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sabato 26 dicembre 2020

A Chaotic Blogger's Reflections - La serie Netflix "Bridgerton"

 

Io amo Julia Quinn da tanto tempo. Ero solo un'adolescente assettata di amore, affascinata da uomini prestanti e meravigliosi, quando lessi per la prima volta "Il duca e io". La serie dei "Bridgerton" è, di sicuro, tra le più riuscite della Quinn, per non dire la migliore. Tramite ciò, si è fatta conoscere a milioni di lettrici, il suo stile ironico e frizzante ha fatto breccia nei loro cuori all'istante. Io sono una di quelle lettrici, una di quelle che smania per ogni suo libro, una di quelle che vuole leggere le sue storie per ritrovare il buon umore. Quindi, a questo punto, potete immaginare il mio scetticismo riguardo a questa serie Netflix. Non sapevo se esserne felice o amareggiata. Temevo che potessero rovinare la storia che ho tanto amato ma allo stesso tempo ne ero intrigata. Non ci troviamo sempre a questo punto quando sappiamo di una serie tv "ispirata" a romanzi che rientrano tra i nostri preferiti? Ho cercato di dimenticarmi dei romanzi e dedicarmi a questa curiosa trasposizione e devo dire che i risultati sono stati abbastanza buoni.


Quando scoprii del cast scelto per questa serie, non posso negare di non aver storto un po' il naso riguardo alla scelta di un Simon di colore, per non parlare di molti nobili, tra cui la regina. Questa mia reazione non è per razzismo, ci tengo a sottolineare. Sono una che crede nei pari diritti e non ho assolutamente niente contro le persone che hanno il colore della pelle diversa dalla mia. Il fatto è che questo rappresenta un'incongruenza storica pazzesca. Siamo nel periodo della Reggenza, i neri non potevano ambire a posizioni sociali così elevate, ma questa serie ha scombussolato la storia a favore di una serie che rappresenta anche principi che abbraccio volentieri ma che non approvo vedere in uno storico. E' palese che Netflix abbia voluto far vedere una società integra, senza pregiudizi, in cui neri e bianchi hanno pari diritti, e, nonostante il mio lato amante della storia stia ancora ruggendo frustrato, sono andata ad accettarlo fino a provare apprezzamento. Tutti gli attori sono stati magnifici, hanno superato le mie aspettative e quel Simon, su cui avevo dei dubbi, ha saputo conquistarmi con il suo charme. 

La prima cosa che ho pensato quando ho visto il trailer è stato che potesse essere una specie di Gossip Girl in ambientazione storica. Non che la mia opinione non sia stata veritiera alla fine ma, almeno per Gossip Girl, abbiamo scoperto dopo molti episodi chi fosse "la talpa" mentre qui abbiamo una Lady Wistledown che fa parlare di sé e che purtroppo ne scopriremo l'identità nell'ultima puntata della prima stagione dei Bridgerton, composta da soli otto episodi. Ma dove sono finite le serie lunghe? Dove è finita la suspence? A questo punto voglio mettere in avviso chi non ha ancora letto i libri e non vuole rovinarsi la sorpresa. NON guardate la serie o comunque l'ultima puntata. Questa è stata una scelta che non ho gradito per niente. Per scoprire l'identità di Lady Wistledown, si deve arrivare a leggere il quarto libro della serie e il telefilm lo spiattella come se niente fosse. Questo è stato uno dei misteri che ha incuriosito milioni di lettrici all'epoca e ci è voluto Netflix, a fine 2020, per rendere la cosa di poco conto. Davvero, grazie tante.



Daphne è la quartogenita dei Bridgerton, prima delle ragazze a debuttare in società. Il suo esito matrimoniale determina il futuro delle sue sorelle ed è gestito da un fratello maggiore piuttosto protettivo. Una vera sfortuna visto che si ritrova senza pretendenti ma in suo aiuto arriva un caro amico di suo fratello, Simon, divenuto Duca e, di conseguenza, preda più ambita dalle madri di fanciulle in età da marito. Nasce un accordo tra loro, per rendere desiderabile lei a ottimi pretendenti e inavvicinabile a lui nel mercato matrimoniale. Si fingono una coppia felicemente innamorata ma la finzione fa presto a diventare realtà. Tuttavia giungono ombre dal passato di Simon che impediscono il raggiungimento della felicità nella coppia. Le menzogne hanno vita breve ma, alla fine, l'amore può superare l'odio più profondo?
A differenza del romanzo che predilige l'ironia, nel telefilm abbiamo più dramma. Fa vedere aspetti più cupi e scandalosi di come la Quinn ci aveva abituate. Il telefilm non lascia scampo, fa vedere la freddezza nei matrimoni combinati dell'epoca, la dissolutezza dei gentiluomini fuori dalle mura domestiche e di come le donne nate senza sangue blu avessero poche aspettative per il futuro. Nonostante, questa prima stagione ricopra la storia del primo libro "Il duca e io" e i protagonisti siano Daphne e Simon, vediamo in questi otto episodi anche altre storie che possono fare da prologo per le prossime stagioni. Anthony, il primogenito Bridgerton, ha il dovere di provvedere alla sua famiglia, è sommerso di responsabilità, e dentro di sé c'è una guerra tra sentimenti e doveri. Benedict si sente fortunato a essere il secondo figlio per non essere costretto a sposarsi e mettere al mondo un erede ma anche lui vorrebbe seguire i suoi desideri. Mentre Colin ancora non sa niente del mondo ma è un gentiluomo gentile che desidera sempre fare la cosa giusta. Poi abbiamo Eloise, il cervello della famiglia, che non desidera assolutamente trovare marito e fare figli. La posizione svantaggiosa della donna nella società le impedisce di fare quello che vuole e l'unica con cui riesce a scambiare opinioni è la sua amica Penelope. La cara Pen, lei avrà i suoi problemi in famiglia e in amore ma è un personaggio che fa tenerezza e che vorresti come migliore amica. Per i più piccoli Bridgerton, invece, ci sarà tempo di parlarne nelle future stagioni. Comunque, ho adorato i momenti tra fratelli e anche la dolcezza di mamma Violet. Gli attori hanno avuto una tale intesa da farmeli sembrare davvero una famiglia amorevole e invidiabile. 


Tirando le somme e tralasciando le incongruenze storiche, questa prima stagione è stata emozionante e piacevole. L'interpretazione del cast è stata ottima e l'intesa tra i protagonisti perfetta, a mio parere, tuttavia non perdonerò mai Netflix per aver dato un finale così rivelatore. E' stata la prima volta che ho aspettato il Natale per vedere una serie tv e, una volta iniziata, non sono riuscita a smettere di vederla fino alla fine. Una bella maratona, non c'è che dire. Questa serie ha i suoi difetti ma i punti più importanti del libro li ha mantenuti e ha saputo affascinarmi con tutti questi scandali e amori. Le canzoni poi... davvero magnifiche. 


Voglio dare un consiglio a chi ancora deve vedere la serie e ha letto i libri. Cercate di non pensare alla storia originale e prendete questa trasposizione come un "extra", un omaggio a Julia Quinn, senza cercare troppe differenze e 'peli nell'uovo'. A me è risultato difficile dimenticare le origini ma ci sono riuscita, almeno in parte.  Godetevi tutto questo, senza troppi paragoni, e aspettiamo impazienti la prossima stagione. Per chi, invece, ancora non conosce Julia Quinn, Netflix potrà portarle nuovi lettori, senza dubbio. 

GIUDIZIO FINALE: 
e poco più



martedì 12 maggio 2020

Sei webcomics che trovo affascinanti

Buonasera a tutti! Prima di coricarmi voglio farvi conoscere la mia nuova mania. 
Prima di tutto, vi spiego - anche se penso non ce ne sia bisogno - cosa sono i webcomics (detti anche webtoon e manhwa nella Corea del Sud). Lo dice il nome stesso, sono fumetti con pagine a colori autopubblicati nel web tramite appositi siti o la pagina personale dell'autore. Cosa amo di più dei webcomics? I disegni e la colorazione! Per non parlare di trame davvero intriganti e fantasiose. Stasera voglio presentarvi sei di quelli che trovo più interessanti e che sono finiti nella mia lista preferiti. Come potrete notare ho un debole in particolare per le opere coreane, senza disdegnare lo stile europeo, ovviamente.

The Fair Footman


Questo fumetto racconta la storia di Elijah, una ragazza che fin da piccola è stata costretta a crescere come un maschio. Sua madre era la serva di una famiglia nobile e di conseguenza la bambina è cresciuta insieme al loro giovane rampollo del conte, Albert, diventandone il valletto personale. Nessuno sa la vera identità di Elijah ma la ragazza ha già deciso che al compimento dei suoi diciotto anni, lascerà il suo lavoro di valletto per vivere finalmente come una donna.
Questa storia è tratta da un romanzo coreano, se ho ben capito, ed è ancora in corso ma lo trovo sempre più avvincente. Sembrerebbe una specie di trama alla Lady Oscar ma è più di questo, la protagonista si dimostrerà essere più di quello che appare.

Light & Shadow


Edna è una serva che viene usata come sostituta della sua giovane padrona per sposare un Duca. Quest'ultimo  ha la fama di essere una vera e propria bestia senza cuore ma nonostante l'inizio un po' burrascoso, il matrimonio si rivelerà un buon accordo che sfocia presto in amore. Anche qui abbiamo una ragazza cresciuta come maschio per vari anni e che nasconde dei segreti davvero importanti. Questa è una storia di guerra e amore ricca di intrighi e misteri. Ha raggiunto il suo completamento qualche mese fa e lo consiglio caldamente.

Who made me a Princess


Questo è quello che preferisco in assoluto, sia per trama che per stile di disegno. Anche questo fumetto è tratto da un romanzo coreano ma il fumetto si distacca un po' da esso. Racconta di una ragazza che si reincarna in un personaggio di un libro, "Lovely Princess". Diventa la principessa Athanasia, figlia dell'imperatore Claude, destinata ad essere uccisa da quest'ultimo all'età di diciotto anni. O almeno così era la storia del libro ma le cose cambieranno dando modo a padre (e che gnocco di padre!) e figlia di conoscersi e provare un affetto sincero. C'è un triangolo amoroso e anche lì troviamo due ragazzi belli da togliere il fiato. E' ancora in corso e sto in delirio per ogni uscita del capitolo. Conoscessi il coreano, avrei letto almeno il romanzo concluso.

Orange marmalade


Non è un segreto che non amo le storie coi vampiri ma in questo contesto moderno hanno saputo farsi apprezzare. Siamo in una Corea dove i vampiri sono visti come dei mostri dagli umani. Sono tra di loro, nascondono la loro natura per paura di essere disprezzati e allontanati e si cibano di sangue animale, sopratutto di maiale. Baek Ma-ri è una vampira e va al liceo. Non è facile cercare di nascondere gli impulsi e la fame che la sua natura richiede ma la ragazza fa di tutto per cercare di avere una vita un po' normale. Un giorno incontra il ragazzo più popolare della scuola e tra loro comincia a instaurarsi un legame indissolubile che riscontrerà non poche difficoltà. Una trama leggermente alla Romeo e Giulietta con sfumature paranormali. Anche questo è un fumetto concluso e potete trovare anche la serie tv tratta da esso.


Beware of the Brothers!


Qui abbiamo una storia tra fratelli adottivi. Niente a che vedere con Georgie, in questa è molto più complicata la situazione, anche senza triangoli o quadrati amorosi. Dopo la morte della loro figlia più piccola, una coppia di nobili prendono la decisione di adottare una bambina senza tetto che gli ricorda in maniera impressionante la defunta. Ed è così che Hari entra a far parte di una famiglia ricca e importante e inoltre acquisisce tre fratelli, uno più detestabile dell'altro che non vede di buon occhio la trovatella. Renderanno la sua vita un'inferno ma un giorno, alla ragazza, ormai diventata grande, viene data l'opportunità di tornare indietro nel tempo e far cambiare le cose. Questo fumetto è ancora in corso ed è collegato a Who made me a Princess per ambientazione.

Lady Baby


La giovane lady Calliope (detta Lippe) vede la sua famiglia morire uno dopo l'altro. Ma proprio quando pensa di porre fine alla sua vita, una misteriosa ragazza le fa un dono. La riporta indietro nel tempo, al momento in cui è nata, dandole modo di vivere una seconda volta e scoprire gli sporchi intrighi che hanno portato alla morte i suoi cari. E' dolcissimo e anche divertente vedere come questa lady venga coccolata e trattata da genio (per il fatto che è un'adulta nel corpo di una bambina) nella sua famiglia. Ha due fratelli maggiori bellissimi che la amano, un papà e una mamma che stravedono per lei, la sua vita sembra perfetta ma non si lascia distrarre dal suo obiettivo di trovare i colpevoli della loro morte. Non vuole assolutamente perderli una seconda volta. E ovviamente non mancano i pretendenti, qui ce ne sono per tutti i gusti di ragazzi belli, ricchi e dai caratteri più disparati. 
Anche questo è un fumetto tratto da un romanzo ma è davveeeeeero lungo, se non ricordo male si tratta di più di 300 capitoli o addirittura sui 400, mentre il fumetto sta ancora sugli 80 capitoli. Quindi ancora ce ne vorrà di tempo prima di vedere un finale anche per questa trasposizione disegnata. Mettetevi comodi se intendete aspettare insieme a me.

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Come avrete capito, ho una predilezione per le storie in cui le protagoniste o sono resuscitate, sono tornate indietro nel tempo oppure per quelle cresciute come maschi ahahah 
Leggere questi webcomics è un po' come seguire le serie tv, diventano una droga. Spero di aver incuriosito qualcuno di voi e se già conoscete questo mondo e volete consigliarmi altri fumetti, scrivetelo nei commenti. Ne sarei felice.
Buona serata e a domani con un review party "fatato".


giovedì 16 aprile 2020

A Chaotic Blogger's Reflections - Ristampe e cambi di copertina


Salve a tutti, readers. Questa volta voglio parlare di una scelta editoriale che spesso e volentieri mi ha fatto innervosire. Ovviamente adesso parlo da lettrice, non da casa editrice, e i pensieri sono molto diversi. Se da una parte vediamo nero, dall'altra vediamo bianco. 
Iniziamo dall'esempio del cambio delle copertine della serie di Shadowhunters. Per anni, noi primi lettori della Clare, abbiano sopportato quelle disgustose (ribadisco che è un pensiero personale) copertine con i graffi - e con scelte di modelli piuttosto bruttini - tutto perché c'erano solo quelle, non c'era altra scelta. Non sapevamo che in futuro ci sarebbero state nuove edizioni e sopratutto non potevamo sapere se la Mondadori ci faceva la grazia di acquistare i diritti anche per quelle nuove edizioni. Come sappiamo, in Italia è già tanto se vengono pubblicati i libri, figuriamo le edizioni speciali o "da collezione". Mettendola in questo modo, possiamo dire che acquistare i libri appena usciti sia controproducente ma se ragioniamo così e andiamo ad acquistare a serie conclusa o attendendo qualche novità e offerta, c'è il rischio che la serie venga interrotta e quindi addio ai seguiti e benvenuti spazi in libreria. Un bel dilemma che sembra non trovare soluzione.  


Lo ammetto, questa storia delle nuove edizioni di Shadowhunters mi ha fatto davvero imbestialire. Non posso pensare semplicemente a vendere le vecchie edizioni e comprare le nuove perché: 
A. pure se riesci a rivenderle ci riesci solo a metà prezzo di copertina. 
B. Tirando le somme tra spese di spedizione e libri scontati al 50% non riesci a ricoprire la nuova spesa per comprare le nuove e quindi ci rimetti.
C. Ho alcuni libri di prima edizione autografati e quindi è impensabile per me darli via. 
Il punto B si può sopportare se siamo grandi fan della Clare ma comunque mi è sembrata tutta una presa in giro. Io adoro la Clare, sono tra le prime lettrici di Shadowhunters, quando ancora era in corso la prima serie The Mortal Instruments, e quindi non ho mai resistito alla tentazione di comprare subito, appena usciti, i libri. Ma come avete potuto vedere, essere grandi fan e tra i primi è stata una fregatura, e sono sicura di non essere l'unica a pensarla così. I soldi non cadono dagli alberi e non possiedo la libreria della Bella e la Bestia se no avrei pensato di aggiungere anche questo nuovo cofanetto insieme agli altri vecchi. Dal punto di vista della CE (casa editrice), invece, si sa, il guadagno è tanto, con nuovi lettori - tra cui alcuni che hanno scoperto la serie grazie a quella schifezza di telefilm che non c'entra niente con la trama originale (di nuovo opinione personale) -, i fortunati fan e collezionisti che tengono dinero, potete immaginare le vendite. 

Passiamo ai cambi di copertina e ristampe dei self. Negli ultimi anni, anche grazie a Kindle Unlimited, ho avuto modo di scoprire molti romanzi interessanti nel mercato del selfpublishing ma a volte non capisco il desiderio dell'autore di cambiare la veste del proprio scritto senza particolare motivo. Posso comprendere nel caso che ci sia stato un nuovo lavoro di editing, qualche aggiunta di extra e quindi un rinnovo completo del romanzo ma in caso contrario non ne vedo il senso. Non è un grosso danno, sopratutto nelle versioni ebook, cambiare copertine. Comunque ho detto che non comprendo, non che mi irrita. Un autore è liberissimo di decidere quello che vuole, dopotutto il bello del selfpublishing è avere totale autonomia ma il danno si fa se parliamo di cartacei. 
Esempio: Autore Pinco Pallino ha pubblicato con una cover blu, io lettore acquisto il libro cartaceo e tempo un anno o pochi mesi la cover diventa gialla e la serie continua con le cover gialle, io rimango con copertina blu e poi devo comprare per forza copertine gialle. 
Risultato: Incazzatura. Lo stesso per la serie di Shadowhunters. 
Self o con CE, avere le copertine della stessa serie diverse in libreria è una cosa orribile e qui non ci piove. Poi consideriamo anche in caso che il libro self venga venduto a una CE. Cambia copertina, viene rifatta una correzione, l'editing - almeno in teoria visto che purtroppo per alcuni scritti non vedo migliorie - e chi ha acquistato il libro quando era self si ritrova con una copertina più bella o più brutta e con un testo diverso. Questo mi è capitato varie volte, troppe per i miei gusti, e ho provato un leggero fastidio misto a felicità per l'autore. Capisco la decisione di un autore di firmare un contratto con una CE, è una cosa che gratifica e ti da modo di vedere la propria creatura migliorata e meglio pubblicizzata. Da lettrice affezionata puoi gioire per questo traguardo ma dall'altra non puoi fare a meno di rammaricartene. Come esempio potete vedere i libri di Adele Vieri Castellano. Adoro la sua serie Roma Caput Mundi ma nell'acquistare subito i suoi libri mi sono ritrovata copertine tutte diverse fra loro. Davvero un brutto a vedersi ma c'est la vie.


Due copertine per lo stesso romanzo, come potete vedere, e ovviamente io ho la versione vecchia a sinistra.

Ce ne sarebbero tanti altri esempi che potrei fare ma è meglio finirla qui per non scrivere un sermone lungo un chilometro. Questo poi non è niente al confronto con alcune autrici che cambiano case editrici come fossero calzini e che fanno impazzire i lettori con i continui cambi di veste e contenuto.  L'autore può non trovarsi più bene con una CE e cambiare a fine contratto ma si mette mai nei panni del lettore e cosa gli comporta questo cambiamento? A me sembra di no eppure sono dell'idea che prima di essere un autore si è lettore. Chi non ha mai preso in mano un libro non può diventarne creatore, o sbaglio?

Il mondo dell'editoria è infinito e ricco di argomenti di cui parlare ma la questione delle ristampe è una di quelle che più mi angustia. Sono curiosa di sapere cosa ne pensate voi di questo argomento quindi fatevi avanti con i commenti e non siate timidi. 
Nel frattempo, vi saluto. Un abbraccio.


sabato 21 marzo 2020

A Chaotic Blogger's Reflections - Chapters e le app di storie interattive


Buongiorno, readers! Oggi voglio parlarvi di un argomento che desideravo esporvi ormai da tempo. Sono ormai un paio di anni, quasi, che la sottoscritta ci ha provato a giocare per pura curiosità e ci sono periodi che mi chiudo con determinate storie. Chapters è un app di storie interattive che ti permette di diventare la protagonista in romanzi di ogni genere. Con la loro grafica avanzata, rende determinati titoli - che trovate in commercio o su Wattpad - avventure virtuali dove sei tu ha scegliere i dialoghi, situazioni e aspetto fisico. 


Forse vi sorprenderà sapere che tra le autrici che hanno dato il loro permesso per trasformare i loro libri in storie interattive, ci sono alcune che noi - sopratutto amanti del romance - conosciamo molto bene, come Jennifer Armentrout con la serie Lux (edita con Giunti), Tiffany Reisz con The Red (prossimamente edita con Hope Edizioni), Kristen Callihan con Idol (edita con Always Publishing), Nalini Singh con Amore Travolgente (edito come Romanzo Mondadori Extra Passion) e così via. Ma Chapters non si limita solo a dare forma ai romanzi, ma anche a fanfiction che hanno molto successo su Wattpad. Devo dire che ne ho trovate di storie interessanti e non potete immaginare quanti romanzi ho comprato dopo averli provati nell'interattivo. Ho scoperto, oltre quelli citati sopra, romanzi che sono stati già tradotti e, facendo delle veloci ricerche sui titoli originali e titoli italiani, ho cominciato a usufruire di più delle offerte ebook Newton e il mio primo acquisto tra le storie che ho giocato su Chapters è stato niente di meno che Realmente amore di Nichole Chase. La storia mi aveva talmente preso che non ho potuto non leggerne il libro da cui ha origine.


Quello che voglio dire e che può sembrare è assurdo è che questa app diventò un maggiore incentivo per leggere. Non che mi manchino le letture ma, a volte, affronto periodi in cui ho scarsa voglia di leggere o in cui è difficile soddisfarmi. Poi, chi mi conosce sa che solo negli ultimi anni sono tornata ad apprezzare qualche romance ma ho ancora poca simpatia per i contemporanei. Entrare in queste storie interattive mi ha aiutato ad apprezzare pian piano alcuni romanzi che prima non reputavo appetibili. Mentre facevo le mie scelte, mi chiedevo quale fosse in realtà nel libro e come sarebbe andata a finire senza che un giocatore ci mettesse lo zampino. E' stato un timido approccio che ha saputo darmi la giusta spinta in un periodo di magra.



Di altre app simili a Chapters e che mi hanno tenuto compagnia in momenti noiosi, voglio citare in particolare Choices. A differenza di Chapters, quest'ultimo non fa riferimento a romanzi o fanfiction, ma sono solo storie originali create dal team di Choices per far vivere al giocatore storie d'amore al liceo, al college, oppure avventure mozzafiato in uno scenario fantasy o anche storie del mistero e dell'orrore. E poi, diversamente da Chapters, Choices ha incluso anche enigmi, non limitandosi solo a dialoghi. 
In entrambi, come penso in qualsiasi videogioco di questo genere, il compito del giocatore è scegliere una tra diverse possibilità di risposta a domande importanti, che determinano il destino del/della protagonista. Ma purtroppo c'è da dire che la scelta più giusta e che da risultati più piacevoli è spesso e volentieri "a pagamento". Mi spiego meglio. Di base il giocatore viene fornito di due o tre vite e con dei diamanti che vengono utilizzati per pagare le scelte migliori. Si fanno presto a consumare e a quel punto si può scegliere se procurarcene usando il metodo lento ma gratuito guardando pubblicità e completando capitoli di storia oppure il metodo rapido pagando con carta di credito. Io, personalmente, sono contraria nel pagare per avere vite o "diamanti" nei giochi e quindi procedo lenta senza spendere un centesimo. Tanto non ho fretta e anche le scelte di risposta gratuite sanno essere abbastanza buone. 

Esempio di gioco (potete trovarne un sacco su Youtube)



Dopo aver detto tutto ciò, però, c'è una pecca, se così si può dire, in queste app. Purtroppo sono solo in inglese quindi non alla portata degli italiani che non hanno un buon rapporto con la lingua straniera. Se invece, fate parte dell'altra categoria di italiani che "masticano" bene l'inglese e che apprezza i giochi di ruolo, vi consiglio di provare. Io ho parlato soprattutto di romance perchè sono quelli che mi hanno incuriosito di più ma ci sono anche storie fantasy e thriller davvero affascinanti. Provare per credere. E quando lo avrete fatto, aspetterò di sentire della vostra esperienza. 
Spero di non avervi annoiato e ne approfitto per augurarvi un buon weekend.
A presto!



domenica 2 febbraio 2020

Cinque film dell'infanzia quasi finiti nel dimenticatoio (Parte 2)


Salve, guys! Ci ho messo quasi un anno ma sono riuscita finalmente a fare la seconda parte di questo argomento a cui tengo tantissimo. Tramite questo post voglio farvi fare un tuffo nel passato e rispolvere i vostri vecchi VHS. Vediamo se qualcuno li ricorda. Se li avete tutti presenti nella memoria vuol dire che siete dei grandi. 

1. We're Back! Quattro dinosauri a New York


Trama: Un gruppo di amabili dinosauri vincono un viaggio a New York e fanno visita ad un gruppo di simpatici bambini.

Questo vecchio film d'animazione è stato anche una creatura, udite udite, del famoso e acclamato Steven Spielberg. Somiglianze con Jurassic Park? Solo per la presenza di dinosauri, per il resto è una semplice storia di due bambini soli e trascurati che vanno all'avventura per salvare i sogni dei bambini insieme a degli animali preistorici parlanti. Il cattivo mi aveva un pò spaventato all'epoca, lo ammetto, ma tutto sommato non mi era dispiaciuta la storia.

2. I Tre Caballeros


Trama: Quattro storie che vedono protagonista Paperino in un viaggio attraverso l'America del Sud. Il simpatico pennuto incontra un asino volante ed un pinguino di nome Pablo che detesta il freddo, celebra il proprio compleanno con una festa divertente e visita tante città diverse in compagnia di Josè Carioca e del gallo Panchito.

"Somos los tres caballeros..." quanto la cantavo da bambina. Pur essendo un film Disney e con protagonista uno dei personaggi più famosi non mi sembra sia tanto conosciuto. A me divertiva tantissimo il loro trio.

3. Brisby e il segreto di NIMH


Trama: La signora Brisby, una dolce topolina di campagna rimasta vedova del marito Jonathan, vive con i suoi quattro figli all'interno di un vecchio mattone nel campo del contadino Fitzgibbon.

Questo film fu un trauma per me. Mi era piaciuto perché avvincente ma ne avevo avuto anche tanta paura per via delle scene degli esperimenti sui topi e sull'aspetto del cattivo. Questa povera topolina ne passa tante. Non solo deve occuparsi da sola di quattro figli ma uno di questi è anche malato gravemente di polmonite e come se non bastasse devono trasferirsi in una nuova casa. Scoprirà anche verità raccapriccianti su Nimh, istituto dove facevano esperimenti su cavie animali tra cui il suo defunto marito. Insomma, detto così non sembrerebbe un cartone adatto alla vista dei bambini ma se sono sopravvissuta io può farlo chiunque.

4. Charlie - Anche i cani vanno in paradiso


Trama: Charlie è il simpatico cane protagonista di questo cartone, che, ingannato dal suo socio, il bulldog Carface, si ritrova in paradiso. Per Charlie è anche troppo presto per andarsene, così, rubato l'orologio del tempo, ritorna sulla terra, a New Orleans nel 1939. Qui, con l'aiuto di un simpatico bassotto, scopre il segreto della ricchezza di un boss: è una dolce bambina che, parlando con gli animali, permette al bieco personaggio di assicurarsi favolose vincite alle corse dei cavalli. Charlie farà amicizia con la bambina, la strapperà alle grinfie del "cattivo" e fuggirà con lei. Finale commovente nel quale i due protagonisti andranno incontro al loro destino.

Storia commuovente questa di Charlie che ritornato dal Paradiso per vendetta si affeziona ad una dolce bambina. Quest'ultima parla con gli animali e viene sfruttata di proposito per vincere le corse di cavalli ma Charlie la libera per poi darle quello che desidera di più un orfana: una famiglia. Questo film ha avuto anche dei seguiti ma non altrettanto belli come questo, secondo me.

5. La spada magica - Alla ricerca di Camelot


Trama: La piccola Kayley di nove anni è figlia di Sir Lionel, il più giovane e fedele dei cavalieri della Tavola Rotonda del re e del suo mago buono Merlino. Il regno medievale inglese di Camelot nel VI secolo, è in pace e prosperità da quando il prode Re Artù è riuscito a estrarre dalla roccia la magica spada Excalibur, pochi mesi prima. Da allora Artù regna e tutto il popolo è felice. Un giorno Sir Lionel e gli altri cavalieri vengono chiamati a Camelot, per ricevere la ricompensa dei loro servigi. Un terribile cavaliere arrogante e stregone sconosciuto, il barone Ruber, pretende più feudi di tutti senza dare nulla al popolo e, al rifiuto di Artù, Ruber si ribella e tenta di ucciderlo, ma Artù si salva grazie a Excalibur (che è dotata di poteri magici). Ruber ricercato fugge promettendo che un giorno si impadronirà di Camelot ed Excalibur, mascherandosi sotto falsa identità. In quel frangente, Sir Lionel, che ha fatto da scudo al re, viene ucciso da Ruber. Kayley, senza suo padre, cresce e diventa una forte, valorosa e coraggiosa ragazza col desiderio di diventare cavaliere come il padre, nonostante l'ostilità della madre, Lady Juliana...

Questo film è stato un flop all'epoca ma a me piacque tantissimo. Pensate che ha lo stesso doppiaggio di Aladdin (Max Alto, Gigi Proietti, Manuela Cenciarelli e Massimo Corvo). Questa storia si svolge nel regno di Re Artù ma sia quest'ultimo che mago Merlino passano molto in secondo piano dando spazio solo ed esclusivamente alla missione di Kayley di salvare Camelot. Le canzoni sono bellissime e il mio lato femminista godette del fatto che nonostante fosse una femmina la protagonista è riuscita poi ha diventare cavaliere.

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Vi piacciono i film che ho riportato alla luce? Se ne avete altri in mente non esitate a citarmeli. Ho avuto un infanzia ricca e felice grazie a questi cartoni. Quelli era veri cartoni animati non queste schifezze che rifilano adesso ma purtroppo il tempo passa e il cambiamento è inevitabile. Non posso che ricordare ogni tanto queste delizie e aiutare la memoria di come me li amava.


sabato 20 aprile 2019

Cinque film dell'infanzia quasi finiti nel dimenticatoio

Riflessioni di una caotica blogger

FILM DEL PASSATO

Buonasera, cari lettori! Come state? Pronti per la Pasqua? Sapete, nel rimettere a posto alcune vecchie videocassette mi sono ritrovata alcuni titoli che avevo quasi dimenticato. Sono tutti film usciti negli anni '90, alcuni non hanno avuto questo gran successo nonostante io invece li avessi amati tanto all'epoca. Vediamo il risultato di questa full immersion nella gallerie dei ricordi e vi sfido a riconoscerli.

1. Basil l'investigatopo


TRAMA: In Inghilterra, nel 1897, il topo investigatore Basil viene incaricato di trovare un costruttore di giocattoli rapito dal perfido Rattigan affinché costruisca un robot sosia della regina, a cui sostituirlo. Basil, con l'aiuto di fedeli amici, riesce a sventare il diabolico piano.

Basil è uno dei primi 30 classici Disney e si tratta di una parodia "topolosa" del tanto acclamato Sherlock Holmes. Vi confesso che trovavo davvero inquietante Rattigan e il pipistrello dalla gamba di legno. In compenso le pochissime canzoni e la storia in sè li ho molto apprezzati. All'epoca ovviamente ancora non conoscevo la serie originale di Arthur Conan Doyle quindi non potevo sapere che si trattava di una rivisitazione animalesca come hanno poi fatto anche con Robin Hood.

2. Taron e la pentola magica


TRAMA: La pentola magica che rende padrone del mondo chi la possiede è caduta nelle mani sbagliate: sta al giovane Taron e al suo stravagante gruppo di compari strapparla al perfido re Cornelius. La scuderia Disney offre un nuovo esempio di animazione senza eguali, questa volta purtroppo non supportata da una storia all'altezza.

Pensate che questo film è uscito un anno prima di Basil ma purtroppo si è rivelato un vero e proprio flop. Perché? A differenza degli altri suoi "fratelli" di casa Disney, presenta due principali pecche su cui molti non hanno potuto sorvolare. Uno: niente canzoni. Quante volte abbiamo amato un film Disney proprio per le loro stupende e indimenticabili canzoni? Bè, qui nada de nada. Due: è un horror. Ebbene, Taron è stato il primo film Disney ad essere classificato troppo horror per un pubblico bambino. E in effetti, è vero. Io stessa mi sono cagata sotto e chiudevo gli occhi a causa dell'orribile re Cornelius. Ma a parte ciò questo film ha saputo emozionarmi e... acqua in bocca, Taron è stato uno dei miei primissimi amori :P Sarà stato un semplice guardiano di maiali ma ehy! era carino.

3. Zio Paperone alla ricerca della lampada perduta


TRAMA: Paperone, assieme ai nipotini Qui, Quo, Qua e a Gaia, loro amichetta, parte alla ricerca di un tesoro sepolto da oltre sei secoli dal leggendario ladro Collie Baba, e dopo lunghe peripezie lo trovano. Il cartone è al solito divertente, si nota come la Walt Disney si diverta a fare il verso a Steven Spielberg.

Vi confesso che, dopo Paperino, il personaggio che amo di più della Disney è, udite udite, quel tirchiaccio di Zio Paperone. In questo film poi in cui sembra una specie di Indiana Jones, non ho potuto che adorarlo. Ho sempre sognato di essere avventuriera e caparbia come lui e seguivo le Duck Tales con vero entusiasmo. Questo, posso dire, che sia stato il mio film preferito su di loro. 

4. La leggenda del vento del nord


TRAMA: La storia della grande amicizia tra due intrepidi fratellini e il piccolo indiano Watuna che, tra antiche profezie, fantastiche traversate e balene dalla smisurata simpatia, sono pronti a portarvi verso la più incredibile avventura della vostra vita. Vi attende una lotta senza quartiere contro il malvagio Atanasio, che si è impossessato del misterioso Vento del Nord, mettendo così in pericolo la vita stessa delle balene. Solo i tre ragazzi, mossi da un solenne giuramento e sostenuti dalla forza della loro amicizia, possono sperare di fermarlo.

La grafica non è delle migliori, ve lo concedo, ma la storia, da quel che mi ricordo, era davvero emozionante. Ho sempre amato le storie di mare e con l'aggiunta di un bel pizzico di magia è davvero un perfetto combo per la sottoscritta.

5. Il viaggio fantastico


TRAMA: Nel 1492 l'esploratore italiano Cristoforo Colombo compie assieme al tarlo parlante Piky un viaggio per mare con l'intento di circumnavigare il globo dimostrando che la Terra è rotonda. Arriveranno poi in America, dove cercheranno di salvare la principessa delle fate Marilyn dalle grinfie del Signore dello sciame.

Questo film è originariamente tedesco e presenta la storia di Cristoforo Colombo in chiave fantasy. Pensate che è uscito in VHS nel 1995. Purtroppo non fu ben accolto dalla critica, definendolo addirittura una brutta copia del cortometraggio Disney (anch'esso poco ricordato) Il mio amico Ben che prende come protagonista il noto scienziato Benjamin Franklin. In effetti ci sono moltissime somiglianze ma sinceramente a me sono piaciuti entrambi senza alcuna lamentela (anche perché all'epoca ero molto piccola e apprezzavo tutto).

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Vi aspettavate che tirassi fuori film più femminili con principesse e unicorni, ehhh :P Invece no! Maschiaccio ero e maschiaccio sono rimasta. Non che abbia disprezzato le principesse Disney e, ammetto, di aver visto qualche film di Barbie, ma ho sempre preferito l'avventura a tutto il resto. Comunque, tutto ciò mi ha fatto sentire più vecchia XD Nemmeno riuscivo a trovare delle buone immagini di questi film per quanto sono datati ahahah Voi che dite? Sicuro la generazione di adesso non se li ricorderà ma magari qualche classe '80 o '90 li riconosceranno. Penso che farò anche una seconda parte riguardo a questi film perché ci sono ancora vari titoli che voglio assolutamente citare.

Alla prossima!


domenica 30 ottobre 2016

A Chaotic Blogger's Reflections - I coloring books e perché sono adatti a ogni età

Riflessioni di una caotica blogger
 
I coloring books e perché sono adatti a ogni età


Salve, readers! Ho deciso che d'ora in poi darò vita ai miei pensieri tramite questa nuova rubrica. Certo non avrà una frequenza fissa e potrebbero passare mesi oppure giorni tra una mia riflessione e l'altra ma ci tengo a dire la mia su alcune questioni e sentire le vostre di opinioni in proposito. Stavolta voglio mettervi di fronte a una domanda che mi frulla da un pò: pensate che i libri da colorare siano solo per piccini? Uno strumento per farli divertire e dare sfogo alla loro creatività?


Solo di recente ho notato la nascita di molti coloring book per adulti e si sono scoperti i benefici della cosidetta Art therapy, un modo per rilassare le persone soggette ad ansia e per chi vuole staccare la spina per qualche momento. Non solo, dare colore a un disegno facilita la concentrazione e credo che ne siamo anche felici quando vediamo che riusciamo a fare qualcosa di bello, no?
Molti pensano - compreso quel brontolone di mio padre :P - che i coloring book siano solo per bambini. Ma non é affatto cosí. Mai sentito parlare della cromoterapia? Degli esercizi anti-stress? I coloring books, oltre a uno strumento di divertimento, sono anche questo. Ne vedo di moltissimi in vendita su Amazon e stanno facendo scalpore. I libri da colorare esistono da parecchio, quand'ero piccola mia nonna mi comprava quelli che trovava in edicola e ricordo ancora quando i miei mi dicevano di stare attenta ai bordi. Maledette bordi e maledetto pennarello che ne usciva fuori.


Adesso stanno avendo successo, a parer mio, anche perché ne escono su classici (ne ho trovato uno sull'Arte della Guerra, addirittura) e grandi saghe (ci sono quelli su Harry Potter, sul Trono di Spade, sulla serie Trono di Ghiaccio della Maas, quello di Outlander e di prossima uscita c'è quello di Shadowhunters). Prima c'erano solo quelli sulle fiabe o su oggetti comuni mentre adesso c'è un ampia selezione che ti rende difficile scegliere quali prendere.

 

Sono dell'opinione che molte cose all'apparenza infantili abbiano uno scopo e un utilità anche per le persone adulte. Esempio, i cartoni animati e i manga. Conosco gente, compresa me, che ancora guarda e riguarda anime e manga. Sembrano stupidaggini ma consideriamo alcuni dei cartoni che facevano su Bim bum bam negli anni 80-90 e quelli visti su Super 3. Tramite i gesti e la storia di molti di questi cartoni i bambini hanno imparato delle cose (il senso dell'amicizia e del legame tra sorelle con Terry e Meggie, che l'universo è vasto con i cartoni sci-fi, e così via), ma ci sono anche significati ed emozioni che sfuggono alla mente di un bambino e si comprendono meglio quando si è grandi. Questo mi è successo anche per i coloring book, da bambina erano un modo come un'altro per sfogare la mia creatività ma solo adesso, all'età di 25 anni, capisco che c'è anche altro dietro. Insomma non credo che un bambino vada a pensare che un libro da colorare sia un perfetto anti-stress XD Eppure è così. Basta solo trovare qualche minuto per sè. So che è difficile per qualcuno ritagliarsi del tempo da dedicare a loro stessi - tra lavoro e figli - ma è importante e anche se si tratta di 5 minuti va benissimo.

Voi che mi dite in proposito? Siete amanti dei colori? Come potete vedere dalle foto sopra, io ho comprato quello di Peter Pan, fiaba che ho amato e che amo tuttora, per di più disegnato dalla talentuosa sorella di una mia amica di cui comprendo l'impegno nel creare disegni piacevoli e un pò complessi per rendere la sfida più interessante (ricordatevi, i bordi sono il male).

Mi sembra di aver detto tutto quello che avevo da dire, ci vediamo prestissimo con un nuovo appuntamento di Alla Scoperta di... per parlarvi di una stupenda novità per gli amanti dei gadget e della lettura.

A presto, readers!