domenica 10 novembre 2019

Recensione - Son of the Sea, Daughter of the Sun di Marc Graham


Titolo: Son of the Sea, Daughter of the Sun
Autore: Marc Graham
Editore: Blank Slate Press
Uscita: 24 Settembre 2019
Genere: Historical Fiction

A shipwrecked prince on a foreign shore and a young princess coming into her powers battle dark forces that would destroy her kingdom and their love.  
Nine hundred years before Columbus, a sailor with a mystical map and a vision of a glorious destiny is shipwrecked on the far side of the world. A prince of Visigothic Spain, Iudila finds his match in Chakin, daughter of a Mayan king. Can love span the gulf between them, or will they be cast apart by their different gods—or by the dark shaman who desires Chakin for himself?

A quanto pare non ho ancora imparato a non lasciarmi ingannare dalla copertina. Ma capitemi, si è presentata così in tutto il suo splendore tra le proposte di Netgalley e non ho saputo resistere. Decisamente mi sono illusa troppo e speravo in qualcosa di più "soft" quando invece troviamo uno storico ricco di dramma e violenza con un pizzico di magia. C'è anche amore? Certo ma non è il fattore più importante come si presume leggendo la trama.

Iudila è solo un ragazzino quando viene rapito dai pirati e costretto a diventare un servo. Da erede al trono diventa un temibile pirata destinato a grandi cose. Una profezia lo porterà ad incontrare la sua  compagna per la vita e la troverà nel remoto regno dei Maya. La principessa Chakin è in età da marito e molti ambiscono alla sua mano sia per il potere che per la sua bellezza ma arriverà un affascinante straniero a rubarle il cuore. I due vengono da culture diverse, venerano divinità diverse ma nonostante ciò trovano un punto di incontro dando inizio a un futuro pieno di gloria e felicità. Ma sulla loro esistenza cadrà un ombra che potrebbe porre fine a tutto.

In generale posso dire che abbia trovato il contesto storico molto affascinante e realistico ma quello che non ho gradito è stata l'incoerenza di alcuni atteggiamenti. In questo romanzo trattiamo di abuso di minori. Iudila è poco più di un bambino quando viene usato come giocattolo sessuale dal capitano dei pirati e quando finalmente riesce a liberarsi di lui, il ragazzo invece che provare immediato sollievo prova rimpianto e nostalgia. Capisco il risveglio degli ormoni e appetiti sessuali per un giovane uomo ma questa è una vera e propria sindrome di Stoccolma. Per non parlare poi di altri che hanno subito la sua stessa sorte che vedono il loro aguzzino come una figura paterna. Questo mi ha fatto proprio storcere il naso dal disgusto e l'ho trovato davvero incomprensibile. Poi altro punto a sfavore di questa storia è che trovo ci sia troppa carne sul fuoco. L'autore ha parecchio esagerato con gli elementi sia religiosi che magici dando vita a un miscuglio troppo pesante da sopportare.

Lo stile di Graham non è male, anche se è un inglese piuttosto complesso per i lettori italiani alle prime armi o a livello medio con la lingua straniera, ma l'ho trovo troppo eccessivo in vari punti. In compenso, come ho detto sopra, ho apprezzato l'ambientazione storica, un epoca che viene mostrata in tutta la sua brutalità e maestosa bellezza senza filtri. In conclusione, avrei voluto godere di più di questo libro ma purtroppo si è trattato di un boccone molto amaro.


Grazie mille a Netgalley e alla casa editrice per la copia omaggio in cambio di un'onesta opinione

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