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venerdì 30 dicembre 2022

My Bookish 2022

 


E anche quest'anno sta giungendo al termine con le sue gioie e dolori. In fatto di letture è stato moooolto scarso, ho attraversato periodi difficili a livello personale e per mesi non avevo stimoli né per la lettura che per la scrittura. Ringrazio infinitamente Susy di I miei magici mondi ed Ely di Il Regno dei libri per avermi dato la possibilità a questa iniziativa. Nonostante la mia continua assenza dalla blogsfera sono state così gentili da includermi e darmi modo di condividere con voi i libri più graditi di quest'anno, anche se è facile visto che c'era da scegliere tra pochi. Buon anno e che il 2023 sia migliore di questo che ci lasciamo alle spalle.


Una donna sola corre nella notte, intorno a lei la sua città che brucia. Fuori dalle mura, la regina e altre sventurate attendono un destino che verrà deciso dai vincitori. È la caduta di Troia. Dieci interminabili anni di guerra sono giunti alla tragica conclusione, mentre le avventure dei protagonisti andranno a ispirare, nei secoli a venire, le opere di artisti e scrittori. «Cantami o Musa» invoca il sommo poeta Omero, che ha raccontato le gesta degli eroi. Ma Calliope, musa della poesia epica, questa volta è meno accomodante: è convinta che non tutto sia stato narrato, che qualcosa di fondamentale, legato alle figure femminili, manchi ancora per completare l’affresco. Se il bardo vuole che lei canti, allora lei canterà insieme a tutte le donne coinvolte nella grande tragedia. Dando voce a ciascuna di loro, Calliope prende in mano la storia e ce la racconta da una nuova prospettiva. Ecco Andromaca, Cassandra, Pentesilea, Clitennestra, che vengono alla ribalta, con i loro pensieri, con i complicati risvolti psicologici delle loro scelte, con la sete di vendetta, la solitudine, la dignità di fronte alla morte. E poi tutte le altre, da Penelope a Briseide, da Creusa a Ifigenia, dalle troiane che, vinte, saranno rese schiave, alle greche che attendono il rientro dei loro uomini, senza dimenticare le capricciose divinità che governano le sorti dei mortali. Attingendo alle fonti antiche, anche le meno note, Natalie Haynes rivisita una delle più grandi narrazioni di tutti i tempi, facendoci palpitare di commozione accanto alle leggendarie eroine, e trasmettendoci il sentimento vivo di come la guerra di Troia e la sua epopea appartengano alle donne non meno che agli uomini.

PERCHE' QUESTA SCELTA? Vediamo... io amo tantissimo la mitologia greca e la Haynes ha creato una versione molto interessante della musa Calliope e a saputo omaggiare figure sottovalutate in un'ambientazione drammatica ed epica, nonché la Guerra di Troia.


Prendetela, e distruggerò questo mondo. Prendetela, e vi distruggerò. 
Prendetela, e porrò fine a noi tutti.
Ade, dio dell’Oltretomba, è noto per il suo dominio inflessibile, i night club lussuosi e i contratti impossibili. Abituato a esercitare il controllo, quando scopre che le Moire hanno scelto Persefone, dea della primavera, come sua futura moglie e regina, rimane basito. Nonostante subisca il fascino del dio dei morti, Persefone, un’ambiziosa studentessa di giornalismo, è determinata a mettere Ade alla gogna per i suoi comportamenti crudeli e spietati. La dea lo sfida a ogni passo, sebbene l’attrazione tra i due sia esplosiva. Ade si confronta con l’impossibile: dimostrare che la sua futura sposa ha torto. Nonostante si impegni al massimo, esistono forze che mirano a dividerli, e si rende conto che, per conquistare il suo amore proibito, farà qualsiasi cosa: sfiderà anche il Destino.

PERCHE' QUESTA SCELTA? Rimanendo in tema mitologia greca, anche la St. Clair ha scritto una rivisitazione stupenda di uno dei miti che amo di più, quello di Ade e Persefone. La loro storia d'amore è tra quelle che più mi hanno fatto palpitare il cuore.

Tutto comincia con una bugia, nel giorno più romantico dell’anno. 
A San Valentino, Elena ha un appuntamento al buio con un meteorologo locale in un ristorante glamour. Non ha voluto vedere in anticipo il volto di Greg per non rovinarsi la sorpresa. Ma quando non trova il suo cavaliere ad attenderla davanti al locale e in più, l’unico uomo da solo lì dentro è già accomodato a tavola e sta mangiando, l’inizio non sembra promettente. 
Ora, Greg non ha l’aspetto da nerd che Elena si aspettava. Tutt’altro… è un tipo dal fascino assassino con stupefacenti occhi color ambra. Da un esordio zoppicante, la serata più romantica dell’anno diventa una perfetta notte d’amore, però il mattino seguente la verità sarà comunque una doccia fredda per Elena: non solo Greg non è un meteorologo, ma non è neppure Greg, visto che il cavaliere di San Valentino si chiama Jack ed è un bellissimo quarterback di professione, recentemente finito in disgrazia… del resto Elena avrebbe dovuto intuirlo quando lui le ha addirittura proposto un accordo di riservatezza. Non è un problema, tanto lei lo ha firmato a nome di Giulietta Capuleti, e sta per fare ritorno nella piccola cittadina di Daisy, quindi buona fortuna a quel quarterback bugiardo se mai volesse rintracciare una bibliotecaria di provincia!
Jack Hawke sarà una mega star del football ma sta attraversando un periodo terribile. La sua ex fidanzata bugiarda gli ha messo contro l’opinione pubblica e, se non bastasse, è stato coinvolto in un incidente con un ragazzino. Per recuperare, Jack prova a piegarsi alle richieste peculiari del suo giovane fan, che lo conducono proprio a Daisy, in Tennessee. Più precisamente, sul palco del teatro comunale insieme a una bibliotecaria di sua conoscenza, che sta per interpretare il ruolo di Giulietta.
Una ragazza tenera e caparbia, che in una notte gli ha rubato il cuore… per conquistarla, Jack sarà pronto a vestire il ruolo di Romeo?

PERCHE' QUESTA SCELTA? Ho letto migliaia di retelling di Romeo e Giulietta, a lieto fine e non, e quindi non poteva mancare anche questo, uscito da pochi mesi in casa Always. E' stato molto carino ed è entrato a far parte delle mie letture preferite di quest'anno.

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Avrò letto una trentina di titoli nel 2022 ma non sono riuscita ad avere l'ispirazione o la voglia di scriverne un'opinione per tutti. Non ho messo una classifica perché mi è troppo difficile scegliere la preferenza maggiore, devo essere sincera quindi niente medaglie ma presentati tutti e tre nello stesso piano. A voi quale sono piaciuti di più? Siete d'accordo con i miei gusti? Attendo commenti ma nel frattempo vi auguro ancora un felice anno nuovo.



venerdì 22 febbraio 2019

Review Tour - Circe di Madeline Miller


La mia attenzione fu catturata da questo libro da quando mesi fa vidi per pure caso la copertina inglese. Una vera meraviglia. E quando vidi che parlava di una dei personaggi della mitologia greca che più amo non ho saputo resistere. DOVEVA ESSERE MIO! Lo vidi nelle prossime pubblicazioni Sonzogno ed eccomi ora qua a parlarvene con grande entusiasmo. Ringrazio di cuore Susy ed Ely del blog I miei magici mondi e Il regno dei libri per avermi incluso in questa iniziativa e un grazie anche alla bravissima Franci di Libri, libretti, libracci per i bellissimi banner <3

Titolo - Circe
Autore - Madeline Miller
Editore - Sonzogno
Uscita - 14 Febbraio 2019
Pagine - 411
Prezzo - 19,00 €

Ci sembra di sapere tutto della storia di Circe, la maga raccontata da Omero, che ama Odisseo e trasforma i suoi compagni in maiali. Eppure esistono un prima e un dopo nella vita di questa figura, che ne fanno uno dei personaggi femminili più fascinosi e complessi della tradizione classica. Circe è figlia di Elios, dio del sole, e della ninfa Perseide, ma è tanto diversa dai genitori e dai fratelli divini: ha un aspetto fosco, un carattere difficile, un temperamento indipendente; è perfino sensibile al dolore del mondo e preferisce la compagnia dei mortali a quella degli dèi. Quando, a causa di queste sue eccentricità, finisce esiliata sull’isola di Eea, non si perde d’animo, studia le virtù delle piante, impara a addomesticare le bestie selvatiche, affina le arti magiche. Ma Circe è soprattutto una donna di passioni: amore, amicizia, rivalità, paura, rabbia, nostalgia accompagnano gli incontri che le riserva il destino – con l’ingegnoso Dedalo, con il mostruoso Minotauro, con la feroce Scilla, con la tragica Medea, con l’astuto Odisseo, naturalmente, e infine con la misteriosa Penelope. Finché – non più solo maga, ma anche amante e madre – dovrà armarsi contro le ostilità dell’Olimpo e scegliere, una volta per tutte, se appartenere al mondo degli dèi, dov’è nata, o a quello dei mortali, che ha imparato ad amare. Poggiando su una solida conoscenza delle fonti e su una profonda comprensione dello spirito greco, Madeline Miller fa rivivere una delle figure più conturbanti del mito e ci regala uno sguardo originale sulle grandi storie dell’antichità.


Cosa sappiamo esattamente di Circe? Tramite l'Odissea ci viene mostrata come una maga tentatrice che trasforma gli uomini in maiali, in altri testi viene descritta semplicemente come figlia del dio Helios e la ninfa Perseide. Ma all'infuori di ciò, chi è Circe? Cosa è successo per farla diventare quella che è? La Miller ci fa fare un viaggio magnifico ed avvincente nella mente di questo personaggio complesso ma allo stesso tempo "semplice". Una dea dal cuore umano che riuscirà, dopo varie prove, a trovare la luce nell'ombra.

Circe, fin dalla nascita, è stata sempre ignorata e disprezzata da quella che poteva chiamare famiglia. Nata dea ma senza alcun potere, non spicca di certo in un ambiente divino. L'Olimpo non è altro che un circolo vizioso pieno di gente altezzosa e annoiata, dall'aspetto magnifico ma dall'animo marcio che traggono gioia e divertimento dalle sofferenze altrui. Un giorno, in nome di un amore non corrisposto, la ragazza, in preda alla gelosia, commette un grosso peccato che la porterà a vivere in esilio nell'isola di Eea. Durante la sua prigionia, scopre sempre di piú riguardo alla sua magia, farà incontri interessanti fino ad innamorarsi dell'affascinante re di Itaca, Odisseo, che poi la lascerà col cuore spezzato e un figlio. Per Circe sembra che l'amore sia destinato a tradirla sempre ma l'autrice ha in mente per lei un degno finale, una rivincita verso tutti coloro che l'hanno ferita e umiliata. É stato tutto cosí avvincente ed emozionante da non essere riuscita a staccarmi dalle pagine nemmeno per un momento.

La Miller, a differenza di altri autori, non tende a giustificare Circe come fosse una figlia ribelle ma ne evidenzia i difetti quanto i pregi lasciando la completa libertà di pensiero al lettore. Noi decidiamo, noi giudichiamo il personaggio senza che l'autrice faccia alcuno sforzo nel far piacere per forza la sua versione di Circe. Quest'ultima ricopre vari ruoli nella sua lunghissima vita: figlia,  sorella, amante, madre e sposa. Ha un esistenza piena ed é alla continua ricerca del suo posto nel mondo. Soffre, ama, piange... Ha sentimenti come tutti gli umani senza la superficialità e la  brillante perfezione tipiche delle divinità. Una dea fuori dal comune e dalle grazie dei famigliari che si farà strada con le sue sole forze e i suoi poteri magici in un ambiente meschino e arido. Circe é una donna disillusa che nonostante venga tradita e lasciata indietro molte volte si rialza sempre a testa alta. Ho amato molto il suo personaggio tuttavia avrei preferito che venissero approfonditi anche quelli secondari. Le persone si susseguono nella vita di Circe con troppa velocità facendole sembrare semplici comparse quando invece li reputo di grande importante, come Dedalo e Medea. L'unico che si viene a conoscere per bene é Odisseo e devo dire che leggere questo libro me lo ha fatto vedere con occhi diversi. L'ho sempre etichettato come un eroe astuto e impavido ma scoprirlo tramite gli occhi delle persone che lo hanno amato - non solo Circe ma anche Penelope e Telemaco - é stato molto interessante, per non dire rivelatorio.

Questa storia è un arma a doppio taglio che l'autrice brandisce senza pietà squarciando il cuore del lettore per poi ricomporlo. Un alternarsi di gioie e dolori che nutrono l'anima e subito dopo la distrugge come la tela di Penelope che di giorno procedeva e di notte si disfaceva. Un libro che gli amanti della mitologia greca non possono lasciarsi sfuggire.

con piccole mancanze

Grazie mille alla Sonzogno per la copia omaggio!

CALENDARIO:


venerdì 27 gennaio 2017

Blog Tour "Demelza" - Tappa #1


Buongiorno e buon venerdì! Eccoci all'inizio di questo piccolo blog tour in onore di Demelza, secondo volume della serie Poldark in arrivo nelle nostre librerie a partire dal 2 Febbraio! Mentre aspettiamo questa uscita godetevi insieme a noi questo tour e tentate la fortuna nel giveaway.

Autore - Winston Graham
Serie - Poldark #2
Editore - Sonzogno
Genere - Storico
Uscita - 2 Febbraio 2017
Pagine - 496
Prezzo - 18,50 € cartaceo

Cornovaglia, 1788-1790. Le nozze tra Ross, gentiluomo dal carattere forte, avverso alle convenzioni sociali, e Demelza, bella, brillante, ma figlia di un povero minatore, hanno scandalizzato l’alta società locale, che non approva il matrimonio di un nobile con una plebea. E così Demelza, pur facendo il possibile per assumere le maniere di una signora raffinata, fatica a conciliare il mondo da cui proviene con quello cui ora appartiene, e si sente umiliata dai modi altezzosi di chi la circonda. Questo non le impedisce però di stare al fianco di Ross, che si trova ad affrontare la grave crisi economica in cui versa il distretto: l’industria del rame è infatti sull’orlo del collasso a causa di banchieri senza scrupoli, come lo spietato George Warleggan. Mentre dalla Francia soffiano i venti della rivoluzione e il malcontento dei minatori, ridotti alla fame, sembra pronto a esplodere, Ross decide di sfidare i potenti nel tentativo di riportare giustizia e prosperità nella terra che ama, nonostante il rischio di perdere tutto ciò che ha costruito. Tra sfarzosi eventi mondani, passioni maledette e amori ritrovati, tempeste di feroce bellezza e naufragi che sembrano benedizioni per la povera gente, Ross e Demelza tornano con il secondo episodio della saga di Poldark, vero e proprio classico tra i romanzi storici.

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La mia tappa consiste nel parlare delle due donne che hanno occupato il cuore di Ross Poldark: Elizabeth e Demelza. Il suo struggimento tra l'una e l'altra sembra farlo letteralmente impazzire. Se una rappresenta la perfezione, una bella rosa, l'altra è di una bellezza grezza e vivace come un fiore di campo. Per me non c'è assolutamente paragone, Demelza è la mia prediletta, la donna che vuole solamente essere amata.

Elizabeth Poldark, nata Chynoweth, è indubbiamente il primo vero amore di Ross. Prima che lui andasse in guerra, si era presupposto che i due si fossero fatti una promessa anche se non si trattava di un fidanzamento ufficiale. Lei lo ha aspettato finché non giunse notizia che lui era morto. A quel punto, la giovane accetta la corte di Francis Poldark, il cugino di Ross, e si fidanzano.
Ma il Destino vuole che a pochi giorni dal matrimonio, ritorna Ross. Il poveretto quindi al suo ritorno in patria si ritrova non solo con il padre defunto, senza possedimenti di valore e una casa che quasi cade a pezzi ma anche con il cuore in frantumi. Insomma la sua bella sta per sposarsi col suo caro cugino quindi ci sta bene anche un bel tradimento famigliare. Non gli bastavano a Ross gli orrori della guerra.
Ma purtroppo non è finita qui. Nonostante lei diventi moglie e madre, c'è ancora un evidente attrazione tra Elizabeth e Ross. E questo porta Francis ad essere sempre insicuro e timoroso che la moglie lo lasci per il cugino. Un bel triangolo amoroso, non c'è che dire.
Elizabeth rappresenta la moglie perfetta per qualsiasi uomo, un gioiello che qualsiasi gentiluomo ricco vorrebbe sfoggiare al suo fianco. Ha grazia, istruzione e bellezza ed è stato un onore per lei entrare a far parte di una delle famiglie più conosciute e antiche della Cornovaglia. Anche se poi, viste le difficoltà economiche non è poi stata così fortunata nella scelta del pretendente.
Non è un mistero che il suo personaggio non mi piaccia. Parliamo di una donna che dietro al suo bell'aspetto nasconde ambizione e voglia di essere viziata nel lusso. Più che all'amore pensa alla posizione e al denaro e questo proprio non lo sopporto. Nonostante fosse evidente che ancora amasse Ross e lui era tornato, non ha fatto niente per annullare il fidanzamento con Francis, non ha lottato per il suo sentimento. Certo, di questo non voglio dare la colpa solo a lei, dovrebbe essere la coppia a lottare se si ama davvero. Forse non era poi vero amore ma una forte attrazione, chissà.
Anche lei ne passa tante tra umiliazioni e delusioni e mi dispiace, in alcune parti sono stata pure solidale nei suoi confronti, ma poi si dimostra di nuovo per quello che è. Una rosa con le spine ben appuntite.


Demelza Poldark, nata Carne, è figlia di un povero minatore che la picchiava in continuazione. Ma la violenza dell'uomo e la supremazia dei suoi fratelli non sono riusciti a sottomettere la sua indole ribelle e battagliera. Anzi, essendo l'unica femmina in mezzo a degli uomini (cavernicoli, aggiungerei), è venuta su con una tempra forte e lavorativa.
Non ha assolutamente maniere da gran dama, nessuna grazia o istruzione adeguata essendo figlia del popolo ma ha un cuore d'oro e sa cosa vuol dire lavorare sodo.
Il suo incontro con Ross non è dei migliori. Lei, vestita da ragazzo, veniva maltrattata insieme al suo amico cane Garrick da un gruppo di ragazzi al mercato. Ross viene in suo soccorso e infine le offre di diventare la sua domestica a Nampara. Demelza accetta pur di allontanarsi dalla sua violenta famiglia e col tempo si affeziona sempre di più a Ross fino ad innamorarsene. Il cuore di lui è ancora occupato da Elizabeth ma l'attrazione tra lui e la ragazza è palpabile e un giorno finiscono a letto insieme. Ross si prende la responsabilità di aver disonorato Demelza e la sposa. E' palese che lui la prenda in moglie non solo perché è un ottima compagna di letto ma anche per cercare di dimenticare almeno un pò Elizabeth. Demelza lo sa di essere un "ripiego" ma farà di tutto per avere almeno un pò dell'amore di suo marito. Il desiderio sessuale è solo l'inizio, lei punta ad averlo tutto per sè senza la presenza di Elizabeth tra loro. Ed è giusto.
E' stata dura per lei cercare di cambiare da figlia di un minatore a signora Poldark. E' stata già una vergogna che un Poldark abbia sposato una misera cameriera e Demelza non vuole far sfigurare Ross in pubblico anche con le sue maniere rozze. Imparerà a comportarsi bene grazie anche all'aiuto della dolce cugina di lui, Verity, e diventerà ancora più bella agli occhi di Ross finché non la ricambierà.
Ma l'ombra di Elizabeth ancora incombe.
Demelza rappresenta la vivace gioventù, colei che rende Ross un uomo migliore. La donna che non desidera il lusso o una bella posizione sociale ma solo l'amore del suo uomo.
Un fiore di campo che resiste anche alle difficoltà più dure.


GIVEAWAY:
Una copia di Demelza cerca casa ;) Chi di voi sarà il fortunato o la fortunata? Avete tempo fino al 2 Febbraio, giorno di uscita del libro e giorno ultimo del blog tour. Il giorno dopo annuncerò il vincitore che sarà poi contattato.

Regole:
-Mettere la propria email SOLO nel form così che verrete contattati in caso di vincita.
-Essere follower dei cinque blog partecipanti
-Commentare le tappe del tour con frasi che abbiano senso dicendoci magari la vostra opinione sugli argomenti. 
-Seguire la pagina FB e Twitter di Sonzogno 
-Facoltativo: Condividere l'iniziativa nei vostri social


CALENDARIO:


A lunedì con la seconda tappa nel blog Petrichor!

venerdì 3 giugno 2016

Recensione - Ross Poldark di Winston Graham

Autore - Winston Graham
Serie - Poldark #1
Editore - Sonzogno
Genere - Storico
Uscita - 5 Maggio 2016
Pagine - 432
Prezzo - 18,50 € cartaceo

Cornovaglia,1783. Ross Poldark, figlio di un piccolo possidente morto da poco, torna a casa, esausto e provato, dopo aver combattuto per l'esercito inglese nella Rivoluzione Americana.
Ora è un uomo maturo, non più l'avventato ed estroverso ragazzo che aveva dovuto abbandonare l'Inghilterra per problemi con la legge. Desidera soltanto lasciarsi il passato alle spalle e riabbracciare la sua promessa sposa, la bella Elizabeth.
La sera stessa del suo arrivo, però, scopre che, anche a causa di voci che lo davano morto, la donna sta per convolare a nozze con un altro uomo. Non solo: Nampara, la casa avita, si trova in uno stato di abbandono, cui ha contribuito anche una coppia di servi, fedeli ma ubriaconi.
Devastato dalla perdita del suo grande amore, Ross decide di rimettere in sesto Nampara e di concentrarsi sugli affari che il padre ha lasciato andare a rotoli, tornando a coltivare le terre e lanciandosi nell'apertura di una nuova miniera. Viene aiutato dall'affezionata Verity, dai due servi e da Demelza, una rozza ma vivace ragazzina che ha salvato da un pestaggio e che, impietosito, ha preso a lavorare con sé come sguattera.


GIUDIZIO PERSONALE:

Non leggevo uno storico "puro" da una vita. Me ne avevano parlato in tanti con elogi di ogni tipo e sono andata anche a guardare il telefilm della BBC con il bellissimo Aidan Turner *__* la BBC se li sceglie proprio bene questi uomini d'altri tempi, non lo credete anche voi? :P

Ross Poldark è erede di un piccolo possidente in Cornovaglia e torna dopo essere stato in guerra per qualche anno. Subisce un grande cambiamento di persona: da giovane irrequieto è diventato un uomo più consapevole di sè. La Guerra lascia cicatrici e cambia un uomo nel profondo ma non ha preparato il protagonista a quello che lo ha atteso al suo ritorno. Una fidanzata perduta che sta per sposarsi con suo cugino e proprietà in decadenza. Ma grazie al sostegno di molte persone riuscirà ad affrontare le avversità. Nel suo cammino incontrerà anche una ragazza, Demelza, che sarà sia la sua condanna che la sua salvezza. Una fanciulla che lui salva dalla miseria e da un padre violento facendola diventare la sua serva. Agli occhi della società questo sarebbe uno scandalo, una giovane donna in casa di un uomo dai sani appetiti di certo non fa pensar bene. Ma all'inizio Ross non la vedrà come una donna ma come una bambina da proteggere. Per lei invece sarà da subito il suo mondo, il suo tutto e cercherà di conquistare il suo cuore che appartiene ancora alla bella Elizabeth. Gli anni passano e Ross si ritroverà ad abbracciare un nuovo sentimento ma stavolta per la giovane ed esuberante Demelza sbocciata in un bel fiore. Ne passeranno tante, tra sentimenti e difficoltà nel lavoro, ma la vita va avanti.

Il personaggio di Ross può sembrare quello di un semplice uomo cambiato dalla guerra e dal peso delle responsabilità ma è anche un uomo che se ne infischia delle convenzioni sociali e combatte per ciò che lui reputa giusto e per le persone a lui care. La famiglia Poldark ha membri diversi tra loro ma quella che mi ha colpito per la sua dolcezza è Verity, la cugina di Ross che si somigliano molto di carattere. Poi passiamo a due donne che andranno a occupare la vita e il cuore del protagonista: Elizabeth, la classica signorina bella e raffinata che rappresenta la donna ideale e perfetta per qualunque uomo, e Demelza, una ragazzina vivace e dal linguaggio piuttosto colorito che viene da una famiglia povera e disastrata dove suo padre la picchiava spesso - una pietra grezza che diventerà una pietra di gran splendore.

Questa storia è ricca di emozioni e di descrizioni mozzafiato della Cornovaglia. Lo stile di Graham è superbo e curato nei minimi dettagli, in grado di trascinarti con la forza nel 1700 tra miniere e brughiere. Un gioiello storico di inestimabile valore che riuscirà a conquistare anche le future generazioni di lettori. Mi ha un pò demoralizzato la lunghezza di questa serie - odio le storie che vanno oltre gli 8 volumi - ma sono anche sicura che varrà la pena continuare ad assaporare le avventure di questa famiglia cornica.


Grazie mille alla Sonzogno per la copia omaggio <3


giovedì 28 aprile 2016

Blog Tour "Poldark" Tappa #3 - A spasso con Poldark


Buondì, signori e signore! Oggi è il mio turno di farvi compagnia in questo profondo viaggio alla scoperta del romanzo che a suo tempo ebbe un enorme successo e ancora adesso riesce a far palpitare il cuore di milioni di lettori. Un classico dal fascino irresistibile da cui hanno tratto perfino due telefilm di cui il più recente con il nostro amatissimo e affascinantissimo Aidan Turner. Ecco, immaginatevi che sia lui ha farvi fare questa passeggiata nella verdeggiante Cornovaglia del fine 700 e, mie care signore, avrete gli occhi a cuoricino per tutta la giornata.



Autore - Winston Graham
Serie - Poldark #1
Editore - Sonzogno
Genere - Storico
Uscita - 5 Maggio 2016
Pagine - 432
Prezzo - 18,50 € cartaceo

Cornovaglia,1783. Ross Poldark, figlio di un piccolo possidente morto da poco, torna a casa, esausto e provato, dopo aver combattuto per l'esercito inglese nella Rivoluzione Americana.
Ora è un uomo maturo, non più l'avventato ed estroverso ragazzo che aveva dovuto abbandonare l'Inghilterra per problemi con la legge. Desidera soltanto lasciarsi il passato alle spalle e riabbracciare la sua promessa sposa, la bella Elizabeth.
La sera stessa del suo arrivo, però, scopre che, anche a causa di voci che lo davano morto, la donna sta per convolare a nozze con un altro uomo. Non solo: Nampara, la casa avita, si trova in uno stato di abbandono, cui ha contribuito anche una coppia di servi, fedeli ma ubriaconi.
Devastato dalla perdita del suo grande amore, Ross decide di rimettere in sesto Nampara e di concentrarsi sugli affari che il padre ha lasciato andare a rotoli, tornando a coltivare le terre e lanciandosi nell'apertura di una nuova miniera. Viene aiutato dall'affezionata Verity, dai due servi e da Demelza, una rozza ma vivace ragazzina che ha salvato da un pestaggio e che, impietosito, ha preso a lavorare con sé come sguattera.




Siete mai stati in Cornovaglia? Ai giorni nostri è una meta molto appetibile per i surfisti e per chi ama esplorare antiche miniere, scogliere e le brughiere dal fascino mozzafiato. La Cornovaglia ( in cornico Kernow e in inglese Cornwall) è da sempre la contea che frutta meno alla nazione dal punto di vista economico generale ma contribuisce bene nel campo del turismo.
E' una delle sei nazioni celtiche (no, non sono le sei nazioni di rugby XD) insieme alla Bretagna, il Galles, l'Irlanda, l'Isola di Man e la Scozia. Significa che è una delle poche zone in cui si possono trovare ancora caratteristiche culturali legate a quella celtica. Come ad esempio la lingua: quella locale della Cornovaglia è il cornico - appunto, una lingua celtica - ed è di conseguenza imparentata con il gallese e il bretone.
E' una contea verdeggiante, povera di boschi ma ricca di brughiere e scogliere molto alte. Si trova a sud-ovest del Regno unito confinante a est con il Devon e per il resto è bagnato dall'Oceano Atlantico. Il suo clima è molto ventoso e imprevedibile ma essendo a sud ed influenzato dalla Corrente del Golfo è più mite e soleggiato rispetto al resto della Nazione quindi armatevi di giacche a vento se volete andarci.
La Cornovaglia è da tempo immemore grande portatrice di stagno e rame, e la loro economia si è basata per anni su questo. Lo stesso protagonista, Poldark, ha la sua miniera da mandare avanti, e all'epoca c'era questo oltre alla pesca e l'agricoltura. Insomma non avevano molta scelta di lavoro mentre adesso le attività minerarie sono diminuite e puntano più sul turismo e le industrie creative

Ed ora passiamo alle zone specifiche raccontate nel romanzo e alle location usate nel telefilm.


Riconosceva ogni cosa e gli sembrava di essere già arrivato a casa. La stretta strada acciottolata percorsa da un rivoletto d’acqua, le case basse costruite a ridosso le une delle altre, con bovindi e tende di pizzo dietro cui si potevano vedere volti intenti a osservare l’arrivo della carrozza, e persino le voci dei postiglioni sembravano già diverse, più familiari.
       Un tempo, Truro era stata il centro della “vita” per lui e la sua famiglia. Città portuale e sede della coinage hall, dove i metalli venivano saggiati, fulcro del commercio e della moda, la città era cresciuta rapidamente negli ultimi anni: nuove case signorili erano sorte in mezzo alla disordinata calca di quelle vecchie e avevano segnato l’adozione di Truro come residenza invernale da parte di alcune delle famiglie più antiche e potenti della Cornovaglia. Anche la nuova aristocrazia stava lasciando il suo marchio: famiglie un tempo umili come i Lemon, i Treworthy e i Warleggan si erano fatte strada grazie alla nuova industria.
       Uno strano luogo. Ross lo sentiva ancora di più adesso che era tornato. Una piccola ma importante città schiva e riservata, racchiusa tra le pieghe delle colline e i molti corsi d’acqua, quasi circondata dai fiumi e collegata al resto del mondo per mezzo di guadi, ponti e passatoi di pietra. Il miasma e le altre febbri erano ordinaria amministrazione.

Truro è ancora adesso una delle più importanti città della Cornovaglia. Un tempo, esattamente nel diciottesimo e diciannovesimo secolo, era una delle più importanti sedi industriali del sud-ovest del Regno Unito ma ora non è rimasto quasi o più niente di quegli anni d'oro. E' anche sede del Coinage Hall, edificio dove all'epoca veniva portato lo stagno fuso da analizzare prima di essere esportato, mentre ora viene usato per le vendite al dettaglioAttualmente Truro è il capoluogo amministrativo della contea dove si riunisce il Consiglio e, piccola parentesi per gli appassionati dei Queen e degli scacchi, è la città dove è vissuto per un pò Roger Taylor e dove è nato il grande maestro degli scacchi Michael Adams.
In fondo alla valle l’aria era immobile. Il rumore gorgogliante delle acque del Mellingey per un po’ era svanito, ma ora ricomparve simile ai mormorii di una donna anziana e fragile. Un gufo lanciò il suo richiamo e si librò silenzioso nel buio, davanti a lui. La pioggia sgocciolava dalla tesa del cappello. Ed ecco, più in là nell’oscurità morbida e piena di sospiri, i nitidi contorni di Nampara House.
     Ross rimase colpito nel notare che la casa era più piccola, più bassa e più squadrata di quanto ricordasse; si dipanava disordinata come una schiera di baracche di minatori. Non c’era una sola luce accesa. Arrivato all’albero di lillà, che ormai era cresciuto al punto di nascondere le finestre, si fermò, legò la cavalla e bussò con il frustino alla porta d’ingresso.
     Lì la pioggia era caduta copiosa e rivoli d’acqua scendevano ancora dal tetto formando pozzanghere sul sentiero invaso dalle erbacce. Ross spinse la porta, che si aprì con un cigolio ostacolata da una pila di cianfrusaglie abbandonate sul pavimento, poi gettò un’occhiata nell’ingresso dal soffitto basso e con le travi irregolari.
     Solo l’oscurità gli diede il benvenuto, un’oscurità così densa che al confronto la notte fuori sembrava grigia.

Nampara è il cottage di proprietà di Poldark che lui ritrova in decadenza dopo essere tornato dalla Guerra.  Per la location nel telefilm hanno usato la Manor Farm nella zona mineraria di Botallack. Nella costa che collega quest'ultimo alle miniere di Levant sono state girate molte scene che coinvolgono Wheal Leisure, la miniera di Poldark.



Bodmin Moor e' una brughiera di grande bellezza ed è uno dei cinque plutoni di granito della Cornovaglia. E' un'area a cui sono legate molti miti come quelli del ciclo di re Artù ed è l'unico posto dove cresce un muschio raro, il Cornish Path Moss. Questa brughiera ha offerto scene mozzafiato al telefilm e rappresenta la location per la parte esterna di Nampara.



Passiamo ad altre luoghi dove Aidan e il suo gruppo hanno fatto tappa per le riprese.

Gunwalloe è una delle spiaggie della Cornovaglia e fa parte della penisola di Lizard. Nel lato nord della spiaggia, chiamato Church Cove, è situata la piccola chiesa di San Wynwallow.



Charlestown è una città portuale che veniva usata per il trasporto del rame e del caolino estratto dalle miniere di St Austell. E, altra piccola parentesi, è stata anche una delle location per il film di Tim Burton, Alice in Wonderland.




Porthgwarra è un piccolo villaggio di pescatori e una bellissima baia ricoperta di fiori selvatici. Chissà se la scena di lui che si fa il bagno nell'oceano non sia stato girato qui :P C'era da controllare.



Poi c'è Padstow altra città costiera dove sono state girate altre scene nelle scogliere. Alcuni la conoscono perché ospita ogni 1 Maggio la festa di 'Obby 'Oss.



E per ultimo c'è St Agnes Head, località balneare usata nel telefilm per rappresentare la valle di Nampara e dove viene girata una scena davvero straziante tra Poldark e Demelza.



Ringrazio per le foto Rory del blog Il colore dei Libri, la BBC One e IWalkCornwall



GIVEAWAY:

OBBLIGATORIO:
-Mettete la vostra email SOLO nel form non nei commenti così che vi contatteremo in caso di vincita.
-Diventare follower dei blog partecipanti.
-Commentare tutte le tappe esprimendo le vostre opinioni in proposito.

FACOLTATIVO:
-Mettere MI PIACE alla pagina facebook di Sonzogno e diventarne follower su Twitter
-Condividere l'iniziativa nei vari social.



CALENDARIO:


26 Aprile LIBER ARCANUS
Alla scoperta di Poldark: Presentazione del libro con incipit, 
card scaricabili di Aidan Turner e info per richiedere autografo

La moda ai tempi di Poldark: Abiti dell'epoca

A spasso con Poldark: Ambientazione

29 Aprile LA FENICE BOOK
A pranzo con Poldark: Ricetta tipica della Cornovaglia

Poldark dal libro allo schermo: Confronto tra libro e telefilm 

3 Maggio BOOKISH ADVISOR
Quattro chiacchiere con Poldark: Intervista ad Aidan Turner 

Poldark - il libro 70 anni dopo: Recensione in anteprima


Spero che vi sia piaciuta questa passeggiata e vi do appuntamento domani sul blog La Fenice Book per pranzare insieme con una ricetta cornica. A presto!

domenica 25 marzo 2012

Recensione - Magnifica preda di Kathleen E. Woodiwiss


È l'epoca degli intrighi e dei tradimenti. Nell'Inghilterra turbolenta di Elisabetta I convivono realtà contrastanti come i lussuosi balli a corte, la miseria degli strati più bassi della popolazione e gli orrori perpretrati all'interno della Torre di Londra. Una notte la giovane, bella e innocente Elise Radborne scompare dalle proprietà dello zio. Si ritrova prigioniera in un tetro castello di pietra e il suo rapitore è Maxim, un uomo affascinante che ha molti motivi per detestare la famiglia di origine del suo ostaggio. Nonostante tutto questo, tra Elise e Maxim nasce ben presto un sentimento travolgente.

GIUDIZIO PERSONALE:

Questo è, secondo me, uno dei libri più belli della Woodiwiss. Romantico e divertente, Magnifica preda è un libro ambientato nel periodo elisabettiano dove nasce una storia d'amore di una coppia che nulla può separare.

La protagonista femminile, Elise, ha un carattere forte. Bella e ribelle. Per uno scherzo del destino si ritrova al cospetto di Maxim, un ex nobile privato dei suoi averi. Un uomo attraente e audace che arriva addirittura a un rapimento per amore.

Tutto ha inizio per un errore. Maxim voleva rapire la sua amata ma i piani non vanno come voleva lui. La donna rapita in realtà è la bella cugina di lei, Elise.
La ragazza fa di tutto per convincere Maxim a riportarla a casa però non può essere accontentata. Maxim è un ricercato e non esiterebbero a catturarlo non appena ritorna in Inghilterra. Il rischio è troppo grosso perciò i due si ritrovano per un pò a convivere in un castello diroccato. Tra battibecchi e litigi continui, alla fine i due si innamorano. Lui capisce che l'amore che provava per l'altra donna non era vero amore mentre con Elise è diverso. L'ama profondamente e la sposa in segreto. Dal loro matrimonio, arriverà presto una gravidanza tuttavia le cose per Maxim ed Elise non saranno facili. C'è la questione del padre di lei, dell'eredità e anche il ritorno dei possedimenti nobiliari di Maxim. Solo dopo che si sarà sistemato tutto ciò, i due giovani potranno stare tranquilli e godersi la loro famiglia.

L'ho trovato il libro più divertente della Woodiwiss. Le scene delle litigate tra Elise e Maxim erano decisamente da ridere (sopratutto quella della secchiata XD) Hanno entrambi dei bei caratterini, non c'è che dire. E' grazie alla Woodiwiss che ora apprezzo i romanzi rosa. Il mio primo libro rosa è stato di lei, come ho già detto nell'altra recensione di Per Sempre, e perciò mi rimarrà nel cuore per sempre.


martedì 17 gennaio 2012

Recensione - Per sempre di Kathleen E. Woodiwiss


Nell'Inghilterra del XII secolo, non c'è scapolo gentiluomo che non aspiri alla mano di Abrielle, ma quando al suo patrigno, di ritorno dalle Crociate, vengono negati il titolo nobiliare e i possedimenti promessi, i pretendenti improvvisamente scompaiono. Abrielle si vede costretta ad accettare il matrimonio con il ricco e ripugnante Desmond de Marlé. Al banchetto di nozze la novella sposa rivede l'avvenente Raven, emissario del re di Scozia, che tempo prima l'aveva sottratta a un tentativo di stupro. L'attrazione è irresistibile, ma il destino è loro avverso.

GIUDIZIO PERSONALE:

Leggere questo libro è stata una tortura. Non ho mai odiato tanto una protagonista femminile come Abrielle. In ogni pagina, Abrielle di qua, Abrielle di là. Lei super perfetta che se la tira e lui, Raven, un santo che riesce a sopportarla. Si vede lontano un miglio che "Per sempre" non l'ha scritto tutto la cara Kathleen. Porella, morta prima di finire quest'opera ç__ç Si sarà rivoltata nella tomba vedendo rovinato così un suo lavoro. Io stimo molto quest'autrice sopratutto perchè il primo romance che ho letto è stato "Il fiore sbocciato" ed è sempre per questo che mi dispiace che questa "cosa" sia fatta passare per sua.

Tutto inizia in una bella festicciola dove Abrielle incontra per la prima volta l'avvenente Raven. Tra loro è attrazione dal primo sguardo anche se la nostra cara lei nega per un eternità i suoi sentimenti. In questa stessa festa, Abrielle e la sua famiglia subiscono una brutta notizia. Il suo patrigno non avrà nessuna ricompensa dal suo servizio nelle Crociate e perciò sono in rovina. Tutto questo porta la nostra povera protagonista a sacrificarsi e acconsentire a sposare il brutto e grasso (ma ricco) Desmond che la desidera ardentemente (ma dai!). Raven nel frattempo sembra allontanarsi da lei e Abrielle pensa che sia anche lui come gli altri che prima gli sbavavano dietro e poi appena saputo che non aveva dote, zac! spariti! Invece non è così ma questo si verrà a scoprire dopo. Nemmeno il sostegno della sua amica Cordelia riesce a confortarla e così Abrielle sposa Desmond per poi rimanere vedova e vergine (che sedere -.-'). Com'è successo? semplice! Lei tenta di scappare dal suo neo sposo che voleva esercitare i suoi diritti coniugali e viene difesa da Raven (che "stranamente" stava facendo una passeggiata notturna per il castello XD), infine Desmond cade dalle scale e muore. Amen! Questa povera anima candida da sposata passa a vedova in pochi minuti -.- Lei ovviamente non è sofferente (manco io lo sarei ma farei finta XP) e diventa ricca con i soldi del marito. Questo suscita il ritorno dei pretendenti alla sua mano e tra questi c'è anche Raven. Lui e suo padre, Cedric, non sono molto ben visti dagli inglesi visto che sono scozzesi (periodo duro) ma riescono a tenersi in vita XD sopratutto durante un torneo dove il nostro Raven si aggiudica un bacio da Abrielle. Dopo ciò, succede un evento che compromette Abrielle e si ritrova sposata con Raven stavolta. Lui di certo non si può paragonare minimamente al primo marito di lei. Bello e affascinante, Raven riesce pian piano (molto piano) a guadagnarsi la fiducia della moglie e alla fine saranno anche in attesa di un bambino. Happy Ending! Per tutta la lettura sono stata combattuta tra amore per Raven (scozzese, affascinante e moooolto paziente, chi può resistere!) e odio per quella smorfiosa di Abrielle. Non sprecate soldi per questo libro che non ne vale la pena. Se proprio vogliamo leggere un medievale, meglio Margaret Moore.