Ciao, gente! E' finalmente arrivato il gran giorno che moltissima gente stava aspettando da - quanti anni? - un sacco di tempo, il secondo volume della serie distopica "Shatter me", Unravel Me. E per l'occasione moltissimi blogger si sono uniti
Autore - Tahereh Mafi
Serie - Shatter me #2
Editore - Rizzoli
Uscita - 1 Dicembre 2016
Pagine - 544
Prezzo - 8,99 € ebook - 17,50 € cartaceo
Juliette è sfuggita alla Restaurazione e al suo leader che intendeva usarla come arma. Da quando vive al Punto Omega è libera di amare Adam, ma non sarà mai libera dal proprio tocco letale, né da Warner, che la desidera più di quanto lei credesse possibile. Tormentata dal passato e incapace di pensare al futuro, Juliette sa che dovrà compiere delle scelte difficili. Accettare il proprio potere distruttivo per metterlo al servizio della resistenza e, soprattutto, allontanare Adam pur amandolo con tutta se stessa.
Io ho scelto di fare una puntata del My Book Boyfriend con Adam e Warner. Ne approfitto anche per resuscitare un pò questa rubrica da sbav XD Spero vi piacciano i bellocci che ho scelto ma se avevate in mente qualcun'altro, ditemelo pure.
Razza: Umano con poteri
Occhi: Blu
Capelli: Castano scuro
Interesse amoroso: Juliette Ferrars
E' diventato a sedici anni un soldato del Settore 45 per trovare il suo primo amore Juliette e prendersi cura di suo fratello James. Ha un carattere gentile e molto protettivo nei confronti di chi ama.
Interesse amoroso: Juliette Ferrars
E' diventato a sedici anni un soldato del Settore 45 per trovare il suo primo amore Juliette e prendersi cura di suo fratello James. Ha un carattere gentile e molto protettivo nei confronti di chi ama.
«Mi chiamo Adam» scandisce. Si allontana per riordinare la cella. Con una mano riporta il mio letto da questa parte.
Adam.
Che bel nome. Il mio compagno di cella ha un bel nome.
È un nome che mi è sempre piaciuto, anche se non riesco a ricordare perché.
Mi arrampico senza esitazione sul materasso sfondato; sono così esausta che avverto a malapena le molle metalliche che minacciano di pungermi. Non dormo da più di 24 ore. Adam è un bel nome è tutto ciò che riesco a pensare prima che lo sfinimento paralizzi il mio corpo.
**************
Il sentimento negli occhi di Adam è così intenso che quasi mi spacca in due.
«Dio, Juliette…»
E mi bacia.
Una, due volte, e quando scopro che gusto ha un bacio, capisco che non ne avrò mai abbastanza. Adam mi accarezza la schiena, mi sfiora le braccia e prende a baciarmi con più foga, a fondo, con un’urgenza sconosciuta e pressante. E quando si ferma per respirare passa a baciarmi il collo, la clavicola, poi risale al mento e alle guance. Le sue mani hanno un effetto devastante, boccheggio in cerca di ossigeno. Siamo zuppi d’acqua e di meraviglia, posseduti dall’euforia di un momento che ritenevo impossibile.
Adam si scosta soffocando un gemito, e io voglio che si tolga la maglietta.
Devo vedere il suo tatuaggio. Devo raccontargli dell’uccello. Quando gli tiro l’orlo della maglietta bagnata, lui spalanca per un istante gli occhi e se la sfila. Mi afferra le mani, mi solleva le braccia sopra la testa e mi inchioda contro la parete. Mi bacia fino a convincermi di essere in un sogno, beve le mie labbra con labbra che sanno di pioggia e di muschio. Sono sul punto di esplodere.
Mi tremano le gambe, e il cuore mi batte così forte che mi stupisco che funzioni ancora. A furia di baci, Adam sta spazzando via il dolore, le ferite, gli anni di disprezzo per me stessa, le insicurezze, le infelici aspettative per un futuro che immaginavo impossibile. Sta appiccando un incendio dentro di me, un fuoco che incenerisce lo strazio generato dai giochetti di Warner e l’angoscia che mi avvelena giorno dopo giorno. L’energia sprigionata dai nostri corpi potrebbe mandare in frantumi queste pareti.
**************
Le mascelle, gli occhi, il corpo: tutto in lui trasmette determinazione. Mi reputa una persona degna di fiducia, perciò mi sforzo di abituarmi all’idea, e così mi rendo conto che le sue rassicurazioni sono ciò che m’impedisce di annegare nella follia. Adam ha sempre creduto in me. Senza clamori, silenziosamente, ma ha combattuto per me. Sempre.
È l’unico amico che abbia mai avuto.
Adam.
Che bel nome. Il mio compagno di cella ha un bel nome.
È un nome che mi è sempre piaciuto, anche se non riesco a ricordare perché.
Mi arrampico senza esitazione sul materasso sfondato; sono così esausta che avverto a malapena le molle metalliche che minacciano di pungermi. Non dormo da più di 24 ore. Adam è un bel nome è tutto ciò che riesco a pensare prima che lo sfinimento paralizzi il mio corpo.
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Il sentimento negli occhi di Adam è così intenso che quasi mi spacca in due.
«Dio, Juliette…»
E mi bacia.
Una, due volte, e quando scopro che gusto ha un bacio, capisco che non ne avrò mai abbastanza. Adam mi accarezza la schiena, mi sfiora le braccia e prende a baciarmi con più foga, a fondo, con un’urgenza sconosciuta e pressante. E quando si ferma per respirare passa a baciarmi il collo, la clavicola, poi risale al mento e alle guance. Le sue mani hanno un effetto devastante, boccheggio in cerca di ossigeno. Siamo zuppi d’acqua e di meraviglia, posseduti dall’euforia di un momento che ritenevo impossibile.
Adam si scosta soffocando un gemito, e io voglio che si tolga la maglietta.
Devo vedere il suo tatuaggio. Devo raccontargli dell’uccello. Quando gli tiro l’orlo della maglietta bagnata, lui spalanca per un istante gli occhi e se la sfila. Mi afferra le mani, mi solleva le braccia sopra la testa e mi inchioda contro la parete. Mi bacia fino a convincermi di essere in un sogno, beve le mie labbra con labbra che sanno di pioggia e di muschio. Sono sul punto di esplodere.
Mi tremano le gambe, e il cuore mi batte così forte che mi stupisco che funzioni ancora. A furia di baci, Adam sta spazzando via il dolore, le ferite, gli anni di disprezzo per me stessa, le insicurezze, le infelici aspettative per un futuro che immaginavo impossibile. Sta appiccando un incendio dentro di me, un fuoco che incenerisce lo strazio generato dai giochetti di Warner e l’angoscia che mi avvelena giorno dopo giorno. L’energia sprigionata dai nostri corpi potrebbe mandare in frantumi queste pareti.
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Le mascelle, gli occhi, il corpo: tutto in lui trasmette determinazione. Mi reputa una persona degna di fiducia, perciò mi sforzo di abituarmi all’idea, e così mi rendo conto che le sue rassicurazioni sono ciò che m’impedisce di annegare nella follia. Adam ha sempre creduto in me. Senza clamori, silenziosamente, ma ha combattuto per me. Sempre.
È l’unico amico che abbia mai avuto.
Occhi: Verdi
Capelli: Biondi
Interesse amoroso: Juliette Ferrars
Figlio del Comandante Supremo della Restaurazione, Paris Anderson, e Leila Warner. Ha avuto un infanzia molto difficile e violenta che gli ha indurito il cuore ma a differenza del suo crudele padre, sa cosa vuol dire amare. E' un personaggio molto tormentato e ossessivo, disposto a tutto pur di avere Juliette.
Interesse amoroso: Juliette Ferrars
Figlio del Comandante Supremo della Restaurazione, Paris Anderson, e Leila Warner. Ha avuto un infanzia molto difficile e violenta che gli ha indurito il cuore ma a differenza del suo crudele padre, sa cosa vuol dire amare. E' un personaggio molto tormentato e ossessivo, disposto a tutto pur di avere Juliette.
L’illuminazione viene abbassata a un livello tollerabile. Ho ancora l’orma dello stivale impressa sulla schiena, ma almeno non ho più la suola addosso. Sollevo la testa. La prima cosa che mi colpisce è la sua età. Deve avere pochi anni più di me.
È chiaro che occupa una posizione di comando, anche se ignoro quale. Ha la pelle impeccabile, senza la minima imperfezione, e le mascelle affilate e possenti.
È bellissimo.
Ha un ghigno volutamente malvagio. Siede all’estremità della sala vuota, su quello che crede un trono, ma che in realtà è una semplice sedia. Indossa un completo stirato alla perfezione, ha i capelli biondi pettinati con cura ed è circondato da soldati che gli fanno da guardie del corpo.
**************
«Non voglio che mi odi» dice Warner mentre ci avviamo all’ascensore. «Sarò tuo nemico solo se mi costringerai a esserlo.»
«Saremo nemici per sempre.» La mia voce è fatta di schegge di ghiaccio. Le parole mi si sciolgono sulla lingua. «Non diventerò mai quello che vuoi.»
Warner preme il tasto di chiamata e sospira. «Sono certo che cambierai idea.» Mi rivolge un sorrisetto. È davvero un peccato che un aspetto così bello sia rovinato da una personalità tanto miserabile. «Juliette, tu e io, insieme, potremmo essere inarrestabili.»
**************
È chiaro che occupa una posizione di comando, anche se ignoro quale. Ha la pelle impeccabile, senza la minima imperfezione, e le mascelle affilate e possenti.
È bellissimo.
Ha un ghigno volutamente malvagio. Siede all’estremità della sala vuota, su quello che crede un trono, ma che in realtà è una semplice sedia. Indossa un completo stirato alla perfezione, ha i capelli biondi pettinati con cura ed è circondato da soldati che gli fanno da guardie del corpo.
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«Non voglio che mi odi» dice Warner mentre ci avviamo all’ascensore. «Sarò tuo nemico solo se mi costringerai a esserlo.»
«Saremo nemici per sempre.» La mia voce è fatta di schegge di ghiaccio. Le parole mi si sciolgono sulla lingua. «Non diventerò mai quello che vuoi.»
Warner preme il tasto di chiamata e sospira. «Sono certo che cambierai idea.» Mi rivolge un sorrisetto. È davvero un peccato che un aspetto così bello sia rovinato da una personalità tanto miserabile. «Juliette, tu e io, insieme, potremmo essere inarrestabili.»
**************
Le sue mani cercano il mio viso, la sua bocca le mie labbra. Ho il cervello in fiamme, non mi capacito. È come se fossi uscita dal mio corpo e assistessi alla scena senza poter intervenire. La cosa che più mi sconvolge è la delicatezza del suo tocco, la sincerità del suo sguardo.
«Voglio che tu mi scelga» dice. «Voglio che tu scelga di stare con me. Voglio che tu voglia tutto questo…»
«Sei pazzo» dico con voce strozzata. «Uno psicopatico…»
«Sei solo spaventata dai tuoi poteri.» La sua voce è suadente. Calma. Misurata. Persuasiva e ingannevole. Non mi ero mai resa conto di quanto fosse ammaliante. «Ammettilo» dice. «Siamo fatti l’uno per l’altra. Anche tu vuoi il potere. E ami la sensazione che ti dà impugnare un’arma. Sei… attratta da me.»
Cerco di sollevare un pugno ma lui mi afferra le braccia. Me le blocca lungo i fianchi. Mi inchioda contro la parete. È molto più forte di quanto sembri. «Non mentire a te stessa, Juliette. Tornerai con me, che ti piaccia o no. Ma puoi decidere di volerlo. Puoi decidere di fartelo piacere…»
«Non lo farò mai» annaspo. «Sei malato! Un mostro, un perverso…»
«Risposta sbagliata» dice. Sembra genuinamente deluso.
«Non aspettartene una diversa.»
Le sue labbra si avvicinano troppo. «Ma io ti amo.»
«Non è vero.»
Chiude gli occhi e appoggia la fronte contro la mia. «Tu non puoi immaginare che effetto mi fai.»
«Ti odio.»
Scuote pianissimo la testa. Si abbassa. Mi sfiora la nuca col naso e io cerco di mascherare un fremito di paura che lui interpreta nel modo sbagliato. Quando mi sfiora il collo con le labbra inizio a piagnucolare. «Dio, quanto mi piacerebbe darti un morso.»
Un luccichio argentato proveniente dalla tasca interna della sua giacca cattura la mia attenzione. Ho un brivido di speranza. Un brivido di terrore. Raccolgo le forze. Mi concedo un istante per rimpiangere la mia dignità perduta. E mi rilasso. Lui se ne accorge, e agisce di conseguenza. Sorride, mi lascia andare le spalle. Mi cinge la vita. Soffoco i conati che minacciano di tradirmi.
La sua giacca militare ha un milione di bottoni, chissà quanti ne dovrò slacciare prima di potermi impadronire della pistola. Le sue mani intanto esplorano, scivolano lungo la mia schiena per apprezzarne la curvatura, e a me non resta che lasciarlo fare. Non sarei in grado di sottometterlo fisicamente, e non ho ancora idea del perché riesca a toccarmi. Né ho idea di come ho fatto a sfondare il cemento ieri. Non so dove ho preso tutta quella forza. Oggi Warner non ha niente da perdere, e io non posso tradirmi.
Non ancora.
Gli appoggio le mani sul petto. Lui mi stringe a sé. Mi solleva il mento perché lo guardi negli occhi. «Sarò buono con te» sussurra. «Sarò buonissimo con te, Juliette. Te lo prometto.»
Spero di non tremare.
Mi bacia. È un bacio avido, disperato, affamato. Io sono così stordita, così terrorizzata, così preda della follia che per un attimo dimentico il piano. Me ne sto lì, immobile e disgustata. Gli tolgo le mani dal petto. Penso così intensamente ad Adam, al sangue, agli spari e ad Adam disteso in una pozza di sangue che per poco non respingo Warner. Ma non credo che questo lo scoraggerebbe.
Warner interrompe il bacio. Mi sussurra una frase sconclusionata all’orecchio. Mi prende il viso tra le mani, e stavolta mi ricordo di fingere. Lo afferro per la giacca, lo tiro a me e gli do il bacio più profondo che mi riesce. Intanto cerco di slacciare il primo bottone.
Warner mi afferra per i fianchi e si lancia alla conquista del mio corpo. Sa di menta piperita e profuma di gardenia. Le sue braccia sono forti, le labbra morbide, quasi dolci. Non avevo messo in conto che tra noi potesse esserci una simile intesa.
Mi gira la testa.
Le sue labbra sono sul mio collo, mi assaporano, mi divorano, e allora m’impongo di pensare in maniera razionale. Di riconoscere la perversione racchiusa in questo momento. Non so come scendere a patti con la confusione che ho in testa, con la repulsione che sento venire meno, con l’inspiegabile reazione chimica che i suoi baci innescano. Devo darci un taglio. Subito.
«Voglio che tu mi scelga» dice. «Voglio che tu scelga di stare con me. Voglio che tu voglia tutto questo…»
«Sei pazzo» dico con voce strozzata. «Uno psicopatico…»
«Sei solo spaventata dai tuoi poteri.» La sua voce è suadente. Calma. Misurata. Persuasiva e ingannevole. Non mi ero mai resa conto di quanto fosse ammaliante. «Ammettilo» dice. «Siamo fatti l’uno per l’altra. Anche tu vuoi il potere. E ami la sensazione che ti dà impugnare un’arma. Sei… attratta da me.»
Cerco di sollevare un pugno ma lui mi afferra le braccia. Me le blocca lungo i fianchi. Mi inchioda contro la parete. È molto più forte di quanto sembri. «Non mentire a te stessa, Juliette. Tornerai con me, che ti piaccia o no. Ma puoi decidere di volerlo. Puoi decidere di fartelo piacere…»
«Non lo farò mai» annaspo. «Sei malato! Un mostro, un perverso…»
«Risposta sbagliata» dice. Sembra genuinamente deluso.
«Non aspettartene una diversa.»
Le sue labbra si avvicinano troppo. «Ma io ti amo.»
«Non è vero.»
Chiude gli occhi e appoggia la fronte contro la mia. «Tu non puoi immaginare che effetto mi fai.»
«Ti odio.»
Scuote pianissimo la testa. Si abbassa. Mi sfiora la nuca col naso e io cerco di mascherare un fremito di paura che lui interpreta nel modo sbagliato. Quando mi sfiora il collo con le labbra inizio a piagnucolare. «Dio, quanto mi piacerebbe darti un morso.»
Un luccichio argentato proveniente dalla tasca interna della sua giacca cattura la mia attenzione. Ho un brivido di speranza. Un brivido di terrore. Raccolgo le forze. Mi concedo un istante per rimpiangere la mia dignità perduta. E mi rilasso. Lui se ne accorge, e agisce di conseguenza. Sorride, mi lascia andare le spalle. Mi cinge la vita. Soffoco i conati che minacciano di tradirmi.
La sua giacca militare ha un milione di bottoni, chissà quanti ne dovrò slacciare prima di potermi impadronire della pistola. Le sue mani intanto esplorano, scivolano lungo la mia schiena per apprezzarne la curvatura, e a me non resta che lasciarlo fare. Non sarei in grado di sottometterlo fisicamente, e non ho ancora idea del perché riesca a toccarmi. Né ho idea di come ho fatto a sfondare il cemento ieri. Non so dove ho preso tutta quella forza. Oggi Warner non ha niente da perdere, e io non posso tradirmi.
Non ancora.
Gli appoggio le mani sul petto. Lui mi stringe a sé. Mi solleva il mento perché lo guardi negli occhi. «Sarò buono con te» sussurra. «Sarò buonissimo con te, Juliette. Te lo prometto.»
Spero di non tremare.
Mi bacia. È un bacio avido, disperato, affamato. Io sono così stordita, così terrorizzata, così preda della follia che per un attimo dimentico il piano. Me ne sto lì, immobile e disgustata. Gli tolgo le mani dal petto. Penso così intensamente ad Adam, al sangue, agli spari e ad Adam disteso in una pozza di sangue che per poco non respingo Warner. Ma non credo che questo lo scoraggerebbe.
Warner interrompe il bacio. Mi sussurra una frase sconclusionata all’orecchio. Mi prende il viso tra le mani, e stavolta mi ricordo di fingere. Lo afferro per la giacca, lo tiro a me e gli do il bacio più profondo che mi riesce. Intanto cerco di slacciare il primo bottone.
Warner mi afferra per i fianchi e si lancia alla conquista del mio corpo. Sa di menta piperita e profuma di gardenia. Le sue braccia sono forti, le labbra morbide, quasi dolci. Non avevo messo in conto che tra noi potesse esserci una simile intesa.
Mi gira la testa.
Le sue labbra sono sul mio collo, mi assaporano, mi divorano, e allora m’impongo di pensare in maniera razionale. Di riconoscere la perversione racchiusa in questo momento. Non so come scendere a patti con la confusione che ho in testa, con la repulsione che sento venire meno, con l’inspiegabile reazione chimica che i suoi baci innescano. Devo darci un taglio. Subito.
Vi ricordo che oggi è l'ultimo giorno per partecipare al GIVEAWAY
Obbligatorio: Mettere like alla pagina facebook Rizzoli
Facoltativo: Condividere l'iniziativa nei vari social, commentare (in modo intelligente e che abbia senso) e mettere G+ nelle tappe.
SCADE IL 3 DICEMBRE, IL GIORNO DOPO CI SARA' ESTRAZIONE CON IL NOME DEL VINCITORE NEL FORM SOTTOSTANTE.
CALENDARIO + RIEPILOGO BLOG TOUR
25/11 - Worldbuilding (L'universo dei libri)
26/11 - Se fosse un film (Le Tazzine di Yoko)
27/11 - Intervista (Bookspedia)
28/11 - Warren VS Adam (Atelier dei libri)
29/11 - Recensione Shatter Me (Lily's Bookmark)
30/11 - Dieci motivi per iniziare la serie / Booktag (My Crea Bookish Kingdom)
1/12 Release Party collettivo (organizzato da Leggere Romanticamente)
Buon #UnravelMeReleaseParty!
Bella scelta!
RispondiEliminaGrazie, Ornella ^_^
EliminaOk ho bisogno di una doccia fredda ♡.♡
RispondiEliminaAccidenti che fuoco che sono Adam e Warren ;-)
E poi sono scoppiata a ridere ricordando il punto 10 cancellato della tappa del blogtour di ieri: la parola "uccello" è facilmente fraintendibile :-D ahahahahah :-D
Mail: rosy.palazzo1612@gmail.com
Eheheheh uccelli ovunque XD Sono entrambi belli focosi ma Warner non lo batte nessuno, credo. Poi vedrai ;)
EliminaE niente, questi estratti hanno fatto tremare anche a me insieme a Juliette.
RispondiEliminaCi credo che la povera Juliette sia indecisa XD
EliminaAmo troppo questi personaggi *-* Emozioni pure con questi estratti. Grazie.
RispondiEliminasimy-1988@libero.it
La Mafi direi che se la cava bene con le frasi ad effetto ;) Due uomini da urlo.
EliminaDavvero bellissimi e coinvolgenti!
RispondiEliminaVoglio conoscerli subito
mila.mali@hotmail.it
Sono d'accordo :) anche se ci riserberanno delle sorprese.
EliminaQuesta serie io la amo. Penso abbia il più bel triangolo amoroso di sempre.
RispondiEliminaJuliett è una protagonista insolita, lo stile della Mafi l'ha resa originale (e un po' matta).
Poi c'è Warner..... che dire di Warner? Lo si odia, lo si ama e poi non lo dimentichi più xD
Ho riletto l'intera trilogia per 2 volte <3
Sono contenta che la Rizzoli l'abbia continuata :3
Era pure ora, la serie Shatter me merita di essere continuata ;) La Mafi però è anche esperta nel farti cambiare opinione sulle persone XD
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