cadevano al minuto. Una cosa stupida ma utile per tenerla impegnata, senza fare storie, mentre mangiava gli odiosi broccoli. 
-Ehi tu! Hai finito di guardare la pioggia? Qui avrei bisogno di aiuto, umana!- irruppe una vocina che la fece sobbalzare dalla sua contemplazione. Girò lo sguardo varie volte ma non vide nessuno. 
-Sono qui! Vicino al sasso più grosso.-
La bambina andò a guardare quello che ai suoi piedi sembrava il più grandi tra i sassi e vide una minuscola creaturina.
-Ma... ma tu sei una fata!-
L'esserino sbuffò. -Brava, signorina dell'ovvio. Brillante osservazione.-
Lei non ci rimase male per il tono scorbutico usato dalla fatina ma si accucciò a finché il suo viso non fosse a pochi centimetri da lui.
La nonna aveva ragione, sembravano esseri umani in miniatura, solo con le ali. E a proposito di ali, quelle che vedeva erano schiacciate dal sasso.
-Oh poverino, le tue ali sono rimaste incastrate. Adesso ti libero.- e subito tolse il piccolo masso da sopra le alucce del bambino fata.
Era proprio come quello descritto dalla nonna ed era strano vedere una simile tonalità accesa di arancio eppure i capelli della creatura magica lo erano e aveva anche dei bellissimi occhi verdi. In apparenza, sembrava un bambino di all'incirca dieci anni ma Sarah era certa che ne avesse molti di più. Dopotutto le fate potevano vivere per milioni di anni.
Il bambino provò a muovere le ali ma purtroppo furono danneggiate dalla caduta e poi dal sasso e riuscì solo a farsi venire delle fitte di dolore.
-Ti fanno tanto male?- le chiese lei preoccupata.
-Non sono affari tuoi, umana.- la guardò male e, alla fine, anche la pazienza di Sarah ebbe termine.
-Non c'è di che, comunque. Ti ho appena salvato e questo è il ringraziamento. Tutte le fate sono così antipatiche come te?-
-Io non sono antipatico, sono diffidente. È diverso.-
-Perché dovresti essere diffidente? Non mi sembra di aver fatto qualcosa di male. La mamma mi laverebbe la bocca con il sapone se sapesse che sono stata scortese con qualcuno.- disse la bambina, ricordando con un brivido la punizione che la genitrice le aveva dato una volta.
-La nostra specie non ama tanto gli umani. Vi riteniamo una razza inferiore e maligna. Tagliate gli alberi, lasciate rifiuti e rovinate l'aria con i vostri fumi.- fece presente con acredine, lui.
Sarah rimase interdetta e non seppe che dire. Non poteva dargli torto, il nostro pianeta era in continuo rischio e qualcuno di noi non rispettava l'ambiente. La realtà dei fatti era quella ma di fare tutta l'erba un fascio non lo riteneva giusto. Lei e chi conosceva non erano così, amavano la Natura e la davano il giusto rispetto. 
-E fate troppe guerre. Vi uccidete tra di voi senza un valido motivo ed è per la vostra natura cattiva che non vi è stato fatto dono della magia.- continuò lui.
-Mi dispiace. Purtroppo quello che dici è vero ma non siamo tutti così. Tra di noi ci sono sia persone buone che cattive. Il mio papà mi ha sempre detto che nel mondo ci deve essere per forza sia il bene che il male. Non può esistere uno senza l'altro. Come nelle favole, c'è l'eroe e il cattivo.- 
La fata rimase a guardarla per qualche secondo poi ricominciò a parlare ma con meno astio.
-Come ti chiami?-
-Sarah Ailis Byrne. E tu?-
-Finn. E... grazie per avermi aiutato.- disse, ricordandosi delle buone maniere. Aveva scrutato i pensieri dell'umana e non aveva visto niente di marcio. Era diversa dai tipi che aveva visto diverse volte nei suoi centoventi anni di vita. Emanava un'aura pura e innocente, una luce calda come quella del sole. 
La bambina sorrise. -Figurati, Finn. C'è altro che posso fare per te?-
La fata ci pensò su. Purtroppo con le ali in quelle condizioni non avrebbe potuto volare per un'oretta buona e l'idea di starsene lì da solo ad aspettare la guarigione non lo allettava. 
-Prima di riprendere a volare devo aspettare un po', ti va di farmi compagnia? Parlami un po' di te ed io ti parlerò del mondo fatato. Ci stai?-
Sarah non se lo fece ripetere due volte e prese a parlare della sua famiglia e delle sue giornate. Gli raccontò del suo papà, che aveva avuto i suoi stessi capelli rossi, morto in un'incidente stradale. Della mamma che la stava crescendo da sola in mezzo al bosco e di quando tornava stanca dal lavoro. Di nonna O'Brien che le aveva tanto parlato delle fate e che faceva i dolci di castagne migliori al mondo. 
-Dolci di castagne? Mio fratello Rìan mi ha detto che sono davvero buoni. Anni fa, una signora glieli offrì proprio mentre girava da queste parti con i suoi amici.- la interruppe il bambino fata.
-Dev'essere stata nonna O'Brien! Ma è successo più di vent'anni fa.-
-Io e mio fratello siamo fate giovani e abbiamo più di cento anni. I più anziani di noi hanno molti millenni.- spiegò.
-Quanti fratelli hai?-
-Solo uno. Rìan è il mio fratello gemello, è nato solo sette minuti prima di me.-
Quindi una delle fate che aveva visto la nonna era il fratello di Finn. Tutte le sue storie, allora, erano vere. La bambina ne era sempre stata dubbiosa a riguardo prima di allora.
-Beato te. Io sono figlia unica però mi sarebbe piaciuto avere un fratello o una sorella. Ho tanti amici a scuola ma penso non sia la stessa cosa.-
-Non so che dirti. Voglio bene a mio fratello ma a volte sa essere insopportabile.-
La bambina aveva avuto un'assaggio del caratteraccio della fata e non stentava a credere che litigassero molto tra fratelli. 
-Anche nel mondo fatato avete una scuola?- chiese lei.
-Certo. Ci insegna fin dalla tenera età a sviluppare bene i nostri poteri magici. Impariamo a governare i quattro elementi senza fare danni.-
-Wow! Mi faresti vedere una magia?- si illuminò la bambina.
-Non sono un fenomeno da baraccone io.- fece una smorfia lui.
-E dai! Ti prego, ti prego!- insistette l'umana facendo gli occhi da cucciolo.
La fata la guardò per poi cedere con uno sbuffo. -Ok, va bene.- e distendendo il palmo in su, creò in pochi secondi una sfera d'acqua che fluttuò in mezzo a loro.
Sarah fissò la sfera incantata. Era davvero... incredibile quello che stava vedendo. Forse solo la nonna ci avrebbe creduto se glielo avesse detto.
Lui fece un sorriso pieno di soddisfazione. Gli piaceva averla lasciata a bocca aperta. Gli umani erano davvero dei sempliciotti.
-Soddisfatta?- le chiese.
-Oh sì, grazie. E' bellissima!- batté le mani contenta.
A quel punto, un'idea ronzò nella mente della fata e la attuò subito. Non ci vedeva niente di male a fare un simile scambio. 
-Se vuoi ti farò vedere altra magia ma in cambio voglio che tu mi porti la prossima volta dolci con le castagne.-
Lei rimase sorpresa da quella proposta ma poi esibì un luminoso sorriso. A quanto pare umani o fate, la gola era gola.
-Quindi non ti dispiacerà rivedere una cattiva e brutta umana.- lo prese in giro, lei, ridacchiando. Lui arrossì e le indirizzò un'occhiataccia. 
-Bè... posso dire che non è stato male passare questa ora con te. Pensavo peggio.- tossì per  cercare di scacciare l'imbarazzo e riprese con un tono serio. -Dunque? Qual è la tua risposta?-
-Affare fatto. Ti porterò la famosa torta di castagne che fa mia nonna, promesso.- 
-Bene. Ci vediamo nel campo di fiori che sta a pochi metri da qui. Possiamo fare domani a quest'ora?-
Lei annuì. Era ovvio che sapesse dove stava il campo fiorito. Conosceva il bosco come le sue tasche e le ci volevano a malapena cinque minuti da casa sua per raggiungerlo.
-Perfetto.- commentò lui e un sorriso felice fece capolino finalmente. 
Sarah ricambiò il sorriso ma poi si accorse che la pioggia aveva smesso di scendere e che era ormai il momento di tornare a casa. Sua madre si stava cominciando a preoccupare seriamente.
-Ora devo andare. E' stato bello conoscerti, Finn.- disse alzandosi per poi pulirsi i vestiti dalla terra e dalle foglie.
-Anche per me, Sarah. E scusami per come mi sono comportato all'inizio.- disse per poi distogliere lo sguardo. Provava una certa vergogna per la scontrosità con cui l'aveva aggredita. Si era lasciato prendere dai pregiudizi e dai cattivi esempi del passato quando doveva sapere che come ci sono fate cattive e fate buone, lo stesso valeva per gli umani. Aveva ancora molto da imparare sul mondo.
-Non fa niente. Allora a domani!- disse lei e corse a casa, dove la madre l'accolse con un buon profumo di cioccolata calda. 

Quell'incontro scaturì una serie di tante altre occasioni. Il domani fu continuo e ogni scusa era buona per vedersi per un ora o due in quel campo fiorito. I loro giochi spensierati, le loro chiacchiere e risate si susseguirono per anni fino a diventare qualcosa di più profondo. Qualcosa che entrò nel cuore senza più uscirne.
Finn non aveva più le sembianze di un bambino. Aveva deciso di maturare e diventare la persona giusta per la sua umana. Quegli anni gli erano serviti non solo per gustare i meravigliosi dolci di castagne ma anche per andare contro i pregiudizi e crescere in meglio. L'amicizia che provava per Sarah si era trasformata pian piano in amore e, vedere come lei diventava velocemente una donna, lo emozionava ma gli provocava anche una profonda tristezza. Non si faceva illusioni, sapeva che lei sarebbe morta molto prima di lui, ma cercava di non pensarci e di godersi il presente. 
Sarah era di spalle, inginocchiata in mezzo ai fiori a farne una corona. Ormai aveva diciotto anni e il leggero vestito bianco le fasciava le curve in maniera deliziosa. 
Lui volò piano, senza farsi sentire, dietro di lei. Usò la magia per diventare della sua stessa dimensione e con entrambe le mani andò a coprirle gli occhi. Lei sobbalzò ma rimase ferma mentre lui avvicinò il viso al suo orecchio.
-Indovina chi sono.- le alitò a un centimetro dal suo viso, provocandole un brivido.
Sarah sorrise e seppe dare l'unica risposta giusta.
-La mia meravigliosa fata.-

FINE

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Sono stata in Irlanda due volte e per periodi abbastanza lunghi quindi ho voluto sceglierla come ambientazione. Non l'ho descritta per niente ma, si sa, l'Irlanda è famosa anche per il suo folklore. Ci sono ancora persone che credono nella magia, nelle fate e nei folletti e visto il periodo ho voluto ricordare questo.
Alla prossima!

venerdì 5 novembre 2021

Quattro Lady per un libro #9 - Il profumo di un'estate di Sophia Linwood


Buongiorno, cari lettori! Siamo tornate a informarvi sulle nostre letture storiche. C'è solo un piccolo cambiamento ed è che d'ora in poi noi Lady ci faremo vive ogni due mesi invece che uno. Scelta dettata dai nostri impegni personali (va bene, lo ammetto, ho buona parte della colpa) e che ci dà modo di scegliere con più attenzioni i titoli da leggere. 

Titolo: Il profumo di un'estate 
Autrici - Sophia Linwood
Editore - Self
Prezzo - 1,99 € ebook
Link d'acquisto: QUI

Inghilterra, 1858

Lucas Fairchild è un uomo brillante e sicuro di sé, con una vita appagata e serena. Ha un titolo nobiliare, ricchezza, una donna bellissima che presto sarà sua moglie. Ma quando la fidanzata lo abbandona alla vigilia delle nozze per fuggire con un altro uomo, il suo mondo si capovolge all’improvviso, la sua vita non ha più senso, più valore, e la guerra che infuria in Crimea gli sembra la sola scelta possibile per mettere fine al suo dolore.
Quattro anni più tardi, Lucas è l’ombra di sé stesso: un uomo cinico, tornato dai campi di battaglia ferito nello spirito e nel corpo, chiuso al mondo e al prossimo.
Lo scontro con la signorina Ainsworth è tanto inaspettato quanto folgorante.
Lei è insolita, con un temperamento anticonvenzionale, un carattere indomito e una lingua affilata. È una donna che sa tenergli testa; ma anche lei nasconde un dolore ineffabile, e cicatrici profonde che le incidono l’anima.
Nessuno dei due si aspetta di rincontrare l’altro, ma il destino sembra volerli affiancare a tutti i costi, e un’attrazione sottile e avvolgente come una scia di profumo si insinua fra di loro trascinandoli in un turbinio di passione e desiderio che si consuma alla luce delle candele.
Due vite ferite.
Due cuori disillusi.
Due anime spezzate che soltanto avvinte potranno completarsi.

Torniamo di nuovo nell'Inghilterra dell'800. Abbiamo un uomo dal cuore spezzato che si arruola e torna senza alcuna speranza per il futuro e una signorina esuberante che disprezza le regole. Una coppia così cosa avranno mai in comune? Un passato doloroso e una passione esplosiva. 

Lucas Fairchild ha tutto ciò che un uomo possa desiderare. Ma la sua perfetta esistenza viene stravolta dall'abbandono della fidanzata a poco prima di convolare a nozze. Con il cuore in frantumi e le sue convinzioni messe in discussione, si arruola e parte per la Crimea. Quando torna, è un uomo diverso. È un uomo disilluso, freddo, dal cuore indurito. Ma il Destino, gli fa incontrare la vivace signorina Artemide Ainsworth. Lei è l'esatto contrario di lui. Ha una lingua impertinente, un gran temperamento, e da subito riesce a scalfire le barriere che Lucas si era costruito. L'attrazione tra loro diventa e tra incontri sociali, incomprensioni e gelosie, dovranno trovare il modo di essere finalmente sereni.

Passiamo alla parte dolente del libro: i personaggi. All'inizio sembravano promettere bene ma poi mi sono sembrati troppo esagerati e male sviluppati. Artemide incarna di solito la mia protagonista ideale. È un tornado, uno scricciolo di forza e anticonformismo. Ma per l'epoca in cui viveva, mi è sembrato esagerato il suo atteggiamento irriverente. Non sono esperta dell'etichetta di quel tempo ma lei si è concessa troppe libertà, secondo me. Non credibile a mio modo di vedere e inoltre, mi è sembrata troppo credulona e sciocca a volte. Insomma, l'ho bocciata come protagonista. Poi abbiamo Lucas. Tutto romantico, spensierato all'inizio, pezzo di ghiaccio dopo la guerra. Lui mi è abbastanza piaciuto ma invece che spiegare la sua uscita dal buio della disperazione, l'autrice sembra aver dato più importanza alle sue capacità sessuali. È un uomo che ha sofferto, a cui il futuro è stato infranto. Agli inizi del libro sembra andare bene lo sviluppo emotivo del personaggio ma poi, una volta incontrato Artemide, mi è sembrato un pochino affrettato il suo attaccamento a lei. 

E anche per stavolta, si spera in un titolo migliore. Speravo di riuscire a trovare finalmente uno storico che mi conquistasse veramente, senza andare alle solite scelte di autrice. Ma non ha funzionato nemmeno stavolta. Attenzione, il potenziale c'era ma si è rovinato già prima di metà libro per il motivo spiegato sopra. Ero alla ricerca di uno storico ma questo mi è sembrato più un romanzo erotico con un'ambientazione abbastanza descritta. Lo stile dell'autrice non è male, è scorrevole ma non è riuscita a sviluppare completamente e in maniera soddisfacente i personaggi. Poteva andare meglio ma resta comunque una buona lettura da iniziare senza troppe pretese e se si desidera qualcosa di semplice con scene al gusto peperoncino.