Rubrica ideata da Missie del blog The Unread Reader |
Fuori piove a dirotto e fa un freddo cane e sai che vi dico? Mi riscaldo con una bella tazza di tè e con un bellissimo book boyfriend. Anzi, con due book boyfriends. Sono piuttosto ingorda oggi e il fatto che ho finito di leggere da poco Il mio splendido migliore amico (alias Splintered) mi ha portato a presentarvi oggi Jeb e Morpheus! Non potevo presentarlo solo uno se no l'altro si sarebbe offeso :P e poi hanno ugual spazio nel mio cuoricino.
Foto - Diego Boneta |
Nome: Jebediah Holt
Età: 18-19
Razza: Umano
Razza: Umano
Occhi: Verdi
Capelli: Castano scuro
Interesse amoroso: Alyssa Gardner
Jeb è un ragazzo dall'infanzia difficile e un artista di grande talento. Vive abbastanza tranquillamente con la madre e la sorella Jenara e nonostante all'inizio stia insieme ad un'altra ragazza, ama da sempre la sua vicina di casa e amica, Alyssa Gardner.
«So benissimo che non sei più una bambina. Credi forse che sia cieco?». Intreccia le dita alle mie e mi solleva le braccia, bloccandole contro lo specchio freddo alle mie spalle. Ha il petto appoggiato al mio e i nostri cuori battono uno contro l’altro. «Sei tu che hai il paraocchi, perché non c’è proprio niente di fraterno in quello che provo per te».
A quelle parole il mio cervello si spegne. Devo aver ingoiato tutte le falene-fantasma mai esistite al mondo perché potrei giurare che stanno svolazzando nel mio stomaco in questo momento.
Jeb lascia le mie mani e mi afferra piano il volto, toccandomi appena, come se avesse paura di rompermi. «Parlavo di me e del fatto che non ho più autocontrollo. Centinaia di disegni e non riesco a stancarmi del tuo viso». Sfiora con un dito la fossetta che ho sul mento. «Del tuo collo». La mano mi scende lungo la gola. «Del tuo…». Mi afferra per la vita e mi fa scendere dal tavolo, così ci ritroviamo in piedi, uno di fronte all’altra. «Non perderò altro tempo a disegnarti…», mormora con la bocca vicinissima alla mia, «…quando invece posso toccarti». Poi annulla del tutto la distanza che ci separa e appoggia le labbra sulle mie.
Tra i nostri corpi si accende una scintilla elettrica incandescente. Vengo scossa da una potente ondata di emozioni, carica del calore e del sapore di Jeb. Sei anni passati a desiderarlo segretamente. Sei anni passati a negare che lui è il centro del mio mondo.
Incredibile che anche lui stesse cercando di fuggire da me.
Me ne sto lì immobile, in balia dell’incredulità e del piacere. Le mie braccia ricadono inerti lungo i fianchi mentre apro e chiudo i pugni per la tensione. Sento le labbra di Jeb vibrare contro le mie mentre emette un grave mugolio di approvazione. Mi prende le mani e se le appoggia sulle spalle, chinandosi ancora di più su di me.
Ha un sapore inebriante… sa di cioccolato e sale. È un gusto familiare, ma allo stesso tempo nuovo ed eccitante. Stringo le dita sulle sue spalle. Tutti i sentimenti che ho represso per tanto tempo esplodono e si contorcono dentro di me come anguille elettriche, folgorandomi di vita. Tutti i miei recettori sensoriali sono iperstimolati e mi fanno ronzare le orecchie. Finalmente posso assaporarlo, respirarlo, sentirlo.
Lui è l’unico per me.
Le mie labbra seguono i suoi movimenti. Sono calde, morbide e pulsanti di vita. Il suo piercing mi graffia il mento, un contrappunto ruvido e sensuale.
Le sue mani mi guidano e mi fanno capire come devo inclinare la testa, poi le sue labbra mi schiudono piano la bocca. Percorro i suoi denti con la lingua e trovo l’incisivo un po’ storto che conosco così bene prima che la sua lingua mi catturi.
Forse respiro troppo in fretta. Forse ho troppa saliva. Forse non sarò mai all’altezza delle sue precedenti ragazze. Ma non me ne importa niente perché, tra tutte le cose incredibili che ho vissuto in questo viaggio – diventare minuscola e tornare grande, parlare con delle fatine volanti, vedere uno spettacolo di scacchi animati – questa è in assoluto la più magica e straordinaria.
Jeb allontana le labbra dalle mie e mi dà tanti piccoli baci sul mento e sul collo, leggeri e amorevoli. «Al», sussurra. «Hai un sapore così dolce… Sai di caprifoglio».
«Non farlo», mormoro, confusa.
Lui si ritrae e mi guarda con un’espressione seria e turbata. «Vuoi che mi fermi?»
«No». “Non sai quante volte mi sono addormentata pregando che tu mi guardassi così, che mi toccassi così”. «Non spezzarmi il cuore».
Le ombre delle falene attraversano il soffitto specchiato, proprio sopra di lui, e mi distraggono dalla sua espressione intensa. «Piuttosto strapperei il mio cuore dal petto con le mie stesse mani».
Interesse amoroso: Alyssa Gardner
Jeb è un ragazzo dall'infanzia difficile e un artista di grande talento. Vive abbastanza tranquillamente con la madre e la sorella Jenara e nonostante all'inizio stia insieme ad un'altra ragazza, ama da sempre la sua vicina di casa e amica, Alyssa Gardner.
«So benissimo che non sei più una bambina. Credi forse che sia cieco?». Intreccia le dita alle mie e mi solleva le braccia, bloccandole contro lo specchio freddo alle mie spalle. Ha il petto appoggiato al mio e i nostri cuori battono uno contro l’altro. «Sei tu che hai il paraocchi, perché non c’è proprio niente di fraterno in quello che provo per te».
A quelle parole il mio cervello si spegne. Devo aver ingoiato tutte le falene-fantasma mai esistite al mondo perché potrei giurare che stanno svolazzando nel mio stomaco in questo momento.
Jeb lascia le mie mani e mi afferra piano il volto, toccandomi appena, come se avesse paura di rompermi. «Parlavo di me e del fatto che non ho più autocontrollo. Centinaia di disegni e non riesco a stancarmi del tuo viso». Sfiora con un dito la fossetta che ho sul mento. «Del tuo collo». La mano mi scende lungo la gola. «Del tuo…». Mi afferra per la vita e mi fa scendere dal tavolo, così ci ritroviamo in piedi, uno di fronte all’altra. «Non perderò altro tempo a disegnarti…», mormora con la bocca vicinissima alla mia, «…quando invece posso toccarti». Poi annulla del tutto la distanza che ci separa e appoggia le labbra sulle mie.
Tra i nostri corpi si accende una scintilla elettrica incandescente. Vengo scossa da una potente ondata di emozioni, carica del calore e del sapore di Jeb. Sei anni passati a desiderarlo segretamente. Sei anni passati a negare che lui è il centro del mio mondo.
Incredibile che anche lui stesse cercando di fuggire da me.
Me ne sto lì immobile, in balia dell’incredulità e del piacere. Le mie braccia ricadono inerti lungo i fianchi mentre apro e chiudo i pugni per la tensione. Sento le labbra di Jeb vibrare contro le mie mentre emette un grave mugolio di approvazione. Mi prende le mani e se le appoggia sulle spalle, chinandosi ancora di più su di me.
Ha un sapore inebriante… sa di cioccolato e sale. È un gusto familiare, ma allo stesso tempo nuovo ed eccitante. Stringo le dita sulle sue spalle. Tutti i sentimenti che ho represso per tanto tempo esplodono e si contorcono dentro di me come anguille elettriche, folgorandomi di vita. Tutti i miei recettori sensoriali sono iperstimolati e mi fanno ronzare le orecchie. Finalmente posso assaporarlo, respirarlo, sentirlo.
Lui è l’unico per me.
Le mie labbra seguono i suoi movimenti. Sono calde, morbide e pulsanti di vita. Il suo piercing mi graffia il mento, un contrappunto ruvido e sensuale.
Le sue mani mi guidano e mi fanno capire come devo inclinare la testa, poi le sue labbra mi schiudono piano la bocca. Percorro i suoi denti con la lingua e trovo l’incisivo un po’ storto che conosco così bene prima che la sua lingua mi catturi.
Forse respiro troppo in fretta. Forse ho troppa saliva. Forse non sarò mai all’altezza delle sue precedenti ragazze. Ma non me ne importa niente perché, tra tutte le cose incredibili che ho vissuto in questo viaggio – diventare minuscola e tornare grande, parlare con delle fatine volanti, vedere uno spettacolo di scacchi animati – questa è in assoluto la più magica e straordinaria.
Jeb allontana le labbra dalle mie e mi dà tanti piccoli baci sul mento e sul collo, leggeri e amorevoli. «Al», sussurra. «Hai un sapore così dolce… Sai di caprifoglio».
«Non farlo», mormoro, confusa.
Lui si ritrae e mi guarda con un’espressione seria e turbata. «Vuoi che mi fermi?»
«No». “Non sai quante volte mi sono addormentata pregando che tu mi guardassi così, che mi toccassi così”. «Non spezzarmi il cuore».
Le ombre delle falene attraversano il soffitto specchiato, proprio sopra di lui, e mi distraggono dalla sua espressione intensa. «Piuttosto strapperei il mio cuore dal petto con le mie stesse mani».
Età: Nessuna anche se sembra uno di 19 anni
Razza: Netherling
Razza: Netherling
Occhi: Neri
Capelli: Blu acceso
Interesse amoroso: Alyssa Gardner
E' un abitante del Paese delle Meraviglie e sembra non avere età. Si presenta per la prima volta ad Alyssa quando lei ha 5 anni con le sembianze di un bambino falena di circa 8 anni e "giocano" insieme nel Paese delle Meraviglie di cui lui le insegnerà molte cose. E' un tipo misterioso e seducente che farà crollare le sicurezze di lei sui sentimenti che prova per Jeb.
Mi metto in punta di piedi e premo le labbra contro le sue. Morpheus emette un gemito sommesso, mi lascia i polsi e mi stringe tra le braccia, schiacciando l’orsacchiotto tra i nostri corpi. I miei piedi sono sospesi a qualche centimetro da terra. Lentamente, faccio scivolare una mano verso il bavero della sua giacca. “Ho tutto sotto controllo”.
Ma è una bugia, perché ormai ho il suo sapore nella bocca. Le sue labbra hanno il gusto agrodolce delle risate di ieri… Scavare nelle sabbie nere sotto il sole del Paese delle Meraviglie, saltare alla cavallina i cappelli dei funghi, riposare all’ombra di due ali nere e setose.
Cerco di liberarmi dall’incantesimo, ma lui inclina il volto per baciarmi più a fondo. «Accoglimi… accetta il tuo destino». Oltrepassa la barriera delle mie labbra e mi tocca la lingua con la sua; è una sensazione troppo inebriante perché riesca a respingerlo. Mentre le nostre lingue si incontrano, la sua ninnananna mi fa vibrare le ossa e le vene, portandomi tra le stelle.
Chiudo gli occhi e volo via in un cielo di velluto, con i polmoni pieni di aria notturna. Una parte di me sa bene che mi trovo ancora in una stanza riscaldata dal camino, eppure le mie ali imitano il gesto del volo, come se stessi planando su una corrente di aria fresca. Mi ritrovo a danzare con Morpheus nei cieli, finalmente libera dalla gravità.
Alziamo e abbassiamo le ali all’unisono, volteggiamo e piroettiamo in un valzer senza peso tra le stelle che si arrotolano e si srotolano in lampi eterei sopra i meravigliosi paesaggi distorti del Paese delle Meraviglie. Ogni volta che giriamo su noi stessi per poi tornare l’uno nelle braccia dell’altra io rido estasiata perché, finalmente, sono me stessa.
Sì, sono quella che ho sempre desiderato di essere nelle mie fantasie più segrete: spontanea, istintiva e seducente.
Morpheus mi offre una vita di danze leggiadre, un mondo nel quale tutti obbediscono ai miei ordini. Mi mostra ogni centimetro delle terre che diverranno mie. Sotto di noi, oltre le stelle e il cielo notturno, vedo me stessa su un trono. Sto ospitando un banchetto e sono seduta a capotavola con un’enorme mazza da croquet in mano, pronta a scagliarmi contro la portata principale per ucciderla. Delle risate isteriche riecheggiano nei saloni di marmo e sono musica per le mie orecchie.
Vedendo quella scena, mi sento inebriata dal potere. Bacio di nuovo Morpheus e lui mi stringe ancora di più a sé.
«Sarebbe stato tutto perfetto!». L’esclamazione di Morpheus è quasi un grido disperato ed è rivolta solo e soltanto a me. «Il tuo accompagnatore mortale ha già dimenticato questo viaggio, ma io e te… noi condividiamo dei ricordi d’infanzia che non potrò mai scordare. Tu sei la padrona del mio cuore, la mia anima gemella in ogni senso possibile dell’espressione. Dopo aver esiliato di nuovo la Regina Rossa, sarei rimasto sempre al tuo fianco e non ti avrei mai lasciata sola. Avremmo potuto danzare tutte le notti tra le stelle che illuminano il tuo regno. Per te, ero disposto ad abbandonare la mia vita solitaria… a diventare il tuo fedele lacchè e a prendermi cura di te in eterno».
Interesse amoroso: Alyssa Gardner
E' un abitante del Paese delle Meraviglie e sembra non avere età. Si presenta per la prima volta ad Alyssa quando lei ha 5 anni con le sembianze di un bambino falena di circa 8 anni e "giocano" insieme nel Paese delle Meraviglie di cui lui le insegnerà molte cose. E' un tipo misterioso e seducente che farà crollare le sicurezze di lei sui sentimenti che prova per Jeb.
Mi metto in punta di piedi e premo le labbra contro le sue. Morpheus emette un gemito sommesso, mi lascia i polsi e mi stringe tra le braccia, schiacciando l’orsacchiotto tra i nostri corpi. I miei piedi sono sospesi a qualche centimetro da terra. Lentamente, faccio scivolare una mano verso il bavero della sua giacca. “Ho tutto sotto controllo”.
Ma è una bugia, perché ormai ho il suo sapore nella bocca. Le sue labbra hanno il gusto agrodolce delle risate di ieri… Scavare nelle sabbie nere sotto il sole del Paese delle Meraviglie, saltare alla cavallina i cappelli dei funghi, riposare all’ombra di due ali nere e setose.
Cerco di liberarmi dall’incantesimo, ma lui inclina il volto per baciarmi più a fondo. «Accoglimi… accetta il tuo destino». Oltrepassa la barriera delle mie labbra e mi tocca la lingua con la sua; è una sensazione troppo inebriante perché riesca a respingerlo. Mentre le nostre lingue si incontrano, la sua ninnananna mi fa vibrare le ossa e le vene, portandomi tra le stelle.
Chiudo gli occhi e volo via in un cielo di velluto, con i polmoni pieni di aria notturna. Una parte di me sa bene che mi trovo ancora in una stanza riscaldata dal camino, eppure le mie ali imitano il gesto del volo, come se stessi planando su una corrente di aria fresca. Mi ritrovo a danzare con Morpheus nei cieli, finalmente libera dalla gravità.
Alziamo e abbassiamo le ali all’unisono, volteggiamo e piroettiamo in un valzer senza peso tra le stelle che si arrotolano e si srotolano in lampi eterei sopra i meravigliosi paesaggi distorti del Paese delle Meraviglie. Ogni volta che giriamo su noi stessi per poi tornare l’uno nelle braccia dell’altra io rido estasiata perché, finalmente, sono me stessa.
Sì, sono quella che ho sempre desiderato di essere nelle mie fantasie più segrete: spontanea, istintiva e seducente.
Morpheus mi offre una vita di danze leggiadre, un mondo nel quale tutti obbediscono ai miei ordini. Mi mostra ogni centimetro delle terre che diverranno mie. Sotto di noi, oltre le stelle e il cielo notturno, vedo me stessa su un trono. Sto ospitando un banchetto e sono seduta a capotavola con un’enorme mazza da croquet in mano, pronta a scagliarmi contro la portata principale per ucciderla. Delle risate isteriche riecheggiano nei saloni di marmo e sono musica per le mie orecchie.
Vedendo quella scena, mi sento inebriata dal potere. Bacio di nuovo Morpheus e lui mi stringe ancora di più a sé.
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«Sarebbe stato tutto perfetto!». L’esclamazione di Morpheus è quasi un grido disperato ed è rivolta solo e soltanto a me. «Il tuo accompagnatore mortale ha già dimenticato questo viaggio, ma io e te… noi condividiamo dei ricordi d’infanzia che non potrò mai scordare. Tu sei la padrona del mio cuore, la mia anima gemella in ogni senso possibile dell’espressione. Dopo aver esiliato di nuovo la Regina Rossa, sarei rimasto sempre al tuo fianco e non ti avrei mai lasciata sola. Avremmo potuto danzare tutte le notti tra le stelle che illuminano il tuo regno. Per te, ero disposto ad abbandonare la mia vita solitaria… a diventare il tuo fedele lacchè e a prendermi cura di te in eterno».
Che ne pensate dei bellocci che ho scelto per impersonare i due protagonisti maschili della serie Splintered? Immaginatevi Ben Barnes con i capelli blu e direi che è un perfetto Morpheus. Voi li avete pensati diversamente? Ditemelo pure tra i commenti e vi do appuntamento al prossimo book boyfriend!
I bellocci sono davvero davvero belli ♥♥ Complimenti davvero XD
RispondiEliminaAhahahah grazie Francy ;D
EliminaOoh il tipo di "Rock of Ages" :3
RispondiEliminaBelle scelte, il libro è nella mia wishlist e spero di leggerlo presto.. Ben Barnes è sempre super quotato nei My Book Boyfriend :)
Ehhhhhh Ben Barnes ci sta sempre bene :P
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