martedì 24 ottobre 2017

Teaser Tuesday #5

Rubrica creata da Should Be Reading
Ci siamo! Siamo giunti a martedì e questo vuol dire che è il momento del Teaser!
Regole del Teaser Tuesday   
  • Si posta di martedì (Tuesday);
  • Prendi il libro che stai leggendo in una pagina a caso;
  • Condividi un breve spezzone di quella pagina (Teaser);
  • Attento a non fare spoiler;
  • Riporta anche il titolo e l'autore così che i tuoi lettori possano aggiungere il libro alla loro wishlist se sono rimasti colpiti dall'estratto;

Mmmm... direi che un'estratto di Wintersong vada bene ;)


«Ma quanta cortesia». La sua voce era secca come le foglie d’autunno. «Ah, Elisabeth, non c’è bisogno di essere così formali. Non ci conosciamo forse da una vita?»
     «Liesl», dissi. «Allora chiamami Liesl».
     Il Re dei Goblin sorrise. La punta dei suoi denti aguzzi scintillò. «Preferisco Elisabeth, grazie. Liesl è un nome da ragazzina. Elisabeth è un nome da donna».
     «E io come devo chiamarti?». Tentai di mantenere salda la voce.
     Di nuovo quel sorriso da predatore. «Come preferisci», mormorò. «Come preferisci».
     La sua voce era calda e vibrante come le fusa di un gatto. Mi sforzai di ignorarla. «Perché mi hai portata qui?»
     «Tsk, tsk». Il Re dei Goblin mi puntò contro un dito lungo e snello. «Pensavo che fossi un’avversaria degna. Stavamo giocando, Fräulein, ma tu non sembri molto incline a sfidarmi».
     «Un gioco?», chiesi. «Che gioco?»
     «Be’, il gioco più bello del mondo». Abbandonò la sua posa languida accanto all’ontano, tutto a un tratto era vigile, all’erta. «Quello in cui io prendo qualcosa che ami e lo nascondo. E se tu non riesci a trovarlo, diventa mio».
     «Quali sono le regole?»
     «Le regole sono semplici», disse. «Quel che trovo, lo tengo per me. Vorrei sottolineare che non ti sei sforzata granché di giocare. Peccato». Mise il broncio. «Quando eri bambina giocavamo spesso. Non te lo ricordi, Elisabeth?».
     Chiusi gli occhi. Sì, giocavo con l’Erlkönig quando ero piccola, dopo che Käthe era andata a dormire. All’epoca Sepperl non sapeva parlare e io ero ancora me stessa, pienamente me stessa. Il tempo e le responsabilità non mi avevano ancora ridotto a un’ombra di quel che ero. Correvo alla Radura dei Goblin per salutare il signore del Sottosuolo. Avevo un abito della migliore seta e di raso, lui era vestito di pizzi e broccati. I musicisti suonavano e noi danzavamo, danzavamo al suono della melodia che sentivo nella mia testa. Era stato allora che avevo cominciato a buttare giù i miei primi appunti. Che avevo cominciato a comporre.
     «Ricordo», dissi a bassa voce.
     Ma i miei ricordi erano frutto dell’immaginazione o erano qualcosa di reale? Qual era il confine tra la fantasia e i ricordi veri? Riuscivo a vedere la piccola Liesl che danzava con il Re dei Goblin, un Re dei Goblin che era sempre appena un po’ più grande di lei, appena fuori dalla sua portata. Un Re dei Goblin che soddisfaceva tutte le sue fantasie infantili, che le diceva che era bella, che era adorata, che era degna di essere amata. Erano ricordi? O sogni?
Pag. 62 ebook

Carino, vero? Se volete, postatemi anche gli assaggi delle vostre letture. No spoiler ovviamente :)


3 commenti:

  1. Spero di riuscire a leggere presto questo libro!

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  2. Hai stuzzicato ancora di più la mia curiosità, a me che piacciono i fantasy mi inviti a nozze ^_^

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  3. E'molto carino. Molto "magico", spero che possiate leggerlo presto.

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A chiunque voglia darmi la sua opinione, un enorme grazie!
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