Titolo: Il codice
Titolo originale: The code
Serie: Ice Dragons Hockey #1
Autrice: RJ Scott
Traduttore: Maria Josè Ruffo
Genere: Contemporaneo / Romance Sportivo
Lunghezza: 184 pagine
ISBN: 978-88-9312-295-5
Uscita: 7 Novembre
Prezzo: € 4,49
Innamorarsi della sorella del suo migliore amico gli era sembrata una buona idea, a quel tempo.
La vita e la carriera di Ryan Flynn nella squadra di hockey degli Ice Dragons sono scandite da un codice: amicizia, lealtà, rispetto, guida e protezione. Quando la sorella del suo migliore amico lo chiama perché la riaccompagni a casa dopo una rapina, è solo con un enorme sforzo di volontà che Ryan si ricorda che per lui la ragazza è off-limits. Non importa che lei rappresenti una tentazione troppo forte per un uomo già sull’orlo del precipizio: Ryan ha promesso a suo fratello che non permetterà a nessuno sportivo professionista di avvicinarla, e ciò include anche lui.
Kat ha desiderato Ryan Flynn sin dal primo momento in cui lo ha visto, ma c’è un problema: il giocatore di hockey è il migliore amico di suo fratello e i due sono legati da un complicato codice cavalleresco, sia fuori che dentro la pista. Quando lui la salva e la riporta a casa, Kat gli chiede un bacio e Ryan è ben felice di accontentarla. Le cose, però, sfuggono loro repentinamente di mano quando quel singolo bacio si trasforma in qualcosa da tenere nascosto al fratello di lei.
Riuscirà Ryan, il coriaceo difensore dei Dragons, a non vedere Kat come qualcosa di più che la sorella del suo migliore amico? E riuscirà Kat a catturare e tenere per sé quel “drago” che rappresenta la sua metà?
Pensavo di essermi fatta il callo a forza di leggere di varie deviazioni (per non dire di peggio) mentali sia tra adulti che tra adolescenti ma purtroppo non è stato così. Mi dispiace dirlo ma questa lettura è stato un NO colossale. E ripeto, mi dispiace perché di solito apprezzo lo sport romance come genere e sinceramente sbavo volentieri per un bel giocatore ma qui non ho trovato in pratica niente che potesse farmi scattare la scintilla. Andrò controcorrente ma abbiate pazienza, di principesse sul pisello protette da vari cani da guardia - ergo fratellone e compagnia bella - e di ragazzoni in continuo conflitto tra il seguire il cervello o le parti basse ne ho fin sopra i capelli. De gustibus, che ci volete fare?
Ho trovato molte cose senza senso e i personaggi mi sembra che non abbiano uno spessore. Non riesco ad avere un legame con loro durante la lettura, non riesco proprio a conoscerli.
Ryan potrebbe avere tutte le donne che vuole. E' abituato ad avventure fugaci da una scopata e via ma come succede spesso ai nostri "libertini" nei romance, nonostante la vasta scelta, vanno a desiderare l'unica donna che non potrebbero avere. In questo caso, Kat, la sorella del migliore amico che, ovviamente, ricambia il sentimento. L'unica persona che rende, all'apparenza, impossibile questa relazione è il fratello di lei, Nicky, detto Loki, che si aspetta che il suo amico del cuore sia un secondo fratello per Kat. Sì, perché lei non è una donna cresciuta con abbastanza forza di volontà da dire basta ai babysitter, sopratutto con uno con cui vorrebbe più di un legame platonico e protettivo. Cerca di essere indipendente ma non riesce a far a meno di essere salvata dal cavaliere senza macchia e senza paura. Quindi in poche parole, non mi ci sono proprio trovata con lei. Mi ha innervosita per gran parte del libro e non parliamo dei cagnolini, o meglio i "draghi", che sono al suo fianco. Posso capire Loki: è il fratello maggiore e vuole proteggere la sua adorata sorellina che è rimasta la sua unica famiglia da quando i genitori sono morti e la zia è una menefreghista di prima categoria ma il suo attaccamento lo trovo un pò eccessivo e le impedisce di crearsi una vita. Mentre Ryan è un troglodita, uno scimmione con un bel faccino che mi ha quasi sempre delusa. Diviso tra il dovere verso il "codice" e i suoi sentimenti. Che tragedia.
Come se non bastasse questa situazione penosa nel campo sentimentale, ci saranno anche dei risvolti nell'ambito sportivo e vi posso dire che è una delle pochissime cose che ho apprezzato di questa lettura. Mi piace l'hockey e ne ho vista una partita dal vivo quando ero in Canada quindi almeno quello è stato un punto a favore nel valutare il tutto. E mettiamo anche che la Scott non è male. Il suo stile non mi è dispiaciuto del tutto, in fondo è scorrevole - forse pure troppo. Nonostante non abbia apprezzato ho comunque letto la storia senza intoppi e difficoltà.
Bè, che altro dire? Sicuro ci sono lettori che hanno apprezzato e apprezzerà come merita questo romanzo ma purtroppo io non sono stata una di essi. Peccato.
Grazie mille alla Triskell per la copia omaggio!
Dopo il rimo romanzo, che non mi era proprio piaciuto, era indecisa se leggere questo. Dopo la tua recensione credo che leggerò altro
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