Salve a tutti, readers. Questa volta voglio parlare di una scelta editoriale che spesso e volentieri mi ha fatto innervosire. Ovviamente adesso parlo da lettrice, non da casa editrice, e i pensieri sono molto diversi. Se da una parte vediamo nero, dall'altra vediamo bianco.
Iniziamo dall'esempio del cambio delle copertine della serie di Shadowhunters. Per anni, noi primi lettori della Clare, abbiano sopportato quelle disgustose (ribadisco che è un pensiero personale) copertine con i graffi - e con scelte di modelli piuttosto bruttini - tutto perché c'erano solo quelle, non c'era altra scelta. Non sapevamo che in futuro ci sarebbero state nuove edizioni e sopratutto non potevamo sapere se la Mondadori ci faceva la grazia di acquistare i diritti anche per quelle nuove edizioni. Come sappiamo, in Italia è già tanto se vengono pubblicati i libri, figuriamo le edizioni speciali o "da collezione". Mettendola in questo modo, possiamo dire che acquistare i libri appena usciti sia controproducente ma se ragioniamo così e andiamo ad acquistare a serie conclusa o attendendo qualche novità e offerta, c'è il rischio che la serie venga interrotta e quindi addio ai seguiti e benvenuti spazi in libreria. Un bel dilemma che sembra non trovare soluzione.
Lo ammetto, questa storia delle nuove edizioni di Shadowhunters mi ha fatto davvero imbestialire. Non posso pensare semplicemente a vendere le vecchie edizioni e comprare le nuove perché:
A. pure se riesci a rivenderle ci riesci solo a metà prezzo di copertina.
B. Tirando le somme tra spese di spedizione e libri scontati al 50% non riesci a ricoprire la nuova spesa per comprare le nuove e quindi ci rimetti.
C. Ho alcuni libri di prima edizione autografati e quindi è impensabile per me darli via.
Il punto B si può sopportare se siamo grandi fan della Clare ma comunque mi è sembrata tutta una presa in giro. Io adoro la Clare, sono tra le prime lettrici di Shadowhunters, quando ancora era in corso la prima serie The Mortal Instruments, e quindi non ho mai resistito alla tentazione di comprare subito, appena usciti, i libri. Ma come avete potuto vedere, essere grandi fan e tra i primi è stata una fregatura, e sono sicura di non essere l'unica a pensarla così. I soldi non cadono dagli alberi e non possiedo la libreria della Bella e la Bestia se no avrei pensato di aggiungere anche questo nuovo cofanetto insieme agli altri vecchi. Dal punto di vista della CE (casa editrice), invece, si sa, il guadagno è tanto, con nuovi lettori - tra cui alcuni che hanno scoperto la serie grazie a quella schifezza di telefilm che non c'entra niente con la trama originale (di nuovo opinione personale) -, i fortunati fan e collezionisti che tengono dinero, potete immaginare le vendite.
Passiamo ai cambi di copertina e ristampe dei self. Negli ultimi anni, anche grazie a Kindle Unlimited, ho avuto modo di scoprire molti romanzi interessanti nel mercato del selfpublishing ma a volte non capisco il desiderio dell'autore di cambiare la veste del proprio scritto senza particolare motivo. Posso comprendere nel caso che ci sia stato un nuovo lavoro di editing, qualche aggiunta di extra e quindi un rinnovo completo del romanzo ma in caso contrario non ne vedo il senso. Non è un grosso danno, sopratutto nelle versioni ebook, cambiare copertine. Comunque ho detto che non comprendo, non che mi irrita. Un autore è liberissimo di decidere quello che vuole, dopotutto il bello del selfpublishing è avere totale autonomia ma il danno si fa se parliamo di cartacei.
Esempio: Autore Pinco Pallino ha pubblicato con una cover blu, io lettore acquisto il libro cartaceo e tempo un anno o pochi mesi la cover diventa gialla e la serie continua con le cover gialle, io rimango con copertina blu e poi devo comprare per forza copertine gialle.
Risultato: Incazzatura. Lo stesso per la serie di Shadowhunters.
Self o con CE, avere le copertine della stessa serie diverse in libreria è una cosa orribile e qui non ci piove. Poi consideriamo anche in caso che il libro self venga venduto a una CE. Cambia copertina, viene rifatta una correzione, l'editing - almeno in teoria visto che purtroppo per alcuni scritti non vedo migliorie - e chi ha acquistato il libro quando era self si ritrova con una copertina più bella o più brutta e con un testo diverso. Questo mi è capitato varie volte, troppe per i miei gusti, e ho provato un leggero fastidio misto a felicità per l'autore. Capisco la decisione di un autore di firmare un contratto con una CE, è una cosa che gratifica e ti da modo di vedere la propria creatura migliorata e meglio pubblicizzata. Da lettrice affezionata puoi gioire per questo traguardo ma dall'altra non puoi fare a meno di rammaricartene. Come esempio potete vedere i libri di Adele Vieri Castellano. Adoro la sua serie Roma Caput Mundi ma nell'acquistare subito i suoi libri mi sono ritrovata copertine tutte diverse fra loro. Davvero un brutto a vedersi ma c'est la vie.
Due copertine per lo stesso romanzo, come potete vedere, e ovviamente io ho la versione vecchia a sinistra.
Ce ne sarebbero tanti altri esempi che potrei fare ma è meglio finirla qui per non scrivere un sermone lungo un chilometro. Questo poi non è niente al confronto con alcune autrici che cambiano case editrici come fossero calzini e che fanno impazzire i lettori con i continui cambi di veste e contenuto. L'autore può non trovarsi più bene con una CE e cambiare a fine contratto ma si mette mai nei panni del lettore e cosa gli comporta questo cambiamento? A me sembra di no eppure sono dell'idea che prima di essere un autore si è lettore. Chi non ha mai preso in mano un libro non può diventarne creatore, o sbaglio?
Il mondo dell'editoria è infinito e ricco di argomenti di cui parlare ma la questione delle ristampe è una di quelle che più mi angustia. Sono curiosa di sapere cosa ne pensate voi di questo argomento quindi fatevi avanti con i commenti e non siate timidi.
Nel frattempo, vi saluto. Un abbraccio.
Sono assolutamente d'accordo con tutto quello che hai scritto, odio avere copertine/edizioni diverse della stessa serie!
RispondiEliminaOlga
Che triste faccenda, Olga 😔
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