sabato 26 dicembre 2020

A Chaotic Blogger's Reflections - La serie Netflix "Bridgerton"

 

Io amo Julia Quinn da tanto tempo. Ero solo un'adolescente assettata di amore, affascinata da uomini prestanti e meravigliosi, quando lessi per la prima volta "Il duca e io". La serie dei "Bridgerton" è, di sicuro, tra le più riuscite della Quinn, per non dire la migliore. Tramite ciò, si è fatta conoscere a milioni di lettrici, il suo stile ironico e frizzante ha fatto breccia nei loro cuori all'istante. Io sono una di quelle lettrici, una di quelle che smania per ogni suo libro, una di quelle che vuole leggere le sue storie per ritrovare il buon umore. Quindi, a questo punto, potete immaginare il mio scetticismo riguardo a questa serie Netflix. Non sapevo se esserne felice o amareggiata. Temevo che potessero rovinare la storia che ho tanto amato ma allo stesso tempo ne ero intrigata. Non ci troviamo sempre a questo punto quando sappiamo di una serie tv "ispirata" a romanzi che rientrano tra i nostri preferiti? Ho cercato di dimenticarmi dei romanzi e dedicarmi a questa curiosa trasposizione e devo dire che i risultati sono stati abbastanza buoni.


Quando scoprii del cast scelto per questa serie, non posso negare di non aver storto un po' il naso riguardo alla scelta di un Simon di colore, per non parlare di molti nobili, tra cui la regina. Questa mia reazione non è per razzismo, ci tengo a sottolineare. Sono una che crede nei pari diritti e non ho assolutamente niente contro le persone che hanno il colore della pelle diversa dalla mia. Il fatto è che questo rappresenta un'incongruenza storica pazzesca. Siamo nel periodo della Reggenza, i neri non potevano ambire a posizioni sociali così elevate, ma questa serie ha scombussolato la storia a favore di una serie che rappresenta anche principi che abbraccio volentieri ma che non approvo vedere in uno storico. E' palese che Netflix abbia voluto far vedere una società integra, senza pregiudizi, in cui neri e bianchi hanno pari diritti, e, nonostante il mio lato amante della storia stia ancora ruggendo frustrato, sono andata ad accettarlo fino a provare apprezzamento. Tutti gli attori sono stati magnifici, hanno superato le mie aspettative e quel Simon, su cui avevo dei dubbi, ha saputo conquistarmi con il suo charme. 

La prima cosa che ho pensato quando ho visto il trailer è stato che potesse essere una specie di Gossip Girl in ambientazione storica. Non che la mia opinione non sia stata veritiera alla fine ma, almeno per Gossip Girl, abbiamo scoperto dopo molti episodi chi fosse "la talpa" mentre qui abbiamo una Lady Wistledown che fa parlare di sé e che purtroppo ne scopriremo l'identità nell'ultima puntata della prima stagione dei Bridgerton, composta da soli otto episodi. Ma dove sono finite le serie lunghe? Dove è finita la suspence? A questo punto voglio mettere in avviso chi non ha ancora letto i libri e non vuole rovinarsi la sorpresa. NON guardate la serie o comunque l'ultima puntata. Questa è stata una scelta che non ho gradito per niente. Per scoprire l'identità di Lady Wistledown, si deve arrivare a leggere il quarto libro della serie e il telefilm lo spiattella come se niente fosse. Questo è stato uno dei misteri che ha incuriosito milioni di lettrici all'epoca e ci è voluto Netflix, a fine 2020, per rendere la cosa di poco conto. Davvero, grazie tante.



Daphne è la quartogenita dei Bridgerton, prima delle ragazze a debuttare in società. Il suo esito matrimoniale determina il futuro delle sue sorelle ed è gestito da un fratello maggiore piuttosto protettivo. Una vera sfortuna visto che si ritrova senza pretendenti ma in suo aiuto arriva un caro amico di suo fratello, Simon, divenuto Duca e, di conseguenza, preda più ambita dalle madri di fanciulle in età da marito. Nasce un accordo tra loro, per rendere desiderabile lei a ottimi pretendenti e inavvicinabile a lui nel mercato matrimoniale. Si fingono una coppia felicemente innamorata ma la finzione fa presto a diventare realtà. Tuttavia giungono ombre dal passato di Simon che impediscono il raggiungimento della felicità nella coppia. Le menzogne hanno vita breve ma, alla fine, l'amore può superare l'odio più profondo?
A differenza del romanzo che predilige l'ironia, nel telefilm abbiamo più dramma. Fa vedere aspetti più cupi e scandalosi di come la Quinn ci aveva abituate. Il telefilm non lascia scampo, fa vedere la freddezza nei matrimoni combinati dell'epoca, la dissolutezza dei gentiluomini fuori dalle mura domestiche e di come le donne nate senza sangue blu avessero poche aspettative per il futuro. Nonostante, questa prima stagione ricopra la storia del primo libro "Il duca e io" e i protagonisti siano Daphne e Simon, vediamo in questi otto episodi anche altre storie che possono fare da prologo per le prossime stagioni. Anthony, il primogenito Bridgerton, ha il dovere di provvedere alla sua famiglia, è sommerso di responsabilità, e dentro di sé c'è una guerra tra sentimenti e doveri. Benedict si sente fortunato a essere il secondo figlio per non essere costretto a sposarsi e mettere al mondo un erede ma anche lui vorrebbe seguire i suoi desideri. Mentre Colin ancora non sa niente del mondo ma è un gentiluomo gentile che desidera sempre fare la cosa giusta. Poi abbiamo Eloise, il cervello della famiglia, che non desidera assolutamente trovare marito e fare figli. La posizione svantaggiosa della donna nella società le impedisce di fare quello che vuole e l'unica con cui riesce a scambiare opinioni è la sua amica Penelope. La cara Pen, lei avrà i suoi problemi in famiglia e in amore ma è un personaggio che fa tenerezza e che vorresti come migliore amica. Per i più piccoli Bridgerton, invece, ci sarà tempo di parlarne nelle future stagioni. Comunque, ho adorato i momenti tra fratelli e anche la dolcezza di mamma Violet. Gli attori hanno avuto una tale intesa da farmeli sembrare davvero una famiglia amorevole e invidiabile. 


Tirando le somme e tralasciando le incongruenze storiche, questa prima stagione è stata emozionante e piacevole. L'interpretazione del cast è stata ottima e l'intesa tra i protagonisti perfetta, a mio parere, tuttavia non perdonerò mai Netflix per aver dato un finale così rivelatore. E' stata la prima volta che ho aspettato il Natale per vedere una serie tv e, una volta iniziata, non sono riuscita a smettere di vederla fino alla fine. Una bella maratona, non c'è che dire. Questa serie ha i suoi difetti ma i punti più importanti del libro li ha mantenuti e ha saputo affascinarmi con tutti questi scandali e amori. Le canzoni poi... davvero magnifiche. 


Voglio dare un consiglio a chi ancora deve vedere la serie e ha letto i libri. Cercate di non pensare alla storia originale e prendete questa trasposizione come un "extra", un omaggio a Julia Quinn, senza cercare troppe differenze e 'peli nell'uovo'. A me è risultato difficile dimenticare le origini ma ci sono riuscita, almeno in parte.  Godetevi tutto questo, senza troppi paragoni, e aspettiamo impazienti la prossima stagione. Per chi, invece, ancora non conosce Julia Quinn, Netflix potrà portarle nuovi lettori, senza dubbio. 

GIUDIZIO FINALE: 
e poco più



8 commenti:

  1. Ho scoperto questa fantastica autrice grazie a te e ne sono felicissima. La storia di Simon e Daphne l'ho amata e infatti ho comprato anche il cartaceo quindi come come te ero curiosissima per questa serie. Devo dire che nonostante ami profondamente più il libro che resterà il mio preferito finora, la serie non è stata male e tu l'hai analizzata perfettamente.
    Peccato solo per lo spoiler che potevano evitare

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    1. Per quello spoiler non li perdonerò mai xD ma a parte ciò e la veridicità storica andata a farsi benedire, mi è piaciuto.

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  2. Ho sentito di tutto su questa serie ed ammetto che non rientra nei miei generi, infatti non la vedrò, ma come si dice quando fa parlare tanto di sè in ogni caso è un successo!

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  3. Non ancora vedo questa seria, ma sono molto curiosa anche a me piacciono queste storie, con queste atmosfere che ti portano in un'altra epoca, quando l'etichetta veniva forse prima dell'abito stesso, rendendo tutto estremanete frizzante, gli attori poi vabe secondo me scelti davvero bene.

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  4. Io anche sto leggendo la Regina degli Scacchi e non so ancora se vedrò la serie..Non voglio rovinarmi la bellezza di quel libro..Comunque anche questa serie non l'ho vista..Non mi attira molto, ma vedrò..😌

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  5. Come sempre le serie deludono un po' rispetto ai libri, specialmente quando siamo innamorati della storia. Nonostante questo, il tuo articolo mi ha messo molta curiosità su questo telefilm, mi sa che lo guarderò.

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  6. Non sapevo fosse tratta da un romanzo ma da come ne parli forse è meglio leggere il romanzo che guardare la serie...

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  7. Non ho mai amato le serie storiche, ma tu mi hai fatto entrare a piè pari in un racconto che, al di la delle incongruenze, sembra molto accattivante, vado a cercarmelo on demand!

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