domenica 27 ottobre 2019

Recensione - Storm at Keizer Manor di Ramcy Diek


TITOLO: Storm at Keizer Manor
AUTRICE: Ramcy Diek
GENERE: Viaggi nel Tempo/Romance
PAGINE: 330
PREZZO: ebook € 4,99 - cartaceo € 14,90
DATA DI USCITA: 27/6/2019
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SINOSSI
Mentre Forrest, appena laureato, cerca di trovare un impiego, Annet lavora al Keizer Manor, il museo in cui sono esposte le opere del pittore del diciannovesimo secolo Alexander Keizer.
Dopo una lite, la coppia si inoltra tra le dune per chiarirsi. Ma delle nubi oscurano il cielo e il beltempo si trasforma in un temporale così violento che i due si separano.
La mattina dopo, Forrest si ritrova da solo. Così come Annet.
Quando riprende conoscenza in un monastero, Annet è convinta che le suore le stiano giocando uno scherzo. Non può essere l’Ottocento! È una donna incinta del ventunesimo secolo e non dovrebbe trovarsi lì. Come farà a tornare nella sua epoca?

Questo libro mi ha leggermente devastato. Mi sono immedesimata subito nella protagonista, ho provato i suoi sentimenti contrastanti, ho sentito il cuore diviso tra passato e presente, e non è stato facile. Dire addio alla propria vita indipendente nel mondo moderno a favore di un'esistenza con meno comodità e libertà è un sacrificio che solo per il vero amore si può compiere. Ma i sentimenti che provano Annet e Alex sono abbastanza forti per una tale decisione? Oppure il suo cuore è più legato a Forrest? 

Annet lavora a Keizer Manor, un bellissimo museo che un tempo era la residenza estiva della ricca famiglia Keizer. Un posto che ha un che di magico e affascinante a cui lei si sente molto legata. Ma fuori di lì deve affrontare i problemi dovuti al suo fidanzato Forrest e al bambino in arrivo. Forrest è un sognatore, un uomo che prende tutto alla leggera e che, nonostante la buona laurea, ancora non è riuscito a trovare un lavoro. Con solo Annet a portare la pagnotta a casa come si può pensare di mantenere un bambino? Con due caratteri così contrastanti, con lei realista e lui visionario, non può che scapparci un'altra lite ma quest'ultima porterà ad una separazione al dì sopra del normale. Complice una tremenda tempesta, i due si dividono ma non solo fisicamente ma anche nel tempo. Forrest si sveglia da solo nel presente e notando che la sua amata è scomparsa, inizia una ricerca disperata mentre Annet finisce, per qualche strano scherzo del Destino, in un monastero ma non nella sua epoca ma bensì nell'Ottocento. All'inizio sembra tutto un incubo finché la ragazza non prenderà coscienza di questo strano fenomeno e troverà un improbabile "amico" in colui che ha conosciuto solo tramite i suoi dipinti, Alexander Keizer. Ma questa amicizia presto si trasforma in qualcosa di più e i suoi propositi di ritornare a casa vengono meno. 

Annet è una ragazza che è cresciuta con una madre smaturata che ha cambiato uomini con la stessa frequenza con cui cambia i calzini. Ama la sua indipendenza, il suo lavoro e il suo fidanzato Forrest anche se quest'ultimo le dà un sacco di grattacapi. Più che fidanzati, a volte, mi sono sembrati madre e figlio. Lui è un bambinone, ha tanti grilli per la testa e non prende quasi niente sul serio, tutto il contrario di lei che guarda sempre in faccia la realtà, ha i piedi ben piantati per terra ed è molto razionale. Una coppia che, nonostante le diversità, si ama molto ma che subiranno un cambiamento drastico. Il personaggio di Forrest non mi ha fatto impazzire all'inizio considerandolo troppo immaturo per la sua età, tuttavia dalla scomparsa di Annet subisce una crescita, prende finalmente in mano la sua vita e questo mi è piaciuto molto. Poi abbiamo Alex, un uomo affascinante ma impulsivo che spesso e volentieri si isola dal mondo esterno per dedicarsi alla sua arte. E' normale che essendo cresciuti in epoche diverse, lui e Annet hanno spesso contrasti di opinioni ma riescono a venirsi incontro e ad arrivare a compromessi. Il giovane Keizer mi è piaciuto proprio per la sua complessità. In apparenza sembra un semplice damerino di buona famiglia ma nasconde una passione per l'arte e per la vita che mostra solo nel suo intimo e con Annet. 

Penso che il finale sia stato un pochino frettoloso ma tutto sommato l'ho trovato giusto. E' dolce ma dal retrogusto amaro che dà speranze per il futuro. Ho apprezzato il fatto che l'autrice abbia alternato i punti di vista tra Forrest e Annet. Vediamo come le cose si svolgono nel presente e nel passato e di come si incontrano varie volte in maniera inquietante e misteriosa. Avevo iniziato questo libro senza particolari pretese ma è andata meglio di quanto sperassi. Temevo il momento in cui sarei arrivata alla fine perché desideravo che le cose andassero in un determinato modo tuttavia sono sopravvissuta a quello che la Diek ha avuto in serbo per i suoi personaggi e mi ha conquistato.
Un romanzo che ti spezza il cuore e che fa capire l'importanza di alcune scelte che non sempre sono quelle scontate.


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