domenica 30 giugno 2024

Recensione - Il Mostro dagli Occhi Verdi di Cristina Argenio

 

Titolo: Un mostro dagli occhi verdi
Autore: Cristina Argenio
Editore: Anguana Edizioni
Data uscita: 28 marzo 2024
Pagine: 334 p.
Prezzo: 18 €

Vi ricordate Oscar Francois de Jarjayes  e André Grandier, e la loro tragica fine dopo che avevano appena iniziato la loro storia d’amore?

Ebbene, ecco a voi una riscrittura degli ultimi capitoli della storia, che permetterà a tutti gli appassionati di questo famosissimo anime di “rifarsi la bocca” dopo l’amaro lasciato dal finale originale, e che persiste anche a distanza di decenni.

Una scrittura agile e intrigante, interessante, piccante e decisamente adulta e per adulti.

Il finale alternativo per Oscar e André che tutti gli appassionati avrebbero voluto, e che ora possono finalmente leggere.

Alzi la mano chi non ha desiderato un lieto fine a questa storia? Direi nessuno. Tutti siamo rimasti con quel sapore amaro del dramma, a maledire il destino per aver concesso poco tempo ai due per vivere il loro amore. Sono passati anni ma la fine del capolavoro di Riyoko Ikeda ci brucia ancora ma sono storie come queste dell'Argenio che ci fanno da balsamo per la ferita inferta.

Questo libro ha inizio a quasi alla fine della storia originale, esattamente alla fine dell'episodio 28 dove Andrè, dopo aver cercato di averla per disperazione, dirà la celebre frase "Una rosa è una rosa, anche se essa sia bianca o rossa. Una rosa non sarà mai un lillà". 
Bè, da qui in poi, siamo nelle mani dell'Argenio e grazie a lei vediamo la storia di Lady Oscar in chiave più piccante (forse troppo) e sentimentale. Non storpia la storia mancando di rispetto all'autrice ma la modella rendendole omaggio e dando soddisfazione a noi lettori di altri tempi. 
Abbiamo una Oscar che lotterà con un nemico molto particolare: la gelosia. Si renderà finalmente conto di amare il suo devoto amico una volta che lui si è concesso altre "avventure" ma si ritroveranno e potranno vivere il loro amore nonostante la guerra che spezzerà i loro animi. 
Andrè, dopo il rifiuto di Oscar di quella notte dove le rinfaccia la verità sul suo essere, lui scappa tra le braccia di un'altra donna. Lui è un uomo e di conseguenza ha degli impulsi che soddisfa in un bordello. Ha aspettato la sua dea per anni ma lei non vuole saperne di lui quindi si accontenta di godere del sesso senza amore con prostitute. La vita è breve per avere almeno piacere dal corpo. Ma il suo amore rimane rivolto a lei, non riesce a dimenticarla. Mentre il corpo cerca l'estasi in altre donne, il suo cuore rimane di proprietà della sua Oscar. Quindi una volta che la nostra protagonista va a patti con i suoi sentimenti, lui non esita a rinunciare al bordello e ai suoi sfizi per rimanerle del tutto fedele. Tuttavia, la rivoluzione è alle porte e la Francia non è più posto sicuro. Dovranno prendere una decisione dolorosa per poter finalmente essere felici e liberi di amarsi.

I personaggi sono come li conosciamo noi "millennials". Oscar rimane una cocciuta donna che non vuole deludere il padre ma la sua femminilità freme per uscire allo scoperto una volta che il cuore comincia a battere per Andrè. Lui rimane un devoto servitore che non impone il suo amore ma che gli basta starle accanto fino al suo ultimo respiro. Poi abbiamo Alain, amico e confidente, che ci mette lo zampino mettendo ancora più pepe nella loro storia. 

Dunque, lo stile della Argenio è buono, molto scorrevole, ma è rimasto "danneggiato" dalla mancanza di editing e correzione dell'opera. Per accorgermi perfino io di vari refusi ci vuole e purtroppo non mi ha fatto godere della lettura come volevo. Altra cosa che mi ha fatto calare punti è stato che secondo me è stato dato troppo spazio all'erotismo piuttosto che al sentimento. Non che abbia nulla contro l'abbondanza di spicy, anzi, ma qui prevale troppo sull'amore romantico e profondo a cui mi aveva abituata la serie originale. Ma a parte ciò, sono veramente grata all'Argenio per aver scritto questo "What if" e aver dato a questa ragazza ormai cresciuta un rimedio al trauma subito allora.


 e poco più



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