domenica 7 giugno 2015

My Book Boyfriend #8 - Archer Cross

Rubrica ideata da Missie del blog The Unread Reader

Bene bene bene... care lettrici, eccoci di ritorno con boyfriend di turno perciò preparate mocio vileda. Sguardo penetrante, fascino oscuro, uno str**** di prima categoria, ottimo studente e spia... vi dice qualcosa? Sto parlando di Archer Cross di Incantesimo (Hex Hall).


 
Foto - Wade Poezyn
Nome: Archer Cross
Età: 17 
Razza: Stregone
Occhi: Marrone scuro
Capelli: Castano scuro
Interesse amoroso: Sophie Mercer




Archer è un tipo molto misterioso. Non si sa niente delle sue origini ma è il più figo della Hecate Hall e un buon partito per qualsiasi strega. Tra vari litigi, punzecchiate e chiacchierate amichevoli, svilupperà un attaccamento sempre più profondo per Sophie Mercer.


«Sai», disse una voce alla mia sinistra, «ho sempre pensato che contro un licantropo un incantesimo bloccante fosse più efficace che urlare “Cagnaccio”, ma è solo la mia opinione».
  Mi voltai. Appoggiato a un albero, con il colletto della camicia slacciato e la cravatta allentata, c’era un ragazzo che sogghignava. La giacca della Hecate penzolava appesa al suo braccio.
  «Tu sei una strega, giusto?», continuò. Si scostò dall’albero e si passò una mano tra i capelli neri e ricci. Mentre si avvicinava notai la sua corporatura snella, era quasi troppo magro a dir la verità, e diversi centimetri più alto di me. «Magari in futuro», disse, «potresti provare a non fare così schifo con la magia».
  Dopodiché si allontanò con noncuranza
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 «Archer?», chiesi inarcando le sopracciglia. Be’, non potevo usare i miei poteri magici, ma mi era rimasto il potere del sarcasmo. «Di cognome fai Newport, o Vanderbilt? Magari seguito da un numero? Ooh!», dissi spalancando gli occhi. «O forse sei addirittura un avvocato!».
  Speravo di umiliarlo, o almeno di farlo arrabbiare, ma lui continuò a sorridermi. «Veramente è Archer Cross, e sono il primo. E tu invece?». Mi lanciò una rapida occhiata. «Vediamo… capelli castani, lentiggini, atteggiamento da ragazza della porta accanto… Allie? Lacie? Di sicuro un bel nome grazioso che finisce in ie».
  Avete presente quando la tua bocca si muove, ma non produce alcun suono? Be’, è più o meno quello che successe a me. E ovviamente mia madre scelse proprio quel momento per concludere la sua conversazione con i genitori di Justin e gridarmi: «Sophie! Aspettami!».
  «Lo sapevo!», rise Archer. «Ci vediamo, Sophie», mi disse mentre si voltava e spariva dentro l’edificio.


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 Per sbaglio diedi una gomitata a Jenna, che si lasciò sfuggire un piccolo strillo, poi riuscii finalmente a girarmi e vidi Archer.
  Spalancammo entrambi gli occhi mentre esclamavamo all’unisono: «Wow!».
  Io arrossii immediatamente. Mio Dio, avevo appena detto «Wow!» in faccia ad Archer?
  Però… un momento. Archer mi aveva guardata e aveva detto «Wow!»?
  Restammo lì a fissarci. Archer si meritava davvero il suo «Wow!». Stava già benissimo con l’uniforme della scuola, fargli indossare un abito elegante avrebbe dovuto essere illegale. Aveva mentito riguardo al cravattino rosa. Non ce l’aveva nemmeno il cravattino, solo una cravatta normale, nera come tutto il resto.
  Ma la cosa più bella non era il suo aspetto. Era il modo in cui mi guardava.
  «Il tuo vestito», disse alla fine, con gli occhi che indugiavano ancora su di me. «È… è bellissimo».
  Repressi l’istinto di mettere in evidenza la scollatura profonda e sorrisi. «Grazie. Be’, è uscito fuori così».
  Lui annuì, ma aveva ancora l’aria un po’ scioccata, mentre io tentavo disperatamente di non farmi comparire in faccia un sorriso idiota.


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 Quasi tremavo per la rabbia. «Stai dicendo che sei mio amico, Cross? Perché mi è parso che tu mi abbia a malapena rivolto la parola dopo la sera del ballo».
  Distolse lo sguardo e vidi la sua mascella irrigidirsi.
  «Sei tu che sei diventata strana dopo quella notte».
  «Io?».
  Tornò a fissare lo sguardo su di me.
  «Sei tu quella che nemmeno mi guarda. E tra l’altro, scusa se mi pare un po’ sospetto che Elodie abbia cominciato ad allontanarsi da me da quando ha iniziato a frequentarti».
  Scossi la testa, perplessa, finché non capii cosa intendeva. «Cosa? Credi che io abbia riferito a Elodie che tu hai detto di voler venire al ballo con me? Così ti avrebbe scaricato e io ti avrei avuto tutto per me?».
  Non rispose e io gli diedi una leggera spinta. «Ma piantala di crederti chissà chi», dissi praticamente ringhiando. Tentai di oltrepassarlo ma lui mi afferrò per un braccio e mi tirò a sé, finché quasi non sbattemmo l’uno contro l’altra.
  Per pochi intensissimi secondi restammo immobili a fissarci, ansimando. Vidi i suoi occhi scurirsi leggermente, come quelli di Jenna il giorno in cui aveva visto il mio sangue. Ma stavolta era una fame diversa, una fame che provavo anche io.
  Non mi concessi il tempo di pensare. Mi chinai in avanti e posai le labbra sulle sue.
  Gli ci volle una frazione di secondo per reagire, poi lui emise una specie di rauco brontolio gutturale e di colpo mi ritrovai circondata dalle sue braccia, che mi stringevano così forte da non lasciarmi neanche respirare. Non che mi importasse. Tutto ciò di cui mi importava era Archer, la sua bocca sulla mia e il suo corpo premuto contro il mio.

Per non fare spoiler, ho messo solo queste di citazioni e sopratutto solo quelle del primo volume. Nonostante ce ne siano di più belle nei volumi successivi della serie. 
E anche questa volta si conclude la rubrica più hot per noi donne lettrici. Al prossimo appuntamento!

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