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sabato 29 settembre 2018

My Book Boyfriend #11 - Rime An-Elderin

Rubrica ideata da Missie del blog The Unread Reader
Salve a tutti! Era da un bel pò che volevo pubblicare questo articolo ma finendo nei meandri della lista dei post me ne sono dimenticata senza ritegno alcuno. Sono proprio una blogger smaturata. E' dall'uscita del secondo libro della serie La figlia di Odino che è in attesa, ci pensate? Avete capito chi è? Ma proprio lui! Il bellissimo ombroso Rime :D


 
Foto - Ben Dahlhaus
Nome: Rime An-Elderin
Età: 18

Razza: ---
Occhi: Grigio argento
Capelli: Biondo chiaro
Interesse amoroso: Hirka


Rime fa parte di una delle famiglie più importanti del mondo di Ymlanda. Ma invece di succedere a sua nonna tra lotte di potere e intrighi politici, preferisce diventare un Kolkagga, un guerriero ombra. E' molto devoto e si innamora della sua amica d'infanzia, Hirka, nonostante sia diversa da qualsiasi ragazza che conosca.


Una mano forte afferrò la sua.
   «È un punto per me, se ti tiro su?»
   Hirka stava quasi per mollare la presa. Era un sogno? Quella voce... ma certo, la conosceva! O aveva forse battuto la testa?
   Un punto per me? Non poteva essere nessun altro.
   Rime è tornato!

**********

Rime l'aveva bloccata con le braccia. Stava in ginocchio dietro di lei, e la teneva ferma. Le mise una mano sulla bocca, e le piegò la testa all'indietro. Lei ebbe un sussulto. L'uomo nella segreta aveva fatto la stessa cosa. Ma quello non era lui. Quello era Rime. Sentì le sue labbra vicino all'orecchio. Il suo respiro. Le parlò.
   «Tutti muoiono. Non ha alcuna importanza. Tutto muore. Esattamente così come è vero che tutto vive. Non ha importanza, Hirka. Ci dissolviamo e reincarniamo, sotto forma di qualcosa di nuovo. Tu sei cielo, sei terra, acqua e fuoco. Da viva e da morta. Tutti siamo morti. Siamo già morti».

**********

Stava succedendo qualcosa. Glielo vide negli occhi. Lo seppe prima che la afferrasse. Le sue mani affondarono tra i suoi capelli, e la tirò a sé. Le labbra si chiusero sulle sue. Bagnate di pioggia. Violente. Hirka perse la sensibilità nelle braccia. Avrebbe voluto gettargliele al collo, ma non riusciva a sollevarle. Lui le afferrò la testa con entrambe le mani, e le sembrò che fossero l'unica cosa che la teneva in piedi. La divorava famelico, e lei gli rispondeva. Non sapeva da dove provenissero, quegli istinti. La temerarietà, la certezza, il desiderio. Il Dono li prese entrambi, e a lei non sembrò che lui stesse evocando intenzionalmente. Il corpo di lei si risvegliò e divenne esigente. Gli si stringeva addosso, sentendo i propri singhiozzi.
   Pericoloso! Questo è pericoloso!
   Il Dono le rubò la certezza sulla sua identità. Questa cosa nuova, divina, non faceva per lei. Rime non faceva per lei. Lei era la figlia di Odino. Il marciume.
   Lui morirà! E ne è consapevole!
   Sentì la forza tornarle nelle braccia. Rime la stava baciando perché non aveva più nulla da perdere. Rischiava il marciume! Hirka si liberò e lo allontanò da sé. Lui sorrise, ma senza gioia. Sapeva cosa stesse pensando.
   «Il marciume è l'unica cosa in cui scegli di credere, Hirka?»
   Il corpo di lei desiderava ardentemente dargli ragione. Ascoltarlo. L'aveva baciata senza marcire. Un po' di più non poteva nuocergli... ma il sangue che scorreva nelle vene di Hirka sapeva che quella era una falsa speranza. Se avesse bevuto ancora, non sarebbe mai più riuscita a fermarsi. Non ne avrebbe mai avuto abbastanza. Fin quando sarebbe stato troppo tardi per tornare indietro. Il marciume si sarebbe manifestato come bugia o verità. Il rischio era troppo alto. Sarebbe sempre stato troppo alto.
   La sua fronte si appoggiò al mento di lui. Rime la cinse con le braccia e la tirò a sé. «Sono Rime An-Elderin», le mormorò tra i capelli. «La forza è importante. L'amore è importante. La verità e la giustizia le avremo. Non nel Suo nome, ma nel mio».
   Lei chiuse gli occhi vicino al suo petto, e ascoltò i battiti del cuore. Il suono più meraviglioso che avesse mai sentito. La sensazione più bella mai provata. E tuttavia, anche la più terribile. Aveva assaggiato ciò che non avrebbe mai potuto appartenerle. Non senza ucciderlo. E quel fatto era insopportabile.


domenica 19 novembre 2017

My Book Boyfriend #10 Darius

Rubrica ideata da Missie del blog The Unread Reader
Buonasera, gente! Che ne dite di rispolverare questa rubrica? E quale occasione migliore visto l'avvicinarsi dell'uscita italiana di uno dei libri che più ho amato quest'anno. Per l'esattezza, il primo volume è già uscito e quello che sta per uscire tra pochissime settimane è il secondo ma prima di ciò vi voglio presentare il protagonista maschile, per chi ancora non lo conoscesse. Sì, sto parlando proprio del daeva del mio cuore.


 
Foto - James McAvoy
Nome: Darius
Età: 21

Razza: Daeva
Occhi: Blu
Capelli: Castano scuro
Interesse amoroso: Nazafareen


Darius è un daeva, cioè un demone e padroneggia gli elementi. E' un giovane uomo molto devoto ed è cresciuto sopportando maltrattamenti sia fisici che mentali. Crede di non essere degno dell'amore ma Naz gli farà cambiare idea e renderà la sua vita più luminosa.


Il mio respiro si interruppe mentre Darius mi accarezzava il volto con la mano destra. «Anche se fossi libero, sceglierei te», sussurrò.
   Qualcosa dentro di me si allentò. Avevo paura che mi vedes­se come io vedevo me stessa: mutilata, spezzata. Una creatura degna di pietà e niente di più. Ma mi desiderava ancora molto. Riuscivo a sentirlo.

**********

«Padre, perdonami», sussurrò. Quindi passò le dita tra i miei capelli e mi fece abbassare. Sentii il sapore salato del suo sangue, ancora caldo. Sentii il suo respiro, la sua lingua. E, mentre lo facevo, lo sentivo assaporarmi. Sentii il nostro desi­derio scontrarsi.
   Delicatamente mi fece distendere sulla schiena, stando atten­to a evitare il bracciale. Provò a riprendere il controllo. «Ora dovremmo fermarci.»

   «No», dissi. «Non dovremmo.»
Gli presi la mano e me la portai alla guancia. Baciai il ta­tuaggio sul suo palmo, il triangolo sbarrato che lo marchiava come un daeva malvagio. Il suo cuore batteva forte mentre gli accarezzavo il petto, i solchi sull’addome. E quindi mi trovai con le braccia sopra la testa, mentre Darius mi sfilava la tunica.
   Si piegò su di me, il suo faravahar che mi sfiorava i seni. Il calore divampò sulla mia pelle e il mio cuore prese il ritmo del suo mentre Darius ricominciava a baciarmi.
   Quando toccai il suo braccio avvizzito, Darius si irrigidì. Tenni ferma la mano, ma non la spostai. «Ti fa male?» gli do­mandai.
   «No. È insensibile. Come se non fosse neanche lì.»
   «Allora dovrò toccarti in posti dove sei sensibile.»
   «Nazafareen…»
   Inarcai la schiena, sfiorando la sua bocca con la mia. Mi ren­deva avida, disperata. Non ero mai stata con nessuno tranne lui. Non avevo mai desiderato nessuno tranne lui. Darius mi baciò a sua volta, schiacciandomi sui cuscini e sentii le sue barriere andare in frantumi. Il suo ginocchio si muoveva tra le mie gambe. Avvolsi le braccia intorno a lui, intrecciando le dita tra i suoi capelli. In un batter d’occhio ci trovammo così persi in noi stessi che se il mondo fosse andato a fuoco intorno a noi non ce ne saremmo accorti.



giovedì 1 dicembre 2016

Release Party - Unravel me di Tahereh Mafi


Ciao, gente! E' finalmente arrivato il gran giorno che moltissima gente stava aspettando da - quanti anni? - un sacco di tempo, il secondo volume della serie distopica "Shatter me", Unravel Me. E per l'occasione moltissimi blogger si sono uniti in preghiera per non far interrompere di nuovo questa benedetta serie per questa iniziativa che dà libero sfogo al fangirl e fanboy con vari contenuti.



Autore - Tahereh Mafi
Serie - Shatter me #2
Editore - Rizzoli
Uscita - 1 Dicembre 2016 
Pagine - 544
Prezzo - 8,99 € ebook - 17,50 € cartaceo

Juliette è sfuggita alla Restaurazione e al suo leader che intendeva usarla come arma. Da quando vive al Punto Omega è libera di amare Adam, ma non sarà mai libera dal proprio tocco letale, né da Warner, che la desidera più di quanto lei credesse possibile. Tormentata dal passato e incapace di pensare al futuro, Juliette sa che dovrà compiere delle scelte difficili. Accettare il proprio potere distruttivo per metterlo al servizio della resistenza e, soprattutto, allontanare Adam pur amandolo con tutta se stessa.




Io ho scelto di fare una puntata del My Book Boyfriend con Adam e Warner. Ne approfitto anche per resuscitare un pò questa rubrica da sbav XD Spero vi piacciano i bellocci che ho scelto ma se avevate in mente qualcun'altro, ditemelo pure.



Foto - Colton Haynes
Nome: Adam Kent
Età: 18
Razza: Umano con poteri
Occhi: Blu
Capelli: Castano scuro
Interesse amoroso: Juliette Ferrars

E' diventato a sedici anni un soldato del Settore 45 per trovare il suo primo amore Juliette e prendersi cura di suo fratello James. Ha un carattere gentile e molto protettivo nei confronti di chi ama.

«Mi chiamo Adam» scandisce. Si allontana per riordinare la cella. Con una mano riporta il mio letto da questa parte.
 Adam.
 Che bel nome. Il mio compagno di cella ha un bel nome.
 È un nome che mi è sempre piaciuto, anche se non riesco a ricordare perché.

 Mi arrampico senza esitazione sul materasso sfondato; sono così esausta che avverto a malapena le molle metalliche che minacciano di pungermi. Non dormo da più di 24 ore. Adam è un bel nome è tutto ciò che riesco a pensare prima che lo sfinimento paralizzi il mio corpo.

**************

Il sentimento negli occhi di Adam è così intenso che quasi mi spacca in due.
 «Dio, Juliette…»
 E mi bacia.
 Una, due volte, e quando scopro che gusto ha un bacio, capisco che non ne avrò mai abbastanza. Adam mi accarezza la schiena, mi sfiora le braccia e prende a baciarmi con più foga, a fondo, con un’urgenza sconosciuta e pressante. E quando si ferma per respirare passa a baciarmi il collo, la clavicola, poi risale al mento e alle guance. Le sue mani hanno un effetto devastante, boccheggio in cerca di ossigeno. Siamo zuppi d’acqua e di meraviglia, posseduti dall’euforia di un momento che ritenevo impossibile.

 Adam si scosta soffocando un gemito, e io voglio che si tolga la maglietta.
Devo vedere il suo tatuaggio. Devo raccontargli dell’uccello. Quando gli tiro l’orlo della maglietta bagnata, lui spalanca per un istante gli occhi e se la sfila. Mi afferra le mani, mi solleva le braccia sopra la testa e mi inchioda contro la parete. Mi bacia fino a convincermi di essere in un sogno, beve le mie labbra con labbra che sanno di pioggia e di muschio. Sono sul punto di esplodere.

 Mi tremano le gambe, e il cuore mi batte così forte che mi stupisco che funzioni ancora. A furia di baci, Adam sta spazzando via il dolore, le ferite, gli anni di disprezzo per me stessa, le insicurezze, le infelici aspettative per un futuro che immaginavo impossibile. Sta appiccando un incendio dentro di me, un fuoco che incenerisce lo strazio generato dai giochetti di Warner e l’angoscia che mi avvelena giorno dopo giorno. L’energia sprigionata dai nostri corpi potrebbe mandare in frantumi queste pareti.

**************

Le mascelle, gli occhi, il corpo: tutto in lui trasmette determinazione. Mi reputa una persona degna di fiducia, perciò mi sforzo di abituarmi all’idea, e così mi rendo conto che le sue rassicurazioni sono ciò che m’impedisce di annegare nella follia. Adam ha sempre creduto in me. Senza clamori, silenziosamente, ma ha combattuto per me. Sempre.
 È l’unico amico che abbia mai avuto.

Foto - Hunter Parrish
Nome: Aaron Warner
Età: 19
Razza: Umano con poteri
Occhi: Verdi
Capelli: Biondi
Interesse amoroso: Juliette Ferrars

Figlio del Comandante Supremo della Restaurazione, Paris Anderson, e Leila Warner. Ha avuto un infanzia molto difficile e violenta che gli ha indurito il cuore ma a differenza del suo crudele padre, sa cosa vuol dire amare. E' un personaggio molto tormentato e ossessivo, disposto a tutto pur di avere Juliette.

L’illuminazione viene abbassata a un livello tollerabile. Ho ancora l’orma dello stivale impressa sulla schiena, ma almeno non ho più la suola addosso. Sollevo la testa. La prima cosa che mi colpisce è la sua età. Deve avere pochi anni più di me.
 È chiaro che occupa una posizione di comando, anche se ignoro quale. Ha la pelle impeccabile, senza la minima imperfezione, e le mascelle affilate e possenti.
 È bellissimo.
 Ha un ghigno volutamente malvagio. Siede all’estremità della sala vuota, su quello che crede un trono, ma che in realtà è una semplice sedia. Indossa un completo stirato alla perfezione, ha i capelli biondi pettinati con cura ed è circondato da soldati che gli fanno da guardie del corpo.

**************

«Non voglio che mi odi» dice Warner mentre ci avviamo all’ascensore. «Sarò tuo nemico solo se mi costringerai a esserlo.»
 «Saremo nemici per sempre.» La mia voce è fatta di schegge di ghiaccio. Le parole mi si sciolgono sulla lingua. «Non diventerò mai quello che vuoi.»

 Warner preme il tasto di chiamata e sospira. «Sono certo che cambierai idea.» Mi rivolge un sorrisetto. È davvero un peccato che un aspetto così bello sia rovinato da una personalità tanto miserabile. «Juliette, tu e io, insieme, potremmo essere inarrestabili.»

**************
Le sue mani cercano il mio viso, la sua bocca le mie labbra. Ho il cervello in fiamme, non mi capacito. È come se fossi uscita dal mio corpo e assistessi alla scena senza poter intervenire. La cosa che più mi sconvolge è la delicatezza del suo tocco, la sincerità del suo sguardo.
 «Voglio che tu mi scelga» dice. «Voglio che tu scelga di stare con me. Voglio che tu voglia tutto questo…»
 «Sei pazzo» dico con voce strozzata. «Uno psicopatico…»
 «Sei solo spaventata dai tuoi poteri.» La sua voce è suadente. Calma. Misurata. Persuasiva e ingannevole. Non mi ero mai resa conto di quanto fosse ammaliante. «Ammettilo» dice. «Siamo fatti l’uno per l’altra. Anche tu vuoi il potere. E ami la sensazione che ti dà impugnare un’arma. Sei… attratta da me.»
 Cerco di sollevare un pugno ma lui mi afferra le braccia. Me le blocca lungo i fianchi. Mi inchioda contro la parete. È molto più forte di quanto sembri. «Non mentire a te stessa, Juliette. Tornerai con me, che ti piaccia o no. Ma puoi decidere di volerlo. Puoi decidere di fartelo piacere…»
 «Non lo farò mai» annaspo. «Sei malato! Un mostro, un perverso…»
 «Risposta sbagliata» dice. Sembra genuinamente deluso.
 «Non aspettartene una diversa.»
 Le sue labbra si avvicinano troppo. «Ma io ti amo.»
 «Non è vero.»
Chiude gli occhi e appoggia la fronte contro la mia. «Tu non puoi immaginare che effetto mi fai.»
 «Ti odio.»
 Scuote pianissimo la testa. Si abbassa. Mi sfiora la nuca col naso e io cerco di mascherare un fremito di paura che lui interpreta nel modo sbagliato. Quando mi sfiora il collo con le labbra inizio a piagnucolare. «Dio, quanto mi piacerebbe darti un morso.»
 Un luccichio argentato proveniente dalla tasca interna della sua giacca cattura la mia attenzione. Ho un brivido di speranza. Un brivido di terrore. Raccolgo le forze. Mi concedo un istante per rimpiangere la mia dignità perduta. E mi rilasso. Lui se ne accorge, e agisce di conseguenza. Sorride, mi lascia andare le spalle. Mi cinge la vita. Soffoco i conati che minacciano di tradirmi.
 La sua giacca militare ha un milione di bottoni, chissà quanti ne dovrò slacciare prima di potermi impadronire della pistola. Le sue mani intanto esplorano, scivolano lungo la mia schiena per apprezzarne la curvatura, e a me non resta che lasciarlo fare. Non sarei in grado di sottometterlo fisicamente, e non ho ancora idea del perché riesca a toccarmi. Né ho idea di come ho fatto a sfondare il cemento ieri. Non so dove ho preso tutta quella forza. Oggi Warner non ha niente da perdere, e io non posso tradirmi.
 Non ancora.
 Gli appoggio le mani sul petto. Lui mi stringe a sé. Mi solleva il mento perché lo guardi negli occhi. «Sarò buono con te» sussurra. «Sarò buonissimo con te, Juliette. Te lo prometto.»
 Spero di non tremare.
 Mi bacia. È un bacio avido, disperato, affamato. Io sono così stordita, così terrorizzata, così preda della follia che per un attimo dimentico il piano. Me ne sto lì, immobile e disgustata. Gli tolgo le mani dal petto. Penso così intensamente ad Adam, al sangue, agli spari e ad Adam disteso in una pozza di sangue che per poco non respingo Warner. Ma non credo che questo lo scoraggerebbe.
 Warner interrompe il bacio. Mi sussurra una frase sconclusionata all’orecchio. Mi prende il viso tra le mani, e stavolta mi ricordo di fingere. Lo afferro per la giacca, lo tiro a me e gli do il bacio più profondo che mi riesce. Intanto cerco di slacciare il primo bottone.
 Warner mi afferra per i fianchi e si lancia alla conquista del mio corpo. Sa di menta piperita e profuma di gardenia. Le sue braccia sono forti, le labbra morbide, quasi dolci. Non avevo messo in conto che tra noi potesse esserci una simile intesa.
 Mi gira la testa.

 Le sue labbra sono sul mio collo, mi assaporano, mi divorano, e allora m’impongo di pensare in maniera razionale. Di riconoscere la perversione racchiusa in questo momento. Non so come scendere a patti con la confusione che ho in testa, con la repulsione che sento venire meno, con l’inspiegabile reazione chimica che i suoi baci innescano. Devo darci un taglio. Subito.



Vi ricordo che oggi è l'ultimo giorno per partecipare al GIVEAWAY 

Obbligatorio: Mettere like alla pagina facebook Rizzoli
Facoltativo: Condividere l'iniziativa nei vari social, commentare (in modo intelligente e che abbia senso) e mettere G+ nelle tappe.

SCADE IL 3 DICEMBRE, IL GIORNO DOPO CI SARA' ESTRAZIONE CON IL NOME DEL VINCITORE NEL FORM SOTTOSTANTE.


CALENDARIO + RIEPILOGO BLOG TOUR


25/11 - Worldbuilding (L'universo dei libri)
26/11 - Se fosse un film (Le Tazzine di Yoko)
27/11 - Intervista (Bookspedia)
28/11 - Warren VS Adam (Atelier dei libri)
29/11 - Recensione Shatter Me (Lily's Bookmark)
30/11 - Dieci motivi per iniziare la serie / Booktag (My Crea Bookish Kingdom)
1/12 Release Party collettivo (organizzato da Leggere Romanticamente)

Buon #UnravelMeReleaseParty! 


domenica 7 giugno 2015

My Book Boyfriend #8 - Archer Cross

Rubrica ideata da Missie del blog The Unread Reader

Bene bene bene... care lettrici, eccoci di ritorno con boyfriend di turno perciò preparate mocio vileda. Sguardo penetrante, fascino oscuro, uno str**** di prima categoria, ottimo studente e spia... vi dice qualcosa? Sto parlando di Archer Cross di Incantesimo (Hex Hall).


 
Foto - Wade Poezyn
Nome: Archer Cross
Età: 17 
Razza: Stregone
Occhi: Marrone scuro
Capelli: Castano scuro
Interesse amoroso: Sophie Mercer




Archer è un tipo molto misterioso. Non si sa niente delle sue origini ma è il più figo della Hecate Hall e un buon partito per qualsiasi strega. Tra vari litigi, punzecchiate e chiacchierate amichevoli, svilupperà un attaccamento sempre più profondo per Sophie Mercer.


«Sai», disse una voce alla mia sinistra, «ho sempre pensato che contro un licantropo un incantesimo bloccante fosse più efficace che urlare “Cagnaccio”, ma è solo la mia opinione».
  Mi voltai. Appoggiato a un albero, con il colletto della camicia slacciato e la cravatta allentata, c’era un ragazzo che sogghignava. La giacca della Hecate penzolava appesa al suo braccio.
  «Tu sei una strega, giusto?», continuò. Si scostò dall’albero e si passò una mano tra i capelli neri e ricci. Mentre si avvicinava notai la sua corporatura snella, era quasi troppo magro a dir la verità, e diversi centimetri più alto di me. «Magari in futuro», disse, «potresti provare a non fare così schifo con la magia».
  Dopodiché si allontanò con noncuranza
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 «Archer?», chiesi inarcando le sopracciglia. Be’, non potevo usare i miei poteri magici, ma mi era rimasto il potere del sarcasmo. «Di cognome fai Newport, o Vanderbilt? Magari seguito da un numero? Ooh!», dissi spalancando gli occhi. «O forse sei addirittura un avvocato!».
  Speravo di umiliarlo, o almeno di farlo arrabbiare, ma lui continuò a sorridermi. «Veramente è Archer Cross, e sono il primo. E tu invece?». Mi lanciò una rapida occhiata. «Vediamo… capelli castani, lentiggini, atteggiamento da ragazza della porta accanto… Allie? Lacie? Di sicuro un bel nome grazioso che finisce in ie».
  Avete presente quando la tua bocca si muove, ma non produce alcun suono? Be’, è più o meno quello che successe a me. E ovviamente mia madre scelse proprio quel momento per concludere la sua conversazione con i genitori di Justin e gridarmi: «Sophie! Aspettami!».
  «Lo sapevo!», rise Archer. «Ci vediamo, Sophie», mi disse mentre si voltava e spariva dentro l’edificio.


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 Per sbaglio diedi una gomitata a Jenna, che si lasciò sfuggire un piccolo strillo, poi riuscii finalmente a girarmi e vidi Archer.
  Spalancammo entrambi gli occhi mentre esclamavamo all’unisono: «Wow!».
  Io arrossii immediatamente. Mio Dio, avevo appena detto «Wow!» in faccia ad Archer?
  Però… un momento. Archer mi aveva guardata e aveva detto «Wow!»?
  Restammo lì a fissarci. Archer si meritava davvero il suo «Wow!». Stava già benissimo con l’uniforme della scuola, fargli indossare un abito elegante avrebbe dovuto essere illegale. Aveva mentito riguardo al cravattino rosa. Non ce l’aveva nemmeno il cravattino, solo una cravatta normale, nera come tutto il resto.
  Ma la cosa più bella non era il suo aspetto. Era il modo in cui mi guardava.
  «Il tuo vestito», disse alla fine, con gli occhi che indugiavano ancora su di me. «È… è bellissimo».
  Repressi l’istinto di mettere in evidenza la scollatura profonda e sorrisi. «Grazie. Be’, è uscito fuori così».
  Lui annuì, ma aveva ancora l’aria un po’ scioccata, mentre io tentavo disperatamente di non farmi comparire in faccia un sorriso idiota.


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 Quasi tremavo per la rabbia. «Stai dicendo che sei mio amico, Cross? Perché mi è parso che tu mi abbia a malapena rivolto la parola dopo la sera del ballo».
  Distolse lo sguardo e vidi la sua mascella irrigidirsi.
  «Sei tu che sei diventata strana dopo quella notte».
  «Io?».
  Tornò a fissare lo sguardo su di me.
  «Sei tu quella che nemmeno mi guarda. E tra l’altro, scusa se mi pare un po’ sospetto che Elodie abbia cominciato ad allontanarsi da me da quando ha iniziato a frequentarti».
  Scossi la testa, perplessa, finché non capii cosa intendeva. «Cosa? Credi che io abbia riferito a Elodie che tu hai detto di voler venire al ballo con me? Così ti avrebbe scaricato e io ti avrei avuto tutto per me?».
  Non rispose e io gli diedi una leggera spinta. «Ma piantala di crederti chissà chi», dissi praticamente ringhiando. Tentai di oltrepassarlo ma lui mi afferrò per un braccio e mi tirò a sé, finché quasi non sbattemmo l’uno contro l’altra.
  Per pochi intensissimi secondi restammo immobili a fissarci, ansimando. Vidi i suoi occhi scurirsi leggermente, come quelli di Jenna il giorno in cui aveva visto il mio sangue. Ma stavolta era una fame diversa, una fame che provavo anche io.
  Non mi concessi il tempo di pensare. Mi chinai in avanti e posai le labbra sulle sue.
  Gli ci volle una frazione di secondo per reagire, poi lui emise una specie di rauco brontolio gutturale e di colpo mi ritrovai circondata dalle sue braccia, che mi stringevano così forte da non lasciarmi neanche respirare. Non che mi importasse. Tutto ciò di cui mi importava era Archer, la sua bocca sulla mia e il suo corpo premuto contro il mio.

Per non fare spoiler, ho messo solo queste di citazioni e sopratutto solo quelle del primo volume. Nonostante ce ne siano di più belle nei volumi successivi della serie. 
E anche questa volta si conclude la rubrica più hot per noi donne lettrici. Al prossimo appuntamento!

domenica 26 aprile 2015

My Book Boyfriend #7 - Roth

Rubrica ideata da Missie del blog The Unread Reader

Che nostalgia che ho avuto di questa rubrica. E' da un bel pò di settimane che l'ho trascurata ma adesso eccomi alla riscossa con un demone da capogiro. Sua eccellenza, il mitico Roth, della serie The Dark Elements della Armentrout.


 
Foto - Hawks
Nome: Astaroth
Età: 18

Razza: Demone (Uno dei Principi dell'Inferno)
Occhi: Ambrati
Capelli: Neri
Interesse amoroso: Layla Shaw



Principe dell'Inferno e braccio destro del Boss (Satana). Ama i muffin, canticchia spesso "Paradise City" degli Guns N' Roses e gli piace la Disney a tal punto da chiamare i suoi "animaletti" infernali Bambi e Tamburino. E' un playboy dal fascino irresistibile e ha un forte senso dell'umorismo. Si innamora di Layla per cui darebbe la vita.


Cercai una domanda normale da porgli mentre masticavo il mio panino. «Quanti anni hai?»
  Lo sguardo di Roth, che stava spezzando strategicamente il suo muffin in piccoli bocconcini, scattò verso l'alto. «Se te lo dicessi, non mi crederesti.»
  «Probabilmente no.» Sorrisi. «Ma tu provaci lo stesso.»
  Lui si ficcò in bocca un pezzo di muffin, masticando lentamente. «Diciotto.»
  «Diciotto... cosa?» Finii il mio panino mentre lui mi guardava, perplesso. «Aspetta. Stai cercando di dirmi che hai solo diciotto anni?»
  «Sì.»
  Rimasi a bocca aperta. «Intendi diciotto anni dei cani, vero?»
  Roth rise. «No. Diciotto come sono nato diciotto anni fa. Sono praticamente un demone bebè.»
  «Un demone bebè» ripetei piano. Quando pensavo ai neonati, mi veniva in mente qualcosa di morbido e coccoloso. E in Roth non c'era niente del genere.
**********
«Cosa stai cercando?» gli chiesi, curiosa.
  «Un pollo» rispose lui, frugando tra gli scaffali. «Sarebbe meglio se fosse vivo, ma non credo che lo troveremo.»
  Io mi sporsi verso di lui. «Si può sapere perché vuoi un pollo vivo proprio adesso?»
  «Pensavo che sarebbe stato un buon compagno di viaggio.» Roth fece un sorrisetto, quando gli lanciai un'occhiata di fuoco. «Si deve sempre portare un omaggio, quando si fa visita a un indovino. Ho sentito dire che i polli sono un regalo azzeccato.» Prese un pollo intero sulla cui confezione c'era scritto che era stato allevato in una fattoria. «Tutti amano Perdue, no?»

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«Ho perso me stesso nel momento in cui ho trovato te.»
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 Avvicinandomi alla borsa, tirai fuori il cellulare. A un certo punto, Roth aveva messo le mani sul mio telefono e aveva sostituito il nome di Zayne con Mr. Roccia, mentre al suo numero aveva associato il nick Sexy Beast. Che idiota. Risi.
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 Sam ebbe la buona grazia di arrossire. «Lo sapete che l'adulto medio brucia duecento calorie facendo sesso per trenta minuti?»
[...]
«Chissà se la storia delle duecento calorie è vera. Che ne dici di provare?»
  Gli lanciai un'occhiataccia. «No, Roth. Bel tentativo.»
  «Be', un demone può sempre sperare, no?»
**********
 I suoi occhi, come due quarzi citrini, si scontrarono con i miei. Lui lesse qualcosa nel mio sguardo. Doveva averlo fatto per forza, perché un fremito gli scosse il corpo. «Sono un demone, Layla. Ciò che vedo nei tuoi occhi e ciò che percepisco nel tuo corpo è qualcosa che non esiterò a prendere. Non commettere errori. Ti darò una sola possibilità. Chiudi gli occhi e io lascerò perdere.»
  Mi sentivo debole sotto il suo sguardo intenso, ma non abbassai le palpebre.
  «Layla.» Pronunciò il mio nome come se gli facesse male.

  E poi mi baciò. Non come la prima volta, al parco. Non come la volta precedente, su quello stesso letto. Catturò le mie labbra in un bacio avido, devastante. Io gemetti ai primo assaggio della sua bocca, dolce come il cioccolato, come certi vini. Piccoli brividi di piacere mi attraversarono quando lui approfondì il bacio e sentii il freddo del piercing a contatto con la mia lingua. Il mio corpo si accese di vita; il mio cuore si gonfiò e prese a tuonare. La marea di sensazioni che mi serpeggiavano per tutto il corpo era inebriante, bellissima e spaventosa allo stesso tempo.

E' stato difficile scegliere solo queste citazioni perchè tutto il libro è super iper favoloso e Roth è in assoluto il personaggio che amo di più di questa serie. Se volete leggere altre due scene divertenti, potete vederle QUI. A presto! Al prossimo book boyfriend!

domenica 15 marzo 2015

My Book Boyfriend #6 - Jeb e Morpheus

Rubrica ideata da Missie del blog The Unread Reader

Fuori piove a dirotto e fa un freddo cane e sai che vi dico? Mi riscaldo con una bella tazza di tè e con un bellissimo book boyfriend. Anzi, con due book boyfriends. Sono piuttosto ingorda oggi e il fatto che ho finito di leggere da poco Il mio splendido migliore amico (alias Splintered) mi ha portato a presentarvi oggi Jeb e Morpheus! Non potevo presentarlo solo uno se no l'altro si sarebbe offeso :P e poi hanno ugual spazio nel mio cuoricino.


 
Foto - Diego Boneta
Nome: Jebediah Holt
Età: 18-19
Razza: Umano
Occhi: Verdi
Capelli: Castano scuro
Interesse amoroso: Alyssa Gardner



Jeb è un ragazzo dall'infanzia difficile e un artista di grande talento. Vive abbastanza tranquillamente con la madre e la sorella Jenara e nonostante all'inizio stia insieme ad un'altra ragazza, ama da sempre la sua vicina di casa e amica, Alyssa Gardner.

 «So benissimo che non sei più una bambina. Credi forse che sia cieco?». Intreccia le dita alle mie e mi solleva le braccia, bloccandole contro lo specchio freddo alle mie spalle. Ha il petto appoggiato al mio e i nostri cuori battono uno contro l’altro. «Sei tu che hai il paraocchi, perché non c’è proprio niente di fraterno in quello che provo per te».
    A quelle parole il mio cervello si spegne. Devo aver ingoiato tutte le falene-fantasma mai esistite al mondo perché potrei giurare che stanno svolazzando nel mio stomaco in questo momento.
    Jeb lascia le mie mani e mi afferra piano il volto, toccandomi appena, come se avesse paura di rompermi. «Parlavo di me e del fatto che non ho più autocontrollo. Centinaia di disegni e non riesco a stancarmi del tuo viso». Sfiora con un dito la fossetta che ho sul mento. «Del tuo collo». La mano mi
scende lungo la gola. «Del tuo…». Mi afferra per la vita e mi fa scendere dal tavolo, così ci ritroviamo in piedi, uno di fronte all’altra. «Non perderò altro tempo a disegnarti…», mormora con la bocca vicinissima alla mia, «…quando invece posso toccarti». Poi annulla del tutto la distanza che ci separa e appoggia le labbra sulle mie.
    Tra i nostri corpi si accende una scintilla elettrica incandescente. Vengo scossa da una potente ondata di emozioni, carica del calore e del sapore di Jeb. Sei anni passati a desiderarlo segretamente. Sei anni passati a negare che lui è il centro del mio mondo.
    Incredibile che anche lui stesse cercando di fuggire da me.
    Me ne sto lì immobile, in balia dell’incredulità e del piacere. Le mie braccia ricadono inerti lungo i fianchi mentre apro e chiudo i pugni per la tensione. Sento le labbra di Jeb vibrare contro le mie mentre emette un grave mugolio di approvazione. Mi prende le mani e se le appoggia sulle spalle, chinandosi ancora di più su di me.
    Ha un sapore inebriante… sa di cioccolato e sale. È un gusto familiare, ma allo stesso tempo nuovo ed eccitante. Stringo le dita sulle sue spalle. Tutti i sentimenti che ho represso per tanto tempo esplodono e si contorcono dentro di me come anguille elettriche, folgorandomi di vita. Tutti i miei recettori sensoriali sono iperstimolati e mi fanno ronzare le orecchie. Finalmente posso assaporarlo, respirarlo, sentirlo.
    Lui è l’unico per me.
    Le mie labbra seguono i suoi movimenti. Sono calde, morbide e pulsanti di vita. Il suo piercing mi graffia il mento, un contrappunto ruvido e sensuale.
    Le sue mani mi guidano e mi fanno capire come devo inclinare la testa, poi le sue labbra mi schiudono piano la bocca. Percorro i suoi denti con la lingua e trovo l’incisivo un po’ storto che conosco così bene prima che la sua lingua mi catturi.

Forse respiro troppo in fretta. Forse ho troppa saliva. Forse non sarò mai all’altezza delle sue precedenti ragazze. Ma non me ne importa niente perché, tra tutte le cose incredibili che ho vissuto in questo viaggio – diventare minuscola e tornare grande, parlare con delle fatine volanti, vedere uno spettacolo di scacchi animati – questa è in assoluto la più magica e straordinaria.
    Jeb allontana le labbra dalle mie e mi dà tanti piccoli baci sul mento e sul collo, leggeri e amorevoli. «Al», sussurra. «Hai un sapore così dolce… Sai di caprifoglio».
    «Non farlo», mormoro, confusa.
    Lui si ritrae e mi guarda con un’espressione seria e turbata. «Vuoi che mi fermi?»
«No». “Non sai quante volte mi sono addormentata pregando che tu mi guardassi così, che mi toccassi così”. «Non spezzarmi il cuore».

  Le ombre delle falene attraversano il soffitto specchiato, proprio sopra di lui, e mi distraggono dalla sua espressione intensa. «Piuttosto strapperei il mio cuore dal petto con le mie stesse mani».



Foto - Ben Barnes
Nome: Morpheus
Età: Nessuna anche se sembra uno di 19 anni
Razza: Netherling
Occhi: Neri
Capelli: Blu acceso
Interesse amoroso: Alyssa Gardner

E' un abitante del Paese delle Meraviglie e sembra non avere età. Si presenta per la prima volta ad Alyssa quando lei ha 5 anni con le sembianze di un bambino falena di circa 8 anni  e "giocano" insieme nel Paese delle Meraviglie di cui lui le insegnerà molte cose. E' un tipo misterioso e seducente che farà crollare le sicurezze di lei sui sentimenti che prova per Jeb.

 Mi metto in punta di piedi e premo le labbra contro le sue. Morpheus emette un gemito sommesso, mi lascia i polsi e mi stringe tra le braccia, schiacciando l’orsacchiotto tra i nostri corpi. I miei piedi sono sospesi a qualche centimetro da terra. Lentamente, faccio scivolare una mano verso il bavero della sua giacca. “Ho tutto sotto controllo”.
    Ma è una bugia, perché ormai ho il suo sapore nella bocca. Le sue labbra hanno il gusto agrodolce delle risate di ieri… Scavare nelle sabbie nere sotto il sole del Paese delle Meraviglie, saltare alla cavallina i cappelli dei funghi, riposare all’ombra di due ali nere e setose.
    Cerco di liberarmi dall’incantesimo, ma lui inclina il volto per baciarmi più a fondo. «Accoglimi… accetta il tuo destino». Oltrepassa la barriera delle mie labbra e mi tocca la lingua con la sua; è una sensazione troppo inebriante perché riesca a respingerlo. Mentre le nostre lingue si incontrano, la sua ninnananna mi fa vibrare le ossa e le vene, portandomi tra le stelle.
    Chiudo gli occhi e volo via in un cielo di velluto, con i polmoni pieni di aria notturna. Una parte di me sa bene che mi trovo ancora in una stanza riscaldata dal camino, eppure le mie ali imitano il gesto del volo, come se stessi planando su una corrente di aria fresca. Mi ritrovo a danzare con Morpheus nei cieli, finalmente libera dalla gravità.
    Alziamo e abbassiamo le ali all’unisono, volteggiamo e piroettiamo in un valzer senza peso tra le stelle che si arrotolano e si srotolano in lampi eterei sopra i meravigliosi paesaggi distorti del Paese delle Meraviglie. Ogni volta che giriamo su noi stessi per poi tornare l’uno nelle braccia dell’altra io rido estasiata perché, finalmente, sono me stessa.
    Sì, sono quella che ho sempre desiderato di essere nelle mie fantasie più segrete: spontanea, istintiva e seducente.
    Morpheus mi offre una vita di danze leggiadre, un mondo nel quale tutti obbediscono ai miei ordini. Mi mostra ogni centimetro delle terre che diverranno mie. Sotto di noi, oltre le stelle e il cielo notturno, vedo me stessa su un trono. Sto ospitando un banchetto e sono seduta a capotavola con un’enorme mazza da croquet in mano, pronta a scagliarmi contro la portata principale per ucciderla. Delle risate isteriche riecheggiano nei saloni di marmo e sono musica per le mie orecchie.
    Vedendo quella scena, mi sento inebriata dal potere. Bacio di nuovo Morpheus e lui mi stringe ancora di più a sé.


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«Sarebbe stato tutto perfetto!». L’esclamazione di Morpheus è quasi un grido disperato ed è rivolta solo e soltanto a me. «Il tuo accompagnatore mortale ha già dimenticato questo viaggio, ma io e te… noi condividiamo dei ricordi d’infanzia che non potrò mai scordare. Tu sei la padrona del mio cuore, la mia anima gemella in ogni senso possibile dell’espressione. Dopo aver esiliato di nuovo la Regina Rossa, sarei rimasto sempre al tuo fianco e non ti avrei mai lasciata sola. Avremmo potuto danzare tutte le notti tra le stelle che illuminano il tuo regno. Per te, ero disposto ad abbandonare la mia vita solitaria… a diventare il tuo fedele lacchè e a prendermi cura di te in eterno».
   





Che ne pensate dei bellocci che ho scelto per impersonare i due protagonisti maschili della serie Splintered? Immaginatevi Ben Barnes con i capelli blu e direi che è un perfetto Morpheus. Voi li avete pensati diversamente? Ditemelo pure tra i commenti e vi do appuntamento al prossimo book boyfriend!

domenica 8 marzo 2015

My Book Boyfriend #5 - Ruark Beauchamp

Rubrica ideata da Missie del blog The Unread Reader

Tanti auguri a noi donne! Ricevuto mimosa o qualche regalo particolare dagli uomini? Che ne dite di passare una serata con il mio book boyfriend della settimana? Chi è stavolta? E' un personaggio di uno dei romance che ho più amato. Creato da una delle acclamate regine del genere, Kathlenn Woodiwiss. E il boy in questione è Ruark Beauchamp del romanzo Shanna!


 
Foto - Eduardo Verástegui
Nome: Ruark Deverell Beauchamp
Età: circa 30

Razza: Umano
Occhi: Ambrati
Capelli: Neri
Interesse amoroso: Shanna Trahern

Figlio di George e Amelia Beauchamp, ha quattro fratelli ed è benestante. Un brutto evento lo farà incarcerare ma è proprio dietro le sbarre che il destino lo porta a conoscere la bella e viziata Shanna Trahern. Si fingerà un umile servo per farsi amare da lei per quello che è e non per le sue ricchezze e cognome. Questo libertino avrà molte prove da affrontare per vivere finalmente in pace con la sua sposa.


«Che cos’hai concesso al mio cuore?» Tese un braccio con aria accusatoria e la violenza del gesto suggerì a Ruark di mantenere le distanze. «Ho avuto Lord in abbondanza, principi a decine, libertini eccitati, tutti che supplicavano la mia mano, o perlomeno i miei favori. Mi assediavano con parole tenere per commuovermi e farmi sapere che ero desiderata, ammirata. Ma tu che hai fatto? Hai mai usato quelle parole che fanno piacere a una donna? Mi hai mai tenuto una sola volta la mano dicendomi che ero, che so, piacevole, bella, anche soltanto graziosa, dolce, adorabile? No, ti limitavi a discussioni interminabili sui tuoi diritti di monta, come un bambino che reclama la sua parte di dolce.»
Ruark rise, gettò la salvietta su un piolo, poi rifletté per un istante in silenzio. Quando parlò, usò di proposito un tono oratorio e Si mise a camminare avanti e indietro per la stalla, sottolineando parole e frasi col movimento delle mani.
«Signora, certamente voi dite la verità. Ma io per primo», spiegò addolcendo la voce e mettendosi una mano sul petto, «non sono mai stato abituato a chiedermi il motivo dei miei successi.
Dove sono quei vagheggini sciocchi e quei giovanotti senza cervello? Ditemi il nome di uno, di uno soltanto, che non se ne sia svolazzato altrove tenendo insieme le due metà del suo debole cuore vanesio a forza di volontà.» Si piegò in avanti e la sua voce divenne quasi un sussurro. «Il favore che voi negavate a tutti, fui solo io ad averlo, Shanna, amore mio.» Si raddrizzò e per un istante considerò perplesso il dorso della propria mano. «Naturalmente, da allora in poi non posso essere certo di avere ancora l’esclusiva...»
Shanna sussultò a questa insinuazione. «Sai bene che non ho avuto nessun altro uomo.»
Ruark la guardò con rabbia. «Ce n’è uno ultimamente che sembra attirarti un po’ troppo per i miei gusti.»
Shanna scosse la testa.
«Non ti lascia tregua..»
«Non ha fatto altro che toccarmi il braccio», si difese lei, meravigliandosi dell’astio di Ruark.
«E ti lancia delle occhiate sfacciate, come se tu fossi sua.» «Sir Gaylord?» Shanna fece una risatina soffocata «Ma è solo un...» Esitò e il suo sguardo divenne incredulo. «Come, Ruark! Sei geloso!»
«Geloso?» Abbassò gli occhi, e strascicò la paglia sotto i piedi.
«Geloso? Già.» La voce era così bassa che a stento lei capì le sue parole. «Di qualsiasi uomo stia apertamente al tuo fianco in pubblico, ti tocchi anche solo un ricciolo e ti guardi quando io non posso. Quando io sono costretto a strangolare il mio desiderio...» Si voltò improvvisamente con determinazione. «Parli di parole tenere.» Parlava muovendo appena le labbra. «La mia lingua le ha formulate a migliaia mentre la notte me ne stavo solo nel mio letto e quasi sentivo il tuo calore accanto a me. Rimanevano silenziose, non pronunciate, si contorcevano e serpeggiavano sotto la mia pelle, finché non le soffocava la rabbia. Ma erano sempre fra noi, brucianti. Le pronunciai solo nel linguaggio dell’amore, nel quale solo l’ovvio viene taciuto. Non trovai il tempo per dirle, sebbene fossero sempre là nella mia mente.»


Il romanzo è piuttosto vecchiotto ma vi assicuro che chi ancora non l'ha letto si innamorerà alla follia di questo bel omaccione. Il virile Ruark farà breccia nei vostri cuori, ne sono sicura.

sabato 28 febbraio 2015

My Book Boyfriend #4 - Adrian

Rubrica ideata da Missie del blog The Unread Reader

E' stata dura scegliere il boyfriends di questa settimana ma alla fine, l'aver letto il nuovo libro della Frost ha influenzato parecchio la mia scelta :P

Ecco a voi Adrian della nuova serie di Jeaniene Frost, Broken Destiny, di cui il primo volume è arrivato a noi grazie alla Harlequin Mondadori con il titolo "Il mondo di cenere" (la mia recensione QUI). Attenzione! C'è molto spoiler quindi consiglierei a chi ancora non ha letto il libro, di non guardare la scheda personaggio.

 
Foto - Chris Hemsworth
Nome: Adrian
Età: 140
Razza: Mezzo demone
Occhi: Azzurri/grigi
Capelli: Castano chiaro
Interesse amoroso: Ivy Jenkins



Figlio di una donna della stirpe di Giuda. Ultimo di questa stirpe, è stato cresciuto dai demoni e addestrato a compiere il suo destino, tradire l'ultima della stirpe di Davide, Ivy.

"Gli stessi occhi penetranti color zaffiro, le sopracciglia scure, gli zigomi alti, la bocca piena e sensuale e la mascella decisa, il tutto a comporre un viso che faceva mangiare polvere alla bellezza. Aggiungeteci il fatto che quel viso era in cima a un corpo così muscoloso da far ingelosire un supereroe, e capirete perchè l'aspetto di Adrian era indimenticabile."
.......
L'avevo abbracciato senza secondi fini, eppure adesso tutto il mio corpo tornava vivo nel suo abbraccio. Mi tirai indietro, per il bisogno di vederlo. Le sporgenze e le cavità create dagli zigomi alti, la bocca carnosa, le sopracciglia castano dorate e il naso diritto erano già abbastanza spettacolari, ma furono gli occhi a trafiggermi. Argento liquido e zaffiro nella stessa presa ferrea con cui mi stringeva Adrian, e il bisogno evidente che vi lessi si fece sentire nella parte inferiore del mio corpo. «Non puoi continuare a provocarmi in questo modo.» La sua voce era così gutturale da essere quasi animalesca. «Non sono il buono, Ivy. Sono il cattivo che si prenderà tutto e poi se ne andrà.»
Avevo la bocca asciutta, ma non fu per questo che mi leccai le labbra.
   «Ti sbagli.» dissi in un soffio. «Forse lo eri una volta, ma non lo sei più. Altrimenti l'avresti già fatto.»    
.......
«Ti amo, Ivy. Ti amo e non ti ho tradita. Per la prima volta nella mia vita, sento di poter fare qualsiasi cosa.»

Ok, ammetto di aver messo la foto di Chris più giovane ma direi che è lui il nostro Adrian più o meno ;) Chi sarà il prossimo? Si accettano suggerimenti :P

sabato 14 febbraio 2015

My Book Boyfriend #3 - Saint Valentine Special Edition

Rubrica ideata da Missie del blog The Unread Reader

Salve di nuovo, cari lettori! Stavolta ho voluto fare una versione speciale della rubrica più da batticuore per San Valentino. Sbaveremo il TRIPLO delle altre volte poichè metterò di seguito tre dei miei uomini preferiti con infine un bel quiz! ;) Enjoy!

 
Foto - Gabriel Aubry
Nome: Bones (da vampiro), Crispin Phillip Arthur Russell III (da umano)
Età: 24 da umano, 217 da vampiro
Razza: Vampiro
Occhi: Marrone scuro
Capelli: Castani (nel corso della serie cambia spesso colore)
Interesse amoroso: Catherine Kathleen Crawfield

Crispin è nato secoli fa a Londra. Figlio di una puttana, Penelope, e padre ignoto. Morta sua madre, si è guadagnato da vivere facendo il "gigolò" di donne ricche ma un giorno è stato condannato per furto ai lavori forzati nelle colonie penali nel South Wales. Lì conosce Timothy, Charles e Ian. E quest'ultimo sarà proprio colui che lo renderà un vampiro contro la sua volontà.


Capelli color biondo chiaro leggermente ondulati, sopracciglia scure, occhi marrone scuro che può sembrare quasi nero, zigomi pronunciati, lineamenti perfettamente cesellati, e "una pelle perfetta dura come i diamanti e dal color crema".
.......
Ha una bocca curvata, il naso dritto, e la linea della mascella incisa...
.......
 "Micetta, guardami." disse in modo deciso.
Sbatteì le palpebre "Lo sto facendo."
"No, non è vero." Mi scivolò più vicino, con gli occhi ormai completamente verdi. "Il tuo sguardo mi trapassa come se non ci fossi. Mi guardi... e non vedi un uomo, vedi un vampiro; e per questo mi ritieni meno importante. Una delle poche eccezioni è stata lo scorso week-end. Ti ho tenuta fra le braccia e ti ho baciata, ho visto i tuoi occhi accendersi di desiderioe per una volta ho saputo che mi stavi vedendo per quello che sono veramente: non solo un cuore che non batte con un guscio intorno. Adesso ti sfido a guardarmi di nuovo in quel modo, senza ripiegare sulla scusa delle droghe. Ti voglio."

.......
"Se scappi via da me, t'inseguirò. E ti troverò."
.......
"Non ti fermerai finché non avrai avuto tutto da me, vero? Il mio corpo, il mio sangue, la mia fiducia... e tuttavia vuoi di più."
Sapeva di cosa stavo parlando e la sua risposta fu immediata.
"Principalmente voglio il tuo cuore, più di tutto il resto. Hai proprio ragione, non mi fermerò fino a quando non l'avrò ottenuto."
Le lacrime cominciarono a scendermi lungo le guance, perchè non potevo più nascondere la verità. Non sapevo come fossi riuscita a farlo per così tanto tempo. "Ce l'hai già, perciò adesso puoi smetterla." 

.......
"Dovrei assicurarti che a letto non devi provarmi niente, o che non mi è mai piaciuto fare l'amore con nessuna come con te, ma solo un pazzo rinuncerebbe a quello che mi hai appena offerto. Al momento sono a corto di oggetti di scena, e in una notte non ho minimamente il tempo di passare in rassegna tutti i modi in cui ho fantasticato di prenderti, ma ti prometto questo..." La sua voce divenne più profonda. "Domattina, quando riuscirai di nuovo a pensare, sarai scandalizzata".
.......
 "Tu! tu!"
"E' bello rivederti, Justina" esordì Bones con fare diabolico. "Sei molto attraente con quel colore"
"Animale schifoso!" si scatenò. "Prego tutte le notti che tu sia morto e stia marcendo all'inferno!"
"Mamma!" esclamai bruscamente. La lontananza non l'aveva resa più affettuosa.
Bones si strinse nelle spalle. "Avresti dovuto parlare a voce più alta. LOnnipotente non deve averti sentito"
......
"Vedermi con Felicity era il minimo che ti meritassi dopo che ho dovuto guardare quell'orsachiotto umano farti gli occhi dolci" rispose Bones seccamente. "Davvero, micetta, cos'avevi in mente? Tua mamma ha più palle di Noah"
"Le sue palle stanno benissimo!"

......
"Sembra che non sia la sola a essere frustrata, Mr Erezione Ottica. Magari vuoi abbassare il tono dei tuoi occhi? La gente lo noterà."
Bones li chiuse, poi mi cinse la vita e si piegò fino a toccarmi l'orecchio con la bocca.
"Attenta piccola. Potrò anche essere arrabbiato con te, ma questo non significa che non ti desideri ancora. Quindi se lo rifai, ti scoperò proprio qui, in questo momento, e fanculo chiunque voglia guardare."
Foto - Richard Armitage
Nome: Derek Craven
Età: circa 30
Razza: Umano
Occhi: Verdi
Capelli: Neri
Interesse amoroso: Sara Fielding



Non si sa niente di chi siano i suoi genitori. E' nato e cresciuto nei bassifondi e si è mantenuto facendo prima lo spazzacamino, poi il "ruba-cadaveri" e infine vendeva i suoi favori sessuali a donne altolocate. Tutti lavori che l'hanno portato alla ricchezza e a fondare la più prestigiosa casa da gioco di Londra.

La fitta linea di rughe sul viso gli dava un aspetto malconcio, pericoloso. I suoi duri occhi verdi sembravano guardare direttamente dentro di lei. Era un uomo potente, con una arroganza insita e un’assoluta fiducia in se stesso, un uomo che non poteva più nascondere il suo bisogno per le cose raffinate della vita più di quanto potesse impedire al sole di sorgere. 
 ....... 
- Ho bisogno di te - disse passando le dita tra i suoi capelli neri.

- Non mi conosci nemmeno. Lei volse il viso e premette le labbra sulla sottile cicatrice sulla guancia .

- So che ti preoccupi per me. Derek non si allontanò dalle sue tenere attenzioni, ma il suo tono fu drastico.

- Non abbastanza o altrimenti non sarei qui. Magari avessi la decenza di lasciarti in pace.

- Sono stata in pace per troppo tempo - disse con veemenza -. Non c'è nessun altro per me. Né Perry, né chiunque altro uomo del paese o qualcuno dentro quel salone da ballo. Nessuno, tranne te.



.......
 Lui le parlò all'orecchio,la voce gravida di piacere e tormento “Dovete andarvene Sara...perché vorrei stringervi così finché la vostra pelle non si fonde con la mia.
Vi voglio nel mio letto,voglio il vostro profumo sulle mie lenzuola,i vostri capelli sparsi sul mio cuscino. Voglio impossessarmi della vostra innocenza. Dio!Voglio rovinarvi perché nessun altro uomo vi possa avere”.

.......

- Potresti almeno guardarla? - chiese a denti stretti. Sara si avvicinò a lui e diede un'occhiata alla lista, scoprendo che il primo nome era quello di lord Tavisham.

- "Visconte" si scrive con una s - mormorò. Lui si accigliò, impaziente.

- Cosa pensi di lui? avete ballato insieme ieri sera.

- Mi è abbastanza simpatico, ma. sei sicuro che lui sia uno dei celibi migliori di Inghilterra? Mi è difficile crederlo.

- Tavisham è giovane, ha un titolo, è intelligente, di buon cuore e ha un reddito annuale che mi fa prudere le dita. È il miglior partito che abbia mai visto. - Derek fece un falso sorriso, insolito sul suo viso -. Credo anche che gli piaccia leggere. Una volta lo sentii parlare di Shakespeare. Ti piacerebbe sposare qualcuno che legge, no? Inoltre è bello. Alto. occhi azzurri. senza cicatrici sul viso.

- Ha pochi capelli. Derek sembrò offeso, il suo sorriso sdolcinato sparì.

- Ha una fronte alta, segno di nobiltà.

- Se sei tanto attirato da lui, sposalo tu - e si avvicinò alla finestra, dandogli la schiena.

Abbandonando ogni tentativo di diplomazia, Derek la seguì con il foglio in mano.

- Scegline uno o ti caccerò il foglio in gola! Lei rimase impassibile davanti alla sua furia.
.......

- Sposati con me, Sara.

- Sei sicuri? - gli domandò - non ti tirerai indietro?

Era strano, ma appena pronunciate quelle parole si sentì improvvisamente leggero, come se una parte di sé sempre in contrasto avesse finalmente trovato il suo posto.

- Dicesti che volevi questo da me - mormorò - perfino dopo aver saputo il peggio di me. Allora credi a ciò che ho detto.
Foto - Colin Firth
Nome: Fitzwilliam Darcy
Età: circa 28
Razza: Umano
Occhi: Marrone scuro
Capelli: Castani
Interesse amoroso: Elizabeth Bennet


Darcy è il ricco proprietario dell'enorme tenuta  Pemberley nel Derbyshire. Ha una rendita annuale di 10.000 sterline l'anno e perciò è uno scapolo molto ambito tra le giovani signore della Società. Ha una sorella minore di nome Georgiana, a cui è molto affezionato, ed è molto amico di Charles Bingley. Sarà proprio quest'ultimo che lo porterà ad una festa a Longbourn dove conoscerà la sua futura moglie.



Ho lottato invano. Non c'è rimedio.
Non sono in grado di reprimere i miei sentimenti.
Lasciate che vi dica con quanto ardore io vi ammiri e vi ami.
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/amore/frase-134849?f=w:279>
.......
L'immaginazione delle donne è molto rapida: balza in un attimo dall'ammirazione all'amore, dall'amore al matrimonio.
.......
Elizabeth, che s'era piuttosto aspettata di ferirlo, rimase meravigliata della sua galanteria; ma v'era in lei un misto di dolcezza e birichineria che le rendeva difficile offendere la gente; e Darcy non era stato mai tanto affascinato da una donna quanto si sentiva ora affascinato da Elizabeth.
/aforismi/libri/frase-128093?f=w:279>.......

Se i vostri sentimenti sono gli stessi dello scorso aprile, vi prego, ditelo ora. Il mio affetto e i miei desideri sono immutati, ma una vostra parola mi farà tacere per sempre.
Se, invece, i vostri sentimenti fossero cambiati, devo dirvelo: mi avete stregato anima e corpo e vi amo... vi amo... vi amo. E d'ora in poi non voglio più separarmi da voi.



Ed ecco a voi il quiz. Spero vi piaccia <3 Ci ho messo tutta la mia stupidità tutto il mio amore :3

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1 - Ognuna di noi ha il suo tipo ideale. Quali aggettivi lo descriverebbero di più?
A)     Sexy, dannato, possessivo
B)       Attraente, forte, determinato
C)      Gentile, orgoglioso, devoto

2 - Fatti una bella bevuta di:
A)     Whisky
B)      Gin
C)      Vino rosso

3 - Vorresti passare una notte di passione con lui in…
A)     Una grotta con elettricità rubata
B)      Una casa da gioco con prostitute e pervertiti
C)      Un enorme reggia con un bellissimo giardino (chi se ne frega del giardino in quel momento?)

4 - Tua madre viene a farti visita. Lui...
A)     La vorrebbe buttare sotto a un camion
B)      La vizierebbe
C)      La sopporterebbe per amor tuo

5 - Vorresti che lui ti regalasse un cucciolo. Lui che dice?
A)     Poi te lo curi tu. Ricordati però, piscerà e cacherà dappertutto. Donna avvisata…
B)      Certo. Gli compriamo anche un collare con diamante?
C)      Un bel mastino. Che ne pensi? Così quando arriva tua madre, la sbran… emmm… le fa le feste.

6 - Dove vorresti andare a ballare con lui?
A)     In un night. Non ballerete ma vi struscerete addosso per poi lasciarvi andare.
B)      Ballare? Meglio di no. Andate a pomiciare in terrazza e a farvela sotto dal freddo.
C)      In una sala da ballo. Dove vi stuzzicherete a vicenda e la danza diventerà un incontro di wrestling

7 - Il sopranome che preferisci:
A)     Micetta
B)      Angelo mio
C)      Mia diletta

8 - Il regalo da parte di lui:
A)     Biancheria di pizzo rossa o nera
B)      Vestiti e gioielli
C)      Libri, libri e ancora libri



MAGGIORANZA DI A: Bones (La cacciatrice della notte di Jeaniene Frost)
Cocca mia, ti sei aggiudicata una serata molto bollente con un non-morto. Fico, molto geloso, immortale, un mago del sesso… che puoi desiderare di più dalla vita? Un lucano.

MAGGIORANZA DI B: Derek (Sognando te di Lisa Kleypas)
Questo diavolo sa come far battere il cuore di una donna.  Vederlo nel proprio letto ad aspettare il tuo arrivo non ha prezzo. Per tutto il resto c’è MasterCard.

MAGGIORANZA DI C: Darcy (Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen)
Dimmi se tu diresti di no a questo bel riccone se ti chiedesse di sposarti? Fossi matta. Te lo prenderesti con la metà triste del Derbyshire e con tanto di 10.000 sterline l’anno. Che brutta vita… ma qualcuno dovrà pur farla.

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E con questo concludo l'edizione speciale del My book boyfriend. Fatemi sapere se vi è piaciuto e il vostro "risultato" XD A presto!