lunedì 5 aprile 2021

Recensione - Colpo in canna di Jordan Marie


Titolo: Colpo in canna
Autore: Jordan Marie
Serie: Lucas Brothers #4; Autoconclusivo
Genere: Contemporary Romance
Traduzione: Sabrina Scalvinoni
Cover: Angelice Graphics

Trama:

Quando le metterò le manette, sarà per portarla a letto, non in prigione.

Lasciarsi coinvolgere dalla donna sbagliata può distruggerti la vita.
Per allontanarmi da una pazza, sono dovuto tornare a casa, rinunciando al mio lavoro come detective.
Ripetere quell’errore è l’ultima cosa che voglio.
Dovrei sentirmi felice ora.
Vicesceriffo nella mia città natale, circondato dalla famiglia e dagli amici...
Poi, lei si schianta, letteralmente, nel mio mondo.
Adelle Harrington è una spina nel fianco, di cui non ho bisogno.
È troppo impegnativa per i miei gusti.
È sfrontata, orgogliosa, testarda da morire.
È anche l’unica figlia del sindaco.
Questo significa che dovrebbe essere completamente off-limits.
Ho cercato di starle lontano, ma, se mi forza la mano, la caccia si aprirà. Ha scelto il poliziotto sbagliato con cui scontrarsi.
La tengo sotto tiro, non può sfuggirmi. E di sicuro non sparerò a salve.

Non capisco cosa sia andato storto con questo libro. Io AMO la famiglia Lucas e ho cominciato ad apprezzare Black anche prima della storia a lui dedicata. Eppure, questa lettura non mi ha convinto del tutto. Non che mi sia dispiaciuto, sia ben chiaro, ma la coppia principale non mi ha entusiasmato come le precedenti.

Black Lucas è molto insoddisfatto della vita. Perduta la fiducia nelle donne dopo una brutta esperienza con la ex e le speranze per la sua carriera, torna nella sua cittadina di origine come poliziotto. Non c'è niente che riesca a confortarlo, nemmeno la sua pazza famiglia, finché non spunta nella sua monotona esistenza Addie, che poi scoprirà essere la figlia del nuovo sindaco. Tra loro due c'è subito attrazione, un fuoco impossibile da spegnere. Lei potrebbe essere quella giusta ma la felicità viene ostacolata da qualcuno di davvero inquietante.

Black è affascinante quanto egocentrico come tutta la sua famiglia. E' un Lucas, non fa parte di una famiglia normale, ma sa farsi volere bene e c'è sempre per coloro che ama. Non è il mio preferito dei fratelli ma devo ammettere che ha dimostrato un lato sensibile e vulnerabile che mi ha sorpreso. Nasconde la sua insicurezza dietro a una maschera di strafottenza, la delusione verso il genere femminile è stata tanta. Tuttavia, non è senza speranza. Come i suoi fratelli, anche lui merita un amore che lo renda felice. Addie, vista la sua posizione di figlia del sindaco, dovrebbe essere fuori dalla sua portata. Ma lei è troppo bella e troppo indipendente e per lui è impossibile resisterle. La storia d'amore non mi ha colpito più di tanto, ne ho preferito piuttosto i dialoghi divertenti tra i membri della famiglia e soprattutto con la mia cara Ida Sue. Lei non perde un colpo, non mi delude mai. Non che Black ed Addie siano una coppia che non provoca scintille ma, comunque, non è riuscita ad emozionarmi più di tanto. 

Rispetto agli altri romanzi, la storia di Black ha qualche pizzico in più di angst. Mostra come anche un playboy possa rimanere deluso dall'amore, come può rimanere ingannato dalla bellezza, e come può perdere tutto ciò a cui tiene per una singola donna. Il destino gli dà modo di salvarsi dal dolore, gli dona qualcuno su cui aver di nuovo fiducia. Jordan Marie ha saputo creare un'altra storia carica di amore famigliare, di tristezza, di rivalsa. Come ho già detto, non ho apprezzato questo libro come i suoi predecessori ma questo non significa che non sia una storia degna di esser letta e che sappia conquistare gli amanti del genere. Sicuro saprà strapparvi qualche risata nonostante le difficoltà che affronteranno i personaggi.

e poco più

Grazie mille alla Hope per la copia omaggio.


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