Titolo - La Strega e il Cavaliere
Autore - Laura Fiamenghi
Uscita - 25 Dicembre 2018
Pagine - 443
Prezzo - 2,50 € ebook
XX SECOLO Viola, appena ventenne, è saldamente impegnata a vivere una vita normale, nascondendo a tutti la sua insolita capacità udire frammenti dei pensieri altrui ed avere sogni premonitori e visioni. Sua madre, l'unica che forse avrebbe potuto darle delle spiegazioni, è venuta a mancare quando era solo una bambina, così che Viola si trova del tutto impreparata a gestire i suoi poteri che crescono sempre più con il passare del tempo.
Provata e confusa, Viola decide di rifugiarsi nella baita di famiglia sperduta tra le montagne, lì dove i suoi poteri non possano combinare altri guai e lei capisca come gestirli.
XIII Secolo. Ragnor, Signore di Villacorta, è un bastardo, un illegittimo, un cavaliere che ha conquistato con onore e sangue il suo regno e il suo titolo. Nulla è più importante per lui che proteggere e essere un buon sovrano per il feudo che gli è stato affidato dall'Imperatore stesso, ma viene sconfitto dalla Strega del suo acerrimo nemico, Ulfric di Offlaga, e tramutato da essa in un falco, lasciando il suo regno in guerra senza un sovrano.
'Ogni Cavaliere ha bisogno di una Strega, dovesse trovare la propria anche attraverso le soglie del tempo.'
Ero alla ricerca di un fantasy con una bella storia d'amore e a un tratto mi capita tra i suggerimenti Amazon questo romanzo. Leggendo le recensioni mi ero creata un pò di aspettative, quel tanto che bastava per non rimanere delusi alla fine, e a quanto ho potuto constatare, ho fatto bene. Questo libro è stato una delizia quanto un supplizio. Perché? A causa di banalissimi errori - mancanza di parole o alcune scritte male, l'uso del voi in alternanza con il tu - non sono riuscita a godermi a pieno questa storia che aveva il potenziale per essere qualcosa di magnifico.
Viola è una ragazza dei giorni nostri che ha da sempre poteri magici. A causa del mal controllo di questi ultimi, Viola andrà a rifugiarsi in una baita in montagna. Da sola e in mezzo al nulla, cerca di stare tranquilla lontano dai pettegolezzi che la identificano come strega. Tuttavia la pace avrà vita breve perché farà la sua comparsa un falco che si tratterà niente di meno che di un cavaliere medievale, Sir Ragnor di Villacorta, trasformato in esso da una strega malvagia. Dal loro incontro la vita di Viola subisce una grande svolta, comincerà a scoprire e a migliorare la sua magia, starà in un epoca non sua con costumi e tradizioni completamente diversi a cui è abituata e troverà il vero amore.
Ammetto che la protagonista non mi è piaciuta tanto, reputandola l'ennesima Mary Sue dai grandi poteri e dalla grande bellezza per cui tutti vanno matti nel medioevo. Poi, botta di sedere (per non essere troppo volgare), trova l'amore perfetto in uno sfortunato cavaliere di un'altra epoca. Cose che non capitano tutti i giorni. L'instalove tra Viola e Ragnor mi ha fatto storcere parecchio il naso poiché detesto l'amore a prima vista se non giustificato ma in questo contesto l'ho tollerato pensando al fattore magia. Non ha avuto chissà quale sviluppo, anzi, sembra che appena si sono guardati negli occhi fosse subito aria di nozze. Ragnor è un signore dal gran coraggio e onore. Lui e la simpatica e stramba strega Gwendra sono stati i personaggi che più ho apprezzato e il motivo per cui ho continuato a leggere. I dialoghi tra lui e la sua amata, ammetto con riluttanza, mi hanno fatto scappare qualche batticuore ma il meglio sono stati quelli di Gwenda e il suo gatto. Davvero divertenti.
Ammetto che la protagonista non mi è piaciuta tanto, reputandola l'ennesima Mary Sue dai grandi poteri e dalla grande bellezza per cui tutti vanno matti nel medioevo. Poi, botta di sedere (per non essere troppo volgare), trova l'amore perfetto in uno sfortunato cavaliere di un'altra epoca. Cose che non capitano tutti i giorni. L'instalove tra Viola e Ragnor mi ha fatto storcere parecchio il naso poiché detesto l'amore a prima vista se non giustificato ma in questo contesto l'ho tollerato pensando al fattore magia. Non ha avuto chissà quale sviluppo, anzi, sembra che appena si sono guardati negli occhi fosse subito aria di nozze. Ragnor è un signore dal gran coraggio e onore. Lui e la simpatica e stramba strega Gwendra sono stati i personaggi che più ho apprezzato e il motivo per cui ho continuato a leggere. I dialoghi tra lui e la sua amata, ammetto con riluttanza, mi hanno fatto scappare qualche batticuore ma il meglio sono stati quelli di Gwenda e il suo gatto. Davvero divertenti.
La trama, seppur stracolma di clichè, si prospettava interessante. Lo stile dell'autrice non è male tuttavia, oltre ai refusi detti sopra, è stata troppo affrettata in vari punti. L'inizio è stato un via vai di eventi durato pochissime pagine. Una pagina prima Viola entra nella baita, la pagina dopo si ritrova con un umano trasformato in falco e la pagina ancora dopo lo riporta nella sua epoca. Non ci sono stati chissà quali approfondimenti o descrizioni che potessero allungare il brodo. E' stato tutto breve e conciso. Per non parlare poi del finale, sembrava che l'autrice avesse fretta di concludere.
Comunque, nonostante questi difetti, è stata una lettura abbastanza carina. Sono dell'idea che l'autrice, conscia degli errori, doveva mettere in commercio il suo romanzo dopo un'attenta analisi piuttosto che chiedere scusa alla fine del libro ma ormai la frittata è fatta. Questo libro è una fiaba leggera per chi sogna di cavalieri valorosi e potenti streghe. Una lettura da cominciare senza troppe pretese che poteva andare meglio.
Sembra interessante ma.... ultimamente ho fatto il pieno di libri con parole mancanti o frasi perse per strada. Anche no
RispondiEliminaNon fa decisamente al caso tuo, allora XD fidati, qui ci sono errori a gogo che snervano.
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