Giorno, passeggeri! Siete pronti a partire anche per la Cambogia del XVII secolo? Allora prendete posto e partiamo!
Autore - Alexandra Bracken
Serie - Passenger #1
Editore - Sperling & Kupfer
Uscita - 28 Marzo 2017
Pagine - 420
Prezzo - 18,90 €
In una terribile notte, Etta Spencer – giovanissima violinista – perde tutto quello che conosce e ama. Catapultata all’improvviso in un mondo sconosciuto, ha un’unica certezza: non ha viaggiato per chilometri, bensì per secoli. La sua famiglia, infatti, possiede la capacità di viaggiare nel tempo. Un’abilità di cui lei ha sempre ignorato l’esistenza. Fino ad ora. Passeggera a sorpresa su una nave nel bel mezzo dell’oceano, e disposta a tutto per ritornare al proprio tempo, Etta inizia una straordinaria avventura attraverso secoli e continenti, in compagnia di Nicholas, il capitano della nave. Ma i suoi tentativi per trovare la strada di casa non fanno che trascinarla sempre più a fondo. Per sopravvivere dovrà imparare a navigare tra spazio, tempo, tradimento e amore.
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ANGKOR (1685)
Chi ha visto qualche puntata di Pechino Express sa quanto possano essere meravigliosi i paesaggi orientali e la Cambogia non fa di certo eccezione. Tuttavia non fu nemmeno un paese risparmiato dalla crudeltà della guerra. Si sa che da quando è nato il genere umano, non c'è un anno che non ci sia una guerra e finché esiste la sete di potere e l'ambizione, triste ma vero, tutto ciò non avrà mai fine.
Ok, dopo questa triste premessa, passiamo a parlare un pò di questo bellissimo paese.
Angkor fu capitale dell'impero Khmer, un popolo ancora presente nel sudest asiatico, che dall'802 fino al 1431 occupava buona parte della Thailandia (conosciuta come Siam fino al 1939), Vietnam e Laos, oltre che la Cambogia ovviamente.
Purtroppo però dopo questo periodo fiorente, la Cambogia e l'impero Khmer subì un declino. Dal 1431 fino al 1864, tra monarchie deboli, continue lotte di dominio tra Thailandia e Vietnam e perdite di territori, la Cambogia non se la passò per niente bene. Poi arrivarono i francesi, et voilà, il paese dovette sopportare per 90 anni il loro dominio ma non ebbe nemmeno in quel caso momenti di pace.
I francesi, credendosi furbi, scelsero un regnante di soli 19 anni pensando che essendo giovane potesse essere facilmente manovrabile. Ma fecero male i calcoli e mentre il loro dominio crollò, il giovane re Sihanouk continuò a governare la Cambogia che proclamò la propria indipendenza nel 1953.
Quindi visto che Etta e Nic sono finiti ad Angkor nel 1685 si presume che siano capitati nel suolo del paese quando era mal governato e conteso tra Thailandia e Vietnam ma che abbiano ammirato anche il meraviglioso Angkor Wat, il più grande monumento religioso al mondo che fu costruito in meno di 40 anni.
Questo edificio fu fatto costruire dal re Suryavarman II nella capitale dell'epoca Yasodharapura (vecchio nome di Angkor) ed era stato concepito per essere un tempio indù per poi diventare verso la fine del dodicesimo secolo un tempio buddista.
Angkor Wat è stato costruito con due delle principali caratteristiche dell'architettura cambogiana: il "tempio-montagna" e i successivi "templi a galleria"; e raffigura la cosmologia Indù: le torri centrali rappresentano il Monte Meru (la dimora degli dei secondo la mitologia induista e buddista), i muri esterni le montagne che racchiudono il mondo e il fossato l'oceano oltre le montagne. Inoltre considerando le dimensioni e i rapporti architettonici sembra che ci siano anche numerosi riferimenti ai cicli del Sole e della Luna.
Poi i cari protagonisti di Passenger non possono non aver notato anche Angkor Thom, l'ultima capitale edificata ad Angkor ma che era abitata solo dal sovrano, dai religiosi, dai militari e dai funzionari del governo (in poche parole, dai "ricchi"), mentre la plebaglia viveva fuori da essa. Le sue rovine, dovute al periodo di abbandono nel quindicesimo secolo che colpì tutta Angkor, furono paragonate ad Atlantide di Platone.
In seguito, verso la fine del sedicesimo secolo, furono riscoperte le rovine delle costruzioni di Angkor. Le notizie relative alla città perduta nella giungla fecero scalpore e molti andarono a visitarla. Angkor rimase ricoperta dalla vegetazione fino al diciannovesimo secolo ma nel periodo in cui Etta e Nic si trovavano lì, il luogo era comunque abitato e Angkor Wat era un monastero buddista visitato da molti spagnoli e portoghesi e tappa di numerosi pellegrinaggi.
Info prese da Wikipedia e immagini prese nel web.
CALENDARIO
Appuntamento dopodomani nel blog Il colore dei libri! Sarà la volta di Parigi.
Buon proseguimento di viaggio ;)
Che belli questi luoghi *-*
RispondiEliminaUna meraviglia <3 Sarebbe bello vederli dal vivo simili gioielli.
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