domenica 31 maggio 2020

Recensione MANGA - Romeo and Juliet


Autore -  William Shakespeare
Disegnatore - Julien Choy
Editore - Udon Entertainment
Uscita - 15 Maggio 2019

A classic Shakespearean tragedy, Romeo and Juliet is the tale of two star-crossed young lovers who dare to defy their feuding families, put aside all obstacles, and find happiness together - but at a tremendous cost. This grimly beautiful tale, set in the Renaissance Italy, follows Romeo and Juliet from their hateful first meeting to their last.

Manga Classics ™ brings you this incredible new manga version of William Shakespeare's most popular play, featuring the unaltered original text in its entirety!

La vicenda di questi due giovani rimane tra le più travagliate nella storia della letteratura e del teatro. Il loro amore ha distrutto l'odio tra le loro famiglie ma a quale prezzo? Hanno sacrificato le loro vite per far rinsavire i loro cari e portare la pace a Verona. A distanza di anni, ancora non ho accettato questo finale ma, devo ammettere che, nella tragedia ho saputo apprezzare il romanticismo e la passione dell'irruenta gioventù.  
I Montecchi e i Capuleti sono famiglie rivali che minacciano la tranquillità della bellissima città di Verona. Non si sa da dove sia scaturita questa faida tra loro ma ha radici profonde e non ci aspettava di certo che tra i loro due rampolli nascesse l'amore. Romeo e Giulietta sono la prova che l'amore può prevalere sull'odio ma che può spingere anche ad atti estremi e folli. 
In questa rivisitazione quello che non ho gradito molto sono state alcune scene che, secondo me, andavano disegnate diversamente. Lo stile di disegno, di base, non mi è dispiaciuto (anche se la balia è davvero spaventosa), ma ci sono stati momenti di "comicità" del tutto fuori luogo nel contesto di Shakespeare. Forse l'intento del disegnatore era proprio quello di smorzare la serietà, mostrando i personaggi anche in versione più demenziale, da pupazzetto, ma a me non ha fatto tanto piacere tutto ciò. Questione di gusti. 
Per il resto, non ho niente da ridire. I dialoghi sono quelli creati dall'originale autore e le scene ci stanno tutte. E' una rivisitazione, comunque, che consiglio di vedere, e che sa lasciarti il sapore dolce amaro in bocca come l'opera da cui è tratta.


GRAZIE MILLE A NETGALLEY E ALLA UDON PER AVERMI OFFERTO UNA COPIA DI QUESTO TITOLO IN CAMBIO DI UN'ONESTA OPINIONE


My review in english is HERE 



venerdì 29 maggio 2020

Review Party - Il Respiro del Tempo di Alessia Litta


Salve, gente! Eccomi qui a dare la mia opinione sul nuovo romanzo di Alessia Litta. Qualcuno avrà letto Vento di Kornog, e se gli è piaciuto, non può essersi lasciato sfuggire il suo spin-off.


Titolo: Il respiro del tempo
Autore: Alessia Litta
Editore: Self 
Genere: Mistery romance 
Pagine: 254
Prezzo: 9,50 € (cartaceo) - 0,99 € (ebook)

Trama:  Novembre 2015.
Dopo otto mesi lontana, Delphine Bright è tornata in Bretagna. Ma non è felice. Non ha dimenticato quello che è successo la notte maledetta del suo compleanno – notte in cui si è ritrovata a perdere tutto – e non riesce a riabituarsi alla vita al maniero Laouenan.
L’occasione per allontanarsi di nuovo arriva quando il suo amico Geoffrey la invita al castello Sorzeauc nella foresta di Paimpont. Per Delphine è la soluzione perfetta. Ma non ha fatto i conti con suo padre Francis che, inaspettatamente contrario, assume a sua insaputa un uomo perché la scorti.
Eric Kerouen ha perso tutti i contatti con la famiglia Laouenan dopo i fatti di otto mesi prima, e non si aspetta certo che Francis Bright si rifaccia vivo all’improvviso con la più improbabile delle proposte: accompagnare sua figlia Delphine al castello Sorzeauc e proteggerla.
Né Delphine né Eric vorrebbero accettare una situazione del genere. Eppure non hanno scelta.
Delphine è in pericolo e una nuova minaccia sembra arrivare dal passato Laouenan.

(NOTA: non è necessaria la lettura di Vento di Kornog per seguire “Il Respiro del Tempo”, benché quest’ultimo ne sia lo spin-off e ne segua gli eventi.)

Purtroppo, lo devo ammettere. Ho preso Vento di Kornog tempo fa ma ancora non sono riuscita a leggerlo, tra una lettura e l'altra. Quindi potete ben immaginare che, all'inizio, ero timorosa di avventurarmi in questo spin-off, senza conoscere la storia principale. La mia paura è stata infondata e la Litta è stata talmente brava da non far pesare questa mancanza. All'inizio di questo libro c'è un riassunto del primo romanzo ma, se si evita, hai l'impressione di leggerti un libro autoconclusivo.

Delphine Bright si ritrova, a causa di vari eventi, erede di una grande fortuna. Su di lei ricadono tante responsabilità a cui non è abituata. Per staccare un po' la spina, decide di accettare l'invito del suo amico Geoffrey di venire nel suo maniero di famiglia, per festeggiare il compleanno del nonno. Ma, stranamente, il padre di lei si oppone a questa decisione ma, vedendo che la figlia non cede, decide di farla accompagnare da Eric Kerouen. La vita di Delphine è a rischio e in quel maniero si nascondono oscuri segreti e complotti. Ma con Eric non avrà nulla da temere, e, nonostante l'antipatia iniziale, svilupperanno un buon rapporto fino a sfociare in amore. 

Delphine è una giovane donna intrappolata in un mondo pieno di insidie, come una farfalla in una ragnatela. Ma, in sé, ritroverà il coraggio di affrontare le difficoltà che le si presentano davanti. Nonostante, sia lei che Eric non siano alla ricerca di amore, e, anzi, siano stati feriti da esso, non sono riusciti a rifiutare il richiamo, all'attrazione tra di loro. Superano il dolore, riescono ad avere la loro libertà e ad essere se stessi tra le braccia dell'altro. 

La penna di Alessia Litta mi piace, la trama è abbastanza avvincente e con vari colpi di scena, tuttavia la coppia protagonista non ha saputo coinvolgermi come speravo. Non so esattamente il perché, ma non è scattata la, cosiddetta, scintilla, come mi succede per altre coppie innamorate. E' un'opinione personale, ovviamente, e sono sicura che ad altri, invece, saprà catturarne il cuore. Sono, comunque, personaggi che meritano.
Il Respiro del Tempo è una melodia malinconica che, verso la fine, diventa una sinfonia piena di dolcezza e amore. Un romanzo che si legge in un attimo e che sa coinvolgerti in un'atmosfera cupa e avventurosa.

e poco più

Grazie mille all'autrice per la copia omaggio!



martedì 26 maggio 2020

Il Corvo Bianco di J.L. Weil

Tempo fa, presi questo libro in lingua originale, tentata dalla trama e dalla copertina. Ma quando sono, poi, riuscita a leggerlo, non ho trovato quello che speravo. Posso solo dire che, chi ha amato Twilight, amerà anche questa serie su delle creature davvero particolari, che non si leggono tutti i giorni.


Titolo: Il Corvo Bianco
Autore: J.L. Weil
Genere: Paranormal, Fantasy, Young Adult
Traduzione: Anahid Mazkedian
Cover: Angelice
Data di uscita: 26 maggio

TRAMA
È bastato un solo secondo, un’agghiacciante telefonata nel mezzo della notte, e la mia vita è cambiata.
Dopo la morte di mia madre, mio padre spedisce me e mio fratello su un’isola, Raven Hollow, a trascorrere l’estate con una nonna che non abbiamo mai conosciuto.
Niente sembra andare per il verso giusto, almeno finché non conosco Zane Hunter, un ragazzo che, all’improvviso, rende interessante il mio soggiorno sull’isola. Un metro e ottanta di bellezza e un accenno di fascino celtico nella voce, Zane è la tipica persona che lascia dietro di sé una scia di cuori infranti.
Ma io ho già sofferto abbastanza.
Per quanto cerchi di stargli lontana, però, Raven Hollow non è grande abbastanza per riuscirci e la tensione fra di noi è innegabile.
Quando il passato torna a terrorizzarmi e qualcuno prova a uccidermi, l’unica persona che voglio evitare diventa il mio salvatore. Più mi avvicino alla verità, più scopro che tutto ciò che conosco è una menzogna. Ma non so cosa mi spaventi di più: i tentativi di porre fine alla mia vita o il ragazzo la cui anima e il cui cuore sono sincronizzati ai miei?


Recensione MANGA - The Count of Monte Cristo


Autore -  Alexandre Dumas
Disegnatore - Nokman Poon
Editore - Udon Entertainment
Uscita - 1 Aprile 2017

A Conspiracy and a miscarriage of justice turn the gentle Edmond Dantès into an implacable agent of fate: The Count of Monte Cristo . Obsessed by vengeance and empowered by providence, the Count avenges himself on whose who have wronged him - but is this justice, or is this hubris? In the end, does even the Count know?

Alexandre Dumas' skillful narrative combines intrigue, betrayal, and triumphant revenge into a powerful conflict between good and evil. Now this exciting saga, rich and diverse, takes on an entirely new life in this Manga Classics adaptation!

La storia non avrebbe bisogno di ulteriori presentazioni. Il Conte di Monte Cristo è un classico con un fascino che perdura nel tempo. Una storia complessa che parla di vendetta, vecchi rancori e di redenzione. Fin da adolescente, sono rimasta davvero attratta da questo romanzo e mi ha fatto molto pensare sui peccati dell'uomo. Dumas mostra anche come da un sentimento buono e dolce come l'amore possano nascere la gelosia e l'odio, e cosa possono portare a fare. Edmond Dantès non riesce a perdonare le azioni dei suoi nemici. E chi potrebbe? Per invidia e gelosia nei suoi confronti, degli uomini lo hanno condannato ad anni di prigionia nel temuto e inespugnabile Castello D'If, lontano dalla sua sposa Mercedes. E ritornato dal suo incubo si ritrova la fidanzata sposata con uno dei responsabili della sua condanna e l'adorato padre morto dal dolore e dalla fame. Impossibile non lasciarsi andare all'odio e, di conseguenza, vende la sua anima al diavolo. Complotterà per avere la sua vendetta e acquisirà sempre più pedine da muovere per i suoi scopi. Ma quando il suo rancore andrà troppo oltre, causando la morte di un innocente, il dolore sopraggiunge e la ricerca della redenzione ha inizio. Grazie anche a una delle persone che ha usato per la sua vendetta, la bellissima Haydée, riuscirà a trovare pace nell'animo. Una possibilità per essere, finalmente, felice, senza più l'oscurità a pervaderlo. 
La rivisitazione manga è stata fedele al libro e ho trovato i disegni davvero belli. Le scene che continuo a preferire di questa storia rimangono l'incontro tra Edmond e l'abate Faria durante la prigionia e quando Haydée mostra la sua devozione al Conte, suo padrone. E' un amore che va oltre quello paterno, per cui rischierebbe la vita senza pensarci un attimo. Edmond, nella sua sfortunata vicenda, è riuscito comunque a incontrare persone per cui valeva ancora essere buono. Non ha lasciato che il suo cuore cedesse del tutto al buio ed era pronto a pagare per i suoi crimini, ma il Signore ha voluto dargli modo di essere amato e di non vivere più per la vendetta. 
Un manga molto carino che consiglio a chi farebbe piacere rivedere questo classico con una veste diversa.


GRAZIE MILLE A NETGALLEY E ALLA UDON PER AVERMI OFFERTO UNA COPIA DI QUESTO TITOLO IN CAMBIO DI UN'ONESTA OPINIONE


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mercoledì 20 maggio 2020

Storytelling Chronicles #4

Rubrica a cadenza mensile ideata da Lara della Nicchia Letteraria
Salve, cari lettori! Come va? Eccomi di ritorno con un altro racconto. Mi è risultato più difficile scegliere di cosa parlare, visto che per questo mese avevamo carta bianca sul tema, ma alla fine ho optato per una storia che parla di amore e apparenze. Forse qualcuno l'avrà notato, ma amo dare attenzione a protagoniste imperfette e normali, perché, come lettrice, detesto quando una donna è troppo perfetta da sembrare surreale. Cerchiamo la perfezione almeno nei romanzi? Sì, questo non possiamo negarlo, ma, ogni tanto, è bello vedere come un amore nasca anche senza considerare l'aspetto fisico. Che altro dire? Spero di non annoiarvi troppo.

My Beautiful Teacher


Trama: Julian è un avvocato molto impegnato, troppo per badare al figlio di sua sorella e al suo cane. La ferita al cuore per la perdita dei cari è ancora fresca, e gli risulta difficile diventare un genitore tutto d'un tratto. Ma la prosperosa insegnante di suo nipote, per cui comincia a provare una grande attrazione, potrà essergli di grande aiuto.

******

Era stato definito in molti modi nei suoi trentadue anni di vita. Cyborg senza cuore, Re dei ghiacci, impassibile farabutto... ma in quei giorni non si sentiva tale. Proprio per niente.
Ancora rimbombavano nelle sue orecchie le parole del medico.
Abbiamo fatto tutto il possibile ma purtroppo non c'è stato niente da fare.
Un mese era passato e ancora ci ripensava non appena aveva un attimo di respiro. La sua amatissima sorella era morta e, con lei, anche suo marito. Il Destino era stato ingiusto con loro, stroncandogli la vita con un banale incidente stradale.
Da quel momento, sentì come una voragine nel petto. Solo tenersi impegnato con il lavoro gli creava come una specie di rifugio dal dolore. Peccato che non poteva lasciarsi andare così. Con la loro morte, i coniugi avevano lasciato dietro il loro tesoro più prezioso. Theo non aveva più nessun parente in vita, ad eccezione di lui, il caro vecchio zio Julian, che non vedeva da quando era un poppante. Quindi, potete immaginare la sorpresa dell'uomo nel ritrovarsi a casa un bambino di ormai sette anni. Con tanto di cinque chili di Border Collie che non esitavano a imbrattare le pareti di pipì. Fantastico davvero.
Julian amava la sua libertà, la sua esistenza da scapolo, senza alcun legame permanente. Non aveva mai desiderato una moglie e dei figli. Il disastroso matrimonio dei suoi genitori lo aveva traumatizzato, a tal punto, da fargli evitare come la peste le donne in cerca di relazioni stabili. Era sposato con il suo lavoro di avvocato e gli andava benissimo così. Tuttavia, l'arrivo di suo nipote e del cane aveva dato un cambiamento netto al suo modo di vivere. Niente più straordinari, niente più scopate di una notte a casa sua, niente più weekend con gli amici fino a tardi. La perdita dei loro cari aveva segnato entrambi ma il bambino aveva più bisogno di qualcuno accanto. Julian non si illudeva di poter sostituire la figura genitoriale di cui necessitava, ma sperava almeno di affrontare il lutto insieme e trarre conforto dalla vicinanza reciproca. Theo somigliava moltissimo alla madre, aveva gli stessi occhioni castani e la stessa fossetta sul mento. Era impossibile non provare affetto per quell'esserino. Ma sei anni senza mai vederlo avevano creato un muro tra zio e nipote. Il lavoro aveva tenuto Julian lontano dagli affetti famigliari, ed ora, che aveva perso la maggior parte di quegli affetti, si pentiva del suo distacco, del tempo perso. Theo lo vedeva come un estraneo e, di conseguenza, gli riservava solo occhiate diffidenti. Nessun sorriso, nessun accenno di affetto.
L'uomo aveva provato a coinvolgerlo in vari modi: con i film, i videogiochi, ma niente sembrava smuoverlo. Il nipote continuava a preferire la vicinanza del suo cagnolino alla sua, e questo lo deprimeva. Guardava la foto della sorella quasi ogni giorno, come a trarre la forza di continuare a insistere. Ce la doveva fare, lo doveva a lei e a suo marito. Alla sua famiglia non del tutto perduta.

Sembrava che anche quella giornata stesse finendo come le altre quarantasei precedenti, almeno finché Julian non vide l'espressione stranamente contenta del suo nipotino. Era andato a prenderlo a scuola, come di consueto ormai, e non si aspettava di certo di vedere così all'improvviso quel miglioramento. L'uomo si stropicciò gli occhi e guardò meglio verso di lui, all'uscita della scuola. Forse la stanchezza, dovuta al lavoro e alle nottate in bianco per vegliare su Theo e i suoi incubi, faceva brutti scherzi. Ma quello era davvero un sorriso, e rivolto a una donna, per giunta. Non l'aveva mai vista prima. Non doveva avere più di trent'anni, portava i capelli neri raccolti su, a malapena da una matita, e i suoi occhi grigi trasmettevano dolcezza e bontà. Tutto sommato, era abbastanza graziosa anche se più in carne rispetto alle donne che frequentava di solito. Aveva una corporatura robusta, quindi, era abbastanza sicuro che non fosse tipo da venire al ristorante per ordinare solo un'insalata.
Suonò il clacson per attirare la loro attenzione e subito si girarono nella sua direzione. A quel punto, il bambino salutò la donna ed entrò in macchina.
Per tutto il tragitto verso casa, Theo non fece che parlare della sua nuova insegnante di matematica, la signorina Cecily Price. L'uomo lo guardò sbalordito e pensò che quella era la prima volta che suo nipote gli rivolgeva più di qualche frase forzata. Parlava della sua insegnante come fosse una dea, una persona meravigliosa. A vederla da lontano, non gli era sembrata niente di speciale, almeno nell'aspetto, ma i bambini avevano altri punti di vista. Non stentava però a credergli quando affermava che fosse una persona buona e gentile. Quegli occhi. Quei bellissimi occhi non potevano appartenere a una donna cattiva.
Entrarono in casa e subito, Julian si sdraiò, esausto, sul divano. Tra poco sarebbe andato a farsi una bella doccia rilassante.
-Zio.-
L'uomo guardò il nipote, cercando di sorridere in maniera rassicurante. Lo psicologo aveva tanto insistito che doveva portare pazienza con il bambino ed essere accondiscendente. Prima di aiutarlo a superare il lutto, doveva prima costruire un rapporto di fiducia.
-Sì, Theo?-
-Possiamo invitare la signorina Cecily a cena, domani sera? Ti prego! Voglio farle conoscere Hugo.-
Questa insegnante lo aveva aiutato a far parlare di più Theo quindi perché non accettare? L'avrebbe ringraziata, per questo progresso, con una bella cena, poi, se voleva anche conoscere quel cane, buon per lei. Fin da piccolo, Julian non era mai stato tanto amante dei cani, e non capiva come certe persone li amassero. Sporcavano dappertutto, sbavavano e rosicchiavano ogni cosa. Non portavano a niente di buono.
-D'accordo. Invitala pure.-
Theo sorrise e andò ad abbracciare di slancio lo zio. Un gesto che lasciò, quest'ultimo, di stucco.
-Grazie, grazie, grazie!-
Lo lasciò e corse su per la sua stanza. Julian rimase impietrito a guardare dove era sparito il bambino. A quanto pareva, a questa signorina Price doveva più di una cena.

********

Ok, sembro abbastanza carina così.
Si guardò di nuovo allo specchio e cercò di sistemarsi meglio che poteva. Ma a chi voleva prendere in giro? Il suo vestito nero non avrebbe nascosto i suoi settantanove chili, come se niente fosse. Non era assolutamente vero che quel colore sfinava, solo una diceria a cui abboccavano le povere allocche come lei. Aveva provato a perdere peso per far contenti i suoi ex, ma, poi, aveva capito che non facevano per lei gli uomini superficiali, troppo attaccati all'aspetto fisico. Desiderava essere accettata per quello che era ma, purtroppo, sapeva come andava il mondo e la sfiducia l'aveva colpita, senza via di scampo. Ed ecco il risultato: l'eterna indecisione su cosa indossare per non sembrare una bomba alla crema. E a proposito, ne doveva avere ancora una in frigo.
Sbuffò e si tolse quel vestito per poi sceglierne un altro, a taglio stile impero, con motivi floreali. Doveva piacere ai bambini e loro erano decisamente meno esigenti rispetto a qualche possibile spasimante. Almeno, quelli che aveva avuto la fortuna di avere come allievi. Altre colleghe, invece, si lamentavano che le loro classi le giudicavano peggio di un modista acclamato. La sua non le era sembrata così ma, forse, era il fatto che fosse solo il suo secondo giorno di scuola. Aveva fatto solo supplenze prima di questo incarico e non aveva mai avuto problemi con i bambini. Lei adorava loro e loro adoravano lei. Cecily era dell'idea che, se dimostravi un sentimento all'altro, poi venivi ricompensata con lo stesso. Almeno così le aveva insegnato suo padre, quando ancora era in vita.
Ieri, in special modo, era riuscita a legare molto con un bambino, quello che era stato il più taciturno durante la lezione. Non sapeva il perché, ma quando aveva incrociato i suoi occhi, sentì come se avesse bisogno di lei, più degli altri. Era brava a leggere gli occhi dei bambini e, di consuetudine, ci vedeva spensieratezza e tanta gioia. Ma non in quel bambino dai capelli corvini. In lui, aveva visto solo tanta solitudine e tristezza. Solo dopo la fine del primo giorno di scuola, seppe la storia di Theodore Jones e, allora, capì perché sentisse tanto attaccamento verso di lui. Provavano lo stesso dolore ed avevano il cuore spezzato dalla crudeltà del Destino. Cecily aveva perduto la madre quando era molto piccola, a causa del cancro, ed era stata cresciuta da suo padre fino all'età di venticinque anni. Erano ormai passati due anni da quando era rimasta orfana di entrambi i genitori, e in Theo rivedeva se stessa. Quindi, a ricreazione, si decise ad avvicinarlo. All'inizio fu scostante, rispondeva a monosillabi, ma più parlarono, più la diffidenza volò via, lasciando il posto alla speranza. Le raccontò di avere uno zio, che si occupava di lui e del suo cagnolino, Hugo. Almeno aveva qualcuno di famiglia al suo fianco, pensò la donna. Tuttavia, il bambino non sembrava esserne particolarmente attaccato. Pensava di essere solo un peso per quel parente del tutto estraneo ma lei cercò di rassicurarlo.
-Sono sicura che ti sbagli. Non conosco tuo zio ma posso assicurarti che nessuno potrebbe definirti un peso. Sei un bravo bambino, Theo. Nonostante il dolore che stai provando, hai pensato di essere un disturbo per lui, ma non lo sei. Anche tuo zio sta provando quello che provi tu, e sta cercando di starti vicino e rimediare alla sua assenza in passato.-
-Tu dici? Non è che odi zio Julian, ma lo vedo sempre impegnato e si sforza di sorridermi anche quando non vuole.- confessò il bambino.
La donna lo guardò sbalordita. Sapeva che i bambini erano molto svegli ma non credeva che Theo facesse già pensieri così profondi. La morte dei genitori deve averlo spinto a crescere troppo in fretta. Però Cecily non voleva questo. Desiderava che quel bambino si godesse l'infanzia e andasse avanti, come aveva fatto lei.
-Devi capirlo, non è abituato ad avere un bambino e un cane in casa. Ha sempre vissuto da solo, da quello che mi hai detto. Ha solo bisogno di tempo, anche lui. Ti vuole bene, Theo, solo, dagli occasione di dimostrartelo, ok?- disse lei, toccandogli le spalla con una mano, come a dargli ulteriore sostegno.
Il bambino ci pensò su, poi annuì. Provare non gli costava nulla e, poi, sentiva di potersi fidare del giudizio della sua nuova insegnante. L'aveva appena conosciuta, eppure Theo sentiva che quella donna riusciva a capirlo, più di chiunque altro.

Arrivò puntuale per il suo secondo giorno di lavoro, impaziente di rivedere i suoi nuovi protetti. Cecily notò, con piacere, che il suo prediletto era di buon umore oggi. Non più cupo e taciturno come ieri. Alzava la mano per rispondere alle domande, chiedeva dove non capiva, insomma, era più partecipe, e questo rendeva l'insegnante davvero felice. Voleva dire che cominciava a dare speranze alla vita e a suo zio.
Con sua enorme sorpresa, però, Theo la raggiunse a ricreazione e le chiese se era disponibile quella sera. Cecily non sapeva che dire. Non usciva da tanto e, l'ultima volta che l'aveva fatto, era finita con lei a leccarsi le ferite nell'orgoglio. Un uomo che aveva tentato di frequentare se n'era uscito con commenti poco eleganti per via della sua taglia XL e, da allora, non voleva rischiare più con gli uomini. Ma questa volta era diverso. Era stata invitata da un bambino, e quella cena sarebbe stata come una semplice riunione genitore-insegnante. Bastava pensarla così per rassicurarla e spingerla ad accettare. Aveva intravisto lo zio di Theo, era bello e aveva l'aria di essere una persona molto riservata e snob. Il classico tipo da cui si teneva alla larga, ma, per lei, sarebbe stato solo un tutore che aveva a cuore il benessere del suo pupillo. Niente di più.

********

Mancava poco ormai. Se quello che Theo gli aveva detto era giusto, la sua insegnante sarebbe arrivata puntuale come un orologio svizzero.
Julian non aveva mai visto suo nipote così euforico e sorrise per quel miracolo. Mentre il bambino controllava che la casa fosse in ordine e il suo cane pulito, l'uomo controllò che fosse tutto pronto in cucina. Il lato positivo della sua vita da scapolo era che aveva imparato a cucinare abbastanza egregiamente. La cucina era un hobby per lui e non ci rinunciava mai, nemmeno quando era stanco morto per il lavoro.
Sentì il campanello e, in automatico, guardò l'ora. Le venti spaccate. Già gli piaceva quella donna.
Andò verso la porta ad aprire ma, prima, si diede una veloce sistemata davanti allo specchio. Mise indietro i mossi e corti capelli neri, e controllò che non si vedessero troppo le occhiaie sotto gli occhi verdi. Ma un attimo dopo, si diede dello stupido. Che gli importava del suo aspetto? Non doveva mica provarci con l'insegnante di suo nipote.
Fece per aprire la porta ma Theo e Hugo lo precedettero. In un istante, si trovò davanti la signorina Price.
Era uscito con donne decisamente diverse da lei. Non era un playboy ma non disdegnava la compagnia femminile. Solo che lei non era il tipo a cui era abituato. Non era raffinata, frivola e, di sicuro, non era attaccata alla linea. Si poteva benissimo notare dal suo semplice abito grigio perla che le arrivava fino al ginocchio e dall'assenza di gioielli. Sembrava una persona semplice che amava i bambini e la buona cucina. Gli occhi, quelli che reputava davvero belli, erano impreziositi dalla leggera presenza di eyeliner e mascara con un velo di ombretto color argento. Mentre la bocca, perfettamente carnosa, era dipinta di un rosa tenue e perlato. Rimase qualche secondo di troppo a osservargliela, chiedendosi come sarebbe stata baciarla. Ma poi, incredulo, distolse lo sguardo. Cosa diavolo mi stava prendendo?
-Salve, benvenuta. Sono Julian Johnson, lo zio materno di Theodore.- si presentò, porgendole la mano che lei, subito, accettò con un sorriso.
-Piacere di conoscerla. Sono Cecily Price, l'orgogliosa insegnante di matematica di suo nipote.-
-Ciao, signorina Cecily! Questo è Hugo, il mio migliore amico!- si fece avanti il bambino con in braccio il suo dolce cagnolino.
La donna non poté che intenerirsi nel vedere quel duo. Dal suo sguardo pieno di ammirazione, Julian capì che doveva amare i cani quanto i bambini. Una donna davvero materna, non c'era che dire. Forse se avesse avuto una madre come la signorina Price, lui e sua sorella Joanna sarebbero cresciuti meno soli e tristi.

La cena fu un successone. La loro ospite gradì tutto ciò che aveva cucinato e fece i complimenti sia a lui che al nipote per la bellezza della casa. Parlarono del più e del meno, dando modo a zio e nipote di dialogare più del solito, e aprire un varco tra le mura che c'erano tra loro.
Poi fu il momento di mandare Theo a letto, visto che il giorno dopo c'era scuola. Il bambino, riluttante, obbedì, ma non senza prima ricevere un bacio della buonanotte dalla sua dolce insegnante.
Rimasti soli, Julian si schiarì la voce e si fece avanti.
-La ringrazio davvero tanto, signorina Price. Ha dato vita a un miracolo, che nessuno era riuscito a fare prima di lei.-
Lei la guardò confusa per poi sorridere.
-Prego, chiamatemi pure Cecily. Detesto le formalità. E comunque, non esageri. Theo aveva solo bisogno di una spinta e di qualcuno che lo capisse.- mise le mani avanti, lei.
-Niente formalità, allora. Devo dedurre che anche tu hai perso qualcuno di caro.-
-Sì, sono orfana anch'io e mi mancano terribilmente i miei genitori. Comprendo lo smarrimento e la sofferenza che vi ha colpito entrambi. Ma proprio in questi casi, è importante avere un parente vicino. So che sei stato assente nella sua vita per vari anni ma sei ancora in tempo a rimediare. Sono sicura che riuscirete a raggiungere il giusto equilibrio e a trarre conforto dal vostro affetto reciproco.-
-Mi spiace molto. Sì, purtroppo, la morte di mia sorella e di mio cognato è stato un duro colpo per noi, ma la vita va avanti e non possiamo lasciarci consumare dal lutto.-
-Esattamente. Abbi solo tanta pazienza e vedrai che la tua nuova famiglia ti darà tanta felicità.-
-Lo spero davvero tanto.- sospirò.
Continuarono a parlare ancora per una buona mezz'ora, finché non si era fatto tardi. Anche la donna aveva scuola l'indomani, dopotutto. A Julian era piaciuto moltissimo parlare con lei. Era la prima volta che riusciva ad avere una conversazione soddisfacente e piacevole con una donna e gli era sembrato di aver assaporato una ventata di aria fresca in un deserto. Con le altre, era più questione di sesso. Brevi attimi di piacere per soddisfare un bisogno fisico, niente di più. Ma Cecily non era quello, assolutamente. Non era solo un gran bel pezzo di carne, era dotata di un gran cervello e tanta dolcezza. Fu per questo motivo che, quando dovette salutarla, sentì un leggero rammarico. Tuttavia, si ripromise di trovare altre occasioni per parlare con lei, e, magari sviluppare una buona amicizia.

L'amicizia andò a farsi friggere nell'istante in cui Julian conobbe, ancora di più, il carattere meraviglioso di Cecily. All'inizio, il suo lato più superficiale aveva avuto delle ritrosie nei suoi confronti. Se ne vergognò più tardi, e cominciò a provare un'inaspettata attrazione nei confronti della sua semplicità. Era riuscito a vedere oltre l'aspetto fisico e aveva trovato una persona di inestimabile valore. Una donna bella sia fuori che dentro che aveva sofferto, ma che dimostrava comunque amore e gentilezza al mondo. Con lei, stava diventando un uomo migliore che ancora sapeva donare affetto e che guardava oltre le apparenze.

Sapeva l'esatto istante in cui aveva capito di essersi innamorato.
Era un pomeriggio primaverile, dalla finestrella della cucina si poteva sentire una profumata brezza. Avevano invitato Cecily da loro e, in nemmeno un ora, avevano formato un simpatico trio di chef. Theo aveva tanto insistito e, alla fine, si metterono di impegno per creare dei simpatici biscotti a forma di cane. Ovviamente. L'avvocato alzò gli occhi al cielo.
-Guarda! C'è anche Hugo tra gli stampini!- esclamò il bambino, mettendo sotto il naso della maestra l'oggetto. Lei alzò lo sguardo dal piano di legno dove stava preparando l'impasto.
-E' bellissimo, Theo. Gli somiglia davvero tanto.- gli sorrise.
-Sai, Cecily, i tuoi occhi sono di un colore strano ma sono davvero belli. Non sono né azzurri né neri. Sembrano del colore delle nuvole quando piove.- espresse Theo guardandola curioso.
Già, aveva ragione. Julian era perfettamente d'accordo con lui.
La donna arrossì per poi ringraziarlo per il complimento. L'avvocato dedusse, con stupore, che quella era la prima volta che le facevano una simile osservazione. Scommetteva – poiché era successo anche a lui - che la gente tendeva più a criticarla per il suo girovita, senza mai guardarla nell'insieme. Era brutto ammetterlo ma la società di adesso era più impegnata a farsi ammaliare dall'aspetto esteriore che a comprendere la bellezza dei cuori. Julian aveva sbagliato, era stato cieco, ma era ancora in tempo per rimediare.
-Hai un fidanzato, maestra?-
Quella domanda ebbe l'impatto di un fulmine a ciel sereno. L'uomo drizzò le orecchie, curioso di sentire la risposta.
-Bè... no, tesoro.- rispose lei dopo un attimo di smarrimento. Non se l'aspettava proprio una domanda così diretta.
-Perché no? Sei così carina. Sono sicuro che qualsiasi uomo sarebbe felice di stare con te.-
Eh la bocca dei bambini è quella della verità, si dice. Gli adulti dovrebbero imparare molto da loro.
-Ti ringrazio di cuore, Theo. Sei un bambino meraviglioso. Ma purtroppo non tutti la pensano come te.-
Il bambino la guardò stranito. La sua espressione la fece ridere e non poté trattenersi dal dargli un bacio sulla fronte.
-Un giorno capirai.-
Theo sbuffò, infastidito da quella frase. Anche i suoi genitori gliela avevano ripetuta tante volte, finendo discorsi a cui lui era davvero interessato. C'erano occasioni in cui gli adulti sapevano essere davvero irritanti.
Con un sorriso malandrino, prese una manciata di farina e gliela lanciò in faccia. Lei starnutì poi lo guardò con rimprovero.
L'uomo stava per intimargli di chiedere scusa quando, con sua sorpresa, Cecily scoppiò a ridere di gusto, accompagnata dalle risa del bambino.
Ora, Julian ci vedeva chiaro. Quella risata gli sembrò il suono migliore del mondo e seppe, con certezza, che il suo cuore, ormai, le apparteneva.

Julian aveva continuato a vederla con ogni scusa possibile. Le aveva dato appuntamento per il cinema, per serate al ristorante o addirittura per chiederle aiuto nello scegliere delle piante o dei giocattoli per Theo e Hugo. Fu difficile convincerla all'inizio, per via della sua sfiducia nel genere maschile, ma l'avvocato seppe essere paziente fino ad arrivare a una piccola resa. Le avrebbe dimostrato che non era come i suoi sciocchi ex. E che lei meritava il meglio della vita. Da quando l'aveva incontrata, riusciva ad aprirsi di più con suo nipote e lui faceva altrettanto. Stavano ricominciando a vivere sul serio e tutto grazie al sostegno di quell'angelo chiamato Cecily Price.
I mesi passarono, e Julian e Theo erano finalmente sereni. Certo, la ferita al cuore non sarebbe mai svanita, il dolore sarebbe sempre stato dietro l'angolo, tuttavia, erano stati capaci di riprendere in mano le loro vite. L'uomo aveva avuto successo anche nell'addestrare Hugo, per non fargli più casini in casa, arrivando perfino ad affezionarsi a lui. Tutto sommato, Julian non poteva negare che il Border Collie fosse un cucciolotto piuttosto carino.
Era quasi tutto perfetto, mancava, però, ancora un elemento indispensabile nel suo quadro.
Avrebbe rimediato presto ad aggiungerlo.

********

Cecily guardò, con ansia, l'orologio attaccato alla parete.
Erano ormai sei mesi che usciva e passava il tempo con Theo e suo zio e, alla fine, si era decisa a invitarli, per pranzo, nel suo appartamento. Non aveva preparato niente di elaborato, solo un primo di pasta e un secondo di carne con insalata, ma quello a cui puntava di più era il dolce. Preparare i dessert era, da sempre, il suo forte e sperava di stuzzicargli le papille gustative più con la sua crostata di amarene.
Approfittò, di quei minuti di attesa, per riflettere. Com'era cambiata la sua vita da quando era arrivata nella nuova scuola. Com'era bello sentire ancora il calore di una famiglia. Theo, Julian e Hugo erano meravigliosi, ed era stato un piacere vedere come il loro rapporto migliorasse ogni giorno. L'uomo non perdeva occasione di ringraziarla per averli aiutati in questo, eppure lei non se ne prendeva alcun merito.
Che sciocca. Aveva giurato a se stessa che avrebbe chiuso con gli uomini belli e impossibili. E Julian lo era, decisamente. Troppo per una come lei.
In quei mesi aveva imparato a conoscerlo, a vederne i lati sia buoni che cattivi, e, senza volere, aveva cominciato a piacerle. Ok, no, si trattava più del semplice piacere.
Grosso errore. Urlava la sua mente. Eppure le esperienze passate dovevano averle insegnato qualcosa.
La prima impressione che aveva avuto di lui era quella di una persona fredda, che non riusciva ad esternare i suoi sentimenti. Poi, col tempo, aveva visto dentro il suo cuore, trovandolo bellissimo. A quel punto, le fu chiaro che fosse spacciata. Non voleva cascarci di nuovo ma, come si dice, al cuore non si comanda.
Sospirò, rassegnata, poi un secondo dopo, il campanello la riscosse dai suoi pensieri.
Si concesse una controllatina veloce e, con un bel sorriso stampato sul volto, aprì la porta, trovandosi davanti il suo trio preferito.
-Ciao, Cecily! Hugo ti ha portato un regalo!- disse il bambino, e il cane, subito, si avvicinò a lei. Si aggrappò alla sua gonna e alzò il muso, per farle vedere un pacchetto attaccato al suo collare.
-Oh Cielo!- si portò le mani alla bocca, commossa.
-Su, aprilo. Ci abbiamo messo ore a sceglierlo e speriamo che ti piaccia.- disse Julian, dando una pacca affettuosa al nipote.
Senza altri indugi, l'insegnante aprì il pacchetto e, non appena vide il contenuto, sorrise piena di contentezza. Si erano ricordati di quando gli aveva detto di amare i cupcakes.
Tirò fuori il portachiavi dall'involucro e lo ammirò con più luce. Aveva intenzione di comprarsene uno nuovo, ma loro l'avevano preceduta. Il ciondolo del portachiavi era fatto di argento e aveva la forma di un cupcakes ricoperto di glassa rosa con sopra una ciliegina. Era adorabile.
-Vi ringrazio... è davvero stupendo!- esclamò e andò subito ad abbracciare stretta sia il bambino che il cucciolo.
-Vedi, zio? Le piace!- esclamò contendo il bambino, facendogli l'occhiolino.
-Già, Theo. Avevi ragione.-
Cecily pose fine all'abbraccio e il suo sorriso si allargò di più.
-Forza, entrate, prima che si freddi tutto.-
-Andiamo!-
E in un attimo, si accomodarono per il pranzo.

I complimenti furono tanti e deliziarono la padrona di casa. Era soddisfatta del risultato e li guardava con immenso amore. Era passato davvero tanto tempo da quando qualcuno gradiva la sua cucina. Da quando suo padre era morto. Averli in casa, le aveva messo addosso una grande nostalgia.
Alla fine del pasto, Theo e Hugo andarono a giocare in un'altra stanza, e lasciarono soli i due adulti a prendersi un caffè.
L'insegnante sorseggiò la sua bevanda, non sapendo che dire. C'era una strana tensione tra loro e non si spiegava il perché. Poi, l'uomo si decide a fare la prima mossa.
Lui si schiarì la gola e strinse le mani davanti a sé, sul tavolo.
-Cecily, so che ci conosciamo da poco, ma in questi mesi ho imparato molto su di te e sulla mia famiglia. Anzi, il fatto che sia poi riuscito ad avvicinarmi a Theo è merito tuo. Sarò ripetitivo ma è così.-
-Mi dai meriti che non mi appartengono. Voi due vi siete trovati solo grazie al vostro affetto reciproco e alla voglia di andare avanti. Avevate solo bisogno di tempo. Costruire un'amicizia dopo sei anni di assenza non era facile.-
-Già. Quando mia sorella è morta, mi sono sentito a pezzi. Lei era così buona e trovo, ancora, ingiusto che se ne sia andata. Ma nonostante ciò, ho cercato di sollevare il morale a Theo. Lui ha perso una mamma e un papà che lo amavano moltissimo. So di non poterli sostituire, sarebbe da pazzi, anche solo pensarlo. Tuttavia, siamo rimasti solo noi due, e sono sicuro che loro avrebbero voluto vederci felici.-
-Hai ragione. Anche mio padre sarebbe stato triste se mi fossi lasciata andare. Voleva che trovassi la mia strada e che sorridessi anche senza di lui. Ma non è facile all'inizio.-
-Devi averlo amato molto. Io non so che vuol dire avere genitori amorevoli. I miei non erano decisamente una coppia affiatata. Passavano più tempo con i loro hobby e amici, senza mai prendersi cura dei figli.-
-Mi dispiace...-
-Non preoccuparti. Ormai è passato.-
Cecily gli andò a stringere, con timidezza, la mano. Voleva che la sentisse vicina. Non era compassione la sua, però, non poteva fare a meno di dispiacersi della sua infanzia.
Julian alzò lo sguardo e la fissò negli occhi. Subito, sentì le guance scaldarsi.
-Temevo di essere incapace di provare sentimenti. Credevo di star bene con la mia vita solitaria. Ma... non era così. Ho sempre sbagliato tutto nelle mie scelte. Ma questa volta è diverso. Nella mia vita sei entrata tu ed è accaduto l'impensabile.-
Il suo cuore perse un battito. -...Cosa?-
-Mi sono innamorato di te, Cecily.- disse tutto d'un fiato.
La donna si bloccò. Solo in quel momento capì l'espressione “rimanerci di sale”. Non poteva essere vero.
No, non riusciva a credere alle sue parole e la sua insicurezza la portò ad attaccarlo.
-Non so se l'hai notato ma sono nettamente più grossa delle tue solite bamboline.-
Julian la guardò contrariato. Di certo non si aspettava una simile reazione. Non era abituato ad essere respinto.
-Che diavolo c'entra la tua forma fisica col fatto che ti amo?-
-Oh andiamo, Julian! Non sono, di certo, il tuo tipo.-
-Che ne sai del mio tipo? E ha importanza? Dio, Cecily! Che accidenti ti hanno fatto quei pezzenti dei tuoi ex? Io non sono loro.- disse con tono sempre più irritato.
La sua indignazione la colpì. Non sapeva come comportarsi.
-Non è questo...-
-Sì, invece. E' proprio questo. Ti hanno talmente criticata superficialmente da renderti insicura e farti sentire inferiore a tutte. Ma non lo sei, dannazione! Tu possiedi una bellezza che le altre non hanno. Sei intelligente, dolce, una gemma rara. Ti amo per quello che sei, e so che anche tu provi lo stesso. Lo vedo nei tuoi occhi, i tuoi magnifici occhi.-
-Basta, ti supplico! Non prendermi in giro.- chiuse forte gli occhi e tenne la testa china. Forse, non appena li avesse riaperti, avrebbe scoperto che era stato tutto un sogno.
-Cecily! Cecily... guardami.-
Prese delicatamente il suo viso tra le mani e rimase a fissarla, in attesa.
-No!-
-Ti prego.-
No, no, no!
-Guardami.-
Tenne ostinatamente gli occhi chiusi ma, pian piano, cedette, sotto l'insistente sguardo dell'uomo. E fu allora che vide la sincerità. Non riusciva a crederci ma lui davvero l'amava per quello che era, e questo le provocò lacrime di gioia. Si diede un pizzicotto sul fianco, per avere ulteriore conferma della realtà. Ahi.
-Non piangere, ti prego. D'ora in poi, voglio renderti felice. Voglio che diventiamo una famiglia noi quattro insieme. Sii mia.-
-Sai che non potrai più tornare indietro dopo aver preso questa decisione, vero? Ti vado davvero bene? Tu sei brillante, bello...-
-Tu lo sei molto di più. Non sminuirti così. Sono io, piuttosto, che temo di non meritarti.-
-Perfetto, entrambi pensiamo di non meritarci a vicenda.- ridacchiò, con le lacrime che sembravano non voler finire. -Sai, tutto sommato, direi che siamo una bella coppia.- tirò su col naso.
-Sì, direi proprio di sì.- sorrise, come mai aveva fatto finora. Un sorriso luminoso che esprimeva tutta la sua felicità.
-Ti prego, non spezzarmi il cuore.-
-Te lo prometto.-
Lui si sporse con il viso e aspettò che anche lei gli venisse incontro. Cecily chiuse gli occhi e si lasciò andare. Seppe che quel momento era giusto, che era quello che aveva tanto atteso. Il lieto fine che sognava fin da bambina.
Le labbra si toccarono, da principio timide poi con più decisione, trasformando il bacio in un'esplosione di amore e passione.
-Ehy! Ci siamo anche noi!- irruppe la voce di Theo insieme all'abbaiare di Hugo. Erano fermi sulla porta e li guardavano con gioiosa soddisfazione.
La coppia di innamorati si staccò per poi sorridersi a vicenda.
-Certo che ci siete anche voi. Venite qui, pesti.- gli fece cenno lo zio. Theo e il suo cane non se lo fecero ripetere due volte, e corsero verso di loro, abbracciandoli con slancio.

E fu in quell'istante, tra risate e lacrime, che Julian si sentì, finalmente, completo.

_______________


Mi auguro di non essere andata tanto male. Anche se rileggo mille volte, non mi sembra mai abbastanza per scovare gli errori. Fatemi sapere che ne pensate. Forse continuerò le loro avventure nel prossimo appuntamento della rubrica. Chi lo sa?
Alla prossima e bacioni dalla vostra Tany!


sabato 16 maggio 2020

Cover Reveal - White Colors - Tutti i colori del bianco di Eveline Durand


Non sono amante del genere New Adult ma adoro Eveline Durand e non posso lasciarmela sfuggire.


Titolo: White Colors - Tutti i colori del bianco
Autrice: Eveline Durand
Genere: romance new adult
Romanzo autoconclusivo
Uscita prevista: sabato 23 maggio 2020
Formato: ebook
Pagine: 242
Location: Versilia
Protagonisti: Alessandro Vallieri e Lorena Bassetti

SINOSSI
Alex vanta una carriera d’ingegnere informatico in ascesa e la libertà che ogni ventinovenne vorrebbe avere.
Lorena è una studentessa e lavora duramente per costruirsi un futuro. L’egoismo dei genitori l’ha spinta a crescere in fretta per ritagliarsi il suo angolino d’indipendenza.
Alex è albino.
Lorena soffre di sindrome di abbandono.
Ma quando sei online puoi diventare chiunque e lasciarti alle spalle ogni complesso. Sulla piattaforma virtuale, Lorena non è più insicura e Alex può sfuggire agli sguardi della gente che sussulta di fronte al suo aspetto insolito. E proprio su The Chariot, il gioco online dove s'incontrano milioni di utenti, i due iniziano a frequentarsi.
Entrambi sono pieni di dubbi.
Vivono nella stessa città, allora perché lui non vuole incontrarla?
E lei è davvero diversa dalle altre, oppure si lascerà condizionare dal suo aspetto e dalle patologie che si porta dietro?
Continuare la loro storia in quel mondo sicuro, ma artificiale, diventa impossibile. Vogliono vedersi, toccarsi e imparare a fidarsi di qualcuno, ma la paura è grande.
Avranno il coraggio di essere se stessi, in una società che si finge aperta e solidale, ma rifiuta il diverso?


Anteprima - Sacrificio di Adriana Locke

Tra pochissimo, in casa Hope, un nuovo avvincente romanzo di Adriana Locke.


Titolo: Sacrificio
Autore: Adriana Locke
Genere: Contemporary romance
Autoconclusivo
Traduzione: Patrizia Zecchin
Cover: Franlu
Data di uscita: 29 maggio

TRAMA
La mia vita è cambiata per sempre, la notte in cui mio marito è morto.
Mi sono rimasti solo un cuore spezzato, un mucchio di bollette e nostra figlia, Everleigh. Non voglio fare affidamento su nessuno, men che meno su Crew Gentry. È stato il mio primo amore, la persona che mi ha quasi distrutto e l’uomo che mi ha deluso ogni volta che ho avuto bisogno di lui.
Quando però vengo travolta da un altro tragico evento, Crew potrebbe rivelarsi la mia unica speranza.

La mia vita è cambiata per sempre la notte in cui mio fratello è morto.
Mi sono rimasti il senso di colpa, un mucchio di errori e poco altro.
Mi prendo cura di Julia Gentry, la vedova di mio fratello, ma anche l’unica donna che abbia mai amato, e della loro figlia. So che lei non vuole il mio aiuto, ma lo avrà comunque. Le devo almeno quello.
Quando si trova a dover affrontare un’altra tragedia, e mi viene data l’opportunità di rimediare, la afferro, disposto a ogni sacrificio.


venerdì 15 maggio 2020

Anteprima - Un fidanzato su misura di Daniela Carboni

Prossima uscita Literary Romance!



TITOLO: UN FIDANZATO SU MISURA
AUTRICE: DANIELA CARBONI
EDITORE: LITERARY ROMANCE (PUBME)
DATA DI USCITA 22/05/2020
VERSIONE CARTACEA - PAG. 158 - € 9,99
VERSIONE EBOOK AMAZON KINDLE € 1.99

Rivalità tra cugine, l’open bar di un ricevimento nuziale e il desiderio di prendere una sbronza memorabile sono il cocktail perfetto per un disastro. Dorotea, giovane redattrice di Torino, scopre a sue spese quali sono le conseguenze di una notte brava, svegliandosi in un letto che non è il suo e senza ricordare nulla della sera appena passata. Quando la faccenda viene archiviata come un aneddoto divertente da raccontare ai posteri, Dorotea scopre di essere incinta... ma non tutti i mali vengono per nuocere, giusto? E se fosse la volta buona per primeggiare sulla cugina avendo per prima un figlio? Come giustificare però la gravidanza se non ha lo straccio di un fidanzato? Semplice! Con un annuncio:

Ragazza trentenne cerca uomo max 40 anni disposto a fingersi suo fidanzato durante festa familiare. Si offre lauto compenso. No perditempo. Solo persone seriamente motivate.

Tra inganni, baci rubati e un enorme cane affettuoso, Dorotea dovrà capire quali sono le cose importanti della vita e scoprire che l’amore arriva quando meno te lo aspetti.




mercoledì 13 maggio 2020

Review Tour - La Guardiana di Rachel Morgan


Giorno a tutti, readers! E' uscito questo gioiellino lunedì da parte della Hope Edizioni e, per farvelo conoscere di più, io e altre blogger abbiamo pensato di darvi le nostre opinioni in merito. Amanti delle fate, fatevi avanti!

Titolo: Creepy Hollow - La Guardiana
Autore: Rachel Morgan
Genere: Paranormal, Fantasy, Young Adult
Serie: Creepy Hollow #1
Traduzione: Cristina Borgomeo
Cover: Angelice
Data di uscita: 11 maggio

TRAMA
Il compito di Violet è chiaro: deve proteggere gli esseri umani da pericolose creature magiche che cercano di far loro del male.
A un passo dal diploma per diventare Guardiana, una delle migliori del suo anno, ha un brillante futuro davanti a sé, almeno fino a quando Nate, un ragazzo umano, non la segue nel regno dei Fae.
Per non mettere a repentaglio il suo futuro nella Corporazione dei Guardiani, Violet dovrà risistemare le cose, ma, nel tentativo di farlo, sarà trascinata nel lato più oscuro del mondo dei Fae.
Là, dovrà fare i conti con magie mortali e segreti dimenticati e... con l’amore, che certo non credeva di trovare.
Riuscirà Violet a salvarsi, a salvare Nate e a proteggere il suo cuore?

Se vi dico Fate quali vi vengono in mente? Le creature alate con le orecchie a punta? No, scordatevi della dolce Trilli di Peter Pan perché qui abbiamo a che fare con creature pericolose e letali. Le fate hanno decisamente il loro fascino, non per niente sono protagoniste in molte storie del folclore scozzese e irlandese. La Morgan ha voluto creare un mondo dove il bene e male si combattono a colpi di magia e di sentimenti, una società simile alla nostra ma con la differenza che il popolo fatato è molto più longevo ed è dotato di poteri straordinari.

Violet è l'allieva migliore della Corporazione, il quartier generale dei Guardiani, fate che combattono contro le creature pericolose che attentano alle vite umane. E' una tosta, sa combattere con grande agilità e non ha mai sbagliato una missione, almeno finché non è giunta a casa di Nate. Dopo averlo salvato da una pericolosa creatura rettile, l'aspirante Guardiana si ritrova incidentalmente il ragazzo nel mondo fatato e da lì iniziano i guai. L'impeccabile Violet ha trasgredito alla regola numero uno della Corporazione: non portare mai un umano nel mondo fatato. Un errore che potrebbe costarle il tanto atteso diploma di Guardiana e l'eccellenza nei voti. Dovrà riportare indietro Nate e affrontare un'udienza del Consiglio al suo ritorno. Ma questo non sarà niente al confronto a quello che uscirà allo scoperto dopo questo incontro. Tra verità scomode, colpi di scena e intrighi, la protagonista e il lettore non si annoieranno di certo.

Il personaggio di Violet mi è piaciuto da subito. Ha tutte qualità che apprezzo in un eroina: forte, sagace e dotata di sarcasmo. Gliene capitano tante eppure riesce sempre a risollevarsi e ad andare avanti a testa alta. L'unica cosa in cui non mi ha convinto è stata per i suoi sentimenti immediati per Nate. L'instalove è una cosa che detesto e non mi è sembrata credibile nemmeno in questo contesto. Ho preferito di più il suo rapporto di rivalità con Ryn che almeno rendeva la storia scoppiettante e piena di adrenalina. Nate è abbastanza carino ma non mi ha suscitato un bel niente. Certo, sentivo che nascondeva qualcosa ma a parte ciò lo reputo un personaggio insignificante e anche un po' stupido. Sono indubbiamente per il ragazzo dal carattere freddo e più provocante. Anche Ryn è un'aspirante Guardiano ed è molto bravo ma da sempre cerca di rendere la vita della protagonista un'inferno. Ryn e Violet, da bambini, erano grandi amici ma un fatto in particolare li ha divisi e da allora c'è solo rancore tra loro. Però questo comincia a cambiare quando dovranno, anche se riluttanti, lavorare a stretto contatto. Il dolore è ancora lì, la ferita al cuore è difficile rimarginare ma il fatto che ancora non si sono uccisi è un'inizio. C'è la possibilità che rinasca dalle proprie ceneri il loro antico legame che potrà diventare qualcosa di più rispetto al passato. Comunque, ho avuto varie volte la tentazione di prendere a sberle Ryn. Capisco la sofferenza ma non la sua testardaggine ad aggrapparsi all'odio nei confronti di una persona che infine non ha colpe, che ha sofferto come lui. Purtroppo a volte si tende a incolpare qualcuno per tentare di sentirsi meglio ma non funziona così. Il suo approccio è stato davvero il peggiore.

Ho trovato lo stile della Morgan molto scorrevole e ben fatto. Ho adorato ogni singola descrizione del mondo fatato e le scene d'azione. Alcuni colpi di scena mi hanno lasciato davvero di stucco mentre altri sono stati prevedibili. E il finale poi, non ne parliamo. Colpisce il lettore senza pietà e lo lascia sanguinante fino all'uscita del prossimo volume. Un inizio di serie davvero interessante che promette ancora più scintille. E' una storia intrigante che parla di potere, amore, tradimento e perdono. Un'avventura magica che sa tenere con il fiato sospeso.

e poco più

Grazie mille alla Hope per la copia omaggio.


CALENDARIO:



martedì 12 maggio 2020

Sei webcomics che trovo affascinanti

Buonasera a tutti! Prima di coricarmi voglio farvi conoscere la mia nuova mania. 
Prima di tutto, vi spiego - anche se penso non ce ne sia bisogno - cosa sono i webcomics (detti anche webtoon e manhwa nella Corea del Sud). Lo dice il nome stesso, sono fumetti con pagine a colori autopubblicati nel web tramite appositi siti o la pagina personale dell'autore. Cosa amo di più dei webcomics? I disegni e la colorazione! Per non parlare di trame davvero intriganti e fantasiose. Stasera voglio presentarvi sei di quelli che trovo più interessanti e che sono finiti nella mia lista preferiti. Come potrete notare ho un debole in particolare per le opere coreane, senza disdegnare lo stile europeo, ovviamente.

The Fair Footman


Questo fumetto racconta la storia di Elijah, una ragazza che fin da piccola è stata costretta a crescere come un maschio. Sua madre era la serva di una famiglia nobile e di conseguenza la bambina è cresciuta insieme al loro giovane rampollo del conte, Albert, diventandone il valletto personale. Nessuno sa la vera identità di Elijah ma la ragazza ha già deciso che al compimento dei suoi diciotto anni, lascerà il suo lavoro di valletto per vivere finalmente come una donna.
Questa storia è tratta da un romanzo coreano, se ho ben capito, ed è ancora in corso ma lo trovo sempre più avvincente. Sembrerebbe una specie di trama alla Lady Oscar ma è più di questo, la protagonista si dimostrerà essere più di quello che appare.

Light & Shadow


Edna è una serva che viene usata come sostituta della sua giovane padrona per sposare un Duca. Quest'ultimo  ha la fama di essere una vera e propria bestia senza cuore ma nonostante l'inizio un po' burrascoso, il matrimonio si rivelerà un buon accordo che sfocia presto in amore. Anche qui abbiamo una ragazza cresciuta come maschio per vari anni e che nasconde dei segreti davvero importanti. Questa è una storia di guerra e amore ricca di intrighi e misteri. Ha raggiunto il suo completamento qualche mese fa e lo consiglio caldamente.

Who made me a Princess


Questo è quello che preferisco in assoluto, sia per trama che per stile di disegno. Anche questo fumetto è tratto da un romanzo coreano ma il fumetto si distacca un po' da esso. Racconta di una ragazza che si reincarna in un personaggio di un libro, "Lovely Princess". Diventa la principessa Athanasia, figlia dell'imperatore Claude, destinata ad essere uccisa da quest'ultimo all'età di diciotto anni. O almeno così era la storia del libro ma le cose cambieranno dando modo a padre (e che gnocco di padre!) e figlia di conoscersi e provare un affetto sincero. C'è un triangolo amoroso e anche lì troviamo due ragazzi belli da togliere il fiato. E' ancora in corso e sto in delirio per ogni uscita del capitolo. Conoscessi il coreano, avrei letto almeno il romanzo concluso.

Orange marmalade


Non è un segreto che non amo le storie coi vampiri ma in questo contesto moderno hanno saputo farsi apprezzare. Siamo in una Corea dove i vampiri sono visti come dei mostri dagli umani. Sono tra di loro, nascondono la loro natura per paura di essere disprezzati e allontanati e si cibano di sangue animale, sopratutto di maiale. Baek Ma-ri è una vampira e va al liceo. Non è facile cercare di nascondere gli impulsi e la fame che la sua natura richiede ma la ragazza fa di tutto per cercare di avere una vita un po' normale. Un giorno incontra il ragazzo più popolare della scuola e tra loro comincia a instaurarsi un legame indissolubile che riscontrerà non poche difficoltà. Una trama leggermente alla Romeo e Giulietta con sfumature paranormali. Anche questo è un fumetto concluso e potete trovare anche la serie tv tratta da esso.


Beware of the Brothers!


Qui abbiamo una storia tra fratelli adottivi. Niente a che vedere con Georgie, in questa è molto più complicata la situazione, anche senza triangoli o quadrati amorosi. Dopo la morte della loro figlia più piccola, una coppia di nobili prendono la decisione di adottare una bambina senza tetto che gli ricorda in maniera impressionante la defunta. Ed è così che Hari entra a far parte di una famiglia ricca e importante e inoltre acquisisce tre fratelli, uno più detestabile dell'altro che non vede di buon occhio la trovatella. Renderanno la sua vita un'inferno ma un giorno, alla ragazza, ormai diventata grande, viene data l'opportunità di tornare indietro nel tempo e far cambiare le cose. Questo fumetto è ancora in corso ed è collegato a Who made me a Princess per ambientazione.

Lady Baby


La giovane lady Calliope (detta Lippe) vede la sua famiglia morire uno dopo l'altro. Ma proprio quando pensa di porre fine alla sua vita, una misteriosa ragazza le fa un dono. La riporta indietro nel tempo, al momento in cui è nata, dandole modo di vivere una seconda volta e scoprire gli sporchi intrighi che hanno portato alla morte i suoi cari. E' dolcissimo e anche divertente vedere come questa lady venga coccolata e trattata da genio (per il fatto che è un'adulta nel corpo di una bambina) nella sua famiglia. Ha due fratelli maggiori bellissimi che la amano, un papà e una mamma che stravedono per lei, la sua vita sembra perfetta ma non si lascia distrarre dal suo obiettivo di trovare i colpevoli della loro morte. Non vuole assolutamente perderli una seconda volta. E ovviamente non mancano i pretendenti, qui ce ne sono per tutti i gusti di ragazzi belli, ricchi e dai caratteri più disparati. 
Anche questo è un fumetto tratto da un romanzo ma è davveeeeeero lungo, se non ricordo male si tratta di più di 300 capitoli o addirittura sui 400, mentre il fumetto sta ancora sugli 80 capitoli. Quindi ancora ce ne vorrà di tempo prima di vedere un finale anche per questa trasposizione disegnata. Mettetevi comodi se intendete aspettare insieme a me.

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Come avrete capito, ho una predilezione per le storie in cui le protagoniste o sono resuscitate, sono tornate indietro nel tempo oppure per quelle cresciute come maschi ahahah 
Leggere questi webcomics è un po' come seguire le serie tv, diventano una droga. Spero di aver incuriosito qualcuno di voi e se già conoscete questo mondo e volete consigliarmi altri fumetti, scrivetelo nei commenti. Ne sarei felice.
Buona serata e a domani con un review party "fatato".