domenica 31 marzo 2019

Recensione - Relatively Famous di Heather C. Leigh



Titolo: Relatively Famous – Edizione italiana
Titolo originale: Relatively Famous
Serie: Famous #1
Autore: Heather C. Leigh 
Traduttore: Silvia Zucca
Collana: Romance
Genere: Contemporaneo
Lunghezza: 340 pagine
ISBN: 978-88-9312-494-2
Data di pubblicazione: 16 Marzo
Prezzo: 5,99

Trama:
Sydney Tannen sembra avere tutto. Figlia di famosi attori hollywoodiani, ha dalla sua bellezza, ricchezza e fama. Insieme a quello però ci sono anche gli stalker che si introducono furtivamente nella sua camera da letto, i paparazzi che provocano incidenti all’auto di suo padre e tentativi di rapimento. Così, quella vita che in apparenza sembrerebbe così perfetta, non lo è poi così tanto.

Quando Sydney ha dodici anni, sua madre smette di recitare e si trasferisce con lei a New York, per nascondersi dalla follia che la fama porta con sé ed evitare di farle correre altri pericoli. Ora, a ventiquattro anni, Sydney continua a tenere nascosta la propria identità, senza permettere che nessuno si avvicini abbastanza da poter scoprire chi è.

Così, quando il caso le fa conoscere il bellissimo Drew Forrester, deve decidere se è giunta l’ora di lasciar entrare qualcuno nella sua vita o se restarsene nascosta per sempre.


Pensavo di essere una persona prudente nello scegliere le letture. Non che mi dispiaccia dare anche pareri negativi - di solito dò il meglio di me - ma cerco sempre di venire attratta da trame che potrebbero piacermi anche se in minima parte. Forse sbaglio perché anche le recensioni negative sono importanti ma ho tante di quelle delusioni nella vita reale che spero di non trovarne almeno nei libri. Quindi maggiormente vado sul sicuro ma a quanto pare questo romanzo è andato a finire nella piccola percentuale delle mie delusioni letterarie.

Le premesse non erano male. Lei figlia di personaggi famosi con un passato traumatico, lui misterioso e super attraente, paure e ricordi da superare... clichè, clichè ovunque ma che comunque avevano attirato la mia attenzione. Una volta per tutte dirò che so che nel romance ci sia poca, se non per niente, originalità. Ogni giorno viene trattato di tutto ed è raro non trovare similitudini con altri mille romanzi, la differenza sta nello stile dell'autore/autrice e nella struttura. Perciò sono questi due aspetti che valuto di più nella lettura oltre al mio grado di piacimento. Questo concetto vale anche per altri generi, anche per il mio favorito fantasy ma almeno in quest'ultimo c'è da spaziare ancora con gli argomenti.

Tutti pensiamo che la vita delle star sia magnifica senza problemi solo perché hanno un mucchio di soldi, ville, castelli, piscine, isole private, popolarità ma purtroppo non è così. Ci sono i pro e i contro anche per loro. In superficie possono sembrare come divinità a noi comuni mortali ma c'è da pensare nel profondo sono anche loro umani con i loro bisogni e sentimenti. Essere famoso implica non avere privacy neanche per andare al bagno o in vacanza con la tua famiglia. Dover interpretare sempre una parte mascherando il vero io è possibile? Ci ho pensato spesso quando vedevo le interviste di attori che stimo tantissimo e quanto di loro ci sia nelle parole che dicono al pubblico. E ho anche riflettuto per quanto riguarda i componenti delle loro famiglie. Com'è essere figlia di due attori? Sidney Tannen ne ha subito le conseguenze in maniera devastante e l'hanno continuata a influenzare fino ai suoi 24 anni. Fino al suo incontro con il bellissimo Drew che si scoprirà essere più di quello che sembra e che potrebbe devastare ancora di più la sua vita. 

Cominciamo a dire cosa non ho gradito. Dunque, si presuppone che due attori molto famosi abbiano soldi a palate e che quindi possano permettersi una sorveglianza più che eccellente simile a quella di un politico o di un membro della famiglia reale. La mia domanda quindi sorge spontanea. Come diavolo è possibile che un semplice pervertito è potuto entrare non solo in giardino ma anche nella stanza di una ragazzina? Se era così facile eludere la sorveglianza potrei sperare di fare irruzione a casa di Jason Momoa e fargli la sorpresa in piscina. Forse mi sono persa qualcosa ma non credo sia normale se non assurdo tutto ciò. Capisco che, come genitori, si voglia lasciare alla figlia la giusta privacy e che desiderino lasciarla vivere come una ragazza normale senza lasciarla influenzare dalla loro popolarità ma qualche bodyguard e telecamera non credo avrebbero fatto male. Della serie "non siate spilorci" per l'incolumità della vostra unica figlia. Passiamo poi alla questione amorosa. Sapete cosa odio più degli insta-love? Il sesso a prima vista. Avete capito bene, i nostri ragazzi si danno da fare dopo un solo appuntamento serio - prima ci sono giusto degli incontri occasionali - ed è subito amore assoluto. Ma per quanto un uomo sia sexy, col corpo da urlo, sguardo da gravidanza immediata, non credo sia il caso di parlare di principe azzurro dopo una sola scopata senza alcuna conoscenza. A meno che non si è in cerca di qualcosa di una botta e via, trovo alquanto stupido innamorarsi di qualcuno di cui sai solo il nome e qualche indizio sul suo lavoro. Non sono una bigotta ma queste cose mi danno su i nervi. Queste cose le tolleravo quando ero una ragazzina alle sue prime letture Harmony Passion, figuriamoci adesso all'età di 27 anni. Ma a parte ciò, non mi hanno particolarmente conquistato nella loro individualità. Lei l'ho trovata troppo insicura e codarda - capisco il trauma e tutto ma non ho fatto altro che aspettare che si desse una svegliata ed uscisse dal suo stato di vittima - mentre lui un tipo troppo possessivo. L'ho trovato abbastanza piacevole solo nella seconda metà del libro ma niente di più. Mi auguro che nei prossimi volumi ci siano sviluppi migliori.

Nonostante questi difetti che mi hanno reso la lettura più una tortura che un piacere, trovo che questo romanzo faccia riflettere su molte cose. Come ho detto sopra, fa pensare alla vita della gente famosa, ai suoi sfarzi, il gossip, alle aspettative a cui vanno incontro. Evangeline e Reid sono questo ma prima di tutto sono genitori e pur di evitare altre sofferenze alla loro Sidney preferiscono sacrificare carriera e matrimonio. Lo stile della Leigh non è male ma è il come ha costruito la storia e i personaggi che ho trovato per la maggior parte senza senso o senza particolare attrattiva. Non è una lettura che sento di promuovere ma nemmeno penso sia del tutto pessima. 


ma non del tutto da buttar via

Grazie mille alla Triskell per la copia omaggio!

2 commenti:

  1. Bella recensione, ma il libro mi sa che non fa per me

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    1. Grazie per il complimento, Benedetta. Purtroppo per stavolta mi è andata male :(

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