venerdì 2 agosto 2019

Recensione - Marcare il tempo di April White


TITOLO: Marcare il tempo
TITOLO ORIGINALE: Marking Time
AUTRICE: April White
TRADUZIONE: Sara Linda Benatti
AMBIENTAZIONE: Londra
COVER ARTIST: PF Cover Design
SERIE: The Immortal Descendants #1
GENERE: YA Travel Time
FORMATO: E-book (Mobi, Epub, Pdf) e cartaceo
PAGINE: 438
PREZZO: €3,99 (e-book) su Amazon, Kobo, iTunes, Google Play, Store QE
DATA DI USCITA: 28 giugno 2019

TRAMA: 
La tagger diciassettenne Saira Elian può gestire qualsiasi cosa… una madre che scompare misteriosamente, uno sconosciuto che la segue in giro per Londra, e perfino la nobile nonna inglese che ha buttato fuori dalla famiglia lei e sua madre. Ma quando un vecchio tag graffito in una stazione della metropolitana la trasporta nel diciannovesimo secolo, e lei si trova faccia a faccia con Jack lo Squartatore, si rende conto di aver bisogno d'aiuto, dopotutto.
Incontra Archer, un affascinante studente, che la aiuta a mimetizzarsi per quanto possibile a un'adolescente statunitense moderna e molto alta finita nell'Inghilterra vittoriana. Lui le rivela l'esistenza degli Immortali: Tempo, Natura, Fato, Guerra e Morte. Poi le spiega che è possibile spostarsi tra i secoli... se si è discendenti di Tempo.
Saira scopre amicizie inaspettate in un collegio per discendenti degli Immortali, e un amore complicato con un giovane uomo del passato. Ma per sua madre il tempo stringe, e per salvarla lei deve abbracciare la sua nuova identità mentre nel frattempo nasconde ad Archer un segreto devastante riguardo al suo futuro, che gli potrebbe costare la vita.

Di libri sui viaggi nel tempo ne ho letti a tonnellate ma non avevo mai sentito di viaggiatori del tempo tramite spirali disegnate sui muri. Già, stavolta non si tratta solo di un gene speciale o di chissà quale marchingegno ma di un abilità artistica mista al paranormale. Saira pensava di essere una ragazza come tante ma ben presto scoprirà di possedere grandi poteri e di non essere una semplice umana.

Chi penserebbe mai che l'amore per l'arte sui muri possa coinvolgere in un mondo soprannaturale. Saira non avrebbe mai immaginato che una semplice spirale nel muro potesse trasportarla nella Londra dell'800. Da lì, grazie a un bellissimo ragazzo di nome Archer e ad una scuola piena zeppa di persone speciali, capirà che la sua vita non è semplice come pensava e che la sua famiglia non è per niente normale. Un tempo esistevano delle specie di divinità, gli Immortali, e i loro discendenti hanno tuttora ereditato i loro poteri. Saira è discendente di Tempo e di conseguenza può viaggiare nel tempo. Un dono molto affascinante peccato solo che, oltre alla scoperta della verità, la ragazza diventa preda di vari nemici iniziando così un'adrenalitica avventura in un tempo sconosciuto con persone di svariato genere.

Fin dalle prime pagine, Saira mi ha colpito per la sua tenacia e il suo atteggiamento trasgressivo. E' pronta a tutto pur di scoprire cosa succede intorno a lei e, pur ritrovare la madre scomparsa, non le importa contro chi va o quanto siano grandi i pericoli. E' molto istintiva e questo la porta a cacciarsi costantemente nei guai ma è anche intelligente e abile. Una protagonista che ho molto apprezzato e in cui mi sono rivista per vari aspetti. Poi abbiamo Archer, l'affascinante ragazzo che aiuta Saira ad abituarsi al nuovo periodo storico e ad affrontare molte realtà. Lui non è che mi abbia conquistata molto ma forse perché non è stato presente come immaginavo. Insomma, per il ruolo che ha, avrei preferito che l'autrice lo mettesse in molte più scene e gli desse più importanza. E' un ragazzo gentile e combattivo, anche lui disposto a tutto per coloro che ama. Lui e Saira insieme sono magnifici, se non perfetti. Il loro amore mi ha fatto scappare più di un sospiro. E' un amore ostacolato, impossibile in apparenza ma loro sono legati da un sentimento più grande delle distanze temporali.

Marcare il tempo racconta di amori che trascendono il tempo e che vanno oltre la morte. Una melodia dolce amara dal ritmo coinvolgente che tiene stretta l'attenzione del lettore fino alla fine. Mi aspettavo qualcosina di più come una maggiore presenza di Archer e un inizio lettura più serrato invece che lento e piuttosto noioso ma tutto sommato non è andata male. Ora che ho scoperto April White non posso più farne a meno. Il suo stile è fluido, forse un pò carente nello strutturare alcuni personaggi ma nel complesso molto apprezzabile. Il libro ha un epilogo molto soddisfacente, può definirsi autoconclusivo ma in realtà ha altri libri a seguito che non vedo l'ora di avere tra le mani. Saira ha ancora molto da raccontare, questo è certo.

e poco più

Grazie mille alla Quixote per la copia omaggio!


1 commento:

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