lunedì 23 luglio 2012

[RECENSIONE] La grammatica dell’amore di Rocío Carmona




È attraverso la lettura di sette grandi capolavori della letteratura mondiale che la giovane Irene riuscirà a scrivere la propria personalissima grammatica dell’amore. Saranno le parole di Tolstoj, Austen, Marquez e Murakami, fra gli altri, ad accompagnarla in questa esperienza vitale e memorabile.
Irene ha appena conosciuto l’amore ma non è andata come sperava. Dopo il divorzio dei suoi è stata spedita a studiare in Inghilterra, ma invece di rimettersi in sesto, la ragazza ha sofferto la sua prima grande delusione. Quello che dovrebbe essere il sentimento più nobile al mondo, per lei è solo un miraggio, qualcosa di distante e incomprensibile. Ed è grazie al suo professore di inglese che intraprenderà un viaggio fondamentale, percorrendo chilometri e chilometri di parole che ridaranno il giusto peso a ciò che sente, ridisegnando per lei un cammino da vivere con l’intensità di un attimo perfetto e insostituibile. Perché, come le insegna il suo professore, la letteratura è vita e amore. E sarà un vero colpo di fulmine ciò che la trascinerà pagina dopo pagina.

GIUDIZIO PERSONALE:

Di sicuro mi innamorai a prima vista della copertina. Essendo una disegnatrice (per hobby) e amante dell'arte, non potevo non notare ciò. Ma purtroppo non ho provato gli stessi sentimenti per il libro in sè. La trama è molto originale tuttavia non mi ha entusiasmato tanto, in certi punti, l'ho trovato persino noioso.

Irene è una ragazza come tante che prova per la prima volta amore in Inghilterra. Questa cotta però non andrà a finire bene visto che il ragazzo è un dongiovanni. Si allontana da lui e va a leccarsi le ferite.
Questo la fa ricredere sull'amore credendo impossibile trovarlo. Sarà grazie al suo professore di inglese che saprà riprendersi godendo appieno la sua vita. Lui le mostrerà come la letteratura sia importante e così, la nostra Irene comincia a sperimentare la "grammatica dell'amore". Tra letture di opere come Jane Eyre e Orgoglio e Pregiudizio, finalmente la ragazza troverà la giusta via per il futuro.

Non so se è un errore di traduzione o della scrittrice ma proprio non mi piace che mi sbagliano il nome del protagonista maschile di Orgoglio e Pregiudizio (un romanzo che adoro <3) Sul libro c'è MARK Darcy, che in realtà sarebbe l'avvocato sul Diario di Bridget Jones, mentre nell'opera di Jane Austen, lui è FITZWILLIAM Darcy. Comunque non è per questo che non mi è piaciuto granchè questa lettura, questo errore di Darcy è solo una critica XD
La vita sentimentale di Irene mi è sembrata strana. E prima c'è stato il donnaiolo, poi ci prova con il professore e con il bibliotecario e alla fine si scopre innamorata di un altro ancora (di un compagno di classe corridore), che prima per altro snobbava per la sua imbranataggine -.- cavolo, fai pace con il cervello, ragazza mia!
D'accordo che non sono un esperta di relazioni ma questa mi sembra una che cambia amore come un paio di calzini. Mi è sembrato strano che prima Marcel (il corridore goffo) non se lo filava e addirittura non lo sopportava per quanto era imbranato. Poi corrono insieme e puff! Lei si innamora (poco dopo la sua dichiarazione al prof) e appena una ragazza sospetta si avvicina a Marcel, diventa gelosa marcia.
Sarò solo io a pensarlo però per me questo libro si merita massimo 3 stelle (per la copertina e trama).


1 commento:

  1. Pure io sono molto attirata dalla cover di questo romanzo...ogni volta che passo in libreria le faccio gli occhi dolci XD

    Ti lascio il link al meme in cui t'ho taggata: http://nalie-overthehillsandfaraway.blogspot.it/2012/07/meme-11x11x11-ii.html

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