giovedì 11 agosto 2011

Amore eterno cap. 23-Epilogo

Capitolo 23

“Finalmente il suono armonioso della campanella” pensò Fine stremata per l’ora di matematica.
Era ricreazione e la rossa andò a pranzare con il suo fidanzato.
-Shade!- lo chiamò la ragazza vedendolo sul suo solito tavolo con Bright.
-Ciao amore mio!- salutò Shade per poi baciarla appassionatamente appena lei si sedette accanto a lui.
-Ti sono mancata?- domandò maliziosa Fine.
-Da morire- rispose Shade continuando a baciarla. Finché…
-Emmm non so voi ma… qui ci sarei anch’io- disse Bright stufo di vederli in atteggiamenti romantici.
-Scusaci Bright- si scusò Fine, rossa dall’imbarazzo.
-Non preoccuparti, Fine! Io devo andare da Rein così vi lascio soli, va bene?- disse il biondo facendo l’occhiolino ai due fidanzati.
-Grazie. Allora a più tardi- salutò Shade riprendendo con i suoi baci.
-Ciao- salutò Fine lasciandosi trasportare dalla passione del suo principe.
-Ciao ragazzi- salutò Bright per poi andare dalla sua Rein che stava seduta su un tavolo da sola.
-Ciao mia principessa! Come va?- disse il principe dei gioielli.
-Oh ciao Bright. Io sto bene come sempre e tu?- chiese Rein.
-Io bene ma tu non mentirmi, Rein. Ho saputo da Shade cosa è successo stamattina perciò non dirmi che stai bene perché non è vero-
-Hai ragione. In realtà mi sento uno straccio. Come ho potuto dire quelle parole a mia sorella? Sono un mostro-
-Non dire così! Sono sicuro che hai avuto le tue ragioni per dirle anche se non sono d’accordo per quanto riguarda la rabbia con cui le hai dette. Spiegami perché, Rein-
-Io… ero invidiosa. Sì, ero invidiosa del fatto che mia sorella fosse più matura di me e avevo paura che un giorno tu mi lasci perché mi consideri una bambina incapace di soddisfarti- confessò l’azzurra.
-Tu non hai nulla da invidiare a Fine. Ognuno è fatto diversamente. E poi io non ti lascerò mai, tesoro. La tua è una paura inutile-
-Oh Bright!- disse Rein abbracciando il suo principe e lasciandosi andare al pianto.
-Piangi, Rein, piangi! Svuotati di tutta la tua tristezza- disse Bright.
-Ti ringrazio di essermi accanto- disse l’azzurra.
-Ti senti meglio adesso?- chiese Bright non sentendo più piangere la sua fidanzata.
-Sì… grazie Bright. Sei un tesoro- e appena lo dice, gli da un bacio dolce sulle labbra.
-Grazie a te per questo bacio- disse compiaciuto il biondo.
-Tu credi che adesso potrei disturbarli per chiedergli scusa?- disse Rein guardando sua sorella baciare ancora il principe della luna.
-Io credo proprio di no- rispose Bright.
-Lo immaginavo- disse la principessa del regno solare.

Fine e Shade si stavano ancora baciando, fin quando non arrivò il principe Ian.
-Ciao ragazzi!- salutò il principe di Houl senza pensare all’atmosfera romantica che aveva interrotto. Shade, appena si staccò da Fine, guardò con sguardo truce il principe Ian.
-Ciao- salutò semplicemente Shade.
-Ciao Ian! Ti vedo bene- salutò Fine cercando di nascondere il suo fastidio nei confronti del terzo incomodo.
-Già. Sai Fine. Ti volevo chiedere se vuoi uscire con me oggi pomeriggio, dopo le lezioni. Ti va?- chiese Ian.
-Va bene. Dove e a che ora?- rispose Fine senza guardare lo sguardo geloso del suo ragazzo.
-Alle 16,00 davanti al cancello della scuola. Ti aspetto lì, ok?- gli domandò il principe di Houl.
-Ok. Ci vediamo dopo. Ciao- salutò sorridendo, la rossa.
-Ciao ciao- salutò il principe Ian per poi andarsene lasciando Fine e Shade di nuovo da soli.
-Adesso possiamo riprendere da dove siamo stati interrotti?- chiese maliziosa Fine. Non se lo spiegava nemmeno lei ma, da quando era andata a letto con Shade, la sua passione era aumentata e la perseguitava senza tregua. Tanto avevano ancora tempo per pomiciare. La ricreazione sarebbe finita tra venti minuti.
-Aspetta, Fine- gli disse serio Shade fermando la sua ragazza che stava per baciarlo.
-Cosa c’è?- chiese Fine preoccupata.
-Devi per forza andarci all’appuntamento con quel Ian?- domandò geloso il principe della luna.
-Ne avevamo già parlato, amore mio. E tu hai anche accettato, se non sbaglio-
-Sì, lo so. Però non riesco a smettere di essere geloso. Tu sei così bella e dolce. E i maschi sono maschi. Io mi fido della tua fedeltà, Fine. Ma non degli altri. Loro aspettano solo che io gli lasci via libera. Lo si vede dai loro sguardi per te-
-Shade, guarda che anch’io sono gelosa. Ogni ragazza ti vorrebbe e io… mi sento insignificante rispetto a loro. Io non sono niente di speciale-
-Stai scherzando, spero!? Altrochè se sei speciale. Tu sei l’unica ragazza ad avermi fatto battere il cuore e appena ti guardo… e vedo il tuo sorriso, mi sento in paradiso. Per me sei la fanciulla più bella dell’universo-
-Dici davvero?-
-Certamente e sai una cosa… non mi dispiacerebbe vederti gelosa- disse malizioso il principe accarezzando i fianchi di Fine.
-Se solo ci provi con un’altra, non sai che ti faccio- disse minacciosa e con una nota di malizia, Fine.
-Su! dimmi che mi fai. Sono curioso- disse baciandola dolcemente sul collo e poi sulle guance.
-Vuoi davvero saperlo? Sai… anch’io adesso ho una voglia che vorrei soddisfare- gli sussurrò provocante Fine all’orecchio di Shade.
-Ti adoro piccola. Vieni con me- e gli prende la mano portandola dentro la sua serra. La chiude a chiave e fa sdraiare Fine sulla panchina.
-Lo sapevo che avresti ceduto- disse provocatoria Fine mentre Shade gli toglieva le sue mutandine di pizzo bianco.
-E tu, a quanto sembra, sei diventata molto più desiderosa di me. Ammettilo che mi desideri sempre- gli disse Shade cominciando a sbottonarsi i pantaloni.
-Io ti desidero intensamente, Shade! Ormai non posso più fare a meno di te- ammise la principessa diventando tutta rossa.
-Anch’io, tesoro- e dopo essersi sfilato i boxer, entrò in lei con un'unica spinta facendo gridare di piacere Fine. Passarono quindici minuti a fare l’amore e quando si furono risistemati, tornarono in classe, sorridenti.
Le lezioni si conclusero e presto arrivarono le 16,00, l’ora dell’appuntamento di Fine e Ian.
Fine optò per una gonna lunga fino alle ginocchia di color rosa pallido, una maglietta rossa e delle ballerine dello stesso colore.
Arrivò puntuale al luogo di incontro dove c’era già Ian ad aspettarla.
-Ciao principessa! Sei bellissima come sempre- salutò galante, il principe di Houl facendogli il baciamano.
-Gr-grazie. Allora. Dove vogliamo andare?- chiese Fine arrossita per il complimento.
-Volevo andare a provare quella nuova pasticceria che hanno aperto, ti va?- domandò Ian.
-E’ me lo chiedi!? Certo che sì!- rispose con occhi luccicanti, Fine.
-Ok! Vada per la pasticceria. Andiamo!- gli disse Ian prendendola per mano per avviarsi in paese.
Invece, non lontano dai due ragazzi, c’era un bel principe dai capelli blu che era fuori di sé dalla rabbia. Shade, infatti, aveva deciso di seguirli di nascosto ma quello che vedeva non gli piaceva affatto. Quel damerino del principe Ian ha baciato e ha preso la mano della SUA Fine. Come si era permesso! La principessa era già impegnata con il presente principe della luna e quest’ultimo era super geloso della fidanzata. Per questo li seguiva, per assicurarsi che il principe di Houl non allungasse troppo le mani su zone che non gli appartenevano. Per non farsi riconoscere, Shade si mise un impermeabile blu e degli occhiali da sole. Il classico travestimento, insomma. Anche se lui, all’inizio, aveva considerato l’idea di mettere i vestiti di Eclipse. Però, purtroppo, Eclipse lo conoscevano tutti i suoi amici e perciò lo avrebbero riconosciuto subito.

Fine ventitreesimo capitolo

Capitolo 24

Fine e Ian, come avevano deciso, andarono in pasticceria. La principessa rossa si sentì in paradiso appena ci entrò, e aveva gli occhi a cuoricino mentre osservava i dolci esposti. Guardandola sembrava una bambina. Ian ne era affascinato. Gli piaceva sempre di più quella ragazza ma non poteva assolutamente innamorarsene. “Sempre la solita” pensava Shade con un gocciolone sulla testa, mentre osservava i due ragazzi.
-Ehy Ian! Prendiamo una fetta di questa torta al cioccolato?- chiese con gli occhi a stelline, Fine.
-Sì. Come vuoi tu. A me va bene tutto- rispose gentile Ian.
-Grazie! Sei un vero amico-
-Modestamente- e poi, dopo aver ordinato il dolce e il thé, si sedettero su un tavolo. Shade, nel frattempo, si sedette nel tavolo vicino al loro, nascondendosi dietro il giornale.
-Ecco a voi, ragazzi- disse la cameriera portando l’ordinazione.
-Grazie- dissero in coro Fine e Ian.
-Wow! Che meraviglia! Buon appetito!- disse Fine per poi spazzolarsi tutto.
Appena finito, cominciarono a parlare.
-Fine! Posso chiederti una cosa?- cominciò il principe di Houl. A Shade gli si rizzarono le orecchie per ascoltare meglio per quanto era interessato alla conversazione.
-Dimmi pure- disse Fine.
-Tu sei innamorata persa del principe Shade, vero?- domandò Ian.
-Bhè… sì- rispose imbarazzata la principessa rossa.
-Che cosa ha lui più degli altri ragazzi?-
-Per cominciare nessuno ha il suo sguardo e sopratutto i suoi magnetici occhi blu-
-E poi?-
-Ha coraggio da vendere e mi piace la sua determinazione-
-E basta?-
-Ti sembra poco? In realtà io lo amo anche per altre qualità che per elencarle non basterebbe un libro intero-
-Capisco ed è stato il tuo primo amore, giusto?-
-Già. E’ stato l’unico a farmi battere il cuore- tutte queste parole dette dalla sua Fine era melodia per il principe della luna che stava ascoltando tutto compiaciuto.
-Quindi pensi di non innamorarti di nessun’altro-
-Proprio così ma come mai mi fai tutte queste domande su Shade? Parlami di te piuttosto-
-Che cosa vuoi sapere di me?-
-E dai! Non mi dire che non hai la ragazza!?-
-In verità ce ne ho avute però nessuno mi ha veramente fatto innamorare-
-Proprio nessuna?-
-Nessuna-
-Certo che sei strano. Ce ne sono di ragazze bellissime e tu esci con me!?-
-Chi sa? Può darsi pure che possa essere te la ragazza che mi rapirà il cuore-
-Non dirlo nemmeno per scherzo, Ian! Noi siamo amici e io sono già felicemente fidanzata-
-Ok! Finiamo qui il discorso. Oh! Guarda come si è fatto tardi! Ritorniamo all’accademia?- domandò il principe di Houl.
-Sì, andiamo- disse la principessa del regno solare.
E dopo aver pagato ed essere usciti dalla pasticceria, ritornarono in accademia pedinati sempre da Shade il segugio.
-Sono stata bene con te e spero che usciremo un'altra volta insieme da bravi amici- disse Fine.
-Lo spero anch’io. Allora ci vediamo, Fine!- salutò Ian.
-Ciao, Ian!- salutò la principessa. E ognuno ritornò nella sua stanza.
-Sei stata bene con lui?- gli domandò una voce dietro di lei.
-Sì benissimo, amore mio! E tu hai fatto il bravo in mia assenza?- disse scherzosa, Fine.
-Certamente, tesoro! Per questo mi meriterei una ricompensa. Tu che dici?- disse malizioso, Shade mentre avvicinava a sé Fine.
-Hai perfettamente ragione- e iniziarono a baciarsi.
-Vuoi venire in camera mia?- chiese il principe sopraffatto dalla passione.
-Sì- e appena lo dice, Shade prende in braccio la sua ragazza portandola nella sua stanza.
Rimasero lì ad amarsi per tutta la notte senza mai stancarsi del loro amore.

Passarono settimane e Fine e Shade non si erano ancora chiariti con Rein. La principessa azzurra aveva provato molte volte a parlargli ma non riusciva mai a chiedergli scusa. E come se non bastasse, ultimamente, Fine si sentiva male di continuo. Aveva sempre voglia di andare in bagno dove rigettava di tutto anche l’anima. Non riusciva a capire ma aveva, da qualche giorno, nausea. I suoi seni erano diventati più morbidi e poi aveva continui capogiri. Questi fatti facevano preoccupare molto Shade che aveva proposto a Fine di andare dal medico ma lei, testarda come era, aveva sempre rifiutato. Tuttavia un giorno cedette e andò dal medico dell’accademia insieme al suo ragazzo. E dopo essersi fatta visitare e tutto, chiese il responso.
-Allora? Che cosa ho, dottore?- chiese ansiosa Fine vedendo lo sguardo sconvolto del medico.
-Non è grave, vero?- domandò preoccupato Shade.
-No… non è grave ma… senta principessa. Quando è stata l’ultima volta che ha avuto il ciclo?- chiese il dottore.
-Emmm… circa un mese fa… e, adesso che ci penso, credo di essere in ritardo di qualche giorno, perché me lo domanda?- disse la rossa.
-Perché da quello che risulta dalle analisi del sangue, lei… sarebbe incinta- rivelò il vecchio medico.
-Come?- sussurrò sconvolta Fine.
-Può ripetere, per favore- sussurrò anche il principe della luna, felice e preoccupato allo stesso tempo.
-Lei, principessa Fine, aspetta un bambino- disse chiaro e tondo, il medico dell’accademia.
-Oh mio Dio! Shade!- chiamò Fine mettendosi a piangere.
-Dottore. Vi devo chiedere un favore enorme. Vorrei che questa notizia rimanesse tra noi e perciò vorrei che mi prometteste di mantenere il silenzio- disse serio Shade abbracciando la sua Fine piangente.
-E’ lei il padre, giusto?- domandò l’anziano.
-Sì- rispose semplicemente, il ragazzo dai capelli blu.
-Ok. Manterrò il segreto ma desidero darvi un consiglio. Ditelo almeno ai vostri genitori. Sono sicuro che loro capiranno- disse il medico.
-Cercheremo di seguire il vostro consiglio. Arrivederci dottore! E grazie di tutto- salutò il principe della luna portando con sé Fine, che non riusciva a dire una parola per quanto era sconvolta.
Appena usciti dall’infermeria, Shade portò Fine nella serra per parlare tranquillamente.
-Fine. Dì qualcosa, ti prego- disse il principe facendo accomodare la sua ragazza sulla panchina.
-Mamma e papà mi odieranno per questo- disse Fine singhiozzando.
-Che dici, Fine?-
-Sono una vergogna per loro-
-Smettila di dire queste cose orrende, amore mio. I tuoi genitori ti vogliono e ti vorranno sempre bene. E poi non sei una vergogna… Io voglio questo bambino. Il NOSTRO bambino. Anche se non abbiamo rispettato il codice reale non è la fine del mondo-
-Lo so ma io ho paura di non essere all’altezza nel ruolo della mamma. Cosa credi!? Lo voglio anch’io nostro figlio e proprio per questo non voglio farlo soffrire a causa della mia immaturità-
-Ci sarò io con te. Non preoccuparti. Prima di tutto, vorrei anticipare le nozze. Seconda cosa, quella più difficile, diremmo ai nostri genitori che sei incinta di me. So che forse non sopravvivrò comunque è stato bello conoscerti, luce dei miei occhi- dichiarò Shade abbracciandola dolcemente.
-Lo stesso vale per me, tesoro. Tuttavia, prima di morire, preferirei far nascere il piccolo, se non ti dispiace- disse la rossa sorridente. Felice all’idea di diventare madre.
-Sono d’accordo. Dopotutto c’è Bright che sarebbe contento di crescere nostro figlio… o nostra figlia-
-Chissà se sarà maschio o femmina-
-Io voglio una bella femminuccia. Quello che mi preoccupa, però, è che la piccola Marion potrebbe diventare la principessa meno principesca del pianeta Wonder. Proprio come sua madre-
-Se sarà maschio, vorrei che prenda tutto da te. In particolar modo il tuo coraggio e i tuoi occhi blu cobalto. Tuttavia spero solo che Ruy non diventi un maniaco come il padre-
-Ma la volete finire tutti con questa storia del maniaco! E comunque a quanto ho visto, ti è piaciuto fare l’amore con il maniaco-
-Scemo-
-A proposito, da adesso in poi, non possiamo più andare a letto insieme-
-Già. Scusa e che mi fa male farlo e potrebbe anche danneggiare il bambino-
-Resisterò. Per mio figlio questo ed altro-
-Non è mica una tragedia-
-Per me sì-
-E poi dici che non sei un maniaco. Ah! A proposito. Quando lo diremo ai nostri genitori? Prima o dopo la festa di fidanzamento?-
-Io preferirei dopo. Se non ti dispiace desidererei farti la mia fidanzata prima di morire-
-Non esagerare, Shade! Non credo che i miei genitori siano così crudeli da privare il loro futuro nipotino del padre-
-Forse hai ragione-
-Allora è deciso! Glielo diremo dopo la festa e che la principessa Grace ce la mandi buona-
-Speriamo, amore mio. Speriamo- e si baciarono a lungo.

Arrivò il giorno della festa. I preparativi erano tutti terminati e il castello della luna era perfetto per l’evento. Da una parte c’erano Fine e Rein che si stavano facendo belle per i loro ragazzi, rimanendo sempre in silenzio, e dall’altra c’erano Shade e Bright anche loro impegnati nel prepararsi.
Gli invitati stavano cominciando ad arrivare e tra poco sarebbero iniziate le danze.
-Benvenuti a tutti! Oggi è un giorno speciale per il regno della luna, dove si terrà la cerimonia di fidanzamento tra mio figlio, il principe Shade e la principessa Fine del regno solare. E non solo. Ci sarà anche il fidanzamento ufficiale tra il principe Bright del regno dei gioielli e la principessa Rein del regno solare. Adesso si facciano avanti i futuri fidanzati- disse solenne la regina Moon Maria invitando i ragazzi davanti a lei mentre i sovrani del regno solare ammiravano dietro di lei.
-Ora fate la vostra promessa di amore eterno- continuò la regina della luna.
-Mia principessa Fine. Davanti a tutti i reali degli altri regni, io dichiaro ufficialmente la mia promessa di amore eterno per te. E giuro sul mio onore che la manterrò fino alla fine- disse Shade mentre metteva il suo anello di fidanzamento sul dito di Fine.
-Mio adorato principe Shade. Davanti a tutti i reali degli altri regni, io dichiaro…- ma non poté finire che venne fermata da una voce.
-FERMI TUTTI!-
-Chi è là?- disse Shade rimanendo all’erta.
-Ma come non mi hai ancora riconosciuto?- continuò a dire la voce che veniva da un ragazzo che si avvicinava ai fidanzati.
-Ian! Che stai facendo?- disse Fine riconoscendo il ragazzo.
-Mi dispiace, mia cara Fine ma non puoi fidanzarti con il tuo Shade- disse con un sorriso maligno, Ian.
-Sei impazzito?- domandò sconvolta, la principessa dai capelli rossi.
-Affatto- disse semplicemente il principe di Houl.
-Aspetta! Ma tu sei…- cominciò la regina Maria.
-Ah! Vedo che vi ricordate di me, regina Maria. Ne sono lieto- disse Ian.
-Tu sei il figlio di re Alexander e della regina Sasha, vero?- chiese spaventata la regina.
-Esatto. Ne è passato di tempo ma il nostro odio per voi non si è spento. LA PAGHERETE PER QUELLO CHE CI AVETE FATTO- e appena lo dice, addormenta con una magia Fine e la trascina verso di sé.
-FERMO MALEDETTO!- urla Shade usando la sua frusta verso il principe di Houl che riesce a schivarlo.
-Scusami ma ora non ho voglia di giocare con te. Se vuoi riaverla vieni a trovarmi nel bosco della paura. Ti aspetto- disse, infine, Ian, scomparendo insieme ad una Fine incosciente tra le sue braccia.
-NO! FINE!- urla disperato Shade seguito poi dalle urla di disperazione di Rein, di Bright, dei loro genitori e dei loro amici.

Fine ventiquattresimo capitolo

Capitolo 25

Perché gli aveva fatto questo? Perché gli aveva portato via la sua Fine con il loro bambino? Si chiedeva in continuazione Shade disperato per il rapimento del suo amore e della creatura che quest’ultima portava in grembo. Era rimasto bloccato a fissare il punto in cui erano scomparsi e lo stesso facevano Rein e Bright mentre i loro genitori erano sconvolti e non facevano che piangere. Era arrabbiato con se stesso e pieno di domande a cui solo sua madre poteva rispondere.
-Madre! Non è forse ora che mi riveliate che cosa successe tra la nostra famiglia e quella di Ian? - chiese arrabbiato Shade sbloccandosi dal suo stato di shock.
-Perdonami Shade… non volevo che tu venissi a sapere quel che successe sedici anni fa ma ora… Fine è in pericolo ed è giusto che ormai tu sappia- cominciò triste la regina della luna.
-Per favore, regina Maria! Rivelateci questo fatto in fretta. Dobbiamo andare a salvare mia sorella!- supplicò Rein in ansia per la gemella.
-E non solo lei- cominciò Shade.
-Che vorresti dire? Spiegati- disse Bright.
-Anch’io ho qualcosa da dire. Fine ed io avevamo intenzione di dirvelo dopo la festa ma a questo punto è meglio che ve lo dica adesso- disse preoccupato il principe della luna.
-Che cosa?- chiese Rein.
-Fine…Fine è incinta di nostro figlio- rivelò tutto d’un fiato, Shade.
-CHE COSA???- urlarono tutti meravigliati tranne la piccola Milky.
-WOW! Che bello! Avrò un nipotino!- esclamava saltellante di felicità, la principessina della luna.
-MILKY!- e la guardavano tutti sorpresi.
-Che c’è? Perché non siete contenti? Sta per nascere una vita e reagite come se fosse successa una tragedia! Certo che siete strani voi adulti!- disse Milky non capendo ancora la reazione degli altri.
-Te lo spiegherò la prossima volta, piccola mia, ma non adesso- disse la regina Maria zittendo la figlia.
-Lo so di aver fatto male a togliergli la verginità prima del matrimonio ma ora non mi importa di questo. Devo andare a salvare la mia futura regina e il mio erede, lo capite?- disse esasperato il ragazzo dai capelli blu.
-Bhè! Sono senza parole- disse Rein a bocca aperta come tutti gli altri.
-Già- si associò Bright.
-Non mi aspettavo di diventare nonna così presto- disse la regina della luna.
-Nemmeno io- disse Elza.
-T-tu hai messo incinta la mia bambina!?- disse al colmo della gelosia, re Tolouse.
-Calmati caro! Non è il momento. Prima dobbiamo pensare a salvare Fine e il bambino, poi penseremo al resto- gli disse la moglie.
-Hai ragione, cara. Scusate tutti. Con voi, principe Shade, faremo i conti dopo ma ora la cosa migliore sarebbe sentire la storia dalla regina Maria- disse Tolouse calmandosi.
-Sì, re Tolouse. Vi dirò tutto. Vedete, mio marito aveva un cugino. Si chiamava Alexander e aveva un anno in più rispetto a lui. Era Alexander che doveva succedere al trono del regno della luna per essere nato prima nella famiglia reale… tuttavia la luna non scelse lui ma tuo padre, Shade- raccontò la regina della luna.
-Com’è possibile? Pensavo che la luna avesse sempre accettato le discendenze. Come mai in quel caso fu diverso?- domandò Shade.
-E’ vero. La luna ha sempre accettato le discendenze ma perché erano state sempre giuste. Ma nel caso di Alexander era molto differente. Egli bramava il potere che avrebbe portato in rovina il regno, e questo la luna lo aveva capito- spiegò Moon Maria.
-Poi cosa successe?- domandò Rein.
-Amareggiato dalla scelta della luna, Alexander se ne andò dal regno giurando vendetta. Da allora passarono tre anni, mio marito ed io ci sposammo e poi nacque Shade. In quel periodo sapemmo inoltre che pure Alexander si era sposato con la principessa Sasha del regno di Houl e che da lei ebbe un figlio, Ian. Shade aveva due anni quando la famiglia di Alexander venne nel regno della luna. Lui era ritornato dicendo che voleva fare la pace con il suo adorato cugino e noi gli credemmo tutti. Però questo fu un grave errore. Figlio mio... quando hai visto Ian in accademia ti è forse sembrato di averlo già conosciuto?- chiese la regina.
-Sì ma non ricordavo mai dove- rivelò Shade.
-Vedi, in quel periodo in cui quella famiglia era ospite da noi, tu giocavi molto spesso con il piccolo Ian. Ti eri affezionato a lui. Dormivate perfino insieme- continuò la regina Maria.
-Adesso capisco. Ecco perché in me riaffioravano ricordi di quand’ero piccolo ogni volta che lo guardavo- disse il principe della luna.
-Già. Era un bambino così affettuoso. Non pensavo che un giorno sarebbe diventato così. Deve essere stato il padre ad indurlo alla vendetta. Vuole che suo figlio diventi il re del regno della luna- disse la donna.
-E che cosa centrerebbe Fine in tutto questo?- chiese infuriato Shade.
-Vuole rovinarti. Ian, come tutti, sapeva che per te Fine era la tua vita. Grazie al cielo, sedici anni fa, tuo padre riuscì a sconfiggerlo in un duello e a cacciarlo per sempre dal regno però lui adesso non c’è più. Sei rimasto tu, figliolo. Va e torna vincitore. Questa mappa ti porterà nel regno di Houl- spiegò la regina dai capelli blu porgendo una mappa al figlio.
-Sì, madre. Salverò Fine e tornerò vincitore come mio padre, ve lo prometto- giurò Shade.
-Ed io verrò con te- disse Rein.
-Ma Rein?- cominciò Shade.
-Fine è mia sorella ed è giusto che la vada a salvare anch’io!- protestò l’azzurra.
-Rein ha ragione ed io verrò con voi- dichiarò Bright.
-Bright…- disse Shade
-Ehy! Ci siamo anche noi!- dissero in coro i loro amici.
-Auler, Tio, Mirlo, Solo e a voi tutti… grazie- rispose commosso il principe della luna.
-Non devi ringraziarci! Vogliamo bene a Fine e sono sicura che insieme riusciremo a salvarla- disse Sophie.
-Ok amici! Partiamo per la volta del regno di Houl!- disse Shade.
-Siamo con te, Shade- disse Rein per poi avviarsi tutti alle mongolfiere per missione salvataggio.
Nel frattempo, Fine era ancora addormentata e riposava tranquillamente in una delle stanze del castello di Houl. Ian, dopo averla rapita, era riuscito con la sua magia a trasportarsi nel suo castello senza problemi. L’adagiò nel letto ed era rimasta ad osservarla. “E’ proprio bella ma… cosa sto pensando!? Lei mi deve solo servire per la vendetta contro la famiglia reale della luna. Però… quando tutto sarà finito… potrei anche prenderla come mia regina. Oh insomma! Ora come ora devo soltanto pensare a un piano per diventare il sovrano del regno lunare poi penserò al resto anche se…pensandoci potrei usare i pensieri negativi di lei. Non vedo l’ora di vedere la faccia di Shade quando vedrà una particolare cosuccia. Sarà molto divertente…”

Fine venticinquesimo capitolo

Capitolo 26

Il viaggio per il regno di Houl procedeva bene. Ognuno era andato con la propria mongolfiera e quella del regno della luna guidava le altre.
Tutti erano in ansia per la loro Fine e non proferirono parola ma nel mezzo del regno solare c’era una conversazione in atto.
-Oh Bright! Sono così preoccupata per Fine. Guai a quel Ian se gli torce un capello- disse Rein.
-Stai tranquilla. Riusciremo a salvarla ed Ian pagherà per quello che ha fatto- disse Bright che aveva scelto di stare vicino alla sua amata.
-Sì ma vedi… quello che mi fa soffrire è che volevo chiedere definitivamente scusa a Fine e Shade. Ci ho provato molto in questi mesi ma questa volta ero determinata. E adesso mi ritrovo con la mia sorellina rapita e con un nipote in arrivo in pericolo pure lui-
-Già. Chi se lo aspettava che Fine era incinta. Shade mi aveva detto che non ha mai usato precauzioni ma non pensavo che la mettesse subito incinta!-
-Lo avevo detto io che si sarebbero messi nei guai. Hai visto la faccia di mio padre? Non vorrei essere nei panni di Shade per quando ritornerà-
-Dai, non esagerare! Ricordati che Fine non permetterà che ammazzino il suo futuro marito e padre del bambino. E nemmeno tua madre. L’ho osservata quando ha sentito la notizia della gravidanza di Fine e ti posso dire che aveva una luce negli occhi. Si vedeva che era felice di diventare nonna e lo stesso era per la regina Maria-
-Ma anch’io non vedo l’ora di diventare zia solo mi sembra ancora presto per Fine diventare madre. Ha solo sedici anni-
-Hai ragione tuttavia penso non ci sia età per crescere il frutto del proprio amore. E poi non saranno soli, se vorranno ci saremo noi ad aiutarli-
-Sì, Bright. Però adesso desidererei più di ogni altra cosa abbracciare mia sorella. Ancora non mi capacito di avergli dato della sgualdrina quel giorno. Come ho potuto! Ma una cosa è sicura. Farò di tutto per farmi perdonare. Lo giuro- disse decisa Rein.
-Guarda Rein! Siamo arrivati nel regno di Houl- disse Bright interrompendo la loro conversazione.
-Che bel regno! Peccato sia governato da un re crudele- disse l’azzurra.
-Su atterriamo- e scesero su una zona vicino al castello.
Tutti i regni di Wonder atterrarono lì e il primo a scendere fu Shade seguito da Rein e Bright.
-Non preoccuparti, Fine! Sto venendo a liberarti e poi più nessuno ci separerà- dichiarò solenne Shade avviandosi verso il castello.
Intanto nella fortezza, Fine si stava svegliando dal suo sonno.
-Do-dove sono? Di chi è questa stanza?- si domandava confusa la principessa rossa.
-Ti sei svegliata finalmente! Ce ne hai messo di tempo- disse una voce vicino a lei.
-Ian! Perché mi hai portato qui? Ed io che ti credevo mio amico!- disse Fine.
-Io sono tuo amico, Fine! Ti sto proteggendo dalla delusione e dal dolore che ti procurerà Shade. Lui ti ha solo usata. Io, invece, ti amo sinceramente e ti darò tutto quello che vorrai se deciderai di stare al mio fianco-
-Ma io amo Shade e… e aspetto anche un figlio da lui- gli rivelò Fine. Tanto se non glielo avesse detto lei, lo avrebbe scoperto lo stesso.
-COSA? TI SEI FATTA METTERE INCINTA DA QUEL IDIOTA!?- esclamò Ian.
-Non urlare, ti prego! Mi fa male la testa- supplicò Fine.
-Scusami e che… non ci posso credere! T-tu aspetti un bambino. Questo vuol dire che avete trasgredito al codice reale- disse il principe.
-Bhè sì! Comunque ho intenzione di tenerlo e crescerlo come si deve- disse Fine. Non se lo spiegava nemmeno lei ma continuava a parlare con Ian in modo amichevole anche dopo che l’aveva rapita e il suo amore stava per essere in pericolo. In fondo, Ian non era malvagio. Lo si vedeva dalla sua espressione gentile. E allora perché stava facendo tutto questo?
-Capisco. Sai, mi dispiacerà lasciare il piccolo senza un padre perciò appena ucciso Shade, mi occuperò io di te e del bambino-
-Non dirlo, ti prego! Tu non sei così, Ian! Io lo so. Tu sei un ragazzo dolce e gentile non un mostro assettato di vendetta-
-Come sei ingenua, Fine! In passato forse lo ero però adesso non più. Tu non puoi capire il mio dolore. I motivi che mi spingono a bramare vendetta-
-E quali sarebbero questi motivi?-
-Non sarò io a dirteli. Vieni con me!- e prese Fine per un braccio portandola di fronte a un grande portone di legno massiccio.
-Sarà mia madre a spiegartelo. Avanti- gli ordinò Ian aprendogli la porta.
Fine entrò dentro la stanza senza esitare trovandosi davanti una donna che stava seduta a leggere un libro. Era molto bella. Aveva i capelli e gli occhi verde smeraldo e doveva avere sulla quarantina di anni. Però c’era qualcosa di strano in lei.
-Salve madre. Come state?- chiese premuroso, il principe.
-Bene, caro. Grazie. Chi è questa bella ragazza?- domandò la madre.
- Mi chiamo Fine e sono la principessa del regno solare del pianeta Wonder- si presentò Fine.
-Benvenuta sul pianeta Houl, principessa Fine. Io sono la regina Sasha, molto lieta- si presentò la donna.
-Madre. Vi ho portato qui la principessa perché vuole sapere i motivi della nostra vendetta e mi chiedevo perché non accontentarla- disse il figlio.
-Giustamente, figliolo. Su avvicinati, cara! E ora guardami negli occhi- gli ordinò la regina e Fine fece come gli era stato ordinato. Quegli occhi erano così profondi, pieni di dolore e… capaci di ipnotizzarti.
-Ma cosa...- cercava di dire Fine immersa negli occhi della regina.
-Hai detto che vuoi sapere i nostri motivi, no? Da dove comincio… vediamo… ah sì! Da quando mio marito ritornava a casa umiliato oppure quando si suicidò dalla vergogna?- chiedeva con cattiveria, la regina.
-No! Basta! Mi gira la testa!- supplicava Fine tenendosi la testa tra le mani.
-Perché smettere? Siamo ancora all’inizio, piccola. La famiglia reale del regno della luna deve pagare per la morte del mio amato e mio figlio Ian è il perfetto avversario per Shade- continuò la donna.
-I-Ian… quindi tu… sei sotto il controllo… del potere oscuro di tua madre- cercava di dire, la principessa sempre con la testa che stava per scoppiargli. Lui non rispose. Aveva gli occhi vuoti e nessuna espressione. Stava osservando quella scena di tortura senza dire e fare niente. Non come prima, quando parlavano. Prima era… lui.
-Eh già! È stato facile soggiogare la mente di mio figlio. E tra poco farò la stessa cosa con te. Cederai all’oscurità come feci io dopo la morte di mio marito- gli disse la regina Sasha.
-No… non voglio…- si lamentava dal dolore, la rossa.
-E’ inutile resistere, principessa. Ti conviene cedere alla malvagità, sai? Tanto il tuo Shade ti lascerà. Lui non ha intenzione di sposarti realmente. Lo fa solo perché gli fai pena. Lasciati vincere dall’oscurità, principessa Fine- gli disse, infine, la donna.
-NOOOOOOOOOOOOOOOOOO- urlò dal dolore, Fine cedendo all’ipnosi della regina.
-Molto bene. Vedo che hai capito quello che ti conveniva fare. Brava, piccola- gli disse Sasha finendo l’ipnosi ottica.
-Sì, regina Sasha- disse, Fine con un sorriso maligno stampato sulla faccia.
-Ora va! Sento che si stanno avvicinando al castello. A te il compito di accoglierli come si deve, cara- disse compiaciuta, la regina.
-Ai suoi ordini, regina- e poi si avviò all’entrata del castello. Aveva cambiato completamente aspetto. Era diventata Dark Fine. Aveva il rossetto rosso sangue sulle labbra e indossava un vestito molto aderente nero. Non era la Fine di sempre ma ciò di cui c’era da preoccuparsi è cosa succederà tra Fine e i suoi amici in arrivo? E come reagirà Shade nel vedere il suo amore in quello stato?

Fine ventiseiesimo capitolo

Capitolo 27

Fine si era seduta comodamente all’ingresso in attesa dei suoi amici. Ormai la sua mente era sprofondata nell’oscurità. Non vedeva più amore e gioia ma solo tristezza ed odio.
Shade, intanto, era arrivato davanti all’enorme portone.
-Ragazzi! siete ancora in tempo a tornare indietro se volete. Non voglio che rimaniate coinvolti- disse Shade.
-Tranquillo Shade! Noi non scapperemo e poi ci sappiamo difendere- disse Tio facendo l’occhiolino.
-Ok allora andiamo- incitò Shade entrando insieme agli altri.
Appena entrarono, si trovarono davanti la loro Fine o meglio Dark Fine.
-Benvenuti. Ce l’avete fatta ad arrivare- cominciò Fine.
-Fine, amore mio! Stai bene! Ma perché sei vestita così? Che ti è successo?-disse Shade sconvolto.
-Primo: Non mi chiamare amore mio. Secondo: Non mi è successo niente, ho solo aperto gli occhi finalmente- rispose la rossa.
-Che dici, Fine- disse Rein non credendo alle sue orecchie.
-Oh guarda! Sei venuta anche tu. Che strano. Dopo quello che mi dicesti qualche tempo fa, non credevo venissi qui- rispose crudele Fine.
-Io ho provato a chiederti scusa e a spiegarti le ragioni della rabbia ma tu non mi hai mai voluto sentire- spiegò l’azzurra.
-E cosa mi dovevi spiegare? Dimmelo! Hai davanti a te la tua sorella sgualdrina, non sei contenta?- disse Fine sempre con tono tagliente.
-Non dire così, ti prego! Non eri tu il problema ma io. Io e la mia invidia e insicurezza. Ero invidiosa del fatto che tu sei diventata già una donna mentre io sono rimasta una semplice bambina. La paura mi attanagliava. Paura che Bright mi lasciasse perché… insomma… non ho portato il nostro rapporto in atteggiamenti più intimi, ecco- confessò Rein cominciando a piangere.
-Era per questo, quindi- disse Shade.
-Sì, Shade. Rein me lo aveva detto il giorno del vostro litigio. Io non potevo credere alle mie orecchie. Come poteva solo pensarlo che lei non mi soddisfaceva solo perché non abbiamo mai fatto l’amore? Io sono già felice abbastanza standogli accanto ogni giorno- disse Bright andando vicino alla sua principessa.
-Oh Bright!- esclamò dolcemente Rein abbracciandolo.
-Scenetta commuovente, davvero. Tuttavia vorrei sbrigarmi a togliervi di mezzo- disse Fine impassibile.
-Dannazione Fine! Ritorna in te! Tu non sei così. Io non posso combattere contro di te. Io ti amo- disse Shade. Non poteva credere che la sua Fine fosse diventata una ragazza fredda e crudele. Possibile che nemmeno le parole di Rein avessero avuto effetto su di lei? E cosa ne sarebbe stato del bambino?
-NON MENTIRE ANCORA! Io ti amavo e tu te ne sei approfittato per usarmi a tuo piacimento. È questa la verità! Tu non mi hai mai amato. Non ti importa niente di me e del bambino. Mi vuoi sposare solo perché ti faccio pena. Certo! Una donna incinta e non sposata non viene vista di buon occhio dalle altre persone- disse Dark Fine con astio.
-SMETTILA DI DIRE SCIOCHEZZE! Io ti amo alla follia e voglio bene al nostro bambino. Ti avrei sposata comunque, anche se non eri incinta. Qualunque cosa ti abbia detto Ian, non è vero. Non devi credere alle sue menzogne!- disse infuriato Shade.
-E dovrei credere alle tue? No grazie. Potere dell’oscurità a me!- invocò Fine facendo comparire due spade.
-Che vuoi fare?- domandò Shade.
-Non lo vedi da solo? Ti sfido. Se vinci tu, vi lascerò passare e se invece vinco io, vi eliminerò tutti. Ci stai?- chiese la rossa.
-Non dirai sul serio!?- disse sconvolto il principe della luna.
-Sono serissima. Cominciamo- esclamò Dark Fine porgendo la spada al ragazzo.
-I-io non posso farti del male, Fine. Non posso- continuò il ragazzo dai capelli blu.
-Se non lo farai tu, lo farò io- e lo attaccò. Il duello era più difficile del previsto. Il principe si limitava a difendersi mentre Fine non faceva che attaccarlo senza tregua. “Come fa ad essere così forte con la spada? Non pensavo fosse così tremendo il potere oscuro. Come faccio a riportare Fine come era prima? Devo trovare presto un modo” pensava Shade combattendo.
-Vuoi cominciare a fare sul serio o preferisci morire qui?- domandò ad un tratto Fine tra un colpo e l’altro.
-Ti prego, Fine. Ritorna la mia dolce principessa. Fallo per me e per la nostra creatura. Lo so… la vera Fine è la dentro e mi ascolta. Sono venuto qui per salvarti e non ritornerò indietro senza di te!- rispondeva Shade.
-FINISCILA! Sei patetico a pensare ancora che c’è quell’ingenua ragazzina. Sono stata una stupida a non vedere prima che per te ero solo una con cui divertirsi nel letto e niente più. Comunque anche quando sarai morto, mi prenderò cura di mio figlio e non saprà mai chi era suo padre, per sua fortuna- continuò la rossa crudele.
-Non te lo permetterò! Farò di tutto per farti ritornare- e dopo che pronuncia queste parole, gli si presenta davanti la regale figura della principessa Grace e si ferma il tempo.
-Principessa Grace!- disse sorpreso di vederla Shade.
-Principe Shade, so di non essermi mai presentata a te tuttavia ora ti voglio aiutare a sconfiggere le tenebre che albergano nel cuore di Fine. Non è stato il principe Ian a ridurla così ma sua madre. Una donna carica d’odio e di vendetta che ha approfittato delle paure della principessa- disse la principessa Grace.
-Come posso salvarla?- domandò speranzoso il principe della luna.
-Usa il tuo amore, principe. Fagli sentire l’amore eterno che provi per lei. Dagli un bacio con questo potere che ora ti darò- e appena lo dice gli trasmette un grande potere che lo pervade per tutto il corpo.
-Questo potere è davvero immenso. La ringrazio, principessa Grace. La salverò ad ogni costo-
-E’ il potere della memoria. Stai attento, però. Potrai usarla solo una volta quindi sii prudente-
-Certamente, principessa-
-Bene. Mi fido di te. E ricorda… l’amore è il sentimento più potente che ci sia al mondo. Non dimenticarlo mai… Addio principe della luna- salutò Grace scomparendo.
-Addio principessa Grace…- salutò Shade per poi ritornare nella realtà.
-Che c’è? Si è addormentato, principe?- chiese sarcastica Dark Fine continuando ad attaccare. Il principe per risposta la disarma e gli blocca i polsi.
-Ma che fai? Lasciami- gli diceva Fine mentre cercava di liberarsi dalla sua presa.
-Guardami Fine- disse il principe fissandola dritta negli occhi. Fine si fermò di botto e appena lo osserva, lui la bacia come non aveva mai fatto prima. C’era più amore, più dolcezza. E insieme c’era anche il potere della memoria. Un potere in grado di far riaprire gli occhi a Fine facendogli ricordare tutti i momenti più belli della sua vita passati insieme ai suoi amici. Molte parole la perseguitavano nella mente.

*Inizio ricordi*
-Ti voglio al mio fianco, Fine. Come mia regina ma soprattutto come la mia donna-
-S-Shade-

-Shade, perché non…- ma non finì la frase che il ragazzo la baciò.
Fu un bacio bellissimo ma che purtroppo dovette finire per prendere ossigeno.
-Scusa ma avevo bisogno di una prova d’amore da parte tua- disse il principe dai capelli blu.
-Di niente e poi… è stato meraviglioso!- ammise la ragazza.

-Brave… Auguri principesse… Evviva il regno solare e la pace su Wonder-

- Vedo che sei innamorata cotta del “tenebroso” principe Shade, sorellina!-
-Già. E tu del bel principe Bright,mia cara Rein!-
-Siamo proprio fortunate! Siamo fidanzate con i principi più attraenti di tutto il pianeta e secondo me anche di tutto l’universo-
-Hai ragione-

-Sorellina. Rispondi a questa domanda. Tu hai paura che lui ti salti addosso o che tu non riesca a resistergli?-
-Entrambe… credo-
-E’ proprio vero. Come si capisce che non siamo più delle bambine, cara sorella!... su andiamo a dormire -
-Aspetta Rein! Prima dimmi una cosa. Hai detto così perchè anche tu hai timore di cadere in tentazione, non è vero?-
-Sì. E non so se è un bene che proviamo queste cose. Insomma abbiamo sedici anni. È troppo presto secondo me-
-Ma è naturale! Fa parte della nostra crescita. Sono cose nuove che non possiamo evitare-
-Hai ragione. Allora facciamo così. Noi ci aiuteremo a controllarci a vicenda, ok? E smettiamola di pensarci troppo che ci fa solo male alla testa-
-Ok, siamo d’accordo. Vedrai che passeremo una stupenda settimana al mare-

-Ho paura, Shade!-
-Era solo un tuono. Non c’è nulla di cui preoccuparsi, ci sono io qui con te, piccola-
-Grazie-

-Aiutami, Shade! Stammi vicino-
-Sì. Ti proteggerò sempre, Fine-
- Promettimi che non mi lascerai mai-
-Fine, ma che…-
-Promettimelo-
-Te lo prometto ma ora calmati che sei tesa-
-Non ci riesco-
-Ah si? Scommetti che ci metto poco a calmarti?-
-Tanto non ci riesci- ma appena lo dice, si ritrova le labbra del ragazzo sulle sue.

-Come chiameremo il nostro primo bambino?-
-COOOOSA?-
-Ti ho chiesto che nome daremo a nostro figlio-
-Tu sei strano forte! Come ti viene in mente una domanda del genere all’improvviso. Secondo me, è presto per pensarci-
-Che c’è di strano? Almeno avremo già l’idea quando avremo un bambino. Se sarà maschio come lo chiamiamo?-
-Non saprei. Che ne pensi di Eclipse? Come il tuo nome da paladino-
-Non è una cattiva idea. Però ammettilo che ti attraevo con il suo ruolo-
-Lo ammetto. Sei sempre stato il mio eroe preferito. Quasi quasi mi affascinava di più il misterioso Eclipse rispetto al principe Shade-
-Ehy! Come sarebbe a dire! Lo sapevo, voi donne siete tutte uguali. Il mistero vi eccita. Ritornando alla domanda, dimmi un altro nome-
-A me piace molto Ruy-
-E per una femminuccia?-
-Mmmm… Marion. Ti piace?-
-Sono dei bei nomi. E poi Marion somiglia molto al nome di mia madre… sì. mi piace-
-Io vorrei tanto avere un maschietto. Sono sicura che sarà bellissimo con i tuoi occhi. Sono quelli che mi hanno fatto innamorare di te, sai?-
-Davvero? Io, invece, vorrei una bambina con il tuo stesso sorriso. Non puoi immaginare di quanto adori il tuo sorriso e la gioia che trasmette-
-Come sei dolce, amore mio-
-Mai quanto te,Fine- e si dettero un bacio da prima a fior di labbra poi sempre più passionale.

-Shade! Che ti prende?- chiese preoccupata Fine.
-Che mi prende a me? Caso mai che ti prende a te!- disse esasperato Shade per poi spingere la ragazza al muro tenendola per i polsi.
-Perché? Che ho fatto?-
-Non ti azzardare mai più a farmi una cosa del genere-
-Cosa, Shade? Non ti capisco-
-Ha dire di voler baciare un altro-
-Sbaglio o siamo gelosi?-
-Non sono geloso, sono strageloso! Non voglio che nessun’altro tranne me ti baci o ti tocchi- e dopo averlo detto la baciò con trasporto.
-Shade… io amo te… soltanto te… mai nessun’altro… prenderà il mio cuore- cercava di dire Fine tra un bacio e un altro.
-Fine… amore mio… mia unica ragione di vita… tu sei mia… e lo sarai per sempre-

-Ma come!? Tu e Shade vi sposerete, no? Datevi una mossa, però. Voglio diventare zia! Poi conoscendo il mio adorato fratellone sono sicura che lo diventerò presto-
-Ehy Milky! Che vorresti dire!? Comunque sei troppo piccola per dire queste cose-
-Guarda, Shade, che non sono più una poppante. Ormai ho quasi sette anni… ah! A proposito…Fine! Verrai al mio compleanno? Ti prego-
-Sicuramente verrò. Ci sono sempre stata ai tuoi compleanni e non me li perderei per niente al mondo-
-Grazie cognatina!...

-E allora come mai ha detto quella cosa di diventare presto zia? Non mi dire che hai intenzione di mettermi incinta subito dopo il matrimonio? Io voglio aspettare di finire l’istruzione per avere figli-
-Io non lo so se sarò capace di trattenermi. Penso che se aspetterai un bambino, prima o dopo l’istruzione, sarà destino. Non ci sarebbe niente di male-
-Questo è vero. Ma io voglio aspettare anche se la tua passione mi da fretta. Saresti capace di farmi rimanere incinta di dieci figli-
-Ne sarei capace eccome! Non posso farci niente se ti desiderò tanto e i miei ormoni fremono dalla voglia di averti-
-Ti prego non dire così -
-E perché? Anche adesso, non mi dispiacerebbe avere dieci figli. È da tanto che mancano dei pargoli nella cupa dimora dei sovrani del regno della Luna. Prima c’era Milky ma l’hai sentita, no? Si sente già adulta-
-Per favore, Shade! Ci stanno guardando-
-E tu lasciali guardare-

-Senti Fine- cominciò il ragazzo.
-Dimmi-
-Lo so che te l’ho già chiesto un sacco di volte ma per favore soddisfa il mio desiderio. Accetta di fare l’amore con me-
-Shade…-
-Ti prego. Voglio possederti. Voglio farti mia-
-Ti prego… fermati-
-No. Non ce la faccio più a trattenermi. Un'altra doccia fredda mi ucciderà-
-Shade-
-Sì?-
-Per te… non è un gioco, vero?-
-Fine… per chi mi hai preso!? Pensi davvero che io possa prenderti in giro su una cosa del genere!? Io voglio fare l’amore con te perché ti amo e non perché voglio giocare con i tuoi sentimenti-
-Scusami ma volevo essere sicura che ti saresti preso cura di ciò che ti sto per donare. La mia verginità. La mia purezza-
-Non temere. Ne avrò cura. È il dono più bello e prezioso che mi puoi donare, amore mio-
-Grazie Shade-
-Shhhh ora basta parlare. Lasciati andare, mia principessa-

-Allora? Che cosa ho, dottore?-
-Non è grave, vero?-
-No… non è grave ma… senta principessa. Quando è stata l’ultima volta che ha avuto il ciclo?-
-Emmm… circa un mese fa… e, adesso che ci penso, credo di essere in ritardo di qualche giorno, perché me lo domanda?-
-Perché da quello che risulta dalle analisi del sangue, lei… sarebbe incinta-
-Come?-
-Può ripetere, per favore-
-Lei, principessa Fine, aspetta un bambino-
-Oh mio Dio! Shade!-
-Dottore. Vi devo chiedere un favore enorme. Vorrei che questa notizia rimanesse tra noi e perciò vorrei che mi prometteste di mantenere il silenzio-
-E’ lei il padre, giusto?-
-Sì-
-Ok. Manterrò il segreto ma desidero darvi un consiglio. Ditelo almeno ai vostri genitori. Sono sicuro che loro capiranno-
-Cercheremo di seguire il vostro consiglio. Arrivederci dottore! E grazie di tutto-

-Chissà se sarà maschio o femmina-
-Io voglio una bella femminuccia. Quello che mi preoccupa, però, è che la piccola Marion potrebbe diventare la principessa meno principesca del pianeta Wonder. Proprio come sua madre-
-Se sarà maschio, vorrei che prenda tutto da te. In particolar modo il tuo coraggio e i tuoi occhi blu cobalto. Tuttavia spero solo che Ruy non diventi un maniaco come il padre-
-Ma la volete finire tutti con questa storia del maniaco! E comunque a quanto ho visto, ti è piaciuto fare l’amore con il maniaco-
-Scemo-
*Fine ricordi*

Parole e ricordi in sé che riaffiorarono nella sua mente. Questo vedeva Fine. E dopo che Shade finì il bacio si sentirono solo due parole provenire dalla rossa.
-Perdonami Shade…- sussurrò Fine tornando normale e svenendo tra le braccia del suo amato principe, felice di aver ritrovato la Fine di sempre.

Fine ventisettesimo capitolo

Capitolo 28

Fine era finalmente ritornata la ragazza di sempre. Di questo ne era molto felice il principe della luna, che ha dovuto sopportare tutte le crudeli parole dette da Fine. Erano state come mille coltellate al cuore per il ragazzo ma non lo fece vedere agli altri. Doveva essere forte. Tuttavia adesso gli sorgeva un dubbio. Fine pensava davvero quelle cose che aveva detto o erano solo il frutto del potere del male? Questa domanda avrebbe trovato risposta dopo, quando la rossa si sarebbe svegliata. Intanto la portò fuori dal castello e la fece distendere sul divano della mongolfiera della luna. Tutti gli altri i loro amici fecero lo stesso. Ognuno andò alla propria mongolfiera e rimasero lì per un po’ aspettando il risveglio di Fine. Il duello con Ian poteva attendere. L’importante adesso era che la principessa dai capelli rossi si ristabilisse.

Nel frattempo all’interno del castello…
-Che incapace. Fine si è fatta battere subito dal suo principe- si lamentava la regina Sasha.
-Quello che non capisco, madre, è perché li avete lasciati uscire dal castello senza fermarli con qualche guerriero. Potevamo ucciderli tutti subito, tranne Shade ovviamente. Lui deve combattere con me- gli disse il figlio.
-Non adesso, figliolo. La vendetta va assaporata lentamente. Se li avessimo uccisi adesso, non ci sarebbe stato più divertimento, non trovi?-
-Avete ragione. Come sempre. Sia chiaro, però. Quando ucciderò Shade, Fine dovrà diventare la mia regina-
-Stai tranquillo. Quando ritorneranno, troveranno sicuramente la morte e a quel punto la nostra vendetta sarà compiuta e tu potrai avere Fine tutta per te- disse, infine, compiaciuta, la regina.

Ritornando dai nostri amici, nella mongolfiera della luna, Fine stava riprendendo i sensi e lì davanti a lei c’era Shade.
-S-Shade…- lo chiamò ancora un po’ stanca, Fine.
-Fine? Fine! Ti sei svegliata finalmente, amore mio- esclamò dalla gioia, Shade, abbracciandola forte.
-Oh Shade! Che cosa ti ho fatto? Perdonami ti prego. Non ero in me- si scusò, la rossa vedendo i graffi che gli aveva provocato sulle braccia e sul viso. Era proprio dispiaciuta per quello che aveva fatto e detto. Come ha potuto ferire l’unico uomo che amava? E tutto per le sue paure e i suoi dubbi.
-Non hai niente di cui farti perdonare, tesoro. Lo so che non eri in te. Non devi preoccuparti-
-Però sono sicura che quello che ti ho detto, ti ha ferito molto. Puoi sembrare indifferente agli altri ma a me no. Ti conosco troppo bene, Shade-
-Come immaginavo, non sono riuscito a nascondertelo. Sì, è vero. Mi hai ferito molto tuttavia sto soffrendo di più pensando ad un'altra cosa. Rispondimi Fine. Tu… davvero pensavi quelle cose?- domandò preoccupato, il principe della luna.
-Vuoi la verità?-
-Certo. Accetterò solo quella-
-Ok. Vedi Shade, quello che ho detto non era solo il male a farmele dire. Ero spaventata dal fatto che tu ti sentissi costretto a sposarmi perché ho il tuo erede in grembo e non perché mi ami sinceramente. Io non sono niente in confronto a te. Tu potresti avere tante ragazze migliori di me. Molto più belle e aggraziate. E solo allora ho pensato che questo bambino fosse un intralcio per te. Insomma, se non fossi rimasta incinta adesso, tu forse avresti cambiato idea e non mi avresti più voluto sposato, invece ora ti sto solo costringendo ad un passo che potevi fare con un'altra e…- ma non poté finire che Shade la baciò con passione facendola stendere sul divano.
-Non voglio più sentire. Ti rendi conto che stai dicendo un mucchio di sciocchezze. Tu hai delle qualità che le altre comuni principesse non hanno. Il tuo sorriso e la tua solarità sono tutto per me. Te lo avevo già detto e allora perché non mi credi? Cosa devo fare per dimostrarti che ti sto dicendo la verità? Io sono follemente innamorato di te e non ti lascerei per nulla al mondo. Preferirei morire piuttosto che non averti al mio fianco. Quante volte dovrò ripetertelo ancora?- diceva il ragazzo mentre la baciava dappertutto. Quanto gli era mancato il suo profumo. La sua essenza. Non riusciva più a staccarsi da quel corpo ed era diventato ancora più attraente da quando lei era in gravidanza e di questo lui se n’era accorto eccome.
-Mi sei mancato tanto, amore mio- disse Fine tra un bacio e l’altro.
-Anche tu. E pensare che non è passato neppure un giorno- rispose Shade continuando ad assaporarla.
-Facciamo l’amore, ti prego. ti desidero troppo- disse Fine cedendo al fuoco della passione.
-Ogni tuo desiderio è un ordine, mia regina- gli disse sorridendo, il ragazzo dai capelli blu.
-Però cerca di non fare del male al bambino-
-Stai tranquilla. Farò piano-
E così cominciarono a spogliarsi. Si toglievano ogni indumento con molta lentezza. Volevano entrambi assaporare ogni momento e ogni centimetro di pelle del corpo che il proprio amante gli regalava. Dopo una buona mezz’ora, si trovarono nudi a coccolarsi finché non facendocela più ad aspettare, Shade entrò in lei. Con molta delicatezza. Voleva appagare il suo desiderio ma senza far del male a suo figlio. A lui gli era mancato molto affondare nel suo calore e lo stesso era per Fine che non vedeva l’ora di sentirlo di nuovo dentro di lei. Dopo poco i due ragazzi vennero entrambi urlando e ansimando. Poi stanchi e appagati, si abbracciarono e rimasero così uniti per molti minuti, stretti ognuno nelle braccia dell’altro.
-Oh cavolo! Anf anf… devo dire… anf anf… che avevo nostalgia delle nostre notti, sai?- disse Shade ancora ansimante.
-Anf anf… Me ne sono accorta. Da quanto è che non lo facciamo? Anf anf…- chiese Fine anche lei ancora con il fiatone.
-Da quando abbiamo scoperto che eri incinta. Comunque stai bene? E il bambino?- domandò ansioso, Shade toccando dolcemente la pancia della sua donna.
-Stiamo bene. Non preoccuparti- rispose sorridendo, la principessa.
-Meno male. Non so cosa farei se perdessi sia te che lui… o lei-
-A proposito, hai detto agli altri che aspetto un bambino, vero?-
-Sì. Ho dovuto dirglielo prima di venirti a salvare e non puoi sapere quanta paura ho di ritornare a casa-
-E come mai?-
-Non lo immagini. Ti devo ricordare che tuo padre è un tipo gelosissimo? Tra poco non mi inceneriva con lo sguardo quando gli ho detto che il padre del bambino ero io-
-Ah è vero! Ma adesso ho paura anch’io. Cosa ci succederà?-
-Non ne ho idea, amore. Per ora sono solo felice di stare qui con te-
-Anch’io, Shade- e si baciarono. Erano talmente presi l’un altro che non si accorsero nemmeno che c’erano tutti i loro amici che li guardavano.
-Em em… Certo ragazzi che siete proprio insaziabili! Ma vi pare il momento di fare queste cose!? Un po’ di contegno!- li rimproverò imbarazzata, Altezza facendo scattare i due ragazzi che li fissavano rossi come peperoni. Che figura che avevano fatto. Farsi beccare nel loro momento di intimità.
-Almeno potevate chiudere la porta a chiave. Potevano entrare anche Milky e Narlo. Che esempio davate- si aggiunse Mirlo, imbarazzata pure lei come tutti gli altri.
-Mirlo ha ragione! Potevate pure trattenervi. Vi si sentiva urlare da un chilometro. Meno male che i bambini hanno il sonno pesante- disse Tio.
-Ma la finite! Non vedete come stiamo. Dovevate per forza interromperci? Uscite tutti fuori così chiudiamo la porta a chiave stavolta, ok?- esclamò imbarazzatissimo Shade. Insomma, non facevano che guardarli e poi erano nudi, coperti solo da una coperta. Potevano pure guardare lui ma Fine no! Solo lui poteva ammirare il suo corpo e nessun’altro.
-Dai ragazzi! usciamo e lasciamoli finire. Ah! Shade! Quando avete concluso c’è una persona che vorrebbe parlare con Fine- disse Bright indicando con lo sguardo Rein.
-Va bene. Ora andate, per favore- e uscirono tutti lasciando nuovamente soli i due amanti.
-Guarda che ho capito che Rein vuole parlare con me. Non sono così stupida da non aver capito l’accenno di Bright- disse Fine.
-Lo so e sono anche certo che tu l’abbia sentita quando ancora eri soggiogata dal male-
-Sì, l’ho sentita ma voglio comunque parlare con lei. Mi manca e sono stanca del silenzio. Rivoglio di nuovo la mia sorellina, capisci?-
-Ti capisco. Allora vestiamoci e andiamo da loro, d’accordo?-
-D’accordo- e si vestirono velocemente per poi raggiungere i loro amici che stavano fuori dalle loro mongolfiere a parlare.

Fine ventottesimo capitolo

Capitolo 29

Tutti i ragazzi erano al centro della zona dove avevano fatto atterrare le loro mongolfiere. Stavano pianificando la prossima entrata al castello quando li raggiunsero Fine e Shade. Ormai era giorno. Tra poco sarebbero dovuti rientrare in quel posto a combattere una battaglia durissima ma per fortuna avevano il potere di prominence e il coraggio con loro. Perciò erano abbastanza tranquilli e speranzosi sulla vittoria.
-Oh ce l’avete fatta a venire! Pensavamo non smetteste più- esclamò Tio.
-Non capisco. Che cosa dovevano smettere?- chiese innocentemente Milky che si era svegliata pochi minuti prima insieme a Narlo.
-Niente niente Milky! Tio stava solo scherzando, vero?- disse Shade facendo uno sguardo inceneritore al povero principe di Mera Mera. Insomma! Non poteva dire certe cose alla sua sorellina. Era ancora troppo piccola per sapere.
-Già. Proprio così. Una semplice burla per alleggerire la tensione prima della battaglia. Eh eh… sapete come sono fatto. Scherzo sempre. Ah ah…- rispose Tio rispondendo spaventato dalla “minaccia” del suo maestro.
-Ah! Ho capito! È inutile che dite le bugie. Tanto ho capito che cosa hai fatto, fratellone- disse Milky con lo sguardo di “so tutto io”.
-C-che hai capito?- chiese preoccupata, Fine.
-Che te e mio fratello avete fatto cose zozze- disse con non curanza, la principessina della luna, facendo arrossire i due ragazzi in questione. Ma come faceva quella bambina a spaventarli così tanto? Shade era preoccupatissimo come Fine. La sua innocente piccola Milky faceva già questi discorsi. O era lui che non si era abituato alla veloce crescita della sorella oppure era lei che era cresciuta troppo in fretta a causa di mali esempi avuti da chi sa chi.
-Non è vero! Stavamo solo parlando tra noi. Mi era mancata quando era malvagia così ho voluto passare del tempo con lei- cercava di trovare una scusa, il principe della luna.
-Sì sì come no! Sono piccola ma non sono stupida, mio caro fratello. Quindi è inutile che ci provi con delle scuse- disse Milky.
-Milky ha ragione. Tanto noi sappiamo più di quanto crediate. Cosa credete? Che anche se siamo piccoli non capiamo quello che abbiamo intorno? Non so voi ma i tempi sono cambiati. Ormai si sa tutto della vita alla nostra età- continuò Narlo.
-NARLO!- lo rimproverò Mirlo.
-Ehy! Che ho detto di male?- esclamò indispettito, il bambino.
-Stai zitto- gli disse Mirlo zittendolo.
-Uffa! Ok, sorellona- disse, infine, rassegnato.
Fine e Shade erano rimasti di stucco. Non riusciva a dire più una parola. Ma a salvarli da quella situazione arrivarono Bright e Rein.
-Shade. Potresti venire con me un momento- gli disse il biondo.
-Eh? Ah sì… certo… a dopo, Fine- salutò ancora imbambolato, Shade, allontanandosi con il principe dei gioielli.
-Fine… posso parlarti… in privato?- cercava di dire, Rein. Gli altri capendo che dovevano chiarirsi, le lasciarono sole. Chi se ne ritornò sulla mongolfiera a sistemare le ultime cose e chi era andato a prendere da mangiare.
-Parla. Ti ascolto- le disse, la rossa.
-Sono certa che tu hai sentito tutto di quello che ti ho detto al castello. La tua mente non era del tutto annebbiata dall’oscurità-
-E’ vero. Ho sentito ogni singola parola. Ecco perché ora ti voglio chiedere perché. Perché avevi quei timori, Rein? Io ho sempre pensato che non avevi nulla da invidiarmi e ora te ne esci con queste paure. Non ti capisco. Cosa c’era da aver paura?-
-Sono stata una sciocca, Fine. Lo ammetto. Io ho sempre cercato di non farti vedere i miei dubbi. Mi sono sempre comportata come se fossi la sorella maggiore che deve dare il buon esempio. Per me eri la mia piccola sorellina che nessuno doveva toccare. E quando ti ho vista a letto con Shade, non ci ho più ragionato. Non era mia intenzione darti della sgualdrina te lo assicuro. Ero infuriata. Mi sentivo tradita da te. Noi ci eravamo fatti una promessa, ricordi?-
-Sì. Quella che ci saremmo aiutate a vicenda a rimanere vergini-
-Esatto. In quel preciso istante che hai rotto la promessa, le mie convinzioni sono crollate come un castello di carte. Non ero più la tua sorella maggiore. Non ero mai stata un buon esempio per te. Tu non sai quanto ti voglio bene, Fine. E quanto ho sofferto. Tuttavia ho cercato di rimediare al mio errore di averti rimproverato. Ho cercato di proteggerti dalla nostra crescita. Dalle nostre nuove sensazioni e così ha avuto spazio nel mio cuore anche l’invidia. Del fatto che tu eri diventata la sorella più matura e cresciuta. Una donna con il suo uomo. Mentre io che cosa sono? Pensavo di essere la più matura e alla fine non lo sono e poi ho sentita una tremenda paura di essere abbandonata da Bright e a quel punto mi sono lasciata prendere completamente dall’oscurità che albergava dentro di me. Avrei perso sia te che Bright. Le mie uniche ragioni di vita. E questo non lo avrei sopportato-
-Tu non mi perderai mai, Rein! E nemmeno Bright ti lascerà mai sola! Noi due ti adoriamo. Non avevi motivo di preoccuparti. Io ti voglio e ti vorrò sempre bene, sorellina. Qualunque cosa accada, non ci separeremo mai- detto questo l’abbracciò. Finalmente si erano riappacificate. Questa lite ha fatto capire ad entrambe il bene che si vogliono. Infinito come il loro legame di gemelle. Come il potere che possiedono. L’eterno Prominence.
-Grazie, sorellina mia… ti voglio bene- sussurrò l’azzurra cominciando a piangere insieme alla rossa.
-Anch’io Rein. Anch’io- rispose anche Fine sussurrando.
-A proposito! Che nome darete al mio nipotino?- disse cambiando discorso e smettendo di piangere, Rein.
-Ruy-
-Che bel nome! Se non sbaglio significa “cavaliere della felicità”-
-Esatto-
-E per una bambina che avevate pensato?-
-Marion che significa “luce di speranza”-
-Avete scelto dei nomi stupendi. Non vedo l’ora di vederlo. Sono sicura che sarà bellissimo-
-Se avrà preso dal padre, sicuramente-
-Guarda che sarà più bello se prende da te. Non pensare che Shade avrà tutto il merito-
-Ah ah… Hai ragione. E tu? Quando hai intenzione di darmi dei nipotini? Tanti piccoli Bright magari-
-Fine! È troppo presto per pensare ai miei figli-
-Vedendo come ti guarda Bright, scommetto che rimarrai incinta molto presto, te lo assicuro-
-Non dirlo! Che imbarazzo!-
-Non è poi così brutto, sorellina. Anzi. È meraviglioso fare l’amore-
-E come vedo, ci hai anche preso gusto. Poco fa, avete fatto proprio una figuraccia-
-Non ricordarmelo! Purtroppo ci eravamo scordati di chiudere a chiave-
-Se la reazione di Shade è sempre questa ogni volta che ti fa preoccupare, credo proprio che partorirai dei gemelli, mia cara Fine-
-Può darsi-
-Ah ah ah… non pensavo fossi diventata così maniaca- disse divertita, Rein.
-Ah ah… nemmeno io, credimi ah ah…- disse ridendo, Fine. Erano talmente prese dalle loro risate che non si erano accorte che Shade e Bright erano entrati nella stanza e le stavano guardando felici.
-Scusate se vi interrompiamo ma dobbiamo proprio andare ora. Il combattimento è ormai alle porte- le averti Bright facendosi serio.
-Già. Sei sicura Fine di poterti muovere. Non ti fa ancora male la testa?- chiedeva premuroso, Shade abbracciando la sua amata.
-Sto bene, tranquillo. Adesso pure più di prima- rispose radiosa, Fine, guardando la sua gemella.
-Bentornata tra noi, Rein- disse sorridendo all’azzurra, Shade.
-Grazie Shade. E mi raccomando, trattali bene- si rassicurò Rein con il principe dei gioielli che l’abbracciava stretta.
-Li tratterò benissimo. Lei e il nostro bambino sono i miei beni più preziosi e me ne prenderò molta cura. Puoi stare tranquilla- rispose il principe della luna baciando Fine sulla fronte
-Mi fido di te- disse rimanendo abbracciata al suo Bright per poi raggiungere gli altri principi e andare di nuovo verso il castello, dove avrebbero trovato presto una sorpresa.

Fine ventinovesimo capitolo

Capitolo 30

Entrarono nel castello. Percorsero corridoi su corridoi fino ad arrivare davanti alla porta della stanza della regina. Avevano un po’ di paura ma con la forza dell’amore e dell’amicizia c’è l’avrebbero fatta. Dopo aver fatto un respiro profondo, entrarono.
-Benvenuti cari. Vi stavo aspettando. Vedendo che Fine non vi ha ucciso pensavo sareste venuti prima- disse sarcastica, la regina.
-Maledetta! Come ha potuto farmi diventare una ragazza senza cuore?- disse arrabbiata Fine.
-Dovresti incolpare te stessa per quello. Sei tu che avevi paura e dubbio nel cuore. Io li ho solo fatti uscire allo scoperto- controbatté Sasha.
Purtroppo aveva ragione. Non poteva negarlo. Aveva nascosto dietro una maschera di felicità e tranquillità, tutti i timori e preoccupazioni che l’amore per Shade provocava.
-Avete ragione. Fine è stata una sciocca a dubitare della sincerità del nostro rapporto. Ma lei, regina Sasha, non doveva approfittarne. Pagherà per questo- disse deciso, Shade.
-Oh! Ma guarda! Il piccolo principe. Ne è passato di tempo da quando ci siamo visti l’ultima volta. Spero per te che sia cresciuto bene poiché tra poco avrete a che fare con mio figlio Ian. Vieni ragazzo mio- disse maligna, la donna chiamando il figlio che si presentò subito con un folletto dallo sguardo vuoto. Alla vista di quel folletto, Fine e Rein sussultarono. Quello era Poomo! Pensavano si fosse fatto una vita sua invece era lì. Che cosa era successo? Perché era lì?
-POOMO!- lo chiamarono all’unisono, le gemelle. Ma lui non rispose. Era come Ian. Soggiogato dall’oscurità della regina.
-Ma come? Lo conoscete già?- domandò la regina.
-Che gli avete fatto, strega?- disse furiosa Rein.
-Io? Assolutamente niente. È stato lui a venire nel mio castello. Ha cercato di scacciare le tenebre da me tuttavia non ci è riuscito. La principessa Grace aveva sottovalutato il potere oscuro pagandone le conseguenze- spiegò Sasha.
-Che volete dire?- chiese curiosa di sapere la storia, Fine. Per anni aveva creduto che il suo piccolo Poomo fosse lontano a godersi la vita e adesso aveva scoperto un'altra cosa.
-Cinque anni fa, questo folletto era stato incaricato segretamente dalla principessa Grace di aiutarmi a liberare il mio cuore dalla malvagità. Pensava fosse cosa da poco, visto che non ha voluto far intervenire anche voi. Ma si sbagliava ed eccolo qua il suo Poomo. Schiavo del potere oscuro- raccontò la donna.
-Ecco perché scomparve senza dirci niente. Ed io che l’ho odiato per averci abbandonato- disse Rein dispiaciuta.
-Anch’io, Rein- sussurrò Fine.
-Smettiamola adesso con i racconti! Principe Shade! Vi sfido ad un duello all’ultimo sangue- si intromise Ian stanco di aspettare.
-Accetto, principe Ian. Che viva il migliore-
-Eccovi la spada. Combattiamo- disse Ian dando il tempo a Shade di prendere la spada e prepararsi.
-Sono pronto. Iniziamo!- esclamò Shade cominciando ad andare all’attacco.
La sfida era molto dura. Fine era molto preoccupata. Il suo cuore batteva forte dall’ansia che la stava uccidendo. Se Shade fosse morto, lei non sarebbe sopravvissuta al dolore.
-Poomo. Dammi più energia- ordinò all’improvviso, Ian al folletto. Poomo ubbidì e presto Shade fu a terra, sopraffatto dalla stanchezza del lungo duello. Tuttavia, riuscì, in ogni caso, a resistere e combattere ancora.
-NO! SHADE!- urlò disperata, Fine cominciando a piangere.
-Poomo svegliati! Ritorna in te! Potere di Prominence!- invocò Rein utilizzando il suo potere -Fai tornare il nostro caro Poomo come era prima- disse dopo, l’azzurra. La magia colpì in pieno il folletto e funzionò. Era tornato il loro adorato Poomo. Lo si poteva capire dalla luce nei suoi occhi.
-Dannazione! Si è ripreso- esclamò Ian accorgendosi del risveglio del folletto.
-Rein! Fine! Mie principesse - ringraziò Poomo andando ad abbracciarle.
-Poomo! Quanto ci sei mancato! Ora, però, aiutaci a far tornare anche Ian come era prima. Sono sicura che sotto quella oscurità c’è ancora un ragazzo gentile e buono con tutti. E lo stesso è per la regina. Il cristallo oscuro si è approfittato della sua voglia di vendetta- disse Fine.
-Hai ragione! Dobbiamo unire le nostre forze. Il potere di Prominence non basta contro quell’ enorme potere nero. Ci serve anche la forza dell’amore e dell’amicizia che proviamo l’un l’altro-
-Ho capito. Ragazzi venite tutti qui e formiamo un cerchio- disse Rein.
-Un cerchio? Ma sei impazzita, Rein? Ti sembra il momento?- chiese sconvolta, Altezza.
-Fate come ha detto. è l’unico modo per scacciare, una volta per tutte, le tenebre da questo castello- disse Fine.
-D’accordo. Su, sbrighiamoci!- disse Bright. Tutti quanti ubbidirono e ben presto formarono un cerco tenendosi per mano.
-Che illuse! Non basterà un girotondo per sconfiggerci- disse la regina osservandoli divertita..
-Ok. Sei pronta, Rein?-
-Prontissima, Fine-
-Potere di Prominence!- invocarono le gemelle.
-Potere dell’amore e dell’amicizia - dissero tutti insieme.
-Aiutateci a far sparire per sempre l’oscurità e il male dal cuore di Ian e della regina Sasha- dissero infine, i reali di Wonder facendo apparire un’immensa luce. Ian stava per dare il colpo di grazia a Shade quando fu colpito dalla luce accecante. Anche la regina fu colpita dalla magia e capendo che ormai aveva fallito, rimase a guardare il figlio sconvolta.
-AHHHHHH!- urlarono entrambi i reali di Houl per poi cadere a terra svenuti. A quel punto, si vide uscire una nuvola nera dai loro corpi che, dopo un po’, si dissolse nell’aria. Finalmente era finita.
-Shade! Amore mio, come stai?- disse correndo dal suo amato, Fine.
-Sto bene. Non preoccuparti. È tutto finito adesso- gli rispose accarezzandola, Shade.
-Sei vivo. Menomale. Non avrei potuto vivere se ti fosse successo qualcosa-
-Neanch’io, amore- e la baciò. Non gli importava se c’erano gli altri a guardarli. Voleva solo sentirla vicina. Ne aveva tanto bisogno.
-Ma cosa… cosa è successo?- domandò svegliandosi, Ian.
-Ian! Sei proprio tu?- domandò Fine facendo scattare di nuovo la gelosia del principe della luna.
-Certo! Chi poteva essere se no? Oh madre! State bene?- disse infine rivolto alla madre, il principe di Houl. Si era svegliata anche lei ma non riusciva a stare in piedi.
-Sì, figliolo! Tranquillo! Ma che cos’è accaduto qui?- domandò disorientata come il figlio, la regina.
-Non ricordate proprio nulla?- domandò Rein.
-Che cosa dovremmo ricordare?- chiese Ian.
-Ora vi diciamo tutto- disse Rein per poi raccontare quel che gli era successo. Il potere oscuro, il rapimento e la trasformazione di Fine, il duello tra Ian e Shade e infine come avevano sconfitto il male.
-Quindi è andata così. Me ne vergogno molto. Spero mi perdonerete. Vi chiedo scusa per il dolore che ho causato- disse Ian dispiaciuto.
-Non hai niente di cui scusarti. Quello non era Ian. Non era il mio amico- disse Fine mostrandogli un bel sorriso.
-Grazie Fine- disse Ian commosso.
-Non sei tu, figlio mio, che dovrebbe scusarsi. Sono io che ho causato tutto quanto. Ero talmente accecata dalla vendetta e dalla disperazione di aver perso tuo padre che alla fine ho coinvolto anche te. Lo so di non meritare il perdono di nessuno ma spero comunque che mi lasciate riparare al mio errore. Farò qualsiasi cosa per voi- disse la regina.
-Regina Sasha. Comprendo solo ora il dolore che avete provato in questi anni. Dovete aver amato molto vostro marito, vero?- disse Fine.
-Sì. Nonostante fosse un uomo alla continua ricerca del potere, io l’ho amato tanto- rispose dolcemente, Sasha.
-In questo caso, non avete niente di cui farvi perdonare. Il vostro pentimento è già abbastanza- disse Shade capendo i sentimenti della regina. Forse anche lui avrebbe fatto lo stesso se fosse morta la sua Fine.
-Ma io vi ho fatto soffrire molto. Come potete perdonarmi così?- chiese incredula, la regina.
-Perché comprendiamo le ragioni che vi ha portato a cedere all’oscurità, regina. Noi tutti, immagino, avremmo reagito allo stesso modo se avessimo perso la persona che amiamo- disse Shade. Poi la regina vide i volti di tutti i suoi amici. Erano tutti d’accordo con quello che aveva detto il ragazzo.
-Capisco. Ma lasciate almeno che vi dia ospitalità per un po’. Sarete stanchi- rispose sorridendo, la regina.
-Vi ringrazio ma io ho un fidanzamento da ufficializzare e non ho alcuna intenzione di rinunciarci- disse malizioso, Shade abbracciando Fine.
-Shade- sussurrò imbarazzata, Fine.
-Vi comprendo, principe. Allora fate buon viaggio e i miei più sinceri auguri- augurò la regina divertita dall’audacia del principe della luna.
-Grazie regina Sasha- disse Shade ma prima che poté trascinare Fine alla mongolfiera, lei si ferma per parlare con Ian.
-Ritornerai in accademia?- chiese Fine al suo amico.
-Sì. Ritornerò. Non ricordi? Devo trovare la ragazza adatta a me- disse con tono scherzoso , Ian.
-Ah ah… giusto. Sono sicura che la troverai presto. Sei un ragazzo dolce e gentile, Ian. L’amore ti arriverà presto- gli disse accarezzandogli la guancia, Fine. Shade aveva uno sguardo furioso. Era tanto geloso ma doveva sopportare. Tanto tra poco si sarebbero fidanzati.
-Grazie, amica mia. Ora vai. C’è una festa di fidanzamento che ti aspetta. Principe Shade!- disse sorridente, il principe di Houl. Si era innamorato di Fine. Tuttavia doveva dimenticarla. Lei era già innamorata del suo principe e lui si sarebbe presto rassegnato.
-Dimmi, Ian- gli disse, Shade.
-Auguri di fidanzamento. Siate felici- augurò Ian.
-Grazie. Allora ciao- disse felice, Shade andando via.
-Arrivederci, maestà. Ciao Ian- salutarono tutti per poi andare alle loro mongolfiere.
-Arrivederci ragazzi- salutarono la regina e il figlio, felici finalmente di essere ritornati da un incubo.

Fine trentesimo capitolo

Capitolo 31

Il viaggio verso casa era stata abbastanza tranquillo con le due coppie di fidanzati che non facevano che pomiciare e con risate e scherzi dei loro amici.
Sbarcarono tutti nel regno della luna. C’era la festa di fidanzamento da concludere e di certo non l’avrebbero annullata per niente al mondo.
La sala era ancora addobbata ma tutti gli invitati se n’erano andati giustamente. Erano passate ore da quando erano andati nel regno di Houl e al castello erano rimasti solamente la regina Elza, la regina Maria e, disgraziatamente per Shade, anche re Tolouse. Nell’aria si annusava molta tensione tra il re e Shade. Lo aveva detto che si sarebbe occupato dopo di lui e, adesso era giunto il momento.
-Bambina mia!- esclamò la regina Elza andando ad abbracciare la figlia.
-Mamma!- esclamò Fine.
-Menomale che sei salva. Mi hai fatto molto preoccupare-
-Scusami. Ora sto bene e sono di nuovo a casa-
-E il mio nipotino come sta?-
-Bene. Tranquilla-
-Grazie al cielo-
-Tesoro!- esclamò Tolouse abbracciandola anche lui.
-Papà! Sono contenta di rivederti-
-Anch’io sono felice di rivederti-
-E anch’io-
-Regina Maria!- e andò ad abbracciarla.
-Vedo che avete avuto successo. Sono contenta che tu stia bene-
-Grazie. E’ tutto merito dei miei amici se sono sana e salva. Non so cosa farei senza di loro-
-Complimenti a tutti. Siete stati coraggiosi-
-Questo ed altro per la mia sorellina- disse Rein.
-Sicuro. Lei è una nostra amica e gli amici si aiutano nel momento del bisogno- disse Tio.
-Grazie ra…ga…zzi- e alla fine la ragazza svenì. Fine si era molto affaticata e doveva riposare per il bene suo e del bambino. Quella battaglia ormai si era conclusa e la pace era ritornata. Adesso poteva dedicarsi completamente a Shade e soprattutto al piccolo.
-Fine!- la chiamò preoccupato, Shade.
-Figliolo. Portala in camera. Ha bisogno di riposo- gli disse la madre.
-Certo madre. Ce la porto subito- e la prese in braccio.
-Principe Shade, dopo può venire un attimo da me. Devo parlarle in privato- disse serio Tolouse.
-D-d’accordo, re Tolouse- rispose un po’ spaventato per poi dirigersi nella sua stanza e posare Fine nel letto.
-Oh amore mio! Forse questa è l’ultima volta che ti vedrò ma l’importante è che tu e il bambino stiate bene- disse Shade baciando Fine e la sua pancia. -Mi mancherete-
-Non fare il melodrammatico, Shade!-
-Rein!- disse vedendola vicino alla porta della stanza.
-Papà è vero che è molto geloso ma non sarebbe mai in grado di rovinare la felicità di sua figlia-
-Ma io l’ho fatta grossa. Ho infranto la legge del codice reale-
-Ah bhè! Se è per questo, non mi sembra che Fine sia stata contraria al momento della trasgressione al codice. Quindi siete colpevoli tutti e due-
-Questo è vero ma rimanere incinta non era nei nostri piani-
-Che ti aspettavi, scusa? Che Fine fosse sterile? Insomma! Lo sappiamo tutti che senza le giuste precauzioni, si rimane in gravidanza. A meno che non credevi che i bambini li porta la cicogna-
-Che stai dicendo? Certo che so come si fanno i bambini ma ero talmente preso dal desiderio di avere tua sorella che non ci avevo pensato ad un eventuale conseguenza-
-Lo stesso è stato per Fine. Anche lei ti ha semplicemente desiderato ed ora eccola. È quasi una mamma-
-E’ colpa mia se è così. Lei forse non… voleva questo bambino-
-Non dirlo nemmanco! Lei è felicissima di avere un figlio tuo. Me lo ha detto quando avevamo fatto pace. Mi sono accorta che aveva una strana luce negli occhi quando parlava del suo futuro figlio e lì ho capito che, nonostante avesse infranto il codice, lei non si era pentita di aver fatto l’amore con te. Anzi. Ti ama anche più di prima, se è possibile. Concependolo, gli hai fatto un dono stupendo-
-Dici davvero?-
-Sì-
-Nemmeno io mi sono pentito. Volevo da tanto fare l’amore con lei e poi non mi è mai importato di seguire il codice reale o no-
-Uff… glielo ho sempre detto a mia sorella che sei un principe da quattro soldi ma lei niente. Si è inesorabilmente innamorata di te. E pensare che sia io che lei volevamo rimanere vergini fino al matrimonio-
-Ehy! Bell’opinione che hai di me! Comunque me lo aveva detto che voleva rimanere pura ma infine non è riuscita a resistermi- disse malizioso.
-Immagino- disse con un gocciolone sulla testa, Rein.
-Mia cara Rein, un giorno non parlerai più così. Aspetta che Bright si dia da fare- continuò Shade.
-Ma Shade!- lo rimproverò imbarazzata.
-Ah ah ah… in quanto a imbarazzo, non sei meno di Fine-
-E tu, invece, in fatto di essere maniaco non cambierai mai. Povera sorellina-
-Noooo… perché povera? Non mi sembra che a lei dispiaccia il mio lato maniaco-
-Porco! Non ho mai sopportato le occhiate che rivolgi a Fine. Sono troppo maliziose per i miei gusti-
-Ah! Finalmente me lo dici in faccia. Ammetti di essere gelosa della tua gemella-
-Esatto! E ti dico subito che se farai del male a lei o a mio nipote, papà ti sembrerà un agnellino rispetto a me-
-Capito il concetto-
-Bene. Ora però è meglio che vai da lui. è già abbastanza nero-
-Ok…Grazie Rein- disse Shade prima di uscire dalla stanza.
-Di niente… Shade- sussurrò sorridendo e guardando la sorella dormire serena.
“Io non capirò mai cosa ci hai trovato in lui per innamorartene. È bello, coraggioso, audace e ti ama. Ma a parte questo? Il mio Brightuccio è molto meglio di lui. E’ un vero principe e mi fa sentire importante. Lo amo tantissimo. Bhè! A ognuno i suoi gusti”

Nel frattempo, Shade era arrivato alla sala del trono dove ci trovò solo Tolouse ad aspettarlo.
-Eccomi, maestà. Scusate se vi ho fatto aspettare- salutò cordiale, Shade.
-Finalmente siete arrivato, principe. Sicuramente saprete perché vi volevo parlare- disse freddo, Tolouse. “E’ la fine”
-Sì re Tolouse-
-Come avete osato sverginare mia figlia?-
-Non sono pentito di quello che ho fatto. Io e Fine ci amiamo e l’unico errore che abbiamo fatto è cedere alla passione troppo presto-
-Troppo presto? Vi rendete conto che Fine ha solo sedici anni? Se solo avesse aspettato fino al matrimonio, io non avrei avuto nulla in contrario. Poi lei è ancora una bambina-
-Fine non è più una bambina come la considerate voi. È una donna ormai. E tra poco diventerà anche moglie e madre-
-Purtroppo sapevo che questo giorno sarebbe arrivato. Non posso rinchiudere le mie figliole nel castello per tenerle al mio fianco. Tuttavia avrei preferito che Fine rimanesse con me almeno fino ai diciotto o vent’anni. Volevo che rimanesse la bambina pasticciona di una volta. Lei è sempre stata la più esuberante ed ecco com’è finita. Incinta e pronta a sposare un principe che non è un vero principe-
-Il tempo non si può fermare. Capisco il vostro punto di vista paterno ma non esistete solo voi che volete bene a Fine. È vero che non meriterei il titolo di principe visto che ho infranto il codice ma io l’amo tantissimo e farò di tutto per rendere felice sia lei che il bambino-
-In ogni caso meritate una punizione. Prendete questa spada-
-Perché?-
-Vi sfido a duello-
“Un altro? Ma quanti duelli devo fare per meritarmi Fine? Prima lei, poi Ian e infine il re. La giornata non poteva essere più pesante”
-D’accordo ma se vinco, dovrete accettarmi come marito di vostra figlia-
-Ok ma se perdi, non dovrai mai più vederla e ti renderò la vita impossibile-
-Va bene- e prese la spada -Attacco!- e iniziarono un vero e proprio duello. Tolouse non gli dava pace. Lo colpiva ripetutamente senza lasciargli via di scampo. Anche Shade gli stava dando molto filo da torcere. Il problema del principe della luna, però, era che preferiva la frusta alla spada. Un’arma che non ferisse per forza.
-Vi vedo stanco, principe. Cos’è? Avete capito di non meritare la mia Fine?- diceva tra un colpo e un altro.
-Vi sbagliate, maestà. Anch’io avevo creduto di non meritarla ma lei mi ha fatto capire che ci tiene a me e alla famiglia che costruiremo insieme-
-Per il mio nipotino avrò pietà ma per voi no. Appena vi avrò allontanato, Fine troverà qualcun altro da sposare. Qualcuno che è un vero principe-
-Non lo permetterò. Non sopravvivrei senza le mie ragioni di vita-
-Molto poetico, principe Shade ma non vi servirà per vincermi-
-Ce la farò a sconfiggervi-
Il tempo passava veloce. Era da circa mezz’ora che combattevano e dopo continui attacchi e difese da parte di entrambi, all’improvviso, Shade sferra un abile attacco e fa volare via la spada di Tolouse.
-Ho vinto, sire- disse felice e stanco, Shade.
-Ne sono contento- disse sorridendogli, Tolouse.
-Cosa?-
-Volevo mettervi alla prova, principe Shade. Non pensavate mica che lasciassi la mia adorata figliola in mano ad uno smidollato?-
-Ma quel discorso di prima?-
-Quello che vi ho detto è vero. Come avete capito, sono un tipo geloso e il fatto che Fine avesse rotto il codice per voi, mi aveva mandato in bestia ma poi, mentre voi eravate nel regno di Houl, io e Elza abbiamo fatto una chiacchierata. Solo allora ho capito che dovevo rassegnarmi-
-Se vi consola, sire, anch’io sono un tipo piuttosto geloso-
-Sì. me lo aveva detto Rein. A suo dire, sembra che voi siate un maniaco ultrageloso-
“Sempre la solita lingua lunga!”
-Mi ha descritto molto bene, vedo-
-Non prendetevela. Rein ed io siamo gelosi nei confronti di Fine. In questo senso ci somigliamo molto. Elza, invece, è la più tranquilla. Lei pensa solo alla felicità delle sue figlie. Anche se comporta la trasgressione al codice reale. È difficile essere padre di figlie femmine. Quando le avrete, capirete-
-Potrebbe essere molto presto. Non si sa ancora il sesso del bambino e quindi dovrò aspettare-
-Vi auguro molta felicità. Non vedo l’ora di diventare nonno di uno splendido bambino-
-Grazie re Tolouse. Non vi pentirete mai di avermi lasciato un vostro tesoro-
-Lo so, principe. Ora andate da Fine. Dovrete stargli più accanto d’ora in avanti-
-Sì. Arrivederci, maestà- e se ne ritornò dalla sua Fine. Non c’erano più ostacoli al loro rapporto. Adesso era finalmente liberi di coronare il loro sogno d’amore eterno. L’avrebbe resa la sposa più felice dell’universo. Di questo ne era assolutamente sicuro.

Fine trentunesimo capitolo

Capitolo 32

Fine, intanto, si era svegliata trovandosi sola nella stanza.
Si stava chiedendo dove era Shade finchè non gli venne un senso di nausea.
“Uffa! Quando termineranno queste torture? Ehy! Piccolo mio. Mi stai facendo faticare parecchio per farti crescere dentro di me” pensava dolcemente mentre si accarezzava la pancia.
“Chissà dov’è il tuo papà? Sono sicura che è stato lui a portarmi in camera e allora perché non è qui?” ma non ebbe il tempo di rispondersi che entrò uno Shade tutto felice e contento.
-Amore mio! Come stai adesso?- disse abbracciandola.
-Sto bene. Sono solo gli effetti della gravidanza. Tu, piuttosto, dove sei stato?-
-Ero con tuo padre-
-Oh mio dio! Sei riuscito a sopravvivere!?-
-Già. Ora ti spiegò quello che è successo- e iniziò a raccontargli del duello e della chiacchierata avuta col padre. Fine ascoltava attentamente ed era felice che il re avesse dato la sua approvazione al matrimonio e che avesse risparmiato il suo amato.
-Che felicità! Siamo finalmente liberi di sposarci! Avevo una paura-
-Anch’io ma si è risolto tutto per il meglio-
-Sì. oh!- esclamò bloccando un altro attacco di nausea.
-Che hai?- chiese preoccupato.
-Niente. È solo tuo figlio che sta crescendo-
-Bhè! È ancora presto per vedere il pancione ma già me lo immagino. Un bel pancione contenente un piccino dai capelli e gli occhi rossi. Un sogno!- disse con aria sognante.
-ma io voglio un bambino dai capelli e gli occhi cobalto- disse facendo i capricci.
-Vedremo. In ogni caso, possiamo sempre farne un altro dopo- disse malizioso, Shade.
-Intanto pensiamo a questo di bambino poi si vedrà-
-Ok, tesoro. Scusa ma vi lascio un'altra volta soli-
-E perché?-
-Devo organizzare di nuovo la festa di fidanzamento. Non pensare che sia finita qua. Prima il fidanzamento poi il matrimonio-
-D’accordo. Allora a dopo- salutò facendogli un sorriso radioso.
-Ciao amore- e dopo averla baciata, va ad organizzare il tutto.
Intanto, Rein e Bright erano in giardino per stare un po’ da soli. Quella storia li aveva uniti ancora di più. Stavano sempre appiccicati e guai a chi li disturbava (se no quel poveretto avrebbe assaggiato l’ira di Rein)
-Bright?-
-Sì, Rein-
-Quando ci saremo fidanzati, hai intenzione di programmare subito il matrimonio?- disse arrossita, l’azzurra.
-Certamente. Voglio farti mia moglie il più presto possibile. Tu non sei d’accordo?-
-Sì. Sono d’accordo. Aspetto da tanto questo momento ma non hai paura di mio padre?- chiese con un brivido. Vedendo quello che è successo con Fine, ci si può aspettare di tutto.
-Ce l’ho però il mio amore è più forte della paura e riuscirò a superare quest’ostacolo. Quindi non ti devi preoccupare-
-Se lo dici tu, mi fido-
-Bene- e gli mette una rosa rossa tra i capelli.
-B-Bright-
-Sei più bella quando ti imbarazzi e con i fiori tra i capelli è ancora meglio- disse sorridendogli.
-G-grazie-
-Li metterai al nostro matrimonio?-
-Se ti piacciono sì-
-Sì. mi piacciono molto. È come paragonare due splendidi fiori ma il più stupendo sei certamente tu-
-Quanto ti adoro, Bright- disse avvicinandosi per baciarlo.
-Anch’io, amore mio- e si dettero un bacio dolcissimo.
-Ah! Mi ero dimenticata una cosa- esclamò staccandosi dal bacio, Rein.
-Che cosa?- domandò confuso, il biondo.
-Aspetta qui! Vado a prendertelo-
-Ma…- non finì la frase che lei si era già volatilizzata nella sua camera degli ospiti al castello della luna.
“Ma dove l’ho messo? Mi sembrava di averlo in valigia… Eccolo!” e poi ricorse subito dal suo Brightuccio.
-Portato!- disse facendo un sorrisone.
-Eh?- disse confuso, Bright.
-Apri questa scatolina-
-D’accordo- detto questo, prese tra le mani il cofanetto e lo aprì. Al suo interno c’era un pendente a forma di stella con una pietra rossa. Era proprio stupenda. Rein, come la sorella, se l’era scordato e perciò non glielo dette durante quella settimana al mare.
-E’ per te, amore. Per ricordarti sempre della tua Rein-
-Rein! Ma è bellissimo! Non dovevi, tesoro. Non ce n’era bisogno. Io mi ricordo sempre di te-
-Sono sempre nei tuoi pensieri?- chiese dubbiosa.
-Sì. Giorno e notte-
-Quindi non ti serve il mio regalo. Se non lo vuoi, me lo riprendo-
-Ma che dici? Lo accetto eccome. Non è da tutti i giorni, ricevere un regalo da te-
-Che vorresti dire? Che sono spilorcia?- chiese offesa.
-Certo che no, amore mio. Intendevo un'altra cosa-
-E cioè?-
-Che tu non hai bisogno dei regali per farti ricordare. Il tuo sorriso e gioia di vivere bastano per farti entrare nella storia come la principessa più splendida di Wonder. Facendoti ricordare da tutti- disse cercando di salvarsi da Rein.
-Sembra una presa in giro- guardandolo con occhi indagatori.
-Io dico sul serio- disse con un gocciolone sulla testa.
-E vabbè! Lasciamo perdere- esclamò rassegnata per poi appoggiare la testa sulla spalla del suo amore.
-Ti amerò per sempre, Rein-
-Anch’io, Bright-
Rimasero a coccolarsi nel loro rifugio segreto. Senza nessuno che gli impedisse di stare da soli.

Passarono tre mesi. Per la seconda volta, la festa di fidanzamento si era svolta tranquillamente e tra qualche giorno si sarebbero sposati Fine e Shade. Lei era rimasta ad abitare nel castello del regno della luna per volere di Shade che voleva prendersi cura della sua futura regina e del suo erede. Dopotutto Fine sarebbe diventata la sovrana della luna e quindi era giusto che conoscesse, prima delle nozze, il suo prossimo regno. Il pancione cominciava a farsi notare nella principessa dai capelli rossi e Shade non faceva che guardarla incantato.
I preparativi per il matrimonio erano quasi finiti, mancava solo una cosa. Il bouquet della sposa! Non riuscivano a decidersi che fiori mettere. La regina Elza optava per i gigli mentre la regina Maria per i fiori di luna. Era proprio una scelta difficile. I loro figli si divertivano troppo a guardarle discutere su qualcosa perciò non le disturbavano mai. Tanto finiva che decideva Fine. E così, infine, lei decise di prendere delle rose rosse. Il suo fiore preferito. Shade era molto esperto di fiori e accettò la scelta della sua futura moglie, sotto gli sguardi imbronciati delle mamme.
Bright e Rein ancora non avevano intenzione di sposarsi, o almeno per lei era così. Avrebbero aspettato ancora metà anno per sposarsi poiché la passione di Bright metteva fretta alla ragazza. Proprio come Shade con Fine. Ma almeno loro avrebbero aspettato il matrimonio per l’unione fisica se no chi lo sentiva il re solare. Sarebbe stato un duro colpo per lui se entrambe le sue bambine si fossero fatte mettere incinta prima delle nozze.

Il giorno tanto atteso arrivò. Shade era sprizzante di felicità e si guardava allo specchio con sguardo nervoso. Era vestito con un abito elegante bianco e dorato e portava degli stivali bianchi (simile all’abito del re Tolouse).
-Ma la smetti di mirarti allo specchio con quella faccia? Ti stai per sposare, non stai andando ad un funerale- lo rimproverò il suo amico. Il principe dei gioielli era vestito con il suo vestito per le feste bianco con il mantello rosso. E portava una spilla dorata all’altezza del cuore. Entrambi i ragazzi erano elegantissimi.
-Lo so ma ho un nervoso-
-E’ normale. E’ l’emozione. Finalmente farai tua moglie, la principessa Fine. Lo aspettavi da tanto, no?-
-Sì. sono la felicità fatta a persona tuttavia…-
-Tuttavia?-
-Bright! Secondo te saprò farla felice?-
-Che domande sono queste?-
-Che ti costa rispondere?-
-Niente. Solo che adesso ci pensi a farmele? Se ti dicessi di no, che faresti? Diresti di no a Fine sull’altare?-
-Certo che no!-
-E allora non farmi domande cretine-
-Hai ragione. Scusami, Bright. Quest’attesa mi sta uccidendo. Ci pensi? Fine sta per diventare la mia regina e il nervosismo mi sta facendo dire un sacco di scemenze. Mi dispiace che ti tocca sopportarmi-
-Non preoccuparti. Tanto toccherà anche a te per quando mi sposerò io-
-Non vedo l’ora guarda-
-Povera Fine! Forse sarebbe stato meglio che gli avessi chiesto io di sposarmi qualche anno fa?- disse provocatorio, Bright.
-Se non vuoi morire prima di sposare Rein, ti conviene stare zitto e non dire queste cose in mia presenza-
-Ah ah… d’accordo però mi piace troppo farti ingelosire. La tua gelosia è unica.Ah ah…-
-Che razza di amico mi sono trovato! Possibile che anche il giorno del mio matrimonio mi devi provocare?-
-E tu possibile che ci caschi anche quando stai per unirti definitivamente al tuo amore? Sii più sicuro di te, amico mio-
-Ma io lo sono!-
-Shade- lo rimproverò guardandolo con una faccia da saputello.
-E va bene! Sono insicuro, contento?-
-Sì. Tanto so di avere sempre ragione-
-Non ti montare la testa! Non hai sempre ragione-
-Ah sì? e quando quella volta che Brian ha invitato Fine a ballare. Io ti dicessi che eri geloso ma tu nooooo… mi ripetevi che era solo irritazione per il tuo mal di testa-
-Ohhhh! Finiamola che tra poco inizia la cerimonia- disse imbarazzatissimo, Shade.
-A proposito! La pancia di Fine si comincia a vedere. Come ha provveduto con il vestito da sposa?-
-Che vuoi che ne sappia io? Lo sai che lo sposo non può vedere l’abito della sposa prima del matrimonio. Porta sfortuna-
-A chi vuoi darla a bere! Tu non credi a queste cose. Conoscendoti sarai andato di nascosto a vederlo-
-E se anche fosse? Sì. l’ho visto, ok? Ma non voglio descrivertelo- rispose irritato. Come faceva Bright a beccarlo sempre? Possibile lo aveva in pugno ogni volta?
-Vabbè! Aspetterò la cerimonia- rispose divertito dalla risposta.
-Ecco bravo-
-Su cominciamo ad avviarci all’altare. Tanto le signorine ci faranno aspettare di sicuro-
-Tanto per cambiare-
Così si incamminarono nella sala del trono del regno lunare, dove tutto era pronto per le nozze. Compreso il prete.
Nel frattempo, in un'altra stanza del castello lunare, Fine si stava ancora preparando. Rein la stava truccando e le acconciava i capelli in modo sublime per risaltare la bellezza della sorella.
-Stai ferma, mi raccomando- gli disse Rein sistemando i capelli della sorella in un elegante chiffon con dei riccioli cadenti sulle spalle. Per se stessa, invece, aveva deciso di mettere un vestito lungo blu celeste senza spalline, delle scarpette azzurre e per i capelli, una coda alta con i riccioli alla fine.
-D’accordo-
-Sei davvero stupenda, Fine-
-Grazie, sorellina. Anche tu-
-Grazie ma tu lo sei di più. Oggi è il tuo momento- gli sussurrò all’orecchio guardando compiaciuta lo specchio.
-Ho sempre pensato che non ero tipo da matrimonio ed ora eccomi con il vestito bianco. La cosa mi fa alquanto ridere- disse divertita, Fine. Si stava ammirando allo specchio. Aveva scelto di mettere un abito da sposa bianco con dei merletti rosa pallido sulle maniche e sulla scollatura del vestito. Le spalline basse che gli iniziavano a sotto la spalla, un velo di seta rosa sui capelli e dei tacchi a spillo rosa acceso sui piedi.
-Ah ah… anche a me. Ma sei davvero sicura di sposare quello lì?-
-Rein! Possibile che continui a non piacerti Shade?-
-Non è che non mi piace e solo che potresti trovare di meglio-
-E’ lui quello che voglio. Non immagino nessun’altro accanto per la vita-
-A me importa solo che tu sia felice e se è con quel principe da strapazzo che lo sei, sono contenta anch’io-
-Ah ah… povero il mio amato Shade! Io lo amo proprio perché lui non è un vero principe-
-Che vorresti dire? Che ti sono sempre piaciuti i tipi esuberanti e ribelli?-
-Più o meno. Io adoro l’avventura, lo sai, e Shade è così… intrigante-
-No! Non dire altro! Non mi va di sentire cose maliziose su di lui-
-Va bene. Ma hai chiesto tu di spiegarmi-
-Ho capito. Sta tranquilla. Perciò non ti piacciono i principi veri. Quelli perfetti che seguono il codice alla lettera-
-Esatto-
-E vabbè! Il marito è tuo-
-Menomale-
-Girati che devo metterti un po’ di rossetto- e la rossa obbedì. Rein tirò fuori un rossetto dalla sua borsa e lo mise sulle labbra della gemella. Era di un bel colore rosa come i suoi capelli.
-Finito?-
-Sì. Sei un capolavoro!-
-Esagerata. Mi devo sposare, non devo far parte di una mostra d’arte-
-Non esagero affatto-
-Oh dio! Mi sto per sposare! Ancora non ci credo-
-Credici, sorellina! E stai anche per diventare mamma. Stai per avere una famiglia tua ormai-
-Che sensazione magnifica- sussurrò accarezzando il suo ventre un pò gonfio.
-Ma guardati! Sei al terzo mese e già sembri all’ultimo. Come se quell’esserino potesse nascere da un momento all’altro- disse felicissima, l’azzurra.
-Forse per farmi felice subito, potrebbe accontentarmi- disse scherzando.
-Come no. Dai! Andiamo! Che è tardi-
-Ancora!? Possibile che sono in ritardo anche il giorno del mio matrimonio? Sono un caso disperato-
-Shade ti ama apposta per questo. Corriamo- gli disse facendogli l’occhiolino e poi trascinarla letteralmente alla sala della cerimonia.

Fine trentaduesimo capitolo

Capitolo 33

Il momento era giunto. La coppia più bella di Wonder stava per unirsi definitivamente in matrimonio. Il principe della luna stava attendendo, impaziente ed emozionatissimo, la sua sposa all’altare mentre Bright aspettava di vedere la sua Rein in abito da damigella.
Poi all’improvviso, a rompere l’attesa, iniziarono a suonare la marcia nuziale per avvisare che la sposa era arrivata e che stava per percorrere la sala. Infatti tutti gli invitati si girarono dietro e videro una bellissima creatura. Fine era davvero magnifica con il suo abito da sposa e il bouquet di rose. Il padre le si avvicinò e accompagnò felice la sua bambina sussurrandogli all’inizio -Sei davvero bellissima, tesoro--Grazie papà- Shade la guardava ammaliato per tutto il cammino verso l’altare. Aveva visto già il vestito ma addosso alla sua Fine era ancora meglio di sicuro. Fu un colpo di tosse del parroco che risvegliò Shade dal suo stato di trans. Fine era arrivata vicino al suo amato e re Tolouse diede la mano di sua figlia al principe che presto sarebbe diventato re.
-Te la affido, principe della luna- gli disse Tolouse.
-Grazie maestà. Vi sarò grato in eterno per questo-
Bright vide Rein dietro a Fine. La sua principessa era graziosissima con quel vestitino blu. E lei ,accortosi dello sguardo di Bright, lo cominciò a fissare rossa come un peperone.
-Siamo qui riuniti per celebrare l’unione tra l’erede del regno della luna e quella del regno solare. Chi è contrario a questo matrimonio, parli ora o taccia per sempre- riecheggiò la voce solenne del prete e nessuno disse niente. E vorrei vedere! Se qualcuno avesse osato interrompere il matrimonio, sarebbe morto per mano del futuro re della luna. Morte imminente.
-Principe Shade del regno della luna, vuole prendere la principessa Fine come sua legittima sposa?-
-Lo voglio- rispose Shade fissando intensamente Fine, facendola arrossire ancora di più.
-E voi, principessa Fine del regno solare, vuole prendere il principe Shade come suo legittimo sposo?-
-Sì- rispose felice, Fine.
-Bene. Ora fate i vostri giuramenti con i sacri anelli-
-Mia adorata Fine. Ti cedo questo anello in segno di fedeltà e amore. Ti prometto che ti onorerò e amerò sempre. Ogni giorno. Finché morte non ci separi- ed infilò l’anello al dito della principessa solare.
-Mio amato Shade. Ti dono questo anello in segno di fedeltà e amore. Ti giuro che ti onorerò e amerò sempre. Ogni giorno. Finchè morte non ci separi- e infilò anche lei l’anello al suo sposo.
-Con questi giuramenti, ora vi posso dichiarare ufficialmente marito e moglie. E re e regina del regno della luna. Potete baciare la sposa, sire-
-Non me lo faccio ripetere due volte- e baciò con trasporto, Fine.
Non la smettevano più. Erano finiti in altra volta in un mondo tutto loro. Fu un altro colpo di tosse a risvegliare i due sposi ma stavolta non era del parroco ma del padre di lei.
-Emmm… Scusate- si scusò Fine imbarazzata.
-Non preoccupatevi. È il vostro giorno speciale. Un matrimonio capita solo una volta nella vita perciò siete liberi di fare quello che volete- li rassicurò Elza sotto lo sguardo sconvolto del marito.
-Concordo con Elza. Però ci sono i festeggiamenti del dopo matrimonio. Non facciamo attendere oltre i cuochi. Si sono dati tanto da fare per fare un pranzo stupendo ai loro nuovi sovrani-
-Avete ragione, madre. Su! Andiamo, amore- disse baciando velocemente Fine e poi andare alla sala da pranzo.
Era tutto meraviglioso. C’erano prelibatezze di ogni genere. Fine aveva gli occhi a cuoricino. Come pensava Shade, la rossa non sarebbe mai cambiata. Sarebbe stata la solita golosona. Passarono un pranzo bellissimo in compagnia di tutti i loro amici. Presto sarebbero partiti per la luna di miele di quattro mesi. Soli soletti. Bastava guardare la faccia maliziosa di Shade per capire che aveva intenzione di fare una volta rimasto solo con sua moglie.
-Siamo contenti che abbiate partecipato tutti al nostro matrimonio. Ci tenevamo molto che foste presenti. Purtroppo ora io e Fine dobbiamo partire per il pianeta Flowers per la luna di miele ma ci rivedremo tra quattro mesi- annunciò Shade tenendo abbracciata a sé Fine.
“Purtroppo eh? Scommetto, amico mio, che in questo momento sei felice come non mai. Altro che dispiacere per lasciarci presto” pensava con un sorrisino, Bright.
-Allora vi dobbiamo salutare- disse Rein.
-A presto, sorellina- salutò Fine abbracciandola.
-Ciao Fine-
-Ciao bambina mia. Stai attenta a te e a mio nipote- salutò Tolouse.
-Lo farò papà. ti voglio bene-
-Anch’io-
-Ciao tesoro- salutò Elza.
-Ciao mamma. Quando tornerò, sarò ingrassata parecchio perciò prepara una bella scorta di dolci per il tuo nipotino. Avrò tante di quelle voglie-
-Stai tranquilla. Anche a me erano venute le voglie di dolci quando aspettavo te e Rein forse è per questo che sei venuta così golosa-
-Può darsi-
-A presto, Fine- salutò la regina Maria.
-Regina Maria! La ringrazierò a vita per aver messo al mondo il mio Shade. Senza di lui la mia vita sarebbe stata vuota-
-Non devi ringraziarmi. È stato il destino. Io non centro niente. Il vostro incontro era già scritto-
-La ringrazio comunque. E anche il destino per essere stato così generoso con me-
I due sposi salutarono tutti quanti uno ad uno senza tralasciare nessuno e poi si diressero alla mongolfiera della luna per destinazione pianeta Flowers.
Avevano deciso di passare la luna di miele in un castello ricoperto di rose. Era stata anche la casa di dopo nozze dei genitori di Shade ed era tradizione che i sovrani del regno della luna passassero la luna di miele lì.
Arrivarono a quel castello che era buio pesto. Infatti erano le 23,30 ma i novelli sposi non erano affatto stanchi. Anzi. Shade prese in braccio Fine cominciando a baciarla appassionatamente. La condusse in camera da letto e la fece distendere nel letto.
-Non vedevo l’ora di rimanere solo con te, amore mio. Ci pensi. Quattro mesi solo io e te-
-Sì, Shade. Ma credo che ti rovinerò la vacanza-
-E perché mai?-
-Mi stanno cominciando a venire le voglie-
-Bhè anch’io ho delle voglie. Possiamo soddisfarci a vicenda- disse malizioso cominciando a togliersi la parte sopra del vestito.
-Si può fare- disse baciandolo e lasciandosi spogliare dal marito.
-Cominciamo subito allora. Non voglio mica che mio figlio nasca con delle voglie strane sul corpicino-
-Nemmeno io-
-Ti amo immensamente, Fine. E tranquilla che sarò delicato ogni volta che faremo l’amore-
-Ti amo anch’io, Shade-
-Ripetilo, ti prego. Mi piace tanto quando lo sento dalle tue labbra- disse togliendosi anche i pantaloni. Così entrambi rimasero senza indumenti.
-Ti amo-
-Ripetilo- gli sussurrò all’orecchio per poi entrare in lei.
-TI AMO!- urlò di piacere, Fine, quando lo senti dentro di sé.
-Ripetilo- diceva ad ogni spinta, ricevendo sempre le parole che voleva. Raggiunsero il culmine del piacere dopo un po’ e rimasero stremati a coccolarsi nel letto. Quella era stata la notte più intensa che avevano passato. Quella che doveva essere la loro prima volta.
-Ti ho soddisfatto questa voglia?- domandò malizioso, Shade mettendosi ad osservare la moglie con un gomito appoggiato sul cuscino.
-Altrochè. Spero, però, che mi ritorni presto-
-Lo spero anch’io-
-Ma non sei stanco?-
-Devo ammettere che un po’ sì. Mi hai sfiancato. Ci siamo dati parecchio da fare stanotte. Se tu non fossi già incinta, lo saresti diventata adesso-
-Infatti questa doveva essere la notte che mi toglievi la verginità. Seguendo così il codice reale-
-Io non vado a guardare il giorno e il momento in cui lo facciamo. Mi viene spontaneo. Mi ecciti ogni volta che ti guardo. In questa vacanza non ti darò tregua, stanne certa-
-Sono felice di questo ma attento a non consumarmi prima del parto-
-Esagerata. Io non ti ho mai consumata-
-Ah no? Quindi non eravamo noi che facevamo l’amore a ogni intervallo e notte all’accademia-
-E quello lo chiami consumo? Per me è stato solo l’inizio della nostra lunga esperienza sessuale-
-Scemo. Possibile che non riesci a trattenerti nemmeno quando sono incinta?-
-E’ possibile eccome! Sono fatto così. che ci vuoi fare-
-Assolutamente niente. A me fa piacere questa cosa- disse maliziosa.
-Ti è per caso ritornata la voglia?- domandò altrettanto malizioso e speranzoso, Shade.
-Credo proprio di sì-
-Te la tolgo subito- e ritornarono a fare l’amore fino a mattina tardi. Dopo dovettero smettere per mettere qualcosa sotto i denti e poi… ora Fine doveva mangiare per due.
-Siamo solo all’inizio ma già mi piace questa luna di miele, non trovi sia abbastanza focosa?- chiese Fine finendo di mangiare.
-Amore. Non mi provocare ancora se no non rispondo di me e ti faccio mia un'altra volta-
-Che marito debole mi sono trovata. Cedi alla tentazione immediatamente-
-Stai insinuando che non ho forza di volontà per resisterti?-
-Esattamente-
-Vuoi scommettere che ti resisto? Come prova diciamo che stanotte non ti toccherò con un dito, va bene?-
-Affare fatto. Tanto so già che perderai-
-Non credo proprio, mogliettina mia. Dai! Adesso andiamo a fare un giro nei dintorni- disse baciandola velocemente sulle labbra.
-Ok, tesoro- e uscirono per visitare una parte del pianeta in cui si trovavano.
Trascorsero una giornata stupenda. Tra scherzi, risate e baci. Erano già come marito e moglie. Visitarono alcuni monumenti importanti e fecero una passeggiata nella famosa valle dell’amore. Finita la giornata, cenarono veloce e andarono direttamente a letto.
-Ricorda la scommessa, amore mio- disse la rossa provocatoria.
-Tranquilla. Me la ricordo. Buonanotte Fine- e la baciò con passione per poi girarsi dall’altra parte del letto matrimoniale. Se avesse continuato il bacio, non avrebbe resistito ad approfondirlo perdendo così la scommessa.
Dannazione! Mannaggia a Fine e alla sua bellezza e sensualità! E quella notte si era messa addirittura la camicia da notte di pizzo rosso che Shade adorava. Il ragazzo aveva un enorme voglia di fare l’amore con sua moglie ma cedendo avrebbe dato ragione a lei. Poi guardandola…Oh! Ma chi se ne frega! E con questo cominciò a depositare teneri baci sulla schiena della ragazza per poi scendere e poi salire sulle spalle.
-Lo sapevo che non avresti resistito- gli sussurrò Fine soddisfatta.
-Stai zitta- e la girò verso di lui baciandola sul collo e sul petto.
-Ti piace la mia vestaglia?-
-Che strega che sei! Lo sai che questa biancheria mi eccita più delle altre. Sei stata sleale- disse baciandola sulle gambe e poi arrivare con le mani all’interno coscia facendo ansimare la ragazza.
-Chi io? Ma guarda che mi sono messa la prima cosa che ho trovato nell’armadio- sussurrò eccitata.
-Dillo a qualcun altro. Ma adesso pagherai le conseguenze-
-Non vedo l’ora- e detto questo, la notte per i due amanti fu molto ardente. Una cosa aveva imparato Fine. Mai mettere in astinenza Shade il maniaco se non voleva diventare come lui. Anche se ci stava mooolto vicina.

Fine trentatreesimo capitolo

Epilogo

Erano passati quattro mesi e tra poco i due sposi sarebbero dovuto ritornare a casa. La loro luna di miele passò tra le voglie continue di dolci da parte di lei e voglie di sesso da parte di lui. Fine era al settimo mese e la sua pancia era diventata enorme.
-Dai! Lasciami rivestire, amore. Non possiamo rimanere tutto il giorno a letto- si lamentava Fine che cercava di rivestirsi. Purtroppo c’era il suo caro maritino che non smetteva di baciarla sul collo e sulle labbra.
-Perché no? Io sarei d’accordo su questa idea-
-Ma come fai a desiderarmi anche adesso che ho questo pancione? Sembro una balena-
-La mia balena-
-Finiscila che dobbiamo prepararci per ritornare a casa-
-Uffa! Di già? Sono stati solo quattro mesi-
-E ti sembrano pochi? Non mi pare che ti sia annoiato in questo periodo-
-Questo è sicuro. E spero di continuare anche a casa nostra e dopo il parto-
-Hai paura dei terzi incomodi? Tanto tua madre e tua sorella ci lasceranno sicuramente la nostra privacy-
-Sì ma non di giorno e di pomeriggio per le faccende diplomatiche-
-Bhè! Di certo non possiamo farlo davanti ai ministri-
-Sulla scrivania sì però. Lì ci sono solo scartoffie- disse malizioso.
-Pensi sempre a quello, eh! Ogni momento è buono per fare l’amore per te-
-Ti amo e ti desidero troppo, amore mio. Perdonami se provo tutto questo per te ma non ci posso fare niente-
-Anch’io provo lo stesso. Non c’è nulla di cui scusarsi-
-Andiamo a farci il bagno?-
-Sì. Sono sudata e poi… ho bisogno di qualcuno che mi strofini la schiena- rispose con malizia.
-Andiamo subito allora- e la prese in braccio per poi andare insieme nel bagno. Entrarono nella vasca da bagno e si unirono un'altra volta sotto l’acqua.
Shade e Fine erano finalmente pronti a partire. Presero la loro mongolfiera e ritornarono nel pianeta Wonder. Shade l’aveva fatta mettere il più comodamente possibile. La pancia era davvero grande e Fine sentiva quel peso massacrante ma piacevole. Dolore in cambio di una gioia grande come la nascita del suo bambino. Non poteva soffrire per una causa più giusta. Una nuova vita. Nata dall’amore suo e di Shade.
-Ormai manca poco. Solo due mesi e nascerà il nostro piccino- disse accarezzando il ventre di sua moglie. Era strafelice di questo erede e sarebbe stato ancora più felice se il bimbo avrebbe preso tutto dalla mamma. Due Fine tutte per lui. Un sogno che si avvera.
-Già. All’inizio ero spaventata all’idea del parto ma poi ho cominciato a pensare che darei la mia vita per questa che cresce dentro di me. Sarà l’istinto materno-
-Anch’io darei la vita per la creatura e se tu dovessi morire, ti seguirei immediatamente. Non potrei vivere senza la tua presenza, amore mio- disse baciandola con passione.
-La stessa cosa vale per me- disse ricambiando con altrettanta passione finchè il bambino non calciò.
-Ah! Che birbante! Calcia in una maniera impressionante- diceva Fine con sguardo dolce.
-Questo vuol dire che sarà un tipo sportivo come la madre- disse poggiando la mano e la testa sul pancione. Voleva sentire suo figlio calciare di nuovo. Ed eccolo esaudito! Il piccolo, come se volesse accontentare il padre, diede un forte calcio provocando in Shade una commozione e un calore che non aveva mai provato prima. Suo figlio. Il suo adorato bambino. Adesso sì che si stava abituando ad essere padre. Però era strano. Gli era sembrato di sentire un doppio colpo. Mhà! Forse se l’era immaginato. Tolse l’orecchio dalla pancia e guardò dolcemente Fine. La baciò e la ringraziò infinitamente per quel regalo che gli stava facendo.
Continuarono a baciarsi e a coccolarsi per tutto il tragitto di ritorno fino a che non atterrarono. Prima che scendessero dalla mongolfiera, Fine sussurrò qualcosa all’orecchio di Shade.
-Dopo il parto potremo farlo quando vuoi ma in questi due mesi di attesa non se ne parla-
-Come? Ma perché?- disse indispettito.
Fine non rispose e andò ad abbracciare contenta i genitori e i loro amici che erano venuti ad accoglierla nel regno della luna. La sua nuova casa.
-Ciao a tutti! Sono finalmente tornata!- esclamò contentissima abbracciando tutti quanti fino ad arrivare alla sorella.
-Sorellina mia! Ti vedo magnificamente e questo pancione è davvero enorme- gli disse dolcemente, Rein.
-Lo so. E non puoi immaginare quante voglie di dolci mi sono venute-
-Posso immaginare eccome. Conoscendoti Fine. Tra te e tuo figlio credo che la dispensa del regno della luna sarà sempre vuota ahah…-
-Spiritosa- disse facendogli la linguaccia.
-Ah! Ti devo dare una bellissima notizia, sorellina!- disse facendo avvicinare Bright a lei.
-Io e Rein ci sposiamo tra due mesi- annunciò Bright.
-Wow! Sono contenta per voi! Che bello! Finalmente vi siete decisi. Emmm… e come la presa papà?- chiese all’improvviso.
-Piuttosto bene come vedi. Bright è vivo. Ci vorrà ancora un po’ prima che si abitui all’idea però a accettato lo stesso la cosa-
-Eh eh… già. Solo con il mio povero Shade se le presa-
-A voi è andata meglio. Io ho passato di tutto per Fine e a te, Bright, re Tolouse non ha fatto niente. Questa è un ingiustizia! - si intromise Shade.
-Dai! Non prendertela, Shade. Io, al contrario di te, non ho toccato Rein prima del matrimonio-
-Ne siamo sicuri?- chiese malizioso.
-Shade!- lo rimproverarono le gemelle.
-Ah ah… mi è sempre piaciuta la tua spontaneità, amico mio. Comunque puoi starne certo. Come ti ho già detto, non sono come te-
- Ah ah… Menomale. Vuol dire che sono unico-
“Per fortuna” pensarono all’unisono le gemelle e Bright con un gocciolone sulla testa.
-Su! Che facciamo ancora qui fuori? Entriamo dentro. I due sposi saranno certamente stanchi del viaggio- disse la regina Maria.
“E non solo per quello” pensavano maliziosi, Fine e Shade.
-Certo. Andiamo- disse Fine entrando con tutti quanti nel castello della luna dove presto si sarebbe festeggiato un delizioso e tenero evento.

I due mesi d’attesa erano quasi finiti. Fine era prossima al parto ma cosa altrettanto importante, era arrivato il giorno del matrimonio di Bright e Rein.
-AHHHH! Fine aiutami!- disse su di giri, Rein che cercava di mettersi un ricciolo fuori posto. Aveva deciso di farsi un acconciatura complicata ed ecco il risultato. Pazzie a non finire. Il suo vestito da sposa, invece, era impeccabile. Tutto di un celeste chiarissimo con dei merletti azzurri chiari. Scarpette celesti e il velo bianco. E tutto questo era abbinato a un bouquet di rose rosse. Infine, aveva messo una rosa rossa anche tra i capelli che aveva legato in uno chiffon. Lo aveva fatto perché Bright gli aveva chiesto di portarla.
-Calmati, Rein! Quanto sei agitata. Tranquilla. Vai a sposarti. Non ad un funerale- Fine si era vestita con un largo vestito rosa con un nastro sotto il seno che lo divideva dal pancione. Le spalle erano ricoperte da uno scialle rosa chiaro e i capelli erano lasciati sciolti.
-Senti chi parla. Tu, carina, non eri da meno al tuo matrimonio. Non facevi che dire cose senza senso e ti facevi truccare con difficoltà-
-Da te mi sono sempre fatta truccare con difficoltà. Io amo la semplicità, Rein. E in tutta la nostra vita non lo hai mai accettato. Hai voluto rendermi femminile a tutti i costi-
-Che c’era di male. Dopotutto ti è servito. La faccia di Shade al ballo di due anni fa era impagabile. Non faceva che guardarti come uno stoccafisso. Ah ah…-
-ah ah… già. Me lo ricordo. Ha incenerito con lo sguardo tutti coloro che mi guardavano. La sua gelosia non ha limiti. Spero che mio figlio non sia così esageratamente geloso- disse toccandosi il pancione.
-Chissà! Sarà destino. Comunque qui adesso dobbiamo preoccuparci solo di una cosa. I miei capelli!-
-Giusto! Aspetta che te li sistemo io. Sai, sei stata un ottima insegnante d’estetica, sorellina. Devo ammetterlo- disse mettendogli qualcosa per fargli i capelli in ordine.
-Menomale che qualcosa di utile nella vita ho fatto per te- disse con ironia.
-Ah ah… L’ho hai fatto quasi sempre. Solo che non ho voluto mai dirtelo-
-Ah! È così! ma lo sai quante volte mi sono preoccupata e demoralizzata dicendomi che non ti ero d’aiuto? Bella sorella che ho-
-Su, sorellina! Non offenderti! Io non te l’ho detto pensando che poi ti montavi la testa-
-Guarda che non sono tuo marito “tutta modestia e spacconeria”-
-Ehy! Shade non è spaccone- disse offesa.
-Certo come no-
-Vabbè! Lasciamo perdere. Ecco fatto! La tua acconciatura non dovrebbe darti più problemi-
-Grazie sorellina. Hai fatto un ottimo lavoro. Mi congratulo- ci complimentava Rein rimirandosi allo specchio.
-Sei davvero splendida, Rein. Come siamo cambiate da semplice ragazzine a mogli-
-Già. In effetti siamo le prime di tutto il pianeta Wonder a convolare a nozze-
-Dici che siamo state troppo precipitose?- chiese scherzando, Fine.
-Ma no! Non c’è l’età precisa per sposarsi. Uno è pronto quando è pronto-
-Giusto! Ma ora, senza altre chiacchiere, filiamo di corsa all’altare. Siamo in ritardo un'altra volta!-
-Nemmeno stavolta ci è andata bene- esclamò rassegnata, Rein incamminandosi verso la sala del regno solare dove si stava per celebrare il matrimonio.
Tanto per cambiare, Bright e Shade stavano aspettando le loro donne all’altare insieme al parroco.
-E anche oggi in ritardo. Non cambieranno mai quelle due- si lamentava sussurrando, Shade. Lui era vestito con una camicia nera, una tunica e pantaloni gialli.
-Che ci vogliamo fare? Sono fatte così e poi noi non le adoriamo proprio perché sono uniche?- sussurrò malizioso, Bright. Il principe dei gioielli, invece, indossava la sua regale divisa ed era piena di gioielli che brillavano come stelle. Entrambi gli amici erano molto attraenti ed affascinanti.
-Hai ragione. Ma io sono preoccupato. Avevo insistito per accompagnarla ma lei non ne ha voluto sapere. Ed io che non volevo sforzarla. Ormai siamo vicino al parto-
-Proprio così. Però, purtroppo le donne sono testarde. Ci tocca sempre cedere a noi uomini-
-Non mi dispiace questa situazione. Io cedo in ogni momento a Fine. Sia di giorno che di notte-
-Grazie ma non voglio sapere altro-
-D’accordo. Tanto sono sicuro che la penserai come me questa notte- disse malizioso.
-Questo è sicuro. Abbiamo davvero delle mogli bellissime ed attraenti. Come resistere?-
-Appunto. Non si resiste, amico mio-
-Già. Oh! Ecco che arrivano- disse guardando due figure femminili accompagnate dal re Tolouse camminare verso di loro con la marcia nuziale.
Rein era bellissima. Una vera dea agli occhi di Bright.
-Sei bellissima, tesoro. Sii felice,mi raccomando- gli sussurrò Tolouse portandola dal suo sposo.
-Grazie papà. lo sarò sempre ì, non temere- gli rispose.
-Abbi cura di lei, principe Bright- disse al biondo porgendogli la figlia.
-Ne avrò, visto che è il mio tesoro più prezioso. La ringrazio, re Tolouse-
Così rimasero loro quattro davanti all’altare. Shade non faceva che guardare sua moglie e a farsi venire in mente dei pensieri poco casti per quella sera. Mentre i due sposi stavano per coronare il loro sogno d’amore.
Le parole del parroco risuonarono in tutta la sala finchè non si udì il fatidico sì.
Si scambiarono gli anelli e finalmente il prete poté dare loro il permesso di suggellare la loro unione con il bacio.
-Ti amo da morire, Rein-
-Anch’io, mio amato Bright- e si baciarono.
I complimenti e le urla di emozione e felicità si levarono quando i due unirono le loro labbra.
-Grazie a tutti!- dissero all’unisono i due novelli coniugi arrossendo.
-Su! Adesso andiamo tutti a festeggiare al buffet!- annunciò la regina Elza mettendosi a piangere dopo per la commozione. Entrambe le sue figlie si sono sposate con le loro anime gemelle. Non poteva essere più felice. Ma presto si sarebbe ricreduta. Non aveva pensato alla nascita del suo primo nipote.
Shade fece accomodare sua moglie su una sedia per non farla stancare.
-Vuoi che ti porti qualcosa?-
-Sì, amore. Mi potresti portare una fetta della torta al cioccolato, per favore. Ne ho tanta voglia-
-Ogni suo desiderio è un ordine, mia regina- gli disse baciandola velocemente sulle labbra e poi andare al buffet.
Ma proprio in quel momento, Fine sentì dolore alla pancia.
-AH!- urlò preoccupando i presenti, compreso Shade che corse subito da lei lasciando perdere la torta.
-Tesoro! Che cos’hai?-
-Shade… è arrivato il momento-
-Che momento?- chiese ancora agitato.
-IL BAMBINO STA PER NASCERE ADESSO- gli urlò dalla disperazione. Gli si erano rotte le acque e la pancia gli doleva in una maniera allucinante.
-Oh mio dio! Presto! Qualcuno chiami il dottore. Fine sta per partorire- disse Shade che presto fu raggiunto da tutti i loro amici.
-E’ andato Tio a chiamarlo. Tu porta Fine in camera- gli disse Bright.
-Ok- e la prese in braccio. Lei non faceva che sudare e urlare di dolore. E questo a Shade faceva molto male. Tuttavia era anche molto felice. Il suo bambino stava per venire al mondo. Stava finalmente diventando padre.
-Fatti forza, Fine. Ci sono io qui con te. Non ti lascio- disse stendendola nel letto della stanza.
-Shade … nostro figlio…-
-Sì, amore. Lui tra poco sarà con noi. Sarai bravissima. Non preoccuparti- la rassicurò prendendole la mano.
Il dottore arrivò subito dicendo a tutti di rimanere fuori ad aspettare.
-Anche voi, sire. Dovreste aspettare fuori. Ci saranno loro due ad aiutarmi- gli disse il medico indicando Camelot e Lulù.
-Ma io voglio rimanere con mia moglie-
-Per favore… lasciatelo restare- disse Fine. Camelot andò a far riscaldare dell’acqua mentre Lulù asciugava la fronte di Fine per liberarla dal sudore.
-Va bene. Come volete- assentì il vecchio dottore.
-AHHHHH!-
-Dobbiamo sbrigarci. L’acqua è pronta?-
-Sì, dottore- disse Camelot con la bacinella d’acqua calda.
-Ok. Ora procediamo. Maestà! Tenetegli stretta la mano-
-Sì. Tranquilla amore mio! Il dolore finirà presto- disse Shade prendendole la mano così che il dottore cominciò.
-Mi raccomando, spingete con tutta la forza che avete, regina, e poi respirate profondamente-
-Sì- e fece come gli era stato detto.
-Bene così! Bravissima-
-Dai che ce la fai, amore- disse stringendo di più la mano, Shade. Lei urlava e spingeva. Ansimava ed ormai era allo stremo.
-Forza! Ci siete quasi, ancora un altra spinta, dai vedo la testa. Ancora un ultimo sforzo!-
-Vai così, tesoro. Non ti arrendere. Sii forte. Manca poco-
-Ecco! Un altra spinta. Ci siete quasi… sta uscendo… e… eccolo- disse il dottore facendo uscire un bambino. Si sentì il suo arrivo con un il suo vagito spacca timpani. Di sicuro aveva una voce molto forte.
-E’ bellissimo. Hai visto amore. Nostro figlio-
-Anf anf…Sì. E’ davvero splendido- disse commossa.
-Bene! Adesso procediamo nel far uscire anche l’altro-
-Eh? Che significa?-
-Che sono due gemelli, sire-
-Due gemelli? Hai sentito, Fine? Sono due!- esclamò felicissimo.
-Me lo sentivo, Shade. E ne sono così felice-
-Su! Adesso faccia un ultima spinta-
-AHHHH!- e uscì anche l’atro neonato ma stavolta era una femminuccia.
-Finalmente, sire. Sono nati. Un maschio e una femmina- disse porgendo anche la bambina alle cure di Camelot che li fece pulire.
-Adesso sono l’uomo più felice della Terra-
-Non ne dubito. Ora, però, la regina deve riposare. È stato un parto difficile- gli disse sorridendogli, dottore.
-Ma lei sta bene, vero?-
-Certo, re Shade. Sta benissimo ma deve sempre riposare. Vi lascio soli- disse inchinandosi e poi congedarsi dalla coppia.
-Ora riposa, amore mio. Sei stata bravissima-
-No. Prima voglio vederli-
-D’accordo. Camelot! Portateli qui-
-Certo, maestà. Tenete- disse porgendogli due fagottini in un braccio e l’altro.
-Sono bellissimi. Ruy…- lo chiamò accarezzandogli la guanciotta paffuta.
-E Marion- concluse suo marito, con Fine che fece la stessa carezza alla bambina.
-I frutti del nostro eterno amore-
-Già. Non potevi farmi regalo più bello-
-Comunque stavo pensando una cosa-
-Che cosa?-
-Invece di Ruy, ti piacerebbe chiamarlo Tolouse Junior come mio padre?-
-Eh? Neanche per sogno! Ogni volta che chiamerei mio figlio, mi verrebbe in mente quel brutto momento che tuo padre mi ha fatto passare. Avevo paura che mi avrebbe ucciso prima di sposarti. No! Non se ne parla!- esclamò diventando pallido.
-Ah ah… stavo scherzando, tesoro. Dovevi vedere la tua faccia! Avete visto, bambini, com’è buffo il vostro papà?- chiese dolcemente prendendo con un dito le manine dei gemelli per poi prenderli lei in braccio.
Shade si era calmato e guardava dolcemente la sua amata con i braccio le loro creature.
-Sei bellissima, amore-
-Me lo hai già detto un sacco di volte- gli disse facendogli un radioso sorriso.
-Sì. lo so ma adesso che sei madre, lo sei ancora di più-
-Grazie, mio re. Anche tu sei ancora più affascinante. La paternità ti rende più bello-
-Ti amo- gli disse per poi baciarla appassionatamente.
-Anch’io… tanto- rispondeva tra i baci.
-Hanno preso la bellezza da te- osservò staccandosi da lei.
-Ma anche da te. Guarda la nostra bimba. È la tua coppia-
-Il piccolo Ruy invece è la tua- disse baciandole i suoi morbidi capelli.
Infatti, il maschietto aveva preso il colore degli occhi e dei capelli da sua madre mentre la femminuccia aveva i capelli e gli occhi color cobalto come il padre.
-Sono così felice per voi… la mia principessa Fine è ormai diventata mamma- diceva tra le lacrime di commozione, Camelot, seguita da Lulù.
-Venite a vedere meglio anche voi, i nostri bambini-
-Ma princ… regina Fine! Non vorremmo disturbare-
-Nessun disturbo, Camelot. Tu mi hai vista nascere e crescere ed è giusto che tu ora guardi i miei figli. E poi… Lulù deve conoscere le future pesti che dovrà accudire-
-Come? Sta dicendo sul serio, maestà?- chiese incredula, la gatta.
-Certamente. Io e mio marito abbiamo giusto bisogno di una governante per i gemellini, giusto caro?-
-Sì. Sicuramente non riusciremmo a stargli dietro se saranno come Fine e Rein da bambine-
-Ehy! Come sarebbe a dire?-
-Niente amore. Scherzavo-
-Ummm… vabbè! Ora mi potete chiamare tutti coloro che stanno fuori. Sono sicura che saranno in ansia. E poi devono ancora vederli-
-Avete ragione. Andiamo subito a farli entrare-
-Non ce n’è bisogno. Siamo già qui- disse Rein comparendo dalla porta insieme ai loro amici dietro.
-Rein!- esclamò la sorella.
-Sorellina mia! Congratulazioni!- disse avvicinandosi con il marito.
-Complimenti amico mio. Hai dei figli bellissimi-
-Grazie Bright. Oggi è davvero un giorno meraviglioso, non trovi?-
-Già. Il mio matrimonio e la nascita degli eredi della luna. Non potrebbe essere giorno più lieto-
-Vieni qui, Milky! Siamo finalmente zie!-
-Eccomi Rein! Fammeli vedere! Fammeli vedere!- facendosi strada per arrivare da Fine.
-Guarda che belli- gli disse Rein.
-Wow! Fratellone! Ti sei dato da fare. Addirittura due gemelli. E come sono teneri!- disse guardando i pargoli che la osservavano curiosi.
-Tesoro. Sei stata brava- disse Elza abbracciando la figlia.
-Proprio così. Brava, bambina mia- disse Tolouse.
-Grazie papà. Grazie mamma. Siete contenti di essere diventati nonni?-
-Certo. Soprattutto di questi due angioletti- disse il neo nonno osservando con tenerezza i suoi nipotini.
-Che ben presto diventeranno pesti- concluse Elza facendo ridere tutti quanti.
-Vedremo- protesto Fine.
-Fine! Shade! Congratulazioni, miei cari- disse la regina Maria.
-Grazie madre. Spero non vi sentirete troppo vecchia, adesso che siete nonna-
-Non fare lo spiritoso, signorino. Sono ancora nel fiore degli anni. Io, Elza e Tolouse saremmo i primi nonni giovani su tutta Wonder. Lo considero un onore- disse facendo ridere di nuovo i presenti.
-Meno male- disse Shade.
Poi Fine guardò sorridente i bambini che la guardavano allegri e gli disse queste prime parole importanti.
-Guardate, tesori miei. Questo sarà il mondo in cui vivrete. Un mondo pieno di sorrisi, felicità, amicizia e amore. Il futuro vi attende, gemelli della luna-
E così, il sipario si chiude. Con la scena più dolce che possa esserci. Due neo genitori, i loro bambini, due novelli sposi, la loro famiglia e… tutti i loro amici. La completezza che testimonierà per sempre l’amore eterno sul pianeta Wonder.

Fine

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