Giorno a tutti, readers! Quest'oggi ho il piacere e l'onere di partecipare a un iniziativa dedicata a una delle mie autrici preferite. Insieme ad altre meravigliose blogger - un grazie speciale a Susy ed Ely dei blog I miei magici mondo e Il regno dei libri per avermi coinvolta - dedichiamo questa settimana alle opere di Jane Austen, anche quelle poco conosciute e incomplete.
"Mansfield Park", uno dei romanzi più noti e discussi di Jane Austen, narra la storia di Fanny Price. Adottata, ancora bambina, dagli zii Sir Thomas e Lady Bertram, Fanny viene accolta e allevata nella loro lussuosa proprietà di Mansfield Park. Qui cresce, parente povera in un ambiente d'élite, e misura tutta la distanza fra il proprio modello educativo - fondato sul senso del dovere, l'abnegazione, la virtù - e quello, in particolare, della spregiudicata Mary Crawford. Alla fine la protagonista sposerà il cugino Edmund, figlio di Sir Thomas, e con lui si stabilirà definitivamente a Mansfield Park. Al di là dell'apparente trionfo della morale tradizionale, la narrazione contiene un'implicita e corrosiva critica della cultura dominante del primo Ottocento: Fanny - suggerisce l'autrice - realizza, infatti, l'ascesa sociale al prezzo della negazione della propria libertà e spontaneità.
ANALISI E OPINIONE SUL ROMANZO
Mansfield Park è il terzo libro scritto dalla Austen e fu pubblicato per la prima volta nel 1814. Questo suo romanzo è stato definito il più "oscuro" dell'autrice per determinati motivi che nell'800 potevano dirsi scandalosi. Ebbene, a differenza dei suoi "fratelli maggiori", Mansfield Park tratta di temi molto più osè come la schiavitù, l'erotismo e anche di incesto anche se all'epoca era possibile sposarsi tra cugini di primo grado. Diciamo che quest'ultimo è diventato impensabile ai giorni nostri ma lo stesso Darwin si sposò con sua cugina e altri personaggi più o meno noti fecero lo stesso.
Nell'epoca vittoriana era anche consuetudine per le famiglie ricche prendere in affidamento nipoti o altri parenti poveri come fanno i Bertram con la piccola Fanny ma quest'ultima non viene mai trattata come una loro pari ma sempre e solo come una comune. Potete immaginare come si può sentire una povera bambina che vive in una casa piccolissima con nove fratelli e con a malapena di cui mangiare trovarsi davanti l'opportunità di vivere anche se per poco - che poi diventerà per sempre - un'esistenza più agiata anche se poi trattata con sdegno e severità da chi la mantiene. La nostalgia di casa si fa sentire ma la compagnia del gentile e premuroso Edmund le addolcisce la permanenza a Manfield Park. Tuttavia un giorno l'arrivo dei fratelli Crawford porterà il caos tra loro tra tradimenti e delusioni d'amore, la famiglia Bertrand si macchierà di un grave scandalo ma per qualcuno arriverà il lieto fine.
A differenza dei suoi predecessori, devo dire di aver trovato Edmund poco interessante o addirittura irritante. Sarà che mi piace il tipo più tenebroso mentre lui è decisamente un principe azzurro. Un gentiluomo dal cuore d'oro ma parecchio ingenuo che si lascia subito ingannare dalle apparenze. Ha avuto Fanny vicino per anni, l'ha resa la donna adatta a lui per poi preferirne una più affascinante con l'anima di una vipera. Fanny non è orgogliosa come Elizabeth oppure coscienziosa come Elinor, ha meno carattere rispetto a loro ma è dotata di un gran cervello, ha un potenziale che secondo me non ha dato completo sfogo. Il suo lieto fine arriva così, tranquillo, senza che lei abbia dimostrato di meritarselo. Ho apprezzato Mansfield Park ma penso che non sia all'altezza della bellezza di Orgoglio e Pregiudizio o di Ragione e sentimento, non per niente sono opere più conosciute e osannate da noi mentre le altre sono quasi nel dimenticatoio. Con questo libro, la Austen ha dato vita allo scandalo perchè, anche se in maniera accennata, era vergognoso per una donna parlare di schiavi e di cose peccaminose. Su Mansfield Park, la schiavitù nelle Antille è il mezzo di sostentamento dei Bertram e anche se reputato ripugnante per Fanny una simile attività, deve anche riconoscere che è grazie al denaro ricavato da ciò che vive in maniera dignitosa. Poi, sappiamo che è impossibile ci siano scene erotiche in un libro della Austen ma in questo romanzo viene citato uno spettacolo teatrale con scene decisamente non adatte ai bambini. Una sciocchezza sembrerebbe a noi del ventunesimo secolo ma una volta la sessualità era tabù.
Mansfield Park è un romanzo piacevole, non tra i più eccelsi dell'autrice ma comunque degni di nota che fa molto pensare sui soprusi dovuti alla differenza sociale e a come l'apparenza possa ingannare.
A differenza dei suoi predecessori, devo dire di aver trovato Edmund poco interessante o addirittura irritante. Sarà che mi piace il tipo più tenebroso mentre lui è decisamente un principe azzurro. Un gentiluomo dal cuore d'oro ma parecchio ingenuo che si lascia subito ingannare dalle apparenze. Ha avuto Fanny vicino per anni, l'ha resa la donna adatta a lui per poi preferirne una più affascinante con l'anima di una vipera. Fanny non è orgogliosa come Elizabeth oppure coscienziosa come Elinor, ha meno carattere rispetto a loro ma è dotata di un gran cervello, ha un potenziale che secondo me non ha dato completo sfogo. Il suo lieto fine arriva così, tranquillo, senza che lei abbia dimostrato di meritarselo. Ho apprezzato Mansfield Park ma penso che non sia all'altezza della bellezza di Orgoglio e Pregiudizio o di Ragione e sentimento, non per niente sono opere più conosciute e osannate da noi mentre le altre sono quasi nel dimenticatoio. Con questo libro, la Austen ha dato vita allo scandalo perchè, anche se in maniera accennata, era vergognoso per una donna parlare di schiavi e di cose peccaminose. Su Mansfield Park, la schiavitù nelle Antille è il mezzo di sostentamento dei Bertram e anche se reputato ripugnante per Fanny una simile attività, deve anche riconoscere che è grazie al denaro ricavato da ciò che vive in maniera dignitosa. Poi, sappiamo che è impossibile ci siano scene erotiche in un libro della Austen ma in questo romanzo viene citato uno spettacolo teatrale con scene decisamente non adatte ai bambini. Una sciocchezza sembrerebbe a noi del ventunesimo secolo ma una volta la sessualità era tabù.
Mansfield Park è un romanzo piacevole, non tra i più eccelsi dell'autrice ma comunque degni di nota che fa molto pensare sui soprusi dovuti alla differenza sociale e a come l'apparenza possa ingannare.
PERSONAGGI PRINCIPALI E INTERPRETI
Di Mansfield Park ne hanno fatto pochissime rivisitazioni e quelle più conosciute sono stati il film uscito nel 2000 e quello uscito nel 2007. Ora vediamo gli interpreti e vediamo nel dettaglio i personaggi più importanti.
Preferisco decisamente la O' Connor, rispecchia di più la bellezza senza fronzoli tipica delle eroine austeniane. |
Fanny Price viene cresciuta fin da bambina dai ricchi zii Bertram ma le viene sempre ricordato il suo posto nella classe inferiore. Nonostante la parentela, non viene mai trattata con affetto e rispetto dalle sorelle della madre e dai cugini ma più come una semplice serva. Le viene data una buona istruzione, bei vestiti e una camera tutta sua ma il suo futuro le lasca ben poche opzioni: diventare una governante e accudire la zia fino alla fine dei suoi giorni oppure il matrimonio. Fanny nasce in una famiglia molto povera e con numerose bocche da sfamare, Mansfield Park si prospetta come una buona opportunità per lei ma la freddezza e la severità che incontra lì la fanno ricredere. L'unica sua consolazione è suo cugino Edmund, l'unico dei suoi parenti che la tratta con gentilezza e affetto. E' di una bellezza classica, poco appariscente ma ancora in sboccio, e ha una grande sete di conoscenza e molte altre doti.
Anche qui penso che Miller sia un Edmund migliore ma non osate guardare una foto attuale dell'attore. Ha perso parecchi capelli nel corso degli anni. |
Edmund è il secondogenito dei Bertram e di conseguenza non avrà in eredità il titolo e le proprietà del padre a meno che non muoia senza eredi suo fratello Tom. Ci sono poche possibilità per chi non è il primogenito per vivere in maniera dignitosa: l'avvocatura, il servizio militare o diventare un ecclesiastico. Ovviamente, vista l'indole gentile e pacifista, Edmund sceglie di diventare un sacerdote e niente e nessuno può fargli cambiare idea. Nemmeno Miss Crawford, per cui prova una grande attrazione ma che poi scoprirà non essere la donna che immaginava. Dopo questa scoperta, guarderà più dentro di sè e rivaluterà i suoi sentimenti capendo che è Fanny la donna che ama e che vuole al suo fianco.
Stavolta prediligo la Mary della film del 2007. La Atwell ha più fascino e carisma della Davidtz ma quest'ultima ha comunque il suo perchè. |
Bellissima e affascinante, Mary Crawford irrumpe, insieme al fratello, nella vita della famiglia Bertram come un fulmine a ciel sereno portando scompiglio tra i suoi membri, in particolare nel cuore del giovane Edmund. È una donna frivola, amante del lusso e delle feste, di conseguenza non adatta a diventare moglie di un religioso. Mary è un diavolo travestito da angelo che non farà mistero di desiderare la morte di Tom per fare ereditare le ricchezze e proprietà dei Bertram a Edmund. Sì mostrerà per quello che è facendo rinsavire il suo disgustato spasimante.
Questa è stata una dura lotta ma alla fine dico che per aspetto fisico preferisco Beattie. Ha più la faccia da mascalzone, perfetto nella parte di Henry. |
Henry Crawford è un libertino senza alcun rispetto per i legami coniugali. Con il suo fascino fa subito breccia nel cuore di entrambe le sorelle Bertram, Maria e Julia, e nonostante sappia che la prima è fidanzata e prossima alle nozze non si fa scrupoli a stuzzicarla finchè non perde interesse e non sposta la sua attenzione su Fanny. È un seduttore che non pensa minimamente ai sentimenti degli altri ed è piuttosto volubile. Rovina il matrimonio di Maria ma non si prende responsabilità per il suo gesto lasciando la ragazza in balia dello scandalo e del disonore. Sembrava cambiato per amore di Fanny ma purtroppo il lupo perde il pelo e non il vizio.
CALENDARIO:
ottima aanalisi dei personaggi e dell'opera in sè. Come te credo che questo libro sia poco conosciuto e forse poco osannato perché i personaggi non spiccano come altri suoi protagonisti, tuttavia a me Fanny piace molto. Ha un potenziale tutto suo e mi piace, io ho sempre pensato sarebbe stato interessante farla incontrare con Elizabeth, secondo me ne sarebbe uscito fuori qualcosa di veramente interessante. A prescindere da tutto quest'opera mi è piaciuta anche se non come le altre perché Jane Austen è Jane Austen e di lei si legge di tutto <3 Grazie per aver partecipato e per il tuo prezioso aiuto <3 <3
RispondiEliminaGrazie a te per avermi inclusa in questa iniziativa! <3
EliminaLa cara Jane era decisamente una donna con le palle XD
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