IL CAMMINO DEI TRE VILLAGGI
Il cammino più corto d'Italia
Le foto sono state fatte da me e dai miei compagni di viaggio.
Non condividete senza permesso, grazie.
Salve, cari lettori! Oggi voglio parlarvi di questa mia ultima esperienza nel campo dell'escursionismo.
Volevo fare qualcosa di piccolo, niente di lungo o troppo impegnativo. Qualcosa che stesse vicino casa. Perciò notai dei reel su Instagram riguardo a questo nuovo cammino, nato tre anni fa, e che ha come scopo dare ancora più valore alla civiltà etrusca e a quello che era il suo territorio. Quindi che ho fatto? Da sola non volevo andarci dunque ho proposto questo cammino su Meetravel, app che uso spesso e in cui mi trovo bene. Grazie a questa applicazione sono riuscita sempre a trovare ottimi compagni di viaggio con cui instaurare amicizia, e anche stavolta non ha fatto eccezione. Alla fine si è formato un gruppo ben assortito e volenteroso di sette persone, di ogni età e parte di Italia.
Ci siamo dati appuntamento alle 8:30 davanti alla sede Freedom a Villa San Giovanni in Tuscia. Tempo di prendere le credenziali e le mappe, sentire la spiegazione del percorso e fatto la foto di inizio, che siamo partiti. Ok, no, abbiamo prima fatto sosta caffè. Più che altro per me che sono caffeinomane e non ne avevo abbastanza in circolo. E dunque, siamo partiti che erano circa le 9:00.
Il primo tratto fino al punto ristoro Caiolo è semplice e si fa in un'oretta scarsa perché è un po' di asfalto misto a campagna fino a entrare nella riserva del Marturanum. Dopo una piccola pausa e aver messo il timbro, ci siamo inoltrati nel pieno splendore della riserva. Non appena si scende dal Caiolo, si trovano tombe etrusche in ogni angolo e roccia, ma quelli più importanti da vedere sono quella della Regina, del Cervo e quella più grande all'entrata principale della Riserva. Ci fermiamo davanti alla Fonte del Pisciarello e ci godiamo il nostro pranzo al sacco.
Non appena si esce dalla riserva, ci troviamo a Barbarano Romano. Si entra nella Porta Romana e ci godiamo il centro storico. Il museo etrusco era chiuso per lavori quindi non abbiamo potuto visitarlo ma non mancheranno le occasioni per rimediare. Tempo per un caffè e continuiamo la nostra strada.
Da Barbarano a Blera, il tratto è stato più impegnativo con guadate sul fiume, discese un pochino più ripide, caverne e mole. Ci è sembrato di stare nella foresta amazzonica o, per citare Jules Verne, al centro della Terra. Un percorso che sembrava non finire mai per poi trovare il famoso Ponte del Diavolo che si intravede benissimo giù quando si percorre il ponte che collega a Blera.
Si sale per il paese dove si possono visitare i giardini, il centro storico e il museo. E qui ci siamo concessi un gelato al Bar Paradiso, dove abbiamo ricevuto anche il timbro.
Finita la pausa, ci siamo incamminati per l'ultimo pezzo di cammino. Da Blera a Villa San Giovanni in Tuscia ci si mette circa un'oretta. Niente bosco, solo sali e scendi su strade sterrate e asfaltate ma che ci sono sembrati infiniti per via della stanchezza. Ma ormai il peggio era passato.
Siamo arrivati alla fine del percorso per le 17:30. Ritiriamo l'attestato e ci facciamo un'ultima foto per celebrare il traguardo. Questo è stato solo l'inizio perché vorrò fare altre esperienze con loro. Mi sono trovata davvero bene con il mio gruppo. La loro simpatia ha alleggerito la mia fatica e ha reso il cammino ancora più ricco di emozioni. Fare il Cammino dei Tre Villaggi è come fare un viaggio nel tempo, immaginarsi vite passate e godere della pace che la Natura offre. Poi i "villaggi" che si attraversano sono dei veri gioiellini della Tuscia. Questo cammino è solo la punta dell'iceberg perché il territorio etrusco nasconde ancora tanto ma per cominciare a scoprire va più che bene.
PICCOLO RIASSUNTO E CONSIGLI
- Ci si mette circa 8 ore a fare questo cammino. Ovviamente dipende dalla durata delle soste e di quanto uno si perda ad ammirare e fare le foto. In una giornata si fa benissimo ma ovviamente parlo per i mesi con più ore di luce. Magari per l'autunno e inverno potete fare il percorso diviso in due giornate.
- E' un percorso che si può fare tutto l'anno ma lo sconsiglio d'estate. Non tanto per il caldo visto che la maggior parte si è riparati dal bosco ma per gli insetti e l'umidità che si trovano nella Riserva e nelle Gole del Biedano. Se ci volete andare comunque in quel periodo, munitevi di insetticida, oltre che di crema solare e cappello. E attenzione alle ortiche.
- Se venite da fuori e avete bisogno di un alloggio, non esitate a chiedere all'associazione Freedom, che vi fornirà un elenco di strutture convenzionate. Trovate i numeri per contattarli tramite Whatsapp sulla pagina facebook del cammino. E ovviamente prenotate in anticipo soprattutto per i periodi più affollati. Potete chiedergli qualsiasi cosa, anche consigli su dove mangiare.
- Il percorso è ben segnalato, impossibile perdersi, ma comunque nella credenziale si ha tutto quello che serve. Sia la mappa che numeri di telefono utili, consigli su cosa visitare e i locali dove apporre il timbro (e anche dove riprendere le forze con cibo e bevande).
- Il Cammino non è da sottovalutare solo perché corto. Ci sono tratti impegnativi nel bosco da non sottovalutare. C'è da guadare il fiume, da reggersi su una corda in un punto per scendere dalle rocce. Insomma, avrete occasioni di sentirvi Indiana Jones.
- Se siete alle prime armi, questo cammino fa per voi. E' un ottimo allenamento per fare escursioni più lunghe. Almeno per questo vi basterà uno zainetto con borraccia, pranzo al sacco e snack.
- Se vi siete stufati di viaggiare in solitaria e volete condividere esperienze come questa in compagnia, vi consiglio l'app Meetravel. Tramite lei ho conosciuto tante persone con i miei stessi interessi e ho viaggiato più spesso nell'ultimo periodo. Ma attenzione, non scambiatelo per Meetic o Tinder. Questa è un app che ha come scopo trovare compagni di viaggio non per la vita. Principalmente è per trovare compagnia piacevole e godere della bellezza dei viaggi e se poi nasce qualcosa di più ben venga. Dico questo perché mi sono capitati soggetti che erano interessati a proposte di viaggio solo per rimorchiare e lì, mi spiace, ma è un grosso NO. L'app, per fortuna, è fatta bene e ti fa conversare in chat con le persone prima di valutare se è ok o no.
Ok, mi sembra di aver finito con le mie ciance. Se qualcuno ha intenzione di intraprendere questo cammino e ha domande, non esitate a commentare il mio articolo o a contattarmi nei social. Non sono esperta o allenatissima nel trekking ma ne sono appassionata perciò, come io posso aiutarvi, voi potete anche darmi delle dritte o suggerimenti per altre escursioni.
Alla prossima avventura.
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