sabato 15 agosto 2020

Recensione - Gigolò di Alma Rose


Titolo: Gigolò 
Autore: Alma Rose
Editore: ode edizioni
Genere: commedia romantica
Prezzo ebook: offerta #summerode solo il 23 giugno 0.99€ poi 2.99
Prezzo cartaceo: € 12.99
Data pubblicazione: 23 giugno
Pagine: 240
Serie: no
Autoconclusivo: sì
Sinossi: Lorenzo e Adrian sono acqua e olio, luce e ombra. Lorenzo è il capo, sogno proibito. Adrian vende il suo corpo, è la passione reale. Venusia imparerà presto che l'avventura di una notte può avere un seguito, anche se in modo del tutto inaspettato. 
Ironico, irriverente e sensuale, Gigolò è la storia d'amore fra un moderno e insospettabile Cenerentolo e una pragmatica e sagace donna in carriera.

Con la premessa che era scritta da un'autrice che sono andata ad apprezzare negli ultimi anni, non sono riuscita a resistere nel leggere questo libro. Mi ripeterò dicendo che non amo, di solito, i romance contemporanei, ma ho voluto ribadirlo per far capire che anche una lettrice fuori genere può riuscire ad apprezzare questa storia piena di humor e sensualità. E definirla sensualità è riduttivo, i protagonisti sono puro fuoco.

Venusia è una donna soddisfatta del suo lavoro ma infelice in ambito amoroso. Uscita da una cocente delusione, la giovane pone la sua attenzione verso il suo capo, il bellissimo Lorenzo. Peccato solo che quest'ultimo, tanto perfetto e gentile, sia sposato. Non le resta che sognare di lui, nella speranza che divorzi presto dalla moglie. Ma intanto l'astinenza sessuale si fa sentire ed ecco entrare in gioco Adrian, un gigolò professionista, che accetta come sua ultima cliente proprio Venusia. La notte tra loro sarà la migliore esperienza mai provata ma, quando pensavano di non rivedersi più, eccoli diventare collaboratori nella stessa azienda. Adrian ha chiuso definitivamente nel fare il gigolò e torna a fare un mestiere meno peccaminoso nelle vesti di Gregor Novikov. Da qui, ha inizio un triangolo amoroso tra lei, il capo e il collega. Chi sceglierà alla fine, Venusia? 

Contro ogni pronostico, devo ammettere che Venusia non mi sia piaciuta più di tanto. Ho apprezzato il suo carattere gioviale e intraprendente ma a parte ciò, non sono riuscita ad creare un legame con essa. Non mi sono trovata d'accordo su alcune sue scelte ma devo dire che, a volte, erano giustificabili dalla sua possessività e gelosia. Non è facile andare contro i pregiudizi e la consapevolezza che l'uomo che ami si sia fatto una bella quantità di donne. Questo glielo concedo, tuttavia penso che le incomprensioni siano nate proprio perché non gli ha dato nemmeno il tempo di parlare. Adrian/Gregor non ha fatto il gigolò per piacere personale ma per motivi più seri. Praticamente è stato costretto dalle circostanze e dietro la maschera di perfetto amante, c'è un uomo premuroso e sensibile. Lui, infatti, a differenza di Venusia, mi è entrato nel cuore, l'ho compreso e ho amato leggere tutti i suoi punti di vista. Lorenzo, invece, è un personaggio semplice, creato apposta, secondo me, per evidenziare ancora di più Gregor, mettendoli in paragone. Lorenzo è il tipico capo belloccio, gentile con i dipendenti, che fa girare la testa a qualsiasi donna, mentre Gregor è un uomo sensuale dal passato definito immorale, la vita con lui è stata meno magnanima. Un principe e un "potenziale" principe. 

Passione, sarcasmo, sogni e pregiudizi, sono gli ingredienti che rendono questa storia frizzante e irresistibile. Può contenere dei clichè ma, nonostante ciò, la trama non risulta mai banale o scontata. Alma Rose ha saputo raccontare una favola peccaminosa che fa capire come i pregiudizi possano avvelenare il cuore delle persone e insegna ad andare oltre le apparenze. 

Grazie mille alla ODE per la copia omaggio!


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