venerdì 16 novembre 2018

Recensione - Royals di Rachel Hawkins



Titolo - Royals
Autore - Rachel Hawkins
Editore - Newton Compton 
Uscita - 5 Novembre 2018     
Prezzo - 2,99 € ebook - 10 € cartaceo

Il vero principe azzurro arriva quando meno te lo aspetti

Daisy Winters ha una vita normale. Vive in Florida, ha sedici anni, capelli color rosso fuoco da sirenetta, impossibili da domare, un lavoro part-time in un supermercato, e una sorella a dir poco perfetta che si è appena fidanzata. In effetti, il futuro cognato non è un ragazzo qualunque: è l’erede al trono di Scozia! Per Daisy, che non ha alcun desiderio di stare sotto i riflettori, si preannunciano mesi impegnativi. Costretta a cancellare i suoi piani estivi, Daisy vola nel Vecchio Continente, per conoscere i regali parenti dello sposo, tra cui il bellissimo principe Sebastian, sempre al centro delle attenzioni dei tabloid con la sua vita sregolata e la sua discutibile cricca di amici, tanto aristocratici quanto affascinanti e turbolenti. Nonostante cerchi di mantenere un basso profilo, Daisy viene risucchiata da questo mondo sfavillante e dai suoi scandali: riuscirà a trasformarsi in una vera Lady senza rinunciare a essere se stessa?


Di storie su comuni popolani che diventano reali sposandone uno ne abbiamo a volontà (comprendendo anche le favole). Quest'anno abbiamo anche avuto il matrimonio tra il principe Henry e la sua Meghan ma all'infuori di questa atmosfera di felicità tra gli sposi, ci siamo mai chiesti cosa crea questa situazione alla sorella della sposa? Il loro è solo un esempio ma passiamo a parlare delle future nozze presenti in questo nuovo romanzo di Rachel Hawkins, già affermata autrice della serie Hex Hall che ho amato alla follia per il suo stile frizzante e sarcastico. 

«Mi rendo conto che sarà un bel cambiamento per te, Daisy». Ora sto ricevendo lo Sguardo per i Bambini Malati all’Ospedale: mento abbassato, sguardo accigliato, compassionevoli occhi azzurri. Lo fa spesso, affidandosi alla combinazione di bellezza e autorità reale, per convincerci che tutto andrà bene. «Ma forse non tanto quanto pensi. Cerchiamo tutti di vivere delle vite abbastanza ordinarie, davvero, e faremo tutto il possibile per cercare di mitigare ogni… disagio per te».Appoggiandomi allo schienale, incrocio le braccia. Alex mi piace, davvero. È un tipo carino, ma ha un bel po’ di zavorre, e non riesco mai a scrollarmi di dosso la sensazione che non sia molto corretto che io debba portare parte di quel peso solo perché Ellie possa essere una principessa. Cioè, capisco sia allettante, e dio sa se non sembra una principessa da quando ha tre anni, è solo che mi pare… non lo so. Insensato. Salutare le folle, tagliare nastri, essere un simile ornamento solo per un caso fortuito di nascita.O, nel caso di Ellie, di matrimonio, suppongo.

Il matrimonio tra Ellie Winters e il suo amato principe Alexander di Scozia è alle porte. Entrambi innamoratissimi e felici, si apprestano a far conoscere le rispettive famiglie tra di loro ma se per la perfetta Ellie è abbastanza facile destreggiarsi tra la raffinatezza e la rigidità della nobiltà, per i genitori e sua sorella Daisy non lo è affatto. Dall'America con furore, la famiglia Winters sbarca in Scozia e da lì la giovane e ribelle Daisy inizierà una pazza avventura tra party e tradizioni dove l'apparenza è tutto. Dove non puoi essere te stessa e devi solo portare una maschera per far contenti fotografi e giornalisti. Per una serie di eventi, la protagonista si ritroverà a essere coinvolta in vari scandali tra cui una possibile relazione con sua bollentezza reale Sebastian, fratello del futuro sposo, sogno di qualsiasi ragazza. Ma dietro il suo aspetto attraente non c'è niente che attiri la ragazza. Stranamente comincerà a provare qualcosa per il ragazzo più improbabile che potesse pensare. Un adolescente che usa i tendiscarpe (già, veramente!), un ragazzo rigido, all'apparenza di altri tempi, ma che si scoprirà avere un inaspettato fascino e qualità che sono più importanti della bellezza e del titolo. Miles è il miglior amico di Sebastian e lo tira costantemente fuori dai guai. Sarà proprio per questo motivo che inizierà a fingere di uscire con la protagonista. Entrambi dovranno recitare la parte degli innamorati per far contenta la stampa ma il confine tra finzione e realtà è molto sottile e può essere distrutto con poco. Chi dice che solo una principessa può avere il suo lieto fine?

«Che c’è?», chiedo.
«Solo che non mi è chiaro perché avrebbe bisogno di essere salvata se è con Seb per sua scelta. Guarda, sa essere un completo idiota, lo so». Fa un lungo sospiro. «Credimi, lo so. Ma… Seb non è costretto a rapire le donne. Le signorine che scelgono di passare una serata con lui lo fanno volontariamente».
Lo guardo. «Okay, e quindi?»
«E quindi?», risponde, ma distoglie lo sguardo.
«Non farmi il verso», gli dico, incrociando le caviglie. «Ho detto quindi per prima, e tu sai benissimo che quindi è».
Miles fa di nuovo quella cosa di stringere le labbra, e visto che non risponde, continuo. «Sei impazzito di brutto quando si trattava di me e Seb, ma ora che ti dico che la mia amica è fuori con lui, sei tutto un “Oh, tranquilla, è un classico di Seb”?». Lo fisso. «Ecco che quindi è».
Miles agita una mano, l’altra ancora stretta attorno alla bottiglia d’acqua. «Era diverso», dice, e io inclino la testa.
«Perché ero io», dico. «Per… Ellie? O per me personalmente?»
«Per un sacco di cose»

E' ufficiale: le protagoniste femminile che crea la Hawkins sono le migliori per me. Piene di sarcasmo, sempre con la risposta pronta e parecchio caparbie. Ho apprezzato molto che questa volta sia stata la sorella di una futura principessa a parlare. In molti film e romanzi dalla trama simile a Un principe tutto mio ce ne sono un infinità ma questa, per me, è la prima volta che ha come protagonista una parente della fortunata pescata dal popolo. Per la futura principessa non è facile cambiare stile di vita ma, pensandoci, anche per la sua famiglia vengono fatti cambiamenti non sempre graditi. Non è per niente facile e a volte incomprensibile la vita di corte e dei semplici genitori plebei possono causare imbarazzo. Daisy cercherà di sopprimere il suo lato irruento e spontaneo per far felice sua sorella e non causarle alcun disagio, almeno finché sarà in Scozia in quella gabbia dorata che è la nobiltà. 
Leggendo la trama credevo che il coprotagonista maschile sarebbe stato Seb. Insomma, sarebbe stato troppo scontato ed eccessivo che due sorelle avessero due fratelli principi quindi non posso che approvare la scelta dell'autrice nel rendere il principe Sebastian un personaggio inetto, un ricco playboy viziato. Gli scandali sono il suo pane quotidiano come per la sorella gemella, Flora, ma proprio per queste caratteristiche da semplice ragazzo bellissimo e popolare che non sono andata ad apprezzarlo particolarmente. Non fa assolutamente niente di utile o di interessante per poter essere preso in considerazione. A differenza del suo amico Miles. Tra lui e Daisy c'è da subito una velata attrazione nascosta dalla freddezza del ragazzo e dai pregiudizi della ragazza. C'è intesa e comprensione che faranno da base a un nuovo amore. Lui sembra presuntuoso e snob, e guarda la protagonista come un'arrampicatrice sociale che vuole accalappiare il suo amico. Ma basterà conoscerla meglio per ricredersi subito. All'apparenza un damerino, nasconde un lato gentile ma anche sexy. Per certi aspetti mi ha ricordato Archer dell'altra serie dell'autrice. Entrambi escono con le ragazze per finzione e sanno essere dei veri bastardi. Le frecciatine tra Daisy e Miles sono state le parti che più ho amato. Sono decisamente una coppia male assortita ma allo stesso tempo perfetta.

«La famiglia Montgomery è fatta di cortigiani. È quello che siamo. Il mio bis-bis-bis-nonno ha duellato con il bis-bis-bis-nonno di Seb, in realtà. Si è preso una spada nell’occhio».
Strizzo gli occhi. «Che schifo».
Questo fa sorridere Miles, però, e mi ricorda di nuovo che il sorriso gli dona. Gli toglie un po’ di durezza dal viso aristocratico, facendolo sembrare più dolce e gentile. Più ragazzo, meno idiota.
«Il punto è che ci sono cose peggiori che mi potrebbero chiedere di fare che passare il tempo con delle belle ragazze».
Non sto arrossendo.
No.
Mi giro per ravvivare il fuoco con il ferro che Miles ha lasciato appoggiato lì nei paraggi. «Stai dicendo che sono meglio di una spada in un occhio?», domando, e lui ridacchia.
 Il suono è caldo e soffice, e giuro che riesco a sentirlo danzare su ogni vertebra della mia spina dorsale. Oddio, questa pioggia deve smettere presto.
 «Magari non meglio, ma di sicuro non peggio», dice, e poi lo guardo, ed è un errore.
Non c’è modo di negarlo stavolta. Miles non è solo carino. È figo.
E mi sta guardando in un modo che non capisco, o non voglio capire, perché no, no, no, ora non ho bisogno di complicazioni.

La trama è semplice e priva di originalità ma lo stile della Hawkins ha reso la lettura divertente e apprezzabile. Consiglio ai lettori di addentrarsi tra queste pagine se vogliono entrare in un mondo aristocratico attraverso gli occhi di un adolescente dalla lingua tagliente e impulsiva. Un'avventura che vi farà ridere e amare principi azzurri per niente azzurri.


Grazie mille alla Newton per la copia omaggio! <3



1 commento:

  1. I principi azzurri per niente azzurri sembrano un pò la nuova moda, non l'ho ancora letto ma anch'io dalla trama pensavo il co-protagonista sarebbe stato il fratello, vorrà dire che dovrò leggerlo per capirci meglio ;)

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