domenica 20 luglio 2025

Alla scoperta del Romance Book Party

 ROMANCE BOOK PARTY

Napoli, si sa, è stupenda con la sua cucina e la sua simpatica popolazione, quindi l'ho trovata un'ottima scelta di scenario per questa iniziativa letteraria. Molto spesso noi del centro, Sud e isola ci risulta difficile e, a volte, costoso andare a Nord per il Salone e altre fiere. Ma ecco che arriva il più vicino Romance Book Party. Questo evento è nato dall'idea di Sara Menichetti (Sangueblu) e Valentina Trombetta, due amiche unite dall'amore per questo genere letterario e per la loro terra. 
Vivendo in provincia di Roma mi è stato più facile raggiungere Napoli, pur non amando alla follia il genere romance, e incontrare la mia autrice preferita di regency, Julia Quinn. Premetto che era soprattutto per lei che ho deciso di partecipare ma il bello è stato che ho potuto anche conoscere di persona autrici e collaboratrici che stimo molto e scoprire nuove case editrici con cataloghi molto interessanti, come la Other Souls e la Panda Edizioni. 


Sono giunta il giorno prima a Napoli per godere della sua bellezza ancora una volta e ho colto l'occasione per visitare finalmente Napoli Sotterranea e l'antico mercato romano. Tutto questo insieme alle carissime Susy Tomasiello (admin del blog I miei magici mondi) e Silvia Bucchi (admin del blog Silvia tra le righe). Una già molti la conoscono come autrice di vari romance mentre l'altra è un'aspirante scrittrice con un grande potenziale (aspetto il tuo primo libro con una dedica speciale :P) ma io le ho conosciute già da tempo proprio grazie alla passione comune per la lettura e la scrittura. Quest'ultima è spesso manifestata dalle nostre antologie di beneficienza che potete trovare facilmente su Amazon. 


Insomma ho preso due piccioni con una fava, volevo abbracciare due delle mie collaboratrici più affezionate - anzi, anche tre comprendendo Emma Black - e tornare a girare per le bancarelle in fiera. Non andavo a un evento da poco prima che scoppiasse il covid quindi fate voi.
Dopo questa piccola parentesi, passo a dare la mia opinione in maniera più approfondita riguardo a questo evento. Avevo promesso questo post ad alcune conoscenze e alla fine ce l'ho fatta. 


Dunque, prima di tutto, parliamo del prezzo dei biglietti. Io presi il Silver che costava 50 euro ma il Gold e il Platinum costavano rispettivamente 100 e 250 euro. Ovviamente avevano vantaggi diversi. Il mio era quello "base" senza entrata prioritaria (dalle 10:30), con la bag e qualche gadget, accesso illimitato ai firmacopie che non necessitavano di prenotazione e l'obbligo di prenotare panel e workshop. Nel Gold invece c'era, in aggiunta alle cose del Silver, l'entrata prioritaria alle 9 e l'accesso ai firmacopie dalle 9 alle 11 senza bisogno di prenotare. Nel Platinum, il lusso con l'aggiunta della cena di gala con trasferimento dall'hotel e la bag con più gadget. Per voi i prezzi sono giusti? Ecco che esce il mio lato schietto rispondendo NO. O meglio, per il Silver ci posso anche stare vista la presenza di autrici internazionali e la bag in regalo (di solito si paga a parte come il cordino) ma per il resto è un grosso no. Ma è un parere personale, non da persona tirchia ma pragmatica. 50 euro in più per solo entrare un oretta prima e non prenotare i firmacopie "importanti" mi sembra eccessivo ma vabbè. Chi se l'è potuto permettere, buon per loro. E per 200 euro in più, non ne parliamo. Ripeto, pensiero mio. Non sto a offendere nessuno, sto solo analizzando questo primo approccio di fiera letteraria al Sud. 
Passiamo alla location. La Stazione Marittima è molto carina e, di primo acchito, non mi è sembrata una scelta sbagliata MA per la giusta capienza di persone. Ovviamente non abbiamo occupato tutto l'edificio ma solo una piccola parte in due piani quindi stavamo piuttosto stretti.



Erano partiti bene. Appena entrati, c'era una fila enorme per entrare e fin qui tutto ok. Poi si dividono i compiti quelli dello staff, dallo scansionare i biglietti alla distribuzione delle bag con i gadget. E ancora ok. Poi il caos e ha inizio una serie di sfortunati eventi. La fila stava scorrendo fino a che non eravamo a pochi passi dall'ingresso ma ecco che ci "staccano" dalla fila e ci guidano da un'altra parte. Arriviamo praticamente all'uscita della fiera dove lo staff ci dice che non potevamo entrare da lì. Fu inutile dire che ci avevano indirizzato qui obbligatoriamente, e quindi ci è toccato rifare il giro per tornare all'ingresso. Col cavolo che avrei rifatto la fila e siamo finalmente entrati ma avevamo perso molto tempo per questo "disguido" e si era fatta l'ora del firmacopie che avevamo prenotato con la Quinn che era in un altro piano. In tutto ciò, abbiamo chiesto informazioni a vari membri dello staff e dicevano ognuno una cosa diversa o non sapevano di che parlavamo. Ottimo. Ma la cosa non finisce qui. Facciamo la fila anche per il firmacopie di cui avevamo una fascia orario in particolare ma anche qui l'organizzazione ha fatto buchi da tutte le parti. Non mi ha dato fastidio l'aspettare, sia chiaro, quello è normale. Ma la fila procedeva troppo a rilento, facevano passare avanti persone con prenotate fasce orarie più tarde e per quando era il nostro turno era anche scaduta la nostra fascia oraria e avevamo fatto tardi per il workshop prenotato dopo. 


Avevamo prenotato i panel e i workshop in orari separati dai firmacopie per raggiungere con calma le varie sale ma la pessima gestione delle file e l'enorme quantità di gente che riempiva i corridoi che ci rendeva il passaggio difficile (con tanto di spintoni e gomitate manco fossimo in un negozio con i saldi o a un concerto) ci hanno fatto perdere tempo inutilmente quando bastava un po' più di accortezza nei dettagli. So che non è facile organizzare un evento e sicuro le ideatrici hanno studiato per molto tempo come formare questa idea ma spero che applicheranno delle migliorie nella prossima edizione. La location è piccola e di conseguenza andava strutturata per un totale di persone. Forse eravamo troppi ma se il personale fosse stato più preparato e avesse gestito meglio le file sarebbe andato tutto liscio. E parlo da persona che ha organizzato eventi anche se di piccola portata e non sono del tutto ignorante in materia.



Riguardo all'episodio dell'averci guidato nell'ingresso sbagliato, c'erano altre persone con me, arrabbiate in egual misura. Questo per dire che non sto calunniando nessuno, sto solo dicendo le cose come sono andate. 
Altra nota a sfavore è l'allestimento della sala Bridgerton, una vera delusione. Da Instagram vedevo una sala imbandita, ben decorata ma arrivate lì troviamo solo un paio di tavolini con un misero servizio da tè e qualche fiore, il resto tutta una sala spoglia con i tavoli per il firmacopie e lo spazio per la fotografa. Questo per farvi capire come le immagini sui social possono trarre in inganno. 
Ma ora passiamo ai tratti positivi. Grazie a questo evento ho scoperto piccole e nuove case editrici molto interessanti e di cui ho acquistato qualche titolo. Poi ho potuto conoscere finalmente di persona autrici e collaboratrici per cui nutro molta stima tra cui Julia Quinn ed Emma Black. 


Poi abbiamo i panel e i workshop che sono stati molto istruttivi. Io ho seguito quello sulla scrittura di Rotte Narrative e sono andata all'intervista della Quinn. Ma c'era anche quello sulla creazione degli edge seguito dalla famosa Nola e panel su argomenti innovativi. 
Piccola nota finale: visto proprio l'ambiente angusto, è stato veloce girare tra gli stand delle autrici e delle case editrici. Aggiungendo il tempo dei panel e workshop scelti sono stata all'interno della fiera per cinque ore e mi sono bastati eccome. 


Riepilogando:

PRO
Scoperta di nuove letture
Incontro con persone stimate
Panel e workshop stimolanti
Violinista che ci ha fatto da colonna sonora
Bag con i gadget inclusa nel prezzo biglietto
Location raggiungibile facilmente con i mezzi

CONTRO
Location troppo piccola per la capienza desiderata
Mancanza di un punto ristoro decente (c'era solo un piccolo bar poco fornito)
Incontrollate e infinite file per ogni cosa anche se su prenotazione.
Staff poco informato e mal gestito.
Prezzi discutibili (e non sono la sola a pensarla così ma ognuno è libero di fare quello che vuole con i suoi soldi, ci mancherebbe)

Comunque ammetto di essere stata contenta di questo progetto. Sara e Valentina hanno comunque provato a creare qualcosa di bello in un territorio molto sottovalutato e di questo c'è da ringraziarle di cuore. 
Non tornerò nella prossima edizione ma ho voluto comunque dire la mia riguardo alla prima, sperando che in futuro vada meglio. 
Chi ci è stato, conferma quanto ho detto o ha altro da dire? Sono aperta al dibattito, in caso. Niente polemiche, solo scambio di informazioni e opinioni. 
Detto ciò, a presto e al prossimo aggiornamento.




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