Capitolo 6
Pov Roxen
Nicco mi prese per mano e ci dirigemmo verso il corridoio, fino ad arrivare davanti ad una porta che aprì.
-Benvenuta nella mia camera- disse facendomi entrare. E’ questa sarebbe una stanza? E’ grande quanto un salone! Ben arredata e persino con un mini bar. Gesù! Viene viziato quanto un principe.
-Wow! è davvero carina- dissi minimizzando con quel “carina” l’espressione che avrei voluto dire. Meravigliosa, casomai.
-Si hai ragione, questa è la stessa camera che ho avuto l'anno scorso. Per la verità ho pregato il preside per averla anche quest'anno, infondo mi sono trovata bene- disse facendomi sedere sul letto. E ci credo che ci si è trovato bene, chi non ci starebbe?
-Perchè ci tenevi così tanto a tenerla? che ha di speciale?- A parte tutto questo lusso intendo.
-Bè è confortevole, e poi come ho detto mi sono trovato bene. infondo se lo noti, è l'ultima stanza di questo piano, è più facile essere lasciati in pace qui- spiegò sedendosi vicino a me. Ah è anche per la tranquillità. Non male.
-Ti posso offrire qualcosa?- chiese indicando il mini bar lì vicino.
-No grazie-
-Sei sicura? posso darti qualcosa di caldo se hai freddo?- Adesso sento tutto tranne che freddo.
-Comunque mia sorella ci aveva interrotti sul più bello, giusto?- continuò avvicinandosi al mio viso. Questo giovane uomo è una vera tentazione per me. Mi basta guardarlo per avere la tentazione di baciarlo, toccarlo… Santo cielo! Per colpa sua sono diventata una pervertita.
-Giusto- dissi sorridendogli maliziosa. Al diavolo la mia mente puritana. Lo desidero.
Così Nicco mi cinse per le braccia e mi diede un casto bacio sulle labbra. Ma io volevo di più, così gli restituì il bacio approfondendolo. Lui è così caldo.
Lo sentii sorridere sulle mie labbra e mi avvicinò di più a se rendendo quel bacio più possessivo e passionale. Ora perché all’improvviso, sento un campanellino di allarme nella mia testolina?
-N-Nicco... forse stiamo un pò esagerando?- domando continuandoci a baciare.
-Però non ti dispiace, è questo che conta- Quanto ha ragione!
-Ma se entra qualcuno, penserà male-
Mi sorrise e spiegò.
-Non entrerà nessuno. Non divido la camera con nessuno quindi, l'unica persona che potrebbe entrare e Trein, ma non lo sento nelle vicinanze. Significa che sicuramente sarà già a letto-
-Se lo dici tu- dico poco convinta. Chissà perché, il suo amico, visto una sola volta, mi dava l’aria di non essere uno che va a dormire come le galline.
Nicco si allontanò un pò –Cos’è non mi credi? Guarda che potrei far passare dei guai alle persone che non mi credono- disse giocoso
-Del tipo?- dissi scherzosa.
-Del tipo questo- disse cominciando a farmi il solletico. Oh no! Io soffro da morire il solletico.
Fu una tortura per me. Non facevo che ridere e lui non avrebbe smesso finchè non lo avessi accontentato. D’accordo.
-sì si... ti credo...ahah-
Nicco a quelle parole smise di farmi il solletico -va bene- disse con un sorrisetto, mentre con una mano teneva tretta la mia vita. Perché mi sento come se avessi delle farfalle nello stomaco? Quanto vorrei che le sue mani mi tocchino dovunque… ed ecco la mia mente perversa in stato attivo.
-oh finalmente...ahah certo che sei molto vendicativo-
-Solo con le persone che se lo meritano- continuò con tono divertito.
-ed io me lo merito? sei proprio cattivo- dissi divertita.
-certo che te lo meriti!- continuò rimettendo le mani sui miei fianchi, pronto ad un'altra dose di solletico.
-Non ti azzardare! Guarda che poi te la faccio pagare-
-E come di grazia?-
-Non provocarmi. Ho tanti modi di vendetta io- C’è solo una cosa a cui i maschi tengono tanto.
-Ah davvero? Perchè non me ne dici uno?- continuò malizioso.
-Ad esempio giocarsi le parti basse con un calcio, che ne dici?- Caspita! L’ho detto sul serio?
Nicco sorrise divertito -se non ti dispiace quelli li vorrei tenere sani fino a quando sarò vecchio- disse.
-Lo spero per te. Questo è quello che faccio a chi osa tanto- dissi facendogli la linguaccia.
-Sei spietata lo sai? per noi ragazzi sono molto importanti- Ah io sarei la spietata? Lui mi ha attaccato con il solletico e io ho minacciato di fargli male sotto. Non siamo nemmeno pari. In effetti, lui si potrebbe fare più male rispetto a un semplice solletico.
-Già. voi maschi pensate solo a quello-
-Non sempre, ma quando abbiamo una bella ragazza davanti non ne possiamo fare a meno- disse sorridendo un pò malizioso.
-ed io per te... sarei una bella ragazza?- chiesi maliziosa. Voglio saperlo davvero.
-La più bella- rispose accarezzandomi la guancia. Che bella sensazione di calore… e poi continua a fissarmi con quei profondi occhi blu provocandomi tanti piccoli brividi per la schiena.
-Sei sicuro di non averlo detto ad altre questo?-
-Certo che no! te lo detto sono un pò allergico alle ragazze- Se non fosse che sembra interessato a me, avrei pensato fosse gay. Sarebbe stato un vero spreco.
-Se sei un pò allergico, allora dovresti stare lontano anche da me o sbaglio?-
-Tu sei l'eccezione che conferma la regola ovviamente, non c’è bisogno che stia lontano da te-
-Se no per il tuo bene ero disposta ad andarmene adesso- dissi provocatoria.
-Se te ne vuoi andare fa pure- ribattè facendo il finto offeso
-Non ti dispiacerebbe neppure un pò?-
-Tu cosa dici?- chiese trattenendo un sorriso per come si era messa la serata
-Dovresti dirmelo tu questo. in ogni caso dopo devo andare un attimo da Jack e Drake-
-Come mai?- chiese.
-L'ho sempre fatto fin da quando eravamo bambini. mi piace stare con loro- dissi sorridendo. I miei cari fratelloni.
-Immagino che tu sia legata tantissimo a quei due-
-Già. sono i fratelli che non ho mai avuto-
-Allora se devi andate va, non voglio trattenerti- disse tranquillo baciandomi la guancia.
-Ti ringrazio- gli dissi dandogli un bacio veloce sulle labbra e andando verso la porta.
Prima di uscire però gli dissi un ultima cosa.
-A proposito! Preparati che la prossima volta non mi farò fare il solletico con facilità- dissi facendogli la linguaccia e poi, sorridendo, me ne andai dai gemelli.
Pov Nicco
Sorrisi di quella battutina scherzosa, di certo però mi era piaciuto da impazzire farle il solletico e vederla ridere così a crepapelle.
A quanto pare sentire le risate della persona che ti piace è piacevole, anzi sublime, anche per te -meglio che vada da Trein per vedere che fine ha fatto- mi dissi uscendo dalla stanza.
Lo cercai ovunque senza riuscire a trovarlo, e alla fine mi diressi di nuovo verso l’ala del dormitorio, pensando che magari lo avrei trovato nella sua camera, ma passando per il corridoio sentì la voce della mia Roxen e mi avvicinai ad una porta socchiusa.
Mi avvicinai ancora fino a vedere qualcosa che davvero mi mando il sangue al cervello.
Roxen era distesa per terra con sopra quel broccolo arrogante e pervertito del suo amico mezzo-vampiro -ciao- salutai entrando nella camera.
Il mio tono avrebbe dovuto essere gioviale me non lo era affatto.
-emm ciao- rispose Roxen che sembrò molto in imbarazzo dal mio arrivò e con uno scatto veloce si tolse di dosso il suo amico
-Ahia! mi hai fatto male!- si lamentò il ragazzo a quel punto sbattendo la testa sul pavimento.
Ben gli stava!
Roxen intanto si era scusata e il vampiro si era rivolto a me -ah! ciao... Nicco, giusto?-
-si giusto- gli risposi sorridendogli, o almeno con una specie di sorriso che diceva “ti vorrei sul serio ammazzare”
-io Drake- mi rispose lui, allungandomi la mano ma nel contempo fulminandomi con gli occhi
-lo so- gli risposi con il suo stesso tono freddo e distaccato.
E come non avrei potuto conoscerlo infondo? Lui era il fidanzato della ragazza di cui ero innamorato. Come potrei dirlo, il mio peggior nemico in quel frangente.
-come mai qua?- si intromise a quel punto Roxen, con aria ancora imbarazzata.
Io la guardai e cercai di scordarmi il broccolo che avevamo vicino -cercavo Trein, ho come l'impressione che presto o tardi accadrà qualcosa, e conoscendo il suo passato...- gli spiegai, con fare pensieroso.
Ero davvero preoccupato per lui in quel momento. Mi fidavo del mio sesto senso e l’aria attorno a me era parecchio carica di elettricità in quel momento per essere indifferenti.
-il suo passato?- domandò confusa Roxen
-io invece è da un pò che sento un aria strana- disse Drake
Cavolo! -ah si be...- adesso ero io quello in difficoltà. Avevo parlato troppo! Dovevo tenere la bocca chiusa, almeno su questo delicato argomento.
Poi mi rivolsi al ragazzo e gli diedi ragione, ma solo su questo! -hai ragione, ci sono pensieri molto sanguinosi da qualche ora in giro in questa scuola-
-Sono altri cattivi?- ci chiese Roxen in quel momento, che sembrava aver abbandonato il discorso Trein per il momento, e io ne ero parecchio sollevato.
Non che non volessi dirgli tutto. Il fatto era che non era un mio segreto, ma quello di un amico e non mi andava proprio di tradire un amico.
-Può darsi. ma in ogni caso... ci sono io a proteggerti- disse il vampiro in quel momento e il mio sangue cominciò a scaldarsi a quella frase.
Ma chi si credeva di essere quello lì eh? Io forse ero cento volte meglio di lui per saper proteggere Roxen. Lei era molto più al sicuro nelle mie mani che in quelle di un pervertito!
In quel momento nella stanza entrò una ragazza che cercava certe Laila e Cristal.
Drake si mise a discutere con lei, anche se a metà della discussione lui cominciò a flirtare con lei
-non sappiamo dove siano, almeno io non lo so- mi intromisi io fra i due per ripicca.
Volevo fargli capire che l’unico a poter sapere dove erano era lui, perché era solo un donnaiolo e non si meritava una ragazza stupenda come Roxy.
La nuova arrivata e Drake parvero non sentire molto di quello che avevo detto, perché cominciarono a flirtare insieme e a giocare a chi provoca prima.
Il tutto continuò per un po’, fino a che la ragazza non si presentò come Giselle e dopo di lei si presentarono Roxen, molto gentilmente, e il broccolo.
-potrei farvi una piccola domanda?- esordì poi la nuova ragazza -ma sei fidanzata con Drake? no siccome ho sentito due oche che diciamo beh insultavano te e una certa Maya bho comunque a quelle due ne ho dette quattro certe oche sono da rinchiudere-
Quella domanda mi infastidì parecchio, e non perché continuava a blaterare di persone e cose che non avevano nessun importanza e soprattutto che non conoscevo, ma perché aveva parlato della cosa che mi innervosiva al momento
-sì. siamo fidanzati. ti ringrazio per aver difeso LA MIA FIDANZATA e Maya- rispose lo sgorbio, calcando di proposito la parola fidanzata
Quelle parole però mi fecero davvero imbestialire e stringendo le mani a pugno esclamai senza pensarci molto -cominci a seccarmi lo sai?-
-e come mai? dopotutto ho detto solo la verità- rispose lui, con un sorrisetto soddisfatto.
Lo sapevo maledizione! Non c’era bisogno che me lo dicesse lui, ma la cosa mi dava comunque fastidio e per giunta lui sapeva benissimo cosa provassimo l’uno per l’altra io e Roxen
-per favore. smettila Drake- cercò di mediare quest’ultima
-sarà anche la verità ma questo non significa che tu non abbia rivali che potrebbero portartela via- gli risposi comunque io
-e tu saresti uno di questi rivali?-
-ci sarebbero problemi al riguardo?-
-molti. e non solo da parte mia. Roxen non te ne ha parlato?-
-forse, ma una cosa nella vita che ho imparato e che a volte devi lasciarti un pò andare alle emozioni, se no diverrai un robot-
-hai ragione. ma senti anche questo. se ti lasci troppo andare, ci puoi rimettere-
-si hai perfettamente ragione. ma credi di meritare davvero una ragazza quando stai a corteggiarne cento?-
-questo nn ti dovrebbe interessare ma sia io che lei siamo d'accordo e non abbiamo nulla in contrario-
-bene allora non dovresti avere problema a farle passare il tempo con un ragazzo che potrebbe essere anche un suo amico, infondo non avresti nulla di cui preoccuparti perchè sai che è fedele-
-esattamente ma non cercare di imbrogliarmi. non vorrai farmi credere che tu vorresti solo essere un amico per lei-
-no vorrei essere altro, ma tutto questo lo deciderà lei, non le serve certo che tu la tenga tanto stretta come se stessi proteggendo il tuo territorio- sbottai alla fine
-per me Roxen non è un giocattolo per cui litigare. Ci tengo a lei- esclamò lui di rimando
-anche io tengo a lei- e lo dicevo sul serio. O forse No. Forse la parola tenere era molto semplicistica per quello che sentivo.
-tu devi stargli alla larga- mi minacciò allora.
A quella discussione si intromise di nuovo Giselle che disse che eravamo molto noiosi.
Io invece mi chiesi cosa centrasse lei nella discussione.
Alla fine però Roxen si era stancata anche lei e alzò la voce dicendoci di smetterla.
Da lì incominciò un’altra discussione tra Drake e la nuova arrivata, che si concluse con la frase di Drake che disse “andiamocene Roxen”
Io in quel momento lo avrei preso a calci in culo, se non fosse che sapevo che Roxen ci teneva davvero a lui
-no aspetta Drake- lo fermò Roxy. Sembrava voler dire qualcos’altro, ma non lo fece
-Che cosa c'è? Non abbiamo altro da dire con lui- disse il ragazzo indicandomi
Io a quel punto non ce la facevo più, ero stanco di ascoltare ancora quello stupido -sapete cosa vi dico? andate pure- così dissi, per poi rivolgermi alla ragazza che amavo -quando vorrai vedermi sai dove trovarmi-
Speravo che Roxen decidesse di venire via con me, ero davvero speranzoso in questo.
-Nicco io...- disse titubante infatti quest’ultima
-Andiamo, Roxen. Ricordati di quello che ti ho detto prima. Il nostro destino è già scritto- si intromise Drake
-Sì- lei gli diede ragione è il mio cuore si spezzò un pò
-Allora ciao Nicco- finì Drake portando fuori la sua fidanzata.
-Ciao- salutò semplicemente lei.
Io sconfitto rimasi un po’ atterrito, ma poi sospirando ripresi la mia ricerca di Trein.
Non scherzavo a proposito di essere a sua disposizione se ne avesse avuto bisogno. Speravo però che quel momento arrivasse presto, anche sono per rivederla e parlarle a quattr’occhi, senza nessuna interruzione.
Continua…
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domenica 24 luglio 2011
domenica 19 giugno 2011
I always think you cap. 5
Capitolo 5
Pov Roxen
Non chiedetemi come ma ora mi ritrovo nella mia stanza con il fratello della mia coinquilina. Non starebbe bene ma non mi importa. Adesso finalmente abbiamo un po’ di tranquillità dopo il nostro discorso interrotto alla festa.
*Inizio flashback*
Ritornammo al ballo e questa volta fui io a chiedergli di ballare. Forse perché mi sento un colpevole. Non solo sono scappata via appena finito il bacio ma gli ho anche mentito sulla mia relazione con Drake. Per che diamine gli ho detto che non c’è niente tra me e il mio fidanzato? Non lo so proprio, mi è venuto da dirglielo così d’impulso.
-Vuoi ballare di nuovo con me?- chiesi scacciando per un momento i miei pensieri.
Nicco mi sorrise -Certo principessa- rispose scherzoso, inchinandosi di fronte a me. Com’è cavalleresco.
-Scemo- gli dissi ridendo. Mi piace. Lui è così… perfetto.
Nicco mi sorrise di nuovo e mi cinse i fianchi per poter ballare. Un giorno all’altro, credo che sverrò di fronte al suo sorriso. Oh cielo! Mi sto comportando sempre di più come un innamorata e questo non è affatto positivo.
-Ti devo spiegare delle cose- dissi facendomi seria mentre ballavamo.
-Cosa devi spiegarmi?- chiese facendosi anche lui serio. Che atmosfera tesa.
-Devo spiegarti perchè ho reagito male prima quando mi hai baciato- gli dissi. “Reagito male” è esagerato ma in ogni caso, mi sono comportata da vera maleducata con lui, che per altro mi ha fatta sentire in paradiso con il suo bacio.
Nicco mi guardò -Non sei obbligata- mi avvisò.
-Lo so tuttavia mi sembra il minimo per scusarmi per come ti ho trattato-
-Va bene, allora racconta-
-Prima di venire qui, abitavo in un paesino vicino a Boston. Prima che io nascessi, la mia famiglia era da anni amica degli Shadow...- cominciai a raccontare.
-Se non sbaglio è il cognome di quel mezzo vampiro giusto?- Quanto odio quelle parole e il dolore che provocano ai miei amici. “Mezzo vampiro”. Quante persone ignoranti e ipocrite le hanno pronunciate con disgusto.
-Non chiamarlo così, ti prego. Sia Drake che Jack hanno sofferto molto per la loro razza impura-
Nicco stava per ribattere, ma all'improvviso si bloccò
-Cosa diavolo era quello?- si chiese ad alta voce sentendo un richiamo.
*Fine flashback*
Il resto non so che dire. E’ successo tutto così in fretta che ho difficoltà a credere se fosse stato un sogno o la realtà. Posso solo dire che abbiamo salvato un amica da un ragazzo, Lucas, che era stato posseduto da un essere malvagio. Quando stavamo parlando io e Nicco al ballo, sentimmo un richiamo di aiuto e finimmo molti degli studenti in montagna, nel rifugio di Lucas. Per fortuna, tutto è finito bene. La nostra amica Cristal è salva e Lucas è tornato in sé. Non ci sono stati feriti o altro.
Non ho partecipato a molte feste ma non ho mai pensato che ci sarebbe stata un avventura del genere come finale della serata.
Ora mi trovavo da sola con Nicco e potevo riprendere il discorso di prima.
-Allora di cosa volevi parlarmi?- chiese lui sedendosi sopra il letto di sua sorella.
-Ero arrivata a dirti di comprendere Drake e Jack, vero?-
-Bè si, eravamo arrivati al quel punto-
-Ecco io... ho passato tutta la mia vita al loro fianco. Sono come una sorella per loro ed è per questo che non tradirò mai la loro fiducia in me- sto tergiversando, lo so bene, però… è così difficile.
-Non riesco a capire cosa centri questo con me-
-Qualche anno fa i nostri genitori decisero che Drake ed io ci fidanzassimo- Bene! L’ho detto. Gli ho appena rivelato che prima gli ho mentito quando dicevo che io e Drake non avevamo una relazione.
Nicco rimase impietrito da questa rivelazione -Significa che tu sei la sua fidanzata?- chiese.
-Sì. Io gli voglio bene come un fratello e lui anche per questo mi rispetta e non mi tocca come una fidanzata- ammisi imbarazzata.
-E’ quindi per questo che sei scappata quando ti ho baciata?-
-Sì. Mi sentivo una traditrice- Cosa penserà ora di me?
-Se è così, fammi chiedere. Tra me e te non ci sarà mai niente di più che amicizia?- chiese serio.
-E tu rinunceresti a me così facilmente?- disse anch’io con la stessa serietà. Non posso più negare l’inevitabile. Io lo voglio per me, lo amo. L’attrazione irresistibile che ho verso Niccolò Kon è più forte della ragione. Sarà lo stesso anche per lui. Perché gli ho fatto questa domanda, se no?
Nicco mi guardò per un'attimo -Se tu mi dessi un'occasione no, ma se mi dici che di me non ti interessa resterei a guardarti da lontano e non interferirei con la tua vita-
Lo fissai. Dentro di me, sentii una gioia immensa per queste parole ma anche un angoscia. Ciò che sto per dire, ci renderà la vita piena di ostacoli. Verso il punto di non ritorno.
-E' questo il problema... non ce la faccio a rinunciare a te. I-io ti amo dalla prima volta che ti ho visto- ammisi cominciando a piangere lacrime di liberazione e, allo stesso tempo, di condanna.
Pov Nicco
Non potevo credere alle sue parole. Aveva detto davvero di amarmi?
La raggiunsi e la strinsi forte a me -se è così, farò di tutto per restarti accanto- le disse asciugandole le lacrime
-non voglio rovinarti la vita! tu potresti avere tutte le ragazze del mondo e sprechi tempo con me. non è giusto questo-
Tante cose nella vita non erano giuste, ma se per lei avrei dovuto sprecare qualcosa non mi sarei pentito, ne sarebbe valsa davvero la pena.
-ma cosa dici? io le ragazze le evito come la peste, non riuscirei a vedermi cn una di loro- dissi ridendo, poi le pizzicai il naso -solo tu sei l’eccezione alla regola- continuai scherzando; anche se poi non era proprio uno scherzo.
Io davvero non potevo sopportare le ragazze, mi si appiccicavano alle costole e non mi mollavano mai. E quando finalmente riuscivo a trovare un attimo per rilassarmi ed essere me stesso loro rovinavano tutto.
Almeno questo discorso si praticava alle ragazze che avevo conosciuto fino a quel momento…
Anche Roxen rise delle mie parole -Ah già! Sammy me l'aveva detto il motivo o almeno quello che crede-
Ecco appunto! Possibile che la bocca di quel maschiaccio doveva svelare sempre tutto?
-ero sicuro che mia sorella non si sarebbe fatta gli affari suoi- dissi lamentoso
-diciamo che vi punzecchiate a vicenda e lei si è solo voluta vendicare dei tuoi dispetti dicendomi cose su di te-
-mmm...davvero! be, non importa prima o poi mi vendicherò anche io- le risposi -adesso però dimmi, cosa hai intenzione di fare? intendo con la storia del fidanzamento-
-Devo prima dirlo a Drake. Però dovrai aspettarti che reagisca male. Anche se non mi ama, è molto geloso di me come sorella-
Io risi quasi soddisfatto, non avevo certo problemi a vedermela con quello -non ho paura di lui-
Dissi infatti stringendola allegramente
-non hai paura di niente?- mi domandò lei a quel punto
Feci finta di pensarci qualche secondo poi le risposi con un No secco.
-ne sei sicuro?-
Quella domanda non era posta in modo curioso, anzi tutt’altro! Nella sua voce notai una punta di malizia e provocazione
-certo che si, perchè, cè qualcosa di cui dovrei averne?- controbattei pieno di me.
Allora non sapevo ancora la mia paura più grande sarebbe dipeso da lei, e dalla sua sicurezza
-ognuno ha le sue paure. io ho sempre pensato che uno che nn ha paura di niente nn è umano. io ad esempio... ho sempre paura di quello che può succedere un domani-
Si avvicinò al mio viso con fare malizioso
-e cosa potrebbe succedere- le sussurrai io con lo stesso tono
-il futuro non ci è dato sapere- rispose baciandomi.
Io ero d’accordo con lei ma in quel momento non mi interessava particolarmente il discorso. Quel bacio cominciò a farmi scordare qualunque cosa avessi intorno e obbedendo all’istinto approfondì il bacio avvolgendola nel mio abbraccio.
Anche lei si rilassò e rispose con altrettanta passione ma proprio in quel momento sentimmo un rumore all’entrata e ci staccammo
-o..oh per caso interrotto qualcosa?- si intromise la voce guastafeste di mia sorella.
Io la fulminai con lo sguardo. Secondo lei che cosa gli avremmo potuto rispondere? No sorellina sta tranquilla…stavamo solo scambiandoci la saliva, niente di così importante da darti il permesso di intrometterti! Sbuffai.
-ma che dici? non hai interrotto niente- le rispose al mio posto Roxen, fortunatamente per mia sorella, che era molto imbarazzata
Sammy sorrise maliziosa -davvero?-
Aveva anche voglia di fare dell’ironia la ragazza eh? La raggiunsi e le sfregai la testa con le nocche delle mani -cosé quel tono eh?!- la redarguì mentre lei si lamentava per il dolore.
Quella situazione fastidiosa, a mio dire, almeno fece ridere Roxy, con quella sua risata magnifica che mi gonfiava il cuore di amore
-però vedo che anche la nostra Sammy non stava sola- si interruppe parlando maliziosamente.
A quelle parole mi voltai e notai un ragazzo davanti alla porta
-Oh bhe...la stavo solo accompagnando in camera- rispose quest’ultimo
Mia sorella si imbarazzò al tono accusatorio dell’amica e ripetendo le parole del suo amico presentandoci -Ryan loro sono mio fratello Nicco e la mia amica Roxen- disse
-ciao Ryan. ci rincontriamo finalmente- lo salutò Roxen.
Di sicuro la conosceva già, io invece gli strinsi la mano salutandolo semplicemente con un ciao. Lui fece altrettante senza prolungandosi di parole.
Adesso che avevo fatto la conoscenza di questo ragazzo, e sapendo che Sammy aveva rovinato l’atmosfera romantica con il suo arrivo dissi di dover andare. Infondo certo non potevo continuare a baciarla davanti un estraneo e quella ficcanaso di mia sorella
-d-di già?- protestò la mia ragazza rossa in volto
Io sorrisi e mi avvicinai al suo orecchio sussurrandole maliziosamente -se vuoi andiamo da qualche altra parte, perchè non mi va di continuare la nostra conversazione in presenza di mia sorella-
Lei mi colpì sul braccio ancora più imbarazzata di prima. In quel momento l’amico di Sammy salutò per andarsene e io esortai Roxy a venire con me.
Lei non mi rispose ma con la scusa di voler andare a fare una passeggiata uscì dalla camera.
Notai perfettamente il suo segnale per dirmi di seguirla, così mi affrettai a salutare l’unica altra persona che era rimasta con me così da raggiungerla e continuare altrove la serata.
-a domani peste- dissi e uscì.
Non sapevo cosa mi aspettasse ancora, ma ero eccitatissimo all’idea di scoprirlo. Di sicuro avrei goduto del sapore dolcissimo delle sue labbra, e poi chissà, magari la cosa sarebbe finita li…o forse No.
Continua...
Pov Roxen
Non chiedetemi come ma ora mi ritrovo nella mia stanza con il fratello della mia coinquilina. Non starebbe bene ma non mi importa. Adesso finalmente abbiamo un po’ di tranquillità dopo il nostro discorso interrotto alla festa.
*Inizio flashback*
Ritornammo al ballo e questa volta fui io a chiedergli di ballare. Forse perché mi sento un colpevole. Non solo sono scappata via appena finito il bacio ma gli ho anche mentito sulla mia relazione con Drake. Per che diamine gli ho detto che non c’è niente tra me e il mio fidanzato? Non lo so proprio, mi è venuto da dirglielo così d’impulso.
-Vuoi ballare di nuovo con me?- chiesi scacciando per un momento i miei pensieri.
Nicco mi sorrise -Certo principessa- rispose scherzoso, inchinandosi di fronte a me. Com’è cavalleresco.
-Scemo- gli dissi ridendo. Mi piace. Lui è così… perfetto.
Nicco mi sorrise di nuovo e mi cinse i fianchi per poter ballare. Un giorno all’altro, credo che sverrò di fronte al suo sorriso. Oh cielo! Mi sto comportando sempre di più come un innamorata e questo non è affatto positivo.
-Ti devo spiegare delle cose- dissi facendomi seria mentre ballavamo.
-Cosa devi spiegarmi?- chiese facendosi anche lui serio. Che atmosfera tesa.
-Devo spiegarti perchè ho reagito male prima quando mi hai baciato- gli dissi. “Reagito male” è esagerato ma in ogni caso, mi sono comportata da vera maleducata con lui, che per altro mi ha fatta sentire in paradiso con il suo bacio.
Nicco mi guardò -Non sei obbligata- mi avvisò.
-Lo so tuttavia mi sembra il minimo per scusarmi per come ti ho trattato-
-Va bene, allora racconta-
-Prima di venire qui, abitavo in un paesino vicino a Boston. Prima che io nascessi, la mia famiglia era da anni amica degli Shadow...- cominciai a raccontare.
-Se non sbaglio è il cognome di quel mezzo vampiro giusto?- Quanto odio quelle parole e il dolore che provocano ai miei amici. “Mezzo vampiro”. Quante persone ignoranti e ipocrite le hanno pronunciate con disgusto.
-Non chiamarlo così, ti prego. Sia Drake che Jack hanno sofferto molto per la loro razza impura-
Nicco stava per ribattere, ma all'improvviso si bloccò
-Cosa diavolo era quello?- si chiese ad alta voce sentendo un richiamo.
*Fine flashback*
Il resto non so che dire. E’ successo tutto così in fretta che ho difficoltà a credere se fosse stato un sogno o la realtà. Posso solo dire che abbiamo salvato un amica da un ragazzo, Lucas, che era stato posseduto da un essere malvagio. Quando stavamo parlando io e Nicco al ballo, sentimmo un richiamo di aiuto e finimmo molti degli studenti in montagna, nel rifugio di Lucas. Per fortuna, tutto è finito bene. La nostra amica Cristal è salva e Lucas è tornato in sé. Non ci sono stati feriti o altro.
Non ho partecipato a molte feste ma non ho mai pensato che ci sarebbe stata un avventura del genere come finale della serata.
Ora mi trovavo da sola con Nicco e potevo riprendere il discorso di prima.
-Allora di cosa volevi parlarmi?- chiese lui sedendosi sopra il letto di sua sorella.
-Ero arrivata a dirti di comprendere Drake e Jack, vero?-
-Bè si, eravamo arrivati al quel punto-
-Ecco io... ho passato tutta la mia vita al loro fianco. Sono come una sorella per loro ed è per questo che non tradirò mai la loro fiducia in me- sto tergiversando, lo so bene, però… è così difficile.
-Non riesco a capire cosa centri questo con me-
-Qualche anno fa i nostri genitori decisero che Drake ed io ci fidanzassimo- Bene! L’ho detto. Gli ho appena rivelato che prima gli ho mentito quando dicevo che io e Drake non avevamo una relazione.
Nicco rimase impietrito da questa rivelazione -Significa che tu sei la sua fidanzata?- chiese.
-Sì. Io gli voglio bene come un fratello e lui anche per questo mi rispetta e non mi tocca come una fidanzata- ammisi imbarazzata.
-E’ quindi per questo che sei scappata quando ti ho baciata?-
-Sì. Mi sentivo una traditrice- Cosa penserà ora di me?
-Se è così, fammi chiedere. Tra me e te non ci sarà mai niente di più che amicizia?- chiese serio.
-E tu rinunceresti a me così facilmente?- disse anch’io con la stessa serietà. Non posso più negare l’inevitabile. Io lo voglio per me, lo amo. L’attrazione irresistibile che ho verso Niccolò Kon è più forte della ragione. Sarà lo stesso anche per lui. Perché gli ho fatto questa domanda, se no?
Nicco mi guardò per un'attimo -Se tu mi dessi un'occasione no, ma se mi dici che di me non ti interessa resterei a guardarti da lontano e non interferirei con la tua vita-
Lo fissai. Dentro di me, sentii una gioia immensa per queste parole ma anche un angoscia. Ciò che sto per dire, ci renderà la vita piena di ostacoli. Verso il punto di non ritorno.
-E' questo il problema... non ce la faccio a rinunciare a te. I-io ti amo dalla prima volta che ti ho visto- ammisi cominciando a piangere lacrime di liberazione e, allo stesso tempo, di condanna.
Pov Nicco
Non potevo credere alle sue parole. Aveva detto davvero di amarmi?
La raggiunsi e la strinsi forte a me -se è così, farò di tutto per restarti accanto- le disse asciugandole le lacrime
-non voglio rovinarti la vita! tu potresti avere tutte le ragazze del mondo e sprechi tempo con me. non è giusto questo-
Tante cose nella vita non erano giuste, ma se per lei avrei dovuto sprecare qualcosa non mi sarei pentito, ne sarebbe valsa davvero la pena.
-ma cosa dici? io le ragazze le evito come la peste, non riuscirei a vedermi cn una di loro- dissi ridendo, poi le pizzicai il naso -solo tu sei l’eccezione alla regola- continuai scherzando; anche se poi non era proprio uno scherzo.
Io davvero non potevo sopportare le ragazze, mi si appiccicavano alle costole e non mi mollavano mai. E quando finalmente riuscivo a trovare un attimo per rilassarmi ed essere me stesso loro rovinavano tutto.
Almeno questo discorso si praticava alle ragazze che avevo conosciuto fino a quel momento…
Anche Roxen rise delle mie parole -Ah già! Sammy me l'aveva detto il motivo o almeno quello che crede-
Ecco appunto! Possibile che la bocca di quel maschiaccio doveva svelare sempre tutto?
-ero sicuro che mia sorella non si sarebbe fatta gli affari suoi- dissi lamentoso
-diciamo che vi punzecchiate a vicenda e lei si è solo voluta vendicare dei tuoi dispetti dicendomi cose su di te-
-mmm...davvero! be, non importa prima o poi mi vendicherò anche io- le risposi -adesso però dimmi, cosa hai intenzione di fare? intendo con la storia del fidanzamento-
-Devo prima dirlo a Drake. Però dovrai aspettarti che reagisca male. Anche se non mi ama, è molto geloso di me come sorella-
Io risi quasi soddisfatto, non avevo certo problemi a vedermela con quello -non ho paura di lui-
Dissi infatti stringendola allegramente
-non hai paura di niente?- mi domandò lei a quel punto
Feci finta di pensarci qualche secondo poi le risposi con un No secco.
-ne sei sicuro?-
Quella domanda non era posta in modo curioso, anzi tutt’altro! Nella sua voce notai una punta di malizia e provocazione
-certo che si, perchè, cè qualcosa di cui dovrei averne?- controbattei pieno di me.
Allora non sapevo ancora la mia paura più grande sarebbe dipeso da lei, e dalla sua sicurezza
-ognuno ha le sue paure. io ho sempre pensato che uno che nn ha paura di niente nn è umano. io ad esempio... ho sempre paura di quello che può succedere un domani-
Si avvicinò al mio viso con fare malizioso
-e cosa potrebbe succedere- le sussurrai io con lo stesso tono
-il futuro non ci è dato sapere- rispose baciandomi.
Io ero d’accordo con lei ma in quel momento non mi interessava particolarmente il discorso. Quel bacio cominciò a farmi scordare qualunque cosa avessi intorno e obbedendo all’istinto approfondì il bacio avvolgendola nel mio abbraccio.
Anche lei si rilassò e rispose con altrettanta passione ma proprio in quel momento sentimmo un rumore all’entrata e ci staccammo
-o..oh per caso interrotto qualcosa?- si intromise la voce guastafeste di mia sorella.
Io la fulminai con lo sguardo. Secondo lei che cosa gli avremmo potuto rispondere? No sorellina sta tranquilla…stavamo solo scambiandoci la saliva, niente di così importante da darti il permesso di intrometterti! Sbuffai.
-ma che dici? non hai interrotto niente- le rispose al mio posto Roxen, fortunatamente per mia sorella, che era molto imbarazzata
Sammy sorrise maliziosa -davvero?-
Aveva anche voglia di fare dell’ironia la ragazza eh? La raggiunsi e le sfregai la testa con le nocche delle mani -cosé quel tono eh?!- la redarguì mentre lei si lamentava per il dolore.
Quella situazione fastidiosa, a mio dire, almeno fece ridere Roxy, con quella sua risata magnifica che mi gonfiava il cuore di amore
-però vedo che anche la nostra Sammy non stava sola- si interruppe parlando maliziosamente.
A quelle parole mi voltai e notai un ragazzo davanti alla porta
-Oh bhe...la stavo solo accompagnando in camera- rispose quest’ultimo
Mia sorella si imbarazzò al tono accusatorio dell’amica e ripetendo le parole del suo amico presentandoci -Ryan loro sono mio fratello Nicco e la mia amica Roxen- disse
-ciao Ryan. ci rincontriamo finalmente- lo salutò Roxen.
Di sicuro la conosceva già, io invece gli strinsi la mano salutandolo semplicemente con un ciao. Lui fece altrettante senza prolungandosi di parole.
Adesso che avevo fatto la conoscenza di questo ragazzo, e sapendo che Sammy aveva rovinato l’atmosfera romantica con il suo arrivo dissi di dover andare. Infondo certo non potevo continuare a baciarla davanti un estraneo e quella ficcanaso di mia sorella
-d-di già?- protestò la mia ragazza rossa in volto
Io sorrisi e mi avvicinai al suo orecchio sussurrandole maliziosamente -se vuoi andiamo da qualche altra parte, perchè non mi va di continuare la nostra conversazione in presenza di mia sorella-
Lei mi colpì sul braccio ancora più imbarazzata di prima. In quel momento l’amico di Sammy salutò per andarsene e io esortai Roxy a venire con me.
Lei non mi rispose ma con la scusa di voler andare a fare una passeggiata uscì dalla camera.
Notai perfettamente il suo segnale per dirmi di seguirla, così mi affrettai a salutare l’unica altra persona che era rimasta con me così da raggiungerla e continuare altrove la serata.
-a domani peste- dissi e uscì.
Non sapevo cosa mi aspettasse ancora, ma ero eccitatissimo all’idea di scoprirlo. Di sicuro avrei goduto del sapore dolcissimo delle sue labbra, e poi chissà, magari la cosa sarebbe finita li…o forse No.
Continua...
domenica 15 maggio 2011
I always think you cap. 4
Capitolo 4
Pov Roxen
Che meraviglia! Hanno decorato tutto il cortile di luci e fiori con ricchi buffet. Uno spettacolo bellissimo, avevano fatto davvero un buon lavoro gli organizzatori. Ero ancora a braccetto con il fratello di Sammy e lo guardavo di sottecchi. Perché il mio cuore batte così forte ogni volta che lo vedo? Con Drake non ho mai provato una sensazione così piacevole e piena di calore. NO, Roxen! Non devi pensare queste cose! E’ solo attrazione fisica, solo attrazione fisica. Non posso essermi innamorata di lui a prima vista! Non credo nemmeno nei colpi di fulmine. E poi… anche se fosse solo desiderio, non potrei fare niente. Sono fidanzata e non sono quel tipo di ragazza che va in cerca di avventure tradendo il fidanzato.
-Ti va ballare, Roxen?- poche parole per farmi arrossire di nuovo. Lo guardai in viso e mi feci forza per apparire tranquilla e fingere che la sua sola presenza non mi scombussolasse.
-Certo, Nicco- gli sorrisi e così andammo a ballare insieme alle altre coppie.
Lo sapevo! Nemmeno due minuti che già ho cominciato a pistargli i piedi. Che vergogna! Non avrei dovuto accettare di ballare con lui. Ma uno strano impulso mi costrinse ad accettare senza pensarci troppo.
-Scusami se sono un imbranata-
-Te l’ho detto. Non ti devi preoccupare e poi non mi fai certo male- mi disse stringendomi di più a sé.
-T-ti ringrazio per la tua pazienza- oddio! Ora comincio anche a balbettare. Non c’è bisogno che mi guardi allo specchio per capire che sono rossissima.
-Non è un problema, ho davvero tanta pazienza- rispose avvicinando il suo viso al mio. Non è una buona cosa.
-A-ah sì?- dissi. Devo allontanarmi prima che sia troppo tardi. Staccati da lui, Roxen!
Lui annuì e fu solo questione di un attimo, le sue labbra toccarono le mie facendo prevalere questa bellissima follia alla ragione.
“Wow! E' fantastico... il mio primo bacio" pensai mentre ricambiavo il bacio.
Il bacio man mano si fece più insistente e diventò passionale. Baciava davvero bene.
Restammo a baciarci per non so quanto finché non tornai alla realtà di colpo. Santo cielo che ho fatto!
-N-NO! Siamo stati troppo precipitosi. Scusami- dissi respingendolo e poi cercare di scappare. Non potevo rimanere con lui un solo minuto di più.
-Aspetta Roxen!- cercò di trattenermi, Nicco -mi dispiace- continuò cercando di non farmi fuggire.
Gli dispiace? Che sta dicendo? Sono io la stupida che ha ceduto. Dovrei ringraziarlo per avermi fatto sentire in paradiso con i suoi baci ma nel profondo mi sento una traditrice. Sono fidanzata, dannazione! Fidanzata. E non ho baciato pochi minuti fa il mio fidanzato.
-Lasciami, ti prego- dissi cominciando a far sgorgare delle lacrime dai miei occhi. Il cuore mi fa così male.
-Mi dispiace, non volevo farti piangere- si scusò lasciando la presa su di me.
-Non sei tu a doverti scusare- dissi per poi scappare lontana da lui e dai miei sentimenti sempre più forti.
Pov Nicco
Tutto era sembrato perfetto all’arrivo al ballo. Sammy aveva fatto le moine a al mio amico Trein per ballare, ma lui l’aveva mollata e così anche lei, ormai sola, si era allontanata lasciandomi da sola con la bellissima Roxen.
Avevamo cominciato a ballare e io ad un certo punto avevo avuto voglia di baciarla…e lo feci.
Era un bacio davvero squisito che mi incendiò le vene, ma quando il pensiero più bello del mondo arrivò dalla sua mente alla mia mi fu difficile sopportare oltre.
“Wow! E' fantastico... il mio primo bacio” quel pensiero mi riempì la testa e mi fece quasi saltare di gioia. Il suo primo bacio lo aveva avuto da me, ma soprattutto le era piaciuto! Mi ero sentito così sicuro di me in quel momento che non ci pensai due volte, sorrisi tra le sue labbra e approfondì il bacio con più passione, lei rispose altrettanto appassionatamente e per un attimo tutto era perfetto, ma poi qualcosa era cambiata e Roxen scappò. A nulla era servito scusarmi, infondo la capivo, doveva credere di avere un maniaco davanti!
“sono proprio un deficiente!” Pensai passandomi una mano sui capelli -meglio ritornare al dormitorio- mi dissi, ormai mi era rovinato del tutto la serata, e per giunta con le mie stesse mani.
Mi misi in cerca di Trein e dopo poco lo trovai in mezzo a dei ragazzi -ehi Trein che sta succedendo?- lo chiamai, ma in quel momento vidi che tra loro c’era anche Roxen che parlava con una ragazza, non potevo farmi scappare l’occasione di chiederle scusa, ero stato un’idiota a baciarla senza il suo permesso, e anche se lei aveva risposto il primo passo l’avevo fatto io e quindi dovevo fare altrettanto per scusarmi…e poi non volevo proprio che tra noi finisse in quel modo.
Comincia ad avvicinarmi, ma mi anticipò prima un altro ragazzo, che cominciò a conversare con lei e sembrava proprio che fossero parecchio in confidenza.
Nel frattempo il mio amico si accorse di me e si avvicinò. Disse qualcosa ma non capì cosa, ero troppo impegnato a guardare Roxen e quel bellimbusto che le era vicino -tu lo conosci quel tipo?- gli chiesi facendo segno al ragazzo
-si, è un mezzo vampiro dongiovanni, perché cé qualche problema?-
No nessuno, diceva la mia mente. Ma per qualche strano motivo avevo voglia di menar le mani con quel tipo. Mi infastidiva vederlo tanto in confidenza con Roxen e non sapevo proprio perché. Alla fine decisi di starmene con le mani ferme, visto che non avevo nessun diritto di avercela con lui, ma mi avvicinai sperando di sentire cosa si dicevano.
Non riuscì proprio a sentire niente, così decisi di scandagliare le loro menti per capirci meglio.
Scoprì che la ragazza che prima parlava con Roxen era attratta da lui, e lui lo era da entrambe e forse anche da altre. Ripetei le mie scoperte a Trein ma lui guardò la scena con indifferenza, non dandomi la soddisfazione di poter parlare male del mezzo vampiro.
La ragazza che parlava con i due si accorse di quello che avevo fatto e così si mise a protestare, mentre sembrava che il mezzo vampiro, che si chiamava Drake, ci provava con Roxen. Rimasi a guardare le loro scaramucce romantiche fino a quando lui non l’abbracciò, allora decisi di andarmene “a quanto pare le piacciono altri tipi di ragazzi” pensai. Non che fossero affari miei infondo, però per qualche ragione la cosa mi infastidiva
-ehi Nicco ma dove vai!- mi gridò dietro Trein che cominciò a raggiungermi.
Grazie al mio demente amico, Roxen si accorse della mia presenza e mi chiamò, mi volta verso di lei e la vidi correre nella mia direzione -Trein tu va- dissi al mio amico per poterle parlare in privato.
Lui sghignazzò con la sua solita aria di superiorità e si allontanò.
-volevi dirmi qualcosa?- chiesi rivolgendo il mio sguardo di nuovo alla ragazza
-Non è quello che pensi. Io e Drake...-
-tu e Drake cosa? io non ho detto niente, mi sono solo allontanato perchè ero diventato il terzo in comodo- le risposi fingendo una tranquillità che non avevo, infondo la scena di prima in qualche modo mi aveva agitato
-Io e lui non stiamo insieme e non ci è mai stato niente tra noi-
Quella frase mi calmò un po’ ma non allontanai il mio atteggiamento freddo, anche se cercai di essere più gentile -be non sembrava, comunque volevo solo chiederti scusa un'altra per prima-
-ti ho già detto che non ce n'è bisogno! Non sei tu il problema-
-anche se dici così, sono stato io a baciarti, e non dovevo farlo prima di sapere cosa ne pensavi-
-ma tu sapevi cosa pensavo. Tu sai leggere nel pensiero mi ha detto Sammy-
A quella frase sorrisi, a quanto pare quella testolina bacata di mia sorella non sapeva proprio tenere la bocca chiusa -è vero! so leggere nei pensiero, ma non ti ho letto fino a quando non ti ho baciata- cercai di giustificarmi
-In ogni caso era quello che volevo- mi sorprese dicendo quella frase, anche se il suo viso si era imporporato.
Adesso era certo che non fossi più arrabbiato con lei. Con quella frase si era assicurata tutto il mio buon umore! -sono felice che non lo hai disprezzato- le dissi sorridendo -adesso che vuoi fare? ritornare in camera o al ballo?- proseguì, magari avremmo potuto rimanere ancora un po’ insieme e ballare ancora
-io vorrei andare di nuovo a ballare con te- mi scoccò un gran sorrise che per un attimo mi lasciò senza fiato.
Fantastico! La serata andava di bene in meglio! -va bene, andiamo- dissi prendendole la mano e portandola di nuovo al ballo.
Chissà, magari la serata non sarebbe stata tanto brutta come mi era apparsa fino a pochi minuti prima.
Continua...
Pov Roxen
Che meraviglia! Hanno decorato tutto il cortile di luci e fiori con ricchi buffet. Uno spettacolo bellissimo, avevano fatto davvero un buon lavoro gli organizzatori. Ero ancora a braccetto con il fratello di Sammy e lo guardavo di sottecchi. Perché il mio cuore batte così forte ogni volta che lo vedo? Con Drake non ho mai provato una sensazione così piacevole e piena di calore. NO, Roxen! Non devi pensare queste cose! E’ solo attrazione fisica, solo attrazione fisica. Non posso essermi innamorata di lui a prima vista! Non credo nemmeno nei colpi di fulmine. E poi… anche se fosse solo desiderio, non potrei fare niente. Sono fidanzata e non sono quel tipo di ragazza che va in cerca di avventure tradendo il fidanzato.
-Ti va ballare, Roxen?- poche parole per farmi arrossire di nuovo. Lo guardai in viso e mi feci forza per apparire tranquilla e fingere che la sua sola presenza non mi scombussolasse.
-Certo, Nicco- gli sorrisi e così andammo a ballare insieme alle altre coppie.
Lo sapevo! Nemmeno due minuti che già ho cominciato a pistargli i piedi. Che vergogna! Non avrei dovuto accettare di ballare con lui. Ma uno strano impulso mi costrinse ad accettare senza pensarci troppo.
-Scusami se sono un imbranata-
-Te l’ho detto. Non ti devi preoccupare e poi non mi fai certo male- mi disse stringendomi di più a sé.
-T-ti ringrazio per la tua pazienza- oddio! Ora comincio anche a balbettare. Non c’è bisogno che mi guardi allo specchio per capire che sono rossissima.
-Non è un problema, ho davvero tanta pazienza- rispose avvicinando il suo viso al mio. Non è una buona cosa.
-A-ah sì?- dissi. Devo allontanarmi prima che sia troppo tardi. Staccati da lui, Roxen!
Lui annuì e fu solo questione di un attimo, le sue labbra toccarono le mie facendo prevalere questa bellissima follia alla ragione.
“Wow! E' fantastico... il mio primo bacio" pensai mentre ricambiavo il bacio.
Il bacio man mano si fece più insistente e diventò passionale. Baciava davvero bene.
Restammo a baciarci per non so quanto finché non tornai alla realtà di colpo. Santo cielo che ho fatto!
-N-NO! Siamo stati troppo precipitosi. Scusami- dissi respingendolo e poi cercare di scappare. Non potevo rimanere con lui un solo minuto di più.
-Aspetta Roxen!- cercò di trattenermi, Nicco -mi dispiace- continuò cercando di non farmi fuggire.
Gli dispiace? Che sta dicendo? Sono io la stupida che ha ceduto. Dovrei ringraziarlo per avermi fatto sentire in paradiso con i suoi baci ma nel profondo mi sento una traditrice. Sono fidanzata, dannazione! Fidanzata. E non ho baciato pochi minuti fa il mio fidanzato.
-Lasciami, ti prego- dissi cominciando a far sgorgare delle lacrime dai miei occhi. Il cuore mi fa così male.
-Mi dispiace, non volevo farti piangere- si scusò lasciando la presa su di me.
-Non sei tu a doverti scusare- dissi per poi scappare lontana da lui e dai miei sentimenti sempre più forti.
Pov Nicco
Tutto era sembrato perfetto all’arrivo al ballo. Sammy aveva fatto le moine a al mio amico Trein per ballare, ma lui l’aveva mollata e così anche lei, ormai sola, si era allontanata lasciandomi da sola con la bellissima Roxen.
Avevamo cominciato a ballare e io ad un certo punto avevo avuto voglia di baciarla…e lo feci.
Era un bacio davvero squisito che mi incendiò le vene, ma quando il pensiero più bello del mondo arrivò dalla sua mente alla mia mi fu difficile sopportare oltre.
“Wow! E' fantastico... il mio primo bacio” quel pensiero mi riempì la testa e mi fece quasi saltare di gioia. Il suo primo bacio lo aveva avuto da me, ma soprattutto le era piaciuto! Mi ero sentito così sicuro di me in quel momento che non ci pensai due volte, sorrisi tra le sue labbra e approfondì il bacio con più passione, lei rispose altrettanto appassionatamente e per un attimo tutto era perfetto, ma poi qualcosa era cambiata e Roxen scappò. A nulla era servito scusarmi, infondo la capivo, doveva credere di avere un maniaco davanti!
“sono proprio un deficiente!” Pensai passandomi una mano sui capelli -meglio ritornare al dormitorio- mi dissi, ormai mi era rovinato del tutto la serata, e per giunta con le mie stesse mani.
Mi misi in cerca di Trein e dopo poco lo trovai in mezzo a dei ragazzi -ehi Trein che sta succedendo?- lo chiamai, ma in quel momento vidi che tra loro c’era anche Roxen che parlava con una ragazza, non potevo farmi scappare l’occasione di chiederle scusa, ero stato un’idiota a baciarla senza il suo permesso, e anche se lei aveva risposto il primo passo l’avevo fatto io e quindi dovevo fare altrettanto per scusarmi…e poi non volevo proprio che tra noi finisse in quel modo.
Comincia ad avvicinarmi, ma mi anticipò prima un altro ragazzo, che cominciò a conversare con lei e sembrava proprio che fossero parecchio in confidenza.
Nel frattempo il mio amico si accorse di me e si avvicinò. Disse qualcosa ma non capì cosa, ero troppo impegnato a guardare Roxen e quel bellimbusto che le era vicino -tu lo conosci quel tipo?- gli chiesi facendo segno al ragazzo
-si, è un mezzo vampiro dongiovanni, perché cé qualche problema?-
No nessuno, diceva la mia mente. Ma per qualche strano motivo avevo voglia di menar le mani con quel tipo. Mi infastidiva vederlo tanto in confidenza con Roxen e non sapevo proprio perché. Alla fine decisi di starmene con le mani ferme, visto che non avevo nessun diritto di avercela con lui, ma mi avvicinai sperando di sentire cosa si dicevano.
Non riuscì proprio a sentire niente, così decisi di scandagliare le loro menti per capirci meglio.
Scoprì che la ragazza che prima parlava con Roxen era attratta da lui, e lui lo era da entrambe e forse anche da altre. Ripetei le mie scoperte a Trein ma lui guardò la scena con indifferenza, non dandomi la soddisfazione di poter parlare male del mezzo vampiro.
La ragazza che parlava con i due si accorse di quello che avevo fatto e così si mise a protestare, mentre sembrava che il mezzo vampiro, che si chiamava Drake, ci provava con Roxen. Rimasi a guardare le loro scaramucce romantiche fino a quando lui non l’abbracciò, allora decisi di andarmene “a quanto pare le piacciono altri tipi di ragazzi” pensai. Non che fossero affari miei infondo, però per qualche ragione la cosa mi infastidiva
-ehi Nicco ma dove vai!- mi gridò dietro Trein che cominciò a raggiungermi.
Grazie al mio demente amico, Roxen si accorse della mia presenza e mi chiamò, mi volta verso di lei e la vidi correre nella mia direzione -Trein tu va- dissi al mio amico per poterle parlare in privato.
Lui sghignazzò con la sua solita aria di superiorità e si allontanò.
-volevi dirmi qualcosa?- chiesi rivolgendo il mio sguardo di nuovo alla ragazza
-Non è quello che pensi. Io e Drake...-
-tu e Drake cosa? io non ho detto niente, mi sono solo allontanato perchè ero diventato il terzo in comodo- le risposi fingendo una tranquillità che non avevo, infondo la scena di prima in qualche modo mi aveva agitato
-Io e lui non stiamo insieme e non ci è mai stato niente tra noi-
Quella frase mi calmò un po’ ma non allontanai il mio atteggiamento freddo, anche se cercai di essere più gentile -be non sembrava, comunque volevo solo chiederti scusa un'altra per prima-
-ti ho già detto che non ce n'è bisogno! Non sei tu il problema-
-anche se dici così, sono stato io a baciarti, e non dovevo farlo prima di sapere cosa ne pensavi-
-ma tu sapevi cosa pensavo. Tu sai leggere nel pensiero mi ha detto Sammy-
A quella frase sorrisi, a quanto pare quella testolina bacata di mia sorella non sapeva proprio tenere la bocca chiusa -è vero! so leggere nei pensiero, ma non ti ho letto fino a quando non ti ho baciata- cercai di giustificarmi
-In ogni caso era quello che volevo- mi sorprese dicendo quella frase, anche se il suo viso si era imporporato.
Adesso era certo che non fossi più arrabbiato con lei. Con quella frase si era assicurata tutto il mio buon umore! -sono felice che non lo hai disprezzato- le dissi sorridendo -adesso che vuoi fare? ritornare in camera o al ballo?- proseguì, magari avremmo potuto rimanere ancora un po’ insieme e ballare ancora
-io vorrei andare di nuovo a ballare con te- mi scoccò un gran sorrise che per un attimo mi lasciò senza fiato.
Fantastico! La serata andava di bene in meglio! -va bene, andiamo- dissi prendendole la mano e portandola di nuovo al ballo.
Chissà, magari la serata non sarebbe stata tanto brutta come mi era apparsa fino a pochi minuti prima.
Continua...
lunedì 9 maggio 2011
I always think you
"I always think you" è una fanfiction che stiamo scrivendo io e la mia tesora Domy per il giornalino del portfolio. E' ispirata al nostro GDR, in particolare dalla coppia Nicco x Roxen *_* Spero che ci seguirete^^ A voi e buona lettura!
CAPITOLO 1
Pov Roxen
Eccoci arrivati all’accademia Lumines! Finalmente sono arrivata nella mia nuova scuola e tra poco ci sarà la presentazione dei nuovi studenti in aula magna con il preside.
Ah! Scusatemi, non mi sono presentata. Mi chiamo Roxen Celestis, ho 16 anni e vengo dall’America. Già, quel grande continente dove molti vengono per cercare fortuna. Sono nata a Miami come mio padre mentre mia madre a Tokyo in Giappone. Strana la vita di come due persone distanti un mondo si fossero incontrati e innamorati.
Fisicamente ho capelli neri tendenti al viola e grandi occhi castani dorati. I miei colori preferiti sono il blu e il viola e adoro leggere e scrivere. Scrivere soprattutto poiché il mio sogno è quello di diventare una brava scrittrice. Cosa che rende molto contento mio padre e contraria mia madre.
Vi presento subito la mia famiglia. Mio padre si chiama Richard, è americano, è gestore di case editrici sparse per il mondo ed è biondo con occhi castani scuri. Mia madre, Sakuya, è giapponese, ha i capelli neri viola e occhi castani. Fa la ginecologa ed è famosa nel suo campo. Ho anche un fratello maggiore di 23 anni, Silvet, che è la copia di mia madre. Però di lui non posso parlare molto. Ordini di mio nonno. Takeshi Sakamoto. Un uomo burbero e severo ma dal cuore tenero ed è l’eterno rivale del mio papà. Infatti loro due si beccano sempre quando si vedono. Sono peggio di cane e gatto.
Camminai verso l’aula magna dove c’erano già un grande numero di studenti. Che sciocca! Mi scordo sempre che è una scuola prestigiosa e ben frequentata dai migliori esseri magici del mondo. E’ naturale che siano così tanti gli alunni. Non vedo l’ora di fare nuove amicizie!
La cerimonia di presentazione iniziò e mi incantai ad ammirare il luogo invece che ascoltare il solito e noioso annuncio del preside. Era tutto così elegante. Anche le precedenti scuole che ho frequentato erano belle ma mai come questa. Sentii il mio nome e risposi “presente” e dopo che il preside finì la lista dei nuovi studenti, ognuno poté andare nell’aula assegnata. A me è capitata la classe 1 A.
Andai direttamente in aula. Avrei preso dopo i miei bagagli che ho lasciato in segreteria insieme agli altri.
-Ehy Roxen, non correre! Siamo appena arrivati e già sei così emozionata per il nuovo anno scolastico?- mi disse una voce dietro di me.
Mi girai e vidi due delle persone più importanti della mia vita. Drake e Jack. Era stato Jack ha parlare prendendomi in giro mentre Drake ridacchiò.
-Dovreste conoscermi. A me piace venire a scuola e conoscere gente nuova- controbattei sorridendogli.
-Ah già! Mica per lo studio ma per le amicizie- disse Drake.
-Antipatici- gli feci la linguaccia. Sanno che non sopporto lo studio ma a parte ciò sono sempre stata tra le prime cinque dei migliori studenti.
Jack e Drake sono dei gemelli metà vampiri e metà umani. Li conosco fin da piccola e vi posso assicurare che si possono chiamare gemelli sono perché sono nati insieme. In realtà sono come il giorno e la notte. Jack ha occhi dorati, capelli verdi, è gentile e suona il piano mentre Drake è l’esatto opposto. Capelli castani, occhi azzurri, è un arrogante e suona la chitarra. Credo che più diversi di così, si muore.
Ops! Mi stavo dimenticando. Drake è il mio promesso sposo, colui che sposerò quando avrò compiuto la maggiore età. Per adesso, io lo considero solo un fratello ma chissà! Magari quando ci sposeremo, cambierà tutto tra noi.
Andiamo tutti e tre insieme fino alla nostra aula visto che eravamo nella stessa classe.
-Eccoci qua per un nuovo anno!- esclamai contenta entrando in aula, e mi sedetti in un banco a caso, tanto non ho mai avuto preferenze per ciò. Un posto vale l’altro. Invece i miei due “fratelloni” andarono a sedersi vicino a due ragazze.
Ora, poteva definirsi iniziato il mio nuovo anno alle superiori.
***************************
Pov Nicco
Finalmente sono tornato all’accademia Lumines per frequentare il mio secondo anno qui.
Io sono Nicco Kon, ho 17 anni e vengo dalla famiglia più prestigiosa della Cina, e al contrario di quanto si possa pensare non vedevo l’ora di scappare da casa.
Sono il primo figlio e per di più il maschio, quindi non dovrei lamentarmi. Avrò la casa, il denaro, la notorietà…peccato che tutto questo non mi interessi. E vorrei farlo capire anche al mio severissimo papà, ma non riesco ad andargli contro, e per questo spesso mi sono chiesto se non fossi davvero un coniglio.
All’entrata i compagni che conoscono mi salutano, alcuni solo con gesti di mano, mentre altri più arditi mi danno pacche sulle spalle e mi assicurano che le ragazze del nuovo anno sono davvero sexy.
Non me ne può fregare di meno. Le ragazze invece cominciano a sistemarsi i capelli, ridacchiare e sbattere le ciglia civettuole al mio passaggio, ma chi mi conosce lo sa già…a me non interessa niente di nessuno.
Be, questa è l’idea che do a vedere. Ho capelli blu e occhi di una tonalità più scura, l’anno passato era al primo posto nella classifica degli studenti, e ai primi posti nella classifica delle ragazze “il più affascinante” o qualcosa del genere.
Quest’anno però non basterà rimanere al primo posto tra i migliori studenti, dovrò fare di più.
Quindi dovrò fare una gran fatica per conquistarmi qualche merito extra e tutto questo perché?. Semplicemente perché mio padre lo esige.
Lui adesso si trova nella residenza principale dei Kon in Cina.
È sempre stato un uomo troppo esigente con me, forse perché la sua fama è innegabile.
Per tutti gli uomini di affari più importanti lui e l’esimio Richard Kon, importante uomo d’affari e uomo di ferro, chiunque sa che se vuoi avere a che fare con lui devi essere tanto saldo da resistere alle sue insistenze psicologiche e intellettuali, se no non cè motivo di presentarsi davanti a lui.
Mio padre ha un grande rispetto per la condotta, forse anche troppa, e questo non solo al lavoro ma soprattutto in famiglia, mi chiedo come mia madre, la mia dolcissima mamma, abbia fatto ad innamorarsi di uno squalo simile.
Per tutti lei è l’adorata Charlotte, dai capelli viola scuro e lo sguardo sempre buono…niente a paragone con i capelli argentei e lo sguardo duro di suo marito.
E poi ci sono io, il futuro della famiglia, quello che per tutti è il ragazzo glaciale che pensa solo al suo futuro di capo famiglia.
Poso la valigia sul letto e penso che la disferò più tardi, in quel momento però mi viene in mente che non ho ancora visto in giro la mia sfaticatissima sorella.
A Sammy è stato dato il permesso di poter frequentare l’accademia finalmente, be a patto che io me ne prenda cura ovviamente.
Lei ha solo un anno meno di me, ha i capelli viola…viola scuro e viola chiaro. Chiunque direbbe che abbia fatto le mach ma sono davvero il suo colore (caratteristica particolare di famiglia quella dei capelli di colori strani) è davvero un gran tipo la mia sorellina. Si mette spesso nei guai, a volte anche involontariamente, è allegra e pimpante. La scuola e lo studio sono le cose che preferisce di meno, ma immagino che al primo posto delle cose che odia ci sia la disciplina.
Mi viene da ridere pensando a lei. Non è una cattiva ragazza, o lo vuol sembrare, semplicemente le piace andare contro nostro padre e questo le rende non pochi problemi.
Sbuffo, chissà che fine ha fatto, penso
-ehilà, sono appena arrivato e adesso vado a rimpinzarmi perché muoio di fame. Ti porto qualcosa?- mi chiede dalla porta il mio migliore amico.
Con Trein sono sempre me stesso, lui e come un fratello per me e spesso anche di più. Anche lui è al secondo anno e come sempre la prima cosa che fa è andare a mettere qualcosa sotto i denti…anche se dal suo aspetto non si direbbe proprio che sia un gran magione
-no grazie Trein, tu và e mi raccomando non tardare alla prima ora di lezione-
-non preoccuparti genio dei miei stivali, non tarderò- mi risponde andandosene
Appena qualche minuto dopo anche io esco dalla camera e mi dirigo nella mia classe. Molti degli studenti li conosco, altri sono nuovi. Ma c’era da aspettarselo che entrassero altri studenti anche al secondo anno, infondo questa è l’accademia di magia più prestigiosa che esista e molti entrano come nuovi alunni saltando qualche classe perché già parecchio preparato sull’argomento.
Mi siedo su un banco qualsiasi e noto che le ragazze cominciano già ad adocchiarmi, spero davvero che quest’anno mi stiano alla larga sapendo già con chi hanno a che fare, ma ho i miei dubbi, a volte le femmine non sanno davvero arrendersi.
Mi viene da sorridere, nonostante il mio pessimismo sono davvero felice di essere tornato.
CAPITOLO 2
Pov Roxen
Rimasi a guardare la finestra per quasi tutta l’ora di lezione. Al primo giorno, “lezione” è una parolona. Ci sono solo gli insegnanti che si presentano, ci spiegano il regolamento, com’è formata la scuola e poi ci danno il tempo per socializzare tra noi della classe. Niente spiegazioni complicate su materie noiose come la matematica. Si è capito che la detesto? Tutti quei numeri, operazioni e calcoli mi danno alla testa e non li sopporto. Lasciai perdere la finestra per poi spostare l’attenzione ai miei compagni di cui alcuni avevo già fatto amicizia. Vidi che anche i miei fratelloni vampiri avevano fatto amicizie, o meglio dire, conquiste. Jack si era preso il posto vicino ad una ragazza piuttosto carina dagli occhi rossi e capelli viola. Capelli viola? E’ strano vederli però mi sembra di averli già visti. Se non sbaglio ci dovrebbe essere una famiglia, non solo famosa per le sue capacità ma anche per le loro chiome dai colori unici e rari. Purtroppo però, non ricordo il nome.
Invece Drake sta flirtando con un'altra ragazza, l’ennesima vittima. Anche lei è molto bella e ha dei lunghi capelli castani lisci e due grandi occhi azzurri. Vi starete chiedendo, come mai non sono gelosa visto che sono la sua fidanzata? La risposta è semplice. Ci sono abituata al suo comportamento da donnaiolo e in più, non lo amo. Non ho ancora incontrato un ragazzo che mi faccia battere il cuore all’impazzata e mai lo incontrerò. Se dovesse succedere, sarebbe un disastro. Non posso rinunciare al mio matrimonio con Drake poiché sarebbe un problema per la mia famiglia.
Tutti intorno a me vociferavano contenti sulla festa in maschera che si sarebbe svolta stasera. Erano contenti e alcuni erano anche in crisi su cosa mettersi. Io sicuramente avrò un vestito adatto all’occasione.
Mia madre è molto previdente su queste cose. L’unico problema che ho è che non so ballare. Cioè, in realtà, sono capace di ballare fin da bambina ma ho sempre paura di torturare i piedi a qualcuno e questo mi fa sembrare più imbranata di quanto sia già. Per questo, evito il più possibile di accettare balli alle feste.
Comunque io per balli intendo quelli classici come il valzer e pure qualcuno popolare come la frullata italiana (anche se quest’ultimo genere di danza l’ho sempre fatto di nascosto per via della mia reputazione di signorina di buona famiglia). Niente musica house, tecno o altro visto che non ho vissuto come la maggior parte dei miei coetanei. Mai andata in una discoteca, mai fumato, mai bevuto, mai drogata, vergine e chi più ne ha più ne metta. Praticamente sono una così detta santarellina. Un nomignolo che mi hanno dato alcuni ragazzi che ho conosciuto nei ricevimenti. A me non importa cosa pensano gli altri perciò non mi offendo quasi mai.
Fu il suono della campanella a risvegliarmi dai miei pensieri e dopo un po’, mi alzai. Ora è arrivato il momento di sperimentare fino a quanto arriva la mia imbranataggine. Devo cercare la mia stanza e sono sicura che farò un sacco di gaffe prima di trovarla.
Passai mezz’ora, come previsto, a fare figuracce. Al primo tentativo, mi ritrovai nello spogliatoio femminile nella palestra, al secondo aprii una stanza dove un maniaco mi spaventò a morte (l’ho beccato proprio quando stava vedendo un film porno e poi mi si è avvicinato malizioso), poi altri tre tentativi che è meglio non raccontare. E’ proprio vero che non c’è limite alla sfortuna.
Finalmente trovai la stanza 5. La stanza che avrei condiviso con una coinquilina, sperando che sia simpatica.
Aprii la porta e mi innamorai subito del luogo. Era un po’ spoglio ma era comunque una camera spaziosa e carina. Aveva due armadi e due letti color panna come il resto del mobilio e le tende erano bianche con i bordi di merletti. Sicuramente con una bella sistemata sarebbe stata perfetta.
Sistemai le mie cose e poi tirai fuori il vestito che avrei messo quella sera. Ma ripensandoci, non so se sia il caso che partecipi se non ballerò. Non farei che annoiarmi come al solito anche se potrei chiacchierare con qualcuno per passare il tempo.
All’improvviso, mi accorsi di non essere sola. Doveva essere la mia compagna di stanza e così mi avvicinai a lei.
-Oh ciao! Io sono Roxen e tu?- mi presentai.
-Ciao Roxen!! io sono Sammy, piacere- disse porgendomi la mano che accettai volentieri. Già mi
piaceva questa ragazza. Se non sbaglio, era quella che stava parlando con Jack in classe.
-Anche a te piace questa stanza, vero? io credo che diverrà bellissima dopo che ci avremmo messo
il nostro tocco- continuò sorridendomi entusiasta.
-Non vedo l'ora! Sono sicura che la nostra convivenza sarà magnifica- dissi ricambiando l’entusiasmo.
-Si lo penso anche io!- mi rispose.
-Ehi! vedo che ti sei stabilita bene- la interruppe una voce maschile alquanto infastidita.
Mi girai verso la voce e mi trovai a guardare un ragazzo dai capelli e gli occhi azzurri.
Ma allora non sapevo che quel bellissimo ragazzo mi avrebbe sconvolto la vita.
*************************************
Pov Nicco
La lezione cominciò presto.
Stando già al secondo anno quasi tutti si conoscono, quindi non perdiamo che appena dieci minuti ogni nuova ora a presentarci con i nuovi insegnanti e procediamo cominciando a parlare di lezioni.
Io come sempre sono il primo a cominciare a prendere appunti sui nuovi programmi di studi. Devo essere molto attivo sia nelle interrogazioni che nelle spiegazioni, se no non sarebbe facile tenere la media del più bravo studente se cominciassi a perdere tempo, come gli altri, a parlare delle vacanze, delle nuove conquiste e di tutto quello che quei tre mesi erano trascorsi.
Ovviamente il programma scolastico di quest’anno era parecchio duro ma io dovevo farcela.
Passai il resto della lezione ad ascoltare l’insegnante, ma un orecchio spesso lo lasciavo ad ascoltare i bisbigli dei miei compagni, e da quello che sentii, molti dei ragazzi, fuori dalla scuola, dove pochi erano al centro della attenzione, erano corteggiati dalle ragazze.
Ascoltavo attentamente i loro discorsi su quanto erano stati fortunati ad avere l’attenzione di particolari ragazze, o quanto fosse stato bello andare a letto con qualcuna di loro… io non li capisco proprio.
Non mi vergogno di dire che a diciassette anni sono ancora vergine. La verità e che proprio non ho mai provato niente oltre il ribrezzo verso il sesso opposto, e se non fossi altrettanto indifferente agli uomini avrei pensato già da tempo che fossi gay. Non so se credere al vero amore, quello infinito e senza tempo, quello ,credo, che vedevo negli occhi dei miei genitori ogni volta che si guardavano, però spesso mi domandavo se ci volesse proprio la donna della mia vita per provare qualcosa che assomigliasse all’interesse per una ragazza, o almeno per l’eccitazione sessuale che potrebbe darmi un bel corpicino caldo e languido.
Non intendo dire che non mi sono mai eccitato, sarebbe come dire che sono strano per essere un diciassettenne, solo che mi succede solo quando vedo dei film porno (che per la verità non ne vedo tanti) e non quando vedo una bella ragazza in carne ed ossa. Nessuno, nonostante abbia parecchia esperienza, mi ha mai fatto venire voglia di baciarla e divorarla, quindi non mi sono mai trovato nel letto o tra le gambe di una donna.
Scossi la testa e ripresi a concentrarmi su quello che diceva il professore, non avevo nessuna voglia di farmi problemi per questo, quando l’avrei trovata la donna per me ci avrei pensato.
Finite le ore, in classe tutti erano già eccitati per la festa in maschera di quella sera.
L’anno prima era stata una festa clamorosa, mi ero parecchio divertito quindi non avevo nessuna intenzione di perderla neanche oggi.
Quindi uscito dalla classe mi dissi di ritornare in camera e andarmi a preparare ma poi lungo il percorso mi ricordai di una cosa fondamentale che dovevo controllare: Sammy
Così feci dietro front e andai verso la camera assegnata a mia sorella, lì la trovai a parlare con la sua coinquilina.
-ehi vedo che ti sei stabilita bene- le dissi.
In quel momento le due si voltarono e per la prima volta potei esprimere quell’espressione che altri utilizzavano; il mio cuore cominciò a battere all’impazzata.
Era davvero bella quella ragazza, aveva lunghi capelli e due bellissimi occhi castani
-cosa ci fai qui? vieni a controllarmi?- mi interruppe dai miei pensieri mia sorella
-me lo ha chiesto papà, e poi non credi che dovresti presentarmi alla tua amica prima? non è certo buona educazione quella che usi- per la verità non è che mi importasse molto della sua educazione ma volevo conoscere il nome di quell’angelo che aveva vicino.
Sammy alzò gli occhi al cielo e si rivolse alla ragazza -Roxen, questo è mio fratello Nicco- poi guardò me -Nicco ti presento Roxen, la mia nuova amica e coinquilina-.
“Roxen eh?” pensai, proprio un nome delizioso che le si addiceva.
Non capivo ancora da dove venivano quei romantici pensieri ma di certo non immaginavo che quella ragazza sarebbe diventata la donna del mio destino.
CAPITOLO 3
Pov Roxen
Oh Gesù! Era il ragazzo più bello che avessi mai visto. Perfino uno bello come Drake mi sembra secondo a lui. Ma cosa mi sta succedendo? Mi sento strana. Non mi sono nemmeno accorta che lo stavo fissando, che sciocca! Distolsi lo sguardo, imbarazzata, e subito dopo mi decisi a riprendere un po’ di coscienza e a salutarlo. Dio ma che mi è preso?
-Piacere di conoscerti- gli dissi porgendogli la mano che lui accettò sorridendomi.
-Il piacere è mio- disse per poi lasciare la mia mano. -Allora, ti devo avvertire che non sarà facile abitare con questa peste, spero tu sia pronta al peggio- ridacchiò facendo sbuffare la sorella. Povera Sammy.
-Ahahah secondo me esageri. Non mi sembra così tremenda- contestai pur essendo divertita da quel punzecchiarsi fraterno. Mi ricorda il mio fratellone, quanto mi manca…
-Bhè! Meglio riparlarne quando al mattino non si vorrà svegliare e farà suonare la sveglia fino a farti scoppiare la testa- rise ancora, Nicco.
In quel momento Sammy, presa dalla rabbia, lanciò una scarica elettrica al fratello, che la scansò con facilità. Caspita che potere! In effetti lei mi aveva detto di queste scariche quando parlavamo poco fa.
-Comunque, avete già preparato l'abito per la festa di stasera?- mi chiese lui.
E ora che gli dico? Se lui viene alla festa vedrà subito come sono imbranata e ci accadrà un'altra delle mie figuracce.
-Sì. L'ho fatto poco fa ma adesso non sono più sicura di andarci- dissi un pò dispiaciuta.
-Non capisco, come mai? Vedrai sarà divertente, l'anno scorso è stato davvero magnifico!-
-E’ che non so ballare. Ho sempre paura di calpestare i piedi e fare del male- Brava Roxen! Praticamente più sincera di così si muore! Anche se c’è una piccola bugia. Io in realtà, ho già detto, che so ballare. E’ l’emozione a farmi sbagliare.
Nicco scoppiò a ridere. Ehy! Io dicevo sul serio.
-Credimi non ti devi preoccupare, in genere i ragazzi di questa scuola non fanno caso a certi particolari con le ragazze carine-
Che vorrebbe dire, che io per lui sono una ragazza carina? Sarebbe bello se fosse così, ma cavolo! Che sto pensando?
-Comunque se ti va ti ci accompagno io, ho buoni riflessi e so per certo che riuscirei ad evitare qualche piedata- continuò con il suo sorriso. Il suo magnifico sorriso che mi sta facendo battere il cuore all’impazzata.
-T-ti ringrazio. Allora ci vediamo stasera?- dissi arrossita. Quello che sto facendo e provando dentro di me è assolutamente sbagliato ma non riesco a farne a meno.
-Si certo! Vi vengo a prendere più tardi- rispose alludendo anche alla sorella.
-Come sai che io non ho già un accompagnatore?- si scaldò Sammy.
-Perchè, c’è l'hai?- ribattè il ragazzo.
Lei abbassò il viso imbarazzata, facendogli capire che non aveva nessuno accompagnatore.
-Appunto- continuò Nicco.
Poi si votò verso la porta –bhè! allora a dopo- fece un cenno con la mano e un occhiolino verso di me per poi uscire dalla stanza. Dio, che cosa ho fatto? Perché gli ho dato via libera? Non posso sentirmi attratta da un ragazzo conosciuto pochi minuti fa! Però, ho come l’impressione che non sia stata la prima volta che l’ho incontrato. Né lui né Sammy. Forse sarà stato ad un ricevimento.
Ero rossa come un peperone ancora e dopo che mi ripresi, parlai a Sammy.
-Non prendertela per il fatto dell'accompagnatore. Io ci sto quasi sempre senza alle feste- Proprio così. Io seguo il meraviglioso detto, “meglio soli che male accompagnati”. Ci vado raramente in compagnia alle feste mondane.
-Non preoccuparti. Non mi importava poi tanto dell'accompagnatore, ero decisa ad andarci già da sola. mi sono solo arrabbiata perchè ha messo me senza che io gliene dessi il permesso!- si infuriò stringendo le mani a pugno.
-Comunque ho visto che qualcuno ha fatto colpo su quell'idiota- continuò ammiccante, guardandomi maliziosa. Male male. Ora che mi invento?
-A chi ti stai riferendo?- domandai facendo la finta tonta con il viso arrossato. Mannaggia al mio solito e facile rossore! Quanto vorrei non imbarazzarmi facilmente.
-Mi riferisco a te! non fare la finta tonta, ho visto come ti guarda e ho visto come lo guardi tu- continuò con quel tono malizioso. Solo un idiota poteva non accorgersi che l’ho guardato come un pesce lesso ma quello che mi domando è, come mi ha guardata? Sammy si deve essere sbagliata sui presunti sguardi di Nicco.
-Ti sbagli. Io non ho fatto colpo su nessuno. Sono così imbranata! Ci sono milioni di ragazze migliori di me- ti pare che uno bello come tuo fratello guardi una come me? Anche se si è offerto da farmi da cavaliere.
-Bhè, su questo non saprei che dirti, ma riguardo a mio fratello sono sicuro che sia un pò preso da te. Credimi, non l’ho visto parlare con nessun'altra ragazza che non fosse della famiglia come ha parlato a te. Di solito scappa quando vede una ragazza, oppure fa di tutto per finire quel discorso appena preso- mi raccontò, sedendosi sulla sedia di una delle due scrivanie che erano nella camera.
-Come mai questo atteggiamento verso le ragazze?- chiesi incuriosita.
Ci pensò su un attimo prima di rispondermi.
-Non so il perchè. Credo il motivo sia il fatto che è sempre stato molto carino. Fin da piccolo ha sempre avuto piccole ammiratrici che lo perseguitavano ovunque. Forse ha cominciato a prendere un pò le distanze da loro perchè si sentiva oppresso. Comunque, qualunque sia il motivo, con te non ha avuto la stessa reazione, quindi credo che tu gli piaccia- insistè con il suo solito sorriso.
-Emmm... a proposito! hai scelto il tuo vestito per la festa?- domandai cercando di cambiare discorso e ci riuscii.
-Sì ma certo che l'ho scelto!- si entusiasmò -eccolo!- disse tirandolo fuori dall'armadio.
-Allora cosa ne dici?- chiese appoggiandoselo al corpo. Carinissimo. Sembrava un abito tipico delle ballerine di flamenco con tutti quei strati di gonna. Solo che quello di Sammy era con la parte superiore nera e la gonna ampia bianca con i bordi neri.
-E’ davvero bellissimo! complimenti-
-E tu? lo hai scelto il vestito?-
-Sì certo! Eccolo qua!- dissi mostrandogli l'abito che avevo scelto. -Ti piace?-
Era un vestito lungo bianco piena di merletti che mi lasciava la schiena mezza nuda ed era con delle spalline sottili che finivano fino alla scollatura a V.
-Si davvero bellissimo!- lo guardò ammaliata.
-Con indosso quello nessuno riuscirà a toglierti gli occhi di dosso! e spero sia lo stesso anche per me- disse ridendo dell'ultima affermazione. Dicendomi questo, mi ha fatto venire un dubbio. Che sia troppo scollato.
-Ahahah esagerata!- dissi divertita dalle sue parole. Poi guardai l'orologio. Mancava un ora alla festa!
-Oh cavolo! dobbiamo cominciare a prepararci. Tra un ora inizia la festa!-
-Oh hai ragione!! Devo ancora fare una doccia!- disse cominciando in fretta e furia a preparare la sua roba.
E così, iniziammo a prepararci per il ballo. In poco tempo, riuscimmo a finire il tutto e la mia nuova amica mi aiutò anche a truccarmi. Trucco leggero ovviamente. Lucidalabbra rosa, un pò di colore alle guance, nero sugli occhi e un pò di ombretto fucsia sulle palpebre. Lasciai i capelli sciolti e un po’ arricciati sulle punte ed ero pronta. Tuttavia avevo ragione. Il vestito era scollato mostrando per un bel pezzo il seno ma ormai.
Guardai Sammy e sorrisi. Lei era davvero carina con i brillantini sui capelli e il suo trucco. Solo un filo di fondo tinta, ombretto bianco poco eccessivo e un filo di matita nera sugli occhi.
-Adesso siamo pronte!- mi entusiasmai. Chissà cosa mi aspettava?
**********************************
Pov Nicco
Dopo l’incontro con Roxen nella camera di mia sorella, continuai ad essere un po’ inquieto.
Mi sentivo agitato e non vedevo l’ora di tornare a prendere le ragazze per vedere di nuovo la splendida Roxen.
Mi infilai dentro la doccia e mi lavai, cercando nello stesso tempo di togliermi quegli strani pensieri dalla testa, ma non fu niente affatto sufficiente.
Alla fine cercai di lasciar perdere e non pensarci troppo. Mi convinsi che quell’inquietudine fosse solo il risultato della prima volta che trovavo davvero interessante una ragazza e finito di prepararmi andai a prendere il mio migliore amico.
Entrato in camera sapevo cosa avrei trovato, ma speravo fosse diverso questa volta -ehi Trein, non sei ancora pronto?- sbuffai vedendolo ancora mezzo vestito. Avevo immaginato che non fosse pronto, proprio come al solito. Ma questa volta in me c’era una certa fretta ad andare il prima possibile
-è già tanto che sia quasi pronto!- mi rispose lui continuando a prepararsi
-che significa! ti avevo detto che sarei passato a prenderti alle sette no? avresti dovuto prepararti prima-
-non iniziare! per colpa tua ho perso anche l'opportunità di fare un buon pranzetto in un ristorante!-
Mi venne da ridere, era proprio da lui essere arrabbiato per non essersi potuto abbuffare
-va bene, adesso sbrigati, devo andare a prendere mia sorella e la mia accompagnatrice- gli risposi, entrando e sistemandogli per bene il fiocchetto dello smoking.
Lui mi osservò confuso, e infondo anche io lo ero per quello che avevo detto.
Non potevo davvero credere di avergli spifferato il fatto di essere ansioso di andare a prendere la mia accompagnatrice, perché infondo avevo fretta solo per lei, e questo Trein sembrò capirlo al volo.
Finito con il suo maledetto fiocco esultai -ecco fatto- poi mi volta e lo sospinsi verso la porta -adesso andiamo su-
-non cé fretta, lasciami fare le cose con calma- sbuffò Trein infilandosi la giacca
-un po’ di vita! vedrai che alla festa avrai un sacco di ragazze ai tuoi piedi- sapevo che non era una cosa che gli interessasse, ma almeno volevo entusiasmarlo un po’
-sinceramente preferirei che ai miei piedi ci fosse il buffet, ho un fame!- mi rispose poggiando una mano sullo stomaco
Sorrisi -sei sempre il solito, andiamo- dissi infine trascinandolo fuori.
Arrivati nella camera di Sammy notai che la porta non era chiusa a chiave ed entrai, le ragazze avevano appena finito di prepararsi e quando vidi Roxen rimasi completamente impalato a guardarla.
Era davvero magnifica con quel lungo vestito elegante e il cuore prese a battere furiosamente senza che io riuscissi a frenarlo. Avevo quasi paura che lo sentissero tutti per quanto forte batteva
-adesso siamo pronte!- esclamò lei con quella voce meravigliosa
-e anche molto carine- mi lasciai sfuggire dalla bocca continuando a guardarla
-sera- mi interruppe Trein dietro di me
Sammy si mise a ridere mentre ci guardava, specialmente il mio amico che era imbronciato da morire -ciao treinuccio, vedo che sei di buon umore- sghignazzò alla fine, infastidendolo ancora di più. Infatti trein proprio odiava essere chiamato in quel modo, e la mia pestifera sorella si divertita a punzecchiarlo
-ciao ragazzi!- mi distrasse di nuovo la voce di Roxen
Mi veniva da sorriderle ma mi trattenni -allora cosa ne dite di andare?- chiesi porgendole un braccio.
Mia sorella si avvinghiò sogghignando al braccio di Trein -vieni qui Treinuccio- lo sbeffeggiò,
Roxen intanto prese il mio, e mi accorsi che era arrossita in modo davvero stuzzicante.
Era proprio strano, quando vedevo le altre arrossire mi sentivo solo preso in giro, invece quel rossore sul suo viso ebbe tutt’altro affetto su di me, e sconvolgendo anche me, mi eccitò un po’.
Alla fine uscimmo dalla stanza diretti alla festa che avevo la sensazione sarebbe stata molto più bella di quanto mi fossi immaginato.
Continua...
CAPITOLO 1
Pov Roxen
Eccoci arrivati all’accademia Lumines! Finalmente sono arrivata nella mia nuova scuola e tra poco ci sarà la presentazione dei nuovi studenti in aula magna con il preside.
Ah! Scusatemi, non mi sono presentata. Mi chiamo Roxen Celestis, ho 16 anni e vengo dall’America. Già, quel grande continente dove molti vengono per cercare fortuna. Sono nata a Miami come mio padre mentre mia madre a Tokyo in Giappone. Strana la vita di come due persone distanti un mondo si fossero incontrati e innamorati.
Fisicamente ho capelli neri tendenti al viola e grandi occhi castani dorati. I miei colori preferiti sono il blu e il viola e adoro leggere e scrivere. Scrivere soprattutto poiché il mio sogno è quello di diventare una brava scrittrice. Cosa che rende molto contento mio padre e contraria mia madre.
Vi presento subito la mia famiglia. Mio padre si chiama Richard, è americano, è gestore di case editrici sparse per il mondo ed è biondo con occhi castani scuri. Mia madre, Sakuya, è giapponese, ha i capelli neri viola e occhi castani. Fa la ginecologa ed è famosa nel suo campo. Ho anche un fratello maggiore di 23 anni, Silvet, che è la copia di mia madre. Però di lui non posso parlare molto. Ordini di mio nonno. Takeshi Sakamoto. Un uomo burbero e severo ma dal cuore tenero ed è l’eterno rivale del mio papà. Infatti loro due si beccano sempre quando si vedono. Sono peggio di cane e gatto.
Camminai verso l’aula magna dove c’erano già un grande numero di studenti. Che sciocca! Mi scordo sempre che è una scuola prestigiosa e ben frequentata dai migliori esseri magici del mondo. E’ naturale che siano così tanti gli alunni. Non vedo l’ora di fare nuove amicizie!
La cerimonia di presentazione iniziò e mi incantai ad ammirare il luogo invece che ascoltare il solito e noioso annuncio del preside. Era tutto così elegante. Anche le precedenti scuole che ho frequentato erano belle ma mai come questa. Sentii il mio nome e risposi “presente” e dopo che il preside finì la lista dei nuovi studenti, ognuno poté andare nell’aula assegnata. A me è capitata la classe 1 A.
Andai direttamente in aula. Avrei preso dopo i miei bagagli che ho lasciato in segreteria insieme agli altri.
-Ehy Roxen, non correre! Siamo appena arrivati e già sei così emozionata per il nuovo anno scolastico?- mi disse una voce dietro di me.
Mi girai e vidi due delle persone più importanti della mia vita. Drake e Jack. Era stato Jack ha parlare prendendomi in giro mentre Drake ridacchiò.
-Dovreste conoscermi. A me piace venire a scuola e conoscere gente nuova- controbattei sorridendogli.
-Ah già! Mica per lo studio ma per le amicizie- disse Drake.
-Antipatici- gli feci la linguaccia. Sanno che non sopporto lo studio ma a parte ciò sono sempre stata tra le prime cinque dei migliori studenti.
Jack e Drake sono dei gemelli metà vampiri e metà umani. Li conosco fin da piccola e vi posso assicurare che si possono chiamare gemelli sono perché sono nati insieme. In realtà sono come il giorno e la notte. Jack ha occhi dorati, capelli verdi, è gentile e suona il piano mentre Drake è l’esatto opposto. Capelli castani, occhi azzurri, è un arrogante e suona la chitarra. Credo che più diversi di così, si muore.
Ops! Mi stavo dimenticando. Drake è il mio promesso sposo, colui che sposerò quando avrò compiuto la maggiore età. Per adesso, io lo considero solo un fratello ma chissà! Magari quando ci sposeremo, cambierà tutto tra noi.
Andiamo tutti e tre insieme fino alla nostra aula visto che eravamo nella stessa classe.
-Eccoci qua per un nuovo anno!- esclamai contenta entrando in aula, e mi sedetti in un banco a caso, tanto non ho mai avuto preferenze per ciò. Un posto vale l’altro. Invece i miei due “fratelloni” andarono a sedersi vicino a due ragazze.
Ora, poteva definirsi iniziato il mio nuovo anno alle superiori.
***************************
Pov Nicco
Finalmente sono tornato all’accademia Lumines per frequentare il mio secondo anno qui.
Io sono Nicco Kon, ho 17 anni e vengo dalla famiglia più prestigiosa della Cina, e al contrario di quanto si possa pensare non vedevo l’ora di scappare da casa.
Sono il primo figlio e per di più il maschio, quindi non dovrei lamentarmi. Avrò la casa, il denaro, la notorietà…peccato che tutto questo non mi interessi. E vorrei farlo capire anche al mio severissimo papà, ma non riesco ad andargli contro, e per questo spesso mi sono chiesto se non fossi davvero un coniglio.
All’entrata i compagni che conoscono mi salutano, alcuni solo con gesti di mano, mentre altri più arditi mi danno pacche sulle spalle e mi assicurano che le ragazze del nuovo anno sono davvero sexy.
Non me ne può fregare di meno. Le ragazze invece cominciano a sistemarsi i capelli, ridacchiare e sbattere le ciglia civettuole al mio passaggio, ma chi mi conosce lo sa già…a me non interessa niente di nessuno.
Be, questa è l’idea che do a vedere. Ho capelli blu e occhi di una tonalità più scura, l’anno passato era al primo posto nella classifica degli studenti, e ai primi posti nella classifica delle ragazze “il più affascinante” o qualcosa del genere.
Quest’anno però non basterà rimanere al primo posto tra i migliori studenti, dovrò fare di più.
Quindi dovrò fare una gran fatica per conquistarmi qualche merito extra e tutto questo perché?. Semplicemente perché mio padre lo esige.
Lui adesso si trova nella residenza principale dei Kon in Cina.
È sempre stato un uomo troppo esigente con me, forse perché la sua fama è innegabile.
Per tutti gli uomini di affari più importanti lui e l’esimio Richard Kon, importante uomo d’affari e uomo di ferro, chiunque sa che se vuoi avere a che fare con lui devi essere tanto saldo da resistere alle sue insistenze psicologiche e intellettuali, se no non cè motivo di presentarsi davanti a lui.
Mio padre ha un grande rispetto per la condotta, forse anche troppa, e questo non solo al lavoro ma soprattutto in famiglia, mi chiedo come mia madre, la mia dolcissima mamma, abbia fatto ad innamorarsi di uno squalo simile.
Per tutti lei è l’adorata Charlotte, dai capelli viola scuro e lo sguardo sempre buono…niente a paragone con i capelli argentei e lo sguardo duro di suo marito.
E poi ci sono io, il futuro della famiglia, quello che per tutti è il ragazzo glaciale che pensa solo al suo futuro di capo famiglia.
Poso la valigia sul letto e penso che la disferò più tardi, in quel momento però mi viene in mente che non ho ancora visto in giro la mia sfaticatissima sorella.
A Sammy è stato dato il permesso di poter frequentare l’accademia finalmente, be a patto che io me ne prenda cura ovviamente.
Lei ha solo un anno meno di me, ha i capelli viola…viola scuro e viola chiaro. Chiunque direbbe che abbia fatto le mach ma sono davvero il suo colore (caratteristica particolare di famiglia quella dei capelli di colori strani) è davvero un gran tipo la mia sorellina. Si mette spesso nei guai, a volte anche involontariamente, è allegra e pimpante. La scuola e lo studio sono le cose che preferisce di meno, ma immagino che al primo posto delle cose che odia ci sia la disciplina.
Mi viene da ridere pensando a lei. Non è una cattiva ragazza, o lo vuol sembrare, semplicemente le piace andare contro nostro padre e questo le rende non pochi problemi.
Sbuffo, chissà che fine ha fatto, penso
-ehilà, sono appena arrivato e adesso vado a rimpinzarmi perché muoio di fame. Ti porto qualcosa?- mi chiede dalla porta il mio migliore amico.
Con Trein sono sempre me stesso, lui e come un fratello per me e spesso anche di più. Anche lui è al secondo anno e come sempre la prima cosa che fa è andare a mettere qualcosa sotto i denti…anche se dal suo aspetto non si direbbe proprio che sia un gran magione
-no grazie Trein, tu và e mi raccomando non tardare alla prima ora di lezione-
-non preoccuparti genio dei miei stivali, non tarderò- mi risponde andandosene
Appena qualche minuto dopo anche io esco dalla camera e mi dirigo nella mia classe. Molti degli studenti li conosco, altri sono nuovi. Ma c’era da aspettarselo che entrassero altri studenti anche al secondo anno, infondo questa è l’accademia di magia più prestigiosa che esista e molti entrano come nuovi alunni saltando qualche classe perché già parecchio preparato sull’argomento.
Mi siedo su un banco qualsiasi e noto che le ragazze cominciano già ad adocchiarmi, spero davvero che quest’anno mi stiano alla larga sapendo già con chi hanno a che fare, ma ho i miei dubbi, a volte le femmine non sanno davvero arrendersi.
Mi viene da sorridere, nonostante il mio pessimismo sono davvero felice di essere tornato.
CAPITOLO 2
Pov Roxen
Rimasi a guardare la finestra per quasi tutta l’ora di lezione. Al primo giorno, “lezione” è una parolona. Ci sono solo gli insegnanti che si presentano, ci spiegano il regolamento, com’è formata la scuola e poi ci danno il tempo per socializzare tra noi della classe. Niente spiegazioni complicate su materie noiose come la matematica. Si è capito che la detesto? Tutti quei numeri, operazioni e calcoli mi danno alla testa e non li sopporto. Lasciai perdere la finestra per poi spostare l’attenzione ai miei compagni di cui alcuni avevo già fatto amicizia. Vidi che anche i miei fratelloni vampiri avevano fatto amicizie, o meglio dire, conquiste. Jack si era preso il posto vicino ad una ragazza piuttosto carina dagli occhi rossi e capelli viola. Capelli viola? E’ strano vederli però mi sembra di averli già visti. Se non sbaglio ci dovrebbe essere una famiglia, non solo famosa per le sue capacità ma anche per le loro chiome dai colori unici e rari. Purtroppo però, non ricordo il nome.
Invece Drake sta flirtando con un'altra ragazza, l’ennesima vittima. Anche lei è molto bella e ha dei lunghi capelli castani lisci e due grandi occhi azzurri. Vi starete chiedendo, come mai non sono gelosa visto che sono la sua fidanzata? La risposta è semplice. Ci sono abituata al suo comportamento da donnaiolo e in più, non lo amo. Non ho ancora incontrato un ragazzo che mi faccia battere il cuore all’impazzata e mai lo incontrerò. Se dovesse succedere, sarebbe un disastro. Non posso rinunciare al mio matrimonio con Drake poiché sarebbe un problema per la mia famiglia.
Tutti intorno a me vociferavano contenti sulla festa in maschera che si sarebbe svolta stasera. Erano contenti e alcuni erano anche in crisi su cosa mettersi. Io sicuramente avrò un vestito adatto all’occasione.
Mia madre è molto previdente su queste cose. L’unico problema che ho è che non so ballare. Cioè, in realtà, sono capace di ballare fin da bambina ma ho sempre paura di torturare i piedi a qualcuno e questo mi fa sembrare più imbranata di quanto sia già. Per questo, evito il più possibile di accettare balli alle feste.
Comunque io per balli intendo quelli classici come il valzer e pure qualcuno popolare come la frullata italiana (anche se quest’ultimo genere di danza l’ho sempre fatto di nascosto per via della mia reputazione di signorina di buona famiglia). Niente musica house, tecno o altro visto che non ho vissuto come la maggior parte dei miei coetanei. Mai andata in una discoteca, mai fumato, mai bevuto, mai drogata, vergine e chi più ne ha più ne metta. Praticamente sono una così detta santarellina. Un nomignolo che mi hanno dato alcuni ragazzi che ho conosciuto nei ricevimenti. A me non importa cosa pensano gli altri perciò non mi offendo quasi mai.
Fu il suono della campanella a risvegliarmi dai miei pensieri e dopo un po’, mi alzai. Ora è arrivato il momento di sperimentare fino a quanto arriva la mia imbranataggine. Devo cercare la mia stanza e sono sicura che farò un sacco di gaffe prima di trovarla.
Passai mezz’ora, come previsto, a fare figuracce. Al primo tentativo, mi ritrovai nello spogliatoio femminile nella palestra, al secondo aprii una stanza dove un maniaco mi spaventò a morte (l’ho beccato proprio quando stava vedendo un film porno e poi mi si è avvicinato malizioso), poi altri tre tentativi che è meglio non raccontare. E’ proprio vero che non c’è limite alla sfortuna.
Finalmente trovai la stanza 5. La stanza che avrei condiviso con una coinquilina, sperando che sia simpatica.
Aprii la porta e mi innamorai subito del luogo. Era un po’ spoglio ma era comunque una camera spaziosa e carina. Aveva due armadi e due letti color panna come il resto del mobilio e le tende erano bianche con i bordi di merletti. Sicuramente con una bella sistemata sarebbe stata perfetta.
Sistemai le mie cose e poi tirai fuori il vestito che avrei messo quella sera. Ma ripensandoci, non so se sia il caso che partecipi se non ballerò. Non farei che annoiarmi come al solito anche se potrei chiacchierare con qualcuno per passare il tempo.
All’improvviso, mi accorsi di non essere sola. Doveva essere la mia compagna di stanza e così mi avvicinai a lei.
-Oh ciao! Io sono Roxen e tu?- mi presentai.
-Ciao Roxen!! io sono Sammy, piacere- disse porgendomi la mano che accettai volentieri. Già mi
piaceva questa ragazza. Se non sbaglio, era quella che stava parlando con Jack in classe.
-Anche a te piace questa stanza, vero? io credo che diverrà bellissima dopo che ci avremmo messo
il nostro tocco- continuò sorridendomi entusiasta.
-Non vedo l'ora! Sono sicura che la nostra convivenza sarà magnifica- dissi ricambiando l’entusiasmo.
-Si lo penso anche io!- mi rispose.
-Ehi! vedo che ti sei stabilita bene- la interruppe una voce maschile alquanto infastidita.
Mi girai verso la voce e mi trovai a guardare un ragazzo dai capelli e gli occhi azzurri.
Ma allora non sapevo che quel bellissimo ragazzo mi avrebbe sconvolto la vita.
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Pov Nicco
La lezione cominciò presto.
Stando già al secondo anno quasi tutti si conoscono, quindi non perdiamo che appena dieci minuti ogni nuova ora a presentarci con i nuovi insegnanti e procediamo cominciando a parlare di lezioni.
Io come sempre sono il primo a cominciare a prendere appunti sui nuovi programmi di studi. Devo essere molto attivo sia nelle interrogazioni che nelle spiegazioni, se no non sarebbe facile tenere la media del più bravo studente se cominciassi a perdere tempo, come gli altri, a parlare delle vacanze, delle nuove conquiste e di tutto quello che quei tre mesi erano trascorsi.
Ovviamente il programma scolastico di quest’anno era parecchio duro ma io dovevo farcela.
Passai il resto della lezione ad ascoltare l’insegnante, ma un orecchio spesso lo lasciavo ad ascoltare i bisbigli dei miei compagni, e da quello che sentii, molti dei ragazzi, fuori dalla scuola, dove pochi erano al centro della attenzione, erano corteggiati dalle ragazze.
Ascoltavo attentamente i loro discorsi su quanto erano stati fortunati ad avere l’attenzione di particolari ragazze, o quanto fosse stato bello andare a letto con qualcuna di loro… io non li capisco proprio.
Non mi vergogno di dire che a diciassette anni sono ancora vergine. La verità e che proprio non ho mai provato niente oltre il ribrezzo verso il sesso opposto, e se non fossi altrettanto indifferente agli uomini avrei pensato già da tempo che fossi gay. Non so se credere al vero amore, quello infinito e senza tempo, quello ,credo, che vedevo negli occhi dei miei genitori ogni volta che si guardavano, però spesso mi domandavo se ci volesse proprio la donna della mia vita per provare qualcosa che assomigliasse all’interesse per una ragazza, o almeno per l’eccitazione sessuale che potrebbe darmi un bel corpicino caldo e languido.
Non intendo dire che non mi sono mai eccitato, sarebbe come dire che sono strano per essere un diciassettenne, solo che mi succede solo quando vedo dei film porno (che per la verità non ne vedo tanti) e non quando vedo una bella ragazza in carne ed ossa. Nessuno, nonostante abbia parecchia esperienza, mi ha mai fatto venire voglia di baciarla e divorarla, quindi non mi sono mai trovato nel letto o tra le gambe di una donna.
Scossi la testa e ripresi a concentrarmi su quello che diceva il professore, non avevo nessuna voglia di farmi problemi per questo, quando l’avrei trovata la donna per me ci avrei pensato.
Finite le ore, in classe tutti erano già eccitati per la festa in maschera di quella sera.
L’anno prima era stata una festa clamorosa, mi ero parecchio divertito quindi non avevo nessuna intenzione di perderla neanche oggi.
Quindi uscito dalla classe mi dissi di ritornare in camera e andarmi a preparare ma poi lungo il percorso mi ricordai di una cosa fondamentale che dovevo controllare: Sammy
Così feci dietro front e andai verso la camera assegnata a mia sorella, lì la trovai a parlare con la sua coinquilina.
-ehi vedo che ti sei stabilita bene- le dissi.
In quel momento le due si voltarono e per la prima volta potei esprimere quell’espressione che altri utilizzavano; il mio cuore cominciò a battere all’impazzata.
Era davvero bella quella ragazza, aveva lunghi capelli e due bellissimi occhi castani
-cosa ci fai qui? vieni a controllarmi?- mi interruppe dai miei pensieri mia sorella
-me lo ha chiesto papà, e poi non credi che dovresti presentarmi alla tua amica prima? non è certo buona educazione quella che usi- per la verità non è che mi importasse molto della sua educazione ma volevo conoscere il nome di quell’angelo che aveva vicino.
Sammy alzò gli occhi al cielo e si rivolse alla ragazza -Roxen, questo è mio fratello Nicco- poi guardò me -Nicco ti presento Roxen, la mia nuova amica e coinquilina-.
“Roxen eh?” pensai, proprio un nome delizioso che le si addiceva.
Non capivo ancora da dove venivano quei romantici pensieri ma di certo non immaginavo che quella ragazza sarebbe diventata la donna del mio destino.
CAPITOLO 3
Pov Roxen
Oh Gesù! Era il ragazzo più bello che avessi mai visto. Perfino uno bello come Drake mi sembra secondo a lui. Ma cosa mi sta succedendo? Mi sento strana. Non mi sono nemmeno accorta che lo stavo fissando, che sciocca! Distolsi lo sguardo, imbarazzata, e subito dopo mi decisi a riprendere un po’ di coscienza e a salutarlo. Dio ma che mi è preso?
-Piacere di conoscerti- gli dissi porgendogli la mano che lui accettò sorridendomi.
-Il piacere è mio- disse per poi lasciare la mia mano. -Allora, ti devo avvertire che non sarà facile abitare con questa peste, spero tu sia pronta al peggio- ridacchiò facendo sbuffare la sorella. Povera Sammy.
-Ahahah secondo me esageri. Non mi sembra così tremenda- contestai pur essendo divertita da quel punzecchiarsi fraterno. Mi ricorda il mio fratellone, quanto mi manca…
-Bhè! Meglio riparlarne quando al mattino non si vorrà svegliare e farà suonare la sveglia fino a farti scoppiare la testa- rise ancora, Nicco.
In quel momento Sammy, presa dalla rabbia, lanciò una scarica elettrica al fratello, che la scansò con facilità. Caspita che potere! In effetti lei mi aveva detto di queste scariche quando parlavamo poco fa.
-Comunque, avete già preparato l'abito per la festa di stasera?- mi chiese lui.
E ora che gli dico? Se lui viene alla festa vedrà subito come sono imbranata e ci accadrà un'altra delle mie figuracce.
-Sì. L'ho fatto poco fa ma adesso non sono più sicura di andarci- dissi un pò dispiaciuta.
-Non capisco, come mai? Vedrai sarà divertente, l'anno scorso è stato davvero magnifico!-
-E’ che non so ballare. Ho sempre paura di calpestare i piedi e fare del male- Brava Roxen! Praticamente più sincera di così si muore! Anche se c’è una piccola bugia. Io in realtà, ho già detto, che so ballare. E’ l’emozione a farmi sbagliare.
Nicco scoppiò a ridere. Ehy! Io dicevo sul serio.
-Credimi non ti devi preoccupare, in genere i ragazzi di questa scuola non fanno caso a certi particolari con le ragazze carine-
Che vorrebbe dire, che io per lui sono una ragazza carina? Sarebbe bello se fosse così, ma cavolo! Che sto pensando?
-Comunque se ti va ti ci accompagno io, ho buoni riflessi e so per certo che riuscirei ad evitare qualche piedata- continuò con il suo sorriso. Il suo magnifico sorriso che mi sta facendo battere il cuore all’impazzata.
-T-ti ringrazio. Allora ci vediamo stasera?- dissi arrossita. Quello che sto facendo e provando dentro di me è assolutamente sbagliato ma non riesco a farne a meno.
-Si certo! Vi vengo a prendere più tardi- rispose alludendo anche alla sorella.
-Come sai che io non ho già un accompagnatore?- si scaldò Sammy.
-Perchè, c’è l'hai?- ribattè il ragazzo.
Lei abbassò il viso imbarazzata, facendogli capire che non aveva nessuno accompagnatore.
-Appunto- continuò Nicco.
Poi si votò verso la porta –bhè! allora a dopo- fece un cenno con la mano e un occhiolino verso di me per poi uscire dalla stanza. Dio, che cosa ho fatto? Perché gli ho dato via libera? Non posso sentirmi attratta da un ragazzo conosciuto pochi minuti fa! Però, ho come l’impressione che non sia stata la prima volta che l’ho incontrato. Né lui né Sammy. Forse sarà stato ad un ricevimento.
Ero rossa come un peperone ancora e dopo che mi ripresi, parlai a Sammy.
-Non prendertela per il fatto dell'accompagnatore. Io ci sto quasi sempre senza alle feste- Proprio così. Io seguo il meraviglioso detto, “meglio soli che male accompagnati”. Ci vado raramente in compagnia alle feste mondane.
-Non preoccuparti. Non mi importava poi tanto dell'accompagnatore, ero decisa ad andarci già da sola. mi sono solo arrabbiata perchè ha messo me senza che io gliene dessi il permesso!- si infuriò stringendo le mani a pugno.
-Comunque ho visto che qualcuno ha fatto colpo su quell'idiota- continuò ammiccante, guardandomi maliziosa. Male male. Ora che mi invento?
-A chi ti stai riferendo?- domandai facendo la finta tonta con il viso arrossato. Mannaggia al mio solito e facile rossore! Quanto vorrei non imbarazzarmi facilmente.
-Mi riferisco a te! non fare la finta tonta, ho visto come ti guarda e ho visto come lo guardi tu- continuò con quel tono malizioso. Solo un idiota poteva non accorgersi che l’ho guardato come un pesce lesso ma quello che mi domando è, come mi ha guardata? Sammy si deve essere sbagliata sui presunti sguardi di Nicco.
-Ti sbagli. Io non ho fatto colpo su nessuno. Sono così imbranata! Ci sono milioni di ragazze migliori di me- ti pare che uno bello come tuo fratello guardi una come me? Anche se si è offerto da farmi da cavaliere.
-Bhè, su questo non saprei che dirti, ma riguardo a mio fratello sono sicuro che sia un pò preso da te. Credimi, non l’ho visto parlare con nessun'altra ragazza che non fosse della famiglia come ha parlato a te. Di solito scappa quando vede una ragazza, oppure fa di tutto per finire quel discorso appena preso- mi raccontò, sedendosi sulla sedia di una delle due scrivanie che erano nella camera.
-Come mai questo atteggiamento verso le ragazze?- chiesi incuriosita.
Ci pensò su un attimo prima di rispondermi.
-Non so il perchè. Credo il motivo sia il fatto che è sempre stato molto carino. Fin da piccolo ha sempre avuto piccole ammiratrici che lo perseguitavano ovunque. Forse ha cominciato a prendere un pò le distanze da loro perchè si sentiva oppresso. Comunque, qualunque sia il motivo, con te non ha avuto la stessa reazione, quindi credo che tu gli piaccia- insistè con il suo solito sorriso.
-Emmm... a proposito! hai scelto il tuo vestito per la festa?- domandai cercando di cambiare discorso e ci riuscii.
-Sì ma certo che l'ho scelto!- si entusiasmò -eccolo!- disse tirandolo fuori dall'armadio.
-Allora cosa ne dici?- chiese appoggiandoselo al corpo. Carinissimo. Sembrava un abito tipico delle ballerine di flamenco con tutti quei strati di gonna. Solo che quello di Sammy era con la parte superiore nera e la gonna ampia bianca con i bordi neri.
-E’ davvero bellissimo! complimenti-
-E tu? lo hai scelto il vestito?-
-Sì certo! Eccolo qua!- dissi mostrandogli l'abito che avevo scelto. -Ti piace?-
Era un vestito lungo bianco piena di merletti che mi lasciava la schiena mezza nuda ed era con delle spalline sottili che finivano fino alla scollatura a V.
-Si davvero bellissimo!- lo guardò ammaliata.
-Con indosso quello nessuno riuscirà a toglierti gli occhi di dosso! e spero sia lo stesso anche per me- disse ridendo dell'ultima affermazione. Dicendomi questo, mi ha fatto venire un dubbio. Che sia troppo scollato.
-Ahahah esagerata!- dissi divertita dalle sue parole. Poi guardai l'orologio. Mancava un ora alla festa!
-Oh cavolo! dobbiamo cominciare a prepararci. Tra un ora inizia la festa!-
-Oh hai ragione!! Devo ancora fare una doccia!- disse cominciando in fretta e furia a preparare la sua roba.
E così, iniziammo a prepararci per il ballo. In poco tempo, riuscimmo a finire il tutto e la mia nuova amica mi aiutò anche a truccarmi. Trucco leggero ovviamente. Lucidalabbra rosa, un pò di colore alle guance, nero sugli occhi e un pò di ombretto fucsia sulle palpebre. Lasciai i capelli sciolti e un po’ arricciati sulle punte ed ero pronta. Tuttavia avevo ragione. Il vestito era scollato mostrando per un bel pezzo il seno ma ormai.
Guardai Sammy e sorrisi. Lei era davvero carina con i brillantini sui capelli e il suo trucco. Solo un filo di fondo tinta, ombretto bianco poco eccessivo e un filo di matita nera sugli occhi.
-Adesso siamo pronte!- mi entusiasmai. Chissà cosa mi aspettava?
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Pov Nicco
Dopo l’incontro con Roxen nella camera di mia sorella, continuai ad essere un po’ inquieto.
Mi sentivo agitato e non vedevo l’ora di tornare a prendere le ragazze per vedere di nuovo la splendida Roxen.
Mi infilai dentro la doccia e mi lavai, cercando nello stesso tempo di togliermi quegli strani pensieri dalla testa, ma non fu niente affatto sufficiente.
Alla fine cercai di lasciar perdere e non pensarci troppo. Mi convinsi che quell’inquietudine fosse solo il risultato della prima volta che trovavo davvero interessante una ragazza e finito di prepararmi andai a prendere il mio migliore amico.
Entrato in camera sapevo cosa avrei trovato, ma speravo fosse diverso questa volta -ehi Trein, non sei ancora pronto?- sbuffai vedendolo ancora mezzo vestito. Avevo immaginato che non fosse pronto, proprio come al solito. Ma questa volta in me c’era una certa fretta ad andare il prima possibile
-è già tanto che sia quasi pronto!- mi rispose lui continuando a prepararsi
-che significa! ti avevo detto che sarei passato a prenderti alle sette no? avresti dovuto prepararti prima-
-non iniziare! per colpa tua ho perso anche l'opportunità di fare un buon pranzetto in un ristorante!-
Mi venne da ridere, era proprio da lui essere arrabbiato per non essersi potuto abbuffare
-va bene, adesso sbrigati, devo andare a prendere mia sorella e la mia accompagnatrice- gli risposi, entrando e sistemandogli per bene il fiocchetto dello smoking.
Lui mi osservò confuso, e infondo anche io lo ero per quello che avevo detto.
Non potevo davvero credere di avergli spifferato il fatto di essere ansioso di andare a prendere la mia accompagnatrice, perché infondo avevo fretta solo per lei, e questo Trein sembrò capirlo al volo.
Finito con il suo maledetto fiocco esultai -ecco fatto- poi mi volta e lo sospinsi verso la porta -adesso andiamo su-
-non cé fretta, lasciami fare le cose con calma- sbuffò Trein infilandosi la giacca
-un po’ di vita! vedrai che alla festa avrai un sacco di ragazze ai tuoi piedi- sapevo che non era una cosa che gli interessasse, ma almeno volevo entusiasmarlo un po’
-sinceramente preferirei che ai miei piedi ci fosse il buffet, ho un fame!- mi rispose poggiando una mano sullo stomaco
Sorrisi -sei sempre il solito, andiamo- dissi infine trascinandolo fuori.
Arrivati nella camera di Sammy notai che la porta non era chiusa a chiave ed entrai, le ragazze avevano appena finito di prepararsi e quando vidi Roxen rimasi completamente impalato a guardarla.
Era davvero magnifica con quel lungo vestito elegante e il cuore prese a battere furiosamente senza che io riuscissi a frenarlo. Avevo quasi paura che lo sentissero tutti per quanto forte batteva
-adesso siamo pronte!- esclamò lei con quella voce meravigliosa
-e anche molto carine- mi lasciai sfuggire dalla bocca continuando a guardarla
-sera- mi interruppe Trein dietro di me
Sammy si mise a ridere mentre ci guardava, specialmente il mio amico che era imbronciato da morire -ciao treinuccio, vedo che sei di buon umore- sghignazzò alla fine, infastidendolo ancora di più. Infatti trein proprio odiava essere chiamato in quel modo, e la mia pestifera sorella si divertita a punzecchiarlo
-ciao ragazzi!- mi distrasse di nuovo la voce di Roxen
Mi veniva da sorriderle ma mi trattenni -allora cosa ne dite di andare?- chiesi porgendole un braccio.
Mia sorella si avvinghiò sogghignando al braccio di Trein -vieni qui Treinuccio- lo sbeffeggiò,
Roxen intanto prese il mio, e mi accorsi che era arrossita in modo davvero stuzzicante.
Era proprio strano, quando vedevo le altre arrossire mi sentivo solo preso in giro, invece quel rossore sul suo viso ebbe tutt’altro affetto su di me, e sconvolgendo anche me, mi eccitò un po’.
Alla fine uscimmo dalla stanza diretti alla festa che avevo la sensazione sarebbe stata molto più bella di quanto mi fossi immaginato.
Continua...
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