venerdì 13 agosto 2010

Capitoli 14-15


Capitolo 14

Arrivò alle scale ma si fermò sentendo confusione in sala. C’erano i soldati che erano venuti per un controllo e avevano scoperto Wolf.
-Allora, pirata, dove sono i tuoi amichetti?-
-Non ve lo dirò mai. Nemmeno sotto tortura- disse Wolf legato con una corda.
-Bene. Portatelo in prigione!- ordinò agli altri.
-NO! Fermatevi!- esclamò Fine vedendo il suo amico.
-Chi siete voi, signorina?- chiese il comandante appena entrato alla locanda. Finora erano stati i suoi soldati a fare tutto da soli.
La ragazza, vedendolo, doveva ammettere che era davvero bello. Poteva far concorrenza ad Eclipse. Aveva i capelli castano scuro mossi e gli occhi del medesimo colore.
-S-sono una cameriera della locanda-
-Ah sì? E come mai difendete un pirata?-
-Ecco… Perché non mi sembra giusto arrestare una persona solo perché è un pirata-
-Dite? Noi lo facciamo per impedire che possa fare qualcosa dopo. I pirati hanno tutti natura violenta-
-Non è così! Ci sono anche di gentili-
-Come ad esempio?-
-Il capitano Eclipse- a quel nome tutti i presenti esclamarono sorpresi.
-Il vostro nome, milady?-
-Il mio nome non vi deve interessare-
-Peccato che il vostro caratterino differisca dal vostro bell’aspetto-
-Lo prendo per un complimento, signore-
-D’accordo ma non rimaniamo qui a parlare. Venite con noi- disse il comandante.
-Comandante! Per quale motivo dobbiamo prendere anche la ragazza?- gli bisbigliò un soldato.
-Questa ragazza deve sapere molte cose sui pirati. Soprattutto sul capitano Eclipse. Dobbiamo riuscire a farci dare qualche informazione- bisbigliò di rimando.
-In che modo? Portandola a godere nel letto? In quel caso mi offro volontario- disse malizioso.
-No, razza di stupido! Non è una donna di strada e scommetto quello che vuoi che è ancora vergine. Useremo un altro modo. Con la gentilezza si ottiene tutto-
-Come volete, comandante- e si congedò come tutti i soldati nella locanda portando via solo la ragazza visto che Wolf era scappato per andare ad avvisare Eclipse che Francis era in pericolo ed era stata portata via per averlo difeso.

Continua…

Capitolo 15

Fine fu condotta negli appartamenti del comandante dove la servivano gentilmente come fosse una nobildonna.
-Vi trovate bene, signorina?- chiese premuroso il comandante entrando nella stanza di ingresso. Si era cambiato mettendosi una semplice camicia di seta bianca che risaltava i suoi pettorali.
-S-sì, grazie- rispose imbarazzata.
-Mi presento. Sono il comandante Reid e scusatemi se non mi sono presentato prima- disse facendogli il baciamano.
-Piacere di conoscervi, comandante-
-Onore è tutto mio, affascinante fanciulla. Sicura di non voler ancora farmi sapere il vostro nome?-
-Mi chiamo Fine- disse un po’ dubbiosa.
-E’ davvero un bel nome. Ma non sarete mica la famosa cantante che girava nelle corti dei nobili, vero?-
-Sì. Sono proprio io. Ho lasciato la compagnia qualche mese fa-
-Davvero un peccato. Sapete, anch’io la sentii una volta. Avevo dieci anni ed ero ospite con la mia famiglia dal governatore Roman-
-Il governatore Roman?-
“Ma è lo zio di Shade!”
-Già. E se non sbaglio voi avevate otto anni. Una bambina. Siete cresciuta molto bene devo dire. Ero in quella corte perché io e il nipote del governatore eravamo amici ma poi lui fu catturato e non lo vidi più- disse nostalgico.
-Si lo so. Ero con il signorino quando successe-
-Me lo ricordo. Shade vi era molto affezionato. Non faceva che parlarmi di voi-
-D-davvero?- chiese arrossita.
-Sì. Lui mi confidava tutto. Continuava a dirmi che voi eravate una bambina dolce e bella come un bocciolo di rosa e che sareste sbocciata in una bellissima donna. E infatti… aveva ragione- disse squadrandola dalla testa ai piedi.
-V-voi d-dite?- balbettò imbarazzata lei. Il suo sguardo addosso la metteva in imbarazzo.
-Proprio così. Solo che il fortunato ad avervi conosciuta era stato Shade. Io ero troppo timido allora per avvicinarmi a voi-
“Adesso non si direbbe” pensava Fine con un gocciolone sulla testa.
-Parlando di cose serie, signorina Fine. Voi conoscete il famigerato capitan Eclipse, non è così?-
-Guardate che se sperate di estorcermi qualche informazione, vi siete sbagliato di grosso. Non voglio parlare di lui e dei pirati-
-Avete ragione in fondo. La pirateria non è un argomento per una dolce ragazza come voi, vi chiedo di perdonarmi-
-Non preoccupatevi.  Comunque no. Non conosco pirati io e se anche li conoscessi non andrei a dirlo a voi-
-Mi piace il vostro carattere, milady. Siete diversa dalle altre donne. Mi affascinate molto- disse fissandola intensamente. Possibile se ne stesse innamorando? Con tutte le donne che poteva avere, gli interessava una che gli resisteva e che non lo voleva?
-V-vi ringrazio ma io non sono tipo da cedere alle moine perciò potete pure risparmiare il fiato-
-Ah ah… proprio perché siete quel tipo che ve le faccio-
-Capisco-
-Comunque Fine… so che mentite su Eclipse. Lo conoscete eccome. L’ho capito dalle vostre parole alla locanda. Quindi è inutile che continuate a dirmi bugie. Dov’è lui adesso?-
-E’ sicuramente in mezzo al mare a godersi la vita. Io non sono niente per il capitano-
-Questo lo dite voi, splendida rosa rossa- disse prendendogli il mento con due dita e avvicinare così i loro volti. Ma proprio quando il comandante stava per sfiorarle le labbra, qualcuno ruppe il vetro della grande finestra per entrare nella stanza.
-Salve- salutò Eclipse spuntando davanti ai due.
-Ma guarda chi si vede? Il più ricercato dei pirati-
-Onorato- disse facendo un inchino scherzando.
-Sempre i soliti burloni i pirati eh?-
-Come vedete. Comunque potete togliere le vostre mani dalla ragazza?- chiese cercando di nascondere la forte gelosia che provava. Infatti, Reid era ancora vicinissimo a Fine.
-Certo. Però è un peccato. A lei non dispiaceva-
l mento con due dita e avvicinare così i loro volti.
o, sbruffone- na coda alta. a che provava. .-Non me n’ero nemmeno accorta, sbruffone- 
Lui per risposta gli si avvicinò all’orecchio e gli sussurrò.
-Continua ad essere così, Fine. Tanto un giorno sarai mia- e poi la lasciò andare verso Eclipse.
Lei era ancora imbambolata dalle parole che gli aveva detto il comandante e senza fiatare, andò da Eclipse che la abbracciò con una mano e con l’altra reggeva una corda per uscire.
-Sapete comandante. Vi siete trovato un grande nemico da oggi in poi. Nessuno si deve permettere di toccare un pezzo del mio tesoro- disse il capitano sorridendo sornione.
“Uh… Shade…” pensava Fine arrossendo.
-Arrivederci- disse per poi saltare giù dalla finestra e ricadere sul ponte della nave.
“Già. Arrivederci capitano Eclipse” pensava Reid vedendoli scappare. Da quel giorno sarebbe iniziata una nuova sfida per lui.

Continua…

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