mercoledì 9 marzo 2022

Review Party - L'erede misterioso di Georgette Heyer

 

 Salve a tutti, cari lettori. Mi spiace tanto per questa lunga assenza ma ho passato un brutto periodo in famiglia e ancora non si è risolto niente del tutto. Ormai tra lavoro e famiglia mi resta ben poco per leggere ma cercherò di aggiornare ancora ogni tanto. La frequenza di anni prima non ci sarà più ma non voglio chiudere definitivamente con il blog. Posterò ancora recensioni e parteciperò ad eventi ma meno rispetto a prima. Ci saranno ancora assenze mensili, non lo nego, ma spero che continuerete comunque a leggermi. Oggi voglio dirvi la mia riguardo a un altro capolavoro della meravigliosa Heyer.

Titolo: L'erede misterioso
Autore: Georgette Heyer
Editore: Astoria
Data di uscita: Febbraio 2022
Pagine: 368
Prezzo: 19,00 €
 
 C’è fermento a Darracott Place, antica ma decaduta magione nel Sud dell’Inghilterra. È in arrivo Hugo, il nuovo erede di titolo e beni del tirannico lord Darracott, il cui carattere è divenuto ancor più irascibile dopo la morte del primogenito Granville e di suo figlio Oliver, annegati al largo della Cornovaglia durante una sfortunata spedizione navale.
Hugo, militare di carriera, è sconosciuto a tutti gli altri Darracott. È figlio, infatti, del secondogenito del dispotico capofamiglia, ripudiato da quest’ultimo per aver sposato una tessitrice. Il suo arrivo, quindi, è visto con grande avversione sia da chi pensava di ereditare il titolo, sia semplicemente da chi dà per scontato che Hugo sia uno zotico; anche la ribelle Anthea, sua cugina e promessa sposa per volere del nonno – che vuole rialzare il tasso di sangue blu in famiglia – teme di fare un pessimo matrimonio.
Hugo in effetti appare fin da subito piuttosto avulso dal contesto in cui dovrà inserirsi: non ha un cameriere personale, non viaggia in carrozza e parla nel rustico dialetto dello Yorkshire. Ma è davvero un “borghesuccio” come tutti temono o in realtà si diverte a prendersi gioco dei suoi nobili parenti?
 
Come sapete ormai accolgo con immensa gioia i titoli della Heyer come fossero benedizioni. Sanno regalare un sorriso in qualsiasi momento e non mi stanco mai di rileggerli. Stavolta questa autrice si diverte a prendere in giro la nobiltà con un personaggio fuori dalle righe. E ovviamente non potevo non affezionarmi a costui.

Il perfido e tiranno lord Darracott ha perso un altro dei suoi figli e uno dei suoi nipoti. Avrebbe un ultimo figlio che potrebbe designare come erede ma, inaspettatamente, il vecchio convoca e nomina suo successore il nipote Hugo, figlio del suo secondogenito. Quest'ultimo era il figlio prediletto finché non si sposò con un'umile tessitrice e questo lo fece allontanare dalla famiglia. Nessuno dei Darracott sa cosa aspettarsi da questo futuro erede. I pregiudizi si sprecano e non appena appare Hugo sembra che le loro convinzioni siano esatte. Ma sarà veramente così o è solo che a questo bizzarro erede piace prendere per il naso i suoi sprezzanti parenti?

La Heyer ci mette di fronte a costanti paragoni tra la nobiltà e la classe più umile. Hugo rappresenta sia l'uno che l'altro prendendone più i pregi che i difetti. È un personaggio divertente, simpatico a cui non puoi non affezionarti. Sa dare una lezione ai suoi spocchiosi parenti che lo credono uno zoticone sciocco e ignorante nascondendo il suo vero essere. Ma il suo inganno non sfugge all'occhio attento della cugina Althea. Costei è una giovane donna sveglia e molto riservata che all'inizio si lascia prendere dai pregiudizi, come tutti, mortificando il povero Hugo. Rimedierà ai propri errori e saprà vedere oltre la messa in scena escogitata dal cugino, nonché possibile marito. Riuscirà ad aprire il proprio cuore e a pensare a un futuro felice con questo irriverente erede. 
I Darracott spiccano ognuno per il proprio carattere. C'è chi dimostra freddezza e chi cortesia a chi vedono come inferiori ed estranei. C'è curiosità ma anche un gioco di inganni che porta a creare vicende davvero interessanti in questa famiglia. 

Questo romanzo non è un historical romance. La parte romantica passa molto in secondo piano e si da più spazio nel parlare di famiglia e di pregiudizi. Hugo ha saputo conquistarmi con la sua cordiale 'stravaganza'. È un protagonista che non spicca solo per bellezza esteriore ma anche per bontà d'animo e per il suo carattere giocoso. Viene giudicato senza possibilità di farsi conoscere ed è giusto che punisca l'ignoranza della parentela burlandosi di loro. Ho compreso i suoi sentimenti e li ho fatti miei mortificandomi e ridendo con lui. 
Posso dire che questa storia insegna tanto anche se non eguaglia in bellezza altre opere dell'autrice. Già leggendo la trama, morivo dalla voglia di conoscere Hugo e posso dire che è stato un immenso piacere fare la sua conoscenza e vestire i suoi panni in questa stupenda commedia. 


Grazie mille alla Astoria per la copia omaggio!

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