mercoledì 9 gennaio 2019

Recensione - Natale al Castello di Michela Piazza e Pamela Boiocchi


Titolo: Natale al Castello
Autrice: Michela Piazza e Pamela Boiocchi 
Editore: Self
Genere: Contemporary romance
Pagine: 156
Uscita: 6 Novembre 2018

Possedere un castello nelle Highlands? 
Un sogno per molti, un incubo per Duncan Campbell. 
Per lui vendere il maniero del Clan, oberato dai debiti, è una semplice questione di buonsenso. 
Peccato che suo padre sia un cocciuto Laird attaccato alle tradizioni e che l'affettuoso fratello si sia trasformato in uno sconosciuto con troppi segreti. 
Ma se bastasse l'incontro con una rossa amante dei gatti e dei biscotti a risvegliare in Duncan la magia del Natale? Se l'amore per la Scozia - e per la famiglia - fosse solo sopito? 
Tra kilt e giochi tradizionali, antiche leggende e piccanti baci rubati, Duncan si ritroverà a dubitare di tutte le proprie certezze. 
Una commedia romantica per chi crede nelle seconde occasioni, una favola scozzese pepata e scoppiettante.

La Scozia è da anni il mio sogno visitarla figuriamoci in un periodo allegro e luminoso come il Natale. In questo romanzo scorriamo la mappa fino a puntare il dito sull'isola Mull, più esattamente puntiamo lo sguardo sulla dimora dei Campbell, il Castello di Laigbarn, oggetto di discussione tra i membri della famiglia padronale. 

I grinch si trovano dappertutto e ne abbiamo uno anche qui con il nome di Duncan, primogenito del laird, uomo cinico che pensa solo a godersi la vita e guadagnare un sacco di soldi. Crede che il Castello sia solo una sanguisuga che prosciuga il patrimonio di famiglia da secoli, un rudere che ha bisogno di troppe riparazioni che non si potranno mai permettere. Quindi si fa avanti per trovare un compratore e ricavare una bella cifra da spartire tra lui, il fratello e quel testone tradizionalista del padre. Qualcuno a cui vendere il Castello di famiglia c'è, la sua approvazione pure ma non di certo quella del resto dei famigliari. Suo fratello Andrew e suo padre Alistair, a differenza sua, sono troppo attaccati alla loro terra di origine. Per loro il Castello, la storia e le tradizioni sono tutto.
La conoscenza di una dolce fatina dai capelli rossi, un soggiorno in un piccolo bed and breakfast e un improvviso malanno del padre, porteranno Duncan ha riconsiderare i suoi propositi e convinzioni. Che non sia poi così male ritornare a vivere al Castello?

Duncan mi è risultato antipatico fin dall'inizio e non è che, con lo scorrere della lettura, la mia opinione sia migliorata. Ci ho provato ma anche quando apriva gli occhi su un possibile futuro in patria e riscopriva il piacere del Natale in famiglia non sono riuscita a farmelo piacere. Gli altri personaggi invece non li ho trovati male anche se, essendo un romanzo piuttosto breve, non sono riuscita ad apprezzarli a pieno. In una trama così ristretta non ho avuto modo di conoscerli come si deve e nemmeno di immedesimarmi in essi. Giusto un pochino con Cat che mi è piaciuta per la sua allegria e amore per suo lavoro, anche se fin troppo ingenua per i miei gusti. Ammetto di aver storto il naso già dal secondo capitolo nel vedere quanti secondi ci ha messo per credere a Duncan e a cedere alla sua seduzione. E purtroppo non è stata l'unica cosa ad andare troppo di fretta. In generale e sopratutto il finale sono andati troppo veloci come se le autrici avessero voluto sbrigarsi a concludere tutto, chiudere baracca e burattini senza lasciare qualcosa di emozionante o memorabile al lettore. 

Non è che ci sia qualcosa che non va nello stile delle autrici - che trovo abbastanza buono - o nella trama in sè - anche se per niente originale, giusto il mio amore per la Scozia mi ha guidato a questo libro - ma non mi ha conquistata. E' stato tutto piuttosto piatto e rapido, arrivata alla fine sono rimasta a guardare la parola FINE con sgomento. "Tutto qui?" è stato il mio pensiero ma non voglio dire che sia stata una lettura del tutto spiacevole. L'ho trovata carina, passabile, adatta a chi è alla ricerca di letture molto leggere senza troppe pretese. Dopotutto ciò che ho detto, non me la sento di bocciarla del tutto perché comunque mi ha fatto passare un paio di orette davanti al camino e mi ha fatto scoprire queste due nuove autrici. Tutto sommato è sempre un piacere scoprire autori del nostro Bel Paese, sopratutto se amano la Scozia quanto me. E le voglio anche ringraziare per le ricette a fine romanzo, credo proprio che proverò l'eggnog <3



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