sabato 24 novembre 2018

Recensione manga - La trilogia di Sword Princess Amaltea di Natalia Batista


Titolo: Sword Princess Amaltea
Disegnatrice: Natalia Batista
Editore: Kasaobake
Lingua: Italiano
Link sito: QUI

In un mondo dominato dal matriarcato, le principesse Amaltea e Dorotea sono le figlie di una grande sovrana. Poiché il trono spetterà di diritto alla primogenita Dorotea, Amaltea ha un solo modo per ottenere un regno tutto suo: partire per una missione come la tradizione vuole, salvare un giovane principe in difficoltà… e poi sposarlo! In questo modo, Amaltea erediterebbe i possedimenti della madre del principe, e diverrebbe la regina di un nuovo regno. Peccato che la giovane principessa non abbia la minima intenzione di fare tutto ciò!

Dimenticate le favole come le conoscete. Dimenticate il coraggioso principe dall'armatura lucente che va a salvare la bella principessa indifesa. Qui la Batista scombina i soliti schemi per dar valore alle donne reputandole il sesso forte in un mondo che può sembrare "strambo" agli occhi di noi lettori abituati ad una società per la maggior parte maschilista. 

Tutto ha inizio in un mondo dove solo le donne possono usare la magia. Sono loro a governare e a combattere mentre i maschi, considerati il sesso debole, sono considerati cose graziose di cui le donne possono fare quello che vogliono. I principi sono donzelle da salvare o da usare per avere eredi. La nostra protagonista, Amaltea, essendo la secondogenita, dovrà andare in missione per salvare un principe e di conseguenza appropriarsi del regno della futura suocera. Seppur riluttante ai doveri che le vengono imposte dalla società, piena di spavalderia e coraggio va ad uccidere un drago e salva il bellissimo principe Ossian. Da lì inizierà l'avventura dei due giovani alla scoperta di loro stessi e del rispetto per l'un l'altro. Metteranno in discussione molte tradizioni e l'affetto crescerà fino a sbocciare in amore. Gli uomini devono per forza essere sempre a disposizione dei capricci delle donne? Quest'ultime non possono vivere alla pari con gli uomini rispettandoli?

Amaltea è una principessa molto snob e arrogante che grazie ad Ossian imparerà ad essere più umile e rispettosa verso gli altri. E' molto orgogliosa e non si arrende di fronte a niente sopratutto quando c'è da dimostrare il suo valore. Ha un complesso di inferiorità nei confronti di sua sorella maggiore Dorotea che riesce in tutto quello che fa ed ha il suo regno senza dover salvare un "inutile" principe. All'inizio non mi è piaciuta molto come personaggio ma poi durante la sua missione raggiunge una certa maturità e ho finito per apprezzarla. Ossian invece l'ho trovato adorabile. Il capro espiatorio per cercare di cambiare le regole della società femminista in cui vivono.


I sessi si sono invertiti in questa bizzarra storia. Ammetto che, non essendoci abituata, mi ha fatto uno strano effetto vedere uomini vestiti da donne con atteggiamenti delicati e trattati alla stregua di un bel ornamento. I disegni della Batista non rientrano di certo tra i migliori che abbia visto nè tra i miei preferiti (odio i capelli troppo riccioluti e con i fiocchi, mi ricordano Candy Candy) ma hanno tratti molto carini e apprezzabili. E' una storia innovativa che lascia di sicuro il lettore a bocca aperta. Fa molto pensare ai ruoli che svolge una persona a seconda del sesso e l'ho trovato interessante.
Lo consiglio a chiunque voglia provare una favola fuori dal comune con personaggi divertenti compreso un cavallo piuttosto sofferente (per capire di cosa parlo, leggete questa serie SUBITO!).




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