Capitolo 9
Era ora di cena e i ragazzi erano tutti seduti a tavola a mangiare e chiacchierare tranquillamente finché…
-A proposito Shade, voi che avete fatto durante il temporale?- chiese all’improvviso Bright che per poco non fece andare di traverso un boccone a Fine e Shade.
-Abbiamo parlato di… scienze- rispose il principe dai capelli blu.
-Di scienze?- domandò stranita, Rein.
-Sì, scienze. Era tra i compiti e appena ritorniamo a scuola, i professori li vorranno sicuramente controllare- disse Shade.
-Giusto! Io li ho finiti tutti, ma se vuoi, Rein, ti posso aiutare a finire i tuoi- propose il principe biondo.
-Dici sul serio? Magari! Mi serve proprio una mano in storia- disse la principessa azzurra commossa.
-E tu, Fine, hai qualche problema con altre materie, oltre scienze?- chiese Shade.
-Sì. Purtroppo ho problemi con la matematica. Mi puoi aiutare?- chiese speranzosa Fine.
-Certo. Studiamo in salotto o… in camera tua?- chiese maliziosamente il ragazzo dagli occhi blu.
-In salotto- rispose subito Fine diventata rossa per gli sguardi maliziosi del suo ragazzo. Intanto Bright e Rein li osservavano divertiti.
-Rein ed io, invece andremo in camera mia. A te va bene?- chiese alla fine, rivolto a Rein che annuì.
-Ma non possiamo studiare tutti e quattro in salotto?- domandò la ragazza dai capelli rossi.
-Dobbiamo studiare due materie diverse e poi tra una spiegazione e l’altra vi potreste confondere- spiegò Shade alle gemelle.
-Ho capito… Dai finiamo di pranzare e andiamo a studiare. Mancano pochi giorni all’inizio della scuola e devo ancora finire i compiti e anche tu, Fine- disse Rein rimproverando la sorella.
-Perché me lo devi sempre ricordare? Antipatica- rispose Fine con una linguaccia. E i ragazzi scoppiarono a ridere.
Finirono di mangiare e ognuno andò a studiare. Bright stava spiegando molto bene la storia a Rein, e lei capiva tutto quello che gli diceva.
-Hai capito ora le cause della guerra del pianeta Pollonius?-
-Sì! Grazie. Sei stato bravissimo a spiegarmi tutto-
-Prego. Ma non mi merito una ricompensa?-
-Certamente- e lo baciò dolcemente.
Nel frattempo, Shade stava aiutando Fine a fare gli esercizi di matematica, dove lei era un vero disastro.
-Vedi devi fare come ti mostro io. Non è difficile. Devi solo ragionarci-
-E’ più facile a dirsi che a farsi, però- disse Fine con il broncio.
-Non fare la bambina e affronta le difficoltà. Su, continua a esercitarti. Non mi muovo di qui finché non sarai riuscita almeno a finire un equazione. Ti terrò d’occhio, chiaro?- disse autoritario il ragazzo.
-Uffa. Non pensavo fossi così severo-
-Lo devo essere per farti comprendere che mi devi prendere sul serio e concentrarti sui compiti-
-Mi sembri Camelot. Mi bastava lei comunque. Non volevo anche te per la predica-
-Non ti sto facendo la predica. Ti sto solo aiutando con matematica. E ora continua a scrivere-
-Ok, va bene- rispose e continuò a malavoglia a fare le equazioni. Dannazione. Matematica è orribile con tutte quelle equazioni, operazioni, numeri… roba da matti!
Appena finito di fare un equazione, Fine si bloccò un attimo per rilassarsi e in quel momento, Shade volle tirarle un po’ su il morale.
-Come chiameremo il nostro primo bambino?- domandò il ragazzo, facendo cadere dalla sedia, Fine.
-COOOOSA?-
-Ti ho chiesto che nome daremo a nostro figlio-
-Tu sei strano forte! Come ti viene in mente una domanda del genere all’improvviso. Secondo me, è presto per pensarci- rispose una Fine imbarazzata.
-Che c’è di strano? Almeno avremo già l’idea quando avremo un bambino. Se sarà maschio come lo chiamiamo?-
-Non saprei. Che ne pensi di Eclipse? Come il tuo nome da paladino- disse la ragazza scherzando.
-Non è una cattiva idea. Però ammettilo che ti attraevo con il suo ruolo- disse Shade.
-Lo ammetto. Sei sempre stato il mio eroe preferito. Quasi quasi mi affascinava di più il misterioso Eclipse rispetto al principe Shade- rispose provocandolo, la principessa.
-Ehy! Come sarebbe a dire! Lo sapevo, voi donne siete tutte uguali. Il mistero vi eccita. Ritornando alla domanda, dimmi un altro nome-
-A me piace molto Ruy-
-E per una femminuccia?-
-Mmmm… Marion. Ti piace?-
-Sono dei bei nomi. E poi Marion somiglia molto al nome di mia madre… sì. mi piace-
-Io vorrei tanto avere un maschietto. Sono sicura che sarà bellissimo con i tuoi occhi. Sono quelli che mi hanno fatto innamorare di te, sai?-
-Davvero? Io, invece, vorrei una bambina con il tuo stesso sorriso. Non puoi immaginare di quanto adori il tuo sorriso e la gioia che trasmette-
-Come sei dolce, amore mio-
-Mai quanto te,Fine- e si dettero un bacio da prima a fior di labbra poi sempre più passionale. Per loro, dover finire il bacio fu un dolore fisico.
-E per fortuna non dovevamo distrarci!- disse scherzosamente Shade.
-Adesso ti prometto che sarò più concentrata che mai-
-Brava la mia principessa. E così che mi piaci- disse il ragazzo facendo una carezza infantile sulla testa di Fine.
Così continuarono a studiare e lo fecero anche gli altri giorni, insieme a divertimenti in spiaggia e in città. Finché non arrivò il giorno che dovevano tornare a casa e prepararsi per la scuola, che ormai sarebbe iniziata tra due giorni.
Fine nono capitolo
Capitolo 10
Dopotutto la scuola non era male. Potevano vedere i loro amici tutti i giorni.
Arrivarono al pianeta dell’accademia in orario. Giusto il tempo di sistemare i loro bagagli in camera e di mettersi la divisa. Era cambiata rispetto a qualche anno fa. La gonna era più corta, larga alla marinara e la camicia con il colletto di merletti che ricadevano sulla giacca e infine gli stivali che arrivavano fino al dì sotto del ginocchio. Rein portava i capelli in una coda alta e Fine stava con due codini alti.
Stavano scendendo per il saluto di inizio anno che per le nostre gemelle era una vera noia ed era così tutti gli anni. Per fortuna che appena compiuti vent’anni, quello stesso anno avrebbero finito la scuola. La fregatura era che gli mancavano ancora quattro anni. Ma la cosa che gli dispiaceva era che sia Bright che Shade sarebbero usciti dalla scuola due anni prima di loro, rimanendo senza i ragazzi. Scacciarono questo triste pensiero cercando di concentrarsi sul discorso del preside.
Però delle soluzioni per finire la scuola prima. Il regolamento dell’istituto diceva che non è obbligatorio finire la scuola a vent’anni se eri prossima ad un matrimonio oppure se c’era una legge del proprio pianeta che diceva di salire al trono ad una specifica età. E per le due ragazze l’unica che potevano seguire era la prima visto che sul pianeta Wonder si cominciava a regnare dal momento che si convolava a nozze. Poi finì il discorso del preside e tutti i studenti poterono ritornare nelle loro classi. Fine e Rein, mentre camminavano nel corridoio per andare in classe, incontrarono la principessa Altessa e il principe Auler che stavano parlando tranquillamente tra loro finché non si accorsero delle gemelle. I due innamorati si avvicinarono alle ragazze e le salutarono.
-Buongiorno ragazze!- salutò Auler.
-Ciao Fine! Ciao Rein! Ci rincontriamo- disse Altessa.
-Ciao! Siamo felici di rivedervi!- dissero all’unisono le due gemelle entusiaste di poter rivedere i loro amici.
-Come sono andate le vostre vacanze?- chiese la bionda.
-Benissimo. Soprattutto alla fine, quando c’è stata la festa per i nostri sedici anni- rispose Rein.
-Già. Congratulazioni ancora. È stata una festa magnifica- disse il principe.
-Grazie, Auler! Speravamo proprio che vi divertivate- disse Fine.
-Comunque tra un po’ sarà il mio compleanno e sarà sicuramente più fantastico del vostro- disse Altessa.
-Non vediamo l’ora- dissero le ragazze pensando già al divertimento che ci sarebbe stato.
-Altessuccia cara. Non sarebbe ora di dirgli anche un’altra cosa- disse Auler un po’ imbarazzato.
-Hai ragione, tesoruccio. Dovete sapere che io e Auler siamo fidanzati- disse solennemente, tenendo la mano del ragazzo, la principessa dai capelli biondi.
-AUGURI! COME SIAMO CONTENTE!- urlarono Fine e Rein.
-Shhh. Non fatevi sentire da tutto l’istituto- le rimproverò Altessa.
-Scusaci ma eravamo troppo entusiaste per questa notizia- disse la principessa rossa.
-Certo anche se sapevamo che provavate qualcosa l’uno per l’altro da una vita- disse Rein.
-Che cosa!? Lo sapevate?- chiese la bionda sconvolta.
-Non solo noi ma anche tutta la scuola- rispose semplicemente Fine, facendo diventare di tutti i colori, i due fidanzati.
-No-non credevamo lo sapessero tutti- disse Auler.
-Che imbarazzo!- esclamò Altessa nascondendo il viso tra le mani.
-Su ragazzi! Non siate timidi- gli disse Fine.
-Parli tu che diventi rossa appena vedi Shade- disse la principessa azzurra alla sorella.
-Che vorresti dire!? Guarda che capita lo stesso anche a te quando guardi Bright- controbatte la rossa.
-Non è vero- disse Rein.
-Invece sì- disse Fine.
-Invece no-
-Sì-
-No-
E continuarono così con lo sguardo di Altessa e Auler che assistevano alla scena con un gocciolone sulla testa. Ma la ragazza bionda stufa della “conversazione” delle gemelle decise di farle smettere.
-Ragazze, smettetela! È normale che entrambe diventiate rosse vedendo chi vi piace- disse Altessa.
-Ma Altessa…- dissero le gemelle.
-Niente ma! Ora calmatevi e tu rispondimi, Rein- disse la bionda.
-Dimmi- disse Rein.
-Come bacia mio fratello?- domandò la principessa del regno del gioiello.
-A-Altessa! Bacia bene ma… perché me lo domandi così… all’improvviso?- rispose la principessa azzurra.
-Per vedere la tua reazione. Dovevi vedere che faccia avevi fatto. Sembravi un pomodoro maturo. Ah Ah Ah- disse divertita Altessa e insieme a lei si unirono anche Fine e Auler.
-Che avete da ridere!? Uffa- si lamenta Rein.
-Oh guardate che ore sono! Mancano tre minuti all’inizio delle lezioni. Dobbiamo affrettarci- disse il principe prendendo per mano la sua fidanzata.
-Corriamo Auler caro! Sbrigatevi anche voi- disse infine rivolta alle amiche, Altessa mentre si stava avviando con Auler alla lezione seguita dalle gemelle.
-Di corsa!- esclamarono Fine e Rein intanto che correvano alla prima ora di lezione. Che sarebbe stata di italiano.
Fine decimo capitolo
Capitolo 11
Mannaggia all’italiano e a tutte le altre lingue che si studiano a scuola. Materie inutili pensavano le gemelle a cui interessava solo saper la loro lingua.
Finalmente oltre all’ora di italiano volò anche l’ora di matematica e di erbologia fino ad arrivare alla ricreazione e come al solito andavano nel loro tavolo dove già le aspettavano il principe Shade e il principe Bright che nell’attesa stavano parlando con Tio, Lione, il principe Solo e le sue undici sorelle, le principesse di Tana Tana.
-Ciao a tutti! Come state?- chiesero le principesse gemelle ai loro amici.
-Oh Ciao ragazze! Noi stiamo bene però abbiamo sentito molto la vostra mancanza. Dove siete andate di bello?- chiesero le undici principesse.
-Siamo state nella nostra spiaggia preferita- rispose Fine.
-Già e ci siamo divertite un mondo. Poi una settimana fa siamo andate sul pianeta Bubble con Bright e Shade- rispose anche Rein.
-WOW- esclamarono le principesse di Tana Tana guardando i principi in questione.
-Fine! Rein! Bentornate! Come avrei voluto che passaste l’estate con me e Tio!- disse Lione.
-Ciao principessa Fine! Ciao principessa Rein! D’ora in poi state tranquille, c’è il vostro paladino senza macchia e senza paura!- disse il caro Tio sfoderando la sua spada.
-Ciao ragazzi! Ci dispiace che non siamo andate nel vostro regno ma pensavamo foste andati da qualche parte- disse Rein.
-E poi ci è mancata la protezione del nostro eroe Tio- disse Fine facendo felice il principe di Mera Mera. Infine arrivò il turno di salutare i ragazzi più belli di tutto l’universo.
-Non è necessario che ci salutiate, visto che giusto due giorni fa stavamo ancora insieme- disse Shade.
-Shade! Ma perché dici così? Se ci vogliono salutare ancora solo libere di farlo- disse Bright rimproverando l’amico.
-Giusto! Comunque se non vuole essere salutato, posso sempre salutare te, Bright, con un bacio- disse Fine per far ingelosire sia Shade che Rein.
-A me non dispiacerebbe- disse il principe biondo stando al gioco di Fine.
-BRIGHT!- rimproverò Rein.
-FINE!- rimproverò Shade. Intanto gli altri stavano osservando la scena divertiti.
-Che hai da urlare? A qualcuno devo pur dare il mio saluto che era destinato a te, no?- disse la principessa rossa provocatoria a Shade.
-NON A BRIGHT! CI PENSO IO A SALUTARLO- urlò furiosa Rein.
-Perché no, scusa? Tua sorella ha il diritto di salutarmi come te- gli disse Bright. Gli piaceva vederla gelosa e lo stesso era per Fine che gli piaceva vedere il suo ragazzo ingelosirsi per lei.
-NON CI PROVARE NEMMENO A BACIARE FINE, CHIARO!? CHE RAZZA DI AMICO SEI? E TU VIENI CON ME!- disse Shade infine rivolto alla sua principessa. Gli prende la mano e la trascina verso lo sgabuzzino, lasciando i loro amici sbalorditi.
Bright e Rein erano rimasti con i principi e le principesse di Mera Mera e di Tana Tana.
-Che avresti fatto tu?- domandò la principessa azzurra al principe del regno del gioiello.
-Io? Niente- rispose il biondo.
-Ah sì? Quindi non eri tu quello che diceva una certa frase “Tua sorella ha il diritto di salutarmi come te”, giusto?- continuò Rein.
-Non mi dire che sei gelosa per un bacetto sulla guancia?- domandò Bright.
-Un bacetto sulla guancia? Secondo me volevi dire un vero bacio sulle labbra!-
-No. Quello è un privilegio che lascio solo a te, amore mio-
-Sì. come no-
-Dai! Non essere gelosa. Io non ti tradirei mai né con tua sorella né con nessun’altra-
-Dici davvero?- chiese Rein che si era calmata.
-Sì-
-Ok. Allora ti meriti un saluto- e appena finisce di dirlo lo bacia, mentre gli altri, che erano rimasti ad osservare la scena, li applaudivano e gli fischiavano.
-Ora manca solo di sapere dove sono finiti Fine e Shade- disse Tio finendo il momento romantico dei due ragazzi.
-Sicuramente si staranno chiarendo anche loro. Mi sa che ce li dobbiamo scordare per tutta la ricreazione- spiegò Bright.
Intanto nello sgabuzzino…
-Shade! Che ti prende?- chiese preoccupata Fine.
-Che mi prende a me? Caso mai che ti prende a te!- disse esasperato Shade per poi spingere la ragazza al muro tenendola per i polsi.
-Perché? Che ho fatto?-
-Non ti azzardare mai più a farmi una cosa del genere-
-Cosa, Shade? Non ti capisco-
-Ha dire di voler baciare un altro-
-Sbaglio o siamo gelosi?-
-Non sono geloso, sono strageloso! Non voglio che nessun’altro tranne me ti baci o ti tocchi- e dopo averlo detto la baciò con trasporto.
-Shade… io amo te… soltanto te… mai nessun’altro… prenderà il mio cuore- cercava di dire Fine tra un bacio e un altro.
-Fine… amore mio… mia unica ragione di vita… tu sei mia… e lo sarai per sempre- gli rispondeva il ragazzo continuando a baciarla anche sul collo.
-Shade!- lo chiamò Fine.
-Sì?-
-Che stai facendo?-
-Ti prego facciamolo adesso-
-Ma mancano solo dieci minuti alla fine della ricreazione-
-E allora? Ce la facciamo anche in cinque di minuti. Mettimi alla prova- disse malizioso il principe che stava già cominciando a spogliarla sbottonandogli la camicia.
-Non dire sciocchezze! Su andiamo!- e dicendolo spostò il ragazzo da lei e si risistemò la camicia.
-Uffa! Antipatica-
-Non posso permettermi di perdere la scommessa, ricordi?-
-Io rimango dell’idea che non resisterai a lungo-
-Invece rimarrai all’asciutto, caro mio!-
-Si vedrà-
E uscirono dallo sgabuzzino per raggiungere gli altri.
Fine undicesimo capitolo
Capitolo 12
La ricreazione stava per finire e Bright, Rein e gli altri stavano facendo merenda. Dopo un po’ videro che li stavano raggiungendo Fine e Shade. Che stranezza! Pensavano tutti che non sarebbero tornati da loro così presto e invece…
-Siamo ritornati- dichiarò la principessa rossa.
-Anche se io avrei preferito rimanere con te nel posto dove stavamo prima- disse Shade che si beccò come risposta una pedata molto dolorosa.
-Ahy!- esclamò il povero principe della luna.
-Stavi dicendo?- chiese Fine.
-N-Niente- rispose spaventato dallo sguardo da orco della sua Fine. Certo che aveva un caratterino! Questa cosa fece scoppiare a ridere tutto il gruppo che finito la loro ilarità cominciarono a fare delle domande ai due ragazzi.
-Ti sei calmato, Shade?- chiese Lione.
-E quando mi sarei agitato io?- chiese normalmente il ragazzo dai capelli blu.
-Non prenderci in giro! Si è capito lontano un miglio che eri furente di gelosia- disse il principe Solo del regno di Tana Tana.
-Non è vero!-
-Oh andiamo, amico mio! Non fingere con noi- gli disse Bright.
-Che noiosi! Volete che ammetti che ero geloso? Sì lo ero. Siete tutti soddisfatti?- domandò rivolto ai suoi amici, Shade.
-Sì- risposero in coro i principi e le principesse di Mera Mera e di Tana Tana facendo arrossire Fine e Shade mentre Bright e Rein non la smettevano di ridere per le facce imbarazzate che avevano fatto i due ragazzi.
-REIN! SMETTILA DI RIDERE!- le urlò contro la sorella furiosa.
-Ah ah ah… scusa… ah ah… non ce la faccio…ah… troppo forte la tua faccia…ah ah…- disse tra le risate, Rein.
-BRIGHT! ALMENO TU?!- esclamò esasperata Fine al suo “quasi” cognato.
-Perdonami Fine… ah ah… ma tua sorella ha ragione… ah ah ah…- rispose Bright senza riuscire a smettere di ridere.
-Mia cara Fine. Che ne dici di vendicarci?- chiese con un sorriso maligno, Shade.
-Dico che sono con te, collega- rispose Fine ricambiando il sorriso. E così si trovarono davanti al rubinetto del cortile. Presero un secchio d’acqua e lo gettarono in testa ai poveri Rein e Bright, seguiti a ruota da Lione, Solo, le undici principesse e Tio che fecero la loro stessa fine.
-EHY! MA CHE SIETE MATTI?- domandò arrabbiata Rein.
-Ah ah… così impari a ridere di me…- disse la rossa.
-Ah! È così? Allora è guerra!- esclamò la principessa azzurra.
Iniziarono una vera battaglia che purtroppo durò solo quattro minuti perché si presentò il preside.
-Che sta succedendo qui? Questa baraonda non è un comportamento da persone di sangue reale. Dovreste vergognarvi! Sta per suonare la campanella di fine ricreazione perciò avviatevi nelle vostre classi prima che mi venga in mente di punirvi. Su muovetevi!- disse severo il direttore.
Tutti ubbidirono senza discutere, trovandosi in aula in perfetto orario. Ma le gemelle già non vedevano l’ora che finissero le lezioni, come ogni giorno del resto. Purtroppo durante la lezione di geografia, Fine svenì all’improvviso provocando la preoccupazione di tutti i compagni, soprattutto di Shade che la portò subito in infermeria. Lui, dopo che fu rassicurato dal dottore che la sua ragazza non avesse niente di grave, se ne ritornò in classe. Gli dispiaceva lasciare Fine da sola ma doveva tranquillizzare anche gli altri. Non poteva pensare solo al suo stato d’animo. Sarebbe stato da egoista. E lui non lo era se no la sua principessa non si sarebbe mai innamorata di lui. Tanto sarebbe andato a trovarla a fine lezioni. Non avrebbe resistito ad aspettare di vederla il giorno dopo per quanto l’amasse e la desiderasse al suo fianco.
Fine dodicesimo capitolo
Capitolo 13
La sua Fine era sempre stata quella che si ammalava più facilmente tra le due principesse gemelle.
Poverina! Solo lei si poteva raffreddare per una secchiata d’acqua in estate. Lei voleva sembrare sempre forte e immune da qualsiasi cosa ma non ci riusciva granché. Shade la ammirava per questo ma rimaneva il fatto che lui si preoccupava. Forse era troppo protettivo ma non poteva farne a meno. Ci teneva a lei. Più della sua stessa vita. Sarebbe morto per lei. L’amava persino più di sua madre e di sua sorella, le persone che erano sempre state le più importanti della sua esistenza.
Fine era riuscita ad abbattere la barriera che lo proteggeva dal mondo esterno e che gli impediva di avere amicizie. Da quando l’aveva conosciuta, aveva capito il valore dell’amicizia… e dell’amore.
Già l’amore… un sentimento che scoprì solo per la principessa Fine del regno solare. Con il suo carattere arrivò a fare breccia nel suo cuore. Non gli interessavano le principesse che si davano un sacco di arie e che pensavano solo ai vestiti, al trucco e ai gioielli. La vivacità e la gioia di vivere di lei riuscirono a conquistarlo.
Come aveva detto, a fine lezioni, Shade con Rein e gli altri loro amici andarono a far visita a Fine.
Toc Toc…
-Avanti- disse Fine.
-SORELLINA!- urlò Rein saltando al collo della sorella che si trovava sul letto in camicia da notte.
-Re-Rein… mi soffochi-
-Ops! Scusa. Come stai adesso?-
-Un po’ meglio ma ho ancora mal di testa-
-Vi ho portato qualcosa da mangiare, bambina mia- disse entrando anche Camelot.
-Oh Camelot! Cosa farei senza di te?- disse la rossa con i lucciconi negli occhi.
-Sarai anche malata ma l’appetito non ti manca, vedo- scherzò Shade.
-E non mi mancherà mai. Stanne certo- gli rispose Fine.
Tutti i suoi amici dopo avergli augurato una buona guarigione se ne uscirono per passare il loro pomeriggio libero.
-Bene. Esco pure io- disse Rein dopo aver parlato un po’ con la sua gemella.
-Di già? Non mi fai compagnia?- chiese con il broncio, Fine.
-Non ti preoccupare. Rimane Shade con te. Vero, cognatino?-
-S-sì. Certo. Starò io qui, Fine. E poi devi capire che tua sorella ha da fare con Bright- disse rivolto alla sua ragazza, Shade che era diventato rosso per come lo aveva chiamato Rein ma si vendicò anche lui dicendo quelle parole.
-Scemo!- gli rispose Rein.
-Non prendertela, sorellina. Dopotutto a detto la verità- disse la rossa.
-Ti ci metti anche tu? Che razza di sorella. Comunque io vado. Ci vediamo dopo- salutò l’azzurra.
-Ciao- salutarono all’unisono Fine e Shade che ormai erano rimasti soli.
-Sono contento che non hai niente di grave. Mi avevi davvero spaventato, sai?- disse Shade.
-Mi dispiace che ti sei spaventato. Sono la solita stupida che ti fa preoccupare per delle sciocchezze- disse quasi con le lacrime agli occhi, la principessa Fine.
-Non dirlo neppure per scherzo! Non sei una stupida. Forse sono io che sono troppo protettivo nei tuoi confronti-
-Non dire così. Io apprezzo quello che fai. Mi fai sentire protetta ed è una sensazione piacevole per me-
-Menomale che è un semplice raffreddore se no tra poco avrei chiamato l’ambulanza-
-Sciocchino- disse Fine facendogli un sorriso.
-Adoro il tuo sorriso. Mi riscalda il cuore. Non dovrai mai perderlo per nessuna ragione al mondo-
-Sorriderò sempre. Finché avrò vita. Te lo prometto-
-Grazie piccola-
-No. Grazie a te per quello che mi fai sentire ogni giorno. La felicità e il calore dell’amore sono solo merito tuo, mio adorato principe-
-La mia dolce e sensibile principessa-
-Baciami Shade. Fammi risentire il tuo amore-
Lui non se lo fece ripetere due volte. Gli donò subito un bacio colmo di amore e di passione.
-Se non fossi ammalata, non sai cosa ti farei- disse il principe malizioso.
-SEI UNO STUPIDO SHADE!-
-Ah ah…Scherzavo. Oh! Si è fatto tardi, devo andare. Tanto a momenti arriverà tua sorella-
-Giusto. Grazie ancora per avermi fatto compagnia-
-Ma ti pare. È stato un piacere. Buonanotte Fine!- salutò Shade.
-Buonanotte- salutò la rossa.
Shade uscì dall’infermeria, dopo averci passato tutto il pomeriggio.
Mentre stava per entrare in camera sua, vide in corridoio, Bright.
-Ciao Bright-
-Ciao Shade-
-Pensavo che Rein era con te-
-Infatti. Poi però se ne andata da sua sorella. Non ha fatto che parlare di lei tutto il pomeriggio. Non ce la fanno proprio a stare lontane tra loro troppo a lungo- spiegò Bright.
-Già. Emm… Bright… potresti entrare un attimo? Devo parlarti- disse serio Shade.
-Va bene. Ma c’è qualcosa che non va?-
-Prima entra. Non mi va di parlarne in corridoio-
-Hai ragione- ed entrò nella stanza del principe della Luna.
-Accomodati- gli disse il ragazzo dai capelli blu all’ amico indicandogli la sedia davanti alla scrivania.
-Grazie ma ora dimmi che cosa ti preocuppa-
-Vedi… io… volevo chiederti se… a te piace ancora Fine?- chiese titubante, Shade.
-Perché mi fai questa domanda?-
-Perché so che ne eri innamorato. Anni fa eri sempre geloso quando io la salvavo al posto tuo. E oggi, a ricreazione, ho quasi pensato che volessi portarmela via. Ti chiedo scusa per come ti ho urlato ma ero fuori di me dalla gelosia e solo ora comprendo i sentimenti che provavi allora per lei-
-Come hai potuto pensare che avessi intenzione di portartela via! Fine è tua e lo è sempre stata dalla prima volta che ti ha visto nei panni di Eclipse. Io adesso sono innamorato perdutamente di Rein. Lei mi fa sentire completo. Per quanto riguarda oggi, guarda che non avevo mica intenzione di baciare Fine come la baci tu- spiegò il biondo facendo arrossire Shade.
-E io come la bacerei, scusa?-
-Non mi va di entrare in dettagli. E poi casomai vado a descrivere come bacia il sottoscritto. Scommetto che sono molto più bravo di te- disse provocatorio Bright.
-Questo lo dici tu! Puoi provarlo?-
-Certo! Posso chiedere a Fine di offrirsi volontaria-
-FINE NO! LEI E’ MIA E PERCIO’ NON DEVE BACIARLA NESSUN’ALTRO SE NON IO!- urlò Shade.
-Ok ok, stai calmo! E per fortuna ti eri scusato per la scenata di gelosia di prima. Volevo solo metterti alla prova, amico mio. Vedere se Fine ha qualcuno che tiene veramente a lei. Sapevo già la risposta ma è una goduria vederti arrabbiato e credo che anche a lei piace vederti così. A volte, la gelosia è la prova del proprio amore. Stai attento però. Troppa può rovinare il vostro rapporto mettendo in dubbio la fiducia che avete l’un l’altro-
-Io ho fiducia in lei. Sono solo possessivo e geloso di carattere. Comunque lasciamo stare la gara di chi bacia meglio a meno che… io non baci Rein-
-Rein non è disponibile, di sicuro-
-Anche tu non scherzi in fatto di gelosia eh!- disse divertito Shade che fece ridere anche il suo migliore amico.
-Siamo proprio due casi disperati- disse Bright.
-Almeno non sono da solo- rispose il ragazzo dai capelli blu.
-Te e Fine siete i miei migliori amici e vi auguro tutta la felicità del mondo-
-Bright- lo chiamò dolcemente Shade.
-Mi raccomando però. Mi devi giurare che mi inviterete al vostro matrimonio-
-Certo che sei invitato. Non devi neppure chiederlo. Tu sei il miglior amico dello sposo e il cognato della sposa-
-Ne parli come se ti fossi già abituato all’idea di avere Fine come moglie-
-Infatti è così. E tu? Non pensi alle tue nozze con Rein?-
-Ci penso eccome. Non vedo l’ora di vederla vestita da sposa- disse sognante il biondo.
-Anch’io- disse Shade anche lui con aria sognante.
-Ora devo andare in camera mia. Ci vediamo domani… ah Shade!?-
-Sì?-
-Credo che d’ora in poi a te e a Fine vi chiamerò re e regina della Luna. Che ne pensi?... ah ah-
-E VAI!- rispose Shade lanciando un cuscino a Bright che non gli arrivò poiché il biondo si fece scudo con la porta.
-Ciao- salutò Bright.
-A domani- salutò Shade divertito dalla battuta del principe dei gioielli.
Poi Bright uscì e chiuse la porta dietro di sé lasciando Shade sdraiato sul letto a pensare.
“Fine, regina del regno della Luna… non suona male”
Fine tredicesimo capitolo
Capitolo 14
Fine, dopo le premurose attenzioni della sua Camelot, di Rein e soprattutto del suo Shade, guarì in due giorni. Proprio il giorno che ritornò fu informata di una cosa.
-Buongiorno ragazzi-
-Salve Fine! Salve Rein- salutarono i loro compagni di classe.
-Hai saputo la novità, Fine? Rein te lo ha detto?- chiese Mirlo, la principessa del regno della goccia, tutta emozionata.
-Emmm no. Che cosa mi doveva dire di importante?-
-Ma come? Rein fa la parte di Giulietta nella tragedia di Shakespeare e tu non ne sai nulla?- chiese Sophie, la principessa del regno del mulino a vento.
-Aspettate ragazze! Cos’è questa storia? Perché non mi hai detto niente, Rein?- chiese Fine.
-Scusami è solo che ero troppo imbarazzata. All’inizio non volevo nemmeno accettare ma Bright ha insistito così tanto- spiegò Rein.
-Quando hanno dato le parti?- chiese la rossa.
-Ieri e tu sei stata scelta insieme a Tio per fare le parti dei genitori di Giulietta- rispose Lione.
-Che bello! Recito anch’io!- disse Fine.
-Indovina un po’ chi farà Romeo- disse Sophie.
-Chi?- chiese la principessa rossa.
-Bright- rispose la principessa del mulino a vento.
-Caspita- esclamò la rossa.
-Puoi dirlo forte. Mio fratello è il migliore a recitare per questo non potevano che dare a lui la parte del protagonista- si vantò Altessa.
-Shade. Tu che parte fai?- chiese curiosa Fine.
-Quella del cugino di Giulietta, Tebaldo- disse il principe della luna.
-Wow! Che forza! Non vedo l’ora che inizino le prove- esclamò Fine.
-Che entusiasmo sorellina! Come mai?- gli chiese Rein.
-E me lo chiedi proprio tu, Rein? Questa è la prima volta che tu ed io recitiamo veramente invece di pensare alle sceneggiature e poi tu dovresti essere più contenta di me, farai la parte della protagonista insieme al tuo Bright- disse Fine facendo arrossire la sorella.
-FINE! STUPIDA, CHE COSA DICI?- la rimproverò l’azzurra al culmine dell’imbarazzo.
-Come te la prendi Rein! E tu, Fine, non stuzzicarla. Parli tu che l’anno scorso ti abbiamo trovato nella sala costumi a baciarti con Shade. Eri stata la protagonista di cui la scuola a parlato per un mese- disse con noncuranza Sophie.
-STAI ZITTA!- gli dissero in coro le gemelle con Shade facendola piccola. Poco dopo a salvare la principessa del mulino a vento, arrivò il professore di astronomia che mise tutti in riga. Così poterono iniziare anche quella giornata scolastica.
Finita l’ultima lezione, gli studenti si avviarono a teatro per le prove. Fine e Shade erano rimasti da soli in corridoio e mentre si stavano incamminando…
-Certo che Sophie ha una memoria! Solo lei poteva andare a prendere uno dei momenti più imbarazzanti della mia vita- disse Fine.
-Non mi dire che te n’eri dimenticata!? Per me è stato uno dei momenti più belli della mia vita- disse Shade.
*Inizio flashback*
Fine era entrata, per ordine del regista, nella sala costumi. Doveva trovare un vestito da sposa giallo pallido e appena lo trovò se ne innamorò subito. Non resistendo alla tentazione di provarselo, iniziò a spogliarsi. E proprio quando stava per mettersi la parte sopra dell’abito sentì chiamare il suo nome da una voce che conosceva benissimo.
-F-Fine- Shade la stava fissando rosso come un peperone.
-Sh-Shade… che ci fai qui?-
-Ti stavo cercando. Avevano urgenza di avere il vestito che dovevi prendere-
-Scusami e che volevo provarmelo. È un così bel vestito-
-Emmm Fine… hai la parte sopra scoperta-
-Oh Dio! Girati che cavolo guardi!?-
-Ehy! Non dare la colpa a me se sei così imbranata da lasciarti scoperta-
-Come ti permetti! Sei tu che da bravo gentiluomo ti dovevi subito girare per darmi il tempo di coprirmi-
-Ma senti tu questa! Nemmeno avessi visto una delle meraviglie del mondo!-
-CHE COSA? DEPRAVATO CHE NON SEI ALTRO! IO TI…- disse arrabbiata Fine ma non poté finire perché si trovò coinvolta in un bacio mozzafiato.
-Punto primo: non sono un depravato. Punto secondo: Sei molto sexy quando ti arrabbi, soprattutto conciata così. E infine punto terzo: vorrei fare pace. Mi dispiace quando noi litighiamo. Come posso farmi perdonare?-
-Ummmm… un modo ci sarebbe- disse maliziosa la rossa.
-E quale?- chiese anche lui malizioso.
-Che ne dici di rimanere per un po’ qui a baciarci. Mi piace tanto come baci-
-Che audacia, mia principessa! Mi lusinghi. Comunque potrei darti molto di più se vuoi-
-Non ci pensare nemmeno, Shade-
-E perché, scusa? Ti corteggio da una vita e ancora non hai accettato di fidanzarti con me. Eppure è da un po’ d’anni che andiamo avanti in baci-
-Ma come! Ti lamenti? Non avevi detto poco fa che non avevi visto una delle meraviglie del mondo?-
-L’ho detto perché mi piace stuzzicarti e poi come posso giudicare se non ho visto granché-
-Nemmeno lo vedrai-
-Va bene… per ora mi va bene così ma arriverà il momento che tu cadrai ai miei piedi-
-Aspetta e spera-
-Lo farò mia cara. Non ti preoccupare-
-Bhè adesso dovresti uscire. Non pensare di restare qui mentre mi rimetto la divisa scolastica-
-Come? Non volevi che ti baciassi?-
-Pensa se entra qualcuno e ci vedesse mentre ci stiamo baciando e per giunta io sono vestita da sposa-
-Almeno si abitueranno all’idea-
-C-Cosa significa?-
-Significa che un giorno tu diventerai mia moglie e regina del regno della Luna-
-Dipende se accetterò di sposarti- chiese provocatoria la principessa.
-Sono sicuro che accetterai. Eccome se accetterai-
-Cosa te lo fa pensare?-
-Il fatto che non puoi fare a meno dei miei baci, mia dolce Fine-
-Devo ammetterlo. Non montarti la testa però. Questo non significa che cederò subito alla tua proposta di matrimonio-
-Per me è già un inizio- e cominciò a baciarla con foga. Shade aveva proprio ragione. I suoi baci erano come l’aria che respirava. Non poteva farne a meno. Purtroppo a rovinare quel momento fu Tio, Sophie e Mirlo che erano andati cercarli. I due ragazzi si staccarono subito imbarazzati.
-Shade! Fine! Che cosa stavate facendo?- chiese Sophie.
-Chi noi? Assolutamente niente, Sophie- rispose Fine tutta agitata.
-Niente dici. Guarda che abbiamo visto tutto. Non fate i finti tonti- disse Tio.
-Non vi facevo così passionali. Complimenti- disse Mirlo.
-NON SONO AFFARI VOSTRI!- risposero all’unisono Fine e Shade.
*Fine Flashback*
-Ah ah ah… come eravamo buffi…- disse divertito Shade.
-Ah ah…Già. Se ripenso alle facce che avevamo fatto, mi viene da ridere ancora di più… ah ah- disse la rossa.
-Dai! Andiamo adesso! Gli altri ci aspettano per le prove- disse il ragazzo dai capelli blu.
-Hai ragione! Affrettiamoci “mio corteggiatore da una vita”- disse la principessa prendendo per mano il suo amato principe.
-Forza “mia meraviglia del mondo”- rispose il ragazzo mentre andavano in direzione del teatro.
Fine quattordicesimo capitolo
Capitolo 15
Erano tutti presenti all’appello. Così poterono iniziare le prove. Le gemelle ce la mettevano tutta per fare le brave attrici e ci riuscirono benissimo. Rein era emozionatissima. Insomma, era la prima volta che faceva la protagonista e per giunta insieme al suo Bright. Fine, invece, era felicissima e poi Shade la aiutava nelle battute che doveva fare, essendo lui un bravo attore. Durante le prove, il principe della Luna non aveva fatto altro che mandare scintille di fuoco a Tio per avvisarlo di non toccare troppo Fine se voleva il suo corpo principesco intatto. La rossa era divertita da ciò. Gli piaceva il suo eccessivo “protezionismo”.
Finalmente arrivò il giorno dello spettacolo e tutti i reali, parenti dei principi e delle principesse che partecipavano alla tragedia, vennero per assistere.
Intanto nel camerino…
-Rilassati Rein- disse Bright dopo essersi complimentato con Rein del suo vestito da Giulietta.
-Per te è facile dirlo. Ci sei abituato-
-Sei tesa come una corda di violino. Calmati. Quando andrai in scena, pensa che tutti gli spettatori siano zucche-
-Questo è un trucco vecchio, Bright-
-Ma funziona sempre-
-Allora ci proverò- disse convinta la principessa azzurra.
-Brava la mia principessa-disse il principe dei gioielli a Rein dandogli un bacio in fronte.
Invece, Shade e Fine…
-Sei bellissima, Fine- disse incantato il principe del regno della luna ammirando la sua ragazza vestita con il suo costume di scena rosso scuro.
-Adulatore-
-Dico sul serio-
-Ti credo ma adesso è meglio se riprovo alcune parole del copione-
-Riprova la battuta a pagina 32- ordinò Shade a Fine.
-Ok- e riprovò come gli era stato detto.
-Brava! Sono sicuro che farai un figurone. Guarda! I nostri genitori sono venuti a vederci-
-Che emozione! Secondo te saranno contenti di vedermi recitare bene?-
-Assolutamente. Stai tranquilla… A proposito dopo devo parlare con loro-
-E di che cosa?-
-E’ un segreto-
-Uffa! Sono curiosa-
-Mi dispiace ma lo saprai a tempo debito-
-Se lo dici tu-
-Su! Tra poco tocca a te. Fatti valere piccola!-
-Lo farò. Grazie Shade!- disse la rossa per poi entrare in scena dopo aver scambiato uno sguardo d’intesa con la sorella.
Lo spettacolo ebbe un successone. Camelot, commossa, non faceva che piangere come una fontana insieme a Lulù. Re Tolouse e la regina Elza furono felicissimi di vedere recitare le loro bambine. E alla fine dello spettacolo, come aveva detto, Shade volle parlare con i sovrani del regno solare.
-Re Tolouse. Regina Elza. Vorrei parlarvi di una cosa importante- cominciò Shade.
-Potete chiederci quello che volete, principe Shade- disse la regina.
-Voi siete un ragazzo degno di rispetto e vi siamo grati per aver salvato molte volte le nostre figlie. Non potremo mai ringraziarvi abbastanza- disse il re.
-Grazie maestà. Ma solo una cosa vorrei da voi-
-E sarebbe?- chiese Tolouse.
-La mano di vostra figlia, la principessa Fine-
Fine quindicesimo capitolo
Capitolo 16: Elza e Tolouse
Non potevano crederci. I sovrani rimasero in silenzio per un po’. Erano rimasti senza parole. Questo se lo sarebbero aspettato dal principe Bright per la loro figlia Rein sapendo già che lei aveva sempre sognato di sposarsi. Però, Fine non era come Rein. La loro bambina dai capelli rossi non ha mai pensato ad un passo importante come il matrimonio. Per questo si impressionarono, fu un grave errore pensare che Fine non fosse cresciuta abbastanza. Volevano ancora tenere con loro le gemelle, tuttavia non potevano fare questo alle loro care figlie. Sapevano che Fine veniva corteggiata dal principe Shade e sapevano anche che lei lo ricambiava. Si amavano alla follia ma sia Tolouse che Elza non credevano di dover già dare il loro consenso per il matrimonio. Pensavano che lei non fosse ancora pronta.
-Principe Shade… noi siamo onorati di una simile proposta ma…- disse re Tolouse.
-Ma?- chiese il ragazzo.
-Ma siamo sicuri che la principessa sia pronta per questo?- domandò il re.
-Sono sicuro di sì. Noi ci amiamo e sono certo che diventerà una perfetta regina-
-Se è così allora… diamo il nostro consenso- disse la regina Elza.
-Sì. Noi vogliamo solo che la nostra bambina sia felice- disse un po’ triste, Tolouse.
-Non preoccupatevi, maestà. Non starete lontano da lei- disse il principe capendo lo stato d’animo del re.
-Grazie principe Shade- disse la regina.
-Anch’io voglio la felicità di vostra figlia. E farò di tutto per renderla felice-
-Ne siamo convinti- disse il re.
-Lo avete già detto a lei?-
-Ancora no. Volevo aspettare il vostro consenso per la nostra unione-
-Allora che aspettate? Andate da lei. Noi ci parleremo dopo- disse il sovrano del regno solare.
-Avete ragione. I miei ossequi, maestà- e corse subito dalla sua Fine lasciando i suoi futuri suoceri.
-Sono contento per le nostre figlie. Hanno trovato dei bravi principi. Che ne pensi, cara?- chiese Tolouse dopo aver visto allontanare il principe dai capelli blu.
-La penso come te. Le nostre gemelle avranno un futuro meraviglioso con i loro principi. Ora bisogna prepararsi per la proposta di matrimonio per Rein- rispose Elza.
-Già. Ti ricordi quando fui io a chiedere ai tuoi genitori di farti diventare la mia regina?-
-Come dimenticarselo! È stato uno dei miei ricordi più belli in tutta la mia vita-
-E’ stato un giorno bellissimo anche per me. Ero l’uomo più felice di tutto l’universo. Avrei sposato la principessa più dolce e carina che avessi mai visto-
-Ah ah… addirittura dell’universo… E poi non fare il finto tonto. C’erano principesse molto più carine di me e alcune ti stavano dietro in continuazione. Poi quasi tutti i principi non avevano occhi che per Camelia-
-Questo è vero ma io non ero tra i suoi corteggiatori. Ero più tosto tra i tuoi. Anche tu, non fare la finta tonta. Avevi il principe Eric e il principe Walter che ti sbavavano dietro-
-Non è un po’ tardi per fare il geloso, caro!?-
-Guarda che lo ero anche allora solo che tu non te ne sei mai accorta-
-Non ne avevi motivo. Io ho amato sempre e solo te-
-Anch’io mia dolce Elza-
-In fatto di romanticismo non sei cambiato affatto. Ecco da chi ha preso la nostra Rein-
-Cara invece tu non sei cambiata affatto di bellezza. Sei sempre stata bellissima. Sicuramente le nostre gemelle sono graziose perché somigliano a te-
-Non solo a me. Anche tu hai dato il tuo contributo, mio bellissimo principe- disse affettuosa la regina Elza.
-Ti amo, principessa Elza! Ti ringrazierò in eterno per avermi dato amore e due figlie meravigliose- disse il re.
-Lo stesso vale per me, Tolouse- rispose la regina che baciò dolcemente il suo consorte.
-Vogliamo andare adesso, regina?-
-Certo, amore mio- e si avviarono dentro l’aula magna dove si stavano tenendo i festeggiamenti per il successo dello spettacolo organizzato dalla scuola.
Fine sedicesimo capitolo
Capitolo 17
Shade, dopo la sua conversazione con i sovrani del regno solare, andò a cercare Fine. La cercò dappertutto e finalmente la trovò. Era in giardino vicino la fontana ma, cosa che infastidì molto il principe della Luna, non era sola. Stava parlando tranquillamente con un ragazzo che non era lui e che la stava guardando maliziosamente. Conoscendo Fine, lei sicuramente non si sarà accorta degli sguardi del ragazzo che aveva di fronte. Nessuno doveva guardare la SUA Fine in quel modo. Lei che sarebbe stata la sua regina. Così, alla fine, si avvicinò per salutare.
-Ciao, Fine- salutò Shade.
-Ciao Sh…- stava per salutare Fine ma il principe dai capelli blu la baciò all’improvviso davanti all’altro ragazzo. Voleva subito mettere le cose in chiaro facendogli capire che lei era sua.
-Congratulazioni per lo spettacolo- disse Shade.
-Gr-grazie, Shade. Scusa e che… mi hai messo in imbarazzo. Baciarmi davanti a qualcuno-
-Ti ci dovrai abituare mia cara. Poi non c’è niente di male a mostrare il nostro affetto agli altri, non è vero? Ah! Perdonatemi. Non mi sono presentato. Sono il principe Shade del regno della Luna del pianeta Wonder. E voi?- chiese Shade.
-Il principe Ian del pianeta Houl, molto lieto- si presentò il ragazzo. Adesso che lo vedeva da vicino, Shade doveva ammettere che era un bel ragazzo. Profondi occhi verde smeraldo e capelli argentati. Comunque rimaneva sempre più bello lui. Però una cosa era strana. Sentiva che non era la prima volta che vedeva quel ragazzo. Di sicuro non lo aveva visto a scuola e neanche durante le vacanze, eppure era come se lo avesse già incontrato da qualche parte.
-Il piacere è mio. Posso sapere di che cosa stavate parlando?- domandò il principe del regno della Luna.
-Mi stavo congratulando con Fine per la sua interpretazione. È stata bravissima nella parte della signora Capuleti- rispose il principe Ian sorridendo alla principessa.
-Non ricominciare! Mi fai arrossire così. Dopotutto non ho fatto niente di speciale- disse Fine.
-Non fare la modesta, tesoro! Ha ragione lui. Sei stata stupenda- disse Shade.
-Allora grazie a tutti e due- disse la principessa dai capelli rossi.
-Adesso vi devo lasciare. Ho anch’io uno spettacolo da mettere in scena- disse Ian.
-Non voglio trattenerti oltre. Grazie ancora, Ian, e in bocca a lupo- gli augurò Fine.
-Crepi il lupo. Ciao ragazzi- salutò il principe dai capelli argentati.
-Ciao- salutarono all’unisono Shade e Fine. E una volta allontanato il ragazzo, Shade cominciò a parlare privatamente con la sua ragazza.
-Vi conoscevate già?- chiese il principe della Luna.
-In verità lo incontrato in biblioteca qualche giorno fa. Mi ha aiutato a cercare un libro. Mi è sembrato subito un ragazzo simpatico così ci ho fatto amicizia- spiegò la rossa.
-Capisco ma non lasciargli troppe libertà, chiaro?-
-Che vuoi dire?-
-Voglio dire che non ti devi far toccare da lui-
-Gelosone, perché pensi sempre che i ragazzi vogliano solo quello?-
-Lo penso apposta perché sono io stesso un ragazzo. Tu sei una bellissima ragazza e a noi maschi ci vengono degli impulsi davanti a delle bellezze-
-E a te… ti sono mai venuti… questi impulsi per le altre ragazze?- chiese preoccupata di non essere l’unica, Fine.
-Solo con te- la rassicurò Shade.
-Quindi nei momenti in cui mi baci e cerchi di fare l’amore con me, mi dimostri gli effetti che ti provoco, giusto?-
-Esatto-
-Ok. Ma non dovevi dirmi qualcosa? Sono sicura che mi stavi cercando per questo-
-Sei anche sensitiva, adesso? Comunque sì. devo dirti una cosa importantissima-
-Di che si tratta?-
-Ho parlato con i tuoi genitori-
-Con mamma e papà?-
-Sì e gli ho chiesto il consenso per…-
-Per?-
-Per farti diventare mia moglie-
-Cosa?- chiese, o meglio sussurrò, Fine. Era rimasta scioccata da quelle parole. Non si aspettava che Shade fosse già arrivato a tanto. L’amava a tal punto, quindi?
-I tuoi genitori hanno dato la loro approvazione per il nostro matrimonio. Adesso però… sei tu che devi darmi una risposta. È vero, tu mi hai già detto di sì al ballo del tuo compleanno ma adesso te lo chiedo come si deve. Mia adorata Fine, vuoi sposarmi?-
-Sh-Shade… amore mio… SI, SI E ANCORA SI- rispose felicissima la principessa mentre abbracciava il suo bel principe.
-Fine, tesoro. Sono così felice-
-Anch’io. Non mi dire che pensavi ti avrei rifiutato?-
-Più che altro, pensavo che non eri ancora pronta-
-Bè…forse non lo sono ancora ma di una cosa sono sicura. Voglio vivere il resto della mia vita con te. Non c’è nessun altro uomo che vorrei al mio fianco-
-La stessa cosa vale per me. Strano che non ti preoccupa la nostra prima notte di nozze?-
-E ti pareva! Pensi solo a quello-
-Io penso al futuro. Come pensi di concepire i miei eredi, scusa!?-
-I-i tu-tuoi e-eredi?- disse Fine rossa fino alle punte dei capelli.
-Visto che ci sposeremo, sarà una cosa normale-
-N-non è troppo presto? Dopotutto ci sposeremo tra qualche anno-
-Emmm… mi sono dimenticato di dirti un’altra cosa- disse, Shade, quasi spaventato dalla prossima reazione della compagna.
-Quale?- chiese preoccupata, Fine.
-Io avevo intenzione di organizzare il matrimonio all’inizio delle prossime vacanze estive-
-COSA?- esclamò sconvolta, la principessa rossa.
-Ma stai tranquilla. Devo ancora domandare ai tuoi genitori se la festa di fidanzamento la facciamo nel tuo regno o nel mio. Ohh non guardarmi male… io desidero sposarmi il prima possibile con te. È una faccenda così brutta?-
-No però dobbiamo finire la scuola-
-Non vorrai farmi credere che ti dispiacerebbe uscire prima da questa scuola che tanto non ci casco-
-Infatti non mi dispiacerebbe ma comunque desidero un’istruzione adeguata per diventare un ottima regina. Voglio che tu e il regno della Luna siate orgogliosi di me-
-Io sono già orgoglioso di te. Poi per quanto riguarda l’istruzione, dopo sposati, sicuramente mia madre ci darà degli istitutori per finire gli studi-
-Se è così, allora non ho niente di cui preoccuparmi-
-Già. Ma ora dobbiamo andare dai tuoi genitori e da mia madre per fissare la data della festa di fidanzamento-
-Giusto. Aspetta però. Prima devo dirti due paroline importanti-
-Quali sarebbero?-
-Ti amo-
-Anch’io ti amo e adesso sono io che ti devo una cosa-
-Ah sì?-
-Questo- e la baciò come solo lui sapeva fare, trasmettendogli tutto l’amore del mondo.
-Ora possiamo andare?-chiese Fine.
-Certamente. Andiamo- rispose il principe dai capelli blu felice di aver coronato un suo sogno d’amore.
Intanto, qualcuno tramava un piano oscuro per separare i due e impossessarsi del regno solare.
-Dovrò agire prima del previsto. Mi vendicherò per l’offesa che mi avete arrecato anni fa, principe Shade. La vostra adorata Fine sarà mia-
Chi sarà mai questo individuo che brama vendetta? E in che rapporti era con il principe del regno della Luna?... Tutte domande che troveranno risposta più tardi. Nel corso della storia.
Fine diciassettesimo capitolo
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