Capitolo 24
-Quindi per voi, comandante, sono solo un gioco? Non so se sentirmi offeso o onorato da questa preferenza- disse Eclipse fissando arrabbiato i due abbracciati.
-Se fossi in voi, me ne sentirei onorato. Visto che è raro che un furfante catturi molto la mia attenzione-
-Posso capirvi. Però vi avverto che non sono disposto a farmi catturare finchè non avrò figli-
-Immagino quanto questo possa essere il vostro desiderio ma non potevate pensarci prima con tutte le sgualdrine che vi siete portato a letto?-
-Potevo ma ancora non ero entrato nel vostro “gioco” perciò non fate il geloso-
-Non sia mai-
Non facevano che scambiarsi frecciatine dimenticandosi quasi la presenza della ragazza. Lei li osservava senza fiatare ma poi si accorse di una luce strana provenire da una parte della caverna e andò a vedere lasciando i due uomini a litigare.
Lei seguì la luce turchese fino ad arrivare di fronte a una porta alla fine della caverna.
L’aprì, trovandosi di fronte ad una stanza con al centro un forziere. Che cosa ci sarà dentro? Chi avrebbe avuto ragione tra lei e Shade? Il prezioso spartito oppure un tesoro pieno d’oro? L’unico modo per scoprirlo era aprirlo e lei non se lo fece ripetere due volte.
Lo aprì con il fiato sospeso e la sua vista fu ricompensata dalla visione del suo sogno realizzato.
Finalmente lo spartito era in mano sua. Erano vere le leggende e le storie su di esso. Stava sognando ad occhi aperti finchè non udì uno sparo.
“Oh mio Dio! Shade! Reid!” pensò nel panico correndo di nuovo da loro con lo spartito in mano.
Trovò Reid che aveva ferito Shade sulla spalla. Il colpo lo aveva preso e ora perdeva molto sangue.
-Eclipse!- esclamò spaventata andando accanto a lui.
-Non preoccuparti, Fine. L’erba cattiva non muore mai- disse Reid.
A quanto pare la litigata era andata oltre le parole taglienti.
-Ha proprio ragione, comandante- disse affannato Eclipse. Ora era a terra disteso con la testa poggiata nelle ginocchia di Fine.
Lei lo stava curando. Si strappò un pezzo del vestito e lo avvolse attorno alla ferita.
-Cercherò di tamponare la ferita ma tu resisti, ok?- gli disse Fine.
-Ok- rispose lui svenendo.
-Perché lo proteggete e lo curate? È un pirata- gli chiese Reid.
-Essere un pirata non è una colpa imperdonabile. È una scelta di vita che ho imparato essere giusta-
-Perché vi siete unita a loro?-
-Perché colui che ho amato da bambina fu rapito dai pirati e per sua scelta diventò uno di loro-
-Che cosa? Volete dire che Eclipse è il vostro amore del passato?-
-Sì. E voi lo conoscevate molto bene-
-Shade? Lui sarebbe Shade, il nipote del governatore Roman?- chiese ancora più sorpreso.
-Già. Quando mi diceste che eravate amici d’infanzia, non volli dirvi niente per paura che la vostra amicizia del passato si rompesse. Adesso lui è pirata e voi siete colui che gli da la caccia tuttavia i vostri sentimenti dovrebbero rimanere intatti all’infuori di questo-
-Voi non potete capire. Il mio miglior amico è l’uomo che devo impiccare senza pietà! Scommetto che in tutti questi anni non si è preoccupato minimamente di me e della nostra amicizia. Avrà dimenticato il suo passato per la pirateria-
-Questo non è vero, Reid- disse destandosi sofferente Eclipse.
-Certo che sei duro a morire- disse con sarcasmo il comandante.
-Come hai detto tu, l’erba cattiva non muore mai ed io sono sempre stato così se ben ricordi. Con te facevo cose che andavano ben oltre le buone maniere che ci imponeva l’etichetta. Eravamo noi stessi. Semplici ragazzi-
-Quel tempo è finito, Shade! Non siamo più ragazzini ormai-
-Questo è vero ma ti assicuro che non ti ho mai dimenticato… amico mio-
-Amico tuo? Siamo nemici adesso, pirata. Chi l’avrebbe detto? il nipote del governatore che ha seguito questo stile di vita. Devo dire però che la pirateria ti dona. Posso immaginare quante donne hai conquistato con il tuo fascino-
-Immagino lo stesso per te, comandante. Fin da bambino eri un donnaiolo viziato. Tutte coccole e carezze-
-Neanche tu eri un santo. A dodici anni già corteggiavi le bambine. Soprattutto le popolane. Ne abbiamo una prova proprio qui e devo dire che non sei cambiato per niente, Shade- disse annuendo a Fine.
-E tu che vedevi solo la apparenza e anche adesso è lo stesso. Mi guardi come una canaglia e non più come un amico-
-E cosa dovrei fare se no? Dimenticare che sei un nemico della civiltà e abbracciarti da bravo amico?-
-Uff… allora è proprio finita. Sei così deciso a catturarmi-
-Esattamente. E ti giuro che non avrò alcuna pietà-
Continua…
Capitolo 25
-Smettetela! Non potete rinnegare l’amicizia che vi univa a Shade. Dovrebbe essere più importante questo prezioso sentimento invece che i ruoli che adesso ricoprite- si intromise Fine stufa di vedere colui che amava ferito e dolorante mentre subiva le crudeli parole del suo amico d’infanzia.
-Non immischiatevi, signorina Fine. Voi siete un motivo in più per combattere contro di lui- disse Reid deciso a confessargli i suoi sentimenti.
-Eh?-
-Ho scoperto da poco di amarvi e combatterò per avervi-
-Voi, comandante, siete sicuramente impazzito- disse stupefatta della dichiarazione.
-Sì. Sono innamorato pazzo di voi, Fine. Siete diversa dalle altre. Avete carattere, fascino e una voce degna di una sirena. Perché non lasciate perdere questa plebaglia di pirati? Io vi farei vivere come una regina-
-Non mi interessa una vita agiata! Ormai io faccio parte di loro!- cercava di protestare la ragazza.
-Lui non vi merita! E’ un pirata senza scrupoli che vi rovina la vita-
-Piano con gli insulti, comandante. Sarà anche vero quello che dici ma non voglio certo farmelo dire da te- controbatté Eclipse ancora dolente.
-Almeno lo ammetti che dico la verità, Shade-
-Non osare più pronunciare il mio vero nome. Dall’istante che mi hai dichiarato guerra, per me il mio amico di infanzia è morto e sepolto. Perciò non sei tra le persone che meriti di dire il mio nome- disse freddo il capitano. Le parole dell’amico dette finora gli avevano fatto male. Non voleva darglielo a vedere e così decise di ripagarlo con le stesse dure parole.
-D’accordo, capitano. Da oggi inizierà la nostra guerra. Vedremo chi vincerà-
-NON VOGLIO!- urlò all’improvviso Fine piangendo. Le lacrime finivano tutte sul volto di Eclipse come pioggia.
-Che hai, Fine?- gli chiesero i sue uomini.
-Non è così che deve finire! Voi due vi volete ancora bene. Lo so. Me lo sento-
-Fine…- sussurrò Shade. Era davvero dispiaciuta per loro. Quanta bontà c’era in quella donna.
Ad un tratto, una frana si fece strada nella caverna facendo cadere le rocce per terra.
Una grossa roccia stava proprio per colpire Fine quando…
-ATTENTA FINE!- gli urlò Eclipse cambiando subito posizione per spostare velocemente la ragazza e metterla al sicuro.
-G-grazie Shade- gli sussurrò appena per lo spavento, Fine che ora si trovava tra le braccia del suo amore.
-Non devi preoccuparti per noi, Fine. Si sistemerà tutto, tranquilla. E poi adesso… farò in modo che tu possa ritornare sulla nave sana e salva con o senza di me- gli sussurrava lui.
-Non dire così-
-Ora capisci quanto tu sia importante per il sottoscritto? Morirei per te- disse dandogli un bacio a fior di labbra che lasciò Fine commossa.
-Non abbiamo ancora finito, capitano- lo informò sarcastico, Reid.
-Lo so benissimo- disse freddo il pirata staccandosi dall’abbraccio.
-Non permetterò che tocchi ancora Fine. Lei sarà mia- ma non poté continuare che si trovò un bello schiaffo in piena faccia dalla signorina in questione.
-PIANTATELA DI PARLARE COME SE IO NON CI FOSSI! IO NON SONO UN OGGETTO E APPARTENGO SOLO A ME STESSA- disse perdendo la pazienza, la rossa.
“Brava Fine” pensò con il sorriso sulle labbra, Eclipse.
-Il vostro carattere è sempre il migliore, milady. complimenti- disse sorridendo il comandante mentre si massaggiava la guancia dolorante.
-La ringrazio- disse ironica.
-Ehy Eclipse! Per quanto tempo ancora hai intenzione di tenerla in mezzo ai tuoi pirati? Non rimarrà intatta ancora a lungo così-
-Non vi preoccupate. Ho messo le cose in chiaro con loro da un pezzo. Se solo provano a sfiorarla, non vedranno la luce del giorno. E vi assicuro che non sono così stupidi da trasgredire ad un mio ordine- disse Shade con il dolore della ferita da sparo.
-benissimo. Quindi mi tranquillizzo nel sapere che sarete pronta per me, dolcezza-
-Volete un altro schiaffo per caso, comandante? Cosa vi fa pensare che voglia perdere la verginità con voi?- chiese innervosita.
-Vedrete, signorina. Cadrete ai miei piedi in men che non si dica-
-Siete un bastardo arrogante!- lo insultò Fine.
-Per oggi me ne vado. Non desidero innervosirvi ancora perciò… ci vedremo molto presto, capitano. Contateci-
-Non vedo l’ora- disse Eclipse.
-Spero che al nostro prossimo incontro siate guarito per affrontarci meglio. Arrivederci- disse andandosene per scomparire nel buio della grotta.
Continua…
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