martedì 30 giugno 2020

Fiera Virtuale del Romanzo Italiano - Intervista alla Darcy Edizioni


Buon pomeriggio, readers! Dopo la Hope, mi sembra giusto scoprire qualcosa della Darcy Edizioni. Solo il nome mi fa venire gli occhi a cuoricino. Grazie alla chiacchierata con Fabiana Andreozzi, la capa assoluta della casa editrice, avremo modo di dare una sbirciata anche nel futuro del loro catalogo.



Salve, Fabiana! Benvenuta nel mio angolino virtuale.  Dimmi un po', com'è nata la vostra casa editrice? 
Ciao, grazie per avermi ospitato. La nostra casa editrice è nata due anni fa, da una solita chiacchierata tra amiche, che per la prima volta però non è rimasta solo una chiacchierata, ma si è trasformata in una vera e propria serie di azioni che alla fine si sono concretizzare veramente nell’apertura della casa editrice.

E' ovvio che avete scelto il nome per amore del caro Mr Darcy della zia Austen. Per curiosità, chi pensate abbia meglio interpretato il personaggio tra i vari attori? 
Darcy è proprio un omaggio al personaggio della Austen, siamo grandi appassionate di Orgoglio e Pregiudizio. Beh, la mia risposta è facile… ho conosciuto il primo Mr Darcy che ero ancora una bimbetta, me lo fece vedere mia nonna e mia mamma in un vecchissimo film in bianco e nero del 1940. Quindi dico Laurence Olivier. 

Oltre a Orgoglio e Pregiudizio, quali altri classici preferisci? 
Per anni sono stata una lettrice solo di classici, mi sembrava che oltre a quelli non esistessero altri autori in vita 😊 però alla fine sono pochi quelli che mi hanno lasciato un segno indelebile. I miei preferiti dopo, ovviamente Orgoglio e Pregiudizio, sono Jane Eyre, Camera con vista e le affinità elettive. Sono quelli che continuo a rileggere a distanza di anni e che ogni volta mi regalano nuove emozioni e nuove sfumature.

Che emozione provate a lavoro finito, quando pubblicate un libro?
Quando pubblichiamo un romanzo sono più in ansia di quando ne pubblico uno mio. Spero di vederli tutti volare in alto per dare più soddisfazioni possibili ai nostri autori e sentirli contenti. In questo settore purtroppo è facile avvilirsi e mi spiace che gli autori possano dispiacersi, soprattutto dopo il grande impegno messo sul romanzo, ma purtroppo non si può pretendere di piacere a tutti.

Amo i vostri bullet journal, nonostante non ne faccia uso, di solito. I vostri sono così belli che non ho saputo resistere. Ne farete di altri tipi in futuro? 
Wow, sono contenta ti piacciono. Io sono fissata con le agende, le colleziono e le lascio sempre belle e intonse, non potevo non averne una targata Darcy edizioni. Abbiamo inaugurato i bullet Journal con quello dedicato a Darcy, ma nelle nostre idee ce ne sono molti altri, che spero vedranno presto la luce, ma ci vuole tanto lavoro di raccolta di contenuti e di grafica.

Cosa vi piace di più in un romanzo? In base a cosa scegliete principalmente tra i romanzi che vi vengono inviati?
Siccome sono la più veloce a leggere, solitamente sono io la prima a scegliere il destino di un romanzo… se mi piace mi confronto con Sara e poi si procede. Un romanzo deve catturarmi già dalle prime pagine, deve gettare curiosità sulla storia in modo che mi spinga a procedere nella lettura. Solitamente quelli che passano il turno sono quelli che mi fanno trascorrere la notte in bianco, vuol dire che la storia mi ha catturato al punto da togliermi il sonno.
Poi beh, devono essere scritti bene in italiano e saper emozionare. Anzi approfitto dell’intervista se c’è qualche autore in ascolto, può inviarci romanzi New adult, sport romance, mafia romance, dark romance e commedie romantiche. 

Potete rivelarci qualcosa sulle vostre prossime pubblicazioni? Per questa estate con che ci farete compagnia?
Se tutto va secondo i piani editoriali stabiliti, questa estate la trascorreremo con l’ultimo volume della serie Never forget di Serena Brucculeri, con un divertentissimo chick-lit di una nuova autrice che debutterà con la Darcy e poi i successivi volumi della serie Love Match, scritta a quattro mani con Sara Pratesi, che sta riuscendo per la Darcy in un’edizione corretta e più pulita.
Ma speriamo proprio di riaprire a settembre con grandiose sorprese…

Grazie mille per la vostra disponibilità! Vi auguro tanta fortuna per il futuro.
Grazie a te per aver dedicato questo spazietto alla nostra casa editrice! 



domenica 28 giugno 2020

Fiera Virtuale del Romanzo Italiano - Conosciamo i personaggi del Dono del Mare


E dopo aver conosciuto l'autrice, scopriamo i personaggi principali della sua recente uscita self, Il Dono del Mare. Lettura estiva che consiglio assolutamente.


Titolo: Il Dono del Mare
Autrice: Laura Fiamenghi
Genere: paranormal romance / fantasy romance
Autoconclusivo 
Self Publishing – Amazon
Pubblicazione: 11 Maggio 2020
Prezzo: 1,99 € ebook

Kate ha una sola passione: le onde. Il Mare è tutta la sua vita e la sua ambizione è diventare la surfista migliore di sempre. Un giorno, tra le onde, batte un’avversaria inaspettata: una Sirena. Vince, così, un premio che non è certa di voler accettare. Il Popolo del Mare, le Sirene e i Tritoni di Atlantide, sono nel bel mezzo di un evento che attendono con trepidazione da tempo: la Sfida. Una gara da cui dipende l’incoronazione del prossimo Re del Mare, colui che regnerà su tutti i mari per i prossimi cinque secoli, salvandoli dalla devastazione in cui l’ultimo sovrano li ha gettati. Nick, il miglior guerriero della Stirpe degli Abissi, è disposto a tutto per spodestare il tiranno. Deve vincere la Sfida, ma Poseidone ha altri piani per lui: andare sulla terra ferma e convincere un’umana ad accettare il Dono del Mare. Si raccontava che le Sirene amassero sfidarsi tra le schiume delle onde, contendendosi l’un l’altra i cavalloni più impetuosi. Se un umano si univa a quel gioco, riuscendo a battere una Sirena, egli aveva diritto a reclamare il Dono del Mare, diventando egli stesso un immortale.

Conosciamo Kate e Nick!


Salve, Kate e Nick! E’ un piacere fare la vostra conoscenza.
Nick: Ciao Tania, è un piacere fare la tua conoscenza. 
Kate: Emh… Salve. 

Parlateci un po' di voi. Quali sono i tre aggettivi che più vi descrivono?
Kate: Testarda, determinata… Cocciuta, sarebbe un sinonimo, per cui direi sportiva. 
Nick: Tre aggettivi? (Guarda Kate.) Innamorato. Felice. Soddisfatto. 

Cosa amate di più in assoluto?
All’unisono: Il mare!

Credete nell'anima gemella? Chi è il vostro tipo ideale?
Kate: No. Ma mi sono dovuta ricredere. (Indica Nick con un pollice) Il mio tipo ideale sta proprio qui affianco.  
Nick: Io ho sempre creduto nell’anima gemella, sognavo il giorno in cui avrei trovato la mia Maighdean-mhara e Poseidone non mi ha deluso. Ho scoperto come fosse il mio tipo ideale la prima volta che ho visto Kate. 

Che cosa avete pensato quando vi siete incontrati la prima volta?
Kate: Che dovevo smettere di fissarlo perché ci stavo facendo una ben magra figura.   
Nick: Che le mie priorità erano completamente cambiate.

Descriveteci la vostra storia “Il Dono del Mare” in una frase.
Kate: Quando insegui quello che ami non puoi sbagliare.
Nick: Bisogno sempre avere fiducia nel destino.  

Qual è il vostro desiderio più grande?
Nick: Essere un degno Re del Mare con la mia splendida Regina.   
Kate: Aiutare Nick a vedere realizzati i nostri progetti. 

Una canzone che vi rappresenta.
Nick: Qualsiasi canzona canti Kate. La voce della mia Sirena surfista è…. speciale. (Ammicca) 
Kate: Intro degli The XX mi viene la pelle d’oca ogni volta che la ascolto. E’ il sound perfetto per aspettare l’arrivo di un onda.  

Grazie mille per la vostra disponibilità! Siete stati grandi!



Fiera Virtuale del Romanzo Italiano - Intervista a Laura Fiamenghi


Ora è il momento di conoscere Laura Fiamenghi, conosciuta anche come Alma Rose. Scoperta per caso e da allora sono diventata la più severa delle sue recensore. Lei può testimoniarlo ahahah Mi ci sono affezionata, comunque. 



Ciao, Laura! Benvenuta nel mio angolino virtuale! Dicci qualcosa su di te. Com'è nata la tua passione per la scrittura?
La mia passione è per le storie! Già ancora prima di imparare a scrivere creavo storie fantasiose di sana pianta che raccontavo agli adulti, imparare a scrivere è stato il mezzo per non farle andare perse e poterle conservare. Scrivo da sempre, si può dire. 

Ti sei ispirata a qualcuno in particolare per creare i tuoi personaggi?
No, mai. Anche se devo confessare che quando c’è un ‘cattivo’ nelle mie storie spesso è ispirato da qualcuno che mi irrita nella vita vera. Quanto meno, mi sfogo facendogliene capitare di ogni. 

Quanto ci metti di solito per creare un romanzo?
Questa è una bella domanda. Per quanto mi riguarda il blocco dello scrittore non esiste. Se potessi dedicarmi solo alla scrittura, sfornerei un libro al mese. 

Senti spesso musica o preferisci l'assoluto silenzio mentre scrivi?
Dipende. Se sto buttando giù la trama e lavorando di progettazione, c’è bisogno di silenzio assoluto. Diversamente sono capace di ascoltare venti volte la stessa canzone mentre scrivo una scena. 

Quali scene preferisci scrivere e quali, invece, ti risultano più difficili?
Difficile credo niente. Mi piace molto scrivere scene erotiche, per cui devo ricordarmi di tenere il freno a mano tirato quando si tratta di erotismo e privilegiare di più altri aspetti della trama. 

Puoi parlarmi del tuo approccio sia per la pubblicazione self che tramite casa editrice?
Un paio di anni fa mi sono avvicinata al self con un risultato di cui sono molto soddisfatta. Non è facile curare tutte le fasi editoriali di un libro… grafica, marketing, editing, etc…  Trovare professionisti per offrire un prodotto editoriale valido è una vera impresa. Ho preso le mie belle cantonate non lo nego, ma è stata tutta esperienza. Ho deciso di affidare alcuni dei miei romanzi alla Ode Edizioni, perché condivido il loro progetto e il calore umano dietro un ‘etichetta’, e anche perché mi sono resa conto che il self toglie molto tempo e energie alla mia attività preferita: scrivere. 

Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Attualmente sto scrivendo una ‘novella’ su Sabine e Conrad personaggi secondari nel mio ultimo libro ‘Il Dono del Mare’. È mio desiderio pubblicare il quarto volume delle Streghe di Villacorta che è già in corso di stesura. E ci sono diversi libri già praticamente scritti che spingono per venire fuori dal cassetto sia Romance Fantasy, che Contemporary Romance che pubblicherò con il nome Alma Rose. 

Grazie mille per aver soddisfatto la nostra curiosità! Ti auguro tanta fortuna per la tua carriera.


Fiera Virtuale del Romanzo Italiano - Intervista alla Hope Edizioni


Buongiorno, readers! Oggi sarà una giornata ricca di interviste nel mio blog e vi confesso che era da tanto che desideravo fare delle domande a questa bellissima casa editrice. La Hope pubblica molti romanzi che riscontrano molto i miei gusti anche in fatto di romance, genere che spesso e volentieri ignoro se non è in un contesto storico o fantasy, e ho voluto dargli il loro giusto spazio in questa fiera.





Salve, team Hope Edizioni! Benvenuti nel mio angolino virtuale. 
Buongiorno Tania e grazie per averci invitato a questo evento.

Parlateci un po' di voi. Com'è nata la vostra casa editrice?
Ti direi che la Hope Edizioni nasce per una pazzia. ;P
A parte gli scherzi, la Hope nasce dal desiderio di fare della propria passione un lavoro. Nasce quindi dalla lettura, dalla voglia di scoprire nuove scrittrici, dalla voglia di immergersi nelle parole e farsi condurre in una danza delle emozioni. Ecco, la Hope nasce da tutto questo. 

Da quante persone è formato il vostro gruppo? 
Be’, siamo un po’ di persone al momento. Quattro quelle nei settori principali, ma al nostro fianco ci sono tantissime collaboratrici e anche qualche collaboratore. Poi fuori dal gruppo di lavoro in senso stretto, gravitano le blogger, prezioso ausilio per tutte le case editrici, specialmente quelle con una grande produzione digitale.

Quale parte del vostro lavoro vi soddisfa di più?
La soddisfazione si prova perlopiù quando percepisci quasi a livello fisico la gioia delle lettrici a seguito di una storia che le ha fatte emozionare. Molto spesso però la soddisfazione arriva anche nel momento in cui si annuncia un’acquisizione, come è successo per Tiffany Reisz, Abbi Glines oppure per Nalini Singh o, ancora, per Casey McQuiston, il cui “Red, White & Royal Blue” è molto, molto atteso.

Quanto tempo vi occupa la pubblicazione di un libro? Dall'accettazione all'uscita sul mercato.
Ci sono dei tempi tecnici imprescindibili, soprattutto perché facciamo un punto d’onore nel proporre al lettore un lavoro il più accurato possibile. Ci sono poi delle scadenze dovute ai singoli contratti per cui dobbiamo dare delle priorità. Quindi dall’acquisizione effettiva, prima che un testo sia immesso sul mercato, possono passare anche 6/8 mesi.

Quanti titoli avete in programma di pubblicare quest'anno?
Da qui alla fine dell’anno, be’, almeno una quarantina ancora...

Con quale criterio scegliete le vostre pubblicazioni?
L’istinto ci porta verso una trama o una cover (senza contare i preziosi suggerimenti dalle nostre lettrici), poi facciamo delle indagini, ovvero leggiamo recensioni sui principali store e nei blog di riferimento e, se il testo ci convince, chiediamo il manoscritto per valutare se fa al caso nostro.

Potete dirmi che cambiamenti vi ha portato il Covid-19?
Abbiamo dovuto rivoluzionare il nostro calendario delle uscite, che era stato attentamente studiato in vista della nostra partecipazione ad alcuni eventi fieristici come il BUK di Modena e il Salone di Torino. La contrazione del mercato editoriale poi, con la chiusura temporanea delle librerie, ci ha costrette a rivedere anche molti piani di uscita dei formati cartacei. Per fortuna, nostra e dei lettori, esiste il digitale!

Potete anticiparci qualche prossima acquisizione?
Ma perché limitarsi a una? Facciamo due, no? 
Meredith Russo, già pubblicata in Italia dalla Newton Compton, che uscirà per noi con “The Birthday”.
E ritorna un’autrice molto apprezzata, Sierra Simone con “Midnight Mass” e “Sinner”. 
Ma ci vorrà il giusto tempo... ;)

Grazie mille per la vostra compagnia e disponibilità. Vi auguro tanta fortuna per il futuro!
Grazie a te per averci ospitate e grazie al pubblico che ci ha seguito.
Buone letture a tutti! 


sabato 27 giugno 2020

Anteprima - Selvaggio è il cuore di Nicoletta Canazza

Vi confesso una cosa. Da quando ero adolescente e mi ero innamorata della telenovela Cuore Selvaggio, non facevo che cercare libri simili o ambientati in Messico. Ed eccomi finalmente accontentata. 


Titolo: Selvaggio è il cuore
Autrice: Nicoletta Canazza
Editore: Literary Romance (PUBME)
eBook KINDLE - offerta lancio a 1,99 €
Cartaceo - pag. 377 € 14,90
Genere: romance storico
Data di pubblicazione 29/06/2020

Messico, inizio Novecento. La giovane Helena Valenti d'Almerita ritorna dall'Europa in nave con la zia materna. A Port Real l'attendono le nozze con il ricco possidente Nicolas Valmontoya. Durante la traversata, però, nella tenuta dei Valmontoya accade una disgrazia che coinvolge il capofamiglia Esteban. Il matrimonio sembra andare a monte. Il ritorno di Gabriel, che per tutti è il primogenito di Esteban, è destinato ad accendere gli animi. Il giovane infatti ha la pessima fama di essere un uomo d’affari spregiudicato dal carattere iroso. Ed è proprio lui a chiedere la mano di Helena. Sollevando scandalo nel paese, Helena accetta la proposta. Saranno nozze dall'esito imprevedibile. Sposi per convenienza, i due vivranno situazioni difficili prima di scoprirsi legati dalla passione.


Monstrum di Kat Ross

La Dunwich continua la pubblicazione della serie del Quarto Talismano. Non smetterò mai di dirvelo, fatevi un favore, LEGGETEVI KAT ROSS! <3



Titolo: Monstrum (Il Quarto Talismano – Vol. III)
Autrice: Kat Ross
Genere: Epic Fantasy/Fantasy storico
Pagine: 340
Prezzo: ebook € 4,99 (offerta lancio a € 1,99 fino al 5 luglio 2020)
Data di Uscita: 26 giugno 2020
Link d’acquisto: Amazon: https://amzn.to/2Nu8qPi
Kobo: https://bit.ly/2A066fM

SINOSSI

Nel terzo volume della serie Il Quarto Talismano, la caccia è iniziata per i tre daeva i cui poteri hanno già salvato il mondo una volta…

Sul Mar Bianco, dominio di tempeste e mostri marini, una nave trasporta Nazafareen e Darius alle Isole dei Marakai, dove la saggia Sakhet-ra-katme custodisce da secoli il segreto dei talismani. Ma c’è anche qualcun altro che la sta cercando, un daeva nato nella brutale prigione della Fornace, che ha intenzione di usare i talismani per liberare i Vatra e il loro re folle. Quando le loro strade si incrociano nel sontuoso palazzo dell’imperatore di Tjanjin, Nazafareen e Darius affronteranno il loro nemico più mortale e astuto di sempre.

Nella roccaforte montana di Val Moraine, i seguaci della Pizia fiutano la presenza di un altro talismano, quello del clan Danai. Dietro la spessa parete di ghiaccio, il nervosismo continua a crescere, il perfetto calderone di sospetto e tradimento per Thena, che vede la possibilità di riscattarsi dopo il suo fallimento, riportando il talismano a Delfi. Allora sarà libera di dare sfogo alla sua perversa ossessione per Darius e fargliela pagare.

A Samarcanda, Javid rimane invischiato nelle insidiose trame di una successione reale. Quando il vecchio re muore e suo figlio ascende al trono, le profondità della depravazione del principe si fanno più chiare. Un viaggio verso nord rivela la fonte della polvere d’incantesimo da cui è dipendente… e lascia Javid di fronte a una scelta impossibile.

Dicono di Monstrum:

La trama è ricca e complessa, ogni pagina è piena di azione, amore o bugie. Kat Ross scrive storie fantasy da leggere tutte d’un fiato. Prendete Nocturne, Solis e Monstrum, rinchiudetevi da qualche parte con un bel po’ di snack e leggeteli! (I Love a Good Book)

Un fantasy oscuro e potente… Monstrum è il suo miglior libro di sempre! Una storia ricca e tormentata, con una possente magia contenuta a malapena e un incredibile cast di personaggi indomabili e moralmente complessi. (FlyLef Reviews)

Monstrum è qualcosa di speciale. Questa volta Kat Ross ha davvero alzato la posta in gioco e i personaggi sono costretti a prendere tonnellate di decisioni difficili. È stato pieno di azione, divertente da leggere e logorante. Il mio cuore ha martellato per tutto il tempo! (Rattle the Stars)

Questo è il terzo libro di una serie epic fantasy che mi ha dato dipendenza. Dai corrotti ai perversi, dai nobili agli smarriti, tutti i personaggi hanno il loro posto e Kat Ross ti lascia con il desiderio di conoscere le loro storie. (Books2Blog)

L’AUTRICE

Kat Ross ha lavorato come giornalista delle Nazioni Unite per dieci anni prima di ritirarsi felicemente a fare ciò che le piace di più: inventare storie. È l’autrice del thriller distopico Some Fine Day, della serie Il Quarto Elemento, e della nuova serie Gaslamp Gothic. Adora la magia, i mostri e gli sce­nari apocalittici. Pre­feribilmente con i mutanti.


giovedì 25 giugno 2020

Fiera Virtuale del Romanzo Italiano - Intervista a Greta Cipriano


Bene bene! Ecco la mia prima vittima per questa fiera. Una volta finito di intrattenervi con Greta su Instagram, mi sembrava giusto trasporre la sua intervista in versione scritta, così, per non rischiare di perderci nessuna delle sue parole e per dare l'opportunità a chi non ha Instagram di conoscerla. E' stata davvero gentile a rispondere alle mie domande e spero che abbia soddisfatto anche la vostra curiosità.



Parlaci un po' di te e qual è la tua professione, oltre a quella della scrittrice.
Molto volentieri! Nella vita sono una consulente freelance per blogging e una web content editor. In pratica aiuto le mie clienti a realizzare e gestire il proprio blog e, più in generale, a trovare la propria voce sul web attraverso la costruzione di una strategia di comunicazione personalizzata. 

Come ti è venuta l'idea della The Defector Saga? Avevi già tutto in mente prima di iniziare a scrivere o alcune cose sono venute man mano?
La storia di base mi è venuta in mente in occasione di un esame universitario in cui dovevamo scrivere un racconto. Ammetto però che di quell’idea non è rimasto quasi niente. Quando ho iniziato a scrivere “Rebel”, il primo volume della mia trilogia, avevo buttato giù le idee generiche e lo ho poi sviluppate durante la stesura. All’epoca non pensavo sarebbe stato pubblicato. Con “Warrior”, il secondo volume, e il terzo (il cui titolo è ancora top secret in quanto non definitivo), invece, ho sviluppato una sinossi molto strutturata.

Puoi darci dei prestavolti dei tuoi personaggi principali? 
Molto volentieri! Per la mia protagonista Alya abbiamo scelto Alexandra Daddario. Per Dastan la scelta è stata Bradley James. Per Kyle il prestavolto è Sam Claflin mentre per Audes, il fratello di Alya, abbiamo scelto il fratello di Alexandra Daddario, Matthew Daddario. Per Moreor, il mio cattivo principale, abbiamo scelto John Malkovich e per il Conte, il suo braccio destro, Mads Mikkelsen.

Ti sei ispirata a persone reali per creare i tuoi personaggi?
All’inizio credevo di sì. Poi, con il tempo, mi sono resa conto che i miei personaggi somigliano a loro stessi. Volevo che, in qualche modo, fossero tutti unici. Analizzando il mio procedimento di caratterizzazione ho scelto una caratteristica positiva e una negativa delle persone che mi circondano per poi elaborarla, estremizzarla e modificarla in base al carattere del mio personaggio. Ammetto che è stato davvero divertente!

Quali sono le scene che preferisci scrivere? E quali invece ti mettono in difficoltà?
Aaaah che bella domanda! Non ci ho mai riflettuto sul serio. Credo di amare molto le descrizioni e i dialoghi. Per le descrizioni mi piace moltissimo andare in cerca di dettagli e parole che possano esprimere al meglio l’immagine che ho in testa. I dialoghi, invece, mi divertono tantissimo: mettermi nei panni dei personaggi ed esprimere cosa pensano mi dà molta soddisfazione. 
Trovo difficoltà, invece, nell’introdurre un personaggio nuovo: ho sempre paura di aver sveltato troppo all’inizio o troppo poco.

Cosa ti piace leggere e quali sono gli autori che preferisci?
In linea di massima leggo più o meno tutto. I miei generi preferiti però sono il Fantasy, l’Urban Fantasy, il Paranormal Romance e, a periodi, il Romance. 
Come autori amo follemente lo stile di George Martin, della Rowling, di Christelle Dabos e di Cassandra Klare. Recentemente mi sono innamorata dello stile di Felicia Kingsley.

Come ti sei sentita nel vedere i tuoi libri pubblicati? 
Wow. Benissimo e terrorizzata al tempo stesso. Vi racconto una storia: al liceo avevo una professoressa che mi ripeteva tutti i giorni che non sapevo scrivere e che non avevo fantasia; che dovevo limitarmi a scrivere saggi brevi. Immagina la mia soddisfazione nel vedere che la mia saga fantasy, nel suo piccolo, è molto apprezzata! Ricordo come se fosse ieri il momento in cui ho ricevuto l’email della Genesis Publishing. Ero in redazione, stavo lavorando, e mi sono sentita mancare l’aria. Ma non ho pianto. Ho solamente pensato: NON È POSSIBILE!. A distanza di due anni dalla prima pubblicazione anche mi capita di guardare le copie dei miei libri sugli scaffali con un sorriso sognante: quando li stringo tra le mani ancora non ci credo. E spero che questa sensazione rimanga per sempre!

Ti trovi bene nella famiglia Genesis Publishing? E dopo la fine della The Defector Saga, continuerai a pubblicare con loro?
Assolutamente mi trovo molto bene! E, lo confesso, qualche progettino in testa c’è. Chi lo sa…magari concluderemo questa trilogia ma la The Defector Saga continuerà con altri progetti (mentre scrivo questa frase ho un sorriso furbetto!)

In futuro, proverai a scrivere di altri generi?
Oooooh sì! Approfitto di questa bellissima chiacchierata per dirti che ho già iniziato a lavorare al mio romance. Ho voglia di scrivere riguardo la “vita reale” e di cimentarmi con il self publishing. Inoltre ho in cantiere una saga paranormal romance. Diciamo che i miei lettori avranno parecchio da leggere in futuro!


lunedì 22 giugno 2020

Blog Tour - Collisione di Monica Brizzi


Buongiorno a tutti! Stavolta sono io ad aprire le danze per presentare questo romanzo favoloso! La Brizzi ha giocato con me come un gatto fa con il topo e mi ha lasciato bramosa di questo seguito. Cattiva davvero ma la si ama ugualmente <3 


Titolo: Collisione - La Principessa dei Mondi #3 
Autore: Monica Brizzi
Genere: romance distopico
Editore: Genesis Publishing 
Uscita: giugno 
Formato: ebook e cartaceo 

Sinossi/quarta di copertina:
Il dolore si era trasformato in collera e rivalsa. La mia mente urlava una sola cosa: vendetta.
Vendetta. Vendetta. E lo sputai, come un drago con il fuoco.
Sputai ciò che desideravo e che bramavo con una nuova forza.
«Se siete stati voi... beh, sto venendo a prendervi.»

Maxilimilian Davis Hall e Niristilia Nerol della famiglia Neraides sono due leggende, tuttavia i popoli preferiscono acclamarli come Max, colonnello e capo dei ribelli terrestri, e Niris, principessa e futura regina di Mirika. E nessuno sa cosa il futuro ha in serbo per loro.
Il pianeta rosa ha bisogno di una guida, quello blu di risposte. Perché le domande si affollano intorno a H e Mirikantes e le spiegazioni sembrano sempre più confuse e oscure.
Nuove città, scoperte sconcertanti, perdite e addii. Tra una rivelazione e l’altra, Max e Niris dovranno cercare di tenere insieme i pezzi dell’universo e di loro stessi. Perché tutto sta per cambiare. E questa volta, sarà per sempre.

La serie è composta da:
La Terra - La Principessa dei Mondi #1
Mirika - La Principessa dei Mondi #2
Collisione - La Principessa dei Mondi #3

5 MOTIVI PER LEGGERE IL ROMANZO

1. Sarò banale ma come primo motivo dico il protagonista maschile. Tanta, tantissima roba. Io me lo sono immaginato con le sembianze di Giulio Berruti ed è tutto dire. Ma, a parte l'aspetto, Max è un coprotagonista che sa come farti emozionare. Coraggioso, irascibile, passionale, è un uomo tenebroso che sembra trovare in Niris una luce.

2. Niris è un eroina che non si dimostra subito forte. Era un guscio vuoto prima di arrivare sulla Terra e conoscere i ribelli ma poi subisce una crescita. E' stato davvero bello scoprire pian piano il potenziale di questa principessa straniera. Ha superato varie prove, di cui la maggior parte dolorose, e non si è mai tirata indietro. Fa bene al cuore conoscere simili donne.

3. Il worldbuilding. Bè, è semplicemente magnifico nel suo orrore. Abbiamo dei pianeti distrutti, una guerra tra umani e alieni ma quanto è ben strutturato l'insieme creato da Monica. Distopia equivale a distruzione e per gli amanti del genere posso dire che ne sarete soddisfatti.

4. I personaggi secondari. Ne abbiamo per tutti i gusti. L'arrogante, lo stron**, il rigido, la vivace... Il gruppetto di amici che si fa Niris è davvero variegato ed è stata una vera delizia leggere i loro dialoghi e della loro intesa. Apprezzerete anche loro.

5. La love story, ovviamente. Max e Niris sono adrenalina allo stato puro. Una miccia sempre accesa. Il loro rapporto cresce man mano che affrontano il mondo insieme. Si completano a vicenda e cambiano in meglio per poter vivere il loro amore anche in un mondo devastato. All'inizio poteva sembrare una storia alla Romeo e Giulietta ma è molto più di questo. L'odio tra nemici è stato cancellato dall'amore e il loro ti lascia davvero senza fiato.

GIVEAWAY:
Premio: Copia autografata del romanzo

Regole:
-Mettere la propria email SOLO nel form così che verrete contattati in caso di vincita.
-Essere follower dei blog partecipanti
-Commentare TUTTE le tappe in maniera intelligente e che abbia senso.
-Seguire la pagina FB della casa editrice, dell'autrice e dei blog partecipanti.
-Facoltativo: Condividere l'iniziativa nei vostri social


Il Giveaway inizia il 22 Giugno e finisce il 27 Giugno, il giorno dopo sarà estratto il vincitore e contattato.




Non perdetevi una tappa! 


Fiera Virtuale del Romanzo Italiano


E' arrivato il gran giorno, cari lettori! Oggi si comincia con questo progetto che ha come scopo promuovere alcuni dei nostri autori italiani e l'editoria in sé. Inoltre avremo modo di consultarci, scambiare opinioni riguardo a molti argomenti. La passione per i libri ci unisce anche in questo periodo di distacco. Alla faccia del coronavirus, io e altre quattro stupende blogger ci siamo date da fare per cercare di riempire il vuoto lasciato dalla mancanza di fiere e saloni letterari. Per quest'anno niente abbracci e incontri a tu per tu ma non disperiamo. Ben 46 autori e autrici, varie case editrici e un editor ci faranno compagnia per ben due settimane, dal 22 giugno fino al 5 luglio, con contenuti di vario genere. I meno timidi mostreranno la loro faccia in video, altri presenzieranno in maniera scritta e faranno di tutto per farvi divertire. Non vi annoierete di certo.

Manca all'elenco solo la ODE Edizioni perché aggiunta dell'ultimo minuto.

Non solo loro ma anche noi blogger cercheremo di deliziarvi con interviste e omaggi grafici. Ogni giorni avrete segnalibri o template da stampare liberamente e vi verrà illustrato il programma. Se volete già conoscerlo, invece che farlo man mano, troverete le scalette di ogni singola giornata sul profilo Instagram della fiera, @fvdri2020. Lì ci sono anche tutti gli autori, le case editrici, editor e blogger partecipanti. 
Vi aspettiamo numerosi!
Bacioni virtuale dalla vostra AngelTany.



venerdì 19 giugno 2020

Cover Reveal - Gigolò di Alma Rose


Buongiorno, readers! Scopriamo insieme la veste della prossima uscita ODE. Una commedia romantica firmata Alma Rose, alias Laura Fiamenghi, autrice di cui ho apprezzato la serie self "Le Streghe di Villacorta".


Titolo: Gigolò 
Autore: Alma Rose
Editore: ode edizioni
Genere: commedia romantica
Prezzo ebook: offerta #summerode solo il 23 giugno 0.99€ poi 2.99
Prezzo cartaceo: € 12.99
Data pubblicazione: 23 giugno
Pagine: 240
Serie: no
Autoconclusivo: sì
Sinossi: Lorenzo e Adrian sono acqua e olio, luce e ombra. Lorenzo è il capo, sogno proibito. Adrian vende il suo corpo, è la passione reale. Venusia imparerà presto che l'avventura di una notte può avere un seguito, anche se in modo del tutto inaspettato. 
Ironico, irriverente e sensuale, Gigolò è la storia d'amore fra un moderno e insospettabile Cenerentolo e una pragmatica e sagace donna in carriera.

Estratto: È come se nel tentativo di trovare un unicorno, io avessi la predestinazione a scovare l’unico somaro nascosto tra la mandria.

Biografia:
Laura Fiamenghi, classe 1985, appassionata di Romance e Fantasy per lei scrivere é regalare attimi di buon umore.
“La mia più grande soddisfazione è quando un lettore mi scrive e dice di essersi emozionato insieme ai miei personaggi, di aver pianto, di aver riso, immergendosi per qualche ora in un mondo che lo ha fatto sognare.”
Laureata in lingue e letterature straniere, abita a Brescia, insegna yoga e vende automobili. Ama l’Europa piena di leggende e tradizioni e visita costantemente castelli e dimore storiche che ispirino le location per i suoi libri.
Creatrice del sito Libreria Rosa: pubblica in self-publishing con il suo vero nome Romance Fantasy e Paranormal Romance tra cui la serie ‘Le Streghe di Villacorta’; mentre utilizza lo pseudonimo Alma Rose per i Contemporary Romance e Erotic Romance attualmente sotto contratto con la Ode Edizioni.


Review Tour - Frederica di Georgette Heyer


Buongiorno, readers! Sono qui oggi a parlarvi di un romanzo della grandiosa Georgette Heyer, una delle migliori autrici di storici che esistano al mondo, e non esagero mica. 

Titolo: Frederica
Autore: Georgette Heyer
Editore: Astoria
Data di uscita: Giugno 2020
Pagine: 416
Prezzo: 19,00 €

Chi è Frederica Merriville? È questa la domanda che si pone il marchese di Alverstoke quando una signorina, attraente e padrona di sé, si rivolge a lui perché l’aiuti a lanciare nella buona società di Londra la sua giovane e bellissima sorella Charis, e si prenda cura dei suoi fratelli ancora adolescenti. E perché Alverstoke, trentasettenne annoiato e molto ambito dalle donne, dovrebbe acconsentire alla richiesta di una parente lontana e sconosciuta come Frederica? Per far dispetto alle sue ambiziose sorelle? Perché conquistato dalla bellezza di Charis? O forse l’invulnerabile libertino di Londra ha trovato nell’affascinante, ostinata e affettuosa Frederica un’avversaria degna di lui?
Mai come in questo romanzo di Georgette Heyer (da anni introvabile nelle librerie italiane e ora riproposto da astoria in una nuova traduzione) la società, l’atmosfera e il particolare linguaggio dell’Inghilterra al tempo della Reggenza sono raffigurati in maniera fedele, ma al contempo vivace e sorprendente.


Qualcuno ha detto Georgette Heyer? Eccomi pronta a leggere un'altra sua opera, senza pensarci due volte. Ho un debole per i linguaggi "antichi", stili di scrittura che solo autrici di altri tempi sanno usare. Ricreare gli usi e costumi di un epoca che non è la nostra non è facile, molte autrici di adesso ci riescono benissimo ma come la Heyer e la Woodiwiss nessuna. Sono queste due autrici che hanno risvegliato in me, all'età di quattordici anni, la passione per i romance storici e non posso che amarle nel profondo.

Era di consuetudine che una famiglia disagiata cercasse l'aiuto di parenti più facoltosi. E' quello che fa Frederica Merriville che, per salvare i suoi fratelli da una vita di ristrettezze, chiede sostegno a un lontano parente, il marchese di Alverstoke. Un uomo affascinante, ma costantemente annoiato, che trova in Frederica e i suoi fratelli un possibile rimedio contro la monotonia. Perché con i Merriville non si ha un attimo di tregua, non si ha il tempo per la noia. Dal momento che Alverstoke accetta di aiutarli, imparerà a conoscere il calore di una vera famiglia e troverà l'amore nell'intelligente e bella Frederica.

Questo libro non racconta di una semplice storia d'amore. Parla di famiglie diverse tra loro, dell'ingegno nel periodo Regency e della vita di ragazzi alla ricerca di un futuro. I personaggi sono tutti diversi tra loro e tramite loro scopriamo i vari aspetti di quel periodo storico. La splendida e isterica Charis che entra nel mercato matrimoniale partecipando a vari balli dell'alta Società, a Jessamy e Felix che ne combinano davvero di tutti i colori. E, ovviamente, la donna che prende le redini della famiglia per salvarla dalla miseria, Frederica. Quest'ultima, insieme a Felix, sono stati i miei prediletti. Con la loro intelligenza hanno saputo conquistare il rigido Alverstoke. Frederica è l'eroina storica per eccellenza: troppo vecchia per il matrimonio (all'epoca a 24 anni eri zitella tsk!) ma con una forza degna di una leonessa. Per i suoi fratelli è disposta a tutto, anche a sacrificare la sua felicità. Alverstoke, invece, non può rivaleggiare in freddezza con il conosciutissimo Mr Darcy ma ha anche lui il suo fascino.

La Heyer riconferma, di nuovo, il suo straordinario talento. Grazie alla casa editrice Astoria, ci viene proposto questo romanzo in versione integrale e possiamo assaporare a pieno un vero gioiello del genere storico. A malincuore, devo ammettere che ho ancora molti suoi scritti da recuperare ma provvederò, statene certi.

Grazie mille alla Astoria per la copia omaggio!



martedì 16 giugno 2020

Storytelling Chronicles #5

Rubrica a cadenza mensile ideata da Lara della Nicchia Letteraria
Buongiorno, miei cari! Come si vede che sono tornata all'incasinata routine che seguivo prima della quarantena. Ho a malapena il tempo di respirare, ahahah. Comunque, non rinuncio, di certo, a torturarvi con un altro mio racconto per questa rubrica. Il tema, indovinate un pò, è il mare. Location adatta al periodo estivo e che, quest'anno, non credo che ce lo godremo come abbiamo fatto negli anni passati. Per questa volta, ho deciso di continuare le avventure dei personaggi del racconto precedente. Quindi ritornano Julian, Cecily, il piccolo Theo e il tenero Hugo. Considerato il mio amore per i cani e per i bambini, comprenderete perché mi risultava difficile lasciarli.

Baby Gift


Trama: Cecily e Julian si sono sposati e attendono l'arrivo del primo figlio. Theo non sta più nella pelle per l'arrivo del cuginetto e, insieme al suo fidato cane, andranno alla ricerca di un regalo per il nascituro. Chissà se sarà un maschio oppure una femmina. 

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Mancava pochissimo alla loro destinazione. Theo sporse la testa fuori dal finestrino e rimase, a occhi chiusi, a deliziarsi della fresca brezza marina. Avevano deciso di partire la mattina presto per non subire la troppa calura estiva, e, ormai, pochi minuti li separavano dalla loro casa al mare. Potevano intravedere la spiaggia, dalla strada che stavano percorrendo. Anche il suo cane si mise vicino a lui, per prendere un po' d'aria, ma il bambino lo tirò indietro per paura che si sporgesse troppo e cadesse. Ormai era diventato grande di stazza, ma rimaneva comunque un tontolone.
-Qual è la prima cosa che vogliamo fare, una volta lì?- chiese Cecily, o meglio, zia Cecily.
Ebbene sì, quel ghiacciolo di suo zio Julian era riuscito finalmente a mettere la testa a posto. Non era poi così stupido da lasciarsi sfuggire un gioiello come la sua insegnante di matematica.
Si sono sposati a novembre, in una cerimonia semplice, con pochi amici fidati. Assolutamente perfetto per loro. Il bambino aveva storto il naso nel vedersi con il vestito elegante, con tanto di cravattino, ma, vedendo il sorriso felice di Cecily, aveva soffocato le proteste. La parte più divertente fu quando Hugo, che stava portando le fedi verso l'altare, scivolò, facendo volare gli anelli sotto il bancone di legno, dietro al prete. Per riprenderli, si erano inchinati sia gli sposi che il parroco ed è finita con una bella capocciata tra Julian e quest'ultimo. Il povero cane si beccò l'occhiataccia del padrone più grande, mentre quello più piccolo rise sotto i baffi.
Non passò molto tempo che la cicogna fece visita ai suoi zii. La pancia di Cecily cresceva, e Theo non riusciva a resistere alla tentazione di toccargliela e provare a sentire il bambino che c'era dentro. Chissà come ci era finito là dentro. I suoi genitori non gli avevano mai spiegato come era nato, ma sapeva che le coppie dovevano stare molto vicine per avere una simile benedizione. In quel bambino vedeva il fratellino o la sorellina che aveva tanto richiesto alla sua mamma. I suoi compagni di scuola dicevano che sarebbe stato meglio un maschio, con cui avrebbe potuto giocare a calcio e con i robot, ma a lui non importava il sesso. Gli sarebbe andata bene anche una femmina, da proteggere come una principessa.
-Mare! Voglio andare in acqua!- esclamò Theo, nel risponderle. Hugo abbaiò, come approvazione alla proposta del bambino.
-D'accordo. Ma prima, posiamo i bagagli in casa.- acconsentì l'uomo, guardandolo dallo specchietto retrovisore, mentre guidava.
-Ooook.- disse il nipote e, per il resto del tragitto, rimase tranquillo.

Arrivati alla casa, che avevano affittato per le vacanze, il bambino con il cane scesero subito dalla macchina e ammirarono l'edificio. Era un piccolo casale fatto di legno e pietra. Circondato da alberi maestosi, se ne stava lì in mezzo al nulla. Era modesto ma a portata di tutto. Con una breve camminata di circa dieci minuti si arrivava al paesino e poco più in là alla spiaggia. Julian l'aveva scelta di proposito, visto che con la moglie incinta, non avrebbero potuto esagerare con le passeggiate.
L'uomo portò i bagagli dentro, con l'aiuto del nipote. Cecily scese con calma dalla macchina ed entrò in casa. Si guardò intorno con Hugo che scodinzolava felice.
Anche l'interno era molto carino, su un unico piano. Avevano due camere, un ingresso che faceva anche da soggiorno, un bagno e una piccola cucina. Cecily amava le cucine grandi con l'isolotto ma, per un periodo breve, sarebbe andato bene quello spazio ridotto per preparare dei buoni pasti. Voleva assolutamente provare a fare dei piatti di pesce che le avevano suggerito le colleghe. Purtroppo, a causa delle nausee mattutine nei primi mesi, aveva dovuto rinunciarci per un po'. Ma avrebbe presto recuperato, parola d'onore.
-Ora spiaggia!- ricordò Theo, dopo aver sistemato gli zaini e i borsoni.
-Sì, sì. Ora andiamo.- alzò gli occhi al cielo, Julian. Marito e moglie si sorrisero, poi lui andò a prendere il necessario. Con la borsa da mare da una parte e Cecily dall'altra, l'uomo si incamminò e, presto, il nipote con il cane li precedettero, pieni di gioia ed aspettative.

Avevano trovato un tratto di spiaggia vuoto e, immediatamente, si sistemarono lì. Nemmeno il tempo di posare a terra la borsa che Theo e Hugo erano già in acqua a divertirsi. Cecily e Julian li guardarono, sorridenti. La loro famiglia era davvero magnifica e, presto, avrebbe avuto una piccola aggiunta.
La donna si avvicinò alla riva, subito seguita dal marito.
-Sono un disastro.- disse con un sospiro, nel vedere il suo riflesso nell'acqua.
-Tesoro, sei una visione. Porti il mio bambino sotto il cuore e non potrei essere più felice.- rispose suo marito, finendo di impiantare l'ombrellone sulla sabbia.
-Non lo eri tanto l'altro giorno quando ti ho fatto svegliare nel cuore della notte per le mie voglie. Ti avevo avvisato che sarai diventata intrattabile.- sbuffò, incrociando gli occhi al cielo.
Julian mise il broncio. Non poteva darle torto. La sua pazienza era tanta ma le sue voglie la mettevano, davvero, a dura prova.
-Ok, sì, è vero. Odio le sveglie improvvise, ma sopporto tutto con gioia per te e nostra figlia.-
-Potrebbe essere un maschietto, sai? Non sappiamo ancora se ha gli attributi o meno. Nell'ultimo controllo, questo birichino si è ben nascosto.-
Lui sorrise intenerito e si chinò all'altezza della pancia della moglie. L'abbracciò, posando l'orecchio sul suo ombelico, in attesa di un nuovo movimento.
-Sono sicuro che sarà una bambina, bella e dolce come sua madre.-
-Ruffiano.- scoppiò a ridere, lei, ma presto si bloccò nel sentire un forte calcetto dal piccolo. Maschio o femmina che era, sicuro, aveva delle forti gambine. Facevano un po' male ma, vedendo l'espressione beata e orgogliosa di suo marito, non aveva cuore di lamentarsene.
Rimasero per qualche minuto così ma, poi, un pensiero improvviso li colpì come un fulmine. C'era troppo silenzio intorno a loro.
Si guardarono preoccupati.
-Dove sono Theo e Hugo?- esclamarono all'unisono.
E il panico li sopraffece.

Perfetto! Ora aveva tutto il necessario per costruire il suo regalo. Ci aveva pensato per mesi, e anche se gli avevano detto che non c'era bisogno di alcun dono, Theo si era spremuto le meningi. Ci teneva davvero a dare qualcosa al suo futuro cugino o futura cugina, ma aveva visto che i neonati erano davvero piccoli e delicati, quindi non era stato facile scegliere il regalo adatto.
Gli dispiaceva essersene andato durante un momento di distrazione dei suoi zii, ma voleva che fosse una sorpresa.
Le conchiglie c'erano, e tante, lo spago e la colla erano a casa, dentro al suo zaino, e aveva trovato anche i bastoni adatti. La sua giostrina per la culla sarebbe venuta una meraviglia. Era un regalo che andava bene sia per un maschio che per una femmina, e, sicuro, sarebbe stata una bella decorazione per la culla in legno chiaro che avevano comprato qualche mese fa. Non vedeva l'ora di mettersi all'opera ma, non appena si girò, si accorse di essersi perso. Oh no! Concentrato com'era nello scegliere le conchiglie, non aveva fatto caso a dove andava. A quel punto, poteva contare solo su Hugo.
-Ehi amico, sai dove ci troviamo, vero?-
Lo sguardo vacuo che gli rivolse il cane non gli fu di conforto. Sentì le lacrime pungergli negli occhi, premendo insistenti per uscire. Ma non poteva cedere. Era un ometto forte e, tra pochi mesi, sarebbe diventato una specie di fratello maggiore. Si sfregò gli occhi, ricacciandole indietro, e si guardò intorno. Andando lungo la riva, era arrivato vicino a una scogliera, e, in cima ad essa, c'era un faro. Come gli sembrava imponente da sotto. Guardò la strada che portava su verso il faro, e decise di percorrerla. Magari ci sarebbe stato un guardiano a cui chiedere.
Ci misero una ventina di minuti ad arrivare e, per fortuna, le sue speranze risultarono ben riposte. C'era un anziano signore, seduto su una panchina a leggere. Non doveva avere più di settant'anni, con la pelle scurita dal sole, in netto contrasto con i capelli bianchi. Appena l'uomo si accorse di loro, puntò i suoi occhi azzurri al simpatico duo e gli sorrise, benevolo.
-Salve.- salutò il guardiano.
-Salve.-
-Cosa vi porta qui, miei piccoli viaggiatori? Sta per fare buio e non è consigliato stare fuori troppo a lungo.- li ammonì. Theo pensò che, se avesse avuto ancora un nonno in vita, sarebbe stato come l'uomo che aveva di fronte. Sembrava tanto solo ma, nel profondo, sentiva che era una persona buona. Il suo istinto non si sbagliava quasi mai in questo e la reazione gioiosa di Hugo glielo confermava. Il suo cane non scodinzolava agli sconosciuti se pensava che erano minacce.
-Ci siamo persi. Stavo raccogliendo delle conchiglie e non avevo fatto caso a dove andavamo.- ammise colpevole, il bambino.
Il vecchio lo guardò intenerito e si alzò piano dalla panchina.
-Ti ricordi il numero di cellulare dei tuoi genitori? Puoi chiamarli dal telefono del faro e farli arrivare qui.-
-Non ho più i genitori. Vivo con i miei zii, e il numero di zio Julian me lo ricordo bene.-
L'uomo si rattristò nel sentire questo ma non disse altro. Entrò un attimo dentro al faro e ne uscì, poco dopo, con un telefono.
-Tieni.- disse porgendoglielo.
-Grazie mille, signore!- esclamò contento, Theo. Prese il telefono e subito chiamò lo zio. Come si aspettava, Julian e Cecily erano furiosi con lui. Ma erano anche tanto sollevati di sentire che stavano bene. A malincuore, sentì, dietro la voce dello zio, i singhiozzi della zia. Da quel momento, decise che avrebbe cercato di non farli più preoccupare. Non si meritavano un tale dolore da parte sua. Era l'unica famiglia che gli era rimasta, dopotutto.
Una volta finita la chiamata, si sedette sulla panchina vicino all'anziano, mentre Hugo si accucciò tranquillo ai suoi piedi.
-E' la prima volta che venite qui?- chiese il vecchio.
-Sì, è anche la prima vacanza che faccio senza mamma e papà. Mi fa male pensarci ma purtroppo è così.-
-Mi spiace. Devono mancarti tanto.-
-Già. Ma almeno non sono solo. Zio Julian e zia Cecily sono meravigliosi, e poi, è grazie a me che si sono conosciuti e innamorati.-
-Davvero? Raccontami un po'.- lo incitò l'uomo.
-Dunque, era il mio primo giorno di scuola...- e così, cominciò a raccontargli di come aveva conosciuto Cecily, di come suo zio l'aveva corteggiata fino al matrimonio e all'imminente arrivo del cugino o cugina.
Il tempo passò finché non arrivarono i due coniugi a riprenderli. Julian avrebbe voluto dargli una bella sculacciata, ma la moglie lo aveva preceduto andando ad abbracciare stretta il nipote.
-Non farlo mai più! Siamo intesi?- lo sgridò Cecily. Ci era mancato poco che le venisse un attacco di cuore.
Il bambino annuì e ricambiò la stretta mentre Hugo mugolava, come ha chiedere perdono.
La coppia si girò verso il guardiano e lo ringraziarono.
-Vi siamo davvero riconoscenti per quello che avete fatto.- disse Julian andando a stringere la mano di lui. Cecily si avvicinò sorridendogli, grata.
-Figuratevi.-
-Siete stato davvero gentile. Non voglio pensare a quello che poteva succedere se queste due pesti non vi avessero trovato.- commentò Cecily.
-Non pensateci più. Ormai è tutto finito. Nelle vostre condizioni non dovete sforzarvi troppo.-
-E' quello che le dico sempre io ma non ascolta mai.- sbuffò Julian, beccandosi un'occhiataccia dalla moglie.
-Ahahah le donne sanno essere davvero testarde, mi trovate d'accordo. Mia moglie era uguale.-
-Zio, zia, possiamo invitare questo signore domani a pranzo?- propose Theo, guardando con occhi da cucciolo i due adulti. Voleva rivedere questo gentile uomo anche il giorno dopo.
-Che splendida idea, Theo. Che ne dite, signor...?-
-Mi chiamo John. John Horace, la mia famiglia sorveglia questo faro da generazioni.-
-Piacere di conoscerla, signor Horace. Io sono Julian Johnson, questa è mia moglie Cecily e le due pesti, che ha già avuto modo di conoscere, si chiamano Theo e Hugo.-
-Piacere mio.- sorrise l'anziano.
-Allora? Verrai domani?- incitò il bambino.
Il vecchio John ci pensò un attimo poi accettò, rendendo felice il ragazzino.
Visto che si stava facendo brutto, dopo gli ennesimi ringraziamenti, si congedarono, dandosi appuntamento il giorno dopo.

Una volta arrivati alla casa, Theo dovette sputare il rospo riguardo al regalo che aveva in mente per il nascituro. Non gli era stato più possibile nascondere ciò che aveva raccolto in spiaggia e il motivo per cui si era perso. Non amava le bugie quindi ha dovuto dire tutto. Addio sorpresa.
-Oh tesoro. Hai fatto tutto questo per fare una giostrina con le conchiglie.- disse Cecily, accarezzandogli la testa. Il suo amore materno non poteva essere più grande.
-Sì, volevo farvi una sorpresa ma alla fine...- mise il broncio.
-Che ne dici se, invece, ci mettiamo noi due a costruirla domani mattina?- propose Julian.
-Sul serio?- si illuminò il bambino.
-Certo. Sono sicuro che verrà una meraviglia.-
-Sììììì!- esclamò entusiasta, Theo, andando poi ad abbracciare lo zio.
-Ma devi prometterci che non ci farai mai più preoccupare così.- disse Cecily.
-Ve lo giuro. Non lo farò più.- disse sincero e i due coniugi sorrisero mentre quel pelandrone di Hugo se la dormiva, ormai da un pezzo, sul divano.

La vacanza, a parte quell'incidente, procedette senza altri dispiaceri. Si divertirono a costruire il regalo per il neonato in arrivo, a giocare in spiaggia e, anche, a chiacchierare con il signor John. Dopo quel pranzo, fu una piacevole compagnia per tutta la durata della vacanza. Fu, a malincuore, che il bambino si separò da lui, una volta conclusa la sua permanenza lì. Tuttavia, si promisero di rivedersi l'anno prossimo.

I mesi passarono e i pianti di una bambina cominciarono a riempire casa Johnson. La piccola Heather era nata in una giornata di temporale. Il travaglio era durato a lungo ma, alla fine, si era concluso tutto per il meglio. Julian non le staccava quasi mai gli occhi di dosso e, quando andava al lavoro, non smetteva di parlare di lei con i colleghi, come fosse un tesoro di inestimabile valore. E per loro lo era. Theo, anche, non faceva che parlare orgogliosamente di lei a scuola. Cecily li guardava alzando gli occhi al cielo. La sua piccolina aveva rincitrullito i maschi di casa. Alla fine, aveva avuto ragione Julian, sul sesso del nascituro, e ancora se ne vantava con la moglie. E non solo, Heather era anche la copia del padre. Nove mesi di sopportazione, dodici ore di travaglio per poi dare alla luce una Julian al femminile. La vita era proprio ingiusta. Non che Cecily ci trovasse niente di male nel bellissimo aspetto di suo marito, ma avrebbe voluto che sua figlia avesse anche qualcosa di lei. Non le restava che puntare sul carattere.
Cecily stava sistemando il loro letto matrimoniale, quando sentì la vocina di Theo provenire dalla cameretta della bambina. Si avvicinò pianissimo alla porta e vide il bambino muovere, leggermente e con un certo orgoglio, la giostrina di conchiglie che aveva creato.
Theo ammirò il sorriso di sua cugina e le fece qualche smorfia per farla ridere. Era così piccola. Con un dito andò a toccarle la manina e si abbassò per baciarla sulla fronte.
-Ti voglio bene, mia principessa.- le disse.
Julian arrivò di soppiatto al fianco della moglie. La strinse a sé e, con occhi colmi di amore, guardarono insieme i loro tesori più preziosi.

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Eccomi arrivata alla fine anche stavolta. Spero che vi sia piaciuto e che mi lasciate un commento.
Alla prossima e bacioni dalla vostra Tany!


lunedì 8 giugno 2020

Review Party "Città di Ottone" - Intervista completa a S. A. Chakraborty


Il nostro evento si è concluso sabato ma adesso potrete vedere l'intervista intera, fatta da noi blogger partecipanti all'autrice. Ve le abbiamo svelate uno per volta le domande ma, così, è decisamente più comodo leggerle ;)

Titolo: La Città di Ottone
Autore: S. A. Chakraborty
Genere: Fantasy
Editore: Mondadori
Uscita: 3 Giugno 2020
Pagine: 528
Prezzo: 22,00 €


EGITTO, XVIII SECOLO. 
Nahri non ha mai creduto davvero nella magia, anche se millanta poteri straordinari, legge il destino scritto nelle mani, sostiene di essere un’abile guaritrice e di saper condurre l’antico rito della zar. Ma è solo una piccola truffatrice di talento: i suoi sono tutti giochetti per spillare soldi ai nobili ottomani, un modo come un altro per sbarcare il lunario in attesa di tempi migliori.

Quando però la sua strada si incrocia accidentalmente con quella di Dara, un misterioso jinn guerriero, la ragazza deve rivedere le sue convinzioni. Costretta a fuggire dal Cairo, insieme a Dara attraversa sabbie calde e spazzate dal vento che pullulano di creature di fuoco, fiumi in cui dormono i mitici marid, rovine di città un tempo maestose e montagne popolate di uccelli rapaci che non sono ciò che sembrano. Oltre tutto ciò si trova Daevabad, la leggendaria città di ottone. Nahri non lo sa ancora, ma il suo destino è indissolubilmente legato a quello di Daevabad, una città in cui, all’interno di mura metalliche intrise di incantesimi, il sangue può essere pericoloso come la più potente magia. Dietro le Porte delle sei tribù di jinn, vecchi risentimenti ribollono in profondità e attendono solo di poter emergere. L’arrivo di Nahri in questo mondo rischia di scatenare una guerra che era stata tenuta a freno per molti secoli.

S. A. Chakraborty

 

IN INGLESE 

Hi Shannon! Welcome between us and thank you for agreeing to answer our questions. Let's start by asking you who is S. A. Chakraborty?
S. A. Chakraborty is the author of the critically acclaimed and internationally best-selling The Daevabad Trilogy. Her work has been nominated for the Locus, World Fantasy, Crawford, and Astounding awards. When not buried in books about thirteen-century con artists and Abbasid political intrigue, she enjoys hiking, knitting, and re-creating unnecessarily complicated medieval meals. You can find her online at www.sachakraborty.com or on Twitter and Instagram at @SAChakrabooks, where she likes to talk about history, politics, and Islamic art. She lives in New Jersey with her husband, daughter, and an ever-increasing number of cats.

What fascinated you most about the world in which you set your novel? And why?
The City of Brass wasn’t a book at first—it was actually a sort of an exercise in world-building that I never intended to show a soul. I’m a big history buff and with The City of Brass I wanted to recreate some of the stunning worlds I’d read about while also exploring traditional beliefs about djinn. Djinn are said to be intelligent beings similar to humans, created from smokeless fire and living unseen in our midst—a fascinating, albeit slightly frightening concept, this idea of creatures living silently among us, dispassionately watching the rise and fall of our various civilizations.
It’s also a concept that offers a great opportunity to imagine how djinn might have built their world, mimicking the ways of their human neighbors. So in The City of Brass, there’s a djinn version of Baghdad’s great library, filled with the ancient books humans have lost alongside powerful texts of magic; they battle with weapons from Achaemenid Persia (enhanced by fire of course); the medical traditions of famed scholars like Ibn Sina have been adapted to treat magical maladies; dancers conjure flowers while singing Mughal love songs; a court system based on the Zanzibar Sultanate deals justice to merchants who bewitch their competitors… not to mention a cityscape featuring everything from ziggurats and pyramids to minarets and stupas. I also pushed a little further with the idea of the unseen, imagining a world of enchanted creatures created from other elements passing through ours: marid raising rivers into great serpents, peris whipping the air into tornados, djinn conjuring maps of smoke and racing birds of fire. I then set short stories in this world, fleshing out the history and various characters.

Which character was the easiest one to write about and which one was the hardest to bring to life? Why?
Both Ali and Nahri were a joy to write, but I really liked diving into Nahri’s character. There were a lot of fantasy tropes I wanted to dive into and reinterpret in these books—the orphan with a secret, noble background, the jaded con artist, the brooding handsome warrior with a tragic past who must be the hero, right?—but one I really wanted to play with was the idea of magical healer. Listen, healthcare is a rough field. You’re seeing people at their worst and most vulnerable and people—both doctors and patients—are messy, complicated creatures who react to this in different ways. I wanted to show Nahri truly growing into this role, including all the struggles and setbacks that would include. And I wanted to show that this would take practice—years of it—rather than some innate talent on her part.

What was the scene in City of Brass that represented a real challenge for you?
I won’t spoil it, but there’s a scene towards the end of the book where Dara and Nahri fight, and one of them acts in a way I would consider very nearly unforgiveable, setting in motion a great violence. It was very difficult to right because while I wanted the reader to sympathize with both, it also needed to be clear that their actions could not be justified.

What did it mean for you to know that your book would be adapted for a TV series?
It’s very exciting! We’re still in the very early stages so I’m trying not to get my hopes up, but I think it could be incredible. Epic fantasy is having a big moment in television and film right now, but most of those world are modeled after Europe. It would be nice to see something different.

Who are your favorite authors?
I have a lot of favorites, but in particular I really enjoy NK Jemisin, Naguib Mahfouz, Tasha Suri, Amitav Ghosh, and P. Djeli Clark.

Any advice for aspiring writers?
Writing is hard, and publishing is even more difficult and often depends on luck and timing as much as skill. I often recommend aspiring writers make sure they’re getting joy from it. Write what excites you and what gives you satisfaction even if no one else ever writes it. And try to focus on completing projects even if they’re in rough shape than perfecting those first ten pages. It will let you see the entire shape of a story better.

Can you tell us about your future plans?
Right now I’m working on my next trilogy, a historical fantasy set in the 13th century Indian Ocean. A bit like Pirates of the Caribbeanmeets Ocean’s 11, it’s about an infamous, retired pirate who gets pulled back into the game when she’s offered the chance to right a wrong from her past and score a fabled treasure. But in order to do so, she not only needs to reassemble her old crew and outwit a ruthless ex-Crusader, she’ll need to survive the fantastical legends she’d learned the hard way don’t only exist in stories.

Thank you so much again for satisfying our curiosity. We wish you much luck in your career.


IN ITALIANO (Traduzione a cura di AngelTany)

Ciao Shannon! Benvenuta tra noi e grazie per aver accettato di rispondere alle nostre domande. Cominciamo nel chiederti chi è S. A. Chakraborty?
S. A. Chakraborty è l'autrice del bestseller internazionale e acclamata trilogia di The Daevabad. Il suo lavoro è stato nominato per i premi Locus, World Fantasy, Crawford e Astounding. Quando non è sepolta nei libri che riguardano truffatori del tredicesimo secolo e intrighi politici di Abbasid, le piace fare escursioni, lavorare a maglia e ricreare pasti medievali inutilmente complicati. Puoi trovarla online su www.sachakraborty.com o su Twitter e Instagram @SAChakrabooks, dove le piace parlare di storia, politica e arte islamica. Vive nel New Jersey con suo marito, sua figlia e un numero sempre crescente di gatti.

Che cosa ti ha affascinata di più del mondo in cui hai ambientato il tuo romanzo? E perché?
All'inizio Città di Ottone non era un libro: era in realtà una sorta di esercizio di world-building che non avevo mai avuto intenzione di mostrare ad anima viva. Sono una grande appassionata di storia e con Città di Ottone ho voluto ricreare alcuni dei meravigliosi mondi di cui avevo letto mentre esploravo anche le credenze tradizionali sui Djinn. Si dice che i Djinn siano esseri intelligenti simili agli umani, creati dal fuoco senza fumo e che vivono invisibili in mezzo a noi - un concetto affascinante, sebbene leggermente spaventoso, questa idea di creature che vivono silenziosamente in mezzo a noi, osservando spassionatamente l'ascesa e la caduta delle nostre varie civiltà.
È anche un concetto che offre una grande opportunità per immaginare come i djinn avrebbero potuto costruire il loro mondo, imitando i modi dei loro vicini umani. Quindi in Città di Ottone, c'è una versione djinn della grande biblioteca di Baghdad, piena degli antichi libri che gli umani hanno perso insieme a potenti testi di magia; combattono con armi provenienti dalla Persia achemenide (potenziate dal fuoco ovviamente); le tradizioni mediche di famosi studiosi come Ibn Sina sono state adattate per curare le malattie magiche; i ballerini evocano fiori mentre cantano canzoni d'amore Mughal; un sistema giudiziario basato sul sultanato di Zanzibar offre giustizia ai commercianti che incantano i loro concorrenti ... per non parlare di un paesaggio urbano che include di tutto, dagli ziggurat e piramidi ai minareti e stupa. Ho anche spinto un po' più in là l'idea di invisibile, immaginando un mondo di creature incantate create da altri elementi che passano attraverso i nostri: marid che innalza fiumi in grandi serpenti, peris che frusta l'aria in tornado, djinn che evoca mappe di fumo e corse di uccelli di fuoco. Ho quindi creato racconti in questo mondo, completando la storia e vari personaggi.

Quale personaggio è stato il più facile da creare e quale il più difficile? E perché?
E' stata una gioia scrivere sia di Ali che di Nahri, e mi è davvero piaciuto immergermi nel personaggio di quest'ultima. C'erano molti tropi fantasy in cui volevo immergermi e reinterpretare in questi libri: l'orfana di segrete e nobili origini, il truffatore sfinito, il bel guerriero meditabondo con un tragico passato che deve essere l'eroe, no? Quella con cui volevo davvero giocare era l'idea del guaritore magico. Guarda, l'assistenza sanitaria è un campo difficile. Vedi la gente nel loro momento peggiore e più vulnerabile e le persone - sia i medici che i pazienti – sono creature caotiche e complicate che reagiscono a questo in modi diversi. Volevo mostrare che Nahri stava davvero crescendo in questo ruolo, comprese tutte le lotte e gli insuccessi che avrebbe comportato. E volevo dimostrare che ciò avrebbe richiesto pratica - anni - piuttosto che un talento innato da parte sua.

Qual è stata la scena in City of Brass che ha rappresentato una vera sfida per te?
Non voglio fare spoiler, ma c'è una scena verso la fine del libro in cui Dara e Nahri litigano, e uno di loro si comporta in un modo che considererei quasi imperdonabile, innescando una grande violenza. E' stato molto difficile da correggere perché, mentre volevo che il lettore simpatizzasse con entrambi, doveva anche essere chiaro che le loro azioni non potevano essere giustificate.

Cosa ha significato per te sapere che il tuo libro sarebbe stato adattato per una serie TV?
È molto eccitante! Siamo ancora nelle primissime fasi, quindi sto cercando di non sperare, ma penso che potrebbe essere incredibile. L'Epic Fantasy sta avendo un grande successo in tv e al cinema in questo momento, ma la maggior parte di questi mondi è modellata sull'Europa. Sarebbe bello vedere qualcosa di diverso.

Quali sono i tuoi autori preferiti?
Ne ho molti, ma in particolare mi piacciono molto NK Jemisin, Naguib Mahfouz, Tasha Suri, Amitav Ghosh e P. Djeli Clark.

Qualche consiglio per aspiranti scrittori?
Scrivere è difficile e pubblicare lo è ancora di più, e spesso dipende dalla fortuna, dai tempi, quanto dalle abilità. Consiglio spesso agli aspiranti scrittori di assicurarsi che ne traggano gioia. Scrivi ciò che ti emoziona e ciò che ti dà soddisfazione anche se nessun altro lo scrive mai. E cerca di concentrarti sul completamento dei progetti anche se sono in forma approssimativa piuttosto che perfezionare quelle prime dieci pagine. Ti permetterà di vedere meglio l'intera forma di una storia.

Puoi dirci qualcosa sui tuoi piani futuri?
Giusto ora sto lavorando alla mia prossima trilogia, un fantasy storico ambientato nell'Oceano Indiano del tredicesimo secolo. Un po' come Pirati dei Caraibiche incontra Ocean’s 11, racconta di un famigerato pirata in pensione che ritorna sui suoi passi quando le viene offerta la possibilità di correggere un errore dal suo passato e ottenere un tesoro leggendario. Ma per farlo, non solo ha bisogno di riunire il suo vecchio equipaggio e battere in astuzia un crudele ex crociato, ma dovrà anche sopravvivere alle leggende fantastiche che, aveva imparato a sue spese, non esistono solo nelle storie.

Grazie mille per aver soddisfatto la nostra curiosità. Ti auguriamo tanta fortuna per la tua carriera.