sabato 25 febbraio 2017

Recensione: La mia vita non proprio perfetta di Sophie Kinsella




Autore - Sophie Kinsella
Editore - Mondadori 
Pagine - 348
Prezzo - 20,00 € cartaceo

Katie è una ragazza di campagna di ventisei anni il cui sogno è diventare una londinese con la L maiuscola. Adora la vita della grande metropoli scintillante, ma il punto è che non se la può permettere. Come tante persone della sua età fa fatica ad arrivare alla fine del mese, anzi della settimana, tra stage mal pagati e lavori a termine è sempre a corto di soldi, vive in uno spazio minuscolo in coabitazione con altri ragazzi con cui non va esattamente d'accordo, si veste solo con abiti presi al mercato, mangia come un uccellino, ma nonostante tutto ciò resiste. Katie fa credere a tutti di avere una vita fantastica postando su Instagram foto patinate e modaiole, ma la verità è tristemente un'altra. Lei vorrebbe diventare come Demeter, anzi essere Demeter, la sua responsabile nella famosa agenzia di marketing in cui ora lavora, una quarantenne realizzata nella professione e nella vita, piena di glamour, sicura di sé e molto egocentrica. Ma quando improvvisamente Katie rimane di nuovo senza lavoro, è costretta a tornare a vivere dai genitori nel Somerset. Mortificata, vede svanire il suo sogno di carriera, ma ancora non sa che la partita è tutta da giocare. La mia vita non proprio perfetta è una commedia agrodolce che gioca con grande arguzia sul tema dell'apparire. Quante persone al mondo cercano di dare un'immagine di sé che non corrisponde affatto a quella vera, soprattutto sui social? Ancora una volta Sophie Kinsella dimostra un talento e una sensibilità ineguagliabili nel raccontare storie con grande empatia e ironia.


La Kinsella, con le sue storie, riesce sempre a trovare il modo di far sorridere il lettore, buttandosi in un'avventura dove non mancano "colpi di scena".
 Katie sogna Londra, sogna di lavorare in un determinato settore e di diventare qualcuno, ma non sempre la strada è spianata.
 Nascondere le proprie origini, non è la soluzione. Sa benissimo che farsi chiamare Cat non funzionerà, perché lei non è una ragazza di città dalla puzza sotto il naso, non è tanto superficiale ed a differenza di quello che vuole far credere sa che non si tratta di un gioco, sa che finirà per capitolare...
 Tra alti e bassi, verità nascoste, malintesi e complotti si arriva ad un finale da copione.
Per le più romantiche, sappiate che non mancano i sospiri. La nostra Katie avrà i classici occhi a cuoricino per il bel Alex che si rivela essere uno dei capi dell'azienda per la quale lavora. Purtroppo non riuscirà a tenere a lungo la testa per aria, una "scoperta" la riporterà con i piedi per terra ma se al destino non si può sfuggire, ecco che un vortice la risucchierà e la riporterà ancora sulle montagne russe. Ingannare se stessi non è da tutti, è inutile convincersi di riuscire a resistere ai propri sentimenti.
 Al marchio di fabbrica dell'autrice, questa volta mancava una piccola scintilla. Insomma, ho trovato un tantino pesante la prima parte dove si dilunga abbastanza prima di riuscire a raggiungere un ritmo costante e coinvolgente.
 Sarò schietta nel dire che mi sarei aspettata molto di più ma ciò non toglie che di base la storia è abbastanza carina e si riprende piuttosto bene, dopo un'inizio, come ho fatto presente, non dei migliori. Il punto decisamente a favore, è questa sorta di morale della favola che arriva al lettore. Una consuetudine che si ripete nei vari libri che ho letto di questa scrittrice.


e mezzo


Grazie alla Mondadori per la copia omaggio!

1 commento:

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