giovedì 5 settembre 2019

Recensione: The Royal Trials - L'impostore di Tate James

The Royal Trials: L'impostore di [James, Tate]

Autrice: Tate James
Casa Editrice: Queen Edizioni
Pagine: 298
Prezzo: 3,89 ebook - 12,92 cartaceo

Trama:
Tre prove. Tre settimane. Tre Principi Reali.

...Lascia che ti spieghi come stanno le cose, lady», disse con voce gentile, ma velata da un accenno di aggressività e minaccia. «Se usi questa chiave, stanotte, lo fai a tuo rischio e pericolo. Io non sono come i miei fratelli: da me non avrai chiacchiere e smancerie... 

Doveva essere un compito facile per un’abile ladra come Rybet Waise, irrompere nel palazzo reale e salvare il suo amico destinato al patibolo. Ma quando Rybet, si qualifica per sbaglio al Torneo, non ha altra scelta se non quella di andare fino in fondo.
Un sottile velo di glamour ed eleganza dettati dall’etichetta, nasconde la vera natura del Torneo. A porte chiuse le prove sono brutali e sanguinose.
Sotto le luci della ribalta e obbligata a competere con le favorite del regno, Rybet si ritroverà a stringere strani legami con alleati improbabili.
Ma c’è qualcuno che non si fermerà finché non la vedrà fallire, dopotutto lei è soltanto una stracciona dello Stagno.
I Principi possono anche andare al diavolo: Rybet farà tutto ciò che è in suo potere per sopravvivere e arrivare illesa al Golden Ball.


Da persona diretta quale sono, vado dritta al sodo.
Per gran parte della lettura mi è sembrato di essere stata teletrasportata indietro nel tempo a Re Artù, ai cavalieri che giostravano, alle sfide per vincere la mano di una principessa, solo che qui a lottare sono proprio le fanciulle.
La metodica per accaparrarsi la possibilità di essere la prescelta, o meglio la metodica con cui si va a scartare chi non può esserlo, è crudele, forse anche viscida.
Il medioevo non era di certo un tempo migliore del nostro, di quello attuale e questa fantasia della James è quantomeno ricca di dettagli che lasciano pensare. L’avidità del resto, è intrinseca in ogni cattivo delle favole, è colei che da inizio a faide, distrugge dichiarando guerra e non guarda in faccia ai propri simili.
Ho trovato fin troppo ottusa la protagonista, ahimè, troppo spaventata e avventata per vedere chiaramente chi o cosa ha davanti.  Non ha una qualità, niente di davvero speciale che risalti. Sicuramente è speciale ma non sa ancora di esserlo e quanto; lo stesso lettore lo scoprirà solo quando lei sarà pronta a venire a patti con la realtà. Non in questo primo volume, dove preferisce lasciarsi vivere per paura di morire e la paura non è una buona consigliera. Ovviamente non tutte le protagoniste possono essere forti e tenaci allo stesso modo, confido che le sue debolezze attuali renderanno successivamente il personaggio più deciso e forte. Dopotutto una qualità l’ha: il buon cuore.
I tre principi hanno tutti un loro fascino. Non è facile scegliere. Ammetto però, di adorare particolarmente Louis ma sono amabili in misure simili tra loro.
Louis è gentilezza, intelligenza e amore; Thibault è sfacciataggine e romanticismo, nasconde un cuore tenero mentre Alexader è un’incognita, non sono sicura di averlo compreso fino in fondo ma è una sorta di bad boy, è arrogante ma non cinico, nasconde i suoi sentimenti dietro ai suoi doveri, non è disposto a lasciarsi andare a sentimentalismi questo però è quello che crede lui. Nel finale mi ha molto sorpresa, sorprendendo anche se stesso. (Sono certa che non sia finita qui.)
Ho divorato questo libro, sondando in lungo e in largo il testo alla ricerca di risposte che ahimè arriveranno solo nel seguito, molto probabilmente. Attendo smaniosa in attesa di sapere cosa succederà.

Grazie alla Queen per la copia omaggio!

1 commento:

  1. Sembra molto carina come storia! Me lo segno e magari, quando riesco a recuperarlo, lo leggo! :)

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